05-05-2024
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Archivio della categoria: Politica

On. Nino Minardo: proposta di legge per il sostegno delle imprese agricole ed artigiane in difficoltà

1396119005-on-nino-minardo-istituzione-museo-archeologico-di-modicaUna proposta di legge per sostenere le imprese artigiane e agricole che si trovano in stato di difficoltà temporanea. L’ha presentata l’on. Nino Minardo vista la grave e persistente crisi economico-sociale che ha fatto fallire moltissime imprese, anche in provincia di Ragusa e di conseguenza ha determinato la perdita di numerosi posti di lavoro. Per questo, dice Minardo, è necessario intervenire con misure temporanee che consentano alle imprese di superare un momento di difficoltà e soprattutto di mantenere i livelli occupazionali. Interventi di sostegno a livello statale sono fondamentali, per questo la proposta di legge prevede delle norme per l’istituzione di un “fondo economico” per garantire alle imprese artigiane ed agricole di poter risanare le loro difficoltà economiche transitorie e poter avviare una ripresa della loro attività. Uno dei motivi principali della vulnerabilità delle imprese resta l’elevata dipendenza dalle banche per ottenere liquidità. Pertanto il provvedimento legislativo, conclude Minardo, garantisce un utilizzo mirato degli strumenti finanziari, per superare quei problemi strettamente legati alla diminuzione di redditività.

CORFILAC, EMENDAMENTO NELLA FINANZIARIA REGIONALE

downloadI deputati regionali Orazio Ragusa, Nello Dipasquale e Pippo Digiacomo hanno depositato un ulteriore emendamento in commissione Bilancio all’Ars per far sì che nella prossima Finanziaria, a giorni in fase di discussione, possano essere appostate maggiori risorse economiche per il Corfilac, il consorzio per la ricerca della filiera lattiero-casearia, e l’Aras, l’associazione regionale allevatori della Sicilia. “Sappiamo – dicono i tre deputati – le difficoltà economiche in cui versano le suddette realtà di spicco del nostro territorio che, al pari di altre strutture operanti nell’isola, hanno dovuto fare i conti con una drastica riduzione dei fondi provenienti da Palermo, circostanza che ha creato non poche difficoltà al personale quando non anche il rischio di perdere il posto di lavoro. Siccome siamo consapevoli del ruolo importante che l’ente consortile e l’associazione svolgono nell’ambito del nostro contesto territoriale, stiamo facendo il possibile per spenderci, a livello politico, affinché arrivino le risposte attese. La presentazione dell’emendamento è solo un primo atto anche se occorre consapevolezza sul fatto che le risorse economiche a disposizione della Regione sono limitate e che la coperta è corta, la si tira da una parte e ci si scopre dall’altra”.

CIRMI ADERISCE AD INSIEME

cirmi nino“Il mio impegno in politica continuerà accanto a Giovanni Occhipinti”. Da Forza Italia arriva un altro da Monterosso Almo che non ha bisogno di presentazioni. Antonino Cirmi, detto Nino, con lunghi anni trascorsi nella direzione della Cna e per lunghi anni responsabile di Unifidi, ha deciso di sposare il preogetto di Insieme, il movimento civico lanciato da Giovanni Occhipinti, che sta continuando a fare registrare adesioni. “C’è bisogno della politica dei moderati e noi lo siamo – dice Cirmi – e quindi siamo pronti ad intraprendere tutte le battaglie per il bene della collettività”. Da parte sua il leader Occhipinti non può che esprimere soddisfazione perchè anche Nino Cirmi ha deciso di aderire ad Insieme. “Ripeto la nostra famiglia cresce perchè vogliamo fare delle cose normali”.

Sì al turnover dei lavoratori forestali, l’on. Orazio Ragusa ha presentato un emendamento alla Finanziaria dell’Ars

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La prossima Finanziaria del Governo regionale non prevede il turnover per i lavoratori forestali. Significa che non ci sarà alcun ricambio. Chi viene collocato in pensione non potrà essere sostituito da nuovi assunti. Ecco perché l’on. Orazio Ragusa, dopo avere raccolto decine e decine di segnalazioni in questa direzione, ha presentato un emendamento abrogativo della suddetta norma per consentire ai lavoratori forestali di potere continuare a svolgere nella maniera migliore la propria attività. “Sappiamo che il momento, dal punto di vista economico – chiarisce il deputato regionale – non è dei più facili. Ma, allo stesso tempo, non si possono adottare dei provvedimenti rischiando di buttare l’acqua sporca con il bambino dentro. Come sempre, sono necessarie misure di grande equilibrio. E riteniamo che quello dell’eliminazione del turnover non lo sia. Ad esempio, soltanto sul territorio della provincia di Ragusa, le aree a maggiore densità boschiva, quelle di Giarratana, Monterosso e Chiaramonte, e in parte anche di Ragusa, sarebbero fortemente penalizzate, negli anni, dalla progressiva riduzione del numero degli occupati. Chi si occuperebbe di mantenere inalterato l’habitat che, già nelle precedenti estati, ha dovuto fare i conti con tutta una serie di incendi? Potrebbe succedere che anni e anni di attività legata al rimboschimento siano annullati come se nulla fosse con un ritorno al passato che nessuno si augura, soprattutto se dobbiamo far crescere, nel nostro ambito, una coscienza più “green”. Certo, qualcuno potrebbe rimproverare il fatto che così la Regione si troverebbe costretta a mantenere un organico che non può più sostenere economicamente. Ma, secondo me, sono altri i settori in cui la spesa può essere razionalizzata e non certo a discapito di un comparto, quello dei lavoratori forestali, che si spende per valorizzare il più possibile il patrimonio boschivo dell’intera isola”.

