17-05-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

Scicli: incendiate alcune autovetture della Polizia Municipale, il responsabile individuato e denunciato dai Carabinieri

 

incnedio autoÈ lo stesso soggetto che lo scorso anno aveva dato alle fiamme un’auto di servizio dei Carabinieri con a bordo i militari. Nel corso della nottata, intorno alle ore 4 di martedì, i Carabinieri di Scicli sono intervenuti presso l’autoparco comunale in Corso Mazzini poiché erano state date alle fiamme quattro autovetture della locale Polizia Municipale. Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco del distaccamento di Modica che hanno provveduto a domare l’incendio che ha danneggiato totalmente tre autovetture ed una quarta solo parzialmente. Dai primi accertamenti è emersa subito la natura dolosa del gesto, dunque, i Carabinieri hanno avviato un’attività d’indagine per individuarne il responsabile. I militari dell’Arma, quindi, hanno acquisito le riprese delle telecamere di videosorveglianza comunali presenti nella zona interessata e sono riusciti a ricostruire i fatti. Infatti, poco prima, un soggetto, dopo aver oltrepassato la recinzione dell’autoparco comunale, ha cosparso del liquido infiammabile su alcune autovetture della Polizia Municipale ed ha appiccato le fiamme dandosi poi alla fuga. I carabinieri sono riusciti ad individuare il responsabile del gesto, Gianluca Agolino, 40 anni,  pregiudicato, che è stato deferito in stato di libertà per il reato di danneggiamento seguito da incendio. Tuttavia, allo stato attuale, l’Agolino risulta ancora irreperibile dalla scorsa domenica notte quando si è allontanato dal reparto psichiatria dell’ospedale di Scicli ove si trovava agli arresti domiciliari poiché arrestato dai Carabinieri sabato scorso dopo che era entrato in un esercizio commerciale e, minacciando con un coltello il proprietario, aveva tentato di rapinarlo. L’uomo, già lo scorso anno, senza alcun motivo, aveva dato fuoco ad un’auto di servizio dei Carabinieri di Scicli con i militari a bordo, in quella circostanza venne subito bloccato ed arrestato. E’ ricercato.

VIOLENTA RAPINA CON SEQUESTRO DI PERSONA A MARINA DI RAGUSA:  ARRESTATO UNO DEI RESPONSABILI.

Seminara Giuseppe (1)I Carabinieri hanno arrestato Giuseppe Seminara, 60enne residente a Ragusa, con precedenti penali, ritenuto responsabile di una violenta rapina in abitazione con sequestro di persona, in danno di due anziane sorelle, di una figlia disabile e della loro badante, avvenuta l’anno scorso. La notte tra l’8 e il 09 giugno, alcuni individui con il volto travisato, dopo aver forzato la porta d’ingresso, facevano irruzione nell’abitazione situata in una zona periferica della frazione di Marina di Ragusa e abitata dalle quattro donne che venivano immobilizzate e legate alle sedie con il nastro adesivo. Per un’ora le donne sono state malmenate e minacciate di morte, per rivelare dove fossero custoditi l’oro e i gioielli. I banditi avevano picchiato anche la badante rumena e, dopo aver rovistato la casa, riuscivano a trovare i preziosi e il denaro, asportando gioielli per un valore di oltre 15.000 euro, 1.600 euro in contanti e una carta bancomat. Gli inquirenti sono riusciti a risalire al Seminara perché questi, un’ora dopo la rapina, ha effettuato un prelievo a Comiso dalla carta bancomat rubata.

