03-05-2024

WELFARE, RIUNIONE A PALAZZO DELL’AQUILA

I sindacati hanno incontrato l’amministrazione di Palazzo dell’Aquila a Ragusa per chiedere lumi sulle risorse disponibili per il welfare, ovvero per i servizi sociali. Da sempre la città di Ragusa si è contraddistinta per l’eccellenza nei servizi sociali, ma ora i tagli nei trasferimenti Stato – Regione potrebbero compromettere il grado qualitativo dei servizi prestati. Per questo motivo la Cgil, con in testa Nicola Colombo, aveva chiesto all’amministrazione comunale un incontro per discutere di welfare e di risorse disponibili. L’incontro si è svolto giovedì mattina a Palazzo dell’Aquila ed è servito a calendarizzare una serie di ulteriori incontri di concertazione fra l’amministrazione ed i sindacati (Cgil, Cisl, Uil e Ugl) al fine di individuare linee di intervento per l’esercizio finanziario 2012 del Comune di Ragusa. La prima riunione si terrà giorno 7 alle 12: un tavolo tecnico, di cui faranno parte anche i rappresentanti sindacali, esaminerà le problematiche connesse alle risorse necessarie da destinare ai servizi sociali. Martedì 14, alle 10, sarà la volta della conferenza dei sindaci, allargata anche ai segretari provinciali delle organizzazioni sindacali, che discuterà le tematiche inerenti i servizi socio-sanitari che interessano i diversi territori comunali. Infine, martedì 28 alle 12, a Palazzo dell’Aquila altra riunione per un confronto con i sindacati per concordare le scelte programmatiche in materia di Bilancio di previsione 2012. Alla riunione di giovedì mattina hanno partecipato Giovanni Avola e Nicola Colombo della Cgil, Enzo Romeo della Cisl, Giorgio Bandiera della Uil e Paolo Nativo dell’Ugl.

RAGUSA, CROLLO IN VIA DALLA CHIESA. VENERDI’ AL LAVORO L’ESPERTO DELLA PROCURA

Sarà conferito venerdì mattina ad un noto ingegnere, professore dell’Università di Catania, l’incarico della Procura in qualità di esperto in merito al crollo dell’immobile di via Carlo Alberto dalla Chiesa. Venerdì mattina stessa, dopo le formalità della nomina, il professionista inizierà il proprio lavoro. L’indagine era scattata immediatamente, con l’iscrizione di alcune persone sul registro degli indagati. L’immobile è stato sequestrato. Sulla base delle indicazioni che verranno date dal docente universitario, verranno poi indicati al Comune gli interventi da attuare. Ed intanto, la Protezione civile ed i tecnici di Palazzo dell’Aquila hanno continuato, grazie anche al miglioramento delle condizioni climatiche, sia i sopralluoghi nell’intera area, che è molto vasta, sia gli interventi di transennamento. Sono stati acquisiti i dati catastali della zona, per un controllo che verrà fatto a tappeto su tutte gli immobili dell’area, in maggioranza casupole diroccate. Giovedì pomeriggio si è tenuto un sopralluogo da parte dei tecnici e dei vertici della società “SiSosta” che gestisce il parcheggio multilivello “Ponte Vecchio” nella zona Carmine Putie, che si trova a fianco dell’immobile crollato. Il parcheggio è chiuso da martedì. Il sopralluogo, alla presenza dell’ingegnere capo del Comune, Michele Scarpulla, ha permesso all’amministratore delegato della “SiSosta”, Lorena Virlinzi, di verificare alcune ipotesi di lavoro per cercare di riattivare prima possibile il parcheggio. “Chiediamo al Comune e alle autorità competenti di procedere celermente all’abbattimento del palazzo fatiscente – spiegano da SiSosta in modo da far ripartire prima possibile la normale attività del parcheggio. I nostri dipendenti sono in questo momento in permesso o in ferie, ma se ci saranno tempi lunghi, che naturalmente noi scongiuriamo, non possiamo escludere il necessario ricorso alla cassa integrazione”. Gli utenti che sono attualmente abbonati al parcheggio otterranno una proroga dell’abbonamento pari all’intero periodo in cui il parcheggio resterà chiuso. Sull’episodio del crollo interviene il Pd. “Ecco, ci siamo. La resa dei conti è arrivata. Di solito è la natura che si ribella all’uomo. A Ragusa, invece, è il centro storico che si ribella a un sindaco che per anni ha fatto di esso solo un ammasso di parcheggi” – dichiara Alessandra Sgarlata, delegata al quartiere “Centro” del Pd, al quale si chiede: “Quale tragedia dobbiamo aspettarci prima che si riesca finalmente a capire quanto è importante e necessario recuperare il centro storico, il cuore pulsante della nostra città?”.

