Si è disputata l’ultima partita della fase di qualificazione nel campionato Under 18, con le giovani promesse della Passalacqua Ragusa che hanno chiuso al primo posto senza conoscere sconfitte nei 12 incontri fin qui disputati, con 8 punti di distacco dalla seconda, e con 885 punti realizzati e 429 subiti. Le ragazze di coach Gianni Recupido si sono imposte sul parquet della Rainbow Catania per 46-64. Si attende la fine del girone occidentale per iniziare i playoff per determinare la vincitrice del campionato regionale, che poi avrà diritto a partecipare alla fase nazionale.
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Polizze miste: come funzionano e quando convengono
Le polizze vita nel panorama del mercato assicurativo italiano trovano sempre più spazio, complici la voglia dei consumatori di guardare al futuro con maggiore fiducia e la crisi economica che sembra non voler passare mai. Fattori che spingono diverse famiglie italiane a ricorrere a queste particolari forme di assicurazioni, in questa guida nello specifico tratteremo delle polizze miste: cosa sono, come sono nate e caratteristiche più importanti.
Le assicurazioni miste sono un contratto assicurativo con il quale viene garantito un capitale o una rendita quando l’assicurato, alla scadenza naturale della polizza è ancora in vita, e allo stesso momento, il versamento di un capitale al beneficiario in caso di morte dell’assicurato durante la validità dell’assicurazione. Una formula assicurativa originata dalle polizze caso morte che, al verificarsi del decesso del contraente, prevedono il versamento di un capitale a favore dei beneficiari indicati all’atto della stipula contrattuale. Ma quando, alla scadenza naturale del contratto il contraente è ancora in vita, nulla è dovuto da parte delle compagnia assicurativa. Questa è una delle ragioni per cui con il tempo sono state ideate e immesse sul mercato le polizze miste.
Cosa sono
Le polizze miste spesso vengono preferite ad altre forme di assicurazioni sulla vita proprio perché coniugano i benefici del caso vita con quelli del caso morte. Se, infatti, il contraente muore durante la validità del contratto di polizza la compagnia assicurativa sarà tenuta a versare ai beneficiari quanto pattuito, se invece è ancora in vita alla scadenza contrattuale l’assicurato avrà diritto alla restituzione di quanto versato più gli interessi. In quest’ultimo caso il contraente avrà anche facoltà di decidere se percepire la somma spettante in un’unica soluzione o come rendita mensile. Alla luce di queste considerazioni si capisce come in entrambe le circostanze stiamo parlando di un reddito che può essere utilizzato come pensione complementare.
Come funzionano
Allo stesso modo di quanto accade per le altre assicurazioni sulla vita, anche con le polizze miste gli aspetti vengono regolarmente stabiliti all’atto della stipula contrattuale tra la compagnia di assicurazione e il contraente. Per capirci, nel contratto vengono stabiliti il premio da pagare, la durata, i massimali e ogni altro elemento utile. Con le polizze miste il premio assicurativo da pagare è composto da una quota destinata al risparmio (caso vita) e una quota che invece serve per coprire le forme di garanzie complementari. Nel caso, al termine del contratto, l’assicurato sia ancora in vita, la compagnia è tenuta a liquidargli la somma spettante. Una liquidazione che può avvenire o mediante rendita vitalizia o versamento dell’intero capitale in un’unica soluzione. In caso di decesso del contraente i beneficiari, a loro volta, avranno diritto a ricevere il capitale in un’unica soluzione o, previa esplicita richiesta, come rendita.
Convenienza delle polizze miste
Le critiche che vengono mosse contro le assicurazioni miste sono concentrate sul fatto che in caso di riscatto anticipato sono previste delle penali, con la conseguenza che si ottiene anche meno dei versamenti effettuati. Partendo dal presupposto che stiamo trattando di un contratto stipulato tra due parti pienamente d’accordo, appare chiaro che se una delle parti non tiene fede agli impegni dovrà pagare un risarcimento. Altri invece sostengono che è meglio separare la polizza caso morte da quella caso vita, un modo per garantirsi più flessibilità e più alti rendimenti.
