Il mondo della cooperazione sociale si conferma come punto di riferimento nella ricerca di soluzioni che gli enti pubblici non sembrano più in grado di garantire. Un esempio chiaro è dato dalla presentazione del progetto “In excess Inxs” ammesso a finanziamento dall’assessorato regionale politiche sociali. L’iniziativa vede come ente capofila la cooperativa sociale “Persefone” e conta tra i partner la società cooperativa sociale “Demetra” la “Medit” e l’Istituto Giovanni Verga di Vittoria. Obiettivo del progetto è quello di favorire l’inclusione lavorativa di soggetti con problemi di dipendenza patologica. Per questa ragione “In excess Inxs” vede un diretto coinvolgimento dei Sert distrettuali di Ragusa ed Enna. Il progetto prevede 40 tirocini formativi per soggetti che hanno avuto esperienze di dipendenze patologiche, ma intende intervenire nel percorso terapeutico di queste persone per migliorarne il futuro inserimento nella società al termine del loro cammino di cura. Il progetto avrà la durata di 24 mesi e prevede diverse fasi. “Partiremo – spiega Aurelio Guccione – dalla ricerca con un’analisi del territorio e delle esigenze formative. Dunque seguirà una fase di orientamento rivolta a cento persone in carico ai Sert, dunque le misure di accompagnamento ed inserimento lavorativo. Infine provvederemo a diffondere i risultati del progetto al fine di sensibilizzare il territorio e le istituzioni su un tema così centrale”. Giuseppe Mustile il direttore della unità complessa del Sert dichiara: “Lavoriamo nelle fragilità e vorremmo che i soggetti a nostro carico venissero trattati con il riguardo che spetta a tutti gli altri pazienti del servizio sanitario. Dobbiamo fare di tutto per dare continuità a questo lavoro rivolto a persone che vivono un disagio forte e percorrono un cammino non semplice”. Il progetto prevede l’attivazione di due cicli di work experience, della durata di 6 mesi. L’orientamento riguarderà 100 soggetti con problemi di dipendenza patologica in carico ai Sert delle province di Ragusa e di Enna. Le work experience saranno rivolte a 40 persone, 24 provenienti dai Sert di Ragusa e 16 da quelli distrettuali di Enna
STRAGE DI MINEO Pm chiede condanne per 28 anni
Ventotto anni e quattro mesi complessivi di carcere sono stati chiesti dall’accusa per l’incidente sul lavoro che, l’11 giugno del 2008, all’interno del depuratore comunale di Mineo, provocò la morte di sei persone. Si è conclusa nella serata di mercoledì, davanti al Tribunale di Caltagirone, la requisitoria del pubblico ministero Sabrina Gambino, che alla fine ha chiesto la condanna a otto mesi per il sindaco di Mineo, Giuseppe Castania, ritenuto colpevole in misura minore rispetto ad altri sei imputati. Pene più severe, con l’ipotesi di concorso in omicidio plurimo, sono state invece chieste per il titolare dell’omonima azienda di espurgo di Ragusa, Salvatore Carfì, e per il capo cantiere della ditta, Salvatore La Cognata: per ciascuno dei due sono stati invocati sei anni (per Carfì anche la confisca della società che, per responsabilità civile, è stata chiamata a versare in solido mille quote, infine l’incompatibilità a contrarre rapporti di lavoro con altri enti pubblici). Quattro anni sono stati chiesti per l’allora assessore comunale ai Lavori pubblici, Giuseppe Mirata; quattro anni e otto mesi per il responsabile dell’Ufficio tecnico comunale, Marcello Zampino; quattro anni per l’addetto al servizio del depuratore, Antonino Catalano; tre anni per il responsabile del servizio di prevenzione, Giuseppe Virzì.