Attività anticrimine della Polizia: otto denunciati ed un arrestato

PoliziaUn’intensa attività di prevenzione e repressione dei reati ha caratterizzato l’operato della Polizia del Commissariato di Vittoria nel weekend appena trascorso. E’ stato tratto in arresto Antonello Fiammetta,  44enne vittoriese, con già diversi pregiudizi. L’uomo è stato riconosciuto colpevole del reato di minaccia aggravata e condannato alla pena di sei mesi di reclusione. Dopo le formalità di rito è stato condotto presso la sua abitazione dove vi rimarrà in stato di detenzione domiciliare. Nel corso dei pattugliamenti e dei controlli degli uomini delle Volanti, sono state denunciate svariate persone: un romeno di 24 anni a bordo della sua auto portava mazza da baseball e spray urticante. La denuncia è scatta per il reato di porto illegale di oggetti atti ad offendere. Altri sette soggetti, tra uomini e donne, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria, in stato di libertà per reati che variano dal furto, all’appropriazione indebita, al danneggiamento, all’invasione di terreni, alle minacce aggravate.

La Finanza sequestra a Pozzallo un’area di 2.500 mq adibita a discarica abusiva

 

FOTO ARTICOLO 4I finanzieri hanno individuato e sequestrato una vasta area a ridosso del centro abitato di Pozzallo, dove erano stoccati in maniera incontrollata rifiuti inerti, materiali di scarto derivati da demolizioni edilizie, oltre a rocce e terre da scavo non trattate. Ad incappare questa volta nella rete dei finanzieri un impresario edile del luogo di anni 40 che, ignorando le previsioni di legge, ha adibito un terreno di oltre 2.500 mq nella sua disponibilità a deposito e movimentazione di scarti senza alcuna autorizzazione. L’uomo, titolare di un’impresa di movimentazione terra, scoperto dai finanzieri mentre era intento a caricare gli inerti su un camion tramite una pala meccanica, è stato pedinato sino al luogo dello sversamento avvenuto in un complesso residenziale in costruzione nel territorio di Modica. Fermato, non è stato in grado di fornire alcuna documentazione che giustificasse l’attività esercitata, ed è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per diverse violazioni in materia ambientale. Al responsabile è stata intimata l’immediata bonifica dell’area che, oltre a costituire un deturpamento del territorio, stante la natura dei materiali stoccati, può provocare una contaminazione del suolo, con conseguente potenziale danno per la salute della collettività.

Scicli: Tenta rapina in un esercizio commerciale, arrestato dai Carabinieri

Agolino (1)Nel primo pomeriggio di sabato i Carabinieri di Scicli hanno arrestato in flagranza del reato di tentata rapina Agolino Gianluca, sciclitano, 40 anni, pregiudicato. Intorno alle ore 12, infatti, i militari dell’Arma hanno ricevuto una segnalazione di una tentata rapina all’interno di un esercizio commerciale di Sampieri. Giunti sul posto, i Carabinieri hanno contattato la vittima, ovvero il proprietario di un bazar, che ha riferito che poco prima un uomo si era introdotto nel proprio esercizio commerciale e, puntandogli un coltello alla gola, lo aveva minacciato di consegnargli il denaro. Tuttavia, la vittima riusciva a svincolarsi dall’aggressore ed a chiamare il 112. Agolino è stato rintracciato poco distante. Aveva addosso un grosso coltello da cucina utilizzato poco prima per tentare la rapina. L’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari. L’arrestato è la stessa persona che nel maggio 2015, a Scicli, aveva fermato una pattuglia dei Carabinieri e aveva appiccato il fuoco con una bottiglietta di liquido infiammabile.

Entra alle poste dalla finestra ma ne esce coi carabinieri, rapinatore catanese in manette a Santa Croce Camerina

 

