28-04-2024
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Archivio della categoria: Società

Il Pd di Ragusa aderisce alla manifestazione “No al Muro”

pdIl Pd di Ragusa parteciperà alla manifestazione che il comitato “No al Muro” ha indetto per sabato 13 aprile nello spiazzo antistante il passaggio a livello di via Paestum. Il comitato ha più volte ribadito che “l’imminente chiusura del passaggio a livello è una spada di Damocle che i cittadini, chiedono, al momento, venga allontanata dalle loro teste”. “Come Pd di Ragusa – dice il segretario cittadino Peppe Calabrese – intendiamo manifestare la nostra solidarietà in maniera concreta, partecipando all’iniziativa, ai componenti del comitato “No al Muro”, auspicando, che ci possa essere un ripensamento da parte delle Ferrovie. Condividiamo il fatto che possa esserci una proroga alla chiusura del passaggio a livello, circostanza che, tra l’altro, permetterebbe alla nuova Amministrazione comunale di occuparsi compiutamente della questione”.

CHIUSO DA TEMPO IL BAR DELL’OMPA Disagi per gli utenti

Giuseppe DipasqualeIl commissario cittadino de “La Destra” Ragusa, Giuseppe Dipasquale, si rivolge al commissario straordinario dell’Asp n.7, Angelo Aliquò, dopo avere verificato che da tempo, ormai, i locali, siti all’esterno dell’edificio, che prima ospitavano il bar aperto al pubblico dell’ospedale Maria Paternò Arezzo risultano essere chiusi. “Siccome si tratta di un problema che ci hanno segnalato in molti – continua Dipasquale – riteniamo che sia una questione da non trascurare il fatto di garantire, a chi è in visita o a chi, per motivi di assistenza, è costretto a trascorrere il proprio tempo all’interno del nosocomio, la possibilità di rifocillarsi. Al momento, all’interno dell’ospedale, esistono un paio di macchinette di quelle che distribuiscono in modo automatico snack e bevande calde, assolutamente insufficienti.

ESERCITAZIONE ANTINCENDIO E PRIMO SOCCORSO NEL PORTO DI POZZALLO

esercitazione porto PozzalloMercoledì mattina, nel porto di Pozzallo, si è svolta un’esercitazione antincendio e di soccorso organizzata dalla Capitaneria di Porto, con la partecipazione di pattuglie automontate a terra e mezzi nautici a mare, con le squadre dei Vigili del Fuoco di Ragusa dotati di mezzi specializzati, personale medico della Croce Rossa Italiana con un’autoambulanza di soccorso, i servizi tecnico-nautici (piloti, ormeggiatori, rimorchiatori), personale tecnico del Genio Civile regionale di Ragusa ed il personale delle imprese ed operatori portuali. E’ stato simulato un incendio nella sala macchine di una nave mercantile ormeggiata alla banchina commerciale del porto, così da testare la preparazione e la prontezza operativa dell’equipaggio imbarcato nell’adozione delle misure previste dal Piano antincendio dell’unità. Nel corso dell’esercitazione sono state immediatamente attivate le procedure previste dal Piano antincendio locale, che, in questi casi, prevedono l’immediato intervento congiunto degli uomini e dei mezzi della Capitaneria di Porto, in stretta coordinazione con quelli dei Vigili del Fuoco e degli Enti sanitari competenti, nonché la collaborazione e l’ausilio degli operatori portuali e dei servizi tecnico-nautici presenti nello scalo (rimorchiatori, ormeggiatori e pratici locali). Tutto il personale operante ha portato a termine, in tempi ristretti, le operazioni. Al termine dell’esercitazione si è tenuto subito un debriefing per verificare l’esito degli interventi svolti, che sono altresì serviti ad effettuare una verifica iniziale, insieme a personale tecnico del Genio Civile di Ragusa ed ai Vigili del Fuoco intervenuti, dei lavori di manutenzione straordinaria all’impianto fisso antincendio portuale, che è stato recentemente sottoposto a lavori di manutenzione straordinaria che, a breve, dovranno essere collaudati. “Tutte le operazioni svolte, gli interventi effettuati e le attrezzature fisse e portatili utilizzate sono state ritenute idonee ed adeguate all’emergenza da fronteggiare – fanno sapere dalla Capitaneria di Porto – ed alle probabili tipologie di rischio antincendio collegate con le diverse attività che si svolgono nel porto”.

