02-05-2024
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Archivio della categoria: Ambiente

LE CITTA’ PROTAGONISTE DELLA GREEN ECONOMY

Lunedì 3 marzo, alle 17,30, presso la sala Avis di Ragusa verrà presentato il libro “Il patto dei sindaci. Le città come protagoniste della Green Economy” di Antonio Lumicisi con la prefazione di Luca Mercalli. L’iniziativa è stata curata dall’Assessore all’Ambiente e all’Energia, Claudio Conti, che martedì 4 marzo, alle 9,30, accompagnerà Antonio Lumicisi per un incontro al Comune con i componenti della Commissione Ambiente, consiglieri comunali, amministratori per illustrare le opportunità del Patto dei Sindaci ed i vantaggi nel raggiungere gli obiettivi dell’UE in campo energetico (-20% di CO2, + 20% di energia rinnovabile e + 20% di risparmio energetico). Il libro traccia un bilancio di quanto accaduto in Italia nei primi cinque anni di attività del Patto dei Sindaci e ne costituisce quindi un momento identitario (i Comuni italiani aderenti sono oltre 2.200 e questi, sommati a quelli spagnoli, rappresentano l’80% del totale). Antonio Lumicisi da oltre 20 anni si occupa di politiche e misure per lo sviluppo sostenibile. Ha collaborato con il Ministero dell’Ambiente sui temi del cambiamento climatico e della energia sostenibile e dal 2008 si occupa del Patto dei Sindaci a livello nazionale per conto del Ministero dell’Ambiente.
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IL PD DI COMISO A FIANCO DEI NO MUOS

Sul tema Muos il partito democratico di Comiso ribadisce la sua posizione: parteciperà alla manifestazione del 1 marzo a Niscemi. “Sosteniamo con decisione la nostra contrarietà all’installazione del sistema Muos. Le sue emissioni determinano fondati rischi per la salute della popolazione ed effetti biologici negativi su flora e fauna in un territorio non limitato alla sola cittadina di Niscemi. Inoltre non possiamo trascurare il fatto che ad oggi nessuno ha smentito la possibilità di interferenze tra il fascio a microonde generato dalle parabole e la strumentazione di bordo degli aeromobili. Il corretto funzionamento dell’Aeroporto di Comiso potrebbe, infatti, – scrive il Pd della città casmenea – essere messo a rischio proprio dalla realizzazione dell’Installazione Statunitense. Pertanto, il Pd di Comiso, prenderà parte al corteo di giorno 1 marzo”.
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Anche il Comune di Ragusa fa ricorso al Tar per il Muos

Autorizzare il Sindaco a proporre interventi ad adiuvandum avanti il Tar Sicilia nei ricorsi proposti dal Comune di Niscemi e dal Movimento No Muos per l’annullamento del provvedimento della Regione con il quale è stata autorizzata l’esecuzione dei lavori per l’installazione del sistema di comunicazione alla Sughereta di Niscemi. Ciò è quanto previsto nel dispositivo della delibera adottata dalla Giunta Municipale con la quale si affida la difesa degli interessi del Comune all’avv. Sergio Boncoraglio dell’Ufficio legale dell’Ente. “L’Amministrazione Comunale – afferma il Sindaco Federico Piccitto – ha espresso solidarietà ai comitati No Muos siciliani e allo stesso comitato No Muos di Ragusa, impegnati da diversi mesi in azioni di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla questione Muos. Ribadiamo la ferma opposizione alla realizzazione del Muos nella nostra terra, in quanto riteniamo che ciò comporti un danno ambientale, un rischio per la salute dei cittadini siciliani. Consideriamo l’impianto Muos – dice il sindaco di Ragusa Federico Piccitto – uno strumento non semplicemente di difesa, ma di strategia militare. Come Sindaco e come cittadino di Ragusa ho già avuto modo di esprimere l’auspicio ad uno stop definitivo allo sperpero di risorse economiche per la costruzione di armamenti e strutture di guerra. La nostra Isola, infatti, ha necessità di lavoro, di salvaguardia del territorio e dei nostri prodotti commerciali, di puntare sulla Bellezza, sulla Cultura e sul Turismo internazionale. La costruzione del Muos rischia di compromettere lo sviluppo del nostro territorio in tale direzione. Alla luce di tali considerazioni – dice il sindaco Federico Piccitto – per dare maggiore forza all’azione che si sta portando avanti per contrastare la realizzazione del Muos di Niscemi abbiamo approvato in Giunta la delibera con cui ci inseriamo assieme agli altri proponenti nel giudizio innanzi al Tar Sicilia”.
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Legambiente Modica organizza seminario sui Gaes

