24-04-2024

SCIOPERO DEI TRASPORTI, LA SICILIA RISCHIA IL BLOCCO

Scatta alla mezzanotte di domenica 15 gennaio lo sciopero di cinque giorni, che si concluderà alla mezzanotte tra venerdì 20 e sabato 21 e che prevede il blocco totale del trasporto siciliano. La protesta è organizzata da “Forza d’urto”, movimento nato dall’unione degli Autotrasportatori Aias, Movimento dei Forconi, pescatori, imprenditori agricoli e da altre sigle. Forza d’urto ha invitato ed invita tutti i siciliani ad aderire alla protesta recandosi nei vari presidi che saranno istituiti su tutto il territorio dell’isola. “Si tratta infatti di una manifestazione popolare – precisano gli organizzatori in una nota inviata alla stampa -, non saranno accettati bandiere e simboli di partiti politici o di sindacati”.

SANTA CROCE, LA LUMINARIA DI SANT’ANTONIO

Tradizione e divertimento a Santa Croce Camerina. Questa la ricetta per l’ultimo evento organizzato da Libera…mente, ““, una serata che nell’annuale vita santacrocese non deve mancare. La luminaria di Sant’Antonio organizzata dai ragazzi dell’associazione si svolgerà lunedì 16 gennaio, con inizio alle 18, nello spazio antistante viale 25 aprile presso la nuova piazzetta costruita a metà della strada che collega le Poste al Conad. Un grande falò con giochi e tanto divertimento. Nel corso della serata sarà possibile ascoltare la musica dei fratelli La Strada e cimentarsi nel Karaoke. “Un momento speciale – spiegano i ragazzi dell’associazione – per trascorrere qualche ora in assoluto relax e condividere i valori che ruotano attorno ad una tradizione antichissima legata alla festa di San’Antonio Abate. Divertimento assicurato anche ai più piccoli e alle famiglie: infatti, prima dell’accensione della luminaria (cioè dalle 16 alle 18.30), renderemo allegro il pomeriggio con giochi tradizionali, animazione e balli di gruppo. Quanto al mangiare – continuano gli organizzatori -, oltre alla carne sarà disponibile la ricotta dell’azienda agricola Passolato. Ringraziamo inoltre l’Avis di Santa Croce Camerina, l’associazione Santa Croce in Moto ed i Ragazzi dell’Oratorio Parrocchiale”.

INCIDENTE STRADALE SULLA S.CROCE – SCOGLITTI

Ancora un incidente stradale sulle strade iblee. Sabato pomeriggio, alle 16,25 circa, al km. 3+550 circa della strada provinciale 85, Santa Croce – Scoglitti, sono entrati in collisione una Fiat Panda ed un ciclomotore Peda Motor. Ad avere la peggio è stato il giovane quindicenne, originario di Vittoria, che era in sella al ciclomotore: i medici si sono riservati la prognosi. Illeso il conducente della Panda, C.K. anch’egli vittoriese di 31 anni. Sulla dinamica dell’incidente farà chiarezza la Polizia Provinciale di Ragusa, intervenuta sul posto insieme all’ambulanza del 118 e ai Vigili del Fuoco del distaccamento di Santa Croce Camerina. I veicoli coinvolti nel sinistro, su disposizione del P.M. di turno, sono stati sequestrati.

RAGUSA, L’ACQUA POTABILE SI PERDE IN STRADA

Una copiosa perdita in via Monti a Ragusa, una strada laterale di via Madagascar, nel quartiere ovest. Da venti giorni i residenti hanno inoltrato la segnalazione agli uffici del Comune ma gli interventi, come sempre, tardano ad arrivare. “Le tasse aumentano, inclusa la bolletta dell’acqua – dice Pippo Distefano, uno dei residenti – ma per tappare una buca da dove fuoriesce acqua ci vogliono mesi. Le segnalazioni sono state a decine – continua Distefano -, anche al comando della Polizia Municipale, ma la perdita non è stata riparata”. Un quartiere che necessita di maggiore cura in tema di pulizia e decoro. Il muro di contenimento di via Madagascar è un ricettacolo di rifiuti e un’area incolta, adiacente alla cabina dell’Enel, è diventata una vera e propria discarica. “Abbiamo chiesto agli uffici del Comune un palo della pubblica illuminazione in via Monti – aggiunge Salvatore Licitra – anche in questo caso le nostre segnalazioni sono cadute nel vuoto. Siamo stati costretti, nostro malgrado, a raccogliere i soldi per asflaltare questo breve tratto di strada che ci consente un facile accesso alle auto”.

