15-06-2025
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Archivio della categoria: attualità

SOLIDARIETA’ DELL’ASP ALLE REGIONI COLPITE DAL TERREMOTO

download-1La Direzione Strategica dell’Azienda, a seguito del recente sisma che ha gravemente colpito le Regioni del Centro Italia, al fine di porre in essere ogni utile adempimento che possa fornire un concreto aiuto alle proprie ditte fornitrici residenti nelle zone terremotate, ha avviato, su iniziativa della direzione amministrativa, una ricognizione dei relativi rapporti contrattuali disponendo, prioritariamente rispetto alla tempistica massima fissata dalla norma, l’immediato pagamento dei corrispettivi in ordine ai crediti maturati.

 

                                                               

MARINA DI RAGUSA, TURISTI PULISCONO LA SPIAGGIA

turisti-pulizia-2“Abbiamo appreso attraverso i social come alcuni turisti che svernano al porto turistico di Marina di Ragusa, armati di sacchi di spazzatura e rastrelli, abbiano bonificato dalla spazzatura la spiaggia limitrofa all’infrastruttura. Ma l’Amministrazione comunale non si vergogna un po’ a prendere atto di questa situazione?”. Lo dice la consigliera comunale Elisa Marino dopo che la vicenda è diventata di pubblico dominio tra tutti gli internauti. “L’episodio, in sé – sottolinea Marino – dimostra il grande livello di civiltà delle persone che ospitiamo e che vorrebbero godere delle nostre bellezze senza problemi particolari. Questa vicenda mette in rilievo l’assoluta disattenzione del Comune nei confronti di turisti e visitatori per i quali dovremmo avere il massimo rispetto anche perché scelgono la nostra realtà per svernare con tutte le ricadute positive, dal punto di vista economico, che ciò significa. Perché, allora, l’assessore all’Ambiente non si organizza e non verifica come è possibile intervenire per venire incontro alle esigenze di queste persone? Ma che figura ci abbiamo fatto come città se chi viene da fuori si è sentito in dovere di prendere un sacco della spazzatura e di bonificare le nostre spiagge dall’immondizia? E’ davvero grave, sul piano dell’immagine, quello che è accaduto. Speriamo che a qualcuno possa rimordere la coscienza e che si dia da fare per invertire una tendenza che, anche in questo campo, risulta purtroppo essere deficitaria”.

 

RAGUSA SALDO TARI, CRITICHE DEI CONSIGLIERI PD

download“L’arrivo delle bollette recanti il saldo Tari si è trasformato, per i ragusani, nell’ennesima mazzata. Purtroppo, così come andiamo dicendo da tempo, l’Amministrazione grillina si sta caratterizzando per tutta una serie di scelte infelici in materia tributaria. Scelte che hanno determinato l’aumento indiscriminato dei tributi locali, come se Ragusa fosse un Comune in dissesto”. Lo sottolineano i consiglieri comunali del Pd Mario D’Asta e Mario Chiavola i quali, in queste ultime ore, hanno intercettato la protesta dei numerosi contribuenti che, avendo ricevuto la bolletta a casa, assolutamente insoddisfatti per i calcoli fatti nonché per il ventilato sconto a favore teoricamente di chi effettua la differenziata ma che si è risolto in una pratica complicatissima, stanno manifestando tutto il proprio dissenso. “Oltre agli uffici intasati – continuano i consiglieri democratici – abbiamo a che fare con delle determinazioni di ordine tributario che mettono in rilievo, ancora una volta, come l’interesse primario di questa Giunta sia solo quello di tartassare i cittadini ragusani. Spendono e spandono per l’effimero, come se nulla fosse, e i numeri della stagione estiva lo testimoniano, con cifre a sei zeri che confermano l’esborso per le casse del Comune, e poi si rivalgono sui cittadini i quali, nonostante il grave momento di crisi, quando invece vorrebbero potere contare su una maggiore attenzione da parte dell’ente di palazzo dell’Aquila proprio su queste tematiche, si vedono costretti a dovere fare i conti con questa grave situazione. Rispetto allo scorso anno si è registrato un aumento spropositato per ogni utenza”.

 

 

CHIUSURA CORFILAC, SONIA MIGLIORE PRONTA ALLE BARRICATE PER DIFENDERE LA STRUTTURA

corfilac-351x185“Sul futuro del Corfilac bisogna agire con determinazione seguendo la prassi necessaria e rendendo esplicita la volontà politica dell’Amministrazione comunale. Nei preavvisi di licenziamento, infatti, il presidente Barbagallo racconta una storia ben precisa. Dice ai dipendenti che i soci, pur sollecitati, non hanno manifestato la volontà di prorogare la durata dell’ente. Il Comune di Ragusa però ha chiesto un incontro alla Regione per ‘condividere le necessarie e urgenti determinazioni da prendere in ordine alla durata del Consorzio”. La consigliera Sonia Migliore sposa la causa del Corfilac che continua in una lenta agonia. Scrive la Migliore: “C’è, a nostro avviso, un difetto di procedura e riteniamo che, stando a quanto scrive Barbagallo, una lettera alla Regione per chiedere un incontro non basta, ma anzi rappresenta un modo per spostare la discussione dalla sede opportuna a un’altra. Invece, invitiamo il presidente Barbagallo a convocare il Comitato dei Consorziati, organo deputato per Statuto a deliberare il rinnovo, con all’ordine del giorno la proroga dell’Ente. Il Comune, intanto, se ritiene che il Consorzio sia da salvare così come dice, faccia esplicita e immediata richiesta di convocazione del Comitato per discutere lo stesso ordine del giorno. E’ necessario che tutti i soci rendano esplicite le proprie intenzioni per il futuro del Consorzio, cosa che ancora non hanno fatto…L’Amministrazione ci dica se intende o meno finanziare il Consorzio con altre risorse. Siamo convinti che per affrontare nel modo corretto tutta questa faccenda siano necessarie autorevolezza e determinazione”. Quindi la consigliera annuncia che insieme alla sua associazione sarà pronto alle barricate per difendere il Consorzio di Ricerca Filiera Lattiero-Casearia “dall’ennesimo tentativo di colpire Ragusa con manovre regionali che hanno il solo scopo di indebolire il prestigio del nostro territorio”.

