13-05-2024
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Archivio della categoria: Società

FIORI SULLA TOMBA DEL MAESTRO NUNZIO DI PASQUALE

san giovanniIn occasione del 10° anniversario della scomparsa del noto scultore ragusano Nunzio Di Pasquale, sono state promosse in città diverse iniziative. Nell’ambito del ricco programma di festeggiamenti in onore del Patrono San Giovanni Battista che è stato patrocinato e sostenuto dal Comune di Ragusa, si è infatti tenuto domenica scorsa un convegno per ricordare la figura dello illustre artista ragusano ed è stata altresì inaugurata anche una mostra in suo onore, ospitata presso Palazzo Garofalo. Il Comitato dei festeggiamenti del Santo Patrono, il Centro Servizi Culturali, il Centro Studi Feliciano Rossitto, il Gruppo Mario Gori, il Meic, l’UCIM e l’Associazione Insieme in Città, organizzatori di questo evento culturale, hanno anche deciso di rendere omaggio alla tomba di Nunzio Di Pasquale ubicata nel Cimitero di Ragusa Centro. Per questo motivo lunedì 2 settembre, alle ore 12, un corteo, che si formerà all’ingresso del Cimitero, raggiungerà la tomba del Maestro Di Pasquale per deporre dei fiori. Ha assicurato la sua presenza il Sindaco Federico Piccitto.

Per l’eutanasia e il testamento biologico

Comune-di-RagusaIl 30 e 31 agosto i volontari della Unione degli atei e degli agnostici razionalisti saranno presenti con un gazebo in piazza Libertà a Ragusa dalle 16 alle 21. Sarà possibile firmare a sostegno della proposta di legge su eutanasia e testamento biologico avviata su tutto il territorio nazionale. Temi particolarmente delicati sui quali c’è un ampio dibattito a livello nazionale, con echi anche a Ragusa. Uno degli ultimi atti del consiglio comunale uscente, prima dello stop previsto dalla legge per le fasi finali della campagna elettorale, era stato proprio l’approvazione della delibera di istituzione del registro dei testamenti biologici. Un atto proposto dalla commissaria, Margherita Rizza, e che è stato approvato quasi all’unanimità. Solo Giorgio Massari e Nino Barrera del Pd avevano votato “no”, mentre Titì La Rosa si era astenuto. La delibera prevedeva che entro sessanta giorni l’amministrazione dovesse emanare un regolamento attuativo con le disposizioni pratiche. Spetterà quindi alla giunta Piccitto provvedere in tal senso. La stessa amministrazione dovrà prendere una decisione su un altro tema etico-sociale molto delicato, ossia l’istituzione del registro delle unioni civili. L’associazione “Partecipiamo” aveva presentato oltre quattrocento firme per chiedere l’istituzione del registro disponibile già in diverse città italiane. Il presidente del consiglio comunale, Gianni Iacono, ha sin da subito dato ampia disponibilità a discutere il tema. Anche l’opposizione non dovrebbe avere problemi a votare un atto di questo tipo.

 


I No Muos occupano un altro locale del comune di Niscemi

no muos 26 agostoIl comitato No Muos di Niscemi torna a farsi sentire. Dopo 31 giorni di occupazione dell’aula consiliare il comitato ha infatti deciso di occupare una nuova sede. “Dopo 31 giorni è ormai chiaro a tutti da che parte stanno i consiglieri comunali di questo comune, incapaci di esprimersi sulle proposte del comitato. L’intero consiglio comunale – scrivono i No Muos – si è dimostrato inadeguato ad affrontare la questione non prendendo mai una posizione politica netta e ponendosi spesso in contrasto con il comitato. Ma se il consiglio si è dimostrato sordo e incapace di dare delle risposte al movimento e ai cittadini, ancora più indegno è stato il comportamento del Sindaco di Niscemi che, nonostante a parole si sia sempre dichiarato No Muos, è passato al contrattacco nei confronti del movimento. Non solo non ha accolto nessuna delle proposte del comitato ma ha concesso l’utilizzo di mezzi appartenenti al Comune di Niscemi per distruggere le barricate presenti in contrada Ulmo. Nessun dialogo è possibile con quest’amministrazione – dicono i No Muos di Niscemi – che per troppo tempo si è dichiarata falsamente No Muos e che invece si è dimostrata sfacciatamente pro Muos al pari di Crocetta, rimanendo inerme di fronte ai soprusi degli Stati Uniti”.