Venerdì 21 febbraio alle ore 18.00 il circolo Legambiente di Modica organizza un seminario di presentazione dei Gaes, i Gruppi di acquisto eco-sostenibili. Mettersi insieme conviene per risparmiare e avere soprattutto garanzie sulla qualità dei prodotti da acquistare. E’ questa l’idea che spinge migliaia di cittadini ad unirsi ai gruppo di acquisto per la fornitura di diversi prodotti: alimentari biologici, fotovoltaici, termico solare, caldaie a biomasse, pompe di calore, bicicletta elettrica, elettrodomestici, tecnologie per il risparmio idrico, e anche per smaltire correttamente i serbatoi o le tettoie in amianto. I servizi EcoSostenibili sono quelli che oggi garantiscono di consumare meno e risparmiare denaro. L’appuntamento è per venerdì alle 18,00 presso Palazzo De Leva, a Modica. Il Centro Studi sulla Contea di Modica ha messo a disposizione la propria sede.
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ECO TRAIL MURI A SECCO

Si correrà sabato 22 febbraio a Ragusa la quinta edizione dell’Eco Trail podistico dei Muri a Secco, prova valida di Campionato Provinciale Fidal di Corsa. Diversi i percorsi approntati, da quelli per i podisti a quelli per i semplici praticanti del trekking e del walk-trail, con lunghezze che variano dai 4 ai 13 km. L’Eco Trail si svolgerà sull’altopiano ibleo, tra le contrade Conservatore, Cilone e Pizzo Sant’Angelo, nelle zone soprastanti Cava dei Modicani e Cava Misericordia. Il tracciato è ricavato seguendo il percorso di antiche vanelle, regie trazzere, mulattiere e sentieri che attraversano l’altipiano ragusano, delimitati dai tipici muri a secco, icone rurali del territorio ibleo. Il raduno è previsto per le ore 14 presso l’agriturismo centro sportivo “Al Bagolaro” in c.da Conservatore, al km 1,600 della s.p. 10 Ragusa – Chiaramonte. Info tel 331\5785084.
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RAGUSA, CORSO DI ORTICOLTURA URBANA

manifesto orticultura nuovo 2ridIl circolo Legambiente “Il Carrubo” di Ragusa in collaborazione con la scuola statale “Mariele Ventre” di Ragusa, nell’ambito del progetto “Coltiviamo la Rete”, supportato da Fondazione con il Sud promuove il corso di Orticoltura urbana. Il progetto ha la finalità di formare la cittadinanza alla cura del verde cittadino, alla sana alimentazione e all’educazione alimentare e ambientale di adulti e bambini, prevedendo, tra l’altro, la realizzazione di orti sociali. In particolare l’orticoltura urbana ha le seguenti funzioni: produrre autonomamente ortaggi freschi a km zero senza usare sostanze chimiche di sintesi, socializzare e aggregare la cittadinanza verso un obiettivo comune, educare i bambini ed i ragazzi alla cultura della terra, alla sana alimentazione, alla cura della propria città e al rispetto dei cicli vitali e ambientali, curare la mente attraverso il contatto con i cicli naturali degli esseri viventi per entrare in sintonia con quanto ci circonda. Il corso, attraverso degli incontri teorici e pratici, ha lo scopo di fornire competenze essenziali per coltivare un orto ed auto-produrre alimenti freschi e naturali. Il corso, tenuto da un agronomo esperto in orticoltura, è gratuito ed aperto a tutti, e si terrà presso la scuola “Mariele Ventre” e presso Legambiente in via Bruno 8, a Ragusa. Info: 331.2454802. 

