28-04-2024
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Archivio della categoria: Economia e Finanza

Sgravi contributivi e detassazione lavoro straordinario. Accordo Cna e associazioni datoriali

La Cna provinciale di Ragusa, assieme alle altre associazioni di categoria dell’artigianato presenti sul territorio, Confartigianato, Casartigiani, Claai, hanno sottoscritto un accordo quadro territoriale con Cgil, Cisl e Uil. L’intesa determina disposizioni in materia di tassazione e sgravio contributivo con riferimento alle somme erogate ai lavoratori dipendenti del settore privato per l’anno 2012. Le parti hanno convenuto che gli adempimenti in questione sono riconducibili ad incrementi di produttività, qualità, redditività, innovazione, efficienza organizzativa ai fini del miglioramento della competitività aziendale. I datori di lavoro della provincia di Ragusa, pertanto, applicheranno le agevolazioni agli istituti, così come disciplinati nei contratti collettivi nazionali di lavoro applicati in azienda.

CNA REGIONALE, CASCONE: “IL GOVERNO DIA SEGNALI CONTRO LA CRISI”

“Non è più tempo di tatticismi ed equilibrismi politici: il governo regionale di un segnale forte a sostegno dell’economia e del lavoro produttivo”. Lo dice Giuseppe Cascone, presidente regionale della Cna (Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa) della Sicilia, che ha preso parte alla manifestazione per il lavoro e l’occupazione organizzata a Ragusa dalle associazioni di imprese e dai sindacati. “Le recenti mobilitazioni sul territorio, che coinvolgono tutti i settori dell’economia siciliana, sono segnali che non possono essere sottovalutati dal governo regionale. Servono misure urgenti per fronteggiare la crisi e ridare slancio al lavoro e all’occupazione – conclude Cascone – prima che la tensione sociale salga oltre il livello di guardia”.

SCIOPERO DEI TRASPORTI, LA SICILIA RISCHIA IL BLOCCO

Scatta alla mezzanotte di domenica 15 gennaio lo sciopero di cinque giorni, che si concluderà alla mezzanotte tra venerdì 20 e sabato 21 e che prevede il blocco totale del trasporto siciliano. La protesta è organizzata da “Forza d’urto”, movimento nato dall’unione degli Autotrasportatori Aias, Movimento dei Forconi, pescatori, imprenditori agricoli e da altre sigle. Forza d’urto ha invitato ed invita tutti i siciliani ad aderire alla protesta recandosi nei vari presidi che saranno istituiti su tutto il territorio dell’isola. “Si tratta infatti di una manifestazione popolare – precisano gli organizzatori in una nota inviata alla stampa -, non saranno accettati bandiere e simboli di partiti politici o di sindacati”.

LA SICILIA SI FERMA, LA PROTESTA DEI FORCONI

Una protesta eclatante, quella del movimento dei forconi, che rischia di paralizzare l’economia della provincia in un momento in cui i prodotti orticoli segnano un buon andamento di mercato. I commissionari ortofrutticoli di contrada Petraro, a Santa Croce, condividono le ragioni della protesta. “I tempi e la modalità della protesta sono sicuramente errati – dice invece Pluchino, assessore all’agricoltura di Santa Croce -. Penalizzare il trasporto delle merci in un momento in cui i prezzi dei prodotti segnano un trend positivo è un’ulteriore tegola che si abbatte sul comparto. Occorre mobilitare e mobilitarsi in altri momenti e creare una grande attenzione sul problema dei trasporti e la crisi del mondo del lavoro”. I commissionari, riuniti in assemblea, attendono notizie dai loro colleghi di Vittoria per fare il punto della situazione e decidere il da farsi. “Le ragioni del malcontento sono molteplici – aggiunge Francesco Emmolo, commissionario ortofrutticolo -. L’economia di questo lembo di Sicilia ruota attorno al trasporto su gomma. L’aumento del costo dei carburanti avrà delle ricadute significative sul trasporto delle nostre merci al nord Italia. Condividiamo le ragioni della protesta e chiediamo al mondo politico un grande senso di responsabilità”. La manifestazione organizzata dal Movimento dei Forconi, guidato da Mariano Ferro, e dall’associazione degli autotrasportatori, si svolgerà dal 16 al 20 gennaio: una protesta generale estesa all’intero territorio regionale con il blocco dei trasporti.

