03-05-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

VITTORIA, ARRESTATO ALFREDO SORTINO

sortino alfredo cl. 87Giovedì mattina, in occasione di una attività di controllo del territorio rurale, i Carabinieri, in ottemperanza a un ordine di esecuzione per la carcerazione, hanno arrestato un pregiudicato di 29 anni che deve scontare la pena residua di 2 anni, 11 mesi e 11 giorni di reclusione, dal momento che è stato giudicato colpevole del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, commesso nel novembre 2008 in Vittoria. Alfredo Sortino è stato sottoposto alla detenzione domiciliare presso la propria abitazione, a disposizione del sostituto procuratore presso il Tribunale ibleo, dott. Rota, per i provvedimenti di competenza.

POZZALLO, ALTRO SBARCO: FERMATI SEI SCAFISTI EGIZIANI

immigrazione-migranti-535x300La Polizia a Pozzallo ha individuato l’equipaggio con 6 scafisti egiziani (di cui uno minore), responsabili di aver condotto in Italia 208 migranti. Tra di loro uno scafista recidivo; era stato arrestato in Sicilia nel 2014, per poi essere espulso con accompagnamento coatto. La Polizia di Stato sta provvedendo al trasferimento dei migranti identificati, presso altri centri della penisola. Nel 2016 all’Hot Spot di Pozzallo hanno già fatto ingresso 4.459 migranti in occasione di 13 sbarchi ed in questo momento non si registrano criticità dato il non elevato numero degli sbarcati.  E’ stata l’unità francese “Deniau” a ricevere una comunicazione da parte dei maltesi per una chiamata di soccorso di un natante con a bordo un numero imprecisato di migranti in difficoltà; molte le donne incinte e i minorenni. È stato possibile registrare la diversa località di partenza, ovvero le coste egiziane e non libiche come nel recente passato, così come accadeva negli anni precedenti. Il modus operandi delle organizzazioni criminali egiziane è diverso rispetto a quelle libiche. Si tratta sempre di equipaggi più consistenti, anche e soprattutto in virtù del fatto che gli egiziani effettuano diversi giorni di navigazione prima di essere intercettati dalle navi che pattugliano il mare. Più volte è stato registrato anche un loro tentativo di approdare clandestinamente sul territorio siciliano. Il personale di Polizia impegnato nello screening dei migranti deve essere molto attento in questi casi, in quanto gli egiziani provano sempre a farsi identificare come siriani così da poter chiedere lo status di protezione. Tra i migranti sbarcati non sono stati registrati in ingresso siriani, ma solo egiziani (molti minori) ed di altri paesi del centro Africa.I migranti  hanno pagato 3.500 dollari cadauno, in virtù del fatto che hanno viaggiato a bordo di pescherecci in legno e non di gommoni così come avviene dalla Libia. Alle organizzazioni criminali egiziane e quindi anche agli scafisti che ne costituiscono un anello, sono andati quasi 800.000 dollari.

Ricariche carta postepay. Truffatore seriale smascherato dalla Polizia

 

