17-05-2024
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Archivio della categoria: Società

Piccola Industria, Giorgio Cappello presidente

Giorgio Cappello, 42 anni, già Presidente dei Giovani Industriali di Confindustria Ragusa e di Confindustria Sicilia, membro della Giunta Nazionale Confindustria, è stato eletto Presidente della Piccola Industria di Ragusa, subentrando a Davide Guastella. Cappello presenterà il suo programma in maniera dettagliata nei prossimi giorni.

Sciopero autotrasportatori ALLARME PER GLI ALIMENTI CHE SARANNO POSTI IN VENDITA

Francesco Tanasi, segretario nazionale del Codacons, lancia l’allarme sulla genuinità delle sostanze alimentari che saranno poste in vendita dopo la rimozione, anche parziale, dei blocchi stradali sulle strade siciliane. “Poiché sono ormai trascorsi oltre cinque giorni dall’inizio della protesta e per l’intero periodo di sospensione del trasposto i beni deperibili sono rimasti all’interno di autofurgoni privi di sistemi di congelamento o comunque con i refrigeratori spenti, si corre il serio pericolo che saranno poste in vendita sostanze alimentari non genuine. I consumatori rischiano quindi di acquistare alimenti pericolosi per la loro salute. E’ necessario, afferma Tanasi, che sia posta in essere una verifica accurata di tutti gli alimenti che andranno sui banconi dei supermercati. Tanasi chiede un’azione congiunta di Asp (Azienda Sanitaria Provinciale) e Nas dei Carabinieri per un controllo alimentare capillare prima che le merci siano poste in vendita per scongiurare pericoli alla salute pubblica”.

BLOCCO DELL’AUTOTRASPORTO, I COMMERCIANTI DI MODICA CHIEDONO AIUTI

La notizia che i presidi di protesta del movimento Forza d’Urto potrebbero prolungarsi fino a martedì 24 ha spinto i commercianti del polo commerciale di Modica a stabilirsi in sit-in permanente nella stanza del sindaco della città della contea. “Non ci muoveremo fino a che non otterremo subito un incontro col Prefetto di Ragusa” fanno sapere i commercianti modicani che chiedono che venga loro riconosciuto lo stato di calamità che gli consentirebbe di avere, se non degli aiuti economici, perlomeno le moratorie bancarie che li aiuterebbero. “Il fallimento delle nostre attività – scrivono in una nota i commercianti – coinciderebbe con il fallimento di un intero sistema commerciale che qui è cresciuto e si è consolidato nel corso degli anni, oltre che con l’inevitabile perdita di innumerevoli posti di lavoro”, concludono i commercianti del polo commerciale di Modica. Intanto la Cna Ragusa ribadisce la propria posizione in merito al disagio che il comparto delle piccole e medie imprese vive in questo periodo, riportando all’attenzione la piattaforma di proposte che era stata avanzata sabato 14, quando a Ragusa un lungo corteo attraversò le vie del centro per chiedere: un piano straordinario per il lavoro; infrastrutture coerenti ed integrate; misure contro l’evasione fiscale, per un sistema di tassazione più equo e solidale, contro ogni forma di abusivismo; semplificazione burocratica e puntualità dei pagamenti della Pubblica Amministrazione; abbattimento dei costi della politica. Su questi cinque temi la Cna Ragusa si dice disponibile a discutere. Cna chiede ai Governi regionale e nazionale di intervenire con misure urgenti e incisive.

USCIRE DALLA CRISI, CONVEGNO AL BESTA DI RAGUSA

Uscire dalla crisi in tempi di crisi? E’ possibile. Gli ingredienti per una “ricetta” vincente saranno spiegati sabato 21 alle 11 nel corso di un convegno organizzato dall’associazione “Amici del Fabio Besta” dal titolo “Imprenditorialità e Territorio: progettare il futuro nonostante la crisi”. Sarà l’attesa relazione della prof.ssa Daniela Baglieri, docente di Economia e Gestione delle Imprese dell’Università di Messina, a fornire tutti gli strumenti per poter svolgere l’opportuna riflessione tesa a rimboccarsi le maniche e a fare in modo che si possano attivare tutti quei meccanismi che riducano gli effetti della crisi e nel contempo rilancino il valore delle imprese. La conferenza si svolgerà presso l’istituto Fabio Besta di Ragusa (Ragioneria) in via Aldo Moro, 2 e vedrà la presenza degli studenti.