Pronta la piattaforma per il rilancio della ferrovia iblea

E’ pronta la piattaforma che sarà alla base della grande conferenza provinciale del prossimo 27 febbraio, presso la Scuola dello Sport di Ragusa. La proposta di una conferenza che raccogliesse tutti i consigli comunali, quello provinciale, la deputazione iblea, i sindacati, i comitati e le associazioni, i semplici cittadini, per accogliere l’appello dei ferrovieri di impedire la chiusura della linea ferroviaria e di esigere da Regione e Gruppo FS impegni precisi per il rilancio dell’infrastruttura, è scaturita dall’assemblea del 19 gennaio alla stazione di Ragusa, promossa dalla Cub Trasporti. A farsi carico dell’organizzazione della conferenza sarà la Provincia regionale; in raccordo con il sindacato di base, è stata definita una piattaforma minima, ma ben precisa, di rivendicazioni immediate ritenute necessarie ad invertire la tendenza al declino della tratta ferroviaria e degli impianti in essa consistenti. Questi i contenuti della piattaforma: ripristino treni pendolari soppressi, con mezzi ferroviari e non autocorse sostitutive; sviluppo di un sistema di collegamento cadenzato a livello provinciale, in modo da collegare tutti i Comuni della tratta con coppie di treni a distanze minime nelle ore di punta (mattino, mezzogiorno, pomeriggio), ed avvio del trasporto metropolitano (Metroferrovia) nel tratto interessante il territorio di Ragusa; concordare gli orari dei treni con le rappresentanze dei pendolari e del territorio; trasporto merci: impedire la scissione degli scali merci della provincia (Vittoria, Comiso, Ragusa, Modica, Ispica) dalla rete FS in favore di “Sistemi urbani Srl”, rilanciare il trasporto merci nel ragusano.

INCIDENTE SUL LAVORO. IMPRENDITRICE DAVANTI AL GIUDICE

Non ha fatto istanza di accesso ai riti alternativi ritendosi innocente l’imprenditrice ragusana, C.C., finita davanti al giudice delle udienze preliminari del Tribunale per il reato ipotizzato di omicidio colposo a seguito di un incidente sul lavoro. Per questa ragione il giudice delle indagini preliminari, Giovanni Giampiccolo, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Marco Rota, ha disposto il rinvio a giudizio davanti al Tribunale monocratico per il prossimo 28 settembre. A perdere la vita è stato Orazio Linguanti, operaio modicano, 43 anni, deceduto il 27 maggio del 2008 mentre lavorava nel cantiere della società della quale era dipendente, ovvero la “Occhipinti e Corallo”, specializzata nella lavorazione della pietra, ai confini tra i territori di Ragusa e Modica. Il Gup ha ammesso anche le parti civili: la moglie ed i figli dell’operaio sono patrocinati dall’avvocato Alessandro Agnello, la mamma e la sorella di Linguanti, invece, hanno nominato l’avvocato Natale Distefano del Foro di Siracusa (la famiglia è originaria di Rosolini). Fin dall’avvio delle indagini l’unica indagata è stata la titolare dell’azienda, patrocinata dall’avvocato Maria Platania. Secondo il medico legale dell’Asp, a seguito del sopralluogo effettuato il giorno dopo dagli ispettori del Lavoro, Linguanti sarebbe salito su una scala per smontare un motore e poi sarebbe inciampato con un piede, precipitando da un’altezza di circa tre metri e trovando la morte. Dopo la prima fase delle indagini la difesa dell’imprenditrice ha fatto richiesta per il nulla osta al riutilizzo della macchina dove si verificò l’infortunio sul lavoro mortale. Richiesta che è stata accolta dal sostituto procuratore Mardo Rota. I primi accertamenti dopo l’incidente furono eseguiti dai Carabinieri diretti dal capitano Alessio Artioli in sinergia con i medici dei servizio di medicina del Lavoro dell’Asl 7. l’uomo si trovava su una scala a pioli per oleare una macchina: un lavoro di routine che, però, per una tragica fatalità, gli è costato la vita. Linguanti cadde da circa tre metri, sbattendo la testa contro una lastra di pietra. I Carabinieri nel corso delle indagini hanno sentito i colleghi di lavoro della vittima. Furono i datori di lavoro ad allertare il 118 ed i militari dell’Arma dopo l’incidente. Il medico dell’ambulanza non potè fare altro che constatare la morte dell’uomo. L’autolettiga giunse dopo appena sette minuti sul posto ed i sanitari tentarono invano di rianimare l’operaio.