volante questura (1)Ha tentato di colpire di nuovo a Ragusa un uomo, esperto nel raggiro della ricarica della carta postepay, che colpisce soprattutto esercenti di ricevitorie Sisal e Lottomatica, con danni economici importanti. In questo caso però il titolare della ricevitoria è riuscito a sventare il colpo riconoscendo nel modus operandi del soggetto che gli si è presentato dinanzi quello di un probabile truffatore. D’aiuto per l’esercente è stata la lettura degli articoli apparsi sulla stampa locale sui risultati delle operazioni condotte nei mesi scorsi dagli uomini dell’Ufficio Volanti della Questura di Ragusa, che hanno portato all’ individuazione di più soggetti dediti alla particolare truffa della ricarica di una carta postepay con la successiva richiesta di pagamento a mezzo bancomat che, puntualmente non andava a buon fine. L’uomo di circa cinquant’anni, distinto e con modi gentili, in serata è entrato in una ricevitoria del centro cittadino richiedendo di ricaricare di 150 euro la propria carta postepay, di cui forniva solo il numero e il proprio codice fiscale. Il titolare ha iniziato l’operazione e prima di effettuare la ricarica ha richiesto il previo pagamento della somma. L’uomo a questo punto ha iniziato ad innervosirsi riferendo che ad operazione conclusa avrebbe pagato senza problemi con una carta bancomat. A questo punto il titolare ha iniziato a maturare sospetti sull’uomo che, all’ennesima richiesta di immediato pagamento da parte dell’esercente, con una scusa si è allontanato. Presso la Questura il titolare della ricevitoria ha presentato denuncia per il tentativo di truffa di cui era stato vittima. Dalle descrizioni somatiche riferite, gli uomini diretti dal Commissario Capo Filiberto Fracchiolla hanno intuito che poteva trattarsi di un soggetto già denunciato per analoghi episodi. Ed in effetti l’esercente, dalla visone di un album fotografico ha riconosciuto senza ombra di dubbio in D. G. , quarantasettenne ragusano, con precedenti specifici, il responsabile del tentativo di truffa. Pertanto all’esito degli ulteriori accertamenti l’uomo, già recidivo a simili delitti, è stato denunciato all’autorità giudiziaria con l’accusa di tentata truffa aggravata.

SCOGLITTI. OPERAZIONE “CAMPAGNE SICURE” CONTRO I REATI PREDATORI: ALTRE 2 PERSONE DENUNCIATE. RECUPERATA REFURTIVA PER OLTRE 40.000 EURO

trattore rubato CC Vittoria (RG)In tutto il territorio di Vittoria i  Carabinieri stanno effettuando numerose perquisizioni in aziende agricole, casolari e appezzamenti, finalizzate a recuperare beni agricoli provento di furto e dare così un giro di vite contro reati predatori che si consumano nelle campagne del nostro territorio: finora 2 sono le persone denunciate in stato di libertà, con il recupero di un trattore e di attrezzi vari per un valore complessivo di oltre 40.000 euro, già restituiti ai legittimi proprietari. L’attività di controllo dei militari, impegnati con un importante dispositivo di uomini e mezzi, ha riguardato tutto il territorio della giurisdizione, comprendente oltre il comune di Vittoria e della frazione di Scoglitti, anche di Chiaramonte Gulfi, Acate e Comiso. E’ scattata la denuncia a piede libero per ricettazione in concorso per due pregiudicati di origine vittoriese che sono stati trovati in possesso di tali beni, F.F., 74enne, e T. G., 35enne.

La Polizia ha catturato un pedofilo della provincia di Ragusa

pedoLa Polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari su richiesta della Procura della Repubblica di Ragusa, a carico di un uomo di 30 anni circa della provincia di Ragusa, per aver violentato la figlia della convivente, una bambina sotto i 12 anni. La tragedia subita dalla piccola vittima è nata tutta tra le mura domestiche, in quanto l’indagato ha abusato della bambina (figlia di un precedente rapporto della madre), proprio quando aveva iniziato la relazione con la donna ignara di tutto. È stata proprio la madre a portare gli investigatori della Polizia di Stato sulla giusta strada, vincendo la vergogna ed i sensi di colpa che aveva per aver messo dentro casa proprio colui che si è rivelato ai suoi occhi il peggiore dei criminali. Dapprima aveva chiesto prestazioni sessuali alla compagna “diverse”, ovvero orge e rapporti omosessuali con uomini e donne, poi, dopo il rifiuto categorico della compagna ha iniziato a picchiare e poi abusare della piccola. La madre non si era accorta di nulla, ma per le richieste sessuali del compagno aveva deciso di allontanarlo da casa e così ha fatto. Solo in quel momento la piccola si è determinata a manifestare qualche disagio e per questo la madre ha chiesto ed ottenuto aiuto alle Istituzioni che le hanno permesso di apprendere i gravi fatti accaduti. Presso la stanza per le audizioni protette della Squadra Mobile di Ragusa, la minore è stata ascoltata da personale femminile specializzato della Polizia di Stato, dal Pubblico Ministero e da una psicologa. Durante l’audizione, la piccola ha confermato quanto aveva riferito alla madre, delle violenze fisiche e sessuali subite, delle tremende costrizioni alle quali era sottoposta dal compagno della madre. Lui le chiedeva massaggi sulla schiena ma poi, le ha chiesto molto di più e quando si rifiutava erano botte, con la solita violenza psicologica: “se lo dici alla mamma non ti crederà e ti manderà via da casa”, quindi la piccola cedeva al ricatto. L’uomo ora è rinchiuso nel carcere di Ragusa dove sarà ospitato nella sezione speciale per questo genere di crimini.