Vilipendio delle tombe a Scassale Il magistrato interroga i 4 ragazzi
Sono comparsi davanti al gip del Tribunale dei Minori, Alessandra Chierego, i quattro ragazzi coinvolti nell’inchiesta per vilipendio delle tombe. Gli imputati, probabilmente per farsi belli con i compagni, sono entrati di notte all’interno del cimitero di contrada Scassale ed hanno scattato delle foto, in varie pose, accanto ai sepolcri. Per fare “vedere” a tutti la loro impresa hanno caricato le foto sui loro profili di Facebook. Due dei quattro ragusani, di età compresa tra i 15 ed i 17 anni, hanno beneficiato del perdono giudiziario visto che il loro comportamento fuori dalla legge è stato ritenuto occasionale, gli altri due, invece, dato che hanno altre pendenze di diversa natura, ricompariranno davanti al Giudice il 17 ottobre per definire la loro posizione. Il Pm Silvia Vassalli ha chiesto per loro il rinvio a giudizio. Il perdono giudiziale non è un’assoluzione, visto che presuppone la colpevolezza e purchè la pena in concreto da irrogare sia nei limiti dei 2 anni, tenendo conto della diminuente della minore età e di tutte le altre circostanze eventualmente presenti. Con il perdono si rinuncia ad una sentenza di condanna, ma si vuole ammonire il minore al fine di trattenerlo dal delinquere nuovamente. Tale istituto si differenzia dalla sospensione della pena, la quale necessita invece di una sentenza di condanna con rinuncia all’esecuzione della pena stessa. Oltre ai quattro minori nel registro degli indagati ci sono anche due maggiorenni. Particolare che fa scattare per tutti e sei i ragazzi, l’aggravante di avere agito in numero superiore a cinque. I fatti risalgono al 17 giugno scorso ma sono venuti alla luce solo adesso a conclusione delle indagini. Tra i visitatori di Facebook, oltre agli amici della baby gang, anche i parenti di qualcuno dei defunti.
RAGUSA-CATANIA, RIUNIONE CON L’ANAS
Il comitato ristretto della Ragusa-Catania, proseguendo nell’azione di monitoraggio per la realizzazione della nuova autostrada, ha incontrato nella sede dell’Anas, il dirigente generale Settimio Nucci, che ha seguito tutto l’iter del project financing per individuare il concessionario dell’opera e i rappresentanti del consorzio delle imprese Silec, Egis, Mec, Tecnis, Maltauro che sono stati individuati per realizzare l’autostrada Ragusa-Catania. L’incontro era finalizzato ad avere contezza del cronoprogramma per pervenire alla firma della convenzione Anas-Concessionario. Il presidente della Provincia di Ragusa, Franco Antoci, e i componenti del comitato, Riccardo Minardo, Sebastiano Gurrieri, Salvo Ingallinera, Roberto Sica, e il responsabile del settore Tecnico della Provincia, ing. Vincenzo Corallo, hanno chiesto al dirigente dell’Anas di conoscere le tappe successive alla definizione della convenzione e quindi all’avvio dei lavori. Per il concessionario erano presenti Massimo Chiabotto di Maltauro e Danilo La Piana di Tecnis. Il dirigente dell’Anas Settimio Nucci ha rassicurato i componenti del comitato ristretto che i tempi per la firma della convenzione tra Anas e concessionario sono abbastanza brevi e che prima dell’estate si dovrebbe ultimare l’iter che comprende anche la firma del decreto ministeriale di approvazione. Si chiuderebbe così il primo step. Successivamente il concessionario svilupperà il progetto definitivo ed esecutivo che sarà sottoposto alla conferenza dei servizi per la definitiva approvazione. Nel corso dell’incontro i componenti del comitato hanno sottoposto ai vertici dell’Anas la problematica relativa alle interruzioni sull’attuale tracciato della Ragusa-Catania chiedendo un sollecito nei confronti del compartimento regionale per accelerare i tempi della manutenzion
CRESCE LA TENSIONE TRA PDL E NELLO DIPASQUALE
No, non è un caso che il capogruppo del Pdl al consiglio comunale di Ragusa, Giorgio Mirabella, nel giro di tre giorni esterni perplessità e dubbi sulla condotta politica e amministrativa del sindaco. L’altro ieri lamentava l’assenza di confronto fra l’esecutivo ed i consiglieri; oggi si spinge oltre ritirando fuori – una volta approvata la finanziaria regionale – la storia del grazie a Innocenzo Leontini che il primo cittadino aveva dichiarato voler profferire solo a risultato ottenuto. Vi ricordate le dichiarazioni di Leontini sulla ingratitudine di Nello Dipasquale? Ecco, Giorgio Mirabella – uomo dell’assessore Ciccio Barone – rimette la questione in agenda. Scrive il capogruppo Pdl: “Assordante e per certi versi ingiustificato il silenzio calato sulla legge su Ibla. Lo avvenuto rifinanziamento della legge 61/81, tra l’altro non proprio scontato anche se da tutte le parti sperato, sembra sia passato sotto traccia. Mi chiedo quali sarebbero state, invece, – scrive Giorgio Mirabella – le reazioni se le somme da stanziare fossero state messe in stand by o fossero