15-06-2025

SPETTACOLO E TALENTO PER RAGUSANI NEL MONDO 4 AGOSTO IN PIAZZA LIBERTA’

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Questo venerdì sera, puntuali alle ore 20, in piazza Libertà a Ragusa, si svolgerà la cerimonia di premiazione della XXIII edizione del premio “Ragusani nel mondo”. Protagonisti saranno i premiati, cinque quest’anno. Uomini e donne dalle storie di vita e professionale importanti, dai profondi valori umani che li hanno fatti eccellere nei rispettivi ambiti lavorativi e che non dimenticano la loro origine, rivendicandola con sano orgoglio. Si tratta di Christian Greco, ragusano, direttore del Museo Egizio di Torino dal 2014, co-direttore della missione archeologica olandese a Saqqara e membro del Comitato Tecnico-Scientifico per i Beni Archeologici del MiBACT; di Caterina Biscari, modicana, attualmente a capo dell’ infrastruttura scientifica piú grande della Spagna Sincrotrone Alba; dello Chef comisano due Stelle Michelin Riccardo La Perna, che guida la brigata di cucina del prestigioso ristorante Otto e Mezzo Bombana di Shanghai. Ci sono anche Vito Andrea Iannizzotto, di Chiaramonte Gulfi, già funzionario della DIA nel settore dell’analisi dei fenomeni mafiosi nazionali ed internazionali, che ha contribuito al recupero dell’opera “L’Afrodite di Morgantina” e Alessia Scarso, regista modicana del film “Italo” e del recente corto documentario “Vasa Vasa” sulla Madonna di Modica, a cui sarà consegnato un premio speciale. Non mancheranno i momenti dedicati allo spettacolo con l’esibizione della Banda dell’Arma dei Carabinieri, per la terza volta in città. Diretta dal tenente colonnello Massimo Martinelli la banda si esibirà suonando i migliori brani del proprio repertorio. Giovedì mattina, presso l’UniPegaso di Ragusa, presente il vicepresidente Calogero Di Carlo, si è svolta la conferenza stampa di presentazione dei premiati che con grande emozione hanno parlato del piacere di essere nuovamente accolti nella propria terra di origine che hanno definito “patria”. Un momento di grande suggestione ed emozione che si ripeterà anche sul palco grazie all’iniziativa promossa dall’associazione “Ragusani nel mondo” presieduta da Franco Antoci e diretta da Sebastiano D’Angelo. Il premio “Ragusani nel mondo” è realizzato con il supporto del Comune di Ragusa e del Comune di Comiso, della Regione Siciliana, del Distretto Turistico degli Iblei, della Camera di Commercio di Ragusa e di tanti sponsor privati. Dopo la cerimonia di questo venerdì sera, la tre giorni dei “Ragusani nel mondo” si concluderà sabato sera sempre a Ragusa con i concerto gratuito dei Nomadi e con un momento dedicato alle eccellenze sportive iblee.