BANDO DI CONCORSO PER CONTRIBUTI INTEGRATIVI CANONI LOCAZIONE ANNO 2011

Comune-di-RagusaIl Settore servizi sociali del Comune di Ragusa ricorda che entro e non oltre il 18 aprile 2013 dovranno essere presentate le istanze relative al bando di concorso per la concessione dei contributi integrativi dei canoni di locazione per l’anno 2011 in favore dei cittadini residenti che siano titolari di contratti ad uso abitativo, regolarmente registrati, relativamente ad immobili ubicati sul territorio comunale che non siano di edilizia residenziale pubblica. Sul sito internet del Comune di Ragusa è pubblicato il bando, i modelli relativi all’istanza e delle dichiarazioni sostitutive da produrre.

RAGUSA, A GIORNI NELLA RETE IDRICA L’ACQUA DEL POZZO BRUSCÈ E QUELLA DELL’ASI

margherita_rizza_2Sono già stati completati i lavori del pozzo di contrada Bruscè, mentre, entro la giornata di martedì, si concluderà l’intervento riguardante l’allaccio della rete idrica comunale a quella dell’Asi. Assicurazioni in tal senso sono state date dai tecnici dell’ufficio comunale di Ragusa al Commissario straordinario, la dr.ssa Margherita Rizza. Entrambi gli interventi sono stati programmati per dare una prima grossa boccata d’ossigeno al quartiere sud della città capoluogo per la quale, a seguito della chiusura dei pozzi B e B1, si è registrato un problema di approvvigionamento idrico. “Nei prossimi giorni – dichiara la dr.ssa Rizza – l’Enel, a cui è stata avanzata da parte del Comune apposita richiesta, eseguirà i lavori che ci metteranno nelle condizioni di immettere subito nella rete idrica l’acqua proveniente dall’Asi, mentre per quella del pozzo Bruscé attenderemo l’ok da parte dell’Asp”.

RAGUSA, INTERVENTO DI GIOVANNI IACONO SULLA SITUAZIONE IDRICA

giovanni-iaconoL’Associazione Partecipiamo interviene a commento della situazione idrica nella città di Ragusa. L’associazione ricorda che “ha presentato quasi 2.000 firme con la petizione popolare per la revoca della delibera n. 260 del 15/03/2013”. “A tutt’oggi – continua l’ass. Partecipiamo – tale delibera è sospesa ma non revocata”. Giovanni Iacono, candidato sindaco della città di Ragusa col sostegno di Partecipiamo, così si esprime: “I fatti confermano che a pagare sono i cittadini e che l’emergenza poteva finire immediatamente con l’uso dei potabilizzatori e con assoluto risparmio economico per tutti i Cittadini. Il Commissario è obbligato, per statuto, a dare riscontro formale ed amministrativo alla petizione popolare promossa da Partecipiamo e quindi ha già perso tempo nel non revocare la delibera 260 e – ha detto ancora Iacono – sono molto preoccupato per l’ ‘eredità’ che lascerà ai nuovi Amministratori il Commissario, i cui comportamenti determineranno un ammontare di contenzioso per il Comune che sarà, economicamente, insostenibile!”