L’ultima chiamata per il treno Sabato 21 gennaio mobilitazione dei ferrovieri alla stazione di Ragusa

I ferrovieri della provincia di Ragusa lanciano un allarme che potrebbe essere anche l’ultimo, sul futuro ormai incertissimo, della tratta ferroviaria Siracusa-Ragusa-Gela, la cui esistenza è messa in discussione dai continui provvedimenti di ridimensionamento e di bus selvaggio. “O si realizza immediatamente una risposta corale e forte da parte di tutti coloro che, ognuno nel proprio ruolo e con le proprie responsabilità, vogliono mobilitarsi, o la linea rischia praticamente di sparire dalla carta geografica nell’arco di pochi mesi. Non è anacronistico sostenere il rilancio della linea ferrata: i costi della benzina sono così elevati da rendere insostenibile un tipo di trasporto privato basato sull’utilizzo dell’automobile – sostiene il portavoce della Cub trasporti, Pippo Gurrieri -. Il patrimonio ferroviario del nostro territorio è ancora intatto, grazie alla strenua difesa fatta in tanti anni dai lavoratori; esso può quindi rappresentare una base per impostare un sistema di mobilità veramente alternativo per tutti i comuni della provincia, le cui amministrazioni dovrebbero puntare sul treno quale sistema ecologico, sicuro e meno costoso di trasporto di un numero crescente di persone. Il paradosso – sottolineano i ferrovieri – è che qui si parla di cose che hanno dell’utopico, quando altrove rappresentano la normale gestione di un servizio tipico di paesi e regioni civili. Vuol dire che la Sicilia, e la provincia di Ragusa, non sono un paese civile? Può darsi. Noi esigiamo che il territorio ibleo venga incluso tra quelli che usufruiscono di finanziamenti per le ferrovie; e se questi finanziamenti sono pochi, che siano pochi ma per tutti. Esigiamo la realizzazione di un sistema di mobilità ferroviaria di tipo metropolitano provinciale – scrive la Cub – che colleghi tutti i comuni della tratta, da Ispica ad Acate, e funga anche da metroferrovia urbana nel tratto interessante il capoluogo. Esigiamo la riapertura degli scali merci chiusi in provincia di Ragusa. Attorno a questi obiettivi minimi chiediamo una mobilitazione sincera e costante, ma anche indignata e forte. Nessuno si permetta di calpestare la nostra dignità – sottolineano i ferrovieri – e nessuno si permetta di fingere solidarietà e impegni senza crederci, perché rafforzerebbe, com’è sempre accaduto, la politica di chi sta per azzerare la ferrovia iblea”. I ferrovieri lanciano un appello alla mobilitazione per la manifestazione prevista sabato 21 gennaio, alle 10.00, con raduno alla stazione centrale di Ragusa. “Sarà una manifestazione all’insegna di due sole parole d’ordine – conclude la Cub trasporti – rilancio o chiusura definitiva della rete ferroviaria iblea”.