On. Minardo sul porto di Pozzallo

1396121339-security-al-porto-di-pozzallo-scarso-la-provincia-non-licenziaAnnettere il porto di Pozzallo nella AdSP, “autorità di sistema portuale” del mare di Sicilia orientale. E’ quanto ha chiesto l’on. Nino Minardo al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, vista la disponibilità confermata nei mesi scorsi dallo stesso Ministro a dare maggiore valenza all’infrastruttura pozzallese di rilevanza economica regionale. Poco meno di un milione e 400 mila tonnellate di merce è transitata lo scorso anno, grazie alla posizione strategica nelle rotte marittime presenti e future, propedeutiche anche ad un incremento dello sviluppo turistico. Il flusso attuale conta su 130 mila passeggeri annui che fanno la spola  con l’isola di Malta. “Ho già interessato della questione, sottolinea Minardo, l’assessore regionale alle infrastrutture e mobilità, Giovanni Pistorio, per avviare il percorso per l’inserimento, percorso che ha già il sostegno del presidente della Commissione Bilancio all’ars, Vincenzo Vinciullo”. “Invito anche i Sindaci del comprensorio, conclude il parlamentare nazionale, a farsi parte attiva nei confronti della Regione e sostenere quest’importante opportunità”.

L’ETERNO RITORNO

cugat 00000be3-e1299248651847“A che ora è la rivoluzione, signora? Come si deve venire? Già mangiati?” La memorabile frase di Gassman nel film di Scola “La terrazza” ci riporta alle inquietudini del governo Piccitto e ai turbamenti dei cinquestelle. A che punto è la sommossa del gruppo consiliare che vorrebbe ascolto, partecipazione, e l’estromissione di Stefano Martorana a cui non viene riconosciuto neanche un grammo di grillismo nelle vene? Siamo alla fase salesiana: calzoni alla bermuda, calzettoni caldi, fazzoletto al collo, sindaco e assessore procedono… e andranno a sbattere malamente perché la soluzione che sicuramente tirerà fuori il sindaco – un rimpolpettamento delle deleghe, forse togliendo Martorana dal bilancio per dargli chissà che cosa –  è solo una tattica evitante studiata per non cogliere la profondità della richiesta dei consiglieri. Di cosa soffrono i cinquestelle? Di mancata rivoluzione. E’ un disagio psicopolitico che crea frustrazione, delusione, rabbia, sconforto. Piccitto è un bravissimo ragazzo, intelligente, educato, buono, gran lavoratore, di sani principi, non si è montato la testa… ma non ci crede, nell’animo suo, a questo movimentismo che si fa governo; pensa che per una città come Ragusa sia bastevole gestire la cosa pubblica con onestà, senza dare fastidio ad alcuno, senza scossoni, con prudenza, con rispetto, e rigando dritto. Questo stile e questa visione funzionerebbero qualora il primo cittadino fosse stato eletto, come accadeva un tempo,  dal consiglio comunale, magari da una sinistra democristiana, ma non dal popolo incazzato e stanco. Quel 70 per cento di elettori non chiedeva e non chiede solo onestà, pretende un po’ di fantasia, di audacia, insomma una impruvulazzata di rivoluzione che andrebbe fatta eccome per riportare la Ragusa dispersiva e atomizzata in un guscio comune di cittadinanza. Questo sentimento strisciante di mancato appagamento, pur nel riconoscimento pieno delle doti del sindaco, è vissuto anche dai consiglieri cinquestelle che, essendo nell’impossibilità di rinnegare il loro portavoce, hanno fatto una operazione di “proiezione” spostando questo turbamento non assolutamente definito e comunque percepibile, presente, fastidioso, sul componente di giunta che maggiormente manifesta il distacco emozionale dal Movimento ossia Stefano Martorana. Farsi fuori l’assessore Martorana rappresenta per i consiglieri la possibilità di aprire con un grimaldello, con una autentica azione di irruzione che mette a soqquadro l’esecutivo, l’area protetta in cui si è rinchiuso Piccitto. Se questi non comprenderà i motivi di cuore della protesta cinquestelle, il suo mandato si esaurirà nell’impotenza, nella fiacchezza di una normalità insoddisfacente. I ragusani dovremmo essere grati verso questi sedici consiglieri che sembravano tanto insulsi e che invece hanno avuto una capacità di catturare l’amarezza che potrebbe svilupparsi da questa esperienza di governo cinquestelle. Vedremo; è certo però che Piccitto se insiste non la svanga: ha margini ridottissimi in consiglio. Forzare la mano non gli conviene affatto. Ed ora uno sguardo a tutti gli altri. Insieme va a gonfie vele. Maurizio Tumino indaffaratissimo con le figurine degli entranti fa la conta: ce l’ho, ce l’ho, mi manca, questo è doppione, questo fa schifo, questo me lo vendo…  Dove andranno e se c’è già intesa con Nello Dipasquale ha poca importanza, più interessante vedere di che materia è fatto la nuova formazione. Sono dei pericolosi qualunquisti? Sono degli affacendati conservatori? Sono i soliti elasticizzati centristi? Quando i tempi sono feroci servono identità nette. Al momento possiamo solo comprendere i fremiti evidentissimi del longilineo ingegnere Tumino che appena parla Lo Destro torna bambino e ripete a mente: ora passa, ora passa, un due tre ora passa… E non passava… Nella conferenza stampa di presentazione del gruppo, Lo Destro  si è lanciato – nel raccontare del suo vissuto politico e del nuovo approdo – come un cavallo da corsa: “Assistiii… “ e giù un iiihhh come un nitrito che per poco faceva saltare dalla sedia l’ingegnere impallidito. Si rifarà con Titì La Rosa che ha l’eleganza di un torello. La Marino sempre più fantastica: al mattino invia su WhatsApp l’immagine di Papa Francesco che bacia l’umanità con lei che scarabocchia sulla bianca tonaca del pontefice un cuoricino e l’augurale scritta Buongiorno! Eroico Tumino! Ed ora rientriamo in clima tombale per uno sguardo finale a Sonia Migliore. Non ha più voglia, non saluta, non interagisce, non capisce dove cacchio va a parare sta roba di Insieme, e fra un po’ prende la piccola Nicita con quegli occhioni tirabaci dolcissimi che sembra il minutissimo cagnolino di accompagnamento che teneva in braccio Xavier Cugat  quando si esibiva Abbe Lane, e la schiaccia per i nervi. Che fatica questo consiglio comunale! Buone stelle a tutti!