La convenienza delle polizze miste però è da riscontrare nel fatto che queste forme di assicurazioni soddisfano due necessità: la maturazione di una somma da usare come pensione complementare e proteggere i propri familiari di fronte a un grave evento quale la morte, accadimento quest’ultimo che farebbe venire a mancare una fonte di reddito determinante per una famiglia. Le polizze miste quindi potrebbero risultare una buona soluzione per guardare alla quotidianità con maggiore tranquillità, anche se non esiste una soluzione che vale per chiunque. Meglio dunque farsi consigliare dagli esperti di settore e analizzare insieme a loro le reali necessità prima di fare la scelta definitiva sulla polizza da stipulare. Avere fretta e non consultare qualche professionista per conoscere meglio il funzionamento di queste formule assicurative potrebbe essere un grave e imperdonabile errore.
NUOVE ADESIONI A LEGACOOP
Importanti nuove adesioni a Legacoop Sud Sicilia. 18 milioni di fatturato, 60 imprese associate, 6 soci lavoratori, 145 occupati tra diretti e indiretti. Questi i numeri delle 4 cooperative nuove aderenti. La direzione nazionale di Legacoop, ha deliberato l’adesione alla Legacoop delle cooperative: Petrol Trinacria con sede in Modica, che commercializza carburanti ai propri associati, proprietari degli impianti; la Montibleilatte con sede in Ragusa, che commercializza il latte conferito dai soci allevatori; la cooperativa Masserie del Sole che gestisce un centro di lavorazioni carni specializzato nella lavorazione e distribuzione di carni locali; la cooperativa Sapori Iblei che gestisce due piccoli caseifici. Scrive la Lega: “In un momento storico particolare per il sistema economico generale e siciliano, l’adesione e la voglia di aggregarsi e stare insieme, per avere più forza e combattere il nanismo imprenditoriale del sud, è un atto di grande lungimiranza. Ai gruppi dirigenti di queste cooperative facciamo un grande plauso e li vogliamo portare ad esempio per i tanti che continuano a pensare che da soli è bello..”.
Il Presidente Crocetta a Modica per un sopralluogo nel territorio devastato dal temporale di domenica scorsa
Giovedì la Giunta regionale di Governo discuterà sulle risorse economiche, come somma urgenza, e la richiesta della calamità naturale da inviare alla presidenza e del Consiglio dei Ministri per il riconoscimento a beneficio del comune di Modica colpito, domenica scorsa, da un devastante nubifragio. Le risorse immediate per fare fronte alla viabilità, al sistema di depurazione e degli alvei e agli immobili (scuole e palazzo di Città) dovrebbero essere dell’ordine di tre milioni di euro. Quelli strutturali, per interventi utili a evitare le inondazioni di questi giorni e i danni conseguenti con risorse finanziarie, provenienti dal Piano Operativo di Coesione, dell’ordine di cinque milioni di euro. Questo è l’impegno assunto dal Presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, in visita martedì mattina a Modica il cui territorio ha subito una devastazione ari a quella accaduta il 26 settembre del 1902, quando l’alluvione provocò danni ingentissimi. A Palazzo San Domenico, sede del Comune, lo ha accolto il sindaco, Ignazio Abbate con la giunta al completo, il presidente del consiglio Garaffa e alcuni consiglieri. Presente il capo della Protezione civile regionale, ing. Calogero Foti, i funzionari della Protezione Civile della Sicilia orientale. Il sindaco Abbate, supportato dagli interventi dei responsabili dei servizi, ha fatto la conta dei danni che riguardano la viabilità, gli immobili, il depuratore di c.da Fiumara, il sistema fognario e lo stato degli alvei. Il presidente della Regione, Crocetta ha fatto sintesi degli interventi: intervenire sulle emergenze, ovvero sulla viabilità da ripristinare,(si tratta di 45 chilometri di strade da ripristinare), sugli alvei, sul depuratore compresa il ripristino della strada di accesso all’impianto e il sistema fognario soprattutto nella condotta di adduzione, poi sulla programmazione facendo il punto sulle infrastrutture da rendere efficienti al fine di evitare il ripetersi di fenomeni così dannosi per il sistema idrogeologico e la eliminazione dei rischi. Per tale ragione ha richiesto ai tecnici comunali di concerto alla Protezione civile una relazione sui danni, sulle emergenze e una mappatura completa sullo stato di fatto al fine di individuare le risorse da erogare in favore del comune di Modica come somma urgenza.
