09-05-2024
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Archivio della categoria: Politica

RAGUSA, CONTRIBUTO PER IL TOPO: 115 EURO

Come sempre nella storia, finita l’ubriacatura dell’uomo della provvidenza si vedono le macerie lasciate” così esordisce Giovanni Iacono parlando della condizione attuale di Ragusa. “Casse del Comune vuote mentre aumentano le famiglie e le aziende in disagio per una città che ha smarrito la bussola del corretto sviluppo di Comunità. La fine della propaganda ci consegna anche la mancanza delle condizioni minime di vivibilità sociale a cominciare dal centro storico per finire a tutte le infinite aree di espansione. Persino nelle zone già urbanizzate da tempo, come ad esempio Via Ugo La Malfa – che collega Corso Vittorio Veneto a Viale Europa – dove è facilmente visibile, – denuncia Giovanni Iacono – imbattersi in topi e in rettili. Oltre al danno la beffa perchè, ironia della sorte, ai Cittadini che segnalano la problematica viene chiesto un contributo di 115 euro, non so per cosa, penso – scrive Giovanni Iacono – per la derattizzazione che dovrebbe essere garantita dall’azienda che cura la raccolta dei rifiuti. E così da quattro giorni i Cittadini hanno organizzato la derattizzazione in house mettendo le classiche esche in bustina. Opereremo affinchè la nuova amministrazione, in discontinuità con il passato, si occupi meno di propaganda e molto di servizi a cominciare da quelli elementari”.

Centro storico Ragusa superiore Sgarlata: “La rivitalizzazione è ancora lontana”

“Ad una settimana dalla festa del patrono di Ragusa, San Giovanni Battista, nelle vie del centro storico campeggiano ancora le luci che hanno contribuito a rendere la città in festa sebbene in questa parte di Ragusa, adesso, non ci sia molto da festeggiare”. Lo afferma la delegata del quartiere centro del Partito Democratico del capoluogo, Alessandra Sgarlata. “Sembra quasi che la città – aggiunge – non voglia affrontare la realtà ma rimanere bloccata al 29 agosto quando ancora aveva un sindaco che aveva promesso che si sarebbe occupato di Ragusa per altri 5 anni in modo da completare i numerosi progetti iniziati. Un sindaco che, fiero come un corazziere, sfilava insieme con i suoi prodi subito dietro il simulacro del Santo Patrono, il quale, però, non si è fatto scrupolo di abbandonare la città, visto che nel suo destino sarebbero scritti progetti più grandi. Un sindaco che a Crocetta dichiara di non essere nel Pdl dal 2009 mentre sul giornale “La Sicilia” del 11 maggio 2012 dichiara di non essere nel Pdl dal gennaio 2012 e che l’ultima tessera fatta era riferita all’anno 2011. Giudicate voi. Intanto – continua Sgarlata – sono iniziati i lavori che dovrebbero completare entro il mese di settembre la riqualificazione di via Roma. La situazione di un centro storico in grave difficoltà esiste e sarà compito del futuro sindaco affrontare il problema seriamente. Questa volta, senza pensare a fare espandere la città in periferia,”, scrive la Sgarlata, “azioni che contraddistinguono una politica clientelare di centrodestra, ma rendendo fruibile, sicuro e vivibile il “cuore” della nostra città, contenitore di arte, ricordi, storia e aggregazione culturale. Un “cuore” che adesso è solo e soltanto un’accozzaglia di cantieri, strade dissestate e sporcizia”.

NO MUOS L’Ars approva due odg

L’Assemblea regionale siciliana ha espresso parere favorevole rispetto a due ordini del giorno miranti ad impegnare il governo regionale a bloccare qualsiasi installazione a fini di trasmissione, a revocare autorizzazioni già rilasciate per nuovi impianti e ad intervenire presso il Governo nazionale, affinchè non si realizzi il sistema Muos nel comune di Niscemi.

ELEZIONI REGIONALI DEL 28.10.2012

Tele Nova intende trasmettere messaggi politici autogestiti a pagamento. Presso la sede di Tele Nova, in Viale Ten. Lena 79 a Ragusa, tel. , fax , è depositato un documento, consultabile da chiunque ne abbia interesse, concernente le condizioni temporali di prenotazione degli spazi per i suddetti messaggi, le tariffe ed ogni eventuale circostanza od elemento tecnico rilevante per la fruizione degli spazi.

