26-04-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

Due coniugi si separano. Condannato il testimone di nozze per falsa testimonianza

Con l’accusa di falsa testimonianza è stato condannato dal Tribunale monocratico Salvatore T., ragusano di 30 anni. Il giovane, nel 2005, aveva reso una testimonianza in un procedimento civile per una causa di separazione tra coniugi. Alla luce dell’istruttoria la sua deposizione – secondo l’accusa – è risultata falsa e, a distanza di sei anni, è stato condannato alla pena di un anno e quattro mesi di reclusione per il reato di falsa testimonianza dal giudice unico del Tribunale Andrea Reale, al termine della camera di consiglio. Ancora più pesante era stata la richiesta del pubblico ministero Concetta Vindigni. Ironia della sorte i due coniugi, nel frattempo, si sono riappacificati mentre lui, testimone di nozze di una delle parti, è finito sotto processo e condannato (pena sospesa).

Violenza sessuale su una bimba di cinque anni. Arrestato bracciante agricolo di Chiaramonte

E’ stata la bambina a raccontare alla mamma di avere ricevuto attenzioni sessuali da parte dell’amico di papà. La donna si è recata dai carabinieri ed ha denunciato i fatti. A seguito delle indagini, il gip del Tribunale di Ragusa ha disposto gli arresti domiciliari per l’uomo. Si tratta di un bracciante agricolo chiaramontano di 53 anni. L’uomo era amico del padre della bambina sin dall’infanzia. Frequentava la loro casa abitualmente. Nei primi giorni di ottobre, nel garage accanto alla casa della famiglia della bambina, avrebbe costretto la piccola a subire violenze sessuali. La teneva per il collo, in modo che non potesse allontanarsi. L’uomo non è nuovo a denunce di questo tipo. Nel luglio del 2009 era rimasto coinvolto in fatti analoghi: avrebbe compiuto atti sessuali sul nipote, che aveva cinque anni, nel terrazzo dell’abitazione di famiglia. L’uomo adesso si trova presso la sua abitazione, in regime di arresti domiciliari, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Modica, tamponamento in via San Marco Ferite due donne

E di due feriti l’incidente stradale in via San Marco a Modica. Un tamponamento avvenuto tra una Peuget 406 condotta da G.C., 57 anni, modicano, e una Peugeot 407 alla cui guida c’era N.I., 37 anni, anche lei di Modica. Nell’impatto sono rimaste ferite quest’ultima e la sorella S.I., 28 anni. Per entrambe è stato necessario il trasporto al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore, dove i medici hanno riscontrato un trauma contusivo rachide-cervicale per la conducente, che poi è stata dimessa con prognosi di quindici giorni, e una frattura pluriframmentaria per la congiunta con prognosi di trenta giorni, salvo complicazioni. Quest’ultima è stata ricoverata. Sul posto è intervenuto il nucleo operativo di Pronto Intervento della polizia municipale di Modica.

Incidente autonomo all’ingresso per Modica

Incidente stradale nella serata di mercoledì lungo la strada statale 115, al bivio per Pozzallo. Un furgone è finito fuori strada provocando il ferimento del conducente, un modicano di 53 anni, e del passeggero, di 23 anni. La peggio è toccata al primo: ha riportato ferite guaribili in venti giorni. Il traffico ha subìto rallentamenti per permettere l’intervento dei soccorsi e per spostare il mezzo.

Rapinato distributore di carburanti sulla Vittoria – Acate

E’ di 3.500 euro il bottino della rapina messa a segno mercoledì sera, intorno alle 21.30, ai danni di un distributore di carburante sulla strada tra Vittoria ed Acate. Due persone incappucciate a bordo di un ciclomotore, una delle quali armata di coltello, hanno minacciato il titolare. Questi ha consegnato loro una borsa con l’incasso della serata e sono fuggiti. La Polizia conduce le indagini.

Prodotti agricoli non pagati, in cinque picchiano mediatore

Prodotti agricoli per settemila euro venduti, ma mai pagati. Un debito mai saldato che ha spinto il titolare di un box del mercato di Vittoria a farsi giustizia da sé. Cinque uomini di Acate, tutti della stessa famiglia (due fratelli ed i loro tre figli), sono stati denunciati per lesioni personali in concorso. Uno dei fratelli, il titolare del box al mercato, vantava un credito di 7000 euro da parte di una persona che aveva acquistato merce presso la sua attività commerciale. Trascorsi alcuni mesi, il debito non era stato ancora estinto e il titolare del box ha invitato più volte colui che aveva fatto da mediatore nella compravendita, un vittoriese di 40 anni, a pagare il dovuto. Il mediatore ha risposto che non poteva farsi carico del debito. Alcuni giorni fa, il titolare del box insieme al fratello, a due suoi figli e ad un nipote, hanno aggredito e picchiato il mediatore.