RAGUSA, VIA ROMA SLITTA IL RIFACIMENTO

Slitterà di qualche giorno l’avvio dei lavori di riqualificazione di via Roma a Ragusa, relativi al tratto Corso Italia – Ponte. L’impresa aggiudicataria dell’intervento ha infatti comunicato a Palazzo dell’Aquila che lo sciopero del settore trasporti non ha consentito di potere organizzare l’avvio dell’attività di cantiere, che era stata prevista per lunedì 23 gennaio.

FERROVIE, LA REGIONE APRE IL DIALOGO CON TRENITALIA

“Con Trenitalia abbiamo ufficialmente aperto una trattativa che, allo stesso tempo, mira a ripristinare i treni a lunga percorrenza da e per la Sicilia e a restituire un lavoro agli ex dipendenti della Servirail”. Così l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Pier Carmelo Russo, al termine della lunga riunione che si è tenuta a Palermo con i rappresentanti di Fs e delle organizzazioni sindacali. “Ferma restando – ha aggiunto Russo – l’azione che il governo regionale condurrà nei confronti sia di Trenitalia che dell’esecutivo nazionale, per una riconsiderazione delle strategie aziendali verso il rilancio del sistema ferroviario nel Meridione d’Italia, sono state gettate le basi per la ricollocazione di tutti i lavoratori in atto licenziati. Per il due febbraio, è già stato fissato un nuovo incontro che servirà – ha dichiarato l’assessore Russo – a confrontare le rispettive proposte e a individuare il migliore percorso possibile per il riassorbimento del personale”.

A Ragusa manifestano anche gli studenti

Da un evento creato su Facebook da una studentessa, giovedì mattina, è nata una manifestazione reale, alla quale ha aderito una parte della popolazione studentesca degli istituti superiori del capoluogo. I ragazzi del liceo Scienze umane “Giambattista Vico” e dell’Itis “Majorana” si sono dati appuntamento al capolinea dei bus, in via Zama. Da lì si sono divisi in gruppi che hanno dato vita a due cortei, uno lungo il percorso via Carducci, viale del Fante, piazza Libertà, l’altro su via Ducezio, Trivio Cucinello, via Risorgimento, piazza del Popolo sino a raggiungere la piazza centrale della città. Arrivati nel cuore di Ragusa, gli studenti si sono seduti nel centro della piazza e armati di megafono, hanno spiegato le ragioni della manifestazione. “Ci sentiamo traditi, come credo tanti siciliani – dice Marioara Cascone – perché qui comincia a scarseggiare di tutto, i rifornimenti di benzina sono quasi vuoti, eppure si vuole continuare a far finta di niente. Anche noi volevamo dare il nostro sostegno a questa manifestazione”. Una studentessa del Vico, Bruna racconta di avere subito aderito ai motivi della protesta. “Mio padre da giorni è costretto a prendere le ferie – dice la ragazza – perché non riesce a raggiungere Gela, dov’è la sede del suo lavoro”. I ragazzi sono rimasti seduti dalle 9 alle 11, nel centro di piazza Libertà.