Dipasquale-Crocetta, la critica dei Giovani Democratici

“La nostra perplessità nasce dal fatto che in un momento di disaffezione verso la politica, soprattutto tra i più giovani, l’accordo Dipasquale-Crocetta risulti essere agli occhi della collettività l’ennesimo inciucio politico che porta alla considerazione spicciola del “su tutti i stissi” o del “tanto poi si mettono sempre d’accordo”. A sostenerlo sono, in un comunicato stampa, i Giovani Democratici della città di Ragusa. “Noi a tutto questo non ci stiamo – continuano i Giovani Democratici -. Noi che la politica la facciamo per passione, per ideali, con la voglia di cambiare realmente le cose, riteniamo che quest’accordo messo in piedi da Crocetta sia lesivo per il centrosinistra ragusano e non. Inoltre, registriamo una notevole difficoltà a spiegare all’elettorato, soprattutto ai più giovani (a cui siamo direttamente interessati), il perché di quest’accordo. Il perché un ex sindaco, che fino all’anno scorso era espressione del centrodestra, ora è candidato all’interno di una coalizione di centrosinistra – continuano i Giovani Democratici -; un ex sindaco che nelle ultime amministrative, con il suo movimento Territorio ha appoggiato candidati diversi dal centrosinistra e collocabili nel centrodestra; un ex sindaco che con il suo movimento è opposizione a Modica dove l’Amministrazione è di centrosinistra”.

SANTA CROCE, ILLUSTRATO LO SCHEMA DEL BILANCIO DI PREVISIONE

Due le novità di rilievo del bilancio di previsione, a Santa Croce, che dovrà essere discusso e approvato entro il 31 ottobre. La riduzione dal 4 al 2 per mille dell’aliquota Imu sulla prima casa, e il taglio dal 2 allo uno per mille dell’aliquota Imu sui fabbricati rurali. Lo schema di bilancio è stato illustrato alle sigle sindacali e ai gruppi politici di maggioranza. Il centro destra, seppur invitato, era assente. “Si è trattato di un equivoco – spiega il consigliere comunale della lista civica, Noi Ci Crediamo, Luca Agnello -. Il nostro capogruppo era fuori sede ed ha dimenticato di informare i componenti del gruppo consiliare”. Restano da definire le somme da appostare in bilancio per il comparto agricolo pari a 100 mila euro. In questo momento di concertazione siamo in una fase di studio e di approfondimento – aggiunge Guglielmo Occhipinti, portavoce del movimento degli agricoltori -. Siamo fiduciosi che le somme promesse in campagna elettorale dal sindaco e da tutta la coalizione, pari a 100 mila euro, saranno messe in bilancio. Si tratta di risorse indispensabili per fare rimettere in moto tutta l’economia di Santa Croce”. Un centro laboratorio analisi e un centro di ricerca come primi obiettivi. “Il marchio di qualità è un altro tassello che manca – dice ancora Occhipinti – su cui sta lavorando l’amministrazione con l’assessore Ciccio Corallo”. L’amministrazione ha previsto l’applicazione dell’addizionale comunale Irpef progressiva in funzione ai redditi posseduti. Lo schema di bilancio sarà deliberato dalla giunta comunale nei prossimi giorni. Lo schema di bilancio, poi, sarà sottoposto ai revisori dei conti per essere approvato in consiglio comunale.

Vittoria, solidarietà del sindaco al direttore dell’Amiu

Riferendosi alla tentata aggressione al direttore dell’Amiu, Giuseppe Spalla, da parte di elementi che sono stati successivamente identificati dagli organi di polizia, aggressione verificatasi giovedì mattina nei pressi di Palazzo Iacono, il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, ha dichiarato che “si tratta di atti d’inciviltà che vanno condannati”.