Santa Croce: sicurezza e ordine pubblico

PIAZZA SANTA CROCEMancano gli interlocutori politici e istituzionali per fronteggiare l’emergenza sicurezza a Santa Croce. Tre risse in pochi giorni sembrano davvero tante. L’ultimo episodio di cronaca, sabato sera, a Punta Secca, ripropone il tema della sicurezza. “Non bastano i grandi proclami e peggio ancora gli annunci – spiega il consigliere comunale di minoranza, Luca Agnello – servono azioni concrete iniziando da un protocollo d’intesa con la Questura per rafforzare i presidi di legalità sui territori. La ondata migratoria sul suolo siciliano indubbiamente ha creato problemi di sicurezza ma il sindaco, che è la massima autorità sul territorio, deve fare le barricate, pur di garantire la sicurezza ai suoi concittadini. Vorrei ricordare al sindaco Franca Iurato e a me stesso che gli interlocutori politici a livello regionale e nazionale fanno parte dello stesso partito che governa a Santa Croce”. Agnello parla di un’amministrazione assente dai grandi problemi iniziando dalla sicurezza e l’ordine pubblico. “Siamo preoccupati per un fenomeno che ha assunto proporzioni dilaganti – aggiunge il consigliere di minoranza – non abbiamo bisogno di un amministratore che allarga le braccia. E’ troppo facile un comportamento arrendevole dinanzi ad un fenomeno così grave”. Tra breve in consiglio comunale l’approvazione del bilancio di previsione. “Se occorrono risorse economiche – tiene a precisare il consigliere comunale – da investire per la sicurezza siamo pronti, da subito, a votare in consiglio. L’amministrazione deve fornire gli strumenti attraverso un progetto ben articolato”. Il consigliere di minoranza, Carmelo Portelli, ha una visione più complessa del fenomeno immigrazione legato, in buona parte, alla certezza della pena per chi commette gravi reati in Italia. “Siamo stati testimoni in questi anni, nostro malgrado – spiega il consigliere Portelli – di decine di risse con protagonisti cittadini immigrati che continuano a soggiornare sul suolo italiano e nella fattispecie a Santa Croce. Gli accordi di natura giuridica tra alcuni paesi del bacino del mediterraneo andrebbero totalmente rivisti con la pena da scontare nei loro paesi d’origine. Le forze dell’ordine, pur svolgendo un ottimo lavoro, si trovano tutti i giorni dinanzi al giudice per la convadida del fermo e nella maggior parte dei casi vengono rimessi in libertà”. La legge Bossi-Fini (del 2002) che ha modificato in alcuni punti importanti il Testo Unico sull’Immigrazione (del 1988), prevede che un cittadino extracomunitario che si trovi nel suo paese di origine, per poter entrare regolarmente in Italia e soggiornarvi debba essere in possesso di un contratto di lavoro stipulato con un datore che, presumibilmente, non ha mai conosciuto.

SAMPIERI, “FILTRIAMO LA SPIAGGIA”

mozziconiUn gelato in cambio di 50 mozziconi di sigarette. Questo l’invito che Cittadinanzattivamodica rivolge a tutti i cittadini ed, in particolare, ai ragazzi di qualsiasi età, accompagnandolo con la proposta di un dolce baratto. “Filtriamo la Spiaggia” giunge alla sua V edizione e confida nella sensibilità e nella disponibilità di tutti, per cercare di contrastare l’abitudine, incivile ma soprattutto dannosa per l’ambiente, delle cicche infilate e nascoste sotto la sabbia. “Si tratta di un comportamento inqualificabile che rappresenta un grosso danno anche per l’ecosistema – spiega Salvatore Rustico, coordinatore di Cittadinanzattivamodica -: i filtri delle sigarette impiegano fino a 5 anni per degradarsi”. La campagna per l’ambiente sostenuta da Cittadinanzattivamodica tende a sensibilizzare tutti i cittadini. Da qui, l’idea di incentivare, mediante una dolce quanto simbolica ricompensa, i ragazzi (in particolare) e gli adulti che si renderanno disponibili alla quinta raccolta di mozziconi che si terrà domenica 25 agosto presso il Patatapata, sulla spiaggia di Sampieri. “Chi vorrà collaborare – spiega Rustico – potrà ritirare presso lo chalet busta e guantino. Il ‘raccolto’ sarà poi riconsegnato per la verifica e la conta dei pezzi. Ogni 50 cicche si riceverà in cambio un gelato artigianale, prodotto e graziosamente fornito dalla PasticceriaGelateria di Modica Dolcesalato di Antonio Pitino”. Tutte le cicche raccolte in spiaggia e nelle zone limitrofe saranno, quindi, depositate in un contenitore trasparente, situato presso lo stesso stabilimento. “Ogni anno in Italia – conclude Rustico -, si stima che buttiamo a terra (ma pure in mare) qualcosa come 72 miliardi di mozziconi, per un peso di circa 22.600 tonnellate. La maggior parte delle cicche finisce nelle nostre acque di superficie, rappresentando, peraltro, il 40 per cento del volume dei rifiuti recuperato nel Mediterraneo. Va specificato che la ricompensa sarà data solo domenica, ma chiunque potrà contribuire all’opera di pulizia, comunque e dovunque”, conclude Rustico di Cittadinanzattivamodica.