ASCENSORE DI VIA ROMA A RAGUSA FUORI SERVIZIO DA OLTRE UNA SETTIMANA
“Ci risiamo. E’ da più di una settimana che l’ascensore pubblico di via Roma, ormai famigerato per l’alta incidenza di guasti che continuano a verificarsi e per il fatto di essere rimasto fuori uso per moltissimi anni, risulta essere fuori servizio. E’ un cartello ad avvisare gli utenti che l’elevatore, al momento, risulta indisponibile”. A rilevarlo è la consigliera comunale Elisa Marino che chiede spiegazioni all’Amministrazione Piccitto invitando la stessa a verificare quali sono i motivi che tengono bloccato l’ascensore e a riattivarlo. “Abbiamo potuto appurare, in questi mesi di funzionamento – sottolinea la consigliera Marino – come l’ascensore si sia rivelato un mezzo utile per tutti coloro che intendono superare il dislivello tra la via Roma e la via Natalelli, sotto il ponte nuovo. Tra l’altro, è uno strumento utilissimo anche per consentire l’accesso al museo archeologico ibleo che sorge nei pressi e che, nelle ultime settimane, è stato al centro di una serie di polemiche anche per la mancanza di indicazioni specifiche per i turisti. Mi auguro, dunque, che l’ascensore possa ritornare in funzione il prima possibile e che si comprendano le ragioni per cui l’elevatore in questione continua ad essere oggetto di guasti di ogni tipo”.
LE SCELTE SULLA SALUTE. MARINA DI RAGUSA SENZA AMBULANZA
Da Venerdì 20 Gennaio Marina di Ragusa è stata privata dal servizio 118, in quanto l’ambulanza è stata spostata in altre sedi. “Non è la prima volta che assistiamo a questo giochetto, riteniamo e l’abbiamo sempre sostenuto, che la presenza del servizio 118 presso la guardia medica di via Schembri a Marina di Ragusa è di vitale importanza per chi abita nella frazione, vista la notevole distanza che c’e dall’ospedale di Ragusa. Ieri sabato 21 gennaio – racconta Angelo La Porta – recatomi per un controllo medico presso la guardia medica,oltre a constatare l’assenza del’ambulanza, ho notato invece la presenza del personale del 118 nonostante l’assenza dell’ambulanza. Veramente assurdo. Inoltre, appena entrato nella stanza del medico per essere visitato,ho dovuto fare i conti con una temperatura glaciale, perché le pompe di calore risultavano guasti da tanto tempo e nessuno fino ad ora ha cercato di sanare la questione. L’unica cosa positiva che ho potuto riscontrare in questa mia breve visita alla guardia medica di Marina, la disponibilità e la professionalità del medico di turno e del personale del 118 presente anche se privato dal loro compito lavorativo per l’assenza del mezzo. Il direttore generale dott. Aricò anziche’ pensare di mettere in atto “la demolizione ” della sanità ragusana, farebbe meglio con un po’ di coscienza e buon senso di agire diversamente, attraverso un piano di miglioramento dei servizi”.
ALLUVIONE DI MODICA, LA FORZA E IL CORAGGIO DEL VICE QUESTORE LIOTTI
Per aiutare fattivamente i suoi uomini, oberati da decine di richieste di soccorso, il neo Dirigente del Commissariato di P.S. di Modica non ha esitato ad uscire di casa a tarda sera e, a bordo della sua auto privata, una Toyota Rav 4, ha soccorso due famiglie, sfidando il tempo inclemente e guidando lungo le strade allagate con l’acqua alta fino ad un metro e mezzo. Il Vice Questore Aggiunto Nicodemo Liotti, domenica scorsa ha quindi dato una grossa mano d’aiuto ai poliziotti in servizio, usando la sua auto personale, che ben si prestava a questa situazione d’emergenza con le strade di fatto quasi impraticabili, contribuendo materialmente con gli uomini della Volante a togliere dai guai due famiglie che, a bordo di altrettante utilitarie, erano rimaste in panne in contrada Beneventano a Modica dove la strada si era trasformata in un torrente in piena. I poliziotti, con sprezzo del pericolo ed altissimo senso del dovere, riuscivano a tirare fuori i malcapitati, tra cui una bambina, attraverso i finestrini, dal momento che le portiere erano bloccate a causa dell’alto livello raggiunto dall’acqua piovana ed a trasbordarli, sani e salvi, al sicuro nell’autovettura di servizio della Polizia di Stato. Liotti è stato protagonista inoltre di altri due salvataggi, dei giovanissimi che avevano trascorso la prima serata in una discoteca della zona e che poi non erano riusciti a raggiungere le loro famigliei per la bomba d’acqua abbattutasi sul versante modicano. Soddisfazione viene espressa in riferimento a questo episodio a lieto fine dal Segretario Provinciale Generale del sindacato Ugl Polizia di Stato di Ragusa Vincenzo Cavallo: “Lo spirito di abnegazione degli uomini della Volante del Commissariato di P.S. di Modica e del Vice Questore Aggiunto Liotti è encomiabile – dice Cavallo – e, ritenuto al di sopra del dovere Istituzionale, fa onore alla Polizia di Stato, a tutte le Forze dell’Ordine e a quanti sono stati impegnati in decine di salvataggi, mettendo a repentaglio anche la loro stessa incolumità a tutela dei tanti cittadini in difficoltà a causa di questa eccezionale ondata di maltempo”.