AUTOSTRADA SIRACUSA-GELA, LA CGIL CHIEDE CERTEZZE

“Sottostare ai diktat europei in materia di finanziamenti ad infrastrutture strategiche, come l’autostrada Siracusa Gela, rischiando di far venir meno la compartecipazione al finanziamento di questa importante arteria del sud-est della Sicilia, (il cui progetto era stato preventivamente approvato dalla Commissione Europea stessa), rischia di creare una situazione talmente ingarbugliata da compromettere la realizzazione stessa dell’opera”. A lanciare l’allarme sono il segretario provinciale della Fillea Cgil di Ragusa, Paolo Aquila, ed il Segretario Regionale della Fillea Cgil Sicilia, Franco Tarantino. “Sono in ballo 627 milioni di euro che assicurerebbero lavoro ad almeno duemila lavoratori edili per i prossimi cinque anni, ridando fiato ad un settore che negli ultimi tre anni ha perso più del 30% degli addetti nelle tre province interessate alla realizzazione dell’opera medesima, ossia Siracusa, Ragusa e Caltanissetta. L’Assessore Regionale alle infrastrutture – affermano i due dirigenti sindacali – ha dichiarato che sosterrà le ragioni per fare in modo che l’Europa riveda la sua impostazione e dia la liberatoria a quella parte dei finanziamenti che consentirebbe l’avvio dei lavori poiché già la fase istruttoria è stata esaurita e si è in condizione di porre la prima pietra. Per parte nostra sollecitiamo l’intera classe politica siciliana ed i sindaci dei comuni, interessati alla realizzazione dell’opera, a mettere in atto tutte le necessarie pressioni perché questa parte della Sicilia non venga mortificata”, concludono i due sindacalisti che non escludono di protestare anche a Bruxelles.

Manifestazione per lo sviluppo L’adesione della Cna e del Pd

Anche la presidenza provinciale di Cna Ragusa ha ribadito la propria convinta adesione alla manifestazione “Tutti insieme per il rilancio ibleo” organizzata dal tavolo provinciale dello sviluppo e del lavoro. Le cinque proposte per sostenere le famiglie, difendere il lavoro e sviluppare le imprese, venute fuori dalle riunioni del tavolo, sono sostenute con forza dalla Cna provinciale di Ragusa che si sta organizzando al meglio per garantire la migliore partecipazione dei propri associati alla manifestazione. Anche il partito democratico ibleo annuncia la propria adesione e partecipazione all’iniziativa di mobilitazione. “Le proposte per il rilancio dice il segretario provinciale, Salvo Zago, – sono temi centrali che riguardano la vita di tutti i cittadini, emergenza gap infrastrutturale, crisi agricola e difficoltà delle piccole e medio imprese”.

Sicurezza e sviluppo, Cna Ragusa critica l’amministrazione comunale

I tre co-presidenti della Cna territoriale di Ragusa, Salvatore Bellina, Massimiliano Di Maria e Graziella Migliorisi, hanno redatto, alla presenza del responsabile organizzativo Antonella Caldarera, l’agenda delle priorità che dovranno trovare spazio nel corso del 2012, problematiche che, altrimenti, rischiano di incancrenirsi. Dure critiche sono rivolte, in particolare, all’amministrazione comunale del capoluogo. “Per quanto riguarda la zona artigianale – dice Di Maria, che è stato delegato ad occuparsi dell’area in questione – l’auspicio è che possa registrarsi, da parte del Comune di Ragusa, la necessaria collaborazione nel tentativo di debellare il fenomeno dei furti che, purtroppo, stanno mettendo in ginocchio numerose delle aziende presenti nel sito. Tempo addietro era stata ventilata l’ipotesi legata alla creazione di un sistema di videosorveglianza”. La Cna di Ragusa, inoltre, chiede iniziative adeguate per rilanciare, sul mercato, l’appeal delle piccole e medie imprese cittadine. “L’idea di sfruttare la nostra posizione geografica – aggiunge Di Maria – per consolidare rapporti di importexport con i Paesi del Nord Africa merita una rinnovata attenzione”.