A Vittoria una festa di compleanno finisce nel sangue, arrestato romeno per tentato omicidio

CALOTA' Georgel Cristian, logoStava per finire in tragedia e comunque avrà bisogno di cure molto lunghe il romeno di 26 anni che nella tarda serata di domenica è stato soccorso dai sanitari del pronto soccorso dell’ospedale civile di Vittoria dove era giunto in codice rosso con ferite da arma da taglio al torace, al polmone, alle spalle ed alla schiena. La Polizia ha accertato che il fatto si è consumato in un’azienda agricola in contrada Cappellaris dove una decina di rumeni erano riuniti per festeggiare il ventunesimo compleanno di una ragazza. Durante il festeggiamento sarebbe comparso, in stato di ubriachezza, Georgel Cristian Calota, di 31 anni, dimorante in un caseggiato che dista 200 metri dal luogo della riunione. L’uomo ha litigato con il fratello della festeggiata e lo ha colpito con un coltello, anche dopo averlo scaraventato a terra. Solo l’intervento di un altro connazionale, che si intrometteva tra i due litiganti e si procurava una ferita da taglio alla mano, riusciva a disarmare il violento, permetteva di separarli ed evitare conseguenze maggiori. La Polizia ha recuperato il coltello usato per colpire ed è riuscita ad individuare la casa occupata dall’aggressore. Quest’ultimo è stato sorpreso mentre si svestiva ancora dagli abiti intrisi del sangue della sua vittima. Alla vista degli Agenti ha tentato di scappare per la campagna circostante. I poliziotti lo hanno bloccato, ammanettato e trasportato presso la Casa Circondariale di Ragusa. La vittima è stato sottoposta tutta la notte a delicati interventi chirurgici.

Incidente stradale a Frigintini con tre feriti – Minorenne operato in ospedale

maggioreIn Via Calanchi si sono scontrati un ciclomotore condotto dal 17enne ed un’autovettura Renault alla cui guida era una ragazza di 19 anni. Per l’impatto è stata ferita anche una passeggera dell’utilitaria. Trasportati al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore, le due donne se la sono “cavata” con prognosi di otto giorni ciascuna, mentre per lo scooterista è stato necessario un urgente intervento chirurgico per alcune fratture riportate. Ne avrà per trenta giorni.

Pozzallo, cameriere di una nave mercantile trovato cadavere in mare

motovedetta ccIl comandante di una motonave mercantile straniera appena giunta nel porto di Pozzallo ha denunciato ai Carabinieri la scomparsa di un membro dell’equipaggio, il siriano di 29 anni Alaa Saede. Dalle dichiarazioni dell’equipaggio, il cameriere di bordo era stato visto l’ultima volta intorno all’una di notte mentre pescava dalla poppa della motonave che sostava in rada di fronte al porto di Pozzallo. Una motovedetta della Capitaneria di Porto di Pozzallo, nel punto di mare in cui la motonave aveva sostato durante la notte in attesa dell’approdo nel porto, ha individuato e raccolto il cadavere galleggiante dello scomparso. Da una prima ispezione esterna, il medico legale non ha rilevato segni di violenza e di lesione sul corpo del malcapitato, dunque potrebbe essere verosimile che il giovane sia caduto o si sia lanciato dal ponte della nave da cui pescava.E’ stata disposta l’autopsia per chiarire le cause del decesso.