Pubblicato il bando sui “Cantieri di servizi”

comiso panoramaL’assessore alle politiche sociali del Comune di Comiso, Vittorio Ragusa, ha fatto sapere che è stato pubblicato il bando sui “Cantieri di Servizi” che potrebbero impiegare a Comiso circa 60 unità. Ragusa ha spiegato che ogni progetto potrà impiegare da un minimo di 10 ad un massimo di 20 disoccupati la cui attività sarà retribuita in base agli importi considerati come reddito minimo dalla normativa vigente. Ogni progetto avrà una durata di tre mesi replicabili ma solo se il progetto impiegherà soggetti diversi nella sua seconda fase di attuazione. Il contributo assegnato sotto forma di reddito minimo, infatti, non sarà replicabile per nessun componente dello stesso nucleo familiare nell’ambito del medesimo anno. “Daranno una boccata d’ossigeno a 20 mila disoccupati siciliani – ha commentato l’assessore Ragusa – con reddito sotto la soglia di povertà e comunque non superiore all’assegno sociale e Comiso non ne resterà escluso”. L’assessore Ragusa ha puntualizzato che il bando prevede 50 milioni di euro di fondi comunitari per le richieste che dovranno essere avanzate dai Comuni. Entro 30 giorni da venerdì i Comuni siciliani dovranno presentare progetti alla Regione che riguardino attività di pulizia straordinaria di parchi e giardini pubblichi, decoro urbano, manutenzione stradale, raccolta rifiuti o differenziata ma anche di assistenza agli anziani. Saranno riservati agli invalidi, invece, i servizi di guardiania. “E’ anche grazie a questi cantieri – ha continuato l’assessore – che potremo effettuare tutti quei servizi che, altrimenti, sarebbero pesantemente limitati dalla condizione di dissesto dell’ente”. Mentre la Regione valuterà i progetti, i Comuni dovranno predisporre gli avvisi per i disoccupati che abbiano già manifestato la loro disponibilità presso gli uffici dell’impiego ed assegnare a loro un termine di 30 giorni per presentare istanza per essere ammessi ai cantieri. Ricevute le domande, ogni Comune dovrà predisporre una graduatoria in base al reddito, ai componenti del nucleo familiare, ad eventuali situazioni di disagio sociale, emarginazione o disabilità esistenti all’interno della famiglia. In ogni caso non potranno essere ammessi disoccupati con redditi superiori all’assegno sociale. “Per ogni progetto – ha concluso l’assessore Ragusa – il Comune dovrà garantire l’uso di personale in base ad uno schema preciso: 50% soggetti di età compresa tra 18 e 36 anni; 20% ai soggetti d’età comprese tra i 37 ed i 50 anni; 20% ultracinquantenni; 5% portatori di handicap; 5% immigrati residenti da almeno 6 mesi nel territorio del Comune in possesso di carta di soggiorno. La Regione entro 30 giorni dal ricevimento delle richieste predisporrà, a sua volta, una graduatoria dei progetti a cui assegnare le risorse in base anche alla popolazione Istat di ciascun Comune richiedente”, conclude l’assessore Ragusa.

Vittoria, registro unioni civili Il sindaco: “pronto a concordare con Sel iniziative di promozione e di confronto con la città”

giuseppe nicosiaIl sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, raccoglie l’appello lanciato dal consigliere comunale di Sel, Enzo Cilia, sulla condivisione del regolamento sulle unioni civili, che si prepara ad approdare all’esame dell’aula. “Premesso che non mi sento affatto chiamato in causa su un eventuale passaggio sotto silenzio della proposta – dichiara il primo cittadino di Vittoria – dal momento che non sono io a decidere quando gli atti vanno in commissione. Per quanto mi riguarda, anzi, ho già deliberato il provvedimento in giunta. Detto questo, sono d’accordo con Cilia che si tratta di una battaglia di civiltà, per la quale mi dico sin d’ora disponibile a concordare con Sel iniziative di promozione e pubblicizzazione, e auspico che quanto prima il Consiglio comunale approvi un atto che sono fiero – ha detto ancora Nicosia – di avere deliberato. Ci sono percorsi di crescita sociale e civile che sono importanti tanto quanto le opere pubbliche e le infrastrutture. Perciò dico a Sel: concordiamo iniziative di confronto e di dialogo con la città, lavoriamo insieme perché Vittoria raggiunga un altro importante traguardo lungo la strada della crescita civile”.