SALVARE LA COSTA IBLEA DALL’EROSIONE Le proposte di Legambiente

Verificare lo stato dell’arte degli interventi antierosione che sono in corso di realizzazione lungo la costa iblea. Secondo Legambiente provinciale tale obiettivo è una delle priorità che deve prefissarsi un gruppo di lavoro che monitori e affronti, in maniera articolata il problema dell’erosione costiera. A questo proposito si sono riuniti i rappresentanti dei Circoli Legambiente “Il Carrubo” di Ragusa, “Melograno” di Modica e “Sikelion” di Ispica per intraprendere un confronto fra le attività svolte dai singoli circoli e per programmare e progettare azioni comuni. “I Circoli Legambiente chiedono chiarezza ed informazioni complete su tutti i progetti in cantiere lungo i Comuni costieri – sostiene Legambiente in una nota – e per questa ragione intendono promuovere incontri pubblici e manifestazioni. Appare evidente che l’approccio è spesso basato su dati inadeguati, troppo limitato ed ingegneristico, poco attento agli aspetti ecologici, e le soluzioni individuate rischiano di essere una medicina peggiore del male”. Legambiente richiama lo studio Eurosion commissionato dall’Unione europea che fa riferimento alla “naturale resilienza della costa, cioè alle sue proprietà ecologiche”. “I progettisti – sottolinea Legambiente – individuati in maniera autonoma dagli enti locali propongono spesso, invece, interventi di ingegneria primitiva, pennelli, barriere soffolte ed utilizzo di sabbie non autoctone. Considerando il forte impatto delle strutture, – continua Legambiente – che andranno a modificare completamente il profilo e l’ecosistema costiero, e del loro costo, la loro efficacia rischia di lasciare poche speranze al nostro litorale. La nuova strategia di contrasto deve invece basarsi sulla mitigazione delle cause dei fenomeni erosivi, su di una visione di pianificazione territoriale e paesaggistica, privilegiando ripascimenti morbidi, l’attività di rimessa di circolo delle sabbie bloccate da porti e barriere già esistenti, uniti ad interventi paralleli che favoriscono il naturale apporto di sabbie autoctone – conclude Legambiente – e la stabilizzazione delle dune con la vegetazione. Un metodo di certo più naturale, economico e più efficace”.
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Nino Minardo: Conca del Salto e Cava Paradiso due siti da trasformare in riserve naturali

Trasformare la Conca del Salto, tra Modica e Scicli e il Torrente Prainito, meglio conosciuto come Cava Paradiso, a Modica, in riserve naturali per la maggiore tutela e salvaguardia di questi luoghi riconosciuti di importanza comunitaria. E’ l’intento delle due proposte di legge presentate dall’on. Nino Minardo per favorire l’attrattiva turistica e la salvaguardia di questi luoghi. “I due siti che presentano rare e suggestive caratteristiche ambientali e naturali, dichiara Nino Minardo, hanno tutte le carte in regola per poter essere rivitalizzate al meglio; peraltro il riconoscimento nella banca dati Natura 2000 della Ue costituisce il primo passo verso la trasformazione dei due siti in riserve naturali. Entrambi costituiscono un grande patrimonio per la loro spettacolarità e bellezza”.
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La resurrezione dell’incubatoio e del mulino di cava San Leonardo