MAGGIORANZA GRILLINA ASSENTE, LA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DI RAGUSA E’ SALTATA DI NUOVO

Mario Chiavola e Mario D'Asta (3)I consiglieri del Partito Democratico Mario D’Asta e Mario Chiavola si chiedono “a che gioco stiamo giocando a palazzo dell’Aquila. Anche oggi pomeriggio – dicono i due esponenti democratici – la maggioranza pentastellata ha deciso di non presentarsi in aula. E ciò ha determinato la completa paralisi dell’attività consiliare. La città aspetta risposte e i grillini, dal canto loro, non riescono a fare altro se non litigare, con ricadute pesanti per l’attività amministrativa. Risolvano questa situazione perché non se ne può più. Il segno è stato passato. E da un pezzo. Se ci sono dissidi con Piccitto, trovino altre sedi per sanare le controversie. Non può esserne la città a farne le spese e, tra l’altro, con queste modalità. Chiediamo al presidente del Consiglio comunale di rivolgere un invito formale alla maggioranza affinché possa essere data regolare prosecuzione ai lavori d’aula”.

RAGUSA, CONTRIBUTI PER LE FACCIATE DI VIA ROMA

foto gruppoIl gruppo Insieme esprime soddisfazione per l’approvazione in consiglio comunale del regolamento per la concessione di contributi per la riqualificazione dei prospetti di via Roma. “Ci piace ricordare che, grazie al nostro emendamento a valere sul piano di spesa 2014, sono stati destinati 100.000 euro per il recupero dei prospetti degradati di via Roma. Finalmente un regolamento che definisce criteri e modalità di assegnazione dei contributi. Abbiamo piena consapevolezza che le somme ora a disposizione non sono sufficienti per dare riscontro totalmente al problema ed è per questo che nel piano di rimodulazione dei fondi non spesi della legge su Ibla abbiamo impegnato in tal senso ulteriori 400.000 euro. È’ certamente un atto concreto – conclude la nota del gruppo Insieme – che dimostra e testimonia la nostra capacità a fornire soluzioni ai problemi. Nei prossimi giorni, in risposta alle molteplici richieste avanzate dai commercianti di Ragusa, presenteremo una proposta di iniziativa consiliare per una variante al piano particolareggiato dei centri storici tesa a ridefinire modalità e tipologie dei dehors da installare nel nostro barocco”.