CARABINIERI, CONTROLLI IN MARE

Settimana di controlli in mare per la motovedetta d’altura della Compagnia dei Carabinieri di Modica, di stanza a Pozzallo. Venerdì mattina i militari dell’Arma hanno controllato un venditore di pesce ambulante a Pozzallo: i prodotti ittici trasportati sul furgone frigo erano sottomisura e privi della tracciabilità della filiera ittica. Per questo motivo il pesce è stato sequestrato e distrutto. Controlli anche in mare effettuati all’alba di sabato. Un peschereccio pozzallese è stato sorpreso dai Carabinieri mentre avrebbe eseguito operazioni di pesca a strascico lungo il litorale ispicese. L’unità di pesca, inoltre, sarebbe stata priva delle prescritte dotazioni di sicurezza, scadute da tempo. Per tali motivi sia l’armatore sia i due marinai sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Modica per inosservanza di norme per la sicurezza della navigazione e per possesso di dotazioni di sicurezza scadute di validità. All’equipaggio i militari dell’Arma hanno elevato sanzioni amministrative per un importo pari a 2000 euro. Tutta l’attrezzatura da pesca è stata sottoposta a sequestro.

NELLO DIPASQUALE E LA RIVOLUZIONE DELLA DECENZA

A Malinconico un costruttore aveva pagato un soggiorno in un resort. Si è dimesso. Da noi, a Ragusa, un simpatico capo gabinetto del Comune si vantava, anni fa, che il suo sindaco poteva permettersi di viaggiare con assiduità perché tanto non spendeva niente, gliele offrivano gli amici, le vacanze. Da noi, a Ragusa, la società Ato ha rinominato come liquidatori due uomini, Migliorisi e Cugnata, che parteciparono attivamente alla parentopoli infilando due loro care amiche nei contratti a progetto. Fu un’infornata storica; una grande abbuffata che coinvolse tutto il centrodestra ibleo a partire dalla Udc (che non a caso non è intervenuta nella vicenda) e che destinò un posticino all’allora segretario cittadino Castilletti, attualmente dirigente del Pid, il quale ha inserito la figliola. Da noi, a Ragusa, una ditta vincitrice di appalti importantissimi, come i cimiteri e l’acqua, la Pegaso, svolge il servizio senza avere firmato il contratto. Al Comune di Ragusa non hanno inserito nell’ultimo bilancio – come se si trattasse di spese imprevedibili – le somme per pagare la ditta: poi ci ha pensato il sindaco, con i fondi di riserva, a liquidare la corposa fattura. Si tratta della stessa ditta che Dipasquale e soci hanno sfruttato per anni per sistemare i loro protetti. Non servono i contratti, al Comune di Ragusa, basta la parola se si è amico. I dirigenti continuano a far finta di nulla: sono solo esecutori, sono stati nominati dirigenti anche se la legge non lo consentiva, sono servitori fedelissimi non dello Stato, ma di Nello Dipasquale. Da noi, a Ragusa, il miracolo dell’edilizia ha trainato l’economia alla velocità della luce dimostrando che volendo la buorocrazia è snella e veloce: nel giro di una settimana i costruttori hanno comprato i terreni e il consiglio comunale li ha fatto diventare zone edificabili. Poi hanno festeggiato con un bel viaggio. Da noi, a Ragusa, le inchieste hanno solo lo scopo di dimostrare la felicità del nostro territorio: militari, giudici, amministratori e stampa costituiscono un blocco istituzionale sinergico e armonioso. Nello Dipasquale dovremmo spedirlo ad Hollywood, come a Rodolfo Valentino: tutti ai suoi piedi. Purtroppo patiamo anche noi qualche sofferenza. Come nel film di Jonny Stecchino, abbiamo un problema: il traffico, questa volta delle barche. L’ultima uscita sul giornale del nostro caro sindaco (da qualche giorno non lo sentiamo, sarà in ritiro), verte appunto sulla cattiveria di Mario Monti che vuole distruggere con le tasse sulle barche lo sviluppo del porto di Marina. Il signor sindaco ci racconta che ci sono 350 persone che svernano al porto: che tradotto significa che abitano lì in inverno. Al sindaco piace esagerare. Sono circa 50 gli stranieri, perfettamente identificabli come frequentatori dell’unico bar del porto, quello del cognato del sindaco – Dibbenardo che quindi spazia tra cielo e mare, porto e aeroporto. A Nello Dipasquale, Mario Monti, in verità, gli ha fatto un gran piacere: gli ha fornito un alibi per scrollarsi di dosso la responsabilità dell’illusione prossimamente infranta. Ha preso, il nostro sindaco, due piccioni con una fava: potrà dire che la colpa della ricchezza perduta è di Monti, della Finanza e della agenzia delle entrate, e poi si troverà costretto in qualche tornata elettorale a scendere in campo come ultimo difensore della città dimenticata. Siamo chiusi in un cerchio. Stiamo annegando nella crisi e nell’emergenza democratica che hanno devastato il tessuto sociale; il berlusconismo è vivo, qui a Ragusa: i premiati rimangono coloro che sono asserviti al capo. Siamo governati da una classe politica che è brava solo ad accudire ai propri affari. Non ce n’è uno che dica il vero sulle effettive possibilità di ripresa della città e sugli errori strategici compiuti nel passato, frutto di delirio e di malaffare. Non hanno visto il mondo che mutava ed hanno continuato a raccontarci fandonie: vogliono solo prendere voti vendendo illusioni. La realtà è buia, piena di sconforto, di fallimento, di rabbia. Non ne possiamo più di questa Ragusa all’arraffo e dei suoi 350 fantasmi stranieri che minacciano di abbandonare i nostri lidi; sarebbe una prova di eleganza ammettere che il porto turistico è solo un magnifico salotto le cui bellezze non portano ricchezza alcuna. Ma l’eleganza non si compra, nè si conquista frequentando i ricchi. Nello Dipasquale poteva solo aggiungere il terrore, alla fallacia. Nelle stesse ore di questo ennesimo colpo propagandistico il vescovo di Ragusa, Paolo Urso, faceva scalpore dichiarando che lo Stato deve riconoscere le unioni gay, ricolloccando Ragusa in un circuito di pensiero profondo, planetario, evangelico: rispetto, accoglienza. Parole rivoluzionarie che ci riportano, dopo tanto tempo, in un sentiero di decenza. Un vescovo che sfoglia con naturalezza le pagine scottanti dell’amore, e un sindaco che celebra i milioni fatti e perduti che alimentano il mostruoso sistema.