TUTTI INSIEME PER IL RILANCIO IBLEO

Si è svolta alla Camera di Commercio di Ragusa la riunione operativa del “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro” per definire i dettagli organizzativi della protesta collettiva denominata “Tutti insieme per il rilancio ibleo”, in programma sabato 14 gennaio a Ragusa. La riunione è stata presieduta da Sandro Gambuzza, vertice della Camera di Commercio iblea, e si è svolta alla presenza dei rappresentanti delle varie componenti del tavolo, dai sindacati alle associazioni di categoria, dagli ordini professionali al mondo della cooperazione. Il concentramento dei partecipanti alla manifestazione è previsto per le ore 9,30 di sabato in via Zama a Ragusa da dove partirà poi un corteo che si snoderà lungo le vie cittadine (via Carducci, via Archimede, viale del Fante, via Roma) per raggiungere piazza San Giovanni dove si prevedono gli interventi soprattutto di giovani precari e disoccupati e dei rappresentanti delle categorie produttive. “Vogliamo dar voce a chi non ce l’ha in modo da unirci ancor di più in questa protesta che non vuole fare altro che chiedere più attenzione e concretezza in favore della provincia iblea – spiega Sandro Gambuzza, presidente della Camera di Commercio di Ragusa -. Sarà una manifestazione a difesa del lavoro, dello sviluppo, delle famiglie. Chiediamo – conclude il presidente della Camera di Commercio – il rilancio del territorio ibleo attraverso una piattaforma programmatica che abbiamo già predisposto, che punta molto sulle infrastrutture e che andremo ad esplicitare sabato mattina. Anche per questo motivo lanciamo l’appello alla cittadinanza per una partecipazione collettiva e condivisa”. Al termine della manifestazione una delegazione si recherà dal Prefetto per consegnare un documento contenente le rivendicazioni e per chiedere precisi riferimenti per immediati confronti con i rappresentanti di Stato e Regione. In caso di maltempo gli interventi finali si svolgeranno al teatro tenda di Ragusa. Hanno intanto già aderito alla protesta alcune istituzioni locali come Ragusa, Modica, Ispica, Vittoria, Comiso, Santa Croce Camerina e la Provincia di Ragusa. Ci sarà inoltre una rappresentanza del “Tavolo dello Sviluppo” di Siracusa.

Nasce la sezione Ingegneria nella Confindustria iblea

Si è costituita in seno a Confindustria Ragusa la sezione Ingegneria, che ha proceduto all’elezione del presidente e del vice presidente, l’ingegnere Giuseppe Cicero di Eupro srl, che accede di diritto al consiglio direttivo dell’associazione, e l’ingegnere Sebastiano Barresi della Sering Italia srl. Il neo presidente, raccogliendo le indicazioni della sezione, ha condiviso quali priorità d’azione il monitoraggio sui bandi di servizi, una missione a Malta e la partecipazione a fiere di settore, i contatti con le grandi società di progettazione, il problema degli appalti integrati, l’assunzione dei disabili, riservandosi di verificare al più presto eventuali ulteriori problematiche su cui si renda necessario intervenire ed i futuri rapporti di collaborazione che si potranno instaurare con gli enti locali e gli ordini professionali.

Liberalizzazioni Vertice provinciale all’Ascom

Lo scottante tema delle liberalizzazioni al centro di un incontro voluto dal presidente provinciale Confcommercio, Sergio Magro, che ha convocato, nella sede Ascom di Ragusa, i componenti di giunta e i vertici delle sezioni comunali. E’ stato preso atto che la norma sarà applicata da subito. Ma si ritiene utile un momento di riflessione e di attesa prima di dare il via ad una serie di iniziative nelle varie realtà locali da parte dell’intero sistema Confcommercio contro tale norma. Prende corpo sempre di più l’ipotesi di presentare un ricorso sulla legittimità del provvedimento in questione. Confcommercio Ragusa ha rilanciato la necessità di adottare un calendario di aperture a livello provinciale che sia realmente condiviso secondo le reali esigenze del mercato, nel pieno rispetto della dignità di tutti gli operatori del settore: imprenditori e dipendenti. E’ stato rivolto un invito ai commercianti operanti all’interno dei centri commerciali a riflettere sulle reali necessità di queste aperture selvagge, verificando, in particolare, se è possibile sostenere i maggiori costi legati al personale e più in generale alla gestione dell’esercizio. Durante il confronto è stato esaminato il tema della recessivo del mercato e del limite territoriale del bacino di utenza condizionato da un’elevata presenza di centri commerciali.