RAGUSA, NOTTE DI HALLOWEEN DA DIMENTICARE PER I PARROCCHIANI DELL’ECCE HOMO

porta-colpita-dalla-fiorieriaUno spiacevole atto vandalico si è consumato in piazza Solferino, dinanzi all’ingresso del salone parrocchiale della chiesa Ecce Homo, dove si stava svolgendo una festicciola per i ragazzini. Un gruppo mascherato di preadolescenti, verosimilmente non del quartiere, era in giro per questa zona del centro storico, di certo per celebrare la notte di Halloween, e non ha trovato niente di meglio da fare se non scagliare verso l’ingresso le nuove fioriere che erano state collocate da qualche giorno sul sito, distruggendole in tutto e per tutto. Tra l’altro, una delle fioriere è andata a finire contro una delle porte in vetro che è parzialmente andata in frantumi, con tutti i pericoli che tale situazione avrebbe potuto comportare. La denuncia arriva dal presidente dell’associazione politico-culturale “Ragusa in Movimento”, Mario Chiavola, che ha raccolto le segnalazioni di alcuni residenti e soprattutto di chi stava partecipando alla festa. “Torniamo ad invocare maggiore attenzione in tutte le zone del centro storico superiore perché i residenti sono stanchi di fare i conti con queste spiacevoli situazioni. I controlli sono necessari anche per evitare episodi del genere. E le telecamere della videosorveglianza avrebbero potuto essere d’aiuto”.

 

 

 

 

LE RAGAZZE DELLA PASSALACQUA RICEVUTE DAL SINDACO PICCITTO

presentazioneLa Passalacqua è stata ricevuta nell’aula consiliare del Comune di Ragusa dal sindaco Federico Piccitto e dal vicesindaco Massimo Iannucci. L’occasione della cerimonia a palazzo dell’Aquila è stata quella della presentazione del debutto casalingo in Eurocup, in programma questo giovedì alle ore 20,30. Al momento non proprio felicissimo, a livello di risultati e prestazioni, si contrappone una invariata fiducia nelle giocatrici e in tutto lo staff. E’ emerso proprio questo dalle parole del presidente Gianstefano Passalacqua, che ha ringraziato l’Amministrazione per la costante attenzione rivolta nei confronti della propria squadra.  Avversarie le francesi del Nantes che, proprio come Ragusa, si trovano a punteggio pieno nel gruppo E.

Uffici Postali chiusi, sciopero generale il 4 novembre

sciopero-generale-poste-italiane-tutte-le-informazioni_953329I sindacati hanno proclamato lo sciopero generale in Poste Italiane Spa per l’intera giornata del 4 novembre con manifestazioni in ogni regione. A Roma è previsto un presidio di fronte al Mef e una manifestazione davanti la sede centrale di Viale Europa 175. scrivono i sindacati: “La decisione del Consiglio dei Ministri di quotare in Borsa un ulteriore 29,7% e del conferimento a Cassa Depositi e Prestiti del rimanente 35% del capitale, con l’uscita definitiva del Ministero dell’Economia dall’azionariato di Poste Italiane, muta completamente gli assetti societari e il controllo pubblico in Poste Italiane. Una decisione assunta a breve distanza dal primo collocamento azionario di oltre il 30% effettuato ad ottobre 2015. Una privatizzazione che ha il solo fine di fare cassa e recuperare qualche miliardo di euro per “lenire” il debito pubblico, ma che non tiene in considerazione il ruolo sociale svolto da Poste Italiane sull’intero territorio. Già ora si assiste ai reiterati interventi di chiusura degli Uffici Postali nelle zone più disagiate e al recapito della corrispondenza a giorni alterni, scelta contestata recentemente dal Parlamento Europeo, compromettendo qualità del servizio offerto e la garanzia del servizio universale. Le Segreterie Nazionali di categoria ritengono estremamente grave e antieconomica l’intera operazione di dismissione da parte dello Stato, in considerazione che  dal 2002 ad oggi Poste Italiane ha sempre avuto bilanci positivi e versando consistenti dividendi al Ministero dell’Economia, quindi alla collettività, quale azionista di riferimento. Con questa operazione il governo viene meno, dopo 160 anni di Poste Italiane, al dovere di garantire alla cittadinanza e alle sue fasce sociali più deboli un servizio essenziale. Privatizzare Poste Italiane, azienda che fa utili e offre servizi competitivi, può celare dietro una privatizzazione per togliere dal mercato l’unico concorrente scomodo delle banche, che oggi troppo spesso sono nell’occhio del ciclone della finanza speculativa. Attraverso Poste Italiane passa anche la democratizzazione del risparmio nel nostro Paese, per costi, trasparenza e rendimenti garantiti, con i suoi 500 miliardi di euro raccolti ogni anno dal risparmio postale negli oltre 13.000 Uffici Postali”.