Incidente stradale: ferita una donna

Nella mattinata di giorno 2 incidente al chilometro 15.500 della strada provinciale 13 in prossimità della rotonda del Centro Seia all’incrocio con la Santa Croce Camerina Comiso. Una donna di 36 anni alla guida di una Y 10 si è scontrata con un autofurgone. Sono intervenuti i vigili del fuoco per districare dalle lamiere della autovettura la conducente, che è stata trasportata all’ospedale di Vittoria dal personale del 118.

Modica, abitazione in fiamme Immigrato cerca di lanciarsi dal balcone: salvato

Non riusciva a scendere le scale per via del fumo che aveva reso irrespirabile l’aria. E così aveva deciso di lanciarsi dalla finestra, dal secondo piano. L’immediato arrivo dei Vigili del fuoco, però, ha evitato il peggio. Momenti di paura, nella serata di Ognissanti, a Modica, al vico Biscari. Per cause ancora da chiarire, è divampato un rogo al primo piano. Il fumo ha invaso le scale, rendendo impossibile l’uscita ad un immigrato che, come detto, si trovava al secondo piano. I pompieri hanno attivato i mezzi per disperdere il fumo, portando in salvo l’uomo. L’immobile è stato dichiarato inagibile.

Scicli, droga nella serra: arrestato modicano

In una piccola serra adiacente la sua abitazione, nelle campagne di Scicli, i Carabinieri hanno scoperto una vera e propria coltivazione di canapa indiana; ben coltivate ed esposte ai raggi del sole sono state rinvenute 40 piante di altezza variabile tra i 20 e i 160 cm. Protagonista un modicano di 43 anni, M.C. le sue iniziali. Ben nascosti, all’interno della cucina dell’abitazione, c’erano circa 45 grammi di marijuana già essiccata e suddivisa in 3 buste per alimenti, un barattolo contenente circa 50 g di semini di canapa indiana, un pacco di buste per alimenti ed una bilancia utili per il confezionamento delle dosi di droga. In camera da letto, c’erano anche due dosi di marijuana di cinque grammi. L’uomo è stato arrestato.

Incidente stradale sulla statale 115

Prognosi riservata per il conducente di una Suzuki R600, B.A., 21 anni di Santa Croce Camerina. Il giovane, per motivi ancora da accertare da parte della Polstrada di Ragusa, stava procedendo da Ragusa verso Modica, lungo la statale 115, quando, al kilometro 326+300 è rimasto coinvolto nel sinistro.

ACATE, INCENDIO IN UN MAGAZZINO

Sabato alle 18.13 la squadra operativa del distaccamento Vigilfuoco di Vittoria è intervenuta ad Acate per un incendio che interessava un deposito di attrezzi agricoli in c.da. Piano Torre. All’interno del deposito vi erano masserizie di vario genere, ma anche alcune bombole di Gpl, una delle quali è esplosa. Personale Vigilfuoco ha avviato le operazioni di spegnimento, dell’incendio concludendo le operazioni alle 20.30. Sul posto anche i Carabinieri.

Ragusa, sorpresi a vendere plastica con un camion rubato

Il personale della Sezione Volanti e della Sezione Polizia Stradale di Ragusa ha denunciato in stato di libertà L.A., vittoriese di 22 anni e S.D., sardo 31enne. Gli stessi sono stati sorpresi a bordo di un autocarro rubato a Santa Croce Camerina il 13 ottobre 2011 mentre vendevano della plastica alla zona industriale di Ragusa. L’autocarro, ancora in buone condizioni, è stato rinvenuto e restituito al proprietario. Dalle successive indagini è emerso che i due indagati erano, altresì, sprovvisti dell’autorizzazione per vendere la plastica e, pertanto, sono stati denunciati in stato di libertà per ricettazione e vendita non autorizzata della plastica.

Ragusa, si mettono alla guida senza patente e in stato di ebbrezza

Il primo episodio è avvenuto durante un posto di controllo effettuato in zona centro: il personale delle volanti fermava una Fiat Punto. Dagli accertamenti emergeva che il conducente, D.D., pregiudicato trentaquattrenne, nativo di Siracusa ma da anni residente a Ragusa, si trovava alla guida dell’auto senza aver conseguito la patente. E’ stato accertato che non era la prima volta che D.D. si metteva alla guida senza aver conseguito la patente. Al proprietario della Fiat Punto è stata contestato l’incauto affidamento del veicolo. Il secondo episodio è accaduto in corso Italia, dove un veicolo procedeva a “zig zag”. Viste queste pericolose manovre, gli agenti procedevano al controllo del veicolo e accertavano che l’autista, L.O., ragusano 26enne, aveva un po’ “alzato il gomito”. E’ stato denunciato a piede libero per guida in stato di ebbrezza alcolica.