Arrestati Giovanni Lorefice e Francesco Gulino – Facevano parte di un’associazione a delinquere che aveva messo in ginocchio diverse aziende zootecniche della provincia di Ragusa

LOREFICE Giovanni 14.08.1976 ModicaPolizia e Carabinieri hanno eseguito due ordini di cattura a carico di Giovanni Lorefice, modicano di 40 anni, e Francesco Gulino, ragusano di 58 anni. I due facevano parte di un’associazione a delinquere dedita alla commissione di furti presso aziende zootecniche ed agricole della provincia iblea: rubavano mezzi agricoli, bestiame e tutto ciò che trovavano di valore, poi contattavano le vittime per estorcere denaro per la restituzione. Entrambi erano già stati arrestati con l’operazione “Free Country” nel 2013 ed erano già stati condannati ad oltre 6 anni di pena, ma avevano presentato ricorso per Cassazione. All’esito del rigetto, la Procura Generale di Catania ha emesso il mandato di cattura.

Furti in Sicilia per un milione di euro – La Polizia di Ragusa ha arrestato 10 rumeni

rumeniLe indagini sono partite quando la Squadra Mobile di Ragusa nel mese di novembre 2015 aveva effettuato un sopralluogo a Pozzallo presso un’azienda di arredamento, dove era stato perpetrato un ingente furto (100.000 euro circa) presso un magazzino dove venivano depositati elettrodomestici. L’analisi delle immagini “catturate” dalle telecamere dell’impianto di videosorveglianza e l’incrocio di questi dati con quelli delle celle del traffico telefonico della zona nella notte del furto, permettevano di dare avvio ad un’attività tecnica a carico di due soggetti residenti a Catania.  Dopo pochi giorni dal furto, la merce veniva rinvenuta proprio nel catanese e per questo fatto reato due soggetti originari del luogo, venivano denunciati per ricettazione e la refurtiva veniva restituita al gruppo “Inventa”. Subito dopo il furto di elettrodomestici si registravano 4 furti presso concessionarie auto di Ragusa e Modica. Dal rinvenimento della refurtiva e soprattutto dopo aver rilevato un’impronta di un cittadino rumeno su un’auto rubata a Ragusa, aveva inizio una complessa indagine che vedeva il coinvolgimento di cittadini rumeni residenti prevalentemente nel capoluogo etneo. La Polizia ha raccolto in poco più di 3 mesi, gravi indizi di reato a carico di 14 soggetti, tra cui una donna che svolgeva il ruolo di autista. Il gruppo criminale era dedito alla commissione di furti di ogni tipo ma, prediligeva gli impianti fotovoltaici e le concessionarie auto con il fine di rubare Suv da utilizzare come arieti per sfondare vetri blindati di tabaccherie e negozi di elettronica, così da depredarle di ogni cosa, soprattutto tabacchi e gratta e vinci.

DAL PD SOLIDARIETA’ AL SINDACO DI GIARRATANA

sindaco-giarratana-gIl circolo “Pippo Tumino” del Pd di Ragusa esprime solidarietà a Bartolo Giaquinta Il circolo “Pippo Tumino” del Pd di Ragusa si unisce al coro di solidarietà nei confronti del sindaco di Giarratana, Bartolo Giaquinta, al centro di un tentativo di incendio del portone della propria abitazione. “Siamo vicini al primo cittadino del centro montano – dice il segretario del circolo, Gianni Lauretta – e mai, per chi fa attività politica e amministrativa, nell’interesse della propria città, fronteggiando problemi di tutti i tipi, dovremmo sentire parlare di situazioni del genere. Purtroppo, sta quasi diventando una costante in tutta Italia. Esprimiamo la nostra attenzione non formale al sindaco di Giarratana e lo invitiamo ad andare avanti nella sua azione con la certezza che avrà al suo fianco tutti i militanti del nostro circolo”.