Incardona: “La lotta contro la dispersione scolastica priorità essenziale”

I dati più recenti diffusi dal Ministero della Istruzione hanno tratteggiato un quadro a tinte fosche per quanto concerne il tasso di evasione scolastica nel mezzogiorno d’Italia e in particolar modo nella nostra regione. In Sicilia esiste un numero impressionante e abnorme di abbandoni scolastici: basti pensare che vi sono oltre 16mila ragazzi che tra i 14 e i 19 anni che hanno abbandonato il proprio percorso di studi. Ogni 100 studenti quasi 7 si ritirano, contro una media nazionale che si attesta a 2 e rimaniamo in testa come percentuale a livello nazionale, superando anche le altre regioni del mezzogiorno. “I dati del Miur – ha commentato l’onorevole Carmelo Incardona – impongono una seria riflessione. I ragazzi che abbandonano la scuola sono destinati alla strada e, spesso, a cedere alle blandizie della criminalità organizzata. La mancanza di cultura tra l’altro condanna i giovani a prospettive di futuro nerissime. Occorre un governo regionale che intervenga con forza per creare, tramite i fondi europei, degli organismi di controllo e monitoraggio sulla dispersione scolastica, potenziando specie nelle grandi aree metropolitane – conclude Incardona il settore dei servizi sociali”.

Università, Giovani IdV Ragusa: “Numero chiuso, selezione che serve a poco”

“Nel Paese con il minor numero di laureati d’Europa e la disoccupazione giovanile al 36%, ci ritroviamo con il 55% dei corsi di laurea a numero chiuso e solo uno studente su dieci riuscirà a superare i test. Allora, cosa dovrebbero fare i giovani, ai quali viene negata la possibilità di lavorare e di studiare?”. Lo affermano in una nota i Giovani dell’Italia dei Valori di Ragusa ”Si tratta – spiegano – di un sistema di selezione inefficace nel merito, pensato per continuare a tagliare risorse e strutture all’università pubblica. Senza considerare che in Italia, dove mancano i medici e la sanità collassa, i posti banditi per accedere alla facoltà di medicina sono insufficienti rispetto alle reali necessità. Con quale coraggio, si può sbarrare la strada agli studenti, arrivando a chiedere anche 100 euro per partecipare ai test d’ingresso data la condizione pietosa in cui versa il diritto allo studio in Italia rispetto all’Europa e l’aumento recente delle tasse universitarie?”, chiedono i giovani di Italia dei Valori di Ragusa. L’IdV ha già presentato un’interrogazione parlamentare al ministro Profumo, affinchè venga presa in considerazione l’ordinanza del Consiglio di Stato dello scorso giugno, che ha sollevato la questione di costituzionalità riguardo al carattere esclusivamente locale delle procedure.

IL CASO DIPASQUALE SULLA STAMPA NAZIONALE Da un articolo di Giuseppe Pipitone su Il Fatto Quotidiano

Da ragazzino è stato democristiano in una città, Ragusa, dove abbondavano le bandiere rosse del Pci. Crescendo ha seguito la balena bianca nelle sue varie mutazioni, prima nel Ppi poi nel Cdu. Infine è finito in Forza Italia e quindi nel Pdl, conquistando a furor di popolo la fascia di primo cittadino del capoluogo ragusano. L’ultimo acquisto di Rosario Crocetta nella sua corsa alla presidenza della Sicilia si chiama Emanuele Dipasquale, si fa chiamare Nello, e dal 2006 al 2012 è stato il sindaco di Ragusa sotto le bandiere del partito di Silvio Berlusconi. “Va precisato però – si schernisce il diretto interessato – che nel 2006, quando sono stato eletto sindaco correvo da solo, insieme a movimenti e liste civiche”. E in effetti prima di essere fulminato sulla “via di Crocetta” Dipasquale ha tentato di lanciare parecchi movimenti: prima guardando con interesse al partito della Rivoluzione di Vittorio Sgarbi, poi alleandosi con il presidente del Palermo Calcio Maurizio Zamparini e il suo Movimento per la Gente. Tutti tentativi andati male, soprattutto ora che il sindaco di Ragusa è finito alla corte dell’eurodeputato del Pd, che dall’inizio dell’estate ha lanciato la sua campagna elettorale per prendere il posto di Raffaele Lombardo sullo scranno più alto di Palazzo d’Orleans. Solo che Dipasquale è un acquisto ingombrante per il Pd, se non altro perché ha scatenato la rivolta dei democratici locali, quelli ragusani, che per anni gli hanno fatto opposizione e adesso se lo vedono imposti dall’alto. “Occorre portare avanti i valori di cosa significa fare politica. Anche se sono mutate le contingenze politiche nazionali, esiste ancora il centrosinistra e il centrodestra e Dipasquale è chiaramente un esponente del centrodestra ragusano e, da qualche periodo, anche del centrodestra regionale. E con lui non abbiamo proprio nulla da spartire” tuonano i democratici locali, minacciando dimissioni di massa dal partito di Pierluigi Bersani. “Questo è un suicidio politico – continuano – che offende i nostri valori, accettando un accordo che dimentica il passato solo per mera opportunità. Opportunità ad esclusivo vantaggio di Dipasquale e a totale danno del Partito democratico e dei suoi sforzi”… Nel frattempo Dipasquale porterà in dote alcuni fedelissimi a loro volta candidati al parlamento regionale. Tra questi spicca Franco Calderone, l’ex coordinatore palermitano dei Forconi, celebre per aver sintetizzato la posizione politica del movimento. “Non abbiamo referenti politici, per noi, destra, sinistra, centro sono soltanto segnaletiche stradali”, esclamò nei giorni dei blocchi che paralizzarono la Sicilia. Adesso ha evidentemente cambiato idea”.