Incendio in un casolare. Una donna rumena in prognosi riservata
Intervento della Volante della Polizia del Commissariato di Vittoria in piena notte su richiesta della centrale operativa dei Vigili del Fuoco di Ragusa in via Pozzo Bollente in corrispondenza del cavalcavia sulla linea ferroviaria. Dalla ricostruzione fatta dai poliziotti sembrerebbe che una donna rumena, A.A. 56enne, avrebbe accatastato dinanzi il portone d’ingresso parecchie masserizie e vi avrebbe appiccato le fiamme, poi sarebbe entrata in casa, sbarrato la porta e si sarebbe rinchiusa in mansarda. E’ lì che i Vigili del Fuoco, dopo avere abbattuto il portone, l’hanno ritrovata con i primi sintomi di intossicazione. Probabilmente la tragedia è stata sfiorata per poco. I Vigili del Fuoco, dietro il portone già danneggiato dalle fiamme hanno rinvenuto due bombole di gpl, delle quali una con il rubinetto aperto e dalla quale fuoriusciva gas. La donna è stata trasportata al pronto soccorso di Vittoria e si trova ricoverata in prognosi riservata. Presso il Commissariato di Polizia per tutta la notte sono state sentite le persone che vivono nei caseggiati adiacenti. Sembra che A.A., di carattere schivo, soffra di depressione, nel recente passato ha subito il dramma della morte di un figlio e ieri pomeriggio aveva avuto una accesa discussione col proprietario dell’immobile; subito dopo aveva cominciato a lanciare le masserizie fuori dalla finestra con la manifesta volontà di dare tutto alle fiamme. Le indagini della Polizia continuano in queste ore.
RAGUSA, PROTEZIONE CIVILE COMUNALE E VIGILI DEL FUOCO IN CAMPO PER L’EMERGENZA METEO
Gli uomini della Protezione Civile comunale, unitamente a quelli del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco a causa delle persistenti ed abbondanti piogge abbattutesi nel corso della serata di domenica e nella nottata nel territorio comunale, sono stati impegnati impegnati in numerosi interventi. Il sindaco Federico Piccitto a seguito della situazione di criticità riscontrata dal Presidio territoriale, legata alle piogge persistenti, ha attivato il Centro Operativo Comunale. Il personale della Protezione Civile Comunale, coordinato dal dirigente della Protezione civile comunale, architetto Marcello Dimartino ha effettuato i primi interventi nell’area di piazza Stazione, via Achille Grandi (rotatoria ASI), via Dott. Solarino, via Risorgimento, Lungomare A. Doria e nella zona del Porto turistico di Marina di Ragusa. Numerose sono state le altre operazioni portate avanti nel corso della nottata ed nella mattinata di lunedì. Tra gli interventi attuati il soccorso di persone in difficoltà nel sottopasso nel pressi dello stabilimento “”Carrubbe” sulla S.P. 60, presso cui è stata anche soccorsa un auto in panne, e sulla S.P. 13 nei pressi di “Punto Legno Firrito”. Numerosi anche gli interventi di squadre con autopompe per allagamenti registrati presso un negozio di via Roma, una casa in contrada Cento Pozzi, un garage di Contrada Fortugnello e numerosi appartamenti in Via Cagliari a Marina di Ragusa, in via Teresa di M. Calcutta , in via Quintino Cataudella, in via Colleoni e Via San Luca Cisternazzi, Operazioni similari sono state operate anche presso l’auditorium San Vincenzo Ferreri di Ibla ed un azienda di legnami nei pressi di contrada Bruscè, Transennata e messa in sicurezza anche la rotaroria ASI, via Addolorata e la stazione di Ibla ( per caduta massi). Chiusa al transito inoltre la strada SS. 194 nel tratto Ibla – Salinella, monitorato anche il fiume Irminio e messo un sicurezza di un immobile disabitato di via Sammito in cui è crollato un tetto. Il Sindaco Federico Piccitto rivolge il proprio personale ringraziamento a tutti gli uomini della Protezione civile comunale ed ai volontari per il lavoro svolto con grande capacità e competenza. “Un plauso particolare – dichiara inoltre il primo cittadino – voglio indirizzarlo al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco il cui prezioso lavoro delle diverse squadre impegnate nel territorio, è servito ad eliminare tutte le situazioni di pericolo per superare l’emergenza registrata”.