 

 

 

IL 12 E IL 13 NOVEMBRE A CHIARAMONTE LA FIERA DEL FUNGO

fiera-del-fungo-a-chiaramonteIn primo piano la bontà dei prodotti locali attraverso uno speciale weekend dedicato alle degustazioni. E’ lo spirito con cui è stata organizzata la prima edizione della Fiera del fungo in programma il 12 e il 13 novembre a Chiaramonte Gulfi. Saranno corso Umberto e piazza Duomo a fare da cornice a questo evento inedito per il centro montano. L’appuntamento, promosso dal Gruppo Alfa della Protezione civile, con il sostegno dell’Amministrazione Comunale e la collaborazione del Consorzio Chiaramonte, è anche un modo per destagionalizzare il turismo sul territorio cittadino. La manifestazione sarà caratterizzata anche dal mercatino dei prodotti tipici delle varie aziende presenti nel comprensorio e che proporranno la degustazione delle bontà locali, soprattutto quelle legate a questo periodo dell’anno. Ovviamente immancabile il classico panino con la salsiccia per non parlare del prodotto regina della kermesse, vale a dire i funghi. Senza dimenticare frittelle e vino nuovo, d’obbligo se si riflette sul fatto che la fiera è organizzata durante la cosiddetta “estate di San Martino”. In più, è in programma un convegno che consentirà di scendere più nel dettaglio in ordine alle caratteristiche di alcuni funghi. E che si voglia fare attenzione a questo particolare aspetto è testimoniato dal fatto che durante le giornate dell’11, 12, 18 e 19 novembre, si terrà la 4° edizione del corso per il rilascio dell’attestato di formazione micologica, valido per l’autorizzazione alla raccolta dei funghi, organizzato dall’associazione Nivèra. Gli organizzatori, inoltre, fanno sapere che una parte dei proventi sarà devoluto ai terremotati del Centro Italia.

ANTONIO TRINGALI: “PER IL CORFILAC SERVE UN IMPEGNO CORALE, SMARCATO DA APPARTENENZE POLITICHE”

 

download“In vista della conferenza dei capigruppo consiliari al Comune di Ragusa – dichiara il presidente del massimo consesso di Ragusa – è mia intenzione aprire un confronto a 360° con i consiglieri comunali, partendo dall’attività sinora posta in essere dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Federico Piccitto, in ordine all’interlocuzione avviata con il Governo regionale. Priorità assoluta la salvaguardia del Corfilac, quale eccellenza iblea di ricerca e dei posti di lavoro. In occasione della conferenza dei capogruppo consiliari, è infatti mia intenzione – dice Antonio Tringali- sottoscritto promuovere un momento di confronto sul futuro del Corfilac. Prioritariamente, come metodo di lavoro, ritengo che tutti insieme dobbiamo abbandonare le appartenenze politiche e partitiche e muoverci all’unisono proprio perché la questione Corfilac attiene a tutta la città ed ai lavoratori che vi prestano servizio da anni. Sono due le proposte che sottoporrò all’organismo. La prima è quella di convocare un Consiglio Comunale aperto, concertato con il sindaco, da tenersi direttamente al Corfilac, a cui invitare anche i vertici regionali, le sigle sindacali, la deputazione regionale iblea e quanti hanno voce in capitolo su questa vicenda che pare non abbia mai una soluzione definitiva. La seconda proposta è quella di programmare un incontro a Palermo con i vertici della Regione a cui prenderanno parte una delegazione di capigruppo consiliari ed una delegazione di dipendenti del Corfilac, per comprendere tempi, prospettive e modalità per mantenere in vita questo fiore all’occhiello della nostra realtà, cercando di ottenere importanti certezze sulla salvaguardia dei livelli occupazionali”.

BEATA MARIA SCHININA’, TRE GIORNI DI INIZIATIVE IN CASA MADRE A RAGUSA PER CELEBRARE IL 26ESIMO ANNIVERSARIO DELLA BEATIFICAZIONE

 

il-busto-della-beata-schinina-nella-casa-madreScelse di vivere in umiltà e semplicità dedicandosi alla cura degli infermi, degli abbandonati e dei poveri. Istituì le suore del Sacro cuore di Gesù perché fossero di aiuto in ogni genere di miseria. Suor Maria Schininà è beata dal 1990. E questo giovedì 3 novembre prenderanno il via tre giorni di celebrazioni per festeggiare il 26esimo anniversario della beatificazione. Alle 18, in Casa Madre, piazza Cappuccini, ci sarà la celebrazione eucaristica presieduta da don Marco Diara, arciprete parroco di Monterosso Almo e animata dal coro parrocchiale. Dopo la santa messa, il sindaco di Monterosso, Paolo Buscema, offrirà a nome della cittadinanza l’olio che alimenterà, durante l’anno 2016-2017, la lampada votiva della Beata Maria Schininà. Venerdì 4 novembre, sempre a partire dalle 18 e sempre in Casa Madre, ci sarà la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Ragusa, mons. Carmelo Cuttitta. La funzione religiosa sarà animata dal coro delle suore e dei giovani. Infine, sabato 5 novembre, stavolta a partire dalle 18,30, la celebrazione eucaristica sarà presieduta da don Salvatore Mercorillo e animata dall’oratorio Spazio di Ragusa. Sempre sabato, ma alle 19,30, nel salone della Casa Madre di piazza Cappuccini 18, sarà presentato il recital “Alla madre dei poveri” con video e canti eseguiti da Carmela Cascone, Gianfranco Chessari e dal coro San Pio X con interventi canori degli alunni della scuola Santissimo Redentore di Ragusa.