Fornace Penna di contrada Pisciotto, si lavora per il recupero

Provincia, Comune di Scicli e Sovrintendenza attorno a un tavolo, per discutere del recupero e della preservazione della Fornace Penna di contrada Pisciotto a Sampieri. Conferenza di servizio mercoledì a palazzo di viale del Fante a Ragusa tra il sindaco di Scicli, Franco Susino, il vicecommissario alla Provincia, Giovanni Puglisi, e il Sovrintendente ai Beni Culturali di Ragusa, Alessandro Ferrara, per fare il punto della situazione e decidere come procedere per la salvaguardia del bene. Potrebbe essere indetto un bando per la manifestazione di interesse in ordine al bene, per un intervento di recupero.

Il Pd di Ragusa a Palermo incontra Zoggia e Lupo: “No a Dipasquale nel listino del candidato presidente Crocetta”

Dopo la conferenza stampa di martedì, il Pd di Ragusa ha ottenuto un incontro con la dirigenza nazionale e regionale a Palermo. Alla riunione hanno partecipato, oltre al segretario provinciale del partito, i rappresentanti delle delegazioni di Ragusa e di Vittoria. “La delegazione di Ragusa – si legge in un comunicato a firma della segreteria cittadina del Pd di Ragusa – ha sollevato le perplessità elencate martedì in conferenza stampa sulla questione riguardante l’inclusione dell’ex sindaco di Ragusa nella lista Crocetta. Il Pd di Ragusa ha ringraziato il dirigente nazionale Zoggia e il segretario regionale Lupo per la disponibilità e la celerità con cui è stato dimostrato di avere recepito le difficoltà del partito ragusano, elogiando il lavoro che i dirigenti del capoluogo hanno portato avanti sul territorio in questi anni. Il Pd di Ragusa si legge ancora nel comunicato a firma della segreteria cittadina del Partito Democratico di Ragusa – ha preso atto che risulta impossibile per il partito nazionale e regionale tornare indietro sulla scelta di includere Dipasquale nella lista di Crocetta. Il Pd di Ragusa, assieme al segretario provinciale, è riuscito, però, ad ottenere rassicurazioni sul fatto che l’ex pidiellino non potrà essere incluso tra i nominativi del listino del presidente. Inoltre il Pd è riuscito ad ottenere – continua ancora la segreteria cittadina del Pd Ragusa -, senza possibilità di deroga, che nessun iscritto o ex iscritto del Pd possa essere incluso nella lista del presidente. I livelli nazionale e regionale del partito pretendono, inoltre, che le città di Ragusa e Vittoria esprimano candidature forti ed autorevoli nella lista del Partito Democratico. Tale impostazione, condivisa dal segretario provinciale, mette in dubbio fortemente la ricandidatura di uno dei due parlamentari uscenti. Rispetto a quanto deciso – si legge nel comunicato della segreteria del Pd di Ragusa -, è stato dato mandato al segretario provinciale di riunire la direzione per fare sintesi. Se da una parte tali rassicurazioni fornite dal livello regionale e nazionale confortano il Pd di Ragusa, dall’altro è stato chiesto con forza che il candidato Crocetta, non presente all’incontro, dichiari pubblicamente la sua contrarietà all’inclusione di Dipasquale nel listino – sostiene la segreria cittadina del Pd di Ragusa -. A seguito di tale dichiarazione del candidato presidente, il Pd di Ragusa, che in ogni caso metterà a disposizione un candidato autorevole come richiesto dai vertici del partito, sceglierà quale dovrà essere nello specifico la figura da inserire nella lista. Resta fermo il fatto che l’inclusione di Dipasquale nel listino del candidato presidente porterà al disimpegno del Pd di Ragusa – conclude la segreteria del Partito Democratico ragusano – nei confronti di Crocetta ma non verso la lista del Partito Democratico”.