PATANE' Salvatore GiuseppeI carabinieri di Santa Croce Camerina hanno arrestato un rapinatore all’interno dell’ufficio postale.  Sabato l’ufficio postale aveva chiuso alle 12.30 e all’interno della filiale di Santa Croce erano rimasti solamente la direttrice e due operatori, intenti a chiudere la contabilità del giorno. A un certo punto, con grande stupore (la porta era ben chiusa), si sono trovati nell’ufficio una persona senza capire da dove fosse entrata. In realtà, s’è scoperto dopo, il giovane ma già esperto rapinatore, approfittando della propria corporatura minuta, era entrato dalla finestra sul retro passando tra le inferriate, facendosi anche aiutare dal complice che lo ha spinto dentro con forza. Il giovanotto, coperto da sciarpa e berretto, con guanti e taglierino, ha intimato ai presenti di consegnare i soldi. Purtroppo per lui, la bravissima direttrice aveva già chiuso cassaforte impedendone irrimediabilmente l’apertura se non attendendo il timer. Percepito il fallimento, il giovane ha puntato il taglierino verso un dipendente minacciandolo al fine di farsi aprire la bussola dell’ingresso. Fatto ciò, il rapinatore è uscito, scoprendo però che non poteva aprire la porta esterna e in più nello stesso istante gli hanno pure chiuso la bussola. Trovatosi in trappola ha tentato di uscire dalla finestra dell’atrio, del tutto simile a quella da dove era entrato ma in quel mentre sono entrati due carabinieri e gli hanno messo le manette. Infatti i carabinieri avevano ricevuto una telefonata da un passante che aveva segnalato un uomo che stava spingendo un ragazzino tra le inferriate della finestra… I militari sono accorsi e lo hanno preso in trappola. Immediate, tramite la centrale operativa 112 provinciale, le ricerche dell’auto in fuga. Sono stati allertati tutti i reparti delle provincie di Ragusa, Siracusa e Catania e immediati sono stati impiantati i posti di blocco. Purtroppo però l’auto è risultata rubata e probabilmente il complice è fuggito su di un’auto “pulita” riuscendo a passare le maglie dei controlli. Le ricerche però sono ancora in corso e i militari non escludono di riuscire nell’impresa di rintracciare il complice, sicuramente collocabile tra gli amici dell’arrestato ad Aci Catena o nei dintorni.

ARRESTATI PER UNA RAPINA IN BANCA A SCOGLITTI

Tinghino Antonio cl. 71 (1)Nella tarda serata di giovedì i Carabinieri hanno dato esecuzione a Comiso e Carlentini a due misure di custodia cautelare in carcere a carico dei pregiudicati Antonio Tinghino, 45 anni, e Giuseppe Sortino, 34 anni. Secondo gli investigatori i due il 3 agosto del 2015, erano penetrati nella filiale di Scoglitti della Banca Agricola Popolare di Ragusa, minacciando, armati di taglierino, il cassiere e razziando un bottino di 10 mila. Le indagIni, basate anche sulle testimonianze dei clienti dell’istituto e sulle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza, hanno permesso agli inquirenti di identificare i due rapinatori.

Catturato il fornitore dell’eroina venduta dai fratelli Biazzo e Generosa Ancona

TAOUFIK Abbes 09.04.1979La Polizia ha catturato uno dei due latitanti dell’operazione “Medicina”, Taoufil Abbes tunisino di 47 anni, domiciliato a Ragusa ma di recentemente si era trasferito e Roma: faceva da tramite tra i trafficanti palermitani e quelli della provincia iblea. Abbes contattava alcuni connazionali e li istruiva su come poter fare i corrieri con la tecnica degli ovulatori, ovvero inserivano nel retto quanti più ovuli possibile; poi, giunti nella città di destinazione della droga, la vendevano agli spacciatori che a loro volta rifornivano  i tossicodipendenti della provincia iblea.

Modica: svolta nelle indagini sul ferimento di Michael Galanti

CONA GiuseppeI Carabinieri di Modica hanno scoperto l’autore del ferimento di Michael Galanti, il ragazzo che lo scorso sabato notte si era presentato al pronto soccorso dell’ospedale di Modica colpito da un colpo di arma da fuoco al polpaccio. Si tratta di Giuseppe Cona, catanese, 36 anni, senza fissa dimora, pregiudicato.  I Carabinieri hanno raccolto gravi indizi di reità sulla base dei quali il Sostituto Procuratore di turno, dott. Gaetano Scollo, ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto per i reati di lesioni personali e detenzione e porto illegale di arma da fuoco. Il Cona era ricercato già da domenica notte quando, dopo aver esploso il colpo che ha ferito il Galanti, si era reso subito irreperibile. Il fuggitivo, saputo di essere ricercato, ormai braccato, si è presentato con il proprio legale di fiducia presso il Comando Compagnia Carabinieri di Palagonia. A questo punto, i Carabinieri di Modica, lo hanno condotto presso la Casa Circondariale di Caltagirone. Il movente, ancora da chiarire, potrebbe essere collegato agli ambienti dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Esplosione in una casa di via San Francesco a Ragusa