CIMITERI RAGUSA, POLEMICHE PER GLI ORARI DI APERTURA

cimitero-ragusa-ibla“Ragusa città normale? Assolutamente no. Siamo a due giorni dalla commemorazione dei defunti e cosa si sceglie di fare per il cimitero di Ibla? La chiusura alle 13. Sì, proprio così, i cimiteri che dappertutto la domenica, prima delle celebrazioni dedicate ai defunti, sono aperti sino alle 18 (a Modica e Scicli di certo) e sino alle 19 addirittura a Vittoria e Comiso, a Ragusa invece chiudono alle 13”. La denuncia arriva dai consiglieri comunali del Pd Mario Chiavola e Mario D’Asta. I quali aggiungono: “A Ibla cimitero chiuso oggi alle 13,20. E immaginiamo che lo stesso sia accaduto anche a Ragusa centro e a Marina. E perché accade tutto questo? A chiederselo, sbalorditi, sono i cittadini, a centinaia, magari proprio quelli che si spostano dalle zone rurali infinitamente lontane dalla città per onorare i propri cari defunti. Come mai in prossimità del 2 novembre debbono essere chiusi proprio i luoghi dove i defunti si vanno a visitare e cioè i cimiteri? Diciamo basta a queste scelte scellerate e irrispettose della tradizione”.

 

RAGUSA, NASCE IL COMITATO CITTADINO POGGIO DEL SOLE

sp-25Si è costituito domenica pomeriggio a Ragusa presso un’abitazione di Poggio del Sole la popolosa contrada di Ragusa a 5 chilometri da Ragusa sulla strada per Marina un Comitato denominato col nome della contrada.  Scopo della costituzione di questo organismo è quello di interloquire con le autorità comunali e provinciali per avere alcune strutture e servizi essenziali alla vita in una contrada molto popolata. Anzitutto è stato discusso in sede di assemblea, una rotatoria tra la provinciale Ragusa-Marine r ls comunale Poggio del sole-Monte Renna quadrivio che si presenta attualmente di una pericolosità inaudita e dove gli incidenti sono sempre all’ordine del giorno: poi l’illuminazione pubblica che funziona,  soprattutto sulla provinciale ad intermittenza, e quindi anche i servizi di raccolta dei rifiuti urbani con  raccoglitori posti attualmente anche ad oltre un chilometro di molte abitazioni per le quali però le tasse si pagano regolarmente. Intanto come primo atto il Comitato chiederà nei prossimi giorni un incontro con  l’assessore ai lavori pubblici del Comune Corallo e quindi con il Commissario all’ex provincia Cartabellotta per la rotatoria sul quadrivio.

I CONTESTI DELL’ACCOGLIENZA E DELL’INTEGRAZIONE

nave-porto-empedocle-immigratiSi svolgerà in due luoghi-simbolo degli sbarchi e della prima accoglienza di migranti in arrivo dalla sponda meridionale del Mediterraneo, a Chiaramonte Gulfi e Pozzallo, il quinto appuntamento – unico in Italia – del progetto “Giornalismo e migrazioni” promosso da NetOne, rete internazionale di professionisti della comunicazione diffusa nei cinque continenti, che opera a servizio del dialogo e della pace tra i popoli. Obiettivo del percorso è l’apertura di una via originale di interpretazione e di narrazione del fenomeno migratorio, che metta in rapporto di collaborazione fattiva giornalisti, operatori dei media, esperti di comunicazione, politici ed amministratori e rappresentanti di ONG, accademici ed operatori sociali, per meglio chiarire i contorni di questo macro-fenomeno. Il metodo è quello dell’ascolto e dell’interesse reciproco  recandosi insieme sui luoghi della crisi per viverne la realtà, analizzarla e comunicarla. Tali simposi professionali si sono svolti sinora in alcuni luoghi caldi della crisi migratoria: Budapest (Ungheria), Atene (Grecia), Man (Costa d’Avorio), Varsavia (Polonia). I prossimi in programma saranno a Beirut (Libano), dal 24 al 27 novembre e Bruxelles (Belgio) dal 26 al 28 gennaio. La tappa italiana del percorso sarà quindi in provincia di Ragusa, Chiaramonte Gulfi e a Pozzallo, in collaborazione con il Centro Mediterraneo di Studi e Formazione Giorgio La Pira. La due giorni di lavoro che prenderà il via presso la Sala Sciascia di Chiaramonte Gulfi il 4 novembre prossimo prevede, oltre a momenti seminariali, anche una visita alle comunità SPRAR per conoscere il modello di accoglienza diffusa. La tavola rotonda, dal titolo “Giornalismo e migrazioni”, in programma il 5 novembre, nella sede del Centro mediterraneo di studi e formazione “Giorgio La Pira” (via San Giovanni, Pozzallo), proporrà un approfondimento di queste tematiche e un’analisi-compendio dell’esperienza vissuta. È aperto alla partecipazione della città e di quanti (istituzioni, amministratori, operatori del sociale, ONG, cittadini) vogliano condividere questa esperienza e vogliano approfondire i temi ad essa collegati. Interverranno il segretario provinciale dell’Assostampa di Ragusa, Gianni Molè e il direttore del periodico Città Nuova Michele Zanzucchi. Relatori: Pal Toth, giornalista, responsabile internazionale NetOne (Ungheria); Stefania Tanesini, giornalista, responsabile comunicazione Loppiano-Firenze (Italia); Giulio Meazzini, giornalista Città Nuova (Italia); Cristina Montoya (Colombia), sociologa della comunicazione, Ist. Univ. Sophia di Loppiano (FI).