CICCIO AIELLO: “IL LIBERTY RILANCERA’ VITTORIA”

vittoria-teatro-comunaleRiceviamo e pubblichiamo una interessante riflessione dell’onorevole Francesco Aiello, oggi consigliere comunale e candidato a sindaco per la sua città, Vittoria: ” Non è un paradosso. Non è una affermazione propagandistica. E neanche un desiderio irrealizzabile. Il Liberty rappresenta per tante Città siciliane la dimensione artistica e culturale di una felice e dirompente stagione creativa, di uno straordinario sviluppo economico e sociale, che coinvolse settori assai vasti della società siciliana. La civiltà del vino, collegata alla nascita di una attivissima borghesia agraria e artigiana, produsse nelle piccole e medie città dell’Isola, ma anche nella capitale Palermo, un inedito fervore architettonico e culturale, un nuovo modo, raffinato e leggiadro, di guardare anche all’insieme delle città. Tale rinnovamento infatti coinvolse le forme del costruire e dell’abitare, e poi l’arredo degli spazi interni delle abitazioni, sino ai piccoli oggetti e al modo di vestire. La Sicilia dei Florio divenne il riferimento consapevole e l’emblema di questo processo. In aree estese della Sicilia e della società siciliana si affermarono modelli culturali di impianto europeo, che sprovincializzarono le idee dello sviluppo urbano, della possibilità di dare vita a forme architettoniche nuove, pubbliche e private, di affermare tecniche innovative, grazie alla capacità di maestri artigiani, prestigiosi e valenti, nell’uso di materiali diversi, del cemento, del ferro, della pietra e del legno, che essi con una colta maestria , adattavano e conformavano alle esigenze del nuovo stile. Dopo secoli di immobilismo, l’economia tornava a muoversi in tutte le città siciliane e le campagne ritornavano a essere il motore di questo processo innovativo. Ai Palazzi baronali e barocchi si contrappose l’ardimento e la fantasia dello stil novo, della cultura e della sensibilità liberty, che consentiva non solo alle grandi famiglie di borghesia agraria ma anche alla più modesta famiglia di borghesia urbana, o contadina o artigiana, di progettare la propria casa nelle forme del nuovo stile. Le stesse Amministrazioni pubbliche si impegnarono per realizzare nelle forme della modernità imposte dai tempi, i nuovi progetti dell’ottimismo sociale, i Teatri, i parchi e persino i mercati, le pescherie, i bagni pubblici, o i cimiteri, dove lo stile liberty rappresentò la forma ideale della nuova dignità funeraria di ceti sociali privi di riferimenti blasonati ma fortemente inclini al decoro. Il Liberty siciliano attende di essere valorizzato e riconosciuto come patrimonio della Sicilia, e testimonianza vivente di una terra capace di rinnovarsi e guardare avanti. Noi dobbiamo farci carico della tutela questo grande patrimonio culturale e civile della nostra Isola. Non sarà facile, ma insieme possiamo dare vita a un Comitato Promotore Siciliano per il Liberty Bene Unesco e Patrimonio dell’Umanità. E ci adopereremo per portare studiosi in Sicilia da tutti i Paesi europei, ci daremo da fare per raccogliere le adesioni dei Comuni siciliani, delle Università siciliane, di singole personalità della cultura, dell’arte e delle professioni, che abbiano a cuore questo obiettivo. Una grande avventura culturale ci potrà impegnare, per la Sicilia che spera in una nuova stagione di rinnovamento e di crescita sociale civile artistica e culturale”.

TITI’ LA ROSA APPRODA AD INSIEME

LA ROSANon si fermano le adesioni ad “Insieme”, il movimento civico lanciato da Giovanni Occhipinti. Insieme già può contare al Comune di Ragusa di 5 consiglieri: Maurizio Tumino, Peppe Lo Destro, Angelo La Porta, Elisa Marino e Giorgio Mirabella. Oltre a tante persone che nel passato hanno avuto a che fare con le istituzioni. Approda alla nuova compagine di centro Salvatore La Rosa, detto Titì nel recente passato presidente del Consiglio Comunale ed alle scorse amministrative protagonista di un risultato elettorale non indifferente: 418 voti nella sua lista. L’arrivo di La Rosa significa anche per Insieme l’esperienza per le questioni attinenti il quartiere barocco.

Dichiarazione del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle del Comune di Ragusa