20160510_070111I carabinieri sono intervenuti martedì  mattina intorno alla sei e venti presso un’abitazione del centro cittadino lungo via San Francesco. Poco prima i vicini di casa avevano sentito un’esplosione e avevano chiamato il 112. Sul posto, oltre ai carabinieri, un’ambulanza del 118 e una squadra dei Vigili del fuoco. L’uomo che abita nel monolocale all’ultimo piano è rimasto gravemente ustionato per l’esplosione del gas GPL fuoriuscito dalla bombola dell’angolo cottura. Il motivo della fuga di gas non è chiaro, ma i carabinieri hanno riscontrato che il tubo di gomma sarebbe dovuto essere sostituito già dal 2010. L’esplosione ha causato lo spostamento di un muro di foratini e la bruciatura del solaio e dei muri. I Vigili del fuoco hanno dichiarato l’immobile inagibile. La vittima, un 56enne di Ragusa, è in prognosi riservata all’ospedale civile.

RAGUSA, RUBAVA ALCOLICI: ARRESTATO

Ladro_supermercatoE’ finito in manette con l’accusa di furto aggravato un uomo di 46 anni di Ravanusa giunto a Ragusa per perpetrare furti ai danni di supermercati. L’uomo già con numerosi precedenti per furto di bevande alcoliche ai danni di diversi esercizi commerciali siciliani è stato sorpreso da un poliziotto dell’Ufficio Volanti della Questura di Ragusa, libero dal servizio, all’interno di un discount cittadino, mentre nascondeva sotto il giubbotto diverse bottiglie di liquore. L’agente in modo defilato ha monitorato i movimenti dell’uomo che senza destare ulteriori sospetti ha oltrepassato le casse senza pagare quanto trafugato. L’uomo, immediatamente bloccato dal poliziotto non ha potuto fare altro che estrarre ben sette bottiglie di un noto amaro, per un valore di oltre 150,00 euro. Con una tecnica ben collaudata, grazie ad apposite tasche interne opportunamente ricavate all’interno del giubbotto indossato, era riuscito a nascondere dalla vista dei cassieri la merce nascosta  riuscendo ad allontanarsi con la refurtiva. Condotto in Questura, a carico dell’uomo sono emersi numerosi precedenti molti dei quali riguardanti proprio furti di bevande alcoliche, perpetrati in mezza Sicilia. Lo stesso risultava inoltre inottemperante alla misura dell’obbligo di dimora nel comune di Ravanusa. Su disposizione del P.M. di turno è stato tradotto presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Giovane ferito da arma da fuoco arrestato per spaccio

IMG_0785I carabinieri hanno arrestato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente Michael Galanti, il 18enne che sabato si era presentato presso il pronto soccorso dell’ospedale di Modica con una ferita da arma da fuoco al polpaccio. I militari dell’Arma, infatti, nel corso degli accertamenti avviati a seguito del ferimento del giovane, avevano rinvenuto una bottiglia di “pepsi”, appartenente al Galanti, con all’interno un incavo nel quale erano stati occultati circa 31 grammi di marijuana, suddivisa in dodici singole dosi, e circa 6 grammi di hashish confezionato in dieci dosi già pronte per lo spaccio. A quel punto i militari dell’Arma hanno effettuato una perquisizione domiciliare nell’abitazione del giovane ed hanno rinvenuto ulteriori dosi di marijuana, materiali per il taglio ed il confezionamento dello stupefacente, diversi bilancini di precisione e sei vasi contenenti germogli di cannabis indica di altezze variabili tra i 4 e i 16 centimetri. Michael Galanti è stato messo agli arresti domiciliari presso l’ospedale Maggiore di Modica dove era stato ricoverato a seguito del ferimento alla gamba. Proseguono le indagini da parte dei militari dell’Arma per fare luce sul ferimento del giovane che non si esclude possa essere collegato con la droga rinvenuta.