MODICA, CARTELLONE IN FEST

Conviviale a CartelloneCome preannunciato, si è svolto il conviviale della comunità di nuovi cittadini modicani provenienti dal nord Italia e proprietari di abitazioni nel quartiere Cartellone. Giovedì sera si è parlato col sindaco di Modica e col suo vice anche dei problemi del quartiere. Poi, socializzazione favorita dal buon cibo cucinato seguendo ricette tipiche modicane, con i metodi e gli usi della tradizione dalle volenterose e generose signore del quartiere. Raffaella Bianchi, caporedattrice di Verissimo e Non Solo Moda, milanese di nascita, come tanti del resto nel quartiere, ma modicana di adozione, ha voluto organizzare, insieme alle altre famiglie che da anni hanno deciso, comprando casa a Modica, di risiedere parte dell’anno nell’antico quartiere ebraico, la serata che ha sancito un momento significativo di un’integrazione, ormai, a tutto tondo. Come detto, tra una pietanza e l’altra, si sono affrontati i problemi del quartiere, soprattutto le manutenzioni ed i servizi per i quali la prossima settimana si terrà un sopralluogo da parte dei tecnici comunali. Spazio anche alle poesie di Mauro Cavallo, un giovane poeta dialettale modicano.

RAGUSA, VILLETTA ABBANDONATA

Porte e finestre della guardiola non ci sono più. Il giardinetto è ricettacolo di sporcizia, la struttura è chiusa da tempo. Si tratta della villetta comunale di via Erbesso, alle spalle di via Paestum. Venerdì pomeriggio sono dovuti intervenire i Vigili del fuoco perchè qualche vandalo è entrato, in pieno giorno, ed ha c il fuoco alla guardiola: è stato spento senza troppi danni. E’ il regno dell’abbandono, nonostante vi siano dei giochi per i bambini e diversi alberi. Ed anche le panchine per trascorrere qualche ore al fresco. Ma è chiusa, senza alcun controllo. “E’ così da tempo – spiega una signora che passa di lì -. Una volta ci andavano i bambini, ma adesso è sporca e abbandonata. Un vero peccato visto che è l’unica villetta pubblica della zona”.

 

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IBLA, LA RAMPA PER DISABILI CHIUSA DA UN CANCELLO

 

Una scivola per disabili che si conclude con un cancello, chiuso con tanto di catenaccio. Ingresso sbarrato, per portatori di handicap e non solo, dalla parte a sud della villa comunale di Ibla, venendo dal parcheggio. La segnalazione viene rilanciata da Mario Chiavola di “Ragusa in Movimento” il quale spiega di avere verificato personalmente che il cancelletto risulta chiuso con un lucchetto. “Una situazione paradossale – afferma Chiavola – che speriamo possa essere risolta. Così come siamo certi che il sindaco Piccitto cercherà di capire che cosa è accaduto per porre rimedio a questa problematica e fare in modo che la stessa non si ripeta più, a maggior ragione durante il periodo estivo quando in molti, anche chi si trova, non per colpa sua, su una sedia a rotelle, sono invogliati ad uscire di casa”. Piccole disattenzioni, che tuttavia, per chi non può deambulare con facilità, diventa muri insormontabili.

Il cancelletto chiuso con il catenaccio

CASI FEMMINICIDIO, IMPENNATA AD AGOSTO LA SENATRICE PADUA PRESENTA DISEGNO DI LEGGE

“Dolore, rammarico, impotenza. Sono i sentimenti che affollano la mente di chi, in questi caldi giorni d’agosto, ha dovuto confrontare la propria coscienza con gli ennesimi casi di femminicidio che continuano ad imperversare sul territorio nazionale”. E’ la senatrice del Pd, Venera Padua ad evidenziarlo affermando che “non è possibile proseguire su questo terreno, continuare a fare i conti con le vittime di questa assurda violenza, indiscriminata e trasversale, che può colpire tutti in maniera indistinta, da un momento all’altro”. La senatrice Padua ribadisce che, oltre a tutti gli interventi che è possibile attivare in tema di sicurezza, è fondamentale, in particolare, lavorare sulle coscienze, sul rispetto dell’altro. “Non mi stancherò mai di dirlo sin dalle scuole primarie è indispensabile trovare degli spunti che ci permettano di lanciare dei messaggi positivi. Una delle modalità può anche essere quella di istituire, nelle varie scuole, una giornata istituzionale che sensibilizzi tutti – afferma la senatrice Padua – alla crescita della cultura del rispetto. Dobbiamo sforzarci tutti, ognuno con il proprio ruolo, per evitare che certe cose accadano”.