Sarà riattivato l’incubatoio di valle situato presso il mulino S. Rocco. La struttura, localizzata a Ragusa Ibla nella Cava S. Leonardo, e quindi in pieno sito Unesco, è la prima del suo genere in Sicilia inserita in un progetto specifico di rivitalizzazione, frutto di un trentennale impegno comune di Fipsas (la federazione di pesca sportiva), della Provincia di Ragusa e del biologo ibleo Antonino Duchi. L’intervento prevede la salvaguardia ed il recupero della fauna ittica dei corsi d’acqua della Sicilia sud-orientale per una gestione ambientalmente sostenibile della pesca sportiva. Di particolare interesse il programma di recupero della trota macrostigna (Salmo cettii), uno dei primi progetti in Italia di recupero di un salmonide autoctono e sicuramente il primo nel sud Italia (che ha usufruito di finanziamenti comunitari per cui dispone di valide attrezzature per la riproduzione artificiale ed il monitoraggio dei popolamenti ittici e degli ambienti acquatici). Il mulino e il relativo incubatoio risultavano chiusi ed in stato d’abbandono da circa due anni, a causa di una mancanza di fondi. La struttura rischiava di degradarsi ed addirittura era stata messa all’asta per fare cassa. “Fortunatamente l’intervento tempestivo di Fipsas e dei circoli di Ragusa, Modica ed Ispica di Legambiente – spiega il biologo Duchi – ha bloccato tale insensata scelta e quindi la struttura può ritornare ad essere quello che è sempre stata: un laboratorio per il recupero e lo studio della fauna ittica e degli ambienti acquatici, un centro di educazione ambientale legato all’ecologia – aggiunge il biologo – ed alla cultura della vallata dell’Irminio. Un’ importante struttura tecnico scientifica e didattica a servizio del territorio”.
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PIANO REGOLATORE IL PRESIDENTE IACONO VUOLE VEDERCI CHIARO

“Ho avviato da qualche mese un’interlocuzione con l’Assessorato all’urbanistica riguardo all’adeguamento al decreto di approvazione del Prg che fu votato in Consiglio Comunale nel dicembre del 2009 ed ho chiesto alcune informazioni in riferimento agli adempimenti che erano stati richiesti dalla Regione nel settembre del 2010 e dalla lettera che l’allora Segretario Generale mandò all’Ufficio assetto del territorio per la – conferma dell’avvenuto adempimento – che garantisse il rispetto delle prescrizioni legislative”. Ciò è quanto dichiara il Presidente del Consiglio Comunale di Ragusa, Giovanni Iacono, che ha chiesto all’Assessorato all’urbanistica ed all’Ufficio assetto del territorio di verificare “Se a seguito delle verifiche analitiche sugli atti, gli adeguamenti effettuati siano tali da mutare le caratteristiche del Prg”. “Ho anche richiesto – aggiunge Iacono – a tutela del Consiglio comunale, un parere all’Avvocatura perché, dalla lettura degli atti, potrebbero appalesarsi iter procedurali difformi da quelli previsti dalla normativa”.
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Costruzioni in verde agricolo, lotti minimi, Prg e legge su Ibla La Cna territoriale di Ragusa si rivolge alla giunta municipale

Le questioni legate all’edilizia che la Cna territoriale di Ragusa ha posto all’assessore all’Urbanistica e ai Centri storici, Giuseppe Di Martino, nel corso di una serie di incontri succedutisi in queste ultime settimane, sono rimaste lettera morta. Lo sostengono in una nota i responsabili territoriali della Cna. “Spiace, però, rilevare – affermano Giorgio Biazzo e Antonella Caldarera – come, a fronte di questioni ben precise e definite, che riteniamo fondamentali per la vita delle imprese e dell’indotto, alle prese con reali problemi legati al sostentamento, causati dalla pesante crisi economica, e sottoposti ad una tassazione pesantissima, non sia ancora arrivata alcuna risposta. Su tutte le problematiche che abbiamo sollevato, il Comune di Ragusa ha voce in capitolo e potrebbe assumere, dunque, delle determinazioni che consentirebbero di garantire una minima boccata d’ossigeno alle piccole e medio imprese che operano nel settore. Non è ancora chiara – aggiungono i due rappresentanti della Cna di Ragusa – la posizione dell’Amministrazione comunale del capoluogo sulla vicenda delle costruzioni edilizie in verde agricolo anche dopo la richiesta che la nostra organizzazione aveva indirizzato all’ente di palazzo dell’Aquila affinché fosse ripristinato il lotto minino. Non sono state fornite, inoltre – continuano Biazzo e Caldarera – indicazioni chiare e univoche su ciò che si intende fare per quanto attiene il Piano regolatore generale, lo strumento che dovrebbe normare gli aspetti urbanistici presenti sul territorio e fornire le regole di riferimento ai cittadini e alle imprese. Vorremmo comprendere quale l’intenzione. E soprattutto vorremmo ricevere dati certi e concreti per informare le imprese sui passi che si intendono compiere. Chiediamo, dunque, ufficialmente che sulle delicate questioni si possa fare, una volta per tutte, chiarezza. Siamo disponibili a ulteriori incontri a patto che gli stessi siano propedeutici ad una rapida risoluzione della vicenda – concludono il presidente Biazzo e la responsabile organizzativa Caldarera – con l’obiettivo precipuo di far ripartire l’economia e lo sviluppo del nostro territorio”.
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PIANO PAESISTICO, STOP AL DISSESTO IDROGEOLOGICO