Approvato dall’Anas il progetto dell’autostrada Rosolini-Modica L’on. Ammatuna: “Passo decisivo”

Il progetto per la realizzazione della tratta Rosolini-Modica dell’autostrada SiracusaGela è stato approvato in linea tecnica dall’Anas. A dare la notizia è l’on. Ammatuna, dopo un colloquio avuto con il Commissario del Consorzio Autostrade Siciliane. Adesso, dopo il decreto firmato del Presidente dell’Anas Ciucci, il progetto sarà restituito al Cas e quest’ultimo potrà bandire la gara di appalto per la realizzazione dell’arteria autostradale. “Dopo la conferma del finanziamento da parte dell’Unione Europea – afferma l’on. Ammatuna – l’avvenuta approvazione, da parte dell’Anas, del progetto per la realizzazione della tratta fino a Modica dell’autostrada Siracusa-Gela è un passo decisivo per l’avvio dei lavori”. Parte della tratta Rosolini-Modica, circa 12 chilometri è la prima presenza autostradale in provincia. I segretari generali di Cgil, Giovanni Avola, Cisl, Enzo Romeo, e Uil, Giorgio Bandiera, esprimono soddisfazione per l’approvazione del progetto definitivo dei lotti 6, 7, 8, dell’autostrada Siracusa Gela che da Rosolini portano a Modica. “L’Autostrada favorirà il rilancio dei comparti economici del territorio ibleo – hanno dichiarato i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil -, non ultimo il turismo in tutte le sue declinazioni, che dovrebbe però fare sistema con l’apertura dell’aeroporto di Comiso e il potenziamento del Porto di Pozzallo. Lavoreremo, come sempre – hanno dichiarato ancora i vertici di Cgil, Cisl e Uil -, per recuperare impegni e obiettivi in questa direzione”.

Mimì Arezzo dimenticato dall’Amministrazione Comunale di Ragusa

“E’ spiacevole assistere a certe situazioni, a dir poco, imbarazzanti di una signora che con gli occhi umidi denuncia la mancata promessa di un’amministrazione comunale poco concentrata alle cose della nostra città”. Così si legge in un’email dell’Mpa provinciale giunta alla redazione di Tele Nova. “Lei è la signora Sara Arezzo, vedova del compianto Mimì, Assessore alla Cultura del Comune di Ragusa – continua la email del Mpa -, molto rammaricata per il mancato rispetto ad un personaggio come il marito che a suo tempo, non solo ebbe l’idea della realizzazione in città del Museo della Ragusanità, ma si adoperò personalmente a raccogliere vari pezzi pregiati in diverse contrade della provincia”. “Molte furono le persone – ricorda la signora Sara – che donarono preziosi cimeli della campagna iblea, ma solo perché si presentava Mimì Arezzo. Il Consiglio Comunale dopo avere apprezzato l’impegno del personaggio, noto in città per la sua politica umana – continua la signora Sara -, s’impegnò verbalmente a dare il giusto riconoscimento al buon Mimì, nel frattempo deceduto, con la dedica a suo nome del Museo, allocato a Palazzo Zacco e inaugurato qualche settimana fa. Di tutto questo non si è fatto niente! Assolutamente niente!” “La signora Sara commenta oggi – continua l’email del Mpa provinciale – l’amara delusione di una “dimenticanza” che fa a pugni con l’onestà intellettuale di Mimì e con la sua ragusanità, espressa in mille circostanze”. “Il Movimento Autonomista di cui faceva parte Mimì Arezzo e del quale era stato la massima espressione in provincia – si legge ancora nell’email del Mpa -, prende atto ancora una volta del mancato rispetto dell’Amministrazione Comunale di Ragusa, nei confronti di un personaggio che al di là di ogni colore politico, è sempre stato annoverato tra “i veri figli” di Ragusa e costruttori di pace. La rabbia e la commozione della signora Sara Arezzo è condivisa sentitamente da tutto l’Mpa ragusano – si legge ancora nella email del Mpa provinciale – che promuoverà le proprie azioni politiche per dare il pieno riconoscimento ad un personaggio che ha dato lustro e cultura alla nostra Città”.