Venerina Padua

Guardia di Finanza Le tenenze di Modica e Pozzallo accolgono i nuovi comandanti

SenzaIl tenente Matteo Bruno Tagliabue dal 22 luglio ha assunto il comando della tenenza Guardia di Finanza di Modica, sostituendo il tenente Angelo Dumo, trasferito presso il Nucleo di Polizia Tributaria di Catania. Il tenente Tagliabue, 25 anni, è al suo primo incarico di comando, dopo aver conseguito la laurea in Scienze della Sicurezza economica finanziaria. Il tenente Andrea Masciullo, anch’egli di 25 anni, dal 10 agosto, ha invece assunto il comando della tenenza di Pozzallo (è origiginario di Galatina). E’ al suo primo incarico di comando presso un reparto del Corpo dopo aver conseguito la laurea specialistica in Scienze del- la sicurezza economica finanziaria. Il tenente Masciullo ha dato il cambio al tenente Silvia Patrizi, assegnata ad altro reparto alla sede di Roma.

Vittoria verso il registro delle Unioni civili

enzo cilia“Arriva alla vigilia di ferragosto, come se si volesse mettere il silenziatore ad una proposta importante e fondamentale per il rispetto delle diversità e lo sviluppo della coscienza civile e culturale di una comunità”. La proposta di approvazione del regolamento per il riconoscimento delle unioni civili approda in commissione a Vittoria e Sel ne è soddisfatta. “La strada per il riconoscimento formale delle unioni civili è solo all’inizio dato che dovrà passare il vaglio delle forze politiche del Consiglio Comunale: essendo quella delle unioni una questione di civiltà, invitiamo ciascun partito, lista o movimento della nostra città ad ogni percorso di condivisione che si vorrà attivare fra oggi e il momento della discussione in Consiglio: la nostra politica è propositiva, costruttiva e partecipata. Nessuno si tiri indietro e collabori fattivamente, non solo con affermazioni di principio. Noi sosterremo fino in fondo questa battaglia”- conclude Enzo Cilia di Sel.

Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di Paesi terzi

Prefettura-Ragusa-palazzoLa Prefettura di Ragusa rende noto che sono stati pubblicati sette avvisi pubblici per la presentazione di progetti a valenza territoriale, da finanziare con le risorse del Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di Paesi terzi 2007-2013, nell’ambito del programma generale “Solidarietà e gestione dei flussi migratori”. (www.interno.it)

Ragusa, disagi negli uffici tributi di via Spadola per le bollette Tarsu-Tares

Serit_bollette-2Chiedere chiarimenti su una bolletta della Tarsu-Tares è un diritto che un cittadino deve avere la possibilità di esercitare senza che ciò si trasformi in un calvario. Purtroppo, negli ultimi giorni, l’ufficio tributi del Comune di Ragusa, con sede in via Spadola, non è stato in grado di rispondere a questo assunto”. E’ quanto denuncia il consigliere comunale di Megafono, Mario Chiavola, dopo avere raccolto segnalazioni da parte degli utenti. “Da chi è in attesa per oltre due ore e poi, all’orario di chiusura, pur essendo in possesso del relativo bigliettino, viene invitato ad andare via, a chi è costretto a recarsi sul posto più e più volte senza riuscire a cavare un ragno dal buco avendo perso la priorità acquisita che, magari, era stata faticosamente conquistata il giorno prima. Una situazione complessa, che si ripete ogni anno, e che, in questa estate 2013, sembra essersi aggravata ulteriormente considerato che il numero degli utenti è aumentato. A tutto ciò si aggiunga il caldo asfissiante di questi ultimi giorni che, nonostante gli uffici siano dotati di aria condizionata, non rende l’attesa comunque semplice. Ecco perché chiedo all’Amministrazione comunale – scrive Mario Chiavola consigliere comunale di Megafono – di verificare che cosa sta succedendo e, soprattutto, limitatamente magari all’attuale periodo, di incrementare il personale in dotazione all’ufficio così da garantire le dovute risposte all’utenza. I cittadini hanno così tanti problemi con cui confrontarsi ogni giorno che impegno del Comune dovrebbe essere quello di alleviarli e non di aggiungerne degli altri”. Per la tua pubblicità scegli Tele Nova chiama il 335 6207642

Consulta Comunale Femminile di Ragusa – EDUCARE ALLA RELAZIONE PER CONTRASTARE LA VIOLENZA DI GENERE

Logo Consulta Femminile RGLa Consulta Femminile del Comune di Ragusa ha trasmesso una nota di riflessione sul drammatico problema della ‘violenza di genere’ al Presidente del Consiglio, Enrico Letta, al Presidente del Senato, Pietro Grasso, alla Presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini e alla Ministra dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza; questo il testo:  

La Consulta Femminile del Comune di Ragusa esprime vivo apprezzamento per l’approvazione in Consiglio dei Ministri del Dl che stabilisce rigide misure contro la violenza di genere.