downloadContinuano gli attacchi ai cinquestelle per la questione dei gettoni di presenza che i consigleri del movimento in parte destinano a beneficio delle comunità. Scrive la capogruppo Nella Disca:”Con messaggi fuorvianti postati sui social network, si tenta di screditare non tanto i consiglieri quanto lo spirito di una iniziativa decisamente caratterizzante per tutto il Movimento. Quello che lascia l’amaro in bocca è il fatto che in alcuni casi si tende a cavalcare l’onda di queste periodiche contestazioni che vorrebbero far credere che la decurtazione del 30% delle somme spettanti a ciascun consigliere che aderisce all’iniziativa sia solo frutto di propaganda, senza riscontri concreti nella realtà, ricorrendo anche ai riferimenti con realtà locali vicine dove, per esempio, un Sindaco peraltro espulso dal Movimento, avrebbe dichiarato di non voler aderire alla normativa interna, fra l’altro condivisa in campagna elettorale. Sollecitiamo un accurato riscontro anche nei documenti ufficiali del Comune, per quello che riguarda le somme derivanti dalla decurtazione del 30%, operata per gli anni 2014 e 2015 dai consiglieri. Si deve, purtroppo, constatare, e in questo ammettiamo i ritardi del Movimento, come non si sia riusciti a risolvere la questione che imporrebbe alle somme decurtate una obbligatoria confluenza nel calderone del bilancio comunale, non potendosi istituire un apposito capitolo destinato a ricevere queste somme. Fattore che ci ha indotto, a novembre dello scorso anno, ad inoltrare richiesta per la revoca della decurtazione del 30% delle indennità di carica con valore retroattivo, ovvero da gennaio 2015. Mossa studiata per evitare ostacoli alla destinazione delle somme per iniziative a favore della città e della collettività. Otre a rendicontare tutte le somme accumulate, avvieremo una consultazione con la base, gli attivisti del movimento e accoglieremo suggerimenti dei cittadini per individuare l’iniziativa ritenuta più funzionale ai criteri ispiratori della stessa per destinare le somme ad opere di pubblica utilità. Prevista, per il 2015, una somma totale di circa 30.000 euro. Ci preme evidenziare come per l’anno 2014, somma equivalente alle decurtazioni che confluirono nel bilancio comunale, circa 22.000 euro, fu destinata, con determina dirigenziale n. 2718 del 31.12.2014, all’acquisto di arredi scolastici necessari, sulla base delle richieste inoltrate dagli istituti cittadini di competenza comunale, procedura perfezionata in data 30 aprile 2015, con acquisto, tramite mercato elettronico, di 560 articoli di arredo scolastico e n. 15 notebook ASUS. E’ intenzione di questo gruppo aggiornare costantemente e rendere pubblici i dati relativi alle decurtazioni e alla destinazione delle somme”.

RAGUSA: CINQUESTELLE, PINI E CICLAMINI

alberi.avi.Immagine002Uno  sterminio per questi grandi e vecchi alberi. Da decenni facevano parte della nostra città e non avevano arrecato mai alcun danno. Ora è arrivato il taglio preventivo del pino di quartiere: seghe ed asce – come accaduto ultimamente nelle vie Umberto Giordano e Ruggiero Leoncavallo, per la paura che facciano danno. L’assessore cinquestelle Salvatore Corallo che cura il verde pubblico ed è molto apprezzato per la ricercatezza con cui viene decorata la città, ci dovrebbe spiegare i motivi di questa strage. Proviamo ad anticipare le sue tesi. Sosterrà che c’è uno stato di enorme pericolo e che i tecnici hanno accertato che il peso delle fronde fa rischiare un crollo, che le radici fanno saltare basole ed asfalto, che le pigne possono cadere in testa ai passanti, che gli aghi si possono infilare nelle zampe dei cagnolini… Tutto può avvenire: si chiama ansia, può degenerare. Allo stesso modo infatti se viene una tormenta i pali della luce possono crollare, ed un terremoto ci può far ritrovare il tetto in testa, e la pioggia ci può far rompere una gamba… Non è una furia dei soli grillini, questo taglio all’impazzata dei pini di città. Gli scempi  avvengono in tutti i Comuni d’Italia; un accanimento che non tiene conto della storia millenaria del paesaggio italiano, quello raccontato e ritratto dai viaggiatori e dai vedutisti napoletani del 700. Insomma dobbiamo abbandonare la compagnia di questi immensi alberi di città, e accontentarci degli schieramenti autorizzati di ciclamini. Ovunque spuntano questi teneri fiorellini rossi, bianchi e rosella, signorine timide e perbene  per un paesaggio senza impronta. Vorremmo sapere se prima del taglio sono stati chiamati a discutere del terribile pericolo che incombeva sulle loro teste, i cittadini del quartiere in cui vivevano gli ormai defunti alberi. L’ansia preventiva  è divenuta psicosi di massa che ha trasformato i pini in alberi demoniaci capaci di tutto: le loro radici alzano le strade, i marciapiedi, le fondamenta delle case, e fanno cadere la gente, insomma sono nostri nemici da uccidere. Per Italia Nostra, che si è interessata della questione, il pino vive ovunque nel Paese una fase di declino, ma bisogna provare a salvarlo proprio perché è un albero monumentale e non è per niente pericoloso. Sono gli uomini che non riescono ad accompagnarlo nella crescita secolare, ed allora preferiscono  vederlo come un pericolo pubblico. I pini, un tempo fonte di ispirazione dei poeti, sono vissuti a Ragusa come minaccia alla vita e alla serenità quotidiana. Forse sono visti così male per un solo motivo: sono  ingombranti, di difficile gestione, non amano essere ingabbiati tra asfalto e cemento. Sono alberi forti, rustici, e stridono di fronte ad altre educatissime piante. I pini però simboleggiano una natura bella e selvaggia che può affiancare i cittadini aiutandoli nel ripulire l’atmosfera dalle polveri sottili, riparandoli con l’ombra, ripulendogli i polmoni con un profumo balsamico. Piantare pini fa bene all’ambiente. Un albero elegante, bello che si dovrebbe far rinascere nella nostra città, a costo di mettere in ombra il vellutato ed esile ciclamino che piace tanto ai cinquestelle.