Il comitato No al muro di via Paestum chiede la riapertura delle trattative

passaggi livello via paestum“Una buona amministrazione deve farsi giusto carico per rimediare a ciò che la cattiva amministrazione ha generato. E’ un dovere morale e istituzionale. Questo ci aspettiamo, perché crediamo ancora di essere civili cittadini, non sudditi”. Il Comitato no al Muro di via Paestum sollecita con una nota la riapertura delle trattative per trovare soluzioni condivisibili. “E perché ciò avvenga, a nostro avviso – scrive in un documento il portavoce del Comitato, Sergio Firrincieli – è necessario che ci siano precise assunzioni di impegni e responsabilità, anche politiche. Capiamo che ciò potrebbe risultare scomodo con una tornata elettorale alle porte. Ma noi diciamo ai politici e alle istituzioni, che non riterremo accettabile che dei guasti e i disagi che deriveranno (dalla chiusura di via Paestum), generati da cattiva amministrazione passata, presente e futura, debbano farne le spese, sempre e comunque, i cittadini. I residenti di via Paestum prigionieri e ingabbiati da scelte e “non” decisioni passate, lo diventeranno anche fisicamente – sostiene il Comitato – quando, con la chiusura del passaggio a livello, si tapperà una delle poche vie d’uscita verso la zona nevralgica della città”.

IN 10 ANNI AIUTATI 148 STRANIERI VITTIME DI TRATTA L’anniversario della coop. Proxima

immigratiCentoquarantotto persone vittime di tratta e grave sfruttamento. Assieme a loro anche 26 minori, figli delle vittime. A tutti è stato fornito un sostegno considerata la grave tipologia di sfruttamento registrata: da quella sessuale a quella lavorativa. Accade in provincia di Ragusa, in particolare nell’area della fascia trasformata di Vittoria, Acate, Santa Croce Camerina, Scoglitti. Sono i dati che, in dieci anni, hanno caratterizzato l’attività della cooperativa sociale “Proxima”, aderente al consorzio Solcoop ibleo, che mercoledì 10 aprile, a Ragusa, nei locali della Scuola dello sport di via Magna Grecia, celebrerà questo particolare compleanno. In questo decennio sono stati attivati, con il finanziamento dal Dipartimento per le Pari opportunità, dal Comune di Ragusa e Provincia 15 progetti.

LA SERIT RICHIEDEVA AD UN’ANZIANA UN PAGAMENTO DI 20 ANNI FA

news_3935_seritNel giugno del 2012 un’associata settantunenne ragusana si è vista recapitare da Serit un’intimazione di pagamento per 5.759,61 euro per Irperf per l’anno 1993. A distanza di ben 20 anni si pretendeva di riscuotere delle somme, nel frattempo incrementate a dismisura. Del caso se n’è occupata la Confconsumatori che con i suoi avvocati ha presentato tempestiva impugnazione dinanzi alla Commissione Tributaria, ottenendo l’annullamento totale dell’atto. “Questa pronuncia – scrive Confconsumatori – rappresenta uno dei successi importanti della sede ragusana della nostra associazione in materia tributaria. La sentenza del Collegio ragusano dimostra come anche il piccolo contribuente, sempre più spesso vessato dalle società di riscossione, possa ottenere la tutela dei propri diritti, – aggiunge l’avvocato Maira Crocco – e che non si può essere debitori a vita, neppure quando il creditore è un ente pubblico”.