NELLO DIPASQUALE E LA FINE DELL’INCANTESIMO

Non se l’aspettava, l’ex sindaco, una reazione così forte del Pd ragusano contro il suo volo trasformista che lo ha portato tra le braccia di Crocetta, e non se l’aspettava nemmeno il senatore Battaglia una mobilitazione che raggiungesse i livelli nazionali del Pd. Entrambi, con le dovute e fortissime differenze umane e culturali, non percepiscono più gli umori delle persone comuni, sentono solo se stessi e gli “apparati” di partito che, molte volte, nelle lore vite, sono state realtà sovrapponibili. La prova recente di questo disprezzo per le coscienze altrui con la conseguenza – ai limiti dell’autistico- di considerarsi esenti dai giudizi del prossimo, l’abbiamo avuta, ad esempio, con la permanenza – fra l’altro rivelatasi esclusivamente consociativa e priva di risultati concretamente positivi – di Battaglia al Consorzio universitario. La sua valutazione, a onore del vero, era esatta: il Pd non farà niente, e così è stato. La discussione interna si è trascinata per anni e poi è giaciuta su un binario morto e Battaglia è rimasto nel consiglio di ammistrazione. Sia Battaglia che Dipasquale – persino prendendo per buono che tra i due non ci sia intesa, simpatia o “inciucio” – ritenevano, insieme o separatamente, che non sarebbe esplosa alcuna ribellione. Questo tratto comune tra l’ex sindaco e il senatore delinea la cornice in cui si è incastonata afflosciandosi dopo l’eccitazione dei successi economici della classe intermedia, la città di Ragusa: un duty free per libertà politiche, affaristiche e morali. Siamo ancora sotto questo incantesimo paralizzante – il modello Ragusa, l’effervescenza delle imprese, l’ombelico del Mediterraneo, il miracolo del turismo – che ci trova narcotizzati e imbelli e financo nemici della patria, se ribelli. L’orchestra era drogata e Nello Dipasquale la dirigeva con una bacchetta magica; tutto gli è stato permesso, tutto gli è stato concesso, ogni finzione, esagerazione, falsità, prepotenza: conveniva a tutti. La legge devastante sull’elezione diretta dei sindaci che trasforma i primi cittadini in piccoli dittatori ha fatto il resto. Il silenzio di Nello Dipasquale, in queste ore, ci restituisce la miseria immensa dell’essere umano: lui, il raìs, che si divertiva a strillare come un bambino in preda alla furia della colpevole infanzia “chiacchierone, chiacchierone” nei confronti di Calabrese per umiliare e uccidere la ragione dell’oppositore, ora è costretto a rimanere acquattato, silenzioso. Non c’è ufficio stampa, non c’è giornale a pagamento, non c’è nessuno della plebaglia strisciante che lo circondava che riesca a motivare, a convincere. Il triplo salto mortale è cosa pericolosa assai e senza la bacchetta magica del potere si arriva col culo per terra. Bastava essere meno ambiziosi e meno arroganti e il riposizionamento Dipasquale poteva ottenerlo con un pizzico di decoro: fare e dire qualcosa di contemporaneo, avvicinarsi alle tematiche ambientali, abbandonare la spregiudicatezza; ma forse no, il nostro è un sogno da minchioni, e lui, invece, è chiddu spertu. Ora sta zitto, l’ex sindaco, e prega tutte le madonne affinchè Calabrese non ci riesca a svegliare quelli del Pd regionale. La lotta di Calabrese non fa di lui un eroe; è solo una persona lucida e schietta dentro questo centrosinistra del cavolo, e già ci basta. Sono già una vittoria la verità e la linearità. Dipasquale è il peggio della destra siciliana e Calabrese lo sta spiegando e ripetendo fra le anime morte del Pd, le stesse che si sono fatte incantare da Lombardo e adesso da un tipetto di provincia che con quattro parole mammalucchine pretendeva di stordirci, in parte riuscendoci. Possibile che nessuno del centrodestra tiri fuori le cassette registrate in consiglio comunale, dove l’ex sindaco garantiva la sua permanenza per il resto del mandato? Possibile che nessuno del centrodestra ricordi quando Dipasquale gridava nella pubblica piazza “fate tutti schifo ve ne dovete andare a casa signori deputati” invitandolo ad essere coerente con il manifestato schifo e quindi a rinunciare ai paracaduti dei listini, di norma riservati ai migliori, alle personalità di rilievo delle coalizioni in lizza? Possibile che il Pdl che lo ha nutrito e fatto rieleggere per essere poi pugnalato alla schiena non abbia ancora un candidato? D’altronde, chi dovrebbe farlo? Sfogliate la rivista degli eletti in consiglio dalle parti della destra o la ciurma degli assessori: i cervelli son ormai un tutt’uno con i piedi, l’homo erectus si è estinto. La destra ragusana ha accettato questa mostruosità del regime dipasqualiano, le sembrava normale avere un capetto che faceva il buono e il cattivo tempo e persino il “compagno” se la felice sterzata conduce alla poltrona da 15 mila euro. Tutta la destra lo disprezzava e tutta la destra lo osannava, preciso a quel che accadeva intorno al Cavaliere. La questione quindi non è se Calabrese ce la farà o meno; anche da perdente avrebbe vinto, e non solo per avere avuto il coraggio di sputtanare l’ex sindaco, e di costringere il senatore Battaglia a farsi vedere, in extremis, contrario all’acquisto ma soprattutto per la secchiata d’acqua gelida che contribuisce al risveglio. Qualsiasi verità giunti a questo punto è dolorosa: è terribile vedere come Dipasquale abbia scassato tutti i partiti, è offensivo ritrovarselo a sinistra, è squallido che l’abbiano preso, è rivoltante che la città abbia scelto di sopire la propria coscienza per andare dietro ad un qualunquismo fascistoide, però comunque vada per la sorte individuale di Nello Dipasquale, l’incantesimo è finito.