AFFIDAMENTO DIRETTO SERVIZIO IGIENE AMBIENTALE A VITTORIA, LA COMMISSIONE TRASPARENZA INVIA GLI ATTI ALL’ANTIMAFIA

Daniele BarranoIl presidente della commissione Trasparenza del Comune di Vittoria, Daniele Barrano, ha preso atto delle richieste provenienti da alcuni gruppi consiliari sull’affidamento diretto deciso dal sindaco dopo la scadenza del contratto con la Sea. Per questo motivo, è stata convocata una seduta della commissione a cui sono stati invitati a partecipare il dirigente del servizio Ecologia Roberto Cosentino e il dirigente dell’Upiga Angelo Piccione, che si occupa della gestione delle gare d’appalto. Si è presentato in audizione solo quest’ultimo. “In particolare – dice Barrano – a fronte delle numerose domande che gli sono state rivolte dai commissari, il dirigente Piccione non ha saputo spiegare le ragioni per cui l’Amministrazione comunale abbia scelto la Tekra srl a seguito di affido diretto del servizio senza sondare la disponibilità di altre aziende. Le procedure, ovviamente, sono state adottate senza alcun tipo di ribasso e in maniera del tutto discrezionale. Per questo motivo, dopo apposita votazione, l’organismo consiliare della Trasparenza ha trasmesso gli atti alla commissione nazionale e regionale Antimafia, all’Anac e al presidente della Regione”.

INSIEME: ADERISCONO ANCHE MARINO E LA PORTA

20160116_133415_resizedPrima uscita ufficiale del movimento politico Insieme nella città di Ragusa. Il leader del gruppo Giovanni Occhipinti in conferenza stampa ha presentato i nuovi arrivati nella lista civica che si aggiungono a Maurizio Tumino, Peppe Lo Destro e Giorgio Mirabella. Si tratta di Elisa Marino ed Angelo La Porta. Diventano cinque i consiglieri comunali di Ragusa che aderiscono al movimento politico che registra anche l’adesione di Venerando Suizzo. Occhipinti ha definito Insieme “un luogo di condivisione dove dibattere, affrontare e risolvere i tanti problemi presenti nelle nostre comunità. Il nostro movimento si pone al centro della politica e vuole essere il punto di incontro di chi ritiene che occorre un inversione di tendenza nelle varie realtà territoriali”. Elisa Marino, che rimane capogruppo del Gruppo Misto, sottolinea “che Insieme è il luogo adatto per creare l’alternativa ai grillini e per dare voce soprattutto ai giovani”. Da parte sua Angelo La Porta ha detto che “oggi mancano dei punti di riferimento, ma noi siamo pronti ad interpretare come sempre le necessità della città”. Maurizio Tumino ha affermato di “volere costruire un progetto che porti al centro dell’impegno civico di ciascuno il bene della comunità”. Occhipinti alla fine ha annunciato: “Ci saranno altre novità a breve perchè la nostra famiglia sta crescendo”.

MOROSITA’ INCOLPEVOLE, I CONSIGLIERI DEL PD D’ASTA E CHIAVOLA PRESENTANO ODG PER INVITARE IL COMUNE DI RAGUSA AD ATTIVARE IL BANDO

Mario Chiavola e Mario D'Asta (2)Continua la stagione propositiva dei consiglieri comunali del Pd di Ragusa. Dopo l’odg sul baratto amministrativo, presentato un altro ordine del giorno avente per oggetto la morosità incolpevole. Per morosità incolpevole si intende la situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone locativo a ragione della perdita o consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare. I consiglieri Mario D’Asta e Mario Chiavola hanno quindi presentato una richiesta per chiedere al Consiglio di votare il documento che impegni l’Amministrazione comunale ad aderire idealmente a questa iniziativa e ad attivare concretamente gli uffici dell’ente di palazzo dell’Aquila a redigere e pubblicare un bando di gara e avvisi attraverso i quali determinare una serie di modalità, requisiti e parametri. Serviranno per richiedere e adottare i fondi contributivi, determinati nell’apposito decreto del Governo, destinati a inquilini morosi in difficoltà economica dovuta alla crisi e per ottenere il riconoscimento del diritto alla morosità incolpevole a quelle famiglie vittime di una riduzione del reddito oppure incapaci di affrontare le normali spese mediche e assistenziali. “E’ una questione di civiltà – dichiara Mariagrazia Cassarà, responsabile della segreteria Rinascita Dem, che ha seguito da vicino l’evoluzione e la stesura del suddetto odg – per il fatto che la crisi economica continua ad avere una incidenza molto pesante su numerosi nuclei familiari che, nella nostra città, è stata aggravata dalle scelte di politica fiscale attuate da questa Amministrazione locale. Ecco perché abbiamo ritenuto porre l’accento su tale fenomeno visto e considerato che sempre più cittadini, la cui situazione reddituale è diminuita in maniera notevole, vivendo in una casa con un contratto di locazione, si vedono notificare l’intimazione di sfratto per morosità, ovvero un atto giuridico nel quale si obbliga il soggetto in affitto a sgomberare l’abitazione in cui ha vissuto fino a quel momento. Il Governo, però, per arginare questo fenomeno, ha provveduto, con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto 102/2013, alla possibilità di attingere a un fondo contributivo per pagare l’affitto, tutto ciò naturalmente in presenza di requisiti specifici. Chiediamo che il Comune di Ragusa possa partecipare in maniera concreta a questo percorso per sostenere i numerosi nuclei familiari della nostra città che si trovano in grave difficoltà”.