state considerevolmente ridimensionate, come peraltro avvenuto in altri capitoli dello strumento finanziario regionale appena approvato. Mi preme dare atto alla deputazione iblea, che peraltro aveva assunto un preciso impegno in sede di conferenza dei capigruppo non più tardi di un mese fa, di aver lavorato per il territorio ragusano e di aver portato a casa un risultato importante. Mi chiedo, allora, – scrive Giorgio Mirabella – perchè non sia stata registrata, ad oggi, alcuna posizione? Mi domando cosa si stia attendendo per chiarire meglio quanto avvenuto all’Ars e soprattutto perchè non si dia il giusto merito a chi ha scongiurato l’eventuale cancellazione della legge, come stava accadendo lo scorso anno. Il rifinanziamento – continua Giorgio Mirabella – non era un atto dovuto, chiariamolo bene, così come ritengo che non sia stata una elargizione magnanima da parte del Governatore Lombardo che non sempre è stato benevolo nei confronti del territorio ibleo”. E’chiaro che il comunicato è fatto sotto dettatura di Leontini, insomma ispirato e studiato a tavolino con questa corrente, nella speranza di stanare il nemico affinchè questi si riveli finalmente tale. Una operazione inutile e macchinosa; non servono prove cervellotiche di tradimento per mandare via dal Pdl il sindaco di Ragusa. Già è fuori dall’indomani della sua rielezione, anzi da quando ha svuotato il Pdl inventandosi le due liste civiche dove ha poi fatto traslocare i leontiniani divenuti la sua corte. E’ farraginoso, straziante, penoso, ritenere di recuperare faccia e consenso avendo in mano la certificazione dell’abbandono per colpa, è una pretesa infantile che rende ancora più ottusa l’ostinazione di Innocenzo Leontini a non voler capire la strategia del suo protetto. Non sono tempi da complicanze: gli addii, i riposizionamenti e gli affanni dei politici sono chiari e i cittadini arrivano a giudizi conclusivi netti senza bisogno di machiavellismi. L’unica manovra politica seria sarebbe quella, per il Pdl, di uscire dalla giunta lasciando il sindaco solo nella sua infinita potenza. Ciò non accade perchè il Pdl di Ragusa ha la stessa natura di una qualsiasi Grande di Nuovo, o di Territorio, e quindi prevale la pulsione individualista a non mollare poltrone e certezze. La mossa decisiva la farà il sindaco. Al momento lui è assente, è in viaggio, e quindi quel grazie, reputato dirimente, Leontini se lo scorda. PdL cerca fazzoletto Desdemona in prossimità di Nello Dipasquale, offresi ricompensa
Aperture festivi negli ipermercati Il netto no dei sindacati
Documento unitario dell’Ente Bilaterale di Ragusa, della Confcommercio, della Confesercenti, della Filcams Cgil, Fisascat Cisl, e Uil Tucs in ordine all’apertura nei festivi non domenicali negli ipermercati. “Il calendario delle aperture nei giorni festivi e nelle feste canoniche, quelle cioè legate ad una forte tradizione religiosa e laica non possono calarsi, in modo freddo e disinvolto, nel piano delle aperture così come consentito dalla recente norma. Riteniamo – scrivono i sindacati e le associazioni di categoria dei commercianti – che anche questa disciplina, che regola la libertà delle aperture nella discrezionalità di esercitare o meno questa possibilità, vada conformata alle consuetudini e ai modelli di vita che sono fortemente radicati in ogni territorio. Non vi è dubbio che ci sono ricorrenze che portano in sé un consistente valore simbolico che sono nelle stesso tempo ricorrenze storiche e di identità di valori per il Paese. Il riferimento alla festa di Liberazione del 25 aprile e a quella del lavoro del 1° Maggio (ma non sono da rimuovere quella del 2 giugno, festa della Repubblica, il 15 agosto, Natale e S. Stefano, la Pasqua e il giorno di pasquetta) sono occasioni vicine e i negozi dei centri commerciali debbono rimanere chiusi dando la possibilità ai collaboratori e ai dipendenti – sostengono i sindacati – di poter vivere serenamente queste giornate nella quiete familiare, riconoscendo e tutelando, in questo, il diritto universale a vivere un ambito privato in queste ricorrenze. E’ del tutto evidente che come associazioni di categoria, come rappresentanze sindacali, ed ente bilaterale invitiamo, ove l’apertura il 25 aprile e il 1 maggio dei negozi con sede negli ipermercati dovesse essere confermata, i cittadini a trascorrere le giornate in campagna o al mare boicottando ogni forma di frequentazione o di acquisto nei centri commerciali in quelle due giornate. Sappiamo – scrivono associazioni di categoria del commercio e sindacati – di aprire un fronte vertenziale, ma siamo, però, consapevoli di affrontarlo perché sicuri di difendere esercizi elementari di democrazia che il consumismo ossessivo tentano di annientare. Denunceremo ogni forma di abuso o di esagerazione che si dovesse registrare sulle aperture dei negozi nelle feste”.