L’ULTIMA CHIAMATA PER IL TRENO

I ferrovieri della provincia di Ragusa lanciano un allarme che potrebbe essere anche l’ultimo, sul futuro ormai incerto, della tratta ferroviaria Siracusa-Ragusa-Gela, la cui esistenza è messa in discussione dai continui provvedimenti di ridimensionamento. “Non è anacronistico sostenere il rilancio della linea ferrata: i costi della benzina sono così elevati da rendere insostenibile un tipo di trasporto privato basato sull’utilizzo dell’automobile – sostiene il portavoce della Cub Trasporti, Pippo Gurrieri -. Il patrimonio ferroviario del nostro territorio è ancora intatto, grazie alla strenua difesa fatta in tanti anni dai lavoratori; esso può quindi rappresentare una base per impostare un sistema di mobilità veramente alternativo per tutti i comuni della provincia, le cui amministrazioni dovrebbero puntare sul treno quale sistema ecologico, sicuro e meno costoso di trasporto di un numero crescente di persone. Noi esigiamo che il territorio ibleo venga incluso tra quelli che usufruiscono di finanziamenti per le ferrovie; e se questi finanziamenti sono pochi, che siano pochi, ma per tutti. Esigiamo la realizzazione di un sistema di mobilità ferroviaria di tipo metropolitano provinciale scrivono i sindacalisti della Cub – che colleghi tutti i Comuni della tratta, da Ispica ad Acate, e funga anche da metroferrovia urbana nel tratto interessante il capoluogo. Esigiamo la riapertura degli scali merci chiusi in provincia di Ragusa. Attorno a questi obiettivi minimi chiediamo una mobilitazione sincera e costante, ma anche indignata e forte”, conclude Gurrieri. I ferrovieri lanciano un appello alla mobilitazione per la manifestazione prevista sabato 21, alle 10, con raduno alla stazione centrale di Ragusa. Alla manifestazione ha aderito anche Sinistra Ecologia e Libertà di Ragusa. “I collegamenti ferroviari – scrivono in una nota gli esponenti di Sel Ragusa – potrebbero essere nuova linfa per l’economia ragusana poiché tutti sappiamo quanto dei buoni collegamenti incentivino lo sviluppo sotto ogni punto di vista: economico, culturale e politico. Dei collegamenti migliori potrebbero giovare all’ortofrutta vittoriese. Dei collegamenti migliori potrebbero giovare al turismo visto che mettere in collegamento Taormina, Siracusa, Noto, Scicli, Modica, Ragusa, Agrigento permetterebbe ai turisti di spostarsi agevolmente. Dei migliori collegamenti – dicono ancora gli esponenti di Sel – potrebbero agevolare i collegamenti tra Ragusa e Modica durante le rispettive feste patronali evitando l’uso di mezzi propri, ingorghi, inquinamento e rischio incidenti, visto che si partirebbe dal centro di Ragusa e si scenderebbe al centro di Modica!”

UNIONI OMOSESSUALI, IL PD SOLIDALE COL VESCOVO URSO

Le dichiarazioni del vescovo Paolo Urso sulle unioni gay fanno ancora discutere. Se gli ultracattolici di “Pontifex” chiedono le dimissioni, a livello locale e non solo sono decine e decine le attestazioni di quanti, credenti o no, hanno apprezzato e soprattutto compreso le parole del presule. Il Partito democratico di Ragusa interviene a sostegno del presule. “Monsignor Urso – afferma Peppe Calabrese in un documento redatto dopo avere riunito la segreteria che è persona rispettosa e tollerante, dice sostanzialmente tre cose: lo Stato ha il compito di prendere atto dell’esistenza, nella moderna società multiculturale, delle coppie di fatto e regolarle normativamente; la regolazione civile delle coppie di fatto è un atto giuridico, non implica una valutazione etica e differisce dalle unioni matrimoniali tradizionali; la Chiesa è una casa dalle porte aperte nei confronti di ogni persona. Monsignor Urso non assume una posizione rivoluzionaria – dice ancora Calabrese -. Si limita ad usare buon senso umano. In effetti si identifica con la posizione dei Dico, volta a regolare le coppie di fatto, sostenuta alcuni anni fa dal Centrosinistra, ampiamente condivisa nella società italiana e già allora ritenuta accettabile da alcuni vescovi. Per queste ragioni non solo la condivido pienamente, ma la ritengo quanto mai opportuna. E’ un sasso lanciato nelle acque stagnanti della politica italiana”, conclude il segretario cittadino del Pd Ragusa. Filippo Angelica dall’Udc, afferma: “Monsignor Paolo Urso ha semplicemente detto la cosa giusta, ovvero lo Stato è una cosa, la Chiesa un’altra. E se tocca alla Chiesa l’eventuale giudizio morale anche rispetto alle unioni gay, tocca allo Stato, come giustamente ricorda il nostro vescovo, la contemplazione e il riconoscimento di situazioni che esistono e che chiedono il riconoscimento dei propri diritti in quanto persone. Girarsi dall’altra parte – continua il consigliere Angelica – significa essere fuori da ogni tempo, fuori dalla società di oggi”. “La posizione del vescovo Paolo – afferma il Commissario provinciale dei Cristiano Riformisti, Loredana Fenoaltea – è quanto mai chiara. Alla Chiesa spetta, per chi è cattolico un giudizio morale, ma lo Stato deve occuparsi delle altre cose, delle unioni di fatto per l’appunto, anche delle coppie gay”. Unica nota stonata, Daniele Recca, pastore del Centro cristiano Emmanuel di Ragusa il quale interviene chiedendo se l’affermazione di monsignor Urso rifletta “un’opinione personale o una verità biblica”. In realtà, la posizione del vescovo è ben chiara, e la gente ha capito ed apprezzato.