GIARRATANA FESTEGGIA I 100 ANNI DI GIOVANNA INFRUTTUOSO

Mercoledì 3 aprile festeggiamenti a Giarratana in onore di una centenaria. Il sindaco, Bartolo Giaquinta, e i componenti dell’Amministrazione comunale si uniranno alla famiglia di una concittadina, Giovanna Infruttuoso, nata a Francofonte in provincia di Siracusa il 3 aprile 1913, ma ormai da tempo residente nel centro montano ibleo. Madre di 8 figli, la signora Giovanna ha avuto modo di vivere quasi tutta la storia del Novecento. Alcuni aspetti della sua vita sono stati molto drammatici ma ha saputo affrontare le varie difficoltà con grande coraggio, determinazione e forza di volontà. Nella giornata del compleanno, il sindaco e alcuni rappresentanti della Giunta municipale si recheranno a casa dell’anziana donna per gli auguri e poi, assieme, proseguiranno verso la chiesa di San Bartolomeo apostolo per partecipare alla santa messa. Subito dopo la cerimonia religiosa, il primo cittadino consegnerà alla signora Infruttuoso una targa ricordo per celebrare il bel traguardo che è stato raggiunto. A seguire, i festeggiamenti saranno conclusi insieme con parenti e amici. “Per noi è un motivo di grande orgoglio – afferma il sindaco Giaquinta – celebrare il secolo di vita della nostra concittadina. Doveroso unirsi da parte nostra al momento di festa”.

Giovanna Infruttuoso

Muos, firmato dalla Regione il documento di revoca delle autorizzazioni

no muos 3La più bella sorpresa dentro l’uovo di Pasqua per gli abitanti di Niscemi e per il Movimento 5 Stelle arriva dall’assessorato regionale al Territorio e Ambiente. L’assessore Mariella Lo Bello ha firmato il provvedimento di revoca delle autorizzazioni per la realizzazione dell’impianto satellitare americano del Muos. Esultano i 5 stelle che scrivono:”la guardia rimane sempre altissima. Siamo contenti ma lo saremo ancora di più quando vedremo con i nostri occhi il documento firmato”. Soddisfattissimo dell’epilogo della vicenda il presidente della commissione Ambiente all’Ars, Giampero Trizzino, che della questione Muos, assieme ai deputati del Movimento, ha fatto uno dei capisaldi della lotta dentro e fuori palazzo dei Normanni.

RAGUSA, COPIOSA PERDITA D’ACQUA IN PIAZZA CARMINE

perdita acqua  carmineAl peggio non c’è mai fine. Specie quando il prezioso liquido, l’acqua potabile, merce assai rara a Ragusa, si perde per strada. Capita troppo spesso, oramai, che per riparare una perdita d’acqua occorrono alcuni mesi. In via Carlo Alberto dalla Chiesa e in piazza Pescheria, nel quartiere Carmine, nel centro storico di Ragusa superiore, l’acqua fuorisce da settimane tra l’indifferenza generale nonostante le ripetute segnalazioni dei residenti e del comitato di Piazza Carmine. “E’ una vicenda semplicemente vergognosa – spiega massimo Di Fredi, componente del comitato di piazza Carmine – con l’acqua che fuoriesce in strada da settimane. Ci è stato detto, dagli uffici del comune, che non ci sono soldi per pagare la manutenzione straordinaria con gli appalti alle ditte esterne. Vedere, poi, una perdita così vistosa con tantissima acqua potabile che si perde ti amareggia parecchio. E’ un quartiere, quello di piazza Carmine, totalmente abbandonato – aggiunge Di Fredi – e l’acqua che scorre dai gradini di piazza Pescheria diventa un pericolo per i tanti anziani che transitano in quella zona”.

ACQUA A RAGUSA LEGAMBIENTE: “CONTINUANO I GIOCHETTI POLITICI SULLA PELLE DEI CITTADINI”