Convenzione Cna – Siae per adeguare le tariffe entro il 28 febbraio

E’ disponibile presso la sede provinciale della Cna di Ragusa, in via Psaumida 38, la modulistica per effettuare i versamenti che consentirà di fruire della convenzione Cna-Siae per le imprese associate relativamente a: musica d’ambiente, concertini, trattenimenti danzanti, centri fitness, autotrasporto persone. Le aziende interessate a tale adempimento sono quelle che fanno uso di musica nello svolgimento della propria attività. Il pagamento, come di consueto, dovrà essere effettuato entro il 28 febbraio. “La Siae – chiarisce Antonella Caldarera, funzionaria Cna che si occupa di seguire la materia – pur comunicandoci che, secondo i dati rilevati dall’Istat l’indice dei prezzi al consumo al mese di settembre 2011 è pari al 3%, ha ritenuto, tenendo conto delle attuali condizioni di crisi economica, di apportare un incremento parziale, differente per ogni tipologia di utilizzo. Il dettaglio dell’adeguamento e le tabelle delle tariffe per il 2012 è possibile reperirlo presso la sede della Cna di Ragusa in via Psaumida numero 38”. Per informazioni telefonare al numero 0932 686144.

ATO…mica: riflessioni sulle dimissioni di Santiapichi e Lucifora

E’ del tutto singolare che due dei componenti del Collegio dei Liquidatori dell’Ato di Ragusa, il dr. Severino Santiapichi, presidente, e il dr. Giovanni Lucifora si dimettano contemporaneamente dall’incarico. Certamente le motivazioni addotte da entrambi appaiono molto formali se si considera che tutti gli Ato della Sicilia operano in grande difficoltà finanziaria soprattutto a causa delle inadempienze dei Comuni che ne sono soci in forza di legge. Ma l’asserita difficoltà non si è determinata nell’ultimo periodo di gestione del Collegio dei Liquidatori di cui fa parte anche il dottore Giancarlo Migliorisi, dirigente con contratto a termine della Provincia Regionale di Ragusa. A leggere l’elogio che il Sindaco di Ragusa intesse del consigliere non dimissionario, che per altro incita a continuare nella sua opera meritoria, sminuendo in modo sottinteso la presenza e la competenza degli altri due componenti, lascia pensare che il Comune di Ragusa o meglio il suo Sindaco è pronto a saldare i debiti dell’Ente nei confronti dell’Ato, ma così non è. I mal di pancia del Collegio cominciano a manifestarsi con l’approssimarsi della scadenza dei famosi 19 contratti a progetto che gli amministratori che hanno preceduto l’attuale Collegio dei liquidatori avevano sottoscritto con ben 19 persone individuate solo grazie alla logica delle appartenenze politiche o nepotistiche o in maniera ancora più sensibile per appartenenza cardiaca ossia per rapporti d’amore. Da settimane l’Ato è una Troia assediata da 19 soldati e soldatesse che ne difendono con il loro lavoro e la loro professionalità l’esistenza e che nutrono del loro amore incondizionato l’unico re rimasto saldamente ancorato al proprio posto di comando con spirito di abnegazione e sprezzo del pericolo. In questa Troia è prevista la disfatta non tanto giudiziaria quanto politica perchè l’Assemblea dei soci ha ritenuto di fare ricorso alla transazione extra giudiziale per eliminare il contenzioso giuslavoristico intentato dai 19 riconoscendo a tutti il rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. L’hanno stabilito i sindaci il 7 dicembre scorso. Dal verbale spunta la verità. L’unico punto all’ordine del giorno è la determinazione da adottare a seguito di un parere fornito dall’avvocato professore Fabio Santangeli sulla questione dei 19. Interviene il Presidente Santiapichi che dichiara: “Non spetta a me come liquidatore alcuna decisione sul punto all’ordine del giorno, mi astengo da qualunque intervento. Lascio la seduta”. E’, di fatto, la fine del rapporto tra Santiapichi e l’Ato Ragusa ambiente. A presiedere la seduta rimane Giancarlo Migliorisi nonostante l’argomento delle assunzioni lo tocchi da vicino, essendo la sua compagna di vita una dei 19 contrattisti. Il capolavoro però è già infiocchettato, servono solo i sindaci a dare il via all’operazione. Alcuni avvocati dei 19 contrattisti sono presenti in assemblea nella veste di avvocati “terzi” e si