Conferenza di Gaetano Basile

Avis, Associazione di cultura classica – delegazione “Giusto Monaco” – ed Endas, promuovono, per martedì prossimo, una conferenza con Gaetano Basile, giornalista e cultore di storia siciliana. Tratterà il tema: “Procopio dei coltelli: una storia palermitana del Capo”. L’appuntamento è per le 18 alla Sala Avis di Ragusa.

FEDERFARMA, NUOVE CARICHE

Nuovi organi collegiali per Federfarma Ragusa. Del consiglio direttivo fanno parte: Luigi Bianculli (presidente), Bartolo Noto (vice pres.), Guglielmo Cartia, Girolamo Tavormina, Filippo Papaleo, Lucio Schembari, Carmelo Vitale. Il collegio dei revisori dei conti è formato da Corrado Cassar Scalia, Giovanni Mangione, Emanuele Ottaviano. Probiviri: Biagio Matarazzo (pres.), Ignazia Caccamo, Giuseppe Floridia.

Lettera anonima con minacce al commissario del Comune di Scicli

Il commissario straordinario del Comune di Scicli, Margherita Rizza, e il presidente del consiglio comunale, Antonino Rivillito, sono stati destinatari di due lettere anonime, di uguale contenuto, contenenti minacce per via dell’aumento della tassa sui rifiuti del 40%, aumento deliberato dal consiglio quando era ancora in carica la giunta Venticinque. Giovedì mattina la dottoressa Rizza e il presidente Rivillito hanno presentato formale denuncia contro ignoti presso la tenenza dei Carabinieri di Scicli, dove sono stati ascoltati per circa un’ora. Le due lettere, dai contenuti diffamatori e ingiuriosi, prendevano a bersaglio anche il dirigente dell’ufficio tributi del Comune. Il senso dell’intimidazione era il seguente: qualora non saranno revocati gli aumenti, o ne dovessero addirittura arrivare di nuovi, chi ha la responsabilità della scelta ne pagherà le conseguenze. Avviate le indagini dai carabinieri per risalire agli autori.

IL PADUA RUGBY NELL’ALBUM DELLE FIGURINE

Tutti da piccini abbiamo collezionato, cambiato, giocato, attaccato centinaia di figurine e decine di album. Ma quanti hanno potuto acquistare in edicola un pacchetto di figurine con la speranza di trovarvi la sticker con la propria faccia? Da lunedì il sogno di ogni bambino diventerà realtà per tutti i giocatori del Padua Rugby. In virtù di un accordo con la FootPrint, casa editrice milanese specializzata nella realizzazione di progetti personalizzati su basse tirature, sta per essere pubblicato un album di figurine interamente dedicata alla società rugbystica del presidente Tumino. Sarà possibile collezionare le “testine” dei giocatori biancazzurri di tutte le categorie (under 14, 16, 20 e senior), oltre che dei dirigenti e dello staff tecnico. Il presidente del sodalizio ibleo, Ciccio Tumino, ha dichiarato: “Per noi essere stati scelti da una società prestigiosa come la FootPrint per essere testimonial del movimento rugbystico italiano è motivo d’orgoglio e questo riconoscimento ci ripaga per tutti i sacrifici – ha detto ancora il presidente Tumino – che in questi quarant’anni abbiamo fatto e ci dà la spinta per andare ancora avanti sulla strada intrapresa tre anni fa e che, senza falsa modestia, ci sta pian piano portando nell’élite del rugby italiano”. Da lunedì, dunque, sarà possibile acquistare nelle edicole di Ragusa l’album e le figurine degli atleti del Padua.