Ragusa, servizi di controllo da parte della Questura

Nel quadro dell’implementazione strategica dei servizi di controllo del territorio disposti dal Questore di Ragusa Filippo Barboso, tesi alla prevenzione e repressione dei reati in genere, il personale della Sezione Volanti ha effettuato, nella giornata di venerdì, controlli straordinari tra Ragusa alta e centro, garantendo un vero presidio di legalità ed ampia visibilità. Nel corso dei controlli, è stato recuperato un autocarro asportato a Santa Croce Camerina la scorsa settimana e denunciato in stato di libertà 3 persone. Nel corso dell’operazione sono state effettuate le seguenti operazioni: 120 persone identificate; 75 veicoli controllati; varie violazioni del codice della strada (mancato uso delle cinture di sicurezza e del casco, uso del cellulare durante la guida, etc.); 72 punti decurtati; 4 fermi amministrativi; 4 carte di circolazione ritirate.

Stupro a Vittoria, la vittima una ventenne rumena

Una giovane rumena è stata violentata per tre volte da due banditi, col volto travisato da passamontagna, armati di pistola e fucile da caccia. L’episodio di violenza, secondo quanto riferito dalla ragazza che era in compagnia di un amico rumeno di 21 anni, è accaduto intorno alle 21.30 di sabato. La coppia si trovava all’interno di un casolare rurale situato in contrada Sughero Torto in territorio di Vittoria, quando i due malviventi hanno tentato di entrare nell’immobile. I due giovani hanno lasciato la casa e durante il tentativo di fuga sono stati immobilizzati dai banditi, i quali, con il calcio del fucile hanno ripetutamente colpito alle gambe il ragazzo. L’aggressione si è conclusa con uno stupro brutale: la ragazza ha subito almeno tre rapporti sessuali completi. Poi i banditi si sono dileguati nelle campagne vicine al casolare, non prima di aver sparato un colpo di fucile in aria con chiaro scopo intimidatorio. I rumeni hanno poi raccontato alla Polizia che i malviventi parlavano in un italiano stentato. Le vittime dell’aggressione sono state trasportate all’ospedale Guzzardi dove i sanitari hanno eseguito tutti i rilievi necessari per le indagini. Sul posto è intervenuta anche la Polizia scientifica. Le indagini sono svolte dal Commissariato polizia di Stato di Vittoria e dalla Squadra Mobile di Ragusa.

Scoglitti, muratore arrestato per spaccio di eroina

Ancora un arresto per droga, questa volta a Scoglitti, dove i carabinieri hanno ammanettato un muratore 23enne modicano, residente a Pozzallo, per il reato di detenzione ai fini spaccio di sostanza stupefacente, in quanto sorpreso a cedere eroina a due giovani pozzallesi. Sono stati i militari a notare, in via Livorno, una Fia Uno con a bordo tre giovani. Li hanno fermati, ed uno dei tre è scappato. Il giovane è stato fermato poco dopo: si era appena disfatto di una siringa. Il giovane poi arrestato, invece, ha tentato di disfarsi di due grammi di eroina che avrebbe dovuto cedere ai due che erano con lui.

Illecito smaltimento rifiuti speciali a Santa Maria del Focallo, convalidato sequestro preventivo di un ristorante pizzeria

Il giudice per le indagini preliminari di Modica Patricia Di Marco ha convalidato il sequestro preventivo di un ristorante pizzeria in contrada Santa Maria del Focallo, la cui proprietaria, C.C. di anni 53, era accusata del reato di smaltimento illecito di rifiuti speciali. Secondo l’accusa, le acque reflue che provenivano dalla cucina e dai servizi igienici venivano indebitamente scaricate, attraverso una condotta sotterranea abusiva, all’interno del canale cementificato di convoglio acque in gestione al Consorzio di Bonifica numero 8 di Ragusa. Le indagini dirette dal sostituto procuratore Gaetano Scollo e coordinate dal procuratore capo di Modica, Francesco Puleio erano state curate dalla Capitaneria di porto di Pozzallo.