L’On. Carmelo Incardona nel listino del Presidente Gianfranco Micciché

Si è svolto lunedì sera, presso la sede provinciale di Ragusa, un incontro tra i quadri dirigenti di Grande Sud per fare il punto sull’attuale situazione politica in vista delle imminenti elezioni regionali. Hanno partecipato l’Onorevole Pippo Fallica, Coordinatore Regionale del partito arancione, il Senatore Giovanni Mauro, l’Onorevole Carmelo Incardona, coordinatore del partito nella provincia di Ragusa, i vice coordinatori provinciali dell’area iblea Katia Bruno, Giancarlo Cugnata, e Sebastiano Failla, Filippo Frasca, coordinatore cittadino di Ragusa, Sebastiano La Mesa, i coordinatori cittadini e gli eletti nei vari enti territoriali oltre tutti i dirigenti e gli esponenti dei dodici comuni della provincia di Ragusa. L’onorevole Carmelo Incardona è stato scelto per rappresentare Grande Sud nel listino regionale del Presidente Gianfranco Micciché. Nel corso dell’incontro è stato stilato un programma per giungere in tempi brevi alla definizione delle candidature per le liste provinciali e per dar seguito al progetto che vede impegnato il presidente Micciché in prima persona.

Unione europea e aeroporto Comiso Il sindaco Alfano smentisce la notizia della restituzione dei finanziamenti