Ragusa, sventati furti alla zona industriale

Tre giovani rumeni residenti a Comiso sono stati denunciati dalla Polizia per porto di coltello di genere vietato e detenzione di arnesi atti allo scasso. La notte scorsa, i tre erano a bordo di una Fiat Bravo e si aggiravano nei pressi di alcuni capannoni della zona industriale del capoluogo. Quando una pattuglia della Polizia li ha fermati, ha trovato, a bordo del mezzo, un coltello e vari attrezzi atti allo scasso tra cui un palanchino, tenaglie, cacciaviti, guanti in lattice e due passamontagna. L’auto è stata sequestrata in quanto il conducente guidava nonostante, da qualche mese, gli fosse stata ritirata la patente.

Bagni ancora chiusi alla villa comunale di Ibla

E’ sempre pessima la gestione dei servizi igienici interni ai Giardini iblei. I bagni sono ancora chiusi in attesa di lavori di sistemazione. Prima che venissero definitivamente chiusi i servizi non funzionavano a dovere, segno di una disfunzione nella loro gestione. In parole povere è stato sempre difficile, per il Comune, mantenerli in funzione e pulirli. La loro chiusura rappresenta una vergogna per l’immagine della villa comunale di Ibla, e soprattutto per il quartiere dei Giardini, nel quale gravita il maggior numero di turisti. I visitatori fanno sempre tappa nei Giardini, prima o dopo aver ammirato il portale di San Giorgio, e restano a bocca aperta quando costatano che in una cittadina a vocazione turistica, con 18 monumenti Unesco, non hanno nemmeno la possibilità di usufruire di servizi igienici pubblici.

Università, parla Generazione Futuro

Anche i giovani di Generazione Futuro della provincia iblea intervengono sulla vicenda dell’università a Ragusa. Gianluca Zocco, responsabile dell’area universitaria del gruppo giovanile, e Simone Digrandi, commissario provinciale di Generazione Futuro, chiedono con forza che il Consorzio Universitario e gli amministratori locali diano una svolta decisiva alla situazione. “Bisogna riconoscere che da diverso tempo il Consorzio Universitario della Provincia di Ragusa – dicono Digrandi e Zocco – non sta svolgendo i compiti per cui era stato ideato, ovvero di porsi come organismo promotore nell’ambiente universitario ibleo, di identificarsi come collante tra la provincia di Ragusa e l’Ateneo di Catania, di essere insomma la vera anima della realtà universitaria iblea, per creare un polo universitario ragusano altamente formativo e funzionale”. “Da tempo ormai gli studenti della facoltà di Lingue lamentano problemi organizzativi quali ad esempio il mancato trasferimento dei laboratori multimediali di piazza Carmine presso una struttura inaugurata diversi anni fa – continuano Digrandi e Zocco -, oppure il completamento dei locali di Palazzo Castillett da utilizzare come residenza universitaria, per offrire posti letto agli studenti fuori sede. Ci auguriamo fortemente che il Consorzio, seguito da Comune di Ragusa e dalla Provincia stessa, possano imprimere una svolta decisiva sia dal punto di vista burocratico, regolarizzando i pagamenti nei confronti dell’Ateneo di Catania, sia dal punto di vista organico – concludono Digrandi e Zocco di Generazione Futuro -, risolvendo i problemi logistico – strutturali e soprattutto mostrandosi vicini e disponibili nei confronti delle esigenze dei giovani universitari iblei”.

Club Alpino Italiano ESCURSIONE RAGUSA-COMISO

Domenica 5 febbraio si terrà un’escursione di 11 km fra il territorio di Ragusa e quello di Comiso organizzata dal CAI di Ragusa. La partenza è prevista alle 9 da c.da Castiglione e il rientro intorno alle 16.30. La passeggiata si snoda lungo le strade sterrate e sentieri naturali attraversando anche l’insenatura della Costa del Monaco, a sud di Cozzo Apollo. Si risale dal lato sud, sfiorando la c.da Turtula raggiungendo poi contrada Margitello. Il panorama è molto suggestivo e mostra la ricchezza di flora variegata, che unitamente alla fauna selvatica, costituisce in parte una zona con un certo ecosistema in equilibrio. Il percorso evidenzia la zona archeologica a ridosso di Castiglione, dove è stato rinvenuto il reperto del famoso “Guerriero”. Per informazioni sulle escursioni: 0932- 228224.