SANTA CROCE, COMITATO CITTADINO NO MUOS
Anche a Santa Croce si costituisce il comitato cittadino no al Muos. Sabato 21 aprile, alle ore 17, presso la sede dell’associazione culturale Libera…Mente in via de Cristoforis, angolo via Carmine, si terrà un’assemblea pubblica per costituire il comitato cittadino. Il Muos è un sistema di comunicazioni satellitari ad altissima frequenza ed a banda stretta composto da quattro satelliti e quattro stazioni di terra, una delle quali è in fase di realizzazione in Sicilia, nei pressi di Niscemi. Il costituendo comitato cittadino avrà il compito attraverso una campagna di sensibilizzazione, di informare la popolazione su cui gravita il raggio d’azione del Muos, dai danni che può causare alla salute. Il comitato farà rete con tutti gli altri comitati sorti nei vari comuni per intraprendere azioni collegiali.
ITIS MAIORANA E LEGAMBIENTE INSIEME PER LA LEGALITA’
Attività laboratoriali, escursioni ed attività sul campo, incontri con esperti di legalità ambientale, gemellaggio con una scuola pugliese, sono queste le attività della seconda parte del progetto PON Le(g) Ali al Sud “Natura ed Ambiente” che vede in partenariato l’ITIS E. Maiorana di Ragusa e Legambiente Il Carrubo Ragusa. Infatti, dopo la prima fase, che ha visto la collaborazione di Libera, il testimone è passato alla storica associazione ambientalista iblea, con un programma fitto di impegni legati alla conoscenza, al monitoraggio ambientale ed alle connesse implicazioni di legalità, con particolare riguardo alle ecomafie. “Con questo progetto continua il percorso attivo di apertura del nostro istituto al territorio ed alle dinamiche sociali ed ambientali -afferma il Prof. Fabio Fatuzzo, tutor del percorso didattico -. La prima fase del progetto, attivata con Libera, ci ha dato notevoli soddisfazioni, siamo sicuri che anche questa seconda fase avrà riscontri positivi, stante l’impegno e l’esperienza di Legambiente nel campo educativo e ambientalista”. “Come tutti i progetti educativi legambientini” – dichiara il biologo Antonino Duchi, presidente del Circolo ragusano – “le attività non sono solamente di conoscenza delle problematiche del territorio, ma mirano a far sì che gli studenti diventino soggetti attivi del monitoraggio e del cambiamento”. Gli studenti partecipanti, appartenenti alle classi II, III e IV, degli indirizzi Chimica, Elettronica, Elettrotecnica e Meccanica, hanno infatti evidenziato l’esigenza di conoscere meglio la realtà ambientale del loro territorio, ma anche l’importanza di un loro coinvolgimento nella soluzione dei problemi ambientali.