SANTA CROCE, L’ECOCARD ANCHE AI DEFUNTI

La tessera magnetica per la pesatura dei rifiuti viene distribuita anche ai cittadini che sono defunti da anni. Una vicenda singolare che ha visto protagonista Giovanni Pannuzzo (nella foto con scopa e paletta), figlio del defunto Salvatore. “Hanno recapitato la tessera magnetica per la raccolta e la pesatura dei rifiuti a mio padre che, putroppo, è defunto da tre anni – racconta Giovanni Pannuzzo, titolare di un esercizio commerciale nella frazione di Casuzze -. Ho chiesto agli uffici di verificare la domiciliazione delle utenze ma, ancora una volta, registriamo la totale inefficienza degli uffici preposti che hanno inoltrato un avviso di pagamento anche per mia madre che è passata a miglior vita”. A proposito di raccolta dei rifiuti, l’esercente, ogni mattina, è costretto a fare gli straordinari e a pulire con scopa e paletta la strada sotto casa, nella borgata rivierasca di Casuzze. “Si è fatto un gran parlare di questa benedetta raccolta differenziata – aggiunge il commerciante -; ci sono intere porzioni del territorio comunale, da Punta Secca a Casuzze, dove risiedono decine di cittadini e di operatori commerciali, anche d’inverno, dove mancano i servizi minimi essenziali”.

SETTIMANA DI PREGHIERA PER L’UNITA’ DEI CRISTIANI

Iniziano venerdì a Comiso le iniziative promosse nella Settimana di preghiera per la unità dei cristiani. L’Ufficio diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo ha resi noti gli appuntamenti. Venerdì, alle 20, nella chiesa della Madonna delle Grazie, il primo momento di preghiera e riflessione. Lunedì prossimo sarà la volta di Chiaramonte, alle 19,30, nella Chiesa Madre. Infine martedì, alle 19,30, nella Chiesa Evangelica Pentecostale internazionale (Stradale per Scoglitti, 86), nella vigilia della festa della Conversione di San Paolo, la preghiera alla quale prenderà parte anche il vescovo di Ragusa, Paolo Urso. Il tema di quest’anno è: “Tutti saremo trasformati dalla vittoria di Gesù Cristo, nostro Signore”. “I testi del materiale per la settimana di preghiera – spiega nella lettera ai sacerdoti e ai gruppi e movimenti ecclesiali il direttore dell’Ufficio Ecumenismo e Dialogo, don Salvatore Converso – sono stati preparati da un gruppo di lavoro composto da rappresentanti della Chiesa Cattolica, della Chiesa ortodossa, della Chiesa veterocattolica e delle Chiese protestanti presenti in Polonia. Invitiamo tutti ad unire le voci nella lode a Dio Uno e Trino per l’unità dei cristiani in tutto il mondo e in particolare nel territorio in cui viviamo”.