Finalmente qualcosa si muove e cambiano le cose. La Soprintendenza a guida della dottoressa Panvini fa sul serio e applica la legge per tutelare il patrimonio paesaggistico. Legambiente di Ragusa dichiara: “Cambiamento climatico e dissesto idrogeologico provocano disastri in questo tormentato paese e purtroppo anche in questa regione. La cementificazione diffusa e costante del territorio ne è una delle cause più devastanti. Occorre porre mano immediatamente ad interventi che non siano di pura emergenza ma di diversa pianificazione. Uno di questi, fortunatamente in vigore, è il Piano paesistico della provincia di Ragusa, che tutela i nostri paesaggi straordinari, tali da suscitare l’interesse dell’Unesco. Finalmente, dopo anni di illegalità nella gestione del territorio, relativamente al rispetto delle norme del piano paesaggistico, il 2014 – scrive Legambiente di Ragusa – si apre con due novità positive. La prima riguarda la Soprintendenza di Ragusa che, sotto la gestione della dott.ssa Panvini, contrariamente a come avveniva nel passato, ha cominciato ad applicare puntualmente l’art. 42 del piano il quale prevede che le costruzioni in zona agricola devono essere esclusivamente finalizzate alla conduzione agricola del fondo. Il fatto di dover evidenziare come positivo un dirigente pubblico che fa semplicemente e compiutamente il proprio dovere è una spia del livello a cui è giunta la nostra pubblica amministrazione ma, data la situazione precedente in Soprintendenza, – scrive Legambiente Ragusa – non si può non sottolineare questo cambio di passo. La seconda notizia degna di nota riguarda il Comune di Ragusa, ed in particolare l’assessore all’urbanistica Architetto Di Martino, che ha chiesto alla Soprintendenza di Ragusa di rivedere tutte le autorizzazioni paesaggistiche rilasciate in passato dall’ex sovrintendente Ferrara. Anche qui un segnale significativo di cambiamento rispetto al passato, nella direzione che ci aspettavamo da questa Amministrazione, in attesa di una forte accelerazione su riqualificazione energetica ed antisismica degli edifici, che ribadiamo sono tra l’altro l’unica alternativa per edilizia ed artigianato degni di questo nome”. Per capire le storture del passato ad opera della Soprintendenza, gli ambientalisti ricordano alcuni pareri paesaggistici definiti allucinanti quale quello rilasciato ad una banca straniera per la costruzione di una unità abitativa a supporto dell’uso agricolo del fondo. “Ne abbiamo viste di cose strane nella più che ventennale attività di Legambiente a Ragusa, – scrive l’associazione – ma banche straniere che si trasformano in imprese agricole ancora no”.
piano paesistico

Ragusa, ufficio comunale ambiente

TELENOVAA partire dal prossimo 17 febbraio gli uffici del Settore VI – Ambiente, Energia, Protezione Civile, Verde Pubblico, su disposizione del dirigente ing. Giulio Lettica, saranno aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12.