Eco-maratonina Cave Iblee
Si terrà a Ragusa Ibla il 25 aprile la quarta Eco-maratonina Trail delle Cave Iblee. Il raduno è previsto per le 7,30 in Piazza Duomo a Ibla con partenza alle 8,30. Il percorso è lungo 21,097 km, ma chi vuole può optare per il doppio giro Trail di 42,195 km. Sempre giorno 25 partirà alle 10 la quinta “Passeggiata della Salute” organizzata dall’Aiad, un percorso di 4 km tra le viuzze di Ibla. Info al 328.0006568; 331.5785084.
Ragusa, convegno nazionale dell’Unione chinesiologi affiliata Cna Professioni
Sabato 21 e domenica 22 aprile, Ragusa Ibla ospiterà un importante evento: il convegno nazionale promosso dall’Unione chinesiologi (Unc) sul tema “Movimento & Benessere – Benessere & Movimento” che si terrà all’auditorium San Vincenzo Ferreri. Durante il convegno è previsto lo svolgimento dell’assemblea nazionale dei soci dell’Unc aderente a Cna Professioni. Nel corso del primo Consiglio, che si è tenuto a Roma il 15 dicembre 2011, Giorgio Berloffa, presidente dell’Associazione chinesiologi (Unc), è stato eletto presidente di Cna Professioni. L’Unc, costituita con atto pubblico nel 1962 e legalmente riconosciuta, è l’associazione professionale che raggruppa i laureati in Scienze motorie e i diplomati degli istituti superiori di Educazione fisica. Lo scopo che si prefigge è quello di promuovere, tutelare, vigilare e favorire le attività degli iscritti nella loro professionalità. “E proprio l’Associazione chinesiologi – afferma il presidente provinciale Cna Ragusa, Giuseppe Massari – ha deliberato di tenere la sua prima importante iniziativa nazionale nel capoluogo ibleo. Per l’occasione, saranno in città circa cento congressisti provenienti da tutta Italia, assieme alle rispettive famiglie. Saranno altresì presenti il presidente Berloffa ed il responsabile nazionale di Cna Professioni, Gabriele Rotini. Per la Cna di Ragusa – ha detto ancora il presidente Massari – si tratta di un altro momento di grande rilevanza a livello nazionale in cui avremo modo di mettere in evidenza le nostre peculiarità associative. Sarà anche la maniera migliore per fornire piena accoglienza a tutti i professionisti che aderiscono all’Unc provenienti da ogni parte d’Italia”. 
Divieto di balneazione in due tratti di mare sciclitano
Il Commissario straordinario del Comune di Scicli, Margherita Rizza, ha emanato una ordinanza in cui vieta la balneazione in due tratti di mare sciclitano. Il primo, per una estensione di 550 metri, in corrispondenza del porto di Donnalucata, per consentire l’alaggio dei natanti. Il 2°, per un’estensione di 1100 metri, lungo la macchia foresta del Fiume Irminio, per preservare l’oasi.
COMISO, IL PD INCONTRA FOLENA, GENTILI E GHEZZI
Si svolgerà sabato 21 aprile alle 17 presso il Caec di Comiso un incontro politico a cui parteciperanno Pietro Folena, Sergio Gentili e Carlo Ghezzi. Si discuterà della crisi del neoliberismo e della fase di transizione che si è aperta in tutto l’occidente. Al dibattito parteciperanno, oltre ai promotori dell’iniziativa, Gigi Bellassai e Fabio Fianchino, Giovanni Avola, Giusy Brullo, Giuseppe Calabrese, Pippo Digiacomo, Anna Mezzasalma, Francesco Pappalardo, Giancarlo Poidomani, Concetta Raia, Biagio Taranto, Giacomo Torrisi e Salvo Zago. L’incontro sarà anche l’occasione per ricordare la figura di Pio La Torre a trent’anni dalla sua uccisione assieme a Rosario Di Salvo.