SANTA CROCE, BARRIERE ARCHITETTONICHE NEGLI EDIFICI COMUNALI

Non solo il comando della Polizia municipale, inaccessibile ai disabili, ma anche l’edificio del Comune a Santa Croce è offlimits. “Gli accessi sono totalmente inaccessibili ai disabili con difficoltà di deambulazione o ancor peggio non deambulanti – spiega Nello Veloce, un cittadino che ha inoltrato una lettera di protesta -. La riflessione si allarga alle puerpere, che, anch’esse con grande disagio, non possono e non potranno accedere coi passeggini agli uffici di Polizia municipale. Poco distante – continua Veloce – il palazzo comunale sommerso da impalcature, sicuramente sottoposto a lavori di manutenzione delle facciate o della copertura a tetto. Mi sono informato sull’accessibilità e scopro che solo il piano terra è accessibile. E il resto degli uffici e dei servizi comunali? Ebbene, l’adeguamento alle norme anti infortunistiche e di sicurezza degli impianti vengono pressoché rispettate. S’inizia a pensare seriamente a creare degli spazi e luoghi di svago per bambini e ragazzi, ma ancora una volta, o forse è il caso di dire come sempre, si continua a straparlare di sensibilità verso i disabili o sulle condizioni di disabilità – scrive ancora Veloce – e conseguentemente si continua a non far nulla per porre rimedio alle limitazioni imposte da condizioni socio culturali ricche di carenza di lungimiranza e rispetto della condizione di vita degli altri”, conclude Nello Veloce.

Effetto “Forza d’urto, Vittoria piena di rifiuti. Il sindaco Nicosia chiede l’utilizzo della discarica di Ragusa

“Ho già chiesto all’Ato di consentirci, data l’eccezionalità del momento, l’utilizzo temporaneo, fino al protrarsi delle manifestazioni di protesta promosse dal movimento Forza d’urto, della discarica di Ragusa”. Questo quanto dichiarato dal sindaco di Vittoria Giuseppe Nicosia in relazione alla mancata raccolta, da parte dell’Amiu, dei rifiuti solidi urbani ed al conseguente accumulo di tali rifiuti dentro i contenitori. “Come ha ben evidenziato il presidente dell’Amiu Giuseppe Spalla – ha continuato il sindaco di Vittoria – è perfettamente inutile raccogliere i rifiuti se poi, a seguito dei blocchi attuati da tale movimento, le strade sono sbarrate ed è, quindi, impossibile conferirli a Gela”.

“Pozzallo dice basta” Manifestazione di protesta del mondo produttivo

“Pozzallo dice basta”. Si chiama così la manifestazione promossa da alcune organizzazioni del mondo delle imprese, tra cui la sezione locale dell’Ascom, e delle professioni, dal mondo del lavoro dipendente, dei precari e dei disoccupati, dalle associazioni e dai sodalizi pozzallesi. L’appuntamento è per sabato 21 gennaio. In programma una manifestazione unitaria avente per slogan: “Uniti contro la crisi; uniti per lo sviluppo; basta a nuove tasse; si agli investimenti produttivi e alle infrastrutture nel territorio e per rilanciare l’economia e il lavoro; no agli sprechi e ai costi della politica”. La manifestazione unitaria vedrà il concentramento dei partecipanti alle 9,30 in piazza Rimembranza da dove partirà il corteo per le vie cittadine.

Lavoratori esodati dalle Poste. La Cisl chiede l’intervento del Prefetto

L’Ust Cisl di Ragusa e la Federazione lavoratori poste Slp Cisl hanno diffuso una lettera indirizzata al prefetto di Ragusa, Giovanna Cagliostro, e al deputato nazionale Nino Minardo avente ad oggetto il dramma che diverse famiglie di ex postali del territorio vivono in questo inizio d’anno. Sono gli ex lavoratori di Poste italiane che, avendo aderito volontariamente ad una procedura di dimissioni incentivate dal servizio, si trovano dall’1 gennaio coinvolti, in maniera tragica, dalla manovra del Governo. La recente riforma delle pensioni in essa contenuta ha, infatti, stravolto a posteriori le condizioni di un contratto tra due soggetti giuridici (Poste italiane e lavoratori), facendo venire meno lo scopo dell’accordo stesso: l’accompagnamento alla pensione. “La conseguenza di tali disposizioni – scrivono il segretario provinciale Cisl Enzo Romeo e il segretario Slp Cisl Giorgio Giummarra – è da noi ritenuta una vera ingiustizia in quanto nega i requisiti per l’accesso alla pensione ed il sostegno economico per periodi che vanno da un minimo di 2 ad un massimo di 7 anni. Riteniamo che sia ancora possibile un autorevole intervento al riguardo del prefetto e del deputato nazionale per estendere anche a questi lavoratori le tutele previste per coloro che hanno sottoscritto accordi di mobilità prima della riforma”.