MONTEROSSO: CASTELLO APPRODA AD “INSIEME”

castello salvatoreAncora adesioni ad “Insieme”, il movimento civico lanciato da Giovanni Occhipinti e dai dieci consiglieri fuoriusciti da Forza Italia. Da Monterosso Almo ha aderito al gruppo Insieme il consigliere Salvatore Castello che era stato il più votato nella lista “Paese che vorrei – Pagano Sindaco”. Castello si aggiunge all’altro consigliere di Insieme Giovanni D’Aquila. Soddisfatto il leader del gruppo Giovanni Occhipinti: “Cresce la nostra famiglia in tutti i comuni della provincia. Il nostro progetto civico sta facendo strada. Oltre ai rappresentanti delle istituzioni ci sono tantissime persone che si avvicinano ad Insieme”.

Forza Italia in provincia di Ragusa, nominati i commissari per Scicli, Vittoria e Santa Croce Camerina.

downloadIl commissario provinciale di Forza Italia, sen. Giovanni Mauro, nell’ambito del processo di riorganizzazione del partito, ha proceduto alla nomina dei commissari per alcuni comuni. Commissario cittadino di Scicli è Michele Roccaro; per il Comune di Santa Croce Camerina, invece, l’incarico è stato affidato a Giuseppe Di Martino. A Vittoria, unico Comune della provincia di Ragusa dove si andrà alle urne in primavera, infine, il ruolo viene ricoperto da Paolo Picci.

 PICCITTO, IL BUON FANCIULLO  

picovEspulsioni di massa, l’aria che tira fra i cinquestelle è di quelle al mentolo forte: purezza allo stato estremo, ci si rimane secchi. Sconquassati da Quarto riusciranno quelli del direttorio ad occuparsi di Ragusa? Se a Di Maio gli girano le scatole non sappiamo chi si fa fuori, e comunque qualcosa deve accadere perché si è capito che i consiglieri grillini fanno sul serio. L’aplomb di Stefano Martorana che si atteggia a un Richelieu che la sa lunga e che maneggia schifiltoso le miserie umane, ha proprio rotto quelli della maggioranza. Si è visto dallo scontro durante i lavori di commissione tra Stevanato ed assessore mentre si trattava del piano di alienazione degli immobili. Le considerazioni del consigliere erano una raffica in puntualità e precisione: Perché mai vendere il patrimonio immobiliare del Comune? chi lo ha stabilito? è una scelta politica, e chi ne ha discusso? Insomma si è vista finalmente  una maggioranza pensante, grintosa, densa e non i soliti  bambolotti addormentati che siedono in aula e che sobbalzano arrivando persino ad articolare qualche frasetta se  gli si tira la cordicella da  dietro. E così l’assessore si è dovuto inghiottire l’atto pur mantenendo intatto il sorrisetto. Una guerra totale che ha costretto qualche giorno addietro il sindaco Piccitto agli effetti speciali: i milioni di euro ballavano come nelle macchinette del casinò, uscivano da dietro le orecchie degli assessori, sbattevano nella lavagnetta renziana, rimbalzavano e poi schizzavano… tutta una scena per non dare peso alla crisi in corso. Uno sfoggio di abbondanza e serenità coniugale a favore di telecamera, ma dentro casa son dolori. Conferenza stampa assolutamente inopportuna se prima non si risolve la faccenda, che non è questione di antipatia tra le parti, ma di sostanza decisionale e programmatoria. Senza dire poi che tutti questi fantastici milioni di manutenzione straordinaria – che ci vogliono eccome in città!-  dovrebbero far compiere un salto nel pensiero più profondo di tutti i cittadini, in testa governanti e Movimento: ma decoriamo, abbelliamo, asfaltiamo, ripariamo cosa, se non un cimitero? Questa orribile visione è il punto di realtà da cui forse inconsapevolmente nasce il malumore  del movimento, anche se l’analisi è ancora imprecisa, confusa, orientata ossessivamente verso un solo obiettivo base. Cosa si può fare per una città morta come la nostra Ragusa? Questa è la domanda irrisolta e costantemente presente nelle nostre menti ed è senz’altro il motivo per cui nell’ultimo sondaggio il sindaco Piccitto cala nei gradimenti.  Non è l’impatto con il governare che fa traballare i cinquestelle, che in effetti hanno risolto problemi seri e cazzuti; è la risposta in verità difficilissima da dare, avendo avuto in eredità la devastazione urbana, produttiva e sociale. Piccitto, che è un buon fanciullo, sbaglia se affonda la testa come uno struzzo nel mare di milioni delle opere pubbliche, tutte attese, tutte giuste, tutte belle, e che però creano, quando ce le sentiamo raccontare, una punta di disagio, di sofferenza e persino di rabbia anarcoide se il cittadino che vede lastricata d’oro la sua strada non sa, poi, come pagare le bollette e come far studiare i figli. Questione di giorni e dal Movimento qualcosa nascerà; ce lo devono, un po’ di spasso: se no che li abbiamo messi a fare ‘sti ragazzi? Seri, cupi, afflitti, tutto il cosmo sulle loro spalle: e che palle, un po’ di leggerezza! Meno male che ci sono quelli dell’opposizione che girano come le trottole e rendono l’atmosfera allegra. “Insieme a te non ci sto più guardo le nuvole lassù, cercavo te –e-e-e –, la tenerezza che non ho, la comprensione che non so… trovare in questo mondo stupido… Quella persona non sei più, quella persona non sei tu. Finisci qua–a-a-a-a, chi se ne va che male fa?”. Grandissima Ornella Vanoni cantata dal trio Tumino- Mirabella, Lo Destro che collo dritto e culo in aria come un pavone non si rende conto del disfascimento e già fantastica la presa del palazzo. “Insieme”: un romantico vaffanculo a Giovanni Mauro firmato Gianni Occhipinti con Maurizio Tumino che saetta, infilza, provoca, si intorta tutti, e poi si incunea nel gruppo misto tra le gonnelle in pizzo nero macramè della Elisa Marino che ormai si erge come Pallade Atena sulle mura dell’acropoli. E’ lei la nuova grande stratega, la dea contemplativa che oscura quella silfide della Migliore, e che potrà con la sua burrosità scaldare il cuore ai consiglieri senza tetto. Nel gran casino si registra il volto cereo di Mario  D’Asta che appena vede anime perse trema temendo siano possibili neo iscritti al Pd. Ragusa quindi morta, ma al centro della scena, per godersi la partita di quest’anno: Resto del mondo contro cinquestelle.