Acate, sequestrato caseificio abusivo La Polstrada denuncia un gelese

La Polizia Stradale di Ragusa e di Vittoria ha sequestrato un caseificio abusivo e denunciato alla Procura di Ragusa un gelese di 48 anni, residente a Vittoria, per vendita di prodotti pericolosi per la salute. L’attività investigativa è nata da un controllo effettuato sulla strada provinciale nr. 2 per Acate al conducente di un furgone che trasportava dei latticini. Il mezzo era privo di assicurazione. Alla richiesta di fornire i documenti della merce trasportata il conducente, un gelese di anni 48, residente a Vittoria, non era in grado di fornirli, nonostante avesse all’esterno reclamizzato il nome di un caseificio di Acate. Il mezzo era privo di adeguata coibentazione ed all’interno, la merce trasportata, consistente in decine di chili di vari formaggi, era invasa da moscerini e mosche, senza alcuna certificazione sull’origine, motivo per cui è stato posto sotto sequestro in quanto pericolosa per la salute pubblica. Vi era anche del latte privo della tracciabilità del quale il proprietario non forniva alcuna notizia sulla provenienza. Gli agenti hanno richiesto la collaborazione del personale del Dipartimento di Sanità veterinaria del distretto di Vittoria, con il quale hanno proceduto alla verifica dei locali del caseificio accertando che era privo di ogni autorizzazione. All’interno dello stesso vi erano altri latticini, anche questi privi di tracciabilità, che sono stati sequestrati dai medici del Dipartimento che hanno eseguito contestualmente al prelievo dei campioni al fine di procedere alle analisi di laboratorio. Il fermato è stato denunciato alla Procura di Ragusa anche per guida senza patente, in quanto, con false denunce di smarrimento (sapeva che gli sarebbe stata revocata la patente a seguito di condanna) era materialmente in possesso di due patenti e così aveva guidato per 9 anni.

Iniziato il processo per la morte delle due bambine tunisine annegate in una piscina a Marina di Ragusa

Prima udienza mercoledì mattina davanti al gup del Tribunale per la morte di Ameni ed Amira Jelijel, le bimbe tunisine di sette e undici anni annegate in una piscina in contrada Castellana Vecchia, a Marina di Ragusa, nell’ottobre di tre anni fa. Davanti al giudice Claudio Maggioni, l’udienza è iniziata con la deposizione delle indagini difensive prodotte dall’avvocato Michele Sbezzi, legale della persona indagata per omicidio colposo plurimo, una settantacinquenne ragusana, G.A., proprietaria della piscina. Visto il fatto nuovo, l’udienza è stata rinviata all’11 gennaio dell’anno prossimo. La parte civile (la famiglia delle vittime), rappresentata dall’avvocato Enrico Platania, ha chiesto, infatti, i termini a difesa. Una tragedia che si è consumata in pochi minuti quella che è costata la vita a due ragazzine di 9 e 12 anni, figlie di una coppia di tunisini da tempo residente a Marina di Ragusa. Le bimbe sono annegate, poco dopo le 19 dell’ottobre 2008, all’interno di una piscina dismessa in contrada Castellana Vecchia, utilizzata per la raccolta di acqua dalla famiglia che l’aveva avuta in uso dalla donna per cui lavorava nelle serre vicine. La piscina, di circa venti metri quadrati, alta circa due metri, era piena per poco più della metà. L’acqua non era potabile, quindi, è probabile che le bimbe siano cadute mentre giocavano sui bordi. Probabilmente, prima è caduta una delle due e, poi l’altra, nel tentativo di recuperarla, vi è finita dentro.

La Polizia recupera furgone con merce rubata, ma gli agenti rischiano di essere schiacciati dal mezzo

Un grosso quantitativo di merce rubata è stato recuperato dalla Polizia. E’ accaduto nella notte tra martedì e mercoledì, lungo la Ragusa – mare, nei pressi della Palazzola. Intorno alle 3 del mattino, una volante ha fermato un autocarro con tre persone a bordo. All’alt della Polizia, però, il mezzo non si è fermato. Dopo alcuni chilometri l’autocarro ha imboccato una stradina dissestata. Fermato il mezzo, i tre sono usciti dallo stesso fuggendo a piedi per le campagne circostanti. Prima di fuggire hanno lasciato il mezzo a folle, tant’è che per poco non ha distrutto l’auto della Polizia. Gli agenti sono stati bravi a dirottarlo e farlo schiantare contro un muro. I tre non sono stati rintracciati: il mezzo era stato rubato il mese scorso a Barcellona Pozzo di Gotto. All’interno c’erano alcune biciclette, una motozappa, dei generi alimentari, parte dei quali rubati poco prima in contrada Camemi.

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