Tuttavia, a margine di tale provvedimento, si sottolinea che questo Organismo condivide e sostiene anche i contenuti  delle proposte di legge in itinere:

  • il DDL  presentato dalla Sen. Puglisi (che riporta tra le firmatarie la Sen. iblea Venera Padua) e attualmente in discussione al Senato
  • il DDL – AS 860 del 20 giugno – assolutamente bipartisan riguardante la formazione di una ‘Commissione bicamerale’ con ampi compiti di studio sul fenomeno

entrambi egregiamnte coerenti con le linee guida della Convenzione di Istambul, recentemente ratificata, e ai quali si correlano le riflessioni che seguono, frutto del contributo d’idee maturate con l’esperienza nel territorio.

Pur nella consapevolezza del forte impegno del Governo nell’attivazione di interventi mirati a contrastare il fenomeno della violenza di genere, si ritiene che accanto alle misure attuali e a quelle in programma si debbano prevedere azioni concrete e incisive in quegli ambiti nei quali si costruisce e si sviluppa la personalità di ciascun individuo, cioè la famiglia e la scuola.

La violenza sulle donne ha un carattere strutturale, avendo origine dalla ‘struttura di genere’ delle nostre società, dalla definizione e ridefinizione dei ruoli e dei rapporti tra i ruoli, dalla costruzione della soggettività e dell’intersoggettività, dal rapporto tra sfera privata e sfera pubblica.

Tali caratteri sono comuni a qualsiasi tipo di violenza, che si tratti cioè di violenza extra- o intrafamiliare (anche se la violenza in famiglia assume sfumature più difficili da trattare, perché maggiormente radicate nella storia personale di ciascun attore).

Ma quel che si osserva oggi è una sempre più drammatica precarietà relazionale che sembra caratterizzare in maniera pervasiva ogni contesto di vita; la complessità e la molteplicità dei fattori che agiscono sulla costruzione dell’identità di  genere non facilitano l’individuazione delle variabili che ne potrebbero consentire la matura elaborazione e spesso i modelli di rapporto uomo-donna  trasmessi dai diversi sistemi sociali (famiglia, scuola, lavoro, economia, media, …) si rivelano contraddittori, quando addirittura non favoriscano il perpetuarsi di anacronistici stereotipi che cristallizzano i ruoli, impedendone l’evoluzione e la crescita positiva.

La difficoltà ad evolversi in parallelo con tale complessità fa vivere male, crea disaglio a volte espresso con modalità maldefinite (insicurezza, insoddisfazione, ricerca di compensazioni, ….), altre volte  agito con comportamenti aggressivi espliciti che, pur con diverse modulazioni, possono sfociare in quadri di patologia della relazione.

Si colloca in tale contesto la violenza sulla donna, che appare oggi quasi infinita e la cui escalation si connota di caratteristiche sempre più inquietanti, come il ripetersi ormai pressochè costante della dinamica omicidio-suicidio, che sembra svuotare di significato qualsiasi tipologia di intervento (meno che mai quello di recupero).

La Scuola, assieme alla famiglia,  rappresenta uno dei contesti privilegiati dai quali possono essere veicolati valori e modelli culturali positivi mirati proprio allo sviluppo di consapevolezze tali da facilitare l’adozione di adeguate chiavi di lettura dei cambiamenti che hanno caratterizzato le differenze di genere.

Per raggiungere quest’obiettivo è necessario che, in una logica di prevenzione primaria, nei curricoli scolastici si vada oltre la semplice previsione dei temi interdisciplinari che trattano il genere e la parità di genere, ma che nell’elaborazione di tali curricoli si consideri il carattere di trasversalità della dimensione relazionale per tutti gli ambiti disciplinari, talchè l’educazione alla relazione (affettiva, emotiva, sociale) costituisca cornice ideale e sfondo integratore per la formazione globale della persona.

Serve un cambiamento di paradigma culturale e un ripensamento non solo dei saperi, ma principalment dei modelli relazionali, possibili solo attraverso un significativo percorso di formazione, di cui la Scuola può farsi carico perché ne ha gli strumenti (culturali e professionali), facendo da valido supporto alla Famiglia, nella prospettiva di una efficace alleanza educativa.