ACATE, I CARABINIERI DENUNCIANO 7 GENITORI CHE NON MANDAVANO I FIGLI A SCUOLA.

 

Se-non-a-scuola-dove-18-maggio-2012-PratoTroppe assenze, davvero molte in un anno scolastico. Un fenomeno notato dapprima dalla scuola e poi, considerato che proseguiva nel tempo, ha messo in allarme i Carabinieri della Stazione di Acate che hanno denunciato 7 persone, tutte di nazionalità rumena, padri e madri di minori di età compresa tra i 7 e i 15 anni che, dall’inizio dell’anno scolastico, solo sporadicamente si sarebbero visti seduti tra i banchi, per poi gradualmente assentarsi costantemente. In un primo momento la cosa è passata in sordina, ma quando le assenze sono diventate davvero troppe, sono entrati in azione i militari dell’Arma i quali, al termine di una prima fase dell’attività investigativa, hanno denunciato i genitori. L’attività di contrasto al fenomeno della dispersione scolastica non è conclusa. Le indagini, infatti, vanno avanti e, per i prossimi giorni non si escludono ulteriori sviluppi. Si sta, in particolare, cercando di fare luce anche sulle motivazioni che hanno indotto questi giovanissimi studenti a non frequentare più la scuola.

ALTRO ORDINE DI CATTURA PER GIAMBATTISTA VENTURA

1455289099176.jpg--giambattista_ventura__vittoria__30_10_1958La Polizia ha eseguito un ordine di cattura emesso dalla Procura Distrettuale Antimafia a carico del vittoriese  Gianbattista ventura di 58 anni. Le indagini portate a termine già mesi fa dalla Squadra Mobile di Ragusa, avevano permesso alla Procura Distrettuale di Catania di chiedere l’applicazione della misura cautelare in carcere a carico di Ventura per il reato di minacce aggravate dalla metodologia mafiosa ai danni del giornalista Paolo Borrometi. Ventura, reggente del clan Dominante-Carbonaro di Vittoria, aveva reiterato minacce di ogni tipo ai danni del giornalista Paolo Borrometi, direttore di un quotidiano on line e corrispondente di una agenzia di stampa. Ventura si trovava già in carcere per altri reati. Le minacce avevano un preciso obiettivo, quello di non far pubblicare più notizie su Vittoria e sulla mafia iblea. Ventura è già stato condannato per reati gravissimi come omicidio, porto d’armi che costituiscono elementi che lo contraddistinguono per la particolare pericolosità sociale.

Modica, operazione antiprostituzione: gestivano “case del piacere”, arrestate due persone

 

Giannì Vincenzo 28.02.1959Alle prime luci dell’alba di giovedì i Carabinieri di Modica hanno fatto scattare un blitz antiprostituzione ed hanno arrestato due modicani, Vincenzo Giannì, 57enne, pensionato e Rosario Pitino, 50enne, disoccupato, entrambi già noti alle forze di polizia. Infatti, a conclusione di un’articolata attività d’indagine condotta dai Carabinieri di Modica, il G.I.P. del Tribunale di Ragusa, dott. Giovanni Giampiccolo, su richiesta del Pubblico Ministero titolare dell’indagine, d.ssa Valentina Botti, condividendo a pieno le risultanze investigative fornite dai militari dell’Arma, ha emesso un’ordinanza di misura cautelare nei confronti dei due, responsabili del reato di concorso in favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. I due indagati, secondo quanto accertato dai Carabinieri, gestivano una vera e propria rete di immobili, una pluralità di abitazioni site tra Modica, Marina di Modica, Ragusa e Siracusa delle quali ne avevano la disponibilità in qualità di proprietari o locatari e che concedevano in locazione a più persone affinché queste potessero darsi alla prostituzione. L’attività veniva svolta con carattere sistematico e ad un livello quasi imprenditoriale; gli immobili, circa una quindicina, venivano affittati a cifre alte lucrando sui  guadagni delle prostitute e, dunque, favorendo e sfruttando l’attività del meretricio. Insomma, un giro di affari da decine di migliaia di euro, garantito dal frequente avvicendamento nelle varie abitazioni di persone dedite al meretricio, non solo donne ma anche trans. Il prezzo medio di locazione era di circa 50 euro al giorno. Molte delle prostitute erano sudamericane.  I due arrestati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari. Invece, per quanto riguarda gli immobili utilizzati per esercitare il meretricio, è stata avanzata richiesta di sequestro.