Cava dei Modicani non più discarica, l’appello di Partecipiamo

Riguardo alla realizzazione della quarta vasca nella discarica di cava dei Modicani, a Ragusa, l’associazione Partecipiamo è nettamente contraria alla sua realizzazione e chiediamo con urgenza all’Amministrazione Comunale di dirimere le questioni dei vari Ato, Srr e sigle varie per attuare immediatamente il piano provinciale dei rifiuti. “Cava dei modicani finisca di essere la discarica dei rifiuti. Non comprendiamo perchè, in questi anni, non sono stati avviati i lavori di bonifica della prima e seconda vasca dove sono presenti migliaia di carcasse animali e per le quali sono stati stanziati negli anni scorsi i soldi per le bonifiche stesse. Ancora oggi – scrive Partecipiamo – abbiamo assistito all’ennesimo, annoso, scempio ambientale causato dalla pessima e scandalosa gestione della discarica e di questo si sarebbero dovuti occupare sindacati e lavoratori. La collettività paga tutto e tutti affinchè le cose funzionino e non perchè tonnellate di plastica e rifiuti vengano sparsi nelle campagne e nelle riserve forestali oltre che sulla provinciale 10 Ragusa Chiaramonte Gulfi con il rischio permanente per gli automobilisti. Avremmo sperato anche – scrive l’associazione Partecipiamo – che in questi anni chi oggi si duole per la quarta vasca si fosse occupato anche dei mancati raggiungimenti degli obiettivi di legge per la raccolta differenziata, secondo i principi della legalità e delle norme dettati dai piani regionali. Questo avrebbe consentito il ritorno di quelle economie che si sarebbero potute realizzare, tornando utili da una parte al cittadino, dall’altra a favore dell’occupazione. Eppure i dati forniti in questi anni, – scrive Partecipiamo – ci dicono del chiaro disastro della raccolta differenziata. La discarica si è rapidamente esaurita a fronte di un incremento esoso dei costi del servizio della gestione dei rifiuti nella nostra città. I posti di lavoro vanno certamente salvaguardati, ma con chiare politiche programmatiche e scelte chiare e coraggiose. Riteniamo che il sistema della gestione rifiuti debba essere inteso sul modello di gestione europeo, – scrive Partecipiamo – con la realizzazione del know-how tecnologico adeguato. Attraverso gli impianti che lavorano a regime, per recuperare sia la frazione umida sia i multimateriali, plastica carta vetro alluminio etc,. si potrebbero garantire economie a favore dei contribuenti e posti di lavoro. I rifiuti, sono una risorsa e non è realizzando discariche, sotterrando i rifiuti, che si difendono i posti dei lavoratori. In quella zona del nostro territorio, paesaggisticamente e naturalisticamente importante e fondamentale anche per la concentrazione delle falde acquifere, deve esserci la vicinanza con il parco degli Iblei, i progetti di recupero a fini turistici del vecchio tragitto della ferrovia e percorsi enogastronimici nelle masserie tipiche, altro che discarica e ‘scioperi, siamo noi stanchi – scrive l’associazione politica Partecipiamo di Ragusa – di assistere alla dispersione di rifiuti nell’ambiente, chi inquina paghi!”.
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RAGUSA, BANDO PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI

E’ stato pubblicato l’avviso pubblico per l’affidamento dell’incarico professionale per l’elaborazione del “piano dei intervento e del nuovo progetto esecutivo del servizio di raccolta integrata dei rifiuti solidi urbani, dei servizi connessi e dei conseguenti atti per la relativa gara d’appalto”. Con un cottimo fiduciario, dunque, il cui espletamento sarà a carico dell’Urega, l’Aro Ragusa, che è costituito dal solo comune capoluogo, individuerà l’azienda che curerà tutti i servizi connessi sia alla creazione del nuovo piano dei rifiuti sia alla gara d’appalto successiva per individuare la ditta che si occuperà poi di gestire la raccolta e tutti i servizi connessi. Trattandosi di una materia assai delicata, che richiede particolari professionalità, il Comune ha deciso di affidare all’esterno, con una “gara” integrata, la gestione di questo iter che porterà ad individuare la ditta che curerà il servizio nei prossimi anni. Il piano d’intervento dovrà essere pronto in trenta giorni. Poi la seconda fase per la gara d’appalto. Chi si aggiudicherà il cottimo dovrà curare la fase preparatoria fino alla gara d’appalto e dovrà anche fornire la sua assistenza nei primi sei mesi di avvio del nuovo servizio. Per l’incarico professionale è previsto un corrispettivo di 75mila euro che ovviamente sono a base d’asta. La selezione avverrà sulla base di una serie di requisiti e non con il sistema della migliore offerta, nell’intento di garantire maggiore qualità.
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BANDO PER IL CANILE COLLABORAZIONE CON GLI ANIMALISTI