Scontro frontale sulla Modica-Ragusa, ferito uno sciclitano

Incidente stradale, venerdì mattina, poco prime delle 8, lungo la Ragusa – Modica, in territorio di Ragusa. Due Mercedes classe A, che viaggiavano in direzione opposta, per cause ancora da accertare, si sono scontrate. Ferito il conducente di uno dei due mezzi, Z. G., 38 anni, di Scicli. Sul manto stradale c’era presenza di ghiaccio. I rilievi sono stati eseguiti dalla Polstrada.

“SULLA STESSA BARCA” Il cinema dalla parte dei più deboli

Prende il via la rassegna cinematografica “Sulla stessa barca” organizzata dall’associazione Nemoprofeta. I sei incontri previsti avranno luogo presso la libreria Saltatempo in via G.B. Odierna 182, con film e video sui temi dell’immigrazione e dell’integrazione. Il primo incontro si svolgerà domenica 15 alle 18,30 con il film “East is east” di Damien O’Donnell.

IN RICORDO DELLA SHOAH Studenti in visita ad Auschwitz

Il prof Girolamo Piparo, dirigente scolastico dell’ I.T.C.A. “Fabio Besta” di Ragusa, insieme a cinque alunni dell’istituto, farà parte della delegazione ufficiale italiana, guidata dal ministro dell’istruzione Francesco Profumo, che nei giorni 17 e 18 gennaio si recherà ad Auschwitz in occasione della commemorazione della Shoah.