Lo sbarco di 245 migranti: due morti

148Nel 2016 all’Hot Spot di Pozzallo hanno già fatto ingresso 4.245 migranti in 12 sbarchi. Ancora un altro minore alla conduzione di uno dei due natanti soccorsi: questa volta ha solo 16 anni ed a suo carico non sono stati raccolti elementi di reato in ordine alla probabile morte di due migranti che, dopo lo scoppio del motore, non sono più riemersi affondando rapidamente. La Polizia, nonostante i primi racconti surreali forniti dai migranti (su suggerimento dei libici), ha trovato chi, con onestà, ha raccontato l’esatta dinamica di cosa è accaduto, sottoponendo a fermo i due responsabili del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Sono stati sottoposti a fermo di Polizia Giudiziaria: il minore N.S. nato in Gambia di 16 anni e Amotho Lo, nato in Senegal. I migranti provenienti da diversi paesi del centro Africa sono stati ospitati presso l’Hot Spot di Pozzallo nelle prime ore per essere visitati, identificati e subito dopo trasferiti in altri centri. Erano partiti a bordo di un gommone  di circa 12 metri. Nonostante le ricerche accurate nello specchio di acqua segnalato dai superstiti, non è stato possibile individuare i due migranti che erano stati visti annegare dai compagni di viaggio. Le operazioni di sbarco non hanno fatto registrare criticità ed è stata prestata la massima attenzione verso i soggetti che avevano bisogno di cure mediche, in particolar modo diverse donne incinte e minorenni. I migranti erano stati avvistati e raccolti da un pattugliatore maltese.

Pozzallo, sbarcano 246 migranti

sbarco_ragusa_afp_0Al porto di Pozzallo questo mercoledì sono scattate le operazioni di recupero e sbarco di migranti di varia nazionalità, soccorsi in mare da una nave Maltese. La Questura di Ragusa ha predisposto un accurato servizio istituzionale volto all’accoglienza dei migranti, garantendo che le relative operazioni si svolgessero in condizioni ottimali sotto il profilo dell’ordine pubblico e della sicurezza. I migranti, preventivamente visitati a bordo della nave, saranno collocati, presso il vicino Hotspot dove si procederà all’attività di preidentificazione, a cura della Polizia Scientifica e dell’Ufficio Immigrazione della Questura, della Squadra Mobile e della Digos al fine di individuare eventuali soggetti dediti al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Ultimate le  procedure di identificazione, in 150 verranno trasferiti in altre regioni.

 

COMISO. LOTTA ALLA DROGA: ARRESTATO UN PREGIUDICATO.

Carabinieri Vittoria (RG)Arrestato un uomo di 48 anni, B.R.M. Su di lui pendeva un provvedimento limitativo della libertà personale, scaturito da un arresto in flagranza effettuato dai militari dell’Arma lo scorso aprile, allorquando fu trovato in possesso di diversi grammi di eroina: l’esecuzione di oggi impone al pregiudicato di scontare la pena residua di 3 anni e 4 mesi in detenzione domiciliare presso la sua abitazione di Comiso, dove è stato condotto al termine delle formalità di rito dai Carabinieri.