La protesta si trasforma in “festa”. Il bando per la gestione del canile sanitario del comune di Ragusa è andato deserto. “E’ una conferma di quello che denunciavamo noi – spiega Michele D’Agati, coordinatore dell’Aida -. Si trattava di condizioni inaccettabili per l’Aida e per qualunque altra associazione animalista”. Martedì pomeriggio, nonostante il maltempo, numerosi volontari ed amanti degli amici a quattro zampe si sono dati appuntamento dinanzi al Comune. L’obiettivo era quello di chiedere maggiore attenzione per i cani ed un impegno serio contro il randagismo. A far scoppiare la protesta, la pubblicazione del bando per l’individuazione di un’associazione di volontariato animalista che si occupasse della gestione del canile sanitario comunale per due anni. L’Aida ed altre associazione hanno però criticato numerosi punti di quel bando, tra cui il rimborso giornaliero per ciascun animale ricoverato nella struttura della zona industriale: 1,5 euro contro gli oltre tre euro che mediamente vengono corrisposti al canile convenzionato. E poi una serie di punti da rivedere per dare un buon servizio. Martedì pomeriggio il sindaco, Federico Piccitto, ha incontrato i cittadini ed ha assicurato l’istituzione di un tavolo tecnico che porti alla stipula di un nuovo bando, anche sulla base dei suggerimenti di chi, come l’Aida, da otto mesi cura già il servizio. Attualmente il canile si regge grazie a quattro persone che ottengono un rimborso e soprattutto ad una quarantina di volontari che si prendono cura dei cani. C’è pure chi prepara dei biscotti per loro.
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Iniziativa per il rispetto degli animali

Martedì, a Ragusa, iniziativa pubblica promossa da diverse associazioni animaliste. Lo appuntamento è dalle 16 alle 18 in piazza Poste. Le Associazioni animaliste invitano “tutti i cittadini sensibili ai diritti degli animali e tutti i cittadini stanchi di vivere in una città dove il randagismo diffuso, l’abbandono di cani, la riproduzione incontrollata in strada stanno diventando solo emergenza da rincorrere di volta in volta”.
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CAUCANA, RIPASCIMENTO E MESSA IN SICUREZZA DEL LUNGOMARE