Acconciatori ed estetiste, lunedì assemblea alla Cna

Convocata per lunedì 23 gennaio alle 17, presso la sala conferenze “Pippo Tumino” nella sede Cna di via Psaumida 38 a Ragusa l’assemblea degli associati di Ragusa del settore acconciatura ed estetica. Saranno presenti il presidente provinciale dell’Unione Benessere e Sanità, Maria Carmela Modica Belviglio, e il responsabile della sede di Ragusa, Antonella Caldarera.

FORZA D’URTO LA PROTESTA SI ALLARGA

Continua la protesta che da lunedì paralizza tutta la Sicilia. Forza d’urto e Movimento dei Forconi sono fermi sulle proprie posizioni e chiedono risposte concrete sul caro gasolio, l’impossibilità di godere di mutui a buon mercato e le agevolazioni per il mondo agricolo e della pesca. Da ogni parte dell’isola, agricoltori, commercianti, autotrasportatori, pescatori e artigiani lamentano la distanza della classe politica e dei mass media nazionali. Mariano Morsello, leader del movimento dei Forconi, si dice soddisfatto delle adesioni ricevute e si fa portatore delle richieste dei manifestanti. Tra queste le dimissioni del governatore della Sicilia, Lombardo, irrispettoso delle promesse fatte nelle precedenti elezioni sulla defiscalizzazione dei prodotti petroliferi e l’applicazione dello statuto siciliano. Le modalità operative sono le stesse da Palermo a Ragusa: tir e camion lungo le strade, presenza di autotrasportatori, operai e giovani sulle strade per rallentare i flussi veicolari. I distributori di carburante stanno subendo i primi disagi: inizia infatti a scarseggiare la benzina e nelle prossime ore aumenterà il numero degli impianti che verranno chiusi per la mancanza di combustibile. Anche i supermercati sono penalizzati nell’approviggionamento di latte e prodotti freschi. Disagi che, infine, si riflettono sui consumatori. In provincia di Ragusa il massimo picco della manifestazione è concentrato nel triangolo tra Ragusa, Modica e Scicli. Ai quattro presidi annunciati, i mercati di Scicli e Donnalucata, il porto di Pozzallo e la statale 115 a Modica, si è aggiunto il mercato ortofrutticolo di Vittoria, dove decine e decine di tir stanno bloccando la strada di accesso, provocando di fatto la chiusura del più importante sito di commercializzazione agricola del meridione. Già nella serata di martedì si sono registrati dei momenti di tensione. Altri punti caldi: contrada Arizza di Scicli, in prossimità del mercato dei fiori, anche questo chiuso; il piazzale antistante il porto di Pozzallo; il piazzale antistante il mercato ortofrutticolo di Donnalucata, praticamente non operativo; il polo commerciale di Modica. Alla protesta si uniscono anche i commissionari del mercato ortofrutticolo di contrada Mendolilla a Comiso.