Consorzi di Bonifica, canoni quadruplicati

consorzio-bonifica-1“Non bastavano le crisi di mercato, la concorrenza sleale, le carenze strutturali, i danni causati dal maltempo. Mancava solo il Consorzio di Bonifica di Ragusa che aumenta in maniera spropositata i canoni ai consorziati fino a quadruplicarli”. La denuncia è dell’on. Giorgio Assenza, parlamentare regionale ibleo di opposizione che ha partecipato a Pedalino a un’affollata assemblea di agricoltori ragusani, vittime dell’ennesima decisione cervellotica del governo regionale. “Tutto nasce – continua Assenza – da una norma prevista dalla Legge di stabilità regionale, che prevede l’obiettivo per i Consorzi di Bonifica di conseguire, entro il 2020, l’equilibrio finanziario. A pagare però saranno i consorziati, ovvero le realtà produttive agricole, che dovranno versare i canoni partire dall’anno 2014, dunque in maniera illegittimamente retroattiva, sostenendo il peso dei debiti fuori bilancio dell’Ente. Tutto ciò è inaccettabile ed è reso particolarmente odioso dall’inefficienza di questi enti, da sempre carrozzoni al servizio delle varie clientele politiche, gravati da situazioni economiche paradossali, come a Ragusa, dove a causa di una vertenza ci sono lavorati pagati per starsene a casa”. “L’agricoltura siciliana – conclude Assenza – vive una delle peggiori crisi della sua storia. Questo aumento dei canoni è l’ennesimo scempio compiuto per risanare debiti accumulati da decenni di sprechi. È necessario intervenire con forza affinché si arrivi a una soluzione che non penalizzi gli agricoltori e riduca i canoni dell’acqua per uso irriguo, cercando altrove le risorse necessarie al raggiungimento dell’equilibrio finanziario di questi enti.  Chiediamo la mobilitazione di tutti i rappresentanti istituzionali, in primis i sindaci della provincia, per evitare, ripeto, che si compia l’ennesimo scempio contro l’agricoltura iblea e siciliana”.

 

 

 

 

RAGUSA, QUATTRO NUOVI SCUOLABUS PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO DEGLI STUDENTI

 

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Consegnati al Comune due dei nuovi quattro scuolabus che si aggiungono a quelli già utilizzati per garantire il servizio di trasporto scolastico. A fornire i quattro automezzi, due alimentati a diesel e due a metano, è la società Sivibus Spa di Palermo che si è aggiudicata l’appalto per il prezzo di € 232.147,188. Il sindaco Federico Piccitto e l’assessore all’ambiente e trasporti Antonio Zanotto hanno voluto prendere visione, presso l’autoparco comunale, dei nuovi scuolabus a cui se ne aggiungeranno a breve altri due che entreranno in servizio nei prossimi giorni. “Il rinnovo e potenziamento per parco scuolabus – dichiarano gli amministratori- ci consente di potere garantire un più efficiente servizio di trasporto dei nostri giovani studenti che potranno così contare su nuovi automezzi di ultimissima generazione che rispondono anche alle normative antinquinamento più recenti per la salvaguardia a tutela dell’ambiente”.

IL COMITATO PUNTARAZZI IN DELEGAZIONE DAL SINDACO DI RAGUSA STRAPPA L’IMPEGNO A INSERIRE UN MILIONE E 100MILA EURO NEL PROSSIMO BILANCIO PER IL COMPLETAMENTO DELLA FOGNATURA

il-comitato-puntarazzi-con-sindaco-e-assessoreUna delegazione del villaggio Puntarazzi è stata ricevuta dal sindaco di Ragusa Federico Piccitto e dall’assessore ai Lavori pubblici, Salvatore Corallo. L’obiettivo era quello di chiarire alcuni passaggi che riguardavano la fognatura di Puntarazzi, inizialmente annunciata dall’assessore Corallo, successivamente non inserita nelle opere 2016 in bilancio, nonostante la promessa fatta dal sindaco in assemblea pubblica davanti a centinaia di residenti. il portavoce del comitato, Peppe Calabrese, ha spiegato che l’incontro è servito a chiarire un po’ di cose. Questa la dichiarazione di Calabrese: “Il sindaco, non prima di aver precisato che le scelte messe in campo da questa maggioranza sono farina del suo sacco e che gli assessori, in questo caso Corallo, prima di muoversi rispetto a qualsiasi problematica chiedono la sua autorizzazione, trattandosi di suoi delegati, ha ammesso il proprio imbarazzo sostenendo che l’opera non è stata inserita nel piano 2016 nonostante la promessa. Nel merito, il primo cittadino ha precisato che, nonostante esistesse la sua volontà, ha dovuto fare i conti con resistenze dal punto di vista tecnico”.  Questo riporta Calabrese per sottolineare delle crepe dentro l’esecutivo. E’ una impressione, è una libera traduzione di quel che ha detto Piccitto? Se Calabrese esagerasse meriterebbero una precisazione o una smentita da parte del primo cittadino. Chissà se Piccitto preferirà lasciar correre oppure far passare questo messaggio sostenuto da Calabrese? L’ex consigliere nello stesso comunicato parla della delusione provata dai residenti nell’avere appreso che la promessa del sindaco era rimasta tale ma che l’assemblea di Puntarazzi ha  deciso di riprendere la trattativa con il primo cittadino. “Il sindaco, alla presenza del dirigente del settore, ha garantito, e non solo promesso stavolta, che nel bilancio del 2017 che sarà approvato dalla Giunta sarà possibile trovare posizionati, alla voce “Realizzazione fognatura in contrada Puntarazzi”, risorse pari a un milione e centomila euro con finanziamenti certi per la realizzazione dell’intero percorso. Le parti hanno discusso e convenuto che l’impianto di smaltimento deve essere esteso su tutto il piano di recupero di Puntarazzi, nessuno escluso. I tecnici presenti e competenti hanno detto che stanno lavorando sul computo metrico per stabilire con maggiore certezza le somme che servono e hanno garantito che presto saranno in grado di mostrare il progetto definitivo in modo tale che all’approvazione del bilancio, in pochi giorni, lo stesso possa diventare progetto esecutivo, così da passare all’appalto dell’opera in tempi brevi.