100_0431Il muro di contenimento e la massicciata sul lungomare delle Anticaglie, nel litorale di Santa Croce, saranno ultimati entro marzo. Un intervento necessario per mettere in sicurezza la strada e il costone adiacente. Successivamente, superata la stagione estiva, si procederà con il pennello a mare. Il ripascimento morbido e la ricostruzione della spiaggia avranno un duplice obiettivo. Restituire alla pubblica fruizione una delle spiagge più suggestive dei luoghi di Montalbano e bloccare l’erosione del mare che, a ridosso degli scavi, ha inghiottito parte della strada di accesso. L’importo complessivo pari a 1 milione e trecentomila euro è stato finanziato dal ministero dell’ambiente e della tutela del territorio. La ditta che si aggiudicata l’opera è di Alcamo. “Il muro di contenimento su una superficie lineare di sessanta metri ci consentirà di tenere ben saldo il costone e la strada sovrastante – spiega Filippo Barone, responsabile unico del procedimento – Si procederà al riempimento e alla copertura con delle grosse pietre di terza categoria per mitigare l’impatto di natura ambientale che l’opera potrà avere”. Il secondo step del finanziamento prevede il cosidetto pennello a mare ad una distanza di circa due chilometri dal lungomare delle Anticaglie. “In prossimità del lido Selene – aggiunge il geometra Barone – sarà realizzata un’opera per proteggere la spiaggia dall’erosione. Secondo le indicazioni dei tecnici e dei progettisti saremo in grado di catturare le correnti che provengono da Punta Secca e Marina di Ragusa”. Ma le polemiche, come sempre, non tardano ad arrivare. Il circolo di Legambiente ha contestato l’intervento entrando nel merito del materiale utilizzato. Ribatte il Comune di Santa Croce: “Le attività propedeutiche alla progettazione dice l’architetto Mariangela Mormina, responsabile dell’ufficio tecnico di Santa Croce -ovvero i rilievi battimetrici e morfologici sono stati eseguiti sotto l’alta sorveglianza della soprintendenza del mare e previa autorizzazione dello stato maggiore della Marina. L’opera risulta essere in possesso di tutti i visti e i pareri previsti per legge. Gli eventuali dubbi o perplessità sulla validità dell’intervento si sarebbero dovuti manifestare nelle sedi opportune e nei termini previsti per legge. Chi oggi intende sostituirsi agli enti preposti non fa altro che creare inutili allarmismi”.

Ragusa, quel pericoloso branco di cani alla zona industriale

Interviene l’Ente Nazionale protezione animali dopo l’aggressione subìta da un ragusano da uno dei tanti cani che vivono nella zona industriale. “Purtroppo il fenomeno del randagismo non si può debellare con un colpo di spugna o con un semplice servizio, seppur efficace. Corre l’obbligo di chiarire che l’impegno da parte dell’Enpa è stato, è, e sarà massimo, ma certamente non può essere risolutore. Grazie all’Amministrazione comunale, non dimenticando ovviamente quanto posto in essere anche dalle amministrazioni passate, la collaborazione tra l’ente e l’Enpa è stata sempre fattivo. Proprio negli ultimi quattro mesi l’Enpa ha svolto, con le proprie 45 guardie zoofile, un servizio quotidiano nel territorio del comune di Ragusa. Un servizio di controllo, monitoraggio, ma anche di censimento per la microchippatura. Nei quotidiani servizi di controllo, abbiamo cercato di alleviare il carico di lavoro di cui è investito il corpo di Polizia Municipale che ha svolto anche questo servizio, con grandissimo spirito di abnegazione e professionalità. Ma sarebbe improduttivo, considerati i numerosi e variegati compiti di istituto, poter pensare che la Polizia Municipale – scrive l’Enpa – possa anche assolvere a questo. Sappiamo che alla zona industriale di Ragusa è presente un branco, e il nostro impegno per circoscrivere tale fenomeno è massimo. Riteniamo ingeneroso sminuire il lavoro delle guardie zoofile e riteniamo che l’Amministrazione comunale, seppur insediata da soli sei mesi, abbia già compiuto un passo avanti nell’affrontare questa problematica che, – scrive l’ente protezione animali – riguarda tutto il territorio nazionale. Il nostro impegno continuerà ad essere massimo e costante con un servizio ancora più mirato”.
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RAGUSA, RIDUZIONE TARES PER UTENZE RICADENTI IN ZONE EXTRAURBANE

claudio contiLa riduzione della Tares viene applicata per le utenze ricadenti nelle zone non urbane e non coperte dal servizio di raccolta e spazzamento dei rifiuti solidi urbani, indipendentemente dalla distanza del cassonetto dei rifiuti. Lo comunica l’assessorato all’Ambiente del Comune di Ragusa. I cittadini che negli anni precedenti hanno usufruito della riduzione ai fini Tarsu possono produrre istanza di verifica del diritto alla riduzione del tributo Tares, recandosi presso gli uffici del Settore VI – Servizio Ambiente – ubicati in via Mario Spadola, 56, telefono 0932 676438.

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