MOSTRA ARCHEOLOGICA “COMISO ANTICA”

Il Direttore del Parco archeologico di Kamarina, l’archeologo Giovanni Distefano, ha convocato per il 6 febbraio alle 17 presso l’aula consiliare del Comune di Comiso, i presidenti delle associazioni culturali e dei Club Service e gli Istituti Bancari per discutere del progetto di una mostra archeologica su “Comiso Antica”, prevista per luglio 2012.

Basket serie C PATERNO’ – NOVA VIRTUS 66 – 62

Sconfitta fuori casa per la Nova Virtus che per un soffio non riesce ad assicurarsi la seconda vittoria esterna stagionale. Un refrain già visto per i ragusani che domenica proveranno a battere in casa l’Amatori Messina. Questo è il tabellino: Cassì, Distefano M., Iurato 11, Emmolo, Giarrusso 10, Salafia 2, Canzonieri 17, Distefano E. 6, Mammana 2. Allenatore Recupido.

Capolavori al Pianoforte

Prosegue con successo la 17′ Stagione Concertistica Internazionale “Melodica” patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Ragusa con la direzione artistica della pianista Laura Nocchiero. Il prossimo concerto “Capolavori al pianoforte” si terrà sabato 4 febbraio alle 20.30 presso l’Auditorium della Camera di Commercio di Ragusa e vedrà protagonista il duo Bechstein (pianoforte a quattro mani). Ingresso gratuito.

Rapine negli istituti di credito. Cannata patteggia la pena

Ha concordato la pena di quattro anni e mezzo di reclusione e 1.200 euro di multa, col patteggiato allargato, il giovane ritenuto responsabile di ben 5 rapine messe a segno ai danni di istituti bancari nei mesi di febbraio e maggio dell’anno scorso. Si tratta di Guglielmo Cannata, 24 anni, arrestato il 18 luglio dalla Polizia di Stato. La pena è stata applicata dal gip, Giampiccolo, dopo l’accordo tra l’avvocato difensore Giuseppe Di Stefano ed il Pm titolare del fascicolo, Serena Menicucci. È stata un’intuizione di un agente di Polizia a condurre gli inquirenti sulla strada giusta anche se l’arresto è il frutto dell’attività investigativa esperita per contrastare il fenomeno delle rapine ai danni di istituti bancari, da parte del personale della Squadra Mobile di Ragusa unitamente ai Commissariati di Vittoria e Comiso.

ILLEGALITA’ DIFFUSA AL MERCATO DI VITTORIA La Guardia di Finanza denuncia 74 persone