On. Nino Minardo: Maltempo e ingenti danni; subìto lo stato di calamità e di emergenza. Servono immediati interventi dai governi regionale e nazionale
Il parlamentare nazionale, Nino Minardo, nell’esprimere solidarietà a quanti hanno subìto danni a causa del maltempo di queste ultime ore, ha immediatamente chiesto al Governatore della Sicilia, Rosario Crocetta e al Premier, Paolo Gentiloni di “dichiarare lo stato di calamita’ naturale e di emergenza”. L’ eccezionale ondata di maltempo ha colpito tutta l’isola con violenti nubifragi che hanno messo in ginocchio tantissime province siciliane e tra queste quella di Ragusa. Il quadro della situazione è devastante. Centinaia di immobili e mezzi distrutti dalla violenza delle piogge e dal forte vento; le città più colpite Modica e Scicli, ma in tutta la provincia di Ragusa si sono verificati allagamenti, molte strade inagibili, pericolo di caduta massi e muri di contenimento crollati. Non solo le infrastrutture gravemente compromesse e distrutte anche l’agricoltura in 48 ore ha avuto il definitivo colpo di grazia; nella maggior parte dei casi molti agricoltori hanno perso l’intera produzione che aveva richiesto investimenti e lungo lavoro. I danni all’agricoltura sono ingenti, serre e colture a pieno campo completamente azzerate distrutte dal forte vento e dall’abbondante pioggia. Minardo ha quindi chiesto di proseguire immediatamente all’avvio della dichiarazione dello stato di calamità ed emergenza, invitando gli uffici competenti a procedere con urgenza e tempestivamente all’accertamento dei danni e alla delimitazioni degli stessi affinchè si possano subito ripristinare i luoghi fortemente a rischio e danneggiati”.
PIOGGIA TORRENZIALE, CONFAGRICOLTURA RAGUSA CHIEDE COMPUTO DEI DANNI E DICHIARAZIONE IN TEMPI RAPIDI DELLO STATO DI CALAMITA’.
Danni ingenti per il comparto agricolo e zootecnico ibleo e della Sicilia del Sud Est. Per tale ragione Confagricoltura Ragusa, con il presidente provinciale Antonino Pirrè e il direttore Giovanni Scucces, lanciano un appello alle istituzioni regionali e nazionali affinché in tempi rapidi possa essere declamato lo stato di calamità naturale. “La Regione si attivi immediatamente, senza perdere tempo, per operare nel migliore dei modi e dichiarare lo stato di calamità naturale dopo l’intensa pioggia torrenziale che si è abbattuta nelle ultime ore in provincia di Ragusa e che ha creato notevoli danni strutturali alle aziende agricole oltre che danneggiare le produzioni – spiegano all’unisono Pirrè e Scucces – Fiumi esondati, campi allagati ma anche muri crollati e aziende praticamente sott’acqua. Non è facile capire quali siano le perdite economiche ma sicuramente le zone più danneggiate, ovvero il modicano, lo sciclitano e l’ispicese, non possono attendere tempi lunghi. Occorre ripartire fin da subito cercando di ridurre i problemi e contenere le perdite anche rispetto a quanto è stato irrimediabilmente compromesso. Abbiamo già in passato fatto appello affinché non si perdesse tempo sulle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria in un territorio in cui, come tutti sanno, il rischio idrogeologico è alto. Non siamo stati ascoltati abbastanza e come si vede i danni sono sotto gli occhi di tutti. In pochi giorni abbiamo assistito alle gelate, alla neve intensa e alla pioggia. La Regione si attivi presto e con meticolosità, in modo da consentire anche i passaggi successivi presso il Governo nazionale”.