esprimono affinchè il contenzioso si risolva. “Meglio contenere le perdite e porre una pietra tombale” – spiega il professore Cariola. Spetta poi al vicesindaco Giovanni Cosentini – grande esperto di assunzioni – la spinta finale che condurrà i sindaci tutti ad accettare il “male minore”. Cosentini ha fretta di raggiungere l’obiettivo, la transazione, e inizia il suo discorso manifestando il suo rammarico per la scelta di Santiapichi di non partecipare. Certo sarebbe stato meglio per Migliorisi e Cosentini una piatta e unanime aderenza per risolvere il difficile caso, purtroppo qualcosa non è filata liscia: Santiapichi e Lucifora non ci stanno. Cosentini, nel suo intervento, va oltre la transazione e tratteggia il futuro dell’Ato – dimenticando che la società è destinata a morire – forte del personale: “tempi rapidi per la stesura della transazione e poi finalmente al lavoro con un regime di certezza”. Ma quanto ci costerà riconoscere il rapporto di lavoro di questa bella compagnia? Comporterà una spesa rilevante per l’Ato che sarà costretto in forza di legge a pagare la differenza contributiva Inps di circa il 25% sulle retribuzioni ricalcolate contrattualmente in favore dei 19 lavoratori parasubordinati per il periodo compreso dal 2006 al 2011. I Comuni dovranno sborsare una cifretta significativa. Poniamo il caso che al singolo lavoratore venga riconosciuta una retribuzione mensile imponibile di euro 1.500, ne discende che l’ammontare dei contributi a carico del datore di lavoro è pari al 32%, e tenuto conto che in fase del contratto a progetto di detta percentuale ne sono stati pagati l’8%, ne consegue che l’Ato dovrà in sanatoria della transazione extra giudiziaria pagare il 24% ossia 360 euro mensili per ciascun lavoratore che complessivamente determinano un debito di circa 492.000 euro. Se a questa somma si aggiungono le differenze retributive discendenti dall’applicazione del contratto collettivo di lavoro subordinato il debituccio dell’Ato ammonta a diversi milioni di euro che i Comuni della provincia di Ragusa e per essi i cittadini della provincia di Ragusa dovranno pagare a 19 soggetti assunti senza alcun bando pubblico e senza alcuna selezione. Questo è un affronto alla legalità e, soprattutto, è la mortificazione di tanti giovani della provincia la cui unica colpa è quella di non avere mai percorso la strada di Damasco per potere essere folgorati da qualche onnipotente politico o amministratore locale. La politica ragusana però non si ferma di fronte a questa vergogna dimenticando anche l’inchiesta della Finanza. Possibile che i sindaci non vogliano capire quel che sta accadendo? Hanno scelto in assemblea di nominare un comitato di saggi che sarà composto dagli avvocati di fiducia dell’Ato che poi sono gli stessi legali dei lavoratori. Forse che questi legali sono come il nobile Cicerone che faceva un discorso per il popolo ed uno per il Senato? Tutto ciò impone alcune riflessioni: le dimissioni di Santiapichi e Lucifora sono anche la manifestazione di dissenso a non volere violare la legge e la dignità di tanti giovani mortificati dalla disoccupazione? I signori Sindaci, nella qualità di soci dell’Ato, sono consapevoli che le assunzioni dei 19 lavoratori sono state fatte in barba alla vigente normativa sul lavoro e che il mantenimento degli stessi attraverso la transazione comporta per le casse degli Enti rappresentati un esborso di spesa che riveste tutte le caratteristiche di danno erariale e conseguente responsabilità patrimoniale a carico degli stessi? Il permanere di un solo componente nel Collegio dei Liquidatori, Migliorisi, persona a cui va riconosciuta una ottima professionalità in materia di economia e di affari della pubblica amministrazione, può essere imparziale essendoci la sua convivente tra il personale? La risposta a questi interrogativi spetta a ciascun cittadino della provincia e dovrebbe attirare anche l’attenzione degli organismi amministrativi e giudiziari che rimangono i soli tutori della democrazia e della legalità. Il tempo del silenzio e dell’omertà deve finire, lo capiranno i sindaci che sabato 7 si ritroveranno in assemblea all’Ato constatando le dimissioni di 2 liquidatori?