Prezzi più giusti, più legalità, più trasparenza. L’operazione della Guardia di Finanza “Right price”, che a conclusione di un’indagine durata 2 anni, ha portato alla denuncia di 74 persone, dovrebbe riportare trasparenza e linearità nella filiera dei prezzi al mercato di Vittoria. Le Fiamme Gialle hanno passato ai raggi x l’attività della struttura di Fanello, verificando soprattutto la legittimazione ad operare, le volture e le compravendite delle concessioni ad operare da parte dei 74 commissionari, monitorando il comportamento di questi ultimi e le modalità con cui svolgono il loro ruolo di intermediazione. Da questa analisi lunga e complessa è emerso, appunto, che l’illegalità è diffusa al mercato di Vittoria. I finanzieri hanno costatato che ben 17 commissionari, fra i 74 presenti al mercato, esercitano la “doppia attività”, vietata dal regolamento che vige al mercato. I commissionari ai quali è stato contestato questo reato esercitano attività, intimamente collegate a quelle svolte all’interno del mercato, anche al di fuori del mercato stesso. Ben 63 persone sono state denunciate per truffa. In merito alla trasparenza sui prezzi, i finanzieri hanno fatto numerose verifiche sull’andamento dei prezzi dei prodotti per tutta la filiera. E’ venuto fuori che 65 soggetti si sono macchiati del reato di “manovra speculativa su merci”, che in parole più semplici significa il rialzo fraudolento dei prezzi. Ben 41 persone sono state segnalate all’autorità giudiziaria, per competenza la Procura della Repubblica di Ragusa, per il reato di turbata libertà degli incanti, in pratica soggetti che esercitano la loro attività all’interno del mercato senza le necessarie certificazioni e documentazioni. A proposito di questa assenza di “legittimazione” ad operare da parte di alcuni commissionari, nel corso dell’inchiesta è emerso anche il ruolo del Comune di Vittoria. Secondo le Fiamme Gialle il Comune di Vittoria non ha esercitato la necessaria funzione di controllo, difatti fra le 74 persone segnalate alla Procura, vi sono anche 8 dipendenti (fra cui anche funzionari) del Comune di Vittoria, rei di non avere controllato a dovere le documentazioni dei commissionari. Fra i denunciati anche 2 notai di Vittoria, pure loro coinvolti nelle verifiche delle concessioni rilasciate ai commissionari. Sono 8 gli abusi di ufficio contestati, tre i peculati, 2 i soggetti denunciati per favoreggiamento reale, 1 persona segnalata per falso in scrittura privata, 1 per bancarotta fraudolenta. E’ stata inoltre constatata evasione fiscale per un totale di oltre 18 milioni di euro relativi a redditi non dichiarati. E’ emersa anche un’attività di contraffazione: 3 soggetti sono stati denunciati per i reati previsti e puniti dagli art. 515, 517 e 517 bis quater del codice penale, per avere commercializzato oltre 27.000 kg. di ortaggi (pomodorini datterini e carciofi), importati dalla Tunisia in frode alla norme sulla corretta indicazione dell’origine del prodotto. Infine è stato denunciato un soggetto per bancarotta fraudolenta. La Guardia di Finanza ha in corso ulteriori accertamenti, con il supporto del Servizio Investigazione criminalità organizzata di Roma per verificare ciò che è emerso dall’indagine, ovvero non si esclude la presenza di infiltrazioni della criminalità organizzata nelle dinamiche del mercato. In merito a tutti gli aspetti di specifica competenza con la normativa sulla concorrenza sleale, la Guardia di Finanza iblea sta interessando per il tramite del Nucleo speciale tutela mercati l’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato. Fra l’altro l’indagine in questione ha preso le mosse dalle risultanze di un’indagine conoscitiva condotta dall’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato (inchiesta che era finalizzata ad analizzare tutte le dinamiche del mercato, partendo dalla legittimazione giuridica dei soggetti che all’interno vi prestano la loro attività). Il funzionamento del mercato di Vittoria da molto tempo è al centro del dibattito dei vari operatori commerciali per una serie di irregolarità contestate e denunciate da più parti e per la scarsa trasparenza e linearità della filiera del prezzo. Le operazioni sono state eseguite anche con l’ausilio di perquisizioni delegate dall’autorità giudiziaria e attraverso una miriade di accertamenti incrociati svolti nelle sedi degli uffici istituzionalmente competenti. Le attività del mercato ipparino sono regolamentate da uno statuto del 1971. “Strumento – ha detto il comandante della Guardia di Finanza Fallica – che è davvero molto vetusto”.