IBLA, LO STEMMA DEL DUOMO TORNA SULL’ARCO DELL’INGRESSO PRINCIPALE
Dopo sette anni lo
torna, restaurato, nella sua sede originaria. Per collocarlo al suo posto, sopra l’arco del portale di ingresso principale, c’è voluta una gru e una mattinata ed un pomeriggio di intenso lavoro, dal momento che lo stemma pesa ben 1300 chilogrammi. L’elemento architettonico sette anni fa, in occasione del restauro della facciata del monumento, era stato prelevato e collocato in una sede provvisoria, ovvero la prima delle cinque piazzole di sosta che si trovano lungo la scalinata di San Giorgio, che costeggia la chiesa sul lato della Sacrestia. Nel giugno del 2011 il committente, il parroco Pietro Floridia aveva affidato il restauro, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza, alla ditta Arte e restauri di Vittoria. Da quel momento, lo stemma è stato prelevato per essere portato nel laboratorio di restauro. Giovedì si è concluso il peregrinare dell’elemento costruito nella seconda metà del Settecento in pietra pece (detta anche asfaltica), che è la roccia calcarea impregnata di bitume tipica del territorio ibleo. Complesso è stato il restauro, come anche l’operazione di montaggio, che si è conclusa a metà pomeriggio. “L’intervento ha riguardato essenzialmente la pulitura e il consolidamento del materiale originario – spiega la restauratrice Marinella Cataldi – e ha curato l’esecuzione di tutte quelle operazioni indispensabili alla salvaguardia e alla conservazione dei manufatti”. Prima di procedere al restauro, sono state eseguite le indagini diagnostiche e le analisi petrografiche e chimico fisiche. “Abbiamo fatto una generale pulizia dei depositi incoerenti con l’ausilio di spazzole a setole morbide e il lavaggio con acqua demineralizzata e tensioattivi, e prima abbiamo eseguito un pre-consolidamento con silicato di etile localizzato. I pezzi che erano distaccati sono stati puliti e poi incollati con resine epossidiche bicomponenti. Inoltre – ha detto ancora la Cataldi – abbiamo inserito perni passanti in acciaio per l’ancoraggio dei pezzi”. L’intervento è stato finanziato con i fondi della legge 61, integrati con una perizia di variante. Una parte importante del restauro è stata rappresentata dalla rimozione di vecchie stuccature e rifacimenti in malta cementizia, praticamente cemento e ferro utilizzati in precedenti restauri. “Cemento e ferro sono incompatibili con la pietra pece – spiega l’architetto Laura Baragiola, direttrice dei lavori – così ogni nuova integrazione dei pezzi non più esistenti è stata fatta con lo stesso materiale lapideo, scolpito dallo scultore vittoriese Pace e il collegamento con il preesistente è stato realizzato in maniera tale che si vedesse l’aggancio tra il vecchio e il nuovo”. Le lacune e le parti mancanti interessavano la corona, la testa del putto sinistro e la ghirlanda di destra. Per riposizionarlo, lo stemma è stato ingabbiato e intelaiato, e così sollevato dalla gru. Adesso l’elemento è stato posto in posizione quasi verticale, ma leggermente inclinata, in modo tale che, chi dal basso lo osserva, potrà vederlo agevolmente.
Nessun contributo da Palermo per la Scuola Regionale dello Sport
Scompare dalla legge finanziaria regionale, appena approvata dall’Ars, il contributo di 500mila euro che avrebbe dovuto essere destinato alla Scuola regionale dello Sport del Coni a Ragusa. “Dopo aver sentito direttamente la direzione del Coni ragusano, esprimo la mia più profonda indignazione – ha dichiarato Girolamo Carpentieri, vicepresidente della Provincia con delega allo Sport – per quello che ritengo l’ennesimo scippo perpetrato dal governo Lombardo, nei confronti della provincia di Ragusa e dei suoi cittadini. La nostra Scuola regionale dello Sport è una delle due sole strutture del genere esistenti in Italia, una eccellenza che qualcuno ha sempre visto come fumo negli occhi. Non esito poi a definire – ha detto ancora Carpentieri – scandaloso, anche il fatto che, su un totale di 45milioni di euro destinati agli enti ed associazioni elencati nella famosa tabella “H”, alla provincia di Ragusa sono andati un’elemosina di poche migliaia di euro. Sono veramente deluso – ha detto ancora il vicepresidente della Provincia – per la disattenzione dei nostri parlamentari regionali, poiché la Scuola Regionale dello Sport è un patrimonio di tutta la collettività iblea e dovrebbe essere difesa al di sopra dei singoli interessi partitici”. 