legambiente“Le sensazioni di Legambiente a seguito dell’incontro col Commissario comunale Rizza, e cioè che sulla gestione idrica a Ragusa e sulla pelle della popolazione si stia consumando l’ennesimo giochetto politico elettorale trovano le prime conferme a seguito dell’incontro del Commissario con l’ex sindaco di Ragusa”. Questo è il commento degli ambientalisti che aggiungono: “L’ex sindaco di Ragusa, evidentemente uno dei responsabili politici (probabilmente il principale: negli ultimi anni è stato ininterrottamente sindaco e vicesindaco) di questo disastro, un amministratore che ha abbandonato la città nel pieno della più grave problematica idrica della sua storia (ricordiamo che l’inquinamento delle sorgenti risale almeno all’autunno 2010) adesso, con la complicità mediatica del Commissario Rizza, si pubblicizza come il salvatore della patria; un comportamento scandaloso che è un’offesa all’intera cittadinanza. Evidenziamo che, – scrive Legambiente – se l’ex Sindaco avesse gestito l’acqua ed il territorio come si deve, invece di minacciare di querela chi denunciava l’inquinamento, oltre a non trovarci in queste condizioni, non avremmo avuto bisogno del tanto decantato milione. Dopo tutto sono soldi nostri: l’attuale deputato mette quindi le mani nelle tasche dei siciliani per risolvere un problema che lui e la sua amministrazione non hanno saputo né prevenire né risolvere. Se vuole veramente discolparsi – scrive Legambiente – Dipasquale paghi di tasca propria: si riduca l’emolumento del 90% ed usi la cifra per contribuire al disinquinamento ed in tal modo ad aiutare le aziende zootecniche a risolvere questa grave problematica. Quando c’era da opporsi al piano paesaggistico non si era forse eletto a paladino degli allevatori? Adesso ha l’occasione di dimostrarlo veramente: li aiuti di tasca propria. Se no verrebbe da pensare che li abbia solamente usati per conquistare l’ennesima ambita poltrona. Facciamo notare – scrive Legambiente – che mentre lui ha fatto il salto da Ragusa a Palermo ci sono allevatori che rischiano di fare il salto verso la chiusura. Stranamente è proprio l’associazione che lui accusava di voler bloccare lo sviluppo, e cioè Legambiente, quella che si sta dando da fare insieme a Coldiretti per risolvere concretamente il problema, trasformandolo in risorsa per le aziende zootecniche”. Legambiente ribadisce il proprio no a nuove trivellazioni in falda: la soluzione reale sta nell’immediato disinquinamento, nella sistemazione delle reti idriche colabrodo e in un percorso concreto di risparmio idrico. Legambiente infine stigmatizza ancora una volta il mancato coinvolgimento della società civile nella gestione di questo Bene Comune. “E’ scandaloso che gli stessi che evidentemente non hanno fatto nulla per evitare l’inquinamento, e non sono riusciti a risolverlo quando si è presentato, si ostinino a gestire la risorsa idrica nel chiuso delle loro stanze senza neanche chiedere la collaborazione di chi, nella realtà iblea, ne capisce quanto se non più di loro” – conclude Legambiente di Ragusa.

Ragusa, ancora sete d’acqua

movimento cittàCon riferimento alle notizie di stampa, secondo cui il Commissario Straordinario della Città di Ragusa avrebbe provveduto a sospendere (e non revocare) l’ordinanza, in forza della quale sarebbe stata autorizzata l’immissione di acqua non potabile nella rete idrica comunale, grazie all’intervento dell’on.le Dipasquale, il Movimento Città ritiene opportuno fare chiarezza, sottolineando come la crisi idrica attanagli tuttora alcuni quartieri della città. In particolare, nella zona di c.da Selvaggio il servizio viene reso con autobotti e secondo modalità assai complesse, che vedono, in alcuni casi, la carenza di approvvigionamento dilatarsi per parecchi giorni, con le gravi immaginabili conseguenze per i cittadini. “Gli interventi – scrive il Movimento Città- che, in atto, sono in corso per cercare di alleviare i disagi (escavazione di nuovi pozzi, collegamento con i pozzi al servizio dell’Asi) sono da ascriversi a merito degli uffici comunali, che si erano attivati ben prima che qualcuno si facesse fotografare comodamente seduto su un divano, ergendosi a salvatore della città, dopo che per anni si è ben guardato dall’intervenire!”.

Il Pd Ragusa alla manifestazione No Muos

no muosIl Partito Democratico di Ragusa aderisce alla manifestazione nazionale contro il Muos che si terrà sabato 30 marzo a Niscemi (CL). Una delegazione dei democratici del capoluogo parteciperà per manifestare contro il Muos.