Più aziende  e più facilità di accesso ai finanziamenti: inizia la vera ripresa?

unioncamere-sicilia-santa-vaccaroLa ripresa economica comincia a dare dei segnali apprezzabili in Sicilia, dove aumenta il numero di richieste del microcredito, e dove cresce il numero delle nuove attività con un saldo nettamente positivo rispetto alle cessazioni. Secondo i dati analizzati da Movimprese, nel periodo che va da luglio a settembre, tra attivazioni e  cessazioni prevalgono le prime per oltre 1200 unità. Ciò porta a un aumento dello 0,26%, ma che denota un’inversione di trend rispetto ai periodi più negativi del passato.

Ma il dato che rende meno cupo il futuro è quello che riguarda le varie province siciliane, dove tutte riportano dei dati positivi. Se si va a considerare le migliori troviamo

Agrigento che ha riportato un dato positivo dello 0,41%, seguita da Caltanissetta con un +0,38%, quindi con Enna con un +0,37% e Messina con +0,35%. Le altre si sono assestate su valori più vicini o leggermente più bassi del valore medio regionale.

I settori che hanno maggiormente contribuito sono stati “Agricoltura e turismo”. A detta del  segretario generale di Unioncamere Sicilia Santa Vaccaro dato che “sono i settori su cui più di tutti scommettono i nuovi imprenditori, specialmente i giovani. Il sistema camerale offre loro tutta l’assistenza necessaria per aprire una nuova attività e al momento è in atto il progetto “Crescere imprenditori” che è destinato proprio a promuovere l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità dei ragazzi da 18 a 29 anni”.

Una ripresa che comunque è complessivamente figlia di una serie di iniziative che vede anche l’accordo tra Assoconfidi Sicilia e la Irfis Fin Sicilia. A commentare la notizia è intervenuto il presidente di  Assoconfidi Sicilia  Vito Rinaudo, che ha posto sotto i riflettori il fatto che questo accordo “prevede che i 18 confidi aderenti ad Assoconfidi Sicilia possano proporre i prodotti dell’Irfis alle aziende associate. In questo modo l’Irfis che ha due sole sedi, a Palermo e a Catania, potrà indirettamente estendere la sua presenza a tutto il territorio regionale, assumendo una capillarità che finora le è mancata”.

Intanto la tipologia di finanziamenti richiesta rimane il microcredito, che non va a rimpinguare i conti personali, come ad esempio un conto arancio o simile, ma va a dare sollievo per le necessità che molto spesso sono legate alla quotidianità della propria attività.