PIOVE ALL’INTERNO DEL PALAMINARDI. IL PD: “L’ONTA DEL RINVIO DI UNA GARA DEL MASSIMO CAMPIONATO DI BASKET FEMMINILE”
“Come è possibile che dopo mesi e mesi di segnalazioni, evidentemente tutte cadute nel vuoto, la città di Ragusa abbia dovuto fare i conti con una figuraccia senza precedenti a causa delle infiltrazioni verificatesi al Palaminardi di contrada Selvaggio?”. E’ l’interrogativo che il capogruppo del Pd, Mario D’Asta, pone all’Amministrazione comunale dopo il rinvio, deciso proprio per i problemi verificatisi, della gara tra Passalacqua e Venezia di basket serie A1 femminile. “E’ davvero increscioso quanto accaduto – sottolineano il consigliere dem – ancor più perché, come è stato possibile appurare, già da tempo, le segnalazioni erano state inoltrate in più di una occasione a palazzo dell’Aquila e ci si attendeva che le stesse fossero andate a buon fine. E ieri l’onta di un rinvio per disagi strutturali nel contesto di una gara del massimo campionato femminile di basket. Ci auguriamo, naturalmente, che si appurino le responsabilità e che adesso si corra ai ripari il prima possibile. E’ fondamentale che disagi del genere non si verifichino più. Ne va del buon nome di tutta la città”.
MALTEMPO A MODICA: LA POLIZIA METTE IN SALVO DIVERSE PERSONE
La Polizia di Stato è stata ininterrottamente impegnata nel soccorso pubblico di numerose persone, sin dal primo pomeriggio di domenica, rimaste in panne con i loro mezzi a causa delle piogge torrenziali che hanno colpito la città di Modica. Il maltempo ha causato numerosi disagi alla cittadinanza che ha contattato la Polizia di Modica chiedendo aiuto. Numerosi i soccorsi effettuati dagli uomini del Commissariato che, a bordo dei fuoristrada in dotazione, per tutta la notte sono stati impegnati nel prestare soccorso. In molti casi il livello dell’acqua ha raggiunto anche l’abitacolo, mettendo a repentaglio l’incolumità degli occupanti tra cui numerosi bambini; provvidenziale l’intervento della polizia che li ha trasbordati sui propri mezzi, conducendoli in siti sicuri.
Alluvione a Modica, si aspetta Crocetta
Queste le parole del sindaco Ignazio Abbate: “L’ondata violenta di maltempo che ha colpito il nostro territorio nella notte tra il 22 e il 23 gennaio ha messo in ginocchio Modica. Devastazione ovunque, danni per milioni di euro, famiglie sfollate, interi quartieri senza luce. Uno scenario impensabile che si è concretizzato in poche ore. “Modica saprà reagire, si rialzerà e tornerà più forte di prima”. Il primo cittadino di Modica dal tardo pomeriggio di domenica ha seguito in prima persona l’evolversi della situazione passando la notte insieme agli uomini della Protezione Civile, della Polizia Municipale, dei Vigili del Fuoco e i volontari che hanno perlustrato tutto il territorio facendo registrare numerosi interventi nelle zone più colpite. “In un primo momento dal comando regionale della Protezione Civile ci avevano segnalato un miglioramento all’orizzonte, declassando l’allerta da arancione a gialla. Nonostante ciò abbiamo continuato a pattugliare incessantemente disponendo la chiusura delle scuole. Abbiamo cominciato a ripulire le arterie principali dai massi e dai detriti portati da veri e propri fiumi in piena. Le situazioni più critiche sono state quelle registrate in via Fontana e in via Tirella, in corrispondenza con gli alvei dei torrenti. Decine di auto accartocciate, l’una sopra l’altra. Scantinati allagati, la via Tirella letteralmente spaccata in due per il cedimento del manto stradale. E’ solo un miracolo che non abbiamo registrato vittime ma solo danni (seppur ingenti) a cose. Dal 1902 è l’evento calamitoso più grave nella storia di Modica. Ma sono convinto che come allora, anche oggi i moddicani si sapranno rialzare. La Giunta ha deliberato la richiesta di calamità naturale inviandola a Palermo, da dove domani arriverà il Presidente Crocetta insieme al responsabile regionale della Protezione Civile, Calogero Foti per constatare di prima persona l’entità dei danni causati dall’alluvione. Abbiamo predisposto un apposito modulo da stampare dal sito istituzionale del Comune e compilare, consegnandolo presso l’ufficio comunale della Protezione Civile a Palazzo Azasi, dove allegare foto e descrizione dei danni subìti per ottenere il rimborso da parte della Regione. i cancelli. Solo la scuola dell’infanzia di Treppiedi Nord, che a causa di infiltrazioni alla caldaia è rimasta senza riscaldamenti, resterà chiusa fino al 25 gennaio con riapertura giovedi 26. Stessa sorte per le palestre di Piano Gesù e De Amicis a Modica Alta, che hanno bisogno di un profondo intervento di pulizia. Gli istituti invece rimarranno regolarmente aperti”.