Manifestazione provinciale dei sindacati uniti contro la crisi

Sabato 14 gennaio si svolge la manifestazione provinciale per il rilancio e lo sviluppo del territorio ibleo. Il messaggio che le forze sindacali, sociali, cooperativistiche e produttive della provincia intendono lanciare va al di là degli interessi di parte. “Oggi non è più il tempo della divisione. La crisi finanziaria ed economica che si è abbattuta pesantemente su questa provincia, che ha perso la nomea di isola felice, ha paralizzato l’attività economica di comparti già in crisi, eccellenze comprese, ed esige una risposta forte, chiara, coesa e coerente nel tempo da parte di tutta la pubblica opinione atteso che la crisi colpisce tutti e per prima ogni famiglia, ogni studente a qualsiasi livello impegnato – scrivono in una nota congiunta Cgil, Cisl e Uil – e quindi le persone a noi vicine. Chiediamo a gran voce un piano straordinario per il lavoro, la concretizzazione delle infrastrutture, strumento esclusivo per aiutare il rilancio economico e produttivo del territorio, misure contro ogni tipo di evasione ed elusione fiscale, una scelta che rende alla collettività la tassazione equa e solidale e quindi meno gravosa per le famiglie, semplificazione dell’azione amministrativa sburocratizzando le procedure – continuano i sindacati – per rendere puntali i pagamenti delle pubbliche amministrazioni. E infine, e non ultimo, l’abbattimento esemplare dei costi della politica laddove si vuole realmente riavvicinare il paese legale al paese reale”. Per queste ragioni, sabato 14 gennaio i sindacati scendono in piazza con una proposta precisa, sostenuta da 26 sigle che condividono e sostiengono il “manifesto” politico ed economico. “E’ necessario credere – concludono i sindacati – che, tutti insieme, si può uscire dalla crisi”.

IL 9 GENNAIO RIUNIONE DEL MOVIMENTO DEI FORCONI

Il movimento dei forconi, in vista dello sciopero indetto con l’associazione di autotrasportatori Aias, dal 16 al 20 gennaio, organizza il 9 gennaio, a Vittoria, alle ore 18.00, presso il magazzino Giaculli (sulla strada per Gela) un incontro con i produttori serricoli, i commissionari del mercato ortofrutticolo ipparino e i titolari dei magazzini di lavorazione dei prodotti ortofrutticoli.

LE VISITE ISPETTIVE DELL’INPS CONTRO IL LAVORO NERO

Con riferimento alla nota di protesta del signor Orazio Modica Ragusa, titolare della ditta “Altrostile” di Modica, che lamenta l’addebito di sanzioni per “più di tremila euro” a seguito di una visita ispettiva del 14 novembre 2011, l’ufficio Vigilanza dell’Inps di Ragusa fornisce i dettagli relativi al controllo effettuato presso l’esercizio artigianale. Scrive l’Inps: “Una delle quattro dipendenti-parrucchiere intente al lavoro ha dichiarato alle ispettrici dell’Istituto previdenziale, di avere iniziato a lavorare nella prima metà del mese di novembre del 2010 e di essere stata assunta il 15 dicembre 2010. A seguito di tale dichiarazione è stato calcolato un addebito di 12 giorni per il mese di novembre e di 10 giorni per il mese di dicembre 2010, per un totale complessivo di 22 giorni. Sulla base di tale accertamento, – scrive l’Inps – il datore di lavoro ha ricevuto un addebito di 124 euro a titolo di contributi, più 53 euro a titolo di somme aggiuntive per un totale di 177 euro. Da questo accertamento scaturisce l’illecito sanzionatorio (lavoro nero) per avere impiegato prima della regolare assunzione un lavoratore subordinato senza la preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro; e per avere impiegato prima – aggiunge l’Inps – della regolare assunzione un lavoratore subordinato per un totale di 22 giorni senza la preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro. Il calcolo di tale illecito è stato applicato nella misura complessiva di 1.165 euro. Poiché il datore di lavoro non ha provveduto a sanare le inosservanze di cui sopra entro il 45° giorno dalla notifica del verbale, l’atto – conclude l’Inps – ha prodotto gli effetti della contestazione e notificazione degli illeciti amministrativi previsti dalla legge”.