FACOLTA’ DI LINGUE, LE RICHIESTE DEGLI STUDENTI

Assemblea degli studenti della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Catania, sede di Ragusa. Gli studenti si sono riuniti mercoledì mattina nella sala Falcone – Borsellino di Ibla per discutere dell’attuale situazione della Facoltà, delle problematiche che più direttamente li riguardano, dei rapporti tra Consorzio universitario Ibleo, Enti locali e Ateneo catanese. Gli studenti in un documento redatto a fine assemblea hanno espresso apprezzamento per l’operato del preside e dei professori della facoltà e per l’espletamento dei concorsi per l’assunzione in servizio di 14 ricercatori a tempo determinato ed hanno espresso soddisfazione anche per l’esito positivo delle selezioni, concluse entro il 31 dicembre 2011. “Nonostante l’Università di Catania abbia puntualmente rispettato la convenzione in vigore, sottoscritta con gli enti locali il 21 giugno 2010 – si legge nel documento finale -, il Consorzio universitario Ibleo, al quale ne è stato delegato l’adempimento da Comune e Provincia di Ragusa, anch’essi parte contrattuale della convenzione in vigore, non ha invece onorato con puntualità e correttezza gli impegni presi, tant’è che si sono ripresentati gli annosi problemi che hanno sempre caratterizzato le relazioni tra Università catanese e Consorzio, con il rischio di compromettere l’imminente trasformazione della Facoltà in struttura didattica speciale. In particolare – sostengono gli studenti -, i ritardi nei pagamenti di quanto dovuto all’Ateneo continuano a rappresentare il primo e più grave problema che il Consorzio non riesce a risolvere. Né a tal fine è valso l’avvicendamento avvenuto alla presidenza dell’ente, dal momento che il problema, lungi dall’essere affrontato e risolto, si è ulteriormente aggravato”. L’assemblea degli studenti di Lingue ha anche chiesto “il completamento della struttura di Palazzo Castillett, inaugurato il 7 giugno 2010 – si legge nel documento – e la cui realizzazione è costata somme considerevoli a carico dei contribuenti, da adibire a posti letto per gli studenti fuori sede ed a luogo di aggregazione studentesca; il trasferimento del laboratorio multimediale di piazza Carmine, chiuso ed inutilizzato nonostante i costi altissimi che vengono tutt’ora sostenuti sin dalla sua inaugurazione avvenuta il 16 dicembre 2006; l’attivazione di un adeguato sistema di connessione ad internet che consenta a studenti e docenti di disporre di un indispensabile strumento di comunicazione, studio e ricerca”, si legge nel documento redatto dalla assemblea degli studenti. “Va poi osservato che da parte del Consorzio nulla è stato fatto per stimolare l’interesse e sviluppare l’impegno del territorio in un’ottica di espansione delle prospettive occupazionali e di crescita dei giovani universitari, anche attraverso la promozione di attività culturali e sportive (ad es. convenzione con il Cus). Nulla è stato fatto – si legge ancora nel documento – per far sì che diminuissero o si azzerassero i disagi conseguenti ad una cronica carenza dei servizi di trasporto da e per Ragusa superiore. Nulla è stato fatto per migliorare ed adeguare la sede di Santa Teresa, con particolare riferimento alla razionalizzazione degli spazi, come era stato richiesto a più riprese dal Preside, ma senza alcun esito”. “Gli studenti non possono che prendere atto dell’inadeguatezza del Consorzio universitario, e dei suoi amministratori – concludono gli universitari iscritti alla facoltà di Lingue -, che si è dimostrato incapace di dare una pur minima risposta alle esigenze sopra delineate ed a quelle altre che emergono quotidianamente”. Gli studenti promettono che da questo momento in poi si rivolgeranno direttamente al sindaco di Ragusa e al presidente della Provincia regionale e chiedono che entro febbraio una loro delegazione possa incontrare i due amministratori locali. Nel contempo gli universitari della Facoltà di Lingue chiederanno un incontro al Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e all’Assessore regionale alla Istruzione e alla Formazione professionale, Mario Centorrino. Ma gli universitari chiedono anche di incontrare il Rettore dell’Università di Catania, Antonino Recca, al quale rivolgono anche l’invito a partecipare ad un’assemblea studentesca che dovrebbe tenersi a Ragusa Ibla nel mese di marzo.