Sindaco incompatibile L’opposizione al Comune di Acate chiede un consiglio straordinario

Un consiglio straordinario per prendere atto dell’incompatibilità a ricoprire la carica di componente della giunta comunale di Acate da parte del sindaco, Giovanni Caruso. Lo chiedono 7 consiglieri d’opposizione alla luce dell’articolo 4 della legge regionale 6 che determina l’incompatibilità del sindaco, in quanto legato alla coniuge, Catena Cantale, che ricopre la carica di consigliere comunale. La legge regionale 6 ha introdotto delle modifiche alle norme in materia di elezione, composizione e decadenza degli organi comunali e provinciali. L’istanza di convocazione al presidente del Consiglio e al sindaco è stata presentata dai consiglieri Giovanni Campagnolo, Eliseo Campagnolo, Giuseppe Di Natale, Giuseppe Monello, Luigi Denaro, Fabrizio Cutello e Carmelo Di Martino.

BILANCIO DI UN ANNO DELLA POLIZIA PROVINCIALE

Il potenziamento dell’organico della Polizia Provinciale, effettuato all’inizio del 2011, ha reso possibile il raggiungimento di risultati positivi nei settori di competenza. Oltre a controlli presso imprese artigiane, industriali ed edili per garantire la correttezza nel trattamento dei rifiuti, di particolare rilievo è stata l’attività, condotta sul territorio ibleo dal Nucleo di Polizia Venatoria, per garantire l’osservanza delle norme di sicurezza nelle pratiche di caccia. “Non meno importante – afferma il comandante della Polizia Provinciale Raffaele Falconieri – l’attività di controllo e vigilanza, operata dal personale del Nucleo di Polizia Stradale, lungo le strade di competenza provinciale. Purtroppo è stato registrato un notevole incremento dei sinistri stradali sulle arterie provinciali. In numerosi casi sono stati accertati, quali concause dei sinistri, la velocità inadatta alle condizioni della strada o del traffico, l’uso di cellulari, sostanze alcoliche o stupefacenti. I dati – continua Falconieri – devono sicuramente far riflettere l’utenza sulla necessità del rispetto delle norme stradali”. A fronte degli 85 incidenti rilevati nel 2010, di cui 2 con esito mortale, nel 2011 gli agenti della Polizia provinciale hanno rilevato 109 sinistri stradali, nei quali hanno trovato la morte 5 persone.

PASSAGGIO DI TESTIMONE ALL’UNIONE IBLEIDE

A due anni dalla sua istituzione, l’Unione dei Comuni di Chiaramonte, Monterosso Almo, Giarratana, cambia guida nella realizzazione delle iniziative in programma. A succedere al sindaco di Chiaramonte, Giuseppe Nicastro, il neopresidente Giuseppe Lia, sindaco di Giarratana. Tra i servizi attivati quelli sportivi, sociali e ambientali e il bando “Creatività Giovanile”.

Cerimonia per l’85esimo anniversario della Provincia

Sobria e istituzionale la celebrazione degli 85 anni della Provincia di Ragusa. Nella sede del palazzo del Governo alla presenza dei sindaci iblei, dei rappresentanti delle province gemellate e delle massime autorità civili e militari ha avuto luogo la cerimonia protocollare aperta dal saluto del prefetto Giovanna Cagliostro. Nel suo intervento il prefetto ha posto l’accento sul ruolo e le funzioni delle Province. “Il livello di governo provinciale è connaturato con l’identità socioculturale e con la sua storia ed è certamente in grado di assicurare il necessario supporto ai Comuni, in particolare a quelli di minori dimensioni, – ha detto il prefetto – nello svolgimento delle funzioni di competenza. Va pertanto evidenziato il ruolo, finora proficuamente svolto, della Provincia come presidio democratico del territorio e della comunità. Il processo di riforme istituzionali già intrapreso ponga l’attenzione su misure organizzative che, oltre a razionalizzare i conti pubblici, – ha concluso il prefetto – consentano di tenere conto della esigenza di assicurare una gestione unitaria dei territori”. Anche il presidente della Provincia Franco Antoci, ha rimarcato il ruolo essenziale delle Province ed ha ribadito il motivo per cui aveva deciso di celebrare gli 85 anni della Provincia di Ragusa. “Vogliamo associare nel ricordo e nella gratitudine i nostri concittadini che con l’onesta fatica si sono sacrificati per le proprie famiglie, arrivando per questo anche ad emigrare, lontano dalla terra iblea. Su questo loro sacrificio, sull’impegno di tanti amministratori ed operatori politici che ci hanno preceduto – ha detto Antoci – è stato simbolicamente costruito, in questi 85 anni, l’edificio provinciale che oggi, paradossalmente, si vorrebbe demolire”.