RAGUSA, CARMINE PUTIE LO STUDIO DI RIQUALIFICAZIONE

“Buona parte del quartiere che si estende da via Majorana, piazza San Giovanni fino a piazza Fonte nei confini est-ovest costituisce un bacino idrografico superficiale e sotterraneo che con i suoi “umori” alimenta il quartiere Carmine Putie”. Sono le parole scritte nel lontano 2007, dall’ingegnere Giovanni Campo, direttore operativo del progetto dei primi lavori di riqualificazione del quartiere Carmine Putie a Ragusa. L’opera realizzata 4 anni fa ha previsto l’abbattimento di alcuni immobili ricadenti sulla via delle Finanze e discesa Santa Maura, esattamente nella zona retrostante alla palazzina, crollata fra lunedì sera e l’alba di martedì mattina. In occasione della realizzazione del progetto Pit “realizzazione di uno spazio di aggregazione e di un centro polifunzionale a prevalenza artigianale e commerciale e relativi parcheggi nel quartiere Carmine Putie”, è emerso tutto il degrado di questa area urbana e una delle sue cause principali: le infiltrazioni di acqua. “Un primo rilievo e causa preoccupante del degrado è determinato da abnormi infiltrazioni di acque dovute in parte a falde idriche sospese quasi naturali nei banchi di roccia carsica, a volte convergenti in macrocavità, dette “grotte d’acqua”, che con questa denominazione – scrive l’ingegnere Campo nella rubrica del Comune “Sottosopra”, dedicata all’argomento dei lavori di riqualificazione nel quartiere Carmine Putie – costellavano l’incisione delle valli su cui si adagia l’intero tessuto urbano della città”. Secondo l’ingegnere Campo “qualora non si desse attuazione al rifacimento integrale sia delle reti acquedottistiche sia delle fognature di acque nere, la speranza di questa parte della città di fermare il degrado sarà molto ardua da conseguire”.

NELLO DIPASQUALE, SPECULAZIONE E CROLLI

La casa che è crollata sotto il ponte vecchio è di proprietà di Gianni Chiaramonte, il costruttore più in voga a Ragusa da qualche anno a questa parte, lo stesso costruttore che vanta una solida amicizia con il sindaco della nostra città, l’abile costruttore che si è accaparrato il maggior numero di aree edificabili nella zona Peep, ossia nella campagna che abbracciava Ragusa. Non è una forzatura, e men che meno gossip, sottolineare la potenza economica e le relazioni sociali del proprietario dell’immobile stramazzato al suolo; l’ingrandimento ci serve a sollevare lo sguardo da quelle macerie per capire come si è ridotta la nostra comunità. Gianni Chiaramonte ha rilasciato dopo l’accaduto una dichiarazione che suonava come un’accusa al sistema per discolparsi da oggettive responsabilità. Il costruttore infatti ha detto: “è impossibile operare in centro storico senza un piano particolareggiato”. La frase, chiaramente fuorviante poiché uno strumento di pianificazione urbanistica come il Prg nulla c’entra con la sicurezza di un immobile, ha dettato la linea comportamentale del governo della città che, con in testa l’assessore all’urbanistica Addario, ha proseguito, nelle ore successive, su questa scia fumosa per evitare analisi più ampie. La tesi della disgrazia per i tempi lunghi della politica forse produrrà la solita confusione e distrazione dalla realtà con il conseguente giudizio clemente da parte dei cittadini, ma tutti sappiamo che le proprietà private devono essere curate e controllate. La questione però è un’altra e riguarda appunto la posizione dominante dei costruttori alla Gianni Chiaramonte nel panorama economico e il rapporto di sudditanza della politica al mondo dei costruttori. Abbiamo consegnato gran parte di un bene primario collettivo, la campagna, nelle mani di soggetti che riescono a sfornare centri direzionali – o come diavolo si chiamano queste primordiali masse di cemento colorato e vetrato che ogni tanto emergono da sotto il livello della superfice terrestre da noi tutti calpestata -, e palazzine varie, da via Rumor, a Monachella, e che non hanno la capacità tecnica di puntellare un edificio, e che non sentono il dovere civico di occuparsi di un immobile chiaramente malmesso? Non si tratta di dare addosso al costruttore che poteva – considerato il gran numero di cantieri aperti – inviare una squadra per mettere in sicurezza la casa sotto il ponte e periziare i solai e i tubi; il nodo è un altro: è il modello affaristico ragusano basato su cricche e cemento su cui poggia e si eleva per organicità compiacente il sindaco Nello Dipasquale. Solo una città rassegnata ed ignorante può bersi la casualità di una programmazione edificatoria che nel giro di qualche settimana fa coincidere gli acquisti di terreni con l’espansione edilizia votata in consiglio comunale (parliamo dei Peep); solo una comunità a cui è stato sottratto il diritto alle regole e che vive in cattività democratica può sopportare che concessioni edilizie e varianti spuntano per agevolare i sogni e le necessità dei costruttori. Il 27 gennaio il Comune di Ragusa con il suo dirigente Torrieri, che non muove neanche un angolo del suo cravattino senza l’ordine del sindaco, ha rilasciato una concessione per alzare l’edificio che si sta costruendo in via Risorgimento, dove prima c’era lo Jonio, da 16,42 a 20 metri, scrivendo che la ditta (costruttore Rimmaudo) dovrà occuparsi di risolvere il problema della strada di collegamento con la via Orso Mario Corbino. E’ vergognoso: prima hanno interpretato la legge in modo tale da non perpetuare la destinazione alberghiera – nonostante blaterino di turismo – concedendo volumi maggiorati rispetto alla storicità del sito; poi, quando erano arrivati al limite dell’edificazione ammessa, si sono accorti che c’era la scala tra le due vie, trovando così una scusa, concessa come un atto stupido e dovuto, per approvare un altro piano e soddisfare il costruttore. Mercoledì 1 febbraio: convocazione di maggioranza per ottenere il via alla variante al Mulino Curiale per appagare altri costruttori che si sentono penalizzati dalla norma ed invece vogliono alzare attico e superattico. Sono solo due esempi, gli ultimi in ordine cronologico. E’ questa Ragusa: una abbuffata di speculazione, perché così sono abituati i costruttori e perché questa è la funzione della politica. Chiaramonte osa atteggiarsi a vittima credendosi un portatore di ricchezza e grida allo scandalo in quanto i ritardi sul piano particolareggiato (gli stessi ritardi che l’hanno fatto diventare il re delle periferie) gli impediscono di realizzare palazzine e residence, e così l’ombra delle sue mani si estenderà sull’intera città e non più nelle lande nebbiose della zona alta. Siamo prigionieri di un delirio che ha ucciso la città. No, non si è sfarinato solo l’ex bordello, anzi c’è una recrudescenza del fenomeno: l’intera Ragusa è finita a puttane.