L’ADESIONE AL GRUPPO MISTO, PARLA IL CONSIGLIERE MORANDO: “DECISIONE SUBITA, NON VOLUTA”

Il consigliere comunale Gianluca Morando (1)Il consigliere comunale di Ragusa, Gianluca Morando, ha rilasciato una dichiarazione dopo la sua adesione al Gruppo Misto. “Si è trattata – afferma Morando – di una ulteriore anomalia determinata da un regolamento, quello voluto dalla maggioranza pentastellata, che, alla riprova dei fatti, si sta rivelando pessimo. Ieri sera, in pratica, sono stato costretto ad aderire al Gruppo Misto in quanto il gruppo consiliare preesistente, composto da due componenti, tra cui il sottoscritto, si è sciolto come neve al sole per la decisione del mio collega, che io rispetto, di aderire al Gruppo Misto. Una decisione, quindi, che ha determinato, a causa delle storture del nuovo regolamento, il mio passaggio nella formazione consiliare in questione. Ecco perché dicevamo a suo tempo, e a maggior ragione possiamo affermare adesso, che il regolamento snatura la provenienza politica soprattutto delle minoranze. Continuerò ad ogni modo a rappresentare, politicamente, i programmi e gli ideali del Movimento Civico Ibleo con cui sono stato eletto nell’aula di palazzo dell’Aquila”.

RAGUSA, IL CONSIGLIERE LAPORTA SPIEGA PERCHE’ HA ADERITO AL GRUPPO MISTO

Il-consigliere-comunale-Angelo-Laporta1-248x165_cIl consigliere comunale Angelo Laporta ha formalizzato, nella seduta di ieri, le sue dimissioni dal movimento Territorio, con il contestuale abbandono del relativo gruppo consiliare, e l’adesione al Gruppo Misto. “Il movimento Territorio – spiega Laporta – ha rappresentato, nel panorama politico locale, una realtà politica molto interessante. Oggi, però, dopo il disgregamento, rispetto alle premesse originarie, di Territorio, nella cui lista mi ero presentato riuscendo a conquistare la non facile posizione di primo degli eletti alle ultime competizioni amministrative, ho compiuto una scelta diversa anche perché non posso rimanere in un movimento che se esiste è soltanto perché risulta essere funzionale al Pd. Sono e sarò alternativo al movimento Cinque Stelle e al Pd. Resto aperto a qualsiasi altro percorso politico che vada avanti nella suddetta direzione e che valuterò nei prossimi giorni, anzi nei prossimi mesi. Chi mi conosce sa che ho sempre lavorato nell’interesse della gente e per la gente. Altri tipi di interesse non mi appartengono. Continuerò a fare politica sino a quando la gente mi verrà a cercare. Per tutto il resto c’è tempo. La mia collocazione nel Gruppo Misto apre le porte a un momento di confronto e di meditazione per la potenziale creazione di un gruppo civico assieme ad altri consiglieri comunali e amici che intendono portare avanti questo percorso in maniera comune”.

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