Detassazione lavoro straordinario, siglato accordo all’Ance Ragusa

Sottoscritto nella sede Ance Ragusa l’accordo di detassazione sui premi legati alla produttività. La detassazione del lavoro straordinario, è concessa in base alla circolare del 14 febbraio 2011 emanata dall’Agenzia delle Entrate e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ed è subordinata all’accordo territoriale fra le parti datoriali e le parti sindacali. Con la firma di questa intesa, sarà possibile rendere pienamente operativo a livello provinciale l’istituto della detassazione, permettendo ai lavoratori edili, ed alle imprese di costruzioni, di migliorare la propria posizione reddituale, concorrendo ad aumentare la competitività aziendale attraverso incrementi di produttività, qualità, innovazione. L’intesa è stata raggiunta fra il presidente Ance Ragusa, Giuseppe Grassia, i segretari di Feneal, Niccolò Spadaccino, Filca, Luca Gintili, e Fillea, Paolo Aquila.

Il presidente provinciale Fimaa nel Cda del Fonafi

Gianni Gulino, presidente provinciale Fimaa, la federazione dei mediatori agenti d’affari, è stato nominato nel Consiglio di amministrazione del Fonafi, l’ente di formazione federale della Fimaa. Del cda fa parte anche il presidente nazionale Fimaa Valerio Angeletti. L’ente permetterà ai soci Fimaa, ai regionali Fimaa e a tutte le componenti del sistema confederale ai vari livelli (Ascom, unioni, regionali, enti di formazione, cat) di essere soci del Fonafi. L’ente ha la funzione di “Ente nazionale quadro” di formazione con la finalità di presentare al territorio una serie di “Corsi standard”, elencati annualmente in un apposito listino dei corsi, sulla mediazione immobiliare, merceologica, creditizia e finanziaria. Lo obiettivo è l’accrescimento delle competenze delle imprese associate alle organizzazioni territoriali.

Confeserfidi 107 firma convenzione con Unicredit Leasing

Confeserfidi 107 prosegue nell’azione a sostegno delle 10 mila piccole e medie imprese assocciate. E’ stata firmata a Palermo una convenzione tra Unicredit Leasing e Confeserfidi 107 La convenzione è stata sottoscritta per Confeserfidi dall’amministratore delegato Bartolo Mililli e per Unicredit Leasing dal Responsabile Leasing Agevolato Pio Guenzi.

Commercianti dell’area iblea nel mirino della criminalità, Ascom: “Emergenza preoccupante”

“E’ una emergenza vera e propria. E come tale deve essere affrontata”. Così il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Sergio Magro, commenta quanto sta accadendo nell’area iblea dove non passa giorno senza che non ci sia un resoconto di azioni criminose portate avanti in danno a titolari di esercizi commerciali. “Nel giro di 48 ore – afferma il presidente Magro – abbiamo dovuto prendere atto della rapina a mano armata effettuata in un “Cambio oro” di via La Marmora e in una tabaccheria di via Leopardi, a Vittoria, e della tentata rapina in danno ad una gioielleria di piazza Cappuccini a Ragusa. C’è qualcosa che non va per il verso giusto. E, lo ribadiamo, i nostri commercianti continuano ad essere presi di mira come se nulla fosse. E’ opportuno che certi aspetti legati all’attivazione della telesorveglianza cittadina o alla mancanza di pubblica illuminazione in alcune zone centrali possano essere presi in considerazione dalle autorità competenti e dalle Amministrazioni comunali. I fatti di questi ultimi giorni ci spingono – dice Magro – a ritenere che non è più possibile rimandare oltre l’attuazione di simili provvedimenti”. Da parte dell’Ascom viene espressa solidarietà ai commercianti presi di mira dai malviventi.

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