Emerge l’esigenza, pertanto, che ci si muova lungo alcune direttrici:

  • si elaborino Indicazioni che, parallelamente a quelle in corso, prevedano già dalla Scuola dell’Infanzia dei curricoli relazionali (dall’empatia al conflitto) e in tale contesto si affermi e si consolidi il concetto che il genere è un costrutto sociale che comprende sia le donne che gli uomini
  • si rendano i genitori protagonisti della formazione di se stessi e dei figli, favorendo con il massimo impegno il dialogo Scuola-Famiglia e Genitori-Figli
  • si inseriscano in organico nelle Scuole di ogni ordine e grado le figure di Specialisti della relazione e Counselor che operino con sistematicità in équipe con il personale scolastico (docente e non docente)
  • la dimensione dell’alterità diventi la linea guida, anche in una prospettiva di lifelong learning
  • si ridefiniscano i linguaggi (compresi quelli della pubblicità), anche con un rapporto costruttivo con i media
  • il valore della cittadinanza si esprima in termini di senso civico e rispetto per l’altro da trasmettere sin dalla più tenera età

 

In considerazione di queste riflessioni, questa Consulta Femminile chiede che le SS.LL. trasmettano alle Commissioni competenti quanto proposto, al fine di tradurle, con i necessari adattamenti e ampliamenti, in richieste di emendamenti da presentare nel contesto dei dibattiti per i provvedimenti attualmente in itinere.

Si fa appello, inoltre, all’On. Maria Chiara Carrozza, Ministro per l’Istruzione, affinchè porti all’attenzione degli Organi del MIUR ad hoc dedicati quanto evidenziato per una auspicata considerazione.

 

Firmato: LA PRESIDENTE C.F. Prof. Giuseppina Pavone

 

GLI ANTICHI ABBEVERATOI DI RAGUSA

Gli antichi abbeveratoi da recuperareIl commissario cittadino de La Destra di Ragusa, Giuseppe Dipasquale, interviene per segnalare lo stato degli antichi abbeveratoi della città. “E’ il caso – afferma Dipasquale – degli antichi abbeveratoi alcuni dei quali circondano il perimetro dell’antico quartiere barocco di Ibla. Lasciando stare il fatto che non è semplice fare in modo che gli stessi possano funzionare regolarmente, anche perché si tratta del retaggio lasciatoci dai nostri padri parecchi decenni addietro, la richiesta che facciamo al sindaco è di incaricare almeno una squadra di operai comunali, oppure le ditte che gestiscono il servizio esterno, al fine di assicurare un minimo di decoro. Non è infatti possibile – dice Dipasquale de La Destra – che questi abbeveratoi si presentino con le erbacce che deturpano le vasche o con le scritte di qualsiasi genere che insozzano gli elementi di pietra a secco. Che figura ci facciamo? Mi rendo conto – continua Dipasquale de La Destra – che la città ha altre emergenze. Sarebbe, però, opportuno presentarsi nei confronti dei visitatori con un adeguato biglietto da visita, soprattutto in questo periodo estivo in cui il numero delle presenze, al di là della crisi, resta abbastanza elevato”.

Vertenza Villaggi turistici

ÑL’assessore regionale al Lavoro, Ester Bonafede ha confermato gli impegni assunti a Palermo il 16 luglio scorso in presenza del Governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, sul futuro dei dipendenti dei villaggi turistici ancora sotto sequestro ovvero Baia Samuele e Marispica. Una folta delegazione di Cgil, Cisl, Uil (Giovanni Avola, Giovanni Fracanzino, Giorgio Bandiera, Angelo Gulizia, Salvatore Tavolino e Nicola Colombo) hanno incontrato alla provincia regionale di Ragusa, presenti il commissario straordinario, Giovanni Scarso e l’on. Orazio Ragusa, l’assessore regionale al Lavoro Ester Bonafede. L’assessore Bonafede ha dichiarato che la prossima settimana sarà istituto il tavolo tecnico per affrontare e risolvere la questione relativa agli ammortizzatori sociali e dato che l’Inps regionale non darebbe garanzie si potrebbero individuare degli indenizzi ad hoc per questo tipo di personale.