In merito alla notizia riportata da alcuni mezzi d’informazione secondo i quali l’Unione Europea richiederebbe la restituzione dei soldi stanziati per la realizzazione dell’aeroporto di Comiso, il sindaco Giuseppe Alfano dichiara: “Preciso che, ad oggi, nessuna richiesta è pervenuta in tal senso nè al Comune di Comiso nè alla Regione Siciliana. E’ bene chiarire che l’aeroporto di Comiso è stato costruito ex novo in soli sei anni spendendo risorse economiche che in Italia si impiegano per realizzare un paio di chilometri d’autostrada; che l’infrastruttura è già dichiarata agibile – e quindi fruibile – da oltre un anno e che è stata collaudata da un paio di mesi. Questo per chiarire che se oggi la stessa non è in funzione, – scrive il sindaco Alfano – non si deve al fatto che sono stati sprecati soldi pubblici. La stessa società di gestione ha avviato la fase pre-operativa. Se si è fermi lo si deve al Governo Nazionale che rifiuta incomprensibilmente e per ragioni prive di logica di sbloccare la procedura relativa al controllo del traffico aereo. Il nostro aeroporto – spiega il sindaco Alfano – può contare su un piano industriale capace di portare in sette anni oltre due milioni di passeggeri nel Sud Est della Sicilia con ovvie positive ricadute economiche nel territorio e con conseguenti introiti anche per lo Stato. In ogni caso, è mia intenzione – scrive il sindaco di Comiso – chiedere formalmente all’Unione Europea che lo Stato si attivi senza indugi perchè non si renda vano il trasferimento di fondi economici comunitari, che ammontano a centinaia di milioni di euro, concessi per realizzare strutture, anche ricettizie, in funzione e in conseguenza dell’apertura dell’aeroporto di Comiso che invece rischiano di vedere sfumata la loro utilizzazione se lo Stato non sblocca l’attuale situazione dell’aeroscalo. In caso contrario, si sappia che è già istruita un’azione legale – dichiara il sindaco Alfano – finalizzata a ottenere il ristoro dai danni già subiti o che si potrebbero subire da parte del Comune e dal territorio”.

Fava: far partire entro l’anno l’aeroporto di Comiso

“L’Europa ha il diritto di chiedere la restituzione dei capitali investiti nell’aeroporto di Comiso e la Sicilia non ha scuse campanilistiche da accampare”. Lo afferma il candidato a presidente della Regione Claudio Fava. “L’unica cosa da fare è convocare, dopo le elezioni, una immediata conferenza di servizi con l’Enac, l’Enav e l’ente di gestione dell’aeroporto per far partire lo scalo di Comiso entro l’anno”. In sostanza, per l’esponente di Sel, “è, questa, una delle priorità del nostro programma ma passa anche attraverso un dubbio: ha senso, in termini di naturale competizione sul mercato, che gli aeroporti di Comiso e di Catania abbiano come proprietario la medesima società?”.

AEROPORTO DI COMISO L’UNIONE EUROPEA VUOLE INDIETRO I SOLDI

Il finanziamento stanziato dall’Unione europea per la realizzazione dell’aeroscalo ibleo potrebbe tornare al mittente. L’Ue infatti dovrebbe richiedere la restituzione dei soldi, dal momento che, a distanza di cinque anni dall’utilizzo di quei fondi e per l’esattezza dall’inaugurazione (avvenuta in pompa magna nell’aprile 2007) l’aeroporto non è ancora operativo. L’Unione europea dovrebbe chiedere la restituzione del finanziamento entro 4 mesi. Se, in sostanza, prima del 31 dicembre 2012 l’aeroscalo non entrerà a regime l’Ue potrà agire secondo questa linea, decretando la fine dell’aeroporto. Il sito è costato quaranta milioni di euro, di cui circa la metà fondi Ue. In particolare i fondi erogati dall’Ue nel 2006 scadono entro l’anno, quindi l’aeroporto deve aprire prima della fine del 2012.

Tariffe Tarsu a Modica: nel 2012 ridotte del 5%. “E’ il frutto della lotta all’evasione”

Il sistematico lavoro di lotta all’evasione e all’elusione fiscale su cui il settore tributi del Comune di Modica sta concentrando il proprio impegno, inizia a dare i primi frutti. Per l’anno 2012 verranno infatti ridotte del 5% le tariffe relative alla Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. “Ho formalizzato questa decisione, con mia determina – spiega il sindaco Antonello Buscema – prendendo atto dei dati con cui l’Ufficio tributi ha certificato che, pur con questa riduzione, il gettito derivante dalla Tarsu garantisce la copertura del cento per cento del costo dei servizi relativi alla gestione dei rifiuti, pari a 9 milioni e 300 mila euro nel 2012”. Le nuove tariffe, fissate in vista della formazione del Bilancio, saranno efficaci già con l’invio delle prossime bollette.

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