TRENO BAROCCO A RISCHIO La Regione non dà soldi
Promesso, vantato, elogiato. Ma potrebbe non partire lo stesso il “Treno barocco”, definito negli esaltanti comunicati stampa degli anni passati, come il gioiello dei servizi ferroviari, strumento di valorizzazione per eccellenza del turismo artistico nei paesi della Val di Noto. Nonostante il successo degli anni precedenti, infatti, la Regione ha annunciato che non darà alcun contributo per l’avvio del servizio. Il che significa che se i Comuni della Val di Noto vogliono garantire anche quest’anno il treno di collegamento, a cadenza settimanale, fra le province di Siracusa e Ragusa, dovranno esclusivamente mettere mano ai loro magri bilanci. La decisione della Regione è un vero e proprio schiaffo per il territorio ibleo, che il coordinamento provinciale Cub trasporti, senza mezze parole definisce “una presa a pesci in faccia per la provincia iblea”. Anche perché nemmeno due mesi fa, il dirigente regionale dell’assessorato ai Trasporti dottor Coniglio, intervenuto alla conferenza provinciale sulle ferrovie, promossa dalla Provincia di Ragusa e dalla Cub Trasporti, aveva ancora una volta esaltato il “Treno barocco”, lasciando intendere le buone intenzioni della Regione e soprattutto l’assenza di discriminazione nei confronti della provincia iblea. “I fatti, invece, dimostrano esattamente il contrario – sostiene il coordinamento Cub – perché quando le risorse sono scarse, la Regione pensa sempre alla Sicilia sud-orientale, per far pagare a qualcuno le colpe di un’insana gestione dei fondi pubblici”. Che il treno della Val di Noto sia a rischio, lo dimostra già il ritardo nell’avvio. Il collegamento avrebbe dovuto partire a fine marzo. “La nostra è una marcia controvento, e per condurla in porto occorrono uomini che si facciano rispettare e pretendano i nostri diritti
Protesta operatori ecologici in otto Comuni su dodici
In provincia di Ragusa le società ecologiche attendono da moltissimi mesi i mandati di pagamento delle fatture dei Comuni. Il ritardo dei pagamenti da parte delle amministrazioni locali crea un circolo vizioso che si ripercuote sui lavoratori, che attendono per mesi gli stipendi e sui cittadini, che devono convivere con i disservizi e le inevitabili disfunzioni. “Per non parlare poi, dei fornitori, che non vanno dimenticati – afferma il segretario provinciale della Funzione pubblica Cgil, Giovanni Lattuca – che vantano crediti dalle imprese per centinaia e centinaia di migliaia di euro. Oltre ai cittadini, ovviamente, che pur pagando le tasse, si ritrovano con i rifiuti sotto casa”. Nulla da stupirsi dunque se in otto Comuni, su dodici in provincia, gli operatori ecologici sono in stato di agitazione. Una protesta che dilaga a macchia d’olio. A Pozzallo, Acate e Giarratana gli operatori ecologici attendono il pagamento delle mensilità di febbraio e marzo, mentre negli altri cinque Comuni dove il personale viene pagato in ritardo, Ispica, Scicli, Santa Croce Camerina, Modica e Comiso, gli operatori aspettano gli emolumenti del mese di marzo. Il segretario di categoria Lattuca ha infatti richiesto al prefetto di Ragusa, Giovanna Cagliostro, la convocazione dei sindaci degli otto Comuni coinvolti in questa vertenza, riunione alla quale prenderanno parte i liquidatori di Ato ambiente e i rappresentanti delle imprese ecologiche che gestiscono i servizi di nettezza urbana nelle otto città iblee. Intanto, il Comune di Modica fa sapere che sono state sbloccate le somme necessarie per il pagamento delle somme dovute per il servizio di igiene ambientale e consentire il trasferimento e il deposito dei rifiuti in discarica e per il pagamento degli emolumenti ai dipendenti dei Servizi per Modica. La notizia è arrivata dopo l’incontro tenutosi giovedì mattina fra il sindaco di Modica, l’assessore al Bilancio e il dirigente della Banca tesoriera. “Abbiamo anche programmato il pagamento degli stipendi ai comunali e a quanti mantengono un rapporto di lavoro con l’Ente – hanno spiegato il sindaco e l’assessore – e le somme necessarie per onorare le transazioni con i grandi crediti”