Pozzallo: controlli antidroga, i Carabinieri arrestano un minorenne

IMG_0670Era in possesso di numerosi dosi di sostanza stupefacente e materiale per il confezionamento. I Carabinieri della Stazione di Pozzallo, nel corso di un predisposto servizio antidroga, hanno tratto in arresto per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti il minorenne R.I., classe ’98, originario di Gela, studente, incensurato. I Carabinieri, infatti, hanno notato il giovane che, con fare sospetto, si aggirava per le vie del centro di Pozzallo e, dunque, dopo averne seguito gli spostamenti, si sono avvicinati per controllarlo. Il giovane, accortosi dei Carabinieri, ha tentato di disfarsi di un involucro contenente circa 5 grammi di marijuana ed ulteriori quattro dosi da 0,5 grammi l’una della medesima sostanza. Il ragazzo è stato sottoposto a perquisizione personale e, oltre alla sostanza stupefacente di cui aveva tentato di disfarsi, è stato trovato in possesso di una banconota da 20 euro, verosimilmente provento dell’attività di spaccio. A questo punto, i Carabinieri hanno esteso il controllo anche presso l’abitazione del ragazzo che abita da solo a Pozzallo e, abilmente occultati, hanno rinvenuto un altro involucro contenente 6,5 grammi di marijuana, altre 31 singole dosi della medesima sostanza, materiale per il confezionamento e per il taglio, nonché due bilancini di precisione e sette vasetti di plastica contenenti ciascuno dei germogli di “cannabis indica” di altezza variabile tra i tre e gli otto centimetri. A questo punto, i Carabinieri hanno condotto il giovane in caserma e, dopo le formalità di rito, su disposizione del magistrato di turno presso il tribunale per minori di Catania, è stato accompagnato presso il centro di prima accoglienza del capoluogo etneo.

ARRESTATO ALBANESE ALL’AEROPORTO DI COMISO

con logo (1)Alle ore 20:45 di lunedì sera, durante le operazioni di controllo documentale di frontiera, effettuato presso l’area terminal partenze dell’Aeroporto Pio La Torre di Comiso, mentre era in corso l’imbarco del volo per Londra, si è presentato un cittadino in possesso di una falsa carta d’identità italiana. L’uomo, identificato per Emiljan Demaj, nato a Malai nel 1992, ha riferito di essere entrato in Italia venerdì scorso e di aver pagato circa mille euro il falso documento.

Ragusa: lotta allo spaccio nelle scuole

volante-poliziaDiversi sono stati gli istituti scolastici della città che lunedì sono stati controllati dagli uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, con la finalità di prevenire e reprimere la diffusione di sostanze stupefacenti tra gli studenti. I poliziotti, collaborati dalle unità cinofile antidroga di Catania, hanno passato al setaccio le zone limitrofe agli istituti, i parcheggi, le palestre, i cortili interni, i bagni e diverse classi. Il cane poliziotto Alan, capace di individuare anche piccolissime quantità di sostanze stupefacenti, ha lavorato tutta la mattina intercettando tracce infinitesimali di droga sugli indumenti di tre studenti, segno che, molto probabilmente nell’arco degli ultimi giorni, i giovani erano entrati in contatto con dello stupefacente. L’attività è proseguita spiegando ai giovani i rischi associati all’assunzione di sostanze stupefacenti e l’attività condotta dalla Polizia di Stato nell’ambito della prevenzione e della lotta allo spaccio di droga. Sono stati passati al setaccio anche i principali luoghi di aggregazione giovanile e  le piazze vicine ai plessi scolastici. L’attività ha permesso di tracciare un primo bilancio abbastanza positivo, con l’assenza di sequestri di sostanze psicotrope riscontrata all’interno degli istituti scolastici. I controlli della Polizia continueranno nei prossimi giorni e con le segnalazioni che è possibile inviare con un Sms al numero di assistenza scolastico antidroga “43002”, indicando all’inizio del testo il nome della provincia in cui sono avvenuti i fatti.

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