Forti piogge nel ragusano
Dalle prime ore della serata di domenica tutte le squadre operative del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Ragusa hanno operato sul territorio per prestare soccorso e assistenza a cittadini in difficoltà a causa delle forti piogge. Tanti gli interventi per allagamenti alberi divelti ed ingombri stradali. Dalle 5.30 circa a causa dell forti piogge in zona via Fontana a Modica si è formato un corso d’acqua che attraversando strade e vie ha travolto auto ed allagato scantinati.
IL RAGUSANO ARCIVESCOVO GIAMBATTISTA DIQUATTRO NOMINATO NUNZIO APOSTOLICO IN INDIA E NEPAL
Il Sindaco di Ragusa Federico Piccitto, dopo aver ha appreso la notizia con la quale Papa Francesco ha nominato l’Arcivescovo, Mons. Giambattista Diquattro Nunzio Apostolico in India e Nepal, ha dichiarato: “A nome dell’Amministrazione comunale esprimo i sentimenti di grande soddisfazione della città che rappresentiamo che si aggiungono a quelli già espressi dalla Chiesa ragusana. A Mons. Diquattro l’augurio di un buon lavoro al servizio della comunità cristiana dei Paesi in cui è chiamato a ricoprire il prestigioso nuovo incarico affidatogli dal Santo Padre”.
Eliminazione delle province, rimediare all’errore scrive il senatore Giovanni Mauro
“Le cronache degli ultimi anni, degli ultimi mesi e di questi giorni, dimostrano senza possibilità di smentita che l’inseguimento di un’idea populistica, quale la cancellazione dell’ente Provincia, non ha che causato danni, in Italia come in Sicilia. All’Assemblea Regionale Siciliana, martedì, Forza Italia tenterà nuovamente di sistemare ciò che Crocetta ha sfasciato”. Lo dichiara il commissario azzurro per la provincia di Ragusa, sen. Giovanni Mauro.“Mi auguro che gli insegnamenti tratti dagli errori commessi fino a questo momento – dichiara – possano essere un tesoro largamente condiviso: non posso credere che dopo tutto questo tempo durante il quale l’infausta riforma è rimasta inattuata, ingessando l’intera isola, i parlamentari regionali di maggioranza non si siano passati una mano sulla coscienza”. “In queste ore – continua Mauro – lì dove le Province sono state cancellate in modo più efficiente che in Sicilia, si stanno avendo seri problemi per soccorrere i terremotati e chi è rimasto isolato dalla neve, proprio perché sono mancate le azioni di questi enti, le manutenzioni, l’opera di coordinamento nei soccorsi… L’auspicio è che chi siede a Sala d’Ercole, tra quanti hanno sostenuto la cancellazione delle Province Regionali, abbiano capito l’errore”.“E’ tempo di restituire alle Province – conclude Mauro – le competenze, le mansioni e il ruolo che avevano una volta, garantite, naturalmente, dal voto diretto dei presidenti”.