Ragusa, ancora inquinata la sorgente Misericordia

A distanza di oltre un anno, la soluzione all’inquinamento delle sorgenti “Misericordia” e “Oro Scribano” stenta ad arrivare, e ad oggi l’acqua non viene immessa nella rete. Nonostante prima dell’estate il prezioso liquido della “Misericordia”, essendo rientrati tutti i valori nella norma, sia stato nuovamente immesso nella rete idrica, ai primi di novembre un nuovo stop. Da allora i Nas, insieme all’Arpa, al Genio civile e al Comune si sono nuovamente messi al lavoro per cercare di individuare le cause dell’inquinamento dell’acqua delle sorgenti Misericordia e Oro Scribano. Mentre la seconda da oltre un anno, ossia dal primo episodio di inquinamento, non era stata più utilizzata, la seconda era stata, come detto, nuovamente collegata alla rete idrica prima dell’estate. Ai primi di novembre il nuovo blocco, in quanto è stata individuata la presenza di salmonella. I maggiori “indiziati” sono sempre i liquami delle concimaie di aziende agricole della zona. Una ventina quelle che si trovano in quell’area. Quando nel novembre del 2010 i valori dell’acqua erano risultati alterati, era stata aperta un’inchiesta che aveva portato al controllo a tappeto di tutte le aziende della zona. Con l’ausilio del Genio Civile era stata individuata la zona di ricarico dell’acqua con il conseguente controllo delle concimaie. Numerosi i sequestri e le denunce per mancato rispetto delle norme ambientali. Il problema sembrava risolto, ma con le nuove piogge la presenza di salmonella ha reso necessario ripartire da zero nei controlli e, soprattutto, ha imposto la non immissione dell’acqua nella rete cittadina. Controlli effettuati dai Nas, per risolvere una volta per tutte la questione. I sospetti cadono in particolare su qualche azienda, ma ovviamente le verifiche devono riguardare tutte quelle della zona. Che fare? Un’ipotesi è quella di svuotare una per una le concimaie per vedere se vi siano difetti nella struttura: fori che facciano colare i liquami nel terreno. Essendo un terreno carsico, facilmente i liquami, e ciò che essi contengono, s’infiltrano nella falde fino ad arrivare alla sorgente. Una decisione senza dubbio difficile da prendere, per via dei costi che potrebbero essere elevati. La parola, in questo caso, dovrebbe passare al sindaco quale massima autorità sanitaria cittadina. Sul fronte delle indagini e, quindi, anche sulle decisioni da prendere in merito, sono attesi ulteriori sviluppi. Accertata, infatti, in modo inequivocabile la fonte di inquinamento, si potrà recuperare il prezioso liquido per usi potabili.

COMISO, SOSPESI I SERVIZI MENSA SCOLASTICA E SCUOLABUS

Gli automezzi del Comune di Comiso soffrono il blocco dei trasporti in Sicilia. I veicoli di proprietà comunale, infatti, sono rimasti a secco di carburante a causa dello sciopero dei Tir, secondo quanto fanno sapere dal palazzo di città. “Purtroppo la legittima protesta di questa categoria – afferma Peppe Alfano, sindaco di Comiso – sta creando non poche difficoltà alle amministrazioni comunali, ormai a corto di carburante per i propri automezzi. Il blocco si riverbera altresì su alcuni servizi – dice ancora il sindaco Alfano -, mi riferisco al conferimento dei rifiuti solidi urbani, al servizio di scuolabus e perfino alla mensa scolastica poiché non è possibile effettuare i consueti approvvigionamenti per assicurare i pasti. Per questo è opportuno che il comitato di protesta permetta il passaggio degli autocompattatori che trasportano in discarica i rifiuti per il loro conferimento e per la fornitura di carburante perché altrimenti non potrà effettuarsi nemmeno il servizio di raccolta dei rifiuti stessi nelle nostre città”, conclude Alfano. “Per mancanza di rifornimenti, da domani (ndr. giovedì) sarà temporaneamente sospeso il servizio di refezione scolastica e di scuolabus ha dichiarato l’assessore Maria Rita Schembari -. Spero vivamente che questa situazione duri poco e che le ragioni della protesta vengano a cessare. In quel caso ha dichiarato ancora l’assessore Schembari riprenderemo immediatamente il servizio appena sospeso”.

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