FEDERICO PICCITTO E L’ASCESA STELLARE DI BUSSO

tariIniziamo con il saldo della Tari recapitato in questi giorni: una botta micidiale con bollette incomprensibili ed ecobonus con compenso irrisorio rispetto all’impegno dimostrato dai cittadini che hanno accumulato i punti della differenziata. I ragusani in queste ore sono disperati per questa tassazione e non si leva una voce da parte dell’opposizione significando che forse è destino ineluttabile essere massacrati dallo Stato e dal Comune. Invece riguardo i rifiuti un’altra notizia ha fatto subito il giro della città come se qualcuno avesse vinto al lotto: la grande gara, quella dell’immondizia, da 80 milioni di euro, l’ha vinta Busso, la piccola ditta che iniziò con “l’apa” e camionicino nell’altrettanto piccola Giarratana. L’appalto dei rifiuti doveva essere la chiave di volta dell’amministrazione cinquestelle, arrivava la tecnologia, la superdifferenziata, la rivoluzione verde: un quadretto asettico e inodore  che ci sganciava definitivamente sia dalla materia, il rifiuto, sia dalla realtà imprenditoriale fatta, e dentro i limiti è naturale, di appiccicosi e sudici contatti e relazioni. Stride la volontà di questo impetuoso cambiamento con il risultato finale: non sono arrivati gli svizzeri  a ripulire il mondo, ma Busso associato ad altre due ditte, ed ora Piccitto dovrà attrezzarsi per il risveglio mantenendosi  in equilibrio tra il sogno futurista raccontato a se stesso e a noi ragusani e la gestione dei rapporti – fatti di sangue e carne più che di alta tecnologia- con la ditta che verrà.  Il mondo dell’immondizia da Roma in giù è il vero ritratto dell’Italia: qualche oasi di diversità e poi approssimazione, clientelismo, corruzione, racket, insomma chi ha la rogna è lindo come il pupo della Pampers. Una materia schifosa e in vorticosa crescita dentro un contenitore, l’appalto, che in ogni sua forma e tipo di contratto e servizio ( strade, autostrade, ferrovie, discariche…) si sta rivelando in Italia fonte di malaffare. Nel mezzo la politica che o si fa inghiottire dal tritacarne o grida allo scandalo e chiede rigore e legalità, vedi i cinquestelle. Piccitto s’é trovato tre anni fa una città carina senza palesi indecenze e sotto sotto quietamente organizzata in un sistema di scambio tra Palazzo e tre detentori d’affari privati e pubblici: i costruttori, il gestore dell’immondizia Busso, e il gestore dell’acqua La Ferla. Un giro che si accavallava, si ricaricava, respirava dell’altrui ossigeno, in una circolazione incessante che aveva come pompa centrale l’ex sindaco che garantiva un flusso continuo di possibilità di permanenza e e sviluppo trasformando – man mano che la crisi annientava ogni altra azione economica spontanea ed autonoma – questi rapporti privilegiati nell’unica cassa degli affari ragusani mentre fuori tutto moriva. Non è certo facile scardinare un apparato del genere  ed è ancor più arduo inventarsi stimoli tali da far ripartire l’economia, ma  – e qui sta l’errore di Piccitto –occorreva conservare una forte tensione ideale di denuncia e di analisi e un forte controllo amministrativo. Tutto questo non c’è stato e i tre ambiti – urbanistica, acqua, ambiente –  sono stati trattati come materia normale, tuttavia erano settori ad altro rischio per contatto e contagio. L’assessore  Corallo gestisce malissimo l’urbanistica ostentando  incompetenza e disinteresse – un atteggiamento da furbo per dichiararsi a priori innocente in caso di errori e ritardi (non basta, sarebbero preferibili le dimissioni) – e così uno dei punti centrali della rinascita  cinquestelle è collassato e nessuno, anche il sindaco, ritrova il gusto morale e il coraggio di riflettere sull’urbanistica abbandonata che tradotto significa riconsegnata ai vecchi comitati del “fare”. Passiamo all’acqua, ossia La Ferla che, sempre con l’assessore Corallo, si ritrova vincitore di tutti i servizi comunali in testa  l’idrico dove i meccanismi di “sistema” dovrebbero essere arginati attraverso un controllo serrato, puntuale, terzo. Che significa? Vuol dire che l’appalto prevedeva la figura di un direttore esterno, non comandato quindi da La Ferla, che fungesse da  garante nei confronti della comunità affinchè l’appalto fosse rispettato. Questo direttore non c’è, con la conseguenza che si procede ancora una volta nell’abitudine di affidarsi  al buon cuore dell’appaltatore coltivando un confronto diretto e senza regole tra uffici e gestore. Ed ora l’immondizia di Zanotto “ciò”, il veneto che portò la rivoluzione verde negli iblei con a capo Busso.  Questi si è presentato alla gara e al momento l’ha vinta – sono gare milionarie e regnano i ricorsi e gli annullamenti- con una associazione d’impresa con capofila la Ciclat cooperativa ravennate, e la Igm di Siracusa. Come mai solo due offerte, l’altra era un gruppo di Messina, fra l’altro con società che in alcuni casi grondano di problemi -da debiti milionari alle più svariate ipotesi di reato? La risposta la conosciamo: il sistema dei rifiuti è marcio, per molte gare i margini di guadagno sono pochi e le imprese di solito rispettano i territori altrui e non vogliono pestare i piedi agli indigeni. La capofila Ciclat dovrebbe comunque trattenere gran parte delle quote, e allora cosa cederà alle altre due della cordata? Come verrà diviso l’appalto? A quale spezzatino dovremo assistere? Intese e collaborazioni difficili per spartirsi un bottino esiguo che si accresce solo se si spadroneggia dentro l’appalto ossia si inizia a fare profitto, serio e corposo, se si riesce a tenere lontano ogni tipo di controllo tecnico e amministrativo. Busso che vanta conoscenza dei luoghi vorrà fare la parte del leone dentro l’associazione d’impresa e occorrerà stare attenti ai trattati interni all’appalto. Ci vuole il pelo nello stomaco quando ci si muove dentro i rifiuti e Zanotto sembra proprio il tipo che se qualcuno gli fa bau monta in bici e se la squaglia. Insomma per dare un senso alle salatissime bollette sull’immondizia ci vorrà parecchio tempo, ad aver fortuna. L’amministrazione al momento tace e nemmeno immagina quanto sarà difficile far partire un servizio con tre ditte diversissime per storia, capacità, management. Frattanto a Siracusa i cinquestelle, all’opposizione, denunciano la Igm per come svolge il servizio e soprattutto per una confessione rilasciata dai suoi vertici due anni addietro quando ammisero di aver ceduto alle estorsioni di una frangia criminale mafiosa legata al clan catanese dei Santapaola. Roba da mandare in delirio i grillini aretusei.  Dunque Zanotto dovrà far finta di non saper nulla degli umori e delle prese di posizione degli amici del meetup di Siracusa, e Piccitto sarà costretto a chiedere a Corallo una lezione base su come si fa alla “comisara” a tenersi buoni tutti senza schierarsi con alcuno.  E noi?  Intanto dobbiamo pagare la bolletta se no Stefano Martorana con sguardo affilato ci accusa di evasione. Ci rimane un’unica possibilità di reazione: conservare alto e vigile il giudizio. Squattrinati e impoveriti sì, ma lucidi e con pensiero autonomo. C’è qualcuno però già felice del trionfo di Busso. Questo il post di Lattuca sindacalista Cgil e tifoso di Busso: “Carissimi amici e compagni con moltissimo piacere, con il dispiacere di qualcuno, vi comunico che l’appalto è stato vinto da Busso…”. Arriva l’amara conferma: il sistema è ancora intatto e non è stato scalfito se un padrone come Busso viene descritto con entusiasmo da ultrà dal rappresentante della Cgil. Il padrone sarà buono, ma il sindacato, per farci capire, “tanto giustu nun c’è”.