Pozzallese di 18 anni ferito con arma da fuoco

ok1La scorsa notte, alle 2.00 circa, presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Modica si è presentato un ragazzo con una ferita d’arma da fuoco alla gamba sinistra. Il colpo gli ha trapassato il polpaccio sinistro, ma non è in pericolo di vita, infatti i medici, dopo le prime cure lo hanno giudicato guaribile in 25 giorni. I Carabinieri della Stazione di Pozzallo e del Nucleo Operativo della Compagnia di Modica hanno avviato le indagini per fare luce sulla vicenda e sulle circostanze che hanno portato al ferimento del giovane.

Pozzallo, arrestato minorenne con diversi grammi di stupefacente

carabinieri-2014-615x344-464x240Venerdì sera i Carabinieri, nel corso di un servizio antidroga, hanno arrestato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente un 17enne di Pozzallo incensurato. Il giovane era stato notato dai militari dell’Arma mentre camminava a piedi nei pressi di una sala giochi di Pozzallo, luogo di ritrovo di molti giovani: sottoposto a una perquisizione personale è stato trovato in possesso di circa 6 grammi di marijuana suddivisa in nove dosi confezionate in carta stagnola e pronte per essere smerciate, nonché di una banconota da 5 euro provento di una cessione di sostanza stupefacente. Il ragazzo è stato accompagnato presso il centro di prima accoglienza di Catania. I Carabinieri hanno anche deferito in stato di libertà per il reato di detenzione ai fini di spaccio poichè poco prima aveva ceduto una dose di marijuana ad un altro ragazzo e, sottoposto a perquisizione, veniva trovato in possesso di 10 grammi circa di hashish suddivisi in otto dosi confezionate singolarmente, 7 grammi circa di marijuana suddivisi in altrettante otto dosi nonché di un bilancino elettronico di precisione. Il giovane acquirente, invece, è stato segnalato alla Prefettura di Ragusa quale assuntore di sostanza stupefacente.

Da Gela a Ragusa per rubare motorini

foto logoÈ durata poco la fuga di quattro ladri braccati da Polizia e Carabinieri. Venerdì   mattina, fuori dal liceo scientifico di viale Europa, un automobilista fermo allo stop ha notato un giovane scendere da un’auto con delle grosse cesoie in mano e andare a tagliare la catena di un ciclomotore  ed ha chiamato il 112. A pochi metri dal liceo, le forze dell’ordine hanno intercettato la utilitaria con i quattro sospetti a bordo e li hanno portati in Questura. Nell’auto sono stati trovati arnesi da scasso. Due ladri, minorenni, sono stati denunciati a piede libero alla Procura dei minori di Catania per concorso in furto aggravato. Il conducente dell’auto, Vincenzo Spinello, 19enne gelese, e uno dei tre minori (quello che materialmente ha rubato uno dei due ciclomotori) sono stati arrestati per furto aggravato in concorso. Il minore è stato quindi accompagnato a Catania presso il centro per minori.

Chiusa azienda di ortofrutta di Vittoria, sequestrati oltre 35.000 Kg di ortaggi di dubbia provenienza

foto controlli ortofruttaLa Polizia,  congiuntamente al Corpo Forestale dello Stato ed all’Ispettorato Centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, con la collaborazione dei medici dell’A.S.P., degli ispettori della   Direzione Territoriale del Lavoro e dei Vigili del Fuoco, ha proceduto ad effettuare un controllo presso una società per la commercializzazione di prodotti ortofrutticoli di contrada Pozzo Bollente. E’ stato accertato che la gran parte dei prodotti in giacenza presso il magazzino non era in alcun modo tracciata: gli ortaggi erano stati trasportati senza alcun documento dal produttore al suo magazzino e venivano etichettati, certificandone la provenienza senza alcun certezza. Il controllo permetteva inoltre di appurare che 14 lavoratori su 33 dipendenti non erano assunti regolarmente. Sono in corso indagini sulle dipendenti che percepivano il sussidio di disoccupazione pur lavorando “in nero”.