Rimosso a Ragusa il cartello della vergogna

cartello rimossoFinalmente rimosso a Ragusa e nella frazione di Marina di Ragusa, il cartello stradale riportante la scritta “Vuoi il mio posto? Prendi il mio handicap!”, ritenuto offensivo ed oltraggioso da tantissimi disabili e cittadini ragusani. Dopo anni di attesa che le vecchie amministrazioni studiassero come sostituirlo, è bastato fare richiesta alla nuova Amministrazione Comunale per ristabilire la dignità di persona a tutti i disabili possessori di contrassegno speciale. Questo il primo risultato ottenuto dopo la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra il Comitato Ragusa Contro le Barriere e il Comune di Ragusa, in materia di barriere architettoniche, siglato lo scorso 12 Luglio ed avente come obiettivo quello di mettere le persone con disabilità in condizione di esercitare tutti i loro diritti e di beneficiare di una piena partecipazione alla società. “Durante tale incontro è stato anche chiarito che la disabilità non è una malattia contagiosa dalla quale bisogna rifugiarsi, – dice il comitato contro le barriere – ma si tratta semplicemente di una condizione di vita, quale potrebbero essere anche la ricchezza, la nostalgia, la felicità, la povertà e tante altre ancora. Il Comitato Ragusa Contro le Barriere, – di cui è presidente Giorgio Iemmolo – si ritiene soddisfatto del raggiungimento di questo piccolo obiettivo”.

MINACCE DI QUERELA: LEGAMBIENTE RAGUSA NON SI FA INTIMIDIRE

legambienteLegambiente Ragusa non si fa intimidire da minacce di qualunque tipo. Questa è la reazione a seguito delle notizia sull’intenzione dell’ex sindaco Dipasquale di querelare l’associazione ambientalista. “Ci quereli pure, noi non scappiamo, abbiamo fiducia nella giustizia. Ci preme al riguardo evidenziare che non è la prima volta che il Dipasquale brandisce l’arma della querela contro Legambiente. Ricordiamo che l’ha fatto quando denunciavamo il fallimento della raccolta differenziata a Ragusa: i fatti lo hanno smentito e l’ha dovuto ammettere. Ricordiamo che l’ha fatto quando lo criticavamo per il suo duro attacco al Piano paesistico (una norma di salvaguardia che blocca la speculazione cementizia ed apre le porte a nuove prospettive di sviluppo sostenibile, quali il turismo ambientale): i fatti (vedi sentenza del Cga) l’hanno smentito. Ricordiamo – scrive Legambiente Ragusa a proposito della minaccia di querela da parte di Nello Dipasquale – che l’ha fatto quando abbiamo iniziato a riportare che c’erano problemi nella qualità delle acque potabili: i fatti l’hanno smentito. Citiamo a testimoni tutti quei cittadini che hanno dovuto pagare a caro prezzo autobotti su autobotti del prezioso liquido. Ricordiamo inoltre che la Ditta Busso ha querelato il nostro ex presidente Conti, sempre riguardo alle critiche sulla gestione dei rifiuti: i fatti (vedi archiviazione da parte della Procura di Ragusa) l’hanno smentito. Ricordiamo – scrive Legambiente- che la nosta associazione non è un partito politico, è un’associazione ambientalista costituita da persone che spendono una parte del proprio tempo per cercare di difendere l’ambiente: un Bene Comune. Non c’è nessun intervento ad orologeria: i tempi di azione sono determinati dal numero dei volontari attivamente impegnati e dal tempo che riescono a sottrarre ai loro impegni personali, al lavoro ed alla famiglia. Legambiente ha criticato amministrazioni di qualunque colore politico: da quella Chessari a quella Arezzo da quella Solarino a quella Dipasquale. Come d’altronde – si legge nella nota di Legambiente – ha collaborato o ha plaudito alle cose positive fatte da amministrazioni di destra come di sinistra. Non c’è alcun partito preso ma solo l’esigenza di difendere l’ambiente. Per quanto riguarda il caso specifico dei Peep ricordiamo che Legambiente Ragusa si è mossa non su proprie invenzioni ma sulla base di un ben preciso documento della Regione Sicilia firmato dal dirigente regionale Arnone. Il fatto che si sia intervenuti adesso è dato dal caso che il documento – spiega Legambiente – è stato reso disponibile ora: d’altronde l’Amministrazione Dipasquale non è che abbia brillato di trasparenza con noi. Ricordiamo che qualche tempo fa per avere copia di una semplice lettera inviata dal Comune alla Regione su di un problema di villette in zona agricola abbiamo dovuto – scrive Legambiente – fare più richieste, quindi una diffida e poi una denunzia! Non si monti la testa il Dipasquale, non è che Legambiente sia fissata con lui, ma, purtroppo per lui, e soprattutto per la città, ha fatto alcune scelte politiche che di ambientale hanno veramente poco o nulla. Se alcune cose (vedi anche l’inchiesta sul porto di Marina) emergono ora non è colpa nostra. Noi non potevamo e non possiamo tacere. Come non taceremo – conclude Legambiente – riguardo a questa o ad altre amministrazioni a venire, se sarà necessario”.

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