Intervento dell’on. Assenza sulla Cassa Integrazione in deroga

giorgio-assenzaL’on. Giorgio Assenza ha depositato un atto ispettivo all’Ars sull’erogazione razionale della cassa integrazione in deroga. “I centri per l’impiego territoriali – ha scritto l’on. Assenza – hanno sospeso la cassa integrazione nei casi in cui sussistono accordi precedentemente sottoscritti e in vigore alla data di applicazione di quello quadro stipulato il 12 febbraio scorso tra governo siciliano, sindacati e Confindustria per la cassa integrazione in deroga – ha scritto l’on. Assenza -. Risultati sono l’immobilizzazione di tutto il servizio e gravi disagi per ditte e lavoratori”. L’on. Assenza chiede che la Regione intervenga per far applicare il nuovo regolamento a partire dal giorno successivo alla firma dello stesso, cioè il 13 febbraio, “in caso contrario – si legge nel comunicato stampa dell’on. Assenza -, mancherebbe la salvaguardia totale degli accordi precedenti”. L’on. Assenza, ricordando che l’accordo porta in dote 70 milioni e che per l’anno in corso la proroga della prima concessione fruita al 31 dicembre potrà essere concessa esclusivamente alle aziende con sospensione a zero ore, con un piano di gestione degli esuberi e una previsione di riduzione del bacino di almeno il 30%, ha depositato una interrogazione che vuole “risposta urgente, reclamando un immediato intervento per l’erogazione dovuta degli ammortizzatori sociali in deroga dell’anno in corso” e, per il futuro, chiede “chiarezza nelle regole di applicazione nonché automatismi virtuosi, così da non portare in sofferenza né imprese né lavoratori”.

Emergenza idrica a Ragusa Partecipiamo: “Soddisfatti per il ritiro dell’ordinanza, ma…”

partecipiamo“La notizia che il Commissario straordinario ha deciso di tornare sui propri passi riguardo alla decisone dell’immissione in rete di acqua non potabile non ci sorprende, visto che l’avevamo anticipato con largo preavviso una settimana fa”. Queste le prime parole di una nota inviata dall’associazione Partecipiamo che oltre alla preveggenza vuole sottolineare altro: “Siamo soddisfatti del fatto che le lotte dei cittadini portate avanti in primis dalla nostra associazione abbiano prodotto il risultato sperato ma riteniamo, allo stesso modo, che non si poteva fare altrimenti, considerato che l’immissione in rete di acqua non potabile oltre ad essere un atto “impossibile” avrebbe prodotto – scrive Partecipiamo – dei gravi rischi alla salute dei cittadini e non avrebbe fatto altro che allargare il problema anche alla fascia di cittadini non interessata dall’emergenza idrica. Nell’incontro avuto con il Commissario l’avevamo diffidata dal compiere quell’atto che aveva anche responsabilità gravi di tipo erariale e subito dopo l’incontro annunciò lo spostamento al 2 aprile. Detto questo, – dice Partecipiamo – stendiamo un velo pietoso riguardo il comportamento del Commissario Straordinario che ha letteralmente umiliato il ruolo che è stata chiamata a ricoprire entrando in campagna elettorale al fianco di chi in questi anni ha avuto enormi responsabilità per l’emergenza idrica che Ragusa vive da 3 mesi. Emergenza che è bene ricordarlo è tutt’altro che risolta. Colei che in questi mesi ha deciso di non risolvere la crisi nell’immediato facendo pagare un conto salatissimo ai Cittadini e che produrrà un contenzioso per il tributo idrico gravissimo per le casse Comunali incontra – denuncia l’associazione Partecipiamo – l’ex sindaco, uno dei maggiori corresponsabili del problema, e cosa fa? Dimentica che il problema acqua lo ha ereditato da chi gli sta accanto e con tanto di comunicato stampa, tesse le lodi sperticate dell’ex sindaco di Ragusa, lo ossequia, lo ringrazia e lascia intendere che ha deciso di non procedere all’immissione di acqua non potabile solamente perché l’on. Dipasquale è intervenuto nella questione. Come se ciò non bastasse, – scrive Partecipiamo – la commissaria Rizza pendendo dalle labbra di Dipasquale, senza aver minimamente risolto l’emergenza per 15.000 persone, dice che ora è passato tutto, anche se l’acqua continuerà a non uscire dai rubinetti e non si sa per quanto tempo ancora”.