Solidarieta’ per Mariella Russo

Continua la campagna di solidarietà per raccogliere fondi in favore della giovane ragusana affetta da una grave patologia. Le sue cure sono costosissime, e lo Stato italiano non le rimborsa. E’ costretta a recarsi a Londra, in un centro specializzato, dove occorrono, per ogni terapia, ventimila euro. E così è stata avviata una raccolta con diverse iniziative. E’ stata la Basaki, che festeggia domenica i tre anni di attività nella nuova sede, a promuovere una nuova iniziativa: domenica alle 21 al Teatro dei Salesiani uno spettacolo con Sasà Salvaggio. L’ingresso sarà gratuito, ma ognuno potrà fare liberamente una donazione per la ragazza ragusana Mariella Russo.

BASAKI IN FESTA 2012

Basaki festeggia il 3′ anniversario nella nuova struttura sportiva di 5000mq di Via Nino Martoglio 3 a Ragusa e lo fa organizzando un grande giornata di fitness con una full immersion di lezioni ininterrotte dalla mattina alla sera di step, aerobica, pilates, fit e boxe, groupcycling, striding, power yoga, danza del ventre, danza afro. Si svolgerà domenica e vedrà la partecipazione dei più famosi istruttori di queste discipline. Questa edizione di Basaki in Festa si caratterizzerà anche per un altro e prestigioso aspetto, la presenza come testimonial del comico palermitano Sasà Salvaggio con un grande spettacolo di beneficenza alle ore 21.00 al Teatro dei Salesiani (ingresso gratuito con ritiro biglietto di invito al Basaki)

Siamo tutti sulla stessa barca?

La  in merito alla manifestazione di sabato 14, cui hanno aderito varie organizzazioni, associazioni, ordini, sindacati, portatori di interessi diversi e spesso contrapposti, pur ritenendo che il drammatico momento, meriti una risposta, visti i noti provvedimenti adottati dal governo, è convinta che questo genere di iniziative siano inadeguate ad affrontare e risolvere i problemi posti. A dimostrazione di ciò la Cub scrive. “Ci saranno, infatti, coloro che vogliono continuare a cementificare a qualsiasi costo le città e le campagne assieme a quelli che dicono di difendere l’ambiente. Ci saranno coloro che cercano di cancellare l’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, per poter ulteriormente e facilmente licenziare, assieme a quelli che dovrebbero essere i futuri licenziati e licenziabili. Ci sarà la chiesa che non paga l’Ici sui suoi immobili commerciali e che gode di immensi privilegi in materia fiscale, assieme a quelli che pagano fino all’ultimo centesimo, anche a costo di finire sul lastrico. Ci saranno le corporazioni degli Ordini di ogni genere assieme a coloro i quali ne sono tagliati fuori. Ci saranno i piccoli esercenti e i piccoli coltivatori, assieme alla grande distribuzione che li sta sbranando. Credere – scrive il sindacato Cub – che i costruttori iblei e Confindustria siano alleati dei lavoratori è una vera e propria utopia sadomasochistica (per i lavoratori). Quella di sabato sarà una grande ammucchiata che vedrà presenti sia i lupi che gli agnelli. La Cub ritiene che i lavoratori, i precari, i disoccupati, i pensionati debbano riprendersi il diritto di decidere e imporre con la lotta un modello di sviluppo eco-sostenibile fondato sui beni comuni, la ridistribuzione del reddito, il diritto al lavoro, alla salute, allo studio e alla casa. Per questi obiettivi tutti i lavoratori non devono farsi più strumentalizzare da chi è corresponsabile (e nella manifestazione di oggi ce ne sono molti) dell’attuale situazione e utilizza la rabbia diffusa per legittimare le proprie posizioni di rendita. Invitiamo i lavoratori – scrive la Cub – a sostenere queste rivendicazioni immediate per evitare di pagare i costi della loro crisi: Introduzione di una patrimoniale sulle grandi ricchezze, moratoria sugli interessi del debito; vendita del tesoro della Banca d’Italia (100 miliardi di euro), lotta all’evasione fiscale, alla corruzione, al lavoro nero, agli infortuni sul lavoro. Occorre – scrive la Cub- cancellare l’acquisto dei caccia bombardieri F 135 (16 miliardi) ed eliminare le spese militari. Bisogna far pagare l’Ici e le altre tasse alla Chiesa cattolica, potenziare la sanità, la scuola pubblica, i trasporti pubblici, usando le risorse di quelle private e abolire l’infame riforma delle pensioni, abbassando l’età pensionabile appena imposta, per far spazio ai giovani nel mondo del lavoro. E poi – conclude la cinfederazione unitaria di base – servono più diritti per i migranti, diritto d’asilo ai rifugiati, cittadinanza per i nati in Italia, permesso di soggiorno per chi perde il lavoro, o ha un lavoro, o denuncia il lavoro nero”.