IN EUROPA CON MERITO
Presso la sala conferenze dell’Hotel Montreal di Ragusa si è svolta la presentazione dell’iniziativa “In Europa…..con Merito”, promossa dall’eurodeputato catanese di Forza Italia, on. Salvo Pogliese, alla presenza dell’on. Giorgio Assenza, di Milena Licitra e della dott.ssa Valentina Spadaro, dirigente regionale di Forza Italia Giovani. Sono stati illustrati i punti e i requisiti per aver accesso al bando, ossia un’offerta di sei stage nel 2017, due stage per chi è in possesso di laurea triennale e quattro stage per chi è in possesso di una laurea specialistica a ciclo unico presso il Parlamento Europeo, a Bruxelles, con una remunerazione di 1000,00 euro al mese per due mesi. A tale bando potranno partecipare i candidati in possesso di un diploma di laurea triennale o magistrale, specialista o a ciclo unico con priorità, per ovvie ragioni di attinenza, in classi di laurea in discipline di scienze politiche e sociali, economiche, giuridiche, o di scienze della comunicazione, che siano nati o residenti in Sicilia o in Sardegna, di età non superiore a 30 anni per chi è in possesso di laurea magistrale e 25 anni per chi è in possesso di laurea triennale, avendo riportato un voto di laurea non inferiore a 100/110. La domanda di partecipazione deve esser presentata, mediante l’invio del proprio curriculum vitae e di una autocertificazione attestante il luogo e la data di nascita, il luogo di residenza e il possesso del diploma di laurea con relativa votazione, entro le ore 12:00 di martedì 31 Gennaio 2017, tramite email indirizzata a “[email protected]”
IL MALTEMPO DEGLI ULTIMI GIORNI RENDE IMPRATICABILI ALCUNE STRADE DI RAGUSA
“Alcune strade di Ragusa, in precedenza rattoppate con asfalto approssimativo, si sono ritrasformate in groviera, con grave pericolo per gli automobilisti che non hanno potuto evitare le buche perché occultate dalla presenza di acqua per le intense precipitazioni atmosferiche”. A denunciarlo è il presidente di Ragusa in Movimento, Mario Chiavola, il quale ha raccolto le segnalazioni dl numerosi utenti sui social girando la segnalazione al sindaco Piccitto. “Il caso di via Rossitto, in questo senso, è emblematico – sottolinea Chiavola – le ultime piogge hanno dissestato il manto stradale in maniera irrimediabile, compromettendo anche quelle piccole superfici che erano state ripavimentate. L’asfalto è tutto saltato. Chiediamo, dunque, un intervento urgente del Comune, e sollecitiamo l’Amministrazione ad intervenire, per evitare che qualcuno si faccia male. Per non parlare anche dei problemi meccanici che le vetture potrebbero subire. Con ricadute negative, nell’uno e nell’altro caso, per l’ente di palazzo dell’Aquila alla luce delle potenziali richieste di risarcimento che si troverebbe costretto a dovere fronteggiare”.
23° Anniversario dell’uccisione degli Appuntati Vincenzo Garofalo e Antonino Fava, medaglie d’oro al valor militare “alla memoria”
23 anni fa l’eccidio di Scilla, in Calabria, in cui morirono, colpiti da una raffica di mitra, gli appuntati Vincenzo Garofalo e Antonino Fava, medaglie d’oro al valor militare alla memoria. A Donnalucata città natale dell’Appuntato Garofalo, nella piazza dedicata al militare, si è svolta, alla presenza dei familiari del militare, la cerimonia di commemorazione a cui hanno presenziato il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Ten. Col. Federico Reginato, il sindaco di Scicli, Vincenzo Giannone ed altre autorità militari, civili e religiose provinciali e locali. La commemorazione è cominciata con un momento di preghiera del Sacerdote Don Nello Garofalo della parrocchia S. Caterina da Siena di Donnalucata, successivamente sono intervenuti, il Sindaco di Scicli, Enzo Giannone, che ha ricordato il momento in cui la notizia giunse al Comune, ventitre anni fa ed il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Ragusa, Ten. Col. Federico Reginato che ha rivolto un pensiero in ricordo del sacrificio dei carabinieri. La cerimonia si è conclusa con un picchetto d’onore presso il monumento eretto ai due militari dell’Arma dove, sulle note del silenzio, è stata deposta una corona di alloro. Al termine della commemorazione, gli studenti del coro e dell’orchestra della scuola E. Vittorini e Don Milani hanno intonato l’Inno di Mameli.