Ragusa, Modica e Vittoria: scoperti sette lavoratori in nero e due irregolari

IMG-20150723-WA0004I Carabinieri, insieme agli Ispettori del Lavoro civili, hanno scoperto a Ragusa, in un bazar cinese, l’illecito utilizzo senza autorizzazione dell’impianto di video sorveglianza e impiegabile solo con accordo sindacale, in una cooperativa sociale esercente una casa di riposo privata, due lavoratori in posizione d’irregolarità, a Modica, in un altro bazar cinese, la presenza di un lavoratrice in nero, in un negozio di abbigliamento due lavoratori in nero su tre presenti, sospendendo l’attività,  imprenditoriale; a Vittoria, in un’azienda agricola, un lavoratore in nero privo di permesso di soggiorno.

AD ACATE UNA INTERA CONTRADA ALLACCIATA ABUSIVAMENTE ALLA RETE ELETTRICA

Arcerito Liborio cl. 63Da tempo erano stati riscontrati malfunzionamenti alla rete elettrica pubblica di Contrada Macconi. I Carabinieri, dopo pedinamenti, osservazione, controllo del territorio, hanno effettuato decine di perquisizioni appurando che l’intera Contrada era allacciata abusivamente alla rete elettrica pubblica, mediante appositi cavi. Sono scattate così le manette per ben 9 persone: Arcerito Liborio, 53enne, Filipov Florin Valentin, rumeno di 46 anni, Elabbassi Abdeljalil, 27 enne marocchino, e i tunisini,  Haj Ahmed Salah, 19enne, Maaoui Karim, 26enne, Toumi Alaedine, 23enne, Toumi Abdelaziz, 34enne, Hassen Nabil, 28enne, e Ferchichi Hatem, 36enne. Nelle abitazioni sottoposte a perquisizione, tutte situate in Marina di Acate, vi erano cavi nascosti che andavano a connettere il quadro elettrico delle dimore con quello dell’illuminazione pubblica: dopo aver interrotto la rete abusiva artigianalmente creata e messo in sicurezza l’intera area con l’ausilio dei tecnici Enel, i cavi sono stati posti in sequestro, mentre i responsabili sono stati tratti in arresto per furto aggravato in concorso di energia elettrica. Condotti nella caserma di via Galileo Galilei per espletare le formalità di rito, su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa sono stati rimessi in libertà.

VITTORIA, ARRESTI PER ARMI E DROGA

DSC_0023 okLa Polizia ha tratto in arresto Salvatore Sammartino, 56 anni,  per detenzione di armi alterate per qualità e potenzialità offensive e Francesco Monteleone, 21 anni, per detenzione, di hashish e detenzione illegale di armi e munizioni provento di furto; inoltre è stato denunciato per coltivazione di marijuana V.V. di 49 anni. Perquisizioni con l’ausilio dei cani hanno permesso il ritrovamento della droga e di un revolver. I fatti commessi dal Monteleone sono particolarmente gravi poiché, oltre alla detenzione della droga, possedeva un’arma di spiccata potenzialità offensiva risultata rubata e  pronta a fare fuoco. In una officina, Sammartino trasformava armi a salve in armi da fuoco. Due le pistole pronte e perfettamente funzionanti, decine di munizioni di ogni calibro costruite anch’esse artigianalmente. Le armi pronte a fare fuoco erano armi a salve debitamente modificate con particolare cura e professionalità e di calibro molto offensivo. Sammartino ha provato a dare giustificazioni assurde, capendo ben presto che era meglio tacere davanti all’evidenza dei fatti. L’officina è stata totalmente smantellata e tutti gli attrezzi sono stati sottoposti a sequestro e verranno custoditi presso gli uffici della Squadra Mobile per gli accertamenti da parte della Polizia Scientifica.

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