Emergenza idrica a Ragusa, Chiavola: “Situazione grave in via Livatino”

Mario_ChiavolaIl presidente della commissione Ambiente, Mario Chiavola, ha ricevuto a palazzo dell’Aquila una delegazione di residenti di via Livatino. Questi ultimi hanno esposto a Chiavola la gravità della situazione, acuitasi in questi ultimi giorni, con cui sono costretti a fare i conti da quando è iniziata la emergenza idrica sul territorio cittadino. Infatti, la sospensione dell’ordinanza che avrebbe dovuto immettere acqua non potabile in rete non ha modificato il quadro complessivo che risulta essere sempre frastagliato. “Sappiamo che ci sono situazioni molto gravi – afferma Chiavola – ma questa mi pare proprio che le batta tutte. I residenti di via Livatino sono in ginocchio perché, a differenza di quanto accade nelle vie limitrofe, vale a dire via Falcone e via Almirante dove l’acqua, seppure con il contagocce, arriva, dalle loro parti non si registra alcuna immissione nelle tubature del prezioso liquido da tempo, addirittura da oltre un mese. Ho cercato – dice il consigliere Mario Chiavola – di verificare con gli uffici comunali che cosa possa essere accaduto, ma al momento non riusciamo ad ottenere risposte esaurienti. Neppure l’invio delle autobotti è servito a colmare la difficoltà delle situazioni”. I residenti hanno fatto presente che da venerdì scorso non è arrivata ancora l’autobotte comunale. “In un edificio, in cui stanno cinque famiglie – prosegue Chiavola – sono costretti a razionare drammaticamente l’acqua, neanche fossimo in tempo di guerra. L’assurdo è che gli stessi cittadini osservano, magari, alcuni sprechi che si consumano nelle vie accanto mentre loro sono costretti a rinunciare a parecchie comodità. Mi hanno raccontato che è come se stessero vivendo un incubo. Una cosa del genere non era mai accaduta. Ho già chiesto – dichiara il consigliere comunale Mario Chiavola – al commissario straordinario di verificare la possibilità di trovare una rapida via d’uscita. Magari con il supporto di autobotti ausiliarie. Vedremo che cosa succederà nei prossimi giorni”.

NO MUOS, BASTA AMBIGUITA’

no muos 2La battaglia contro il sistema satellitare Muos a Niscemi segna con la manifestazione nazionale del 30 marzo 2013 un salto di qualità. La partecipazione dei siciliani sarà massiccia, secondo gli organizzatori. Il circolo dei comunisti “Impastato” di Vittoria e Rifondazione scrivono: “Solo la mobilitazione di massa potrà impedire la prosecuzione dei lavori ma anche la dismissione dell’intero sistema satellitare. E soprattutto costringere il Governo regionale e il Presidente Crocetta a uscire definitivamente dall’ambiguità. Dopo la revoca delle autorizzazioni regionali si deve proseguire con il simultaneo spegnimento delle altre 46 antenne attualmente in funzione. L’accordo Monti – Crocetta propagandato dal Presidente della Sicilia in tutti i talk-show come la soluzione definitiva, in realtà – scrivono i giovani comunisti e Rifondazione di Vittoria – non risolve niente e serve solo a disinnescare e svuotare la manifestazione del 30 marzo che sarà democratica e pacifica”.

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