Pozzallo: Nino Minardo smentisce l’accordo su Pedilliggieri

“Leggo sulla stampa di un incontro del PdL con Grande Sud in cui si sarebbe concordato un percorso comune in vista del voto della prossima primavera, di un sostegno alla candidatura a sindaco di Emanuele Pedilliggieri con un ipotetico centrodestra compatto. Smentisco in modo secco”. A parlare è il deputato Nino Minardo che aggiunge: “Nulla di vero e nulla di concordato con il sottoscritto. Nulla questio sulla persona Emanuele Pedilliggieri, ma il PdL di Pozzallo non ha ancora preso alcuna decisione in merito. Non se ne è discusso e lo si farà solo nei tempi e nei modi consoni e non certo attraverso soggetti autoreferenziali che si ergono a rappresentanti del partito senza averne alcun diritto e rappresentando, al massimo se stessi e qualche portatore di insani interessi. Contesto – dice Nino Minardo – questo atteggiamento suicida e masochista di qualcuno che pare immolare sull’altare di chissà quale recondito motivo, scelte che invece devono essere fatte nell’esclusivo interesse della città di Pozzallo e che faremo, come PdL e come Idea Pozzallo, nel tempo giusto. Saremo presenti al voto amministrativo – conclude Nino Minardo – con la lista ufficiale del partito e con la lista civica Idea Pozzallo; e saranno due liste forti a sostegno di una candidatura credibile”.

Un milione di euro per la diocesi iblea

Sono 998.110,34 euro i contributi derivanti dall’8 per mille dell’Irpef che sono stati impiegati dalla diocesi. Il vescovo, Paolo Urso, ha approvato il prospetto completo delle erogazioni delle somme dell’esercizio 2010. Il rendiconto è diviso in due macro aree: “esigenze di culto e pastorale”, cui sono andati 615.041,57 euro, e “interventi caritativi”, con 383.068,77 euro. La prima area di spesa riguarda i nuovi complessi parrocchiali: 41.631,57 euro alla Chiesa della Resurrezione di Vittoria, 25.250 a San PioX di Ragusa, 20.000 a San Massimiliano Kolbe di Vittoria e 13.118,43 euro a Maria Regina, nel capoluogo. Poi c’è la voce riguardante la conservazione ed il restauro. La somma più consistente, ventimila euro, alla Chiesa di Marina di Ragusa. Poi altri contributi tra i mille e seimila euro alla San Paolo, Maria Ausiliatrice, San Giuseppe Artigiano, Angelo Custode, Sant’Isidoro Agricola di Ragusa. Ed ancora alla chiesa di San Francesco d’Assisi e a quella di San Giuseppe a Comiso e alla parrocchia di Giarratana. Per il funzionamento degli uffici della Curia diocesana (spese generali, personale, uffici pastorali) sono stati spesi 188.904,57 euro. Poco più di novantamila euro sono andati per la manutenzione straordinaria di alcune chiese (tra queste 21.000 euro alla Madonna delle Lacrime di Vittoria e 19.000 alla Chiesa di San Giacomo Bellocozzo). Quattordici mila euro sono stati dati complessivamente ai due consultori familiari di Ragusa e Vittoria, 50.000 euro sono serviti per il seminario diocesano, 14.000 euro per pagare i sacerdoti ragusani che studiano a Roma. Ci sono poi le somme per gli Oratori, per il vescovado e l’Istituto teologico. Numerosi gli interventi che riguardano l’area degli interventi caritativi, per la quale sono stati spesi 383.068,77 euro. Una grossa fetta è andata alla distribuzione di somme tramite la diocesi (i centri d’ascolto di Ragusa, Comiso e Vittoria hanno dato quasi 36.000 euro) e le singole parrocchie. Tra le opere caritative diocesane anche i progetti “In.Form.Azione” e “Oltre lo Sport” (15.000 euro), Centro di pronta accoglienza (20.000 euro), Sprar, per rifugiati (15.000 euro). Trentacinquemila euro sono stati dati a don Beniamino Sacco per il centro di accoglienza annesso alla parrocchia Spirito Santo di Vittoria. Oltre 45.000 euro le somme destinate a progetti segnalati da missionari di origini iblee che operano in diverse parti del mondo. Non sono mancati aiuti ad associazioni locali come “Piccolo principe” ed associazione nazionale sordomuti, e dei paesi in via di Sviluppo: 1.000 euro alla diocesi di Trujillo in Perù e 4.300 euro per il progetto “Aiutiamoli a crescere” in favore dei bambini del Camerun.