Salgono mutui e compravendite in Sicilia: tra le migliori Ragusa

mutuo-casaLe compravendite in Italia non riescono a prendere il passo dell’aumento del volume di mutui concessi su tutta la penisola, ma la Sicilia ha preso un passo completamente diverso. Per comprendere meglio la situazione ci si può riferire alle parole del responsabile di Tecnocasa Sicilia Calogero Curcio che ha affermato che la Regione sta praticamente “galoppando”.

Dando un’occhiata ai numeri vediamo che secondo i dati del primo trimestre della regione siciliana, il volume di mutui erogati è stato sempre molto positivo, arrivando su base annua ad un incremento che ha superato un positivissimo +75%. Sotto questo punto di vista, la Provincia che è stata più brillante è stata Enna con poco più del 133%, seguita da Agrigento che ha mancato di pochissimo un +92%. Dappresso troviamo Messina con + 84,3% seguita da vicino da Siracusa che ha raggiunto una crescita del volume di erogazioni dei mutui (e non stiamo parlando solo dei mutui agevolati) di un + 82%.

Quindi abbastanza ravvicinati troviamo Ragusa con +65,3%, poi Palermo con poco meno del 55%, e Trapani con +52%, per chiudere la serie molto positiva con Catania con poco meno del 50%. Sempre positiva ma in modo notevolmente ridotto si posiziona Caltanissetta che sfiora un +10%. Per le compravendite invece a trainare sono state soprattutto Ragusa e Siracusa, dove l’aumento delle compravendite è stato di circa il 50%. Bene comunque le altre visto che si sale nella vivacità delle trattative comunque di valori compresi tra il 80 e il 20%.

Quindi nella regione siciliana non si avverte uno scollamento tra chi decide di accendere un mutuo e chi si accinge ad acquistare una nuova casa, come accade dove le compravendite sono praticamente ferme ma le erogazioni dei mutui salgono perché si sceglie la surroga per avere rate più leggere. Calogero Curcio ha fatto il punto della situazione spiegando che la situazione ha raggiunto una congiuntura estremamente positiva.

L’abbassamento del prezzo delle case ha sgonfiato quotazioni fuori mercato, ed approfittando dei tassi più favorevoli tutto il settore ne trae un netto beneficio. A guadagnarci sono soprattutto coloro che vendono il proprio appartamento in centro, perché qui si preferisce lasciare la periferia per tornare nelle zone più centrali.

Il Coro Mariele Ventre di Ragusa canta in Vaticano

coro-p-zzaAnche i bambini e ragazzi del Coro Mariele Ventre di Ragusa sono stati tra le 10mila persone,  da tutto il mondo che, da venerdi 21 a domenica 23 ottobre, hanno parteciperanno al Giubileo delle Corali, un grande evento organizzato dalla Nova Opera Onlus e dal Coro della Diocesi di Roma. Sabato 22 ottobre in piazza San Pietro i bambini e ragazzi del coro ragusano,  insieme a  tutti i partecipanti hanno cantato e incontrato Papa Francesco in occasione dell’Udienza Giubilare, ma il pomeriggio ha riservato loro un’altra grande emozione. Hanno fatto parte di un coro di voci bianche composto da 150 bambini per un Concerto in Aula Paolo VI, dedicato alla Divina Misericordia e a San Giovanni Paolo II nel giorno della sua Memoria Liturgica. Sul Palco dell’Aula Monsignor Marco Frisina ha diretto l’Orchestra Fideles et Amati, il Coro della Diocesi di Roma, le rappresentanze di Corali Diocesane e Parrocchiali  per un totale di oltre 400 coristi che hanno guidato il canto delle migliaia di partecipanti. Ad assistere al concerto una presenza illustre: in prima fila era seduto il segretario particolare di Papa Giovanni Paolo II, Sua Eminenza Stanislao Dziwisz, che invitato sul palco da Monsignor Frisina,  ha salutato e benedetto tutti i partecipanti. Particolarmente toccante è stato il momento che ha visto protagonisti anche i coristi del coro Mariele Ventre di Ragusa: dopo aver finito di cantare “Preferisco il paradiso” la platea ha dedicato, ai bambini dei piccoli cori sul palco, un lunghissimo applauso e una standing ovation. Le voci bianche di questi piccoli cantori, riportando le parole di Mons. Frisina, sono state “perfette, dando il tempo giusto ai coristi e all’orchestra stessa”.  Un vero trionfo di emozioni, che rimarranno nel cuore e nella memoria dei coristi ragusani e delle loro famiglie. La tre giorni si è conclusa domenica 23 ottobre con il Pellegrinaggio alla Porta Santa e la Messa nella Basilica di San Pietro presieduta da monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione. Prima di ritornare i ragazzi del Coro Mariele Ventre di Ragusa, i loro accompagnatori e e le migliaia di fedeli presenti, hanno ricevuto ancora la benedizione del Santo Padre partecipando alla preghiera dell’Angelus in Piazza San Pietro.

 

 

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