CITTADINI INDEBITATI Sabato conferenza al Vescovado
Sabato 21 aprile, alle 10,30 presso il saloncino del vescovado di Ragusa si terrà la conferenza di presentazione dei dati relativi alla situazione debitoria dei cittadini nei confronti dello Stato, promossa dall’Ufficio pastorale diocesano. “I dati ci raccontano con estrema chiarezza le dimensioni della crisi afferma Renato Meli, direttore dell’Ufficio Diocesano della Pastorale Sociale e del Lavoro – e nel corso della conferenza stampa entreremo anche nel merito delle responsabilità circa il momento difficile che stiamo vivendo, possiamo però già dire che dietro la freddezza di alcune cifre ci sono persone, storie di difficoltà, drammi umani che purtroppo, sempre più di frequente, sfociano anche in gesti non più reversibili – aggiunge Meli – come i suicidi”. La pressione fiscale e contributiva non aiuta, negli ultimi anni è cresciuta fino a toccare il 54%. L’attuale crisi sta alimentando ancor di più il lavoro nero. “Occorre intervenire senza indugio – continua Meli – nell’immediato probabilmente con provvedimenti di carattere normativo, ma soprattutto in prospettiva futura ponendo l’attenzione verso un nuovo modello di sviluppo economico che non prescinda da quello umano: a rischio è la coesione sociale, la serenità delle famiglie, la vita stessa di tanti lavoratori”.
Ruba un ciclomotore a Ragusa Denunciato un giovane rumeno
Lo ha incastrato il quadro di accensione danneggiato. Un giovane rumeno è stato denunciato mercoledì a Ragusa da una pattuglia delle Volanti della Polizia di Stato, che lo aveva fermato in via Archimede, mentre era alla guida di una Malaguti F10. Gli agenti si sono insospettiti per la rottura del quadro del motore e hanno fatto un controllo tramite la banca dati interforze. Così si è scoperto che il ciclomotore era stato rubato al suo proprietario, il quale aveva presentato la denuncia ai carabinieri del capoluogo l’11 aprile. Prima del controllo, il ragazzo aveva tentato di eludere la verifica, cambiando repentinamente direzione. Ma la manovra ha insospettito ancora di più i poliziotti che lo hanno poi fermato in via Archimede. Il veicolo è stato restituito al proprietario e il rumeno denunciato alla Procura presso il Tribunale dei Minori di Catania.
ESCURSIONI CAI
Il Club Alpino Italiano di Ragusa organizza due attività a carattere escursionistico e culturale, domenica 22 aprile a cava Tre Cerze nelle vicinanze di Sortino, e mercoledì 25 a Vittoria alla scoperta del Liberty. Il primo percorso si snoderà sui sentieri boscosi della Cava che si trova a ridosso della riserva naturale di Pantalica, mentre nel pomeriggio si fa tappa a Sortino. Il 25 aprile, invece passeggiata nel centro storico di Vittoria.
PADUA RUGBY, SALE L’ADRENALINA IN VISTA DEI QUARTI DI FINALE
Il giorno dell’andata dei quarti di finale per la promozione in serie B di rugby si avvicina sempre più e i ragazzi del Padua Rugby Ragusa continuano a prepararsi in vista dell’importante appuntamento sportivo. E’ saltata a causa del maltempo l’amichevole in programma sabato scorso con l’Amatori Catania e, pertanto, i ragusani hanno organizzato una partitella in famiglia per giovedì contro l’Under 20. Un test importante, visto che da quasi un mese il Padua non disputa partite ufficiali. “E’ chiaro che un mese senza giocare un incontro ufficiale non è il massimo – ha dichiarato l’allenatore del Padua, Peppe Gurrieri -; si rischia di perdere il ritmo partita. Ma non me ne preoccupo più di tanto perché vedo che i ragazzi sono molto concentrati”. Gurrieri non lascia trapelare nulla sulla probabile formazione che scenderà in campo a Latina. D’altronde l’allenatore biancoazzurro ha a disposizione tutti gli elementi del Padua. Il team si trasferirà a Latina partendo da Ragusa venerdì 27 aprile, in serata. Gli atleti ragusani alloggeranno in un hotel a due passi dal campo Messapi dove si disputerà l’incontro. Il rientro è previsto per le prime ore del mattino di lunedì 30.
Telenova Ragusa