RAGUSA, CENTRO STORICO NEL CAOS

“Una gestione fallimentare del centro storico di Ragusa superiore”. Non usano mezzi termini i residenti dopo l’ennesimo cantiere aperto con i lavori di via Roma. Troppi lavori, secondo i cittadini, che andavano pianificati anzitempo e in maniera graduale. Il traffico è congestionato, tra le viuzze del centro, con migliaia di auto e adesso anche con i bus urbani che attraversano via Ecce Homo e via San Vito. Una vera e propria emergenza che è stata gestita in maniera superficiale. “Siamo di fronte ad una gestione fallimentare del centro storico – dice Stefania Fiorilla, una residente -, frutto di scelte sbagliate e di una gestione del bene pubblico fatta in malo modo. La città è in tilt perché ci sono ogni giorno migliaia di persone che si spostano con i propri mezzi per raggiungere gli uffici ubicati tra Corso Italia e via San Vito. Ciò avviene a discapito dei residenti – continua la Fiorilla – che non hanno una corsia preferenziale. I posti a loro riservati sono pochi e insufficienti. Nettamente inferiori al numero di famiglie residenti ed in più inspiegabilmente assegnati un isolato si ed uno no: a casaccio. In altre città, sicuramente più grandi di Ragusa e meglio organizzate, il centro storico di una città, al di là dei lavori di riqualificazione, è gestito con grande attenzione. Il centro storico, essendo invivibile, rischia di spopolarsi di residenti e commercianti – aggiunge Fiorilla – i soldi pubblici sono mal spesi”. Gli stalli di sosta, previsti in via San Vito, nel tratto compreso tra via Ecce Homo e via Giambattista Hodierna, e via Ecce Homo, sono pochi. “La situazione in altre realtà, vedi Ragusa Ibla e Marina di Ragusa durante il periodo estivo, è stata gestita sicuramente meglio – aggiunge ancora Fiorilla – con una gestione più attenta e oculata dei Pass auto riservata ai cittadini residenti”. I residenti preannunciano altre forme di protesta. Domenica all’hotel Montreal, alle 18, altra assemblea del comitato cittadino coordinato da Peppe Balzano. “Chiediamo di conoscere la destinazione d’uso dei parcheggi in costruzione e di quello già ultimato del tribunale – incalza Balzano -. Chi sono i fruitori, perché il parcheggio a piani accanto al palazzo di giustizia continua ad essere desolatamente vuoto? Perché si continua ad autorizzare la sosta in tutto il centro anche ai veicoli dei non residenti?”, conclude Peppe Balzano.

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