La dichiarazione del vescovo “LO STATO RICONOSCA LE UNIONI GAY”

Il vescovo della diocesi di Ragusa, Paolo Urso, intervistato da un quotidiano on line nazionale, dice la sua sulle unioni omosessuali. “Quando due persone decidono, anche se sono dello stesso sesso, di vivere insieme, è importante che lo Stato riconosca questo stato di fatto. Che va chiamato con un nome diverso dal matrimonio, altrimenti non ci intendiamo”. E’ quanto ha dichiarato il presule in una lunga intervista che spazia su molti temi, dall’immigrazione al ruolo delle donne, dalle convivenze alla pace. “Sono stato educato alla laicità dello Stato e al rispetto delle leggi civili. Quando il cittadino è chiamato a compiere delle scelte concrete, il compito della Chiesa è quello di offrire ai fedeli degli strumenti per decidere in autonomia e consapevolezza. Per questo ho detto alla mia gente: informatevi, documentatevi, vedete se questo tipo di soluzioni sono giuste e giudicate voi'” – è questo un altro passaggio dell’intervista che riguarda la sua scelta, sei anni fa, di andare a votare sul referendum sulla fecondazione assistita, nonostante l’allora capo dei vescovi italiani, il cardinale Ruini, invitasse allo astensionismo. Per ritornare alla questione sugli omosessuali, il vescovo ha aggiunto: “La Chiesa deve sempre essere una casa dalle porte aperte, anche per i gay”.

PD: “ASSUNZIONI ATO AMBIENTE, NON CI FERMEREMO SINO A QUANDO LA DELIBERA NON SARA’ REVOCATA”

In merito alla vicenda relativa ai 19 lavoratori co.co.pro. dell’Ato Ambiente Ragusa, il Pd Ragusa è intervenuto con una nota in risposta alle affermazioni del neo presidente dell’Ato, Giancarlo Migliorisi. “Se Migliorisi – ha detto il segretario cittadino del Pd, Peppe Calabrese – si ritiene estraneo alla parentopoli, allora dica alla stampa di chi sono parenti i 19 co.co.pro.. E se vogliamo essere ancora più precisi, adesso non lo sa soltanto Migliorisi, tra i liquidatori, come stanno le cose, ma lo sa anche chi, come Cugnata, ha già fatto parte del CdA dell’Ato – ha dichiarato ancora Calabrese -. Migliorisi ha dichiarato, in ordine alla delibera dei soci del 7 dicembre scorso che hanno dato mandato ai liquidatori di transare e assumere i raccomandati (ricordo che – ha dichiarato ancora il segretario cittadino del Pd Ragusa – all’assemblea erano presenti solo i rappresentanti di Ragusa, Santa Croce e Comiso), che riporterà l’atto all’assemblea dei soci. Bene, sappia Migliorisi che il Pd di Ragusa si fermerà solo quando leggerà che la stessa delibera è stata revocata ufficialmente. Nell’attesa andremo avanti e siamo già partiti con le interrogazioni parlamentari regionali e nazionali. Stiamo preparando il carteggio per la Commissione Antimafia e per la Dia. Manderemo tutto alla Corte dei Conti perché lo scherzetto di 19 assunzioni co.co. pro. nel 2009 di parenti e amici è costato alla collettività iblea circa 500mila euro. Infine – conclude Calabrese – questi liquidatori si occupino di liquidare l’Ato come da mandato e non di gestirla. Sapevamo che dovevano lavorare a costo zero. E scopriamo che solo i liquidatori costeranno 37.500 euro l’anno. Stavolta, nessuno ci fermerà”.

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