SALVATORE CORALLO, E VA’ E VA’…

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Permesso di costruire alla ditta Ellepi di Rosa Chiaramonte per 9 alloggi di edilizia economica e popolare da realizzarsi a Ragusa in via Berlinguer angolo via Anfuso. E’ arrivata l’autorizzazione per  le opere di urbanizzazione ed è stata firmata giorno 1 agosto 2017  nelle stesse ore in cui Salvatore Corallo spiegava alla stampa le ragioni delle sue dimissioni da assessore all’urbanistica.  Un addio semplice, diretto, concreto, per la serie FATTO!, che certifica affidabilità e impegno. Ce n’è una sfilza di permessi tutti esitati il primo agosto. I costruttori beneficiari sono parecchi: c’è chi aspettava da tempo – come  Scribano e D’Orazio-  e c’è chi è più fortunata come la Chiaramonte che presenta l’istanza il 7 luglio e ottiene lo sta bene in meno di un mese.  Il clan  non ringrazia, incassa: non ci sono fronzoli e salamelecchi  in questo mondo in cui Corallo con scaltrezza si è infilato: solo affari da risolvere e portare a buon fine e amministratori efficienti. I costruttori si sentono i padroni della città e scelgono i terreni da divorare, la regione molla i finanziamenti  e gli amministratori locali firmano le concessioni. Stop, meccanismo liscio e automatico. Peccato che 4 anni addietro i grillini avevano promesso che la città sarebbe stata strappata al famelico clan e ridata ai ragusani. Potevano farlo? Senz’altro sì, bastavano due mosse: cancellare tutto il piano di edilizia economica e popolare votato ai tempi di Nello Dipasquale, e fare sul serio con il nuovo piano regolatore.  Né l’uno né l’altro, e, nel mezzo, il belloccio comisano che ora vuol spiccare il volo per Palermo. E’ inutile ripercorrere i suoi anni da amministratore pubblico, molti  ciclamini inesorabilmente appassiti, e, sotto, il truce cemento. Se n’è andato per ricominciare con Cancelleri il valzer seduttivo che a Ragusa ha già ben sperimentato. E’ una nuova figura nel panorama della neopolitica: l’adescagrillini. Li adocchia, si avvicina, li incanta, li protegge, diviene un confidente, e poi scatta il riconoscimento. Non è un campione di malvagità, è solo uno che ha capito quanto la politica possa ridarti vita. I “soscial” – sempre spietati – hanno fatto la migliore sintesi, scrive tale Salvatore: viriL’ironia è facile, il dramma invece è profondo. Corallo corteggia Cancelleri, questi si infiamma e lo chiama a sè, l’assessore manda definitivamente a quel paese Piccitto e inizia la nuova avventura partendo dal basso, da autista del candidato Presidente nella speranza che  a tanti chilometri corrisponda tanto onore. Il gioco vale la candela, d’altronde nella nostra città ci sarà ancora chi ricorda Angelino Alfano condurre l’auto di Gianfranco Miccichè e vedi poi che carriera! Il percorso di Corallo ha un suo travaglio: si è atteggiato per lungo tempo da Incompreso; era sempre il sindaco l’uomo lontano dall’ortodossia grillina, era sempre Piccitto il codardo, l’ambiguo.. e così andava ciondolando e sussurrando lamenti con la stampa, ed eccitava alla rivolta i consiglieri, fino a che -ottenuta la promessa  da Cancelleri-  se l’è squagliata lasciando, come abbiamo visto all’inizio – un rispettoso omaggio ai costruttori. Questa è la vicenda umana del personaggio, poi, dicevamo, c’è il dramma politico. La questione rifiuti è irrisolta – l’abbiamo ben compreso in queste settimane e la colpa non è vero che sia attribuibile solo alla Regione -, il suolo zero che ci avevano promesso è una colossale fandonia, il reddito di cittadinanza è una barzelletta, il rapporto con i catanesi del porto e dei parcheggi non è risolto e presto ci arriveranno i conti da pagare. Se Corallo è un amabile fanciullone che capisce dove mena il vento, la domanda è: ma allora cosa rappresentano questi cinquestelle? Qual è il cambiamento di pensiero sostanziale, dov’è il coraggio di scegliere il bene collettivo, perché  l’entusiasmo ha lasciato il posto al conformismo? Corallo sicuramente era l’uomo sbagliato in un settore delicatissimo, ma perché nessuno lo ha fermato e sostituito? La colpa di certo non è di Corallo per essere stato se stesso, ma di Piccitto che nulla ha fatto per distinguersi dall’assessore e cambiare rotta. Piccitto non vedeva, non capiva? E’ stato forse Corallo a contagiare l’intera comitiva piegandola ai valori liberisti in chiave democristiana? Ma manco per idea! E’ la crassa ignoranza di gran parte del gruppo che li ha trascinati così in basso? No. E’ solo autentico grillismo, un sistema di omertà e obbedienza dove ognuno coltiva i propri interessi e le proprie amicizie. Sono solo  baciapile con le loro liturgie, i loro riti, devozione al parroco, ostentata fede, e valanghe di ovvietà. Sono rimasti travolti dalla forma del loro credo e non riescono più a recuperare un minimo di originalità. Non è un caso che proprio nella vecchia Sicilia questi vizi si acuiscano e che di contro solo nelle grandi città  ci siano stati nel movimento tentativi di autonomia dal dogma della grande casa. Ora si avvicinano le elezioni, quelle regionali, in cui vedremo Cancelleri accompagnato da Corallo e dalla Stefania Campo campionessa in “scivoloni” – termini con il quale decise di autoassolversi  dopo il caso che la costrinse alle dimissioni- e poi toccherà nuovamente a noi ragusani votare i nostri rappresentanti. Allora optammo per la ribellione e poi ci ritrovammo Corallo, e al prossimo appuntamento con le nostre coscienze, con i nostri valori, con le urne che trasmettono dubbi angosciosi che faremo? La continuità nella diversità l’abbiamo già sperimentata. Servirebbero altre formule, ma lo sguardo sulla realtà fisica è spietato: la città dal punto di vista politico è come una centrale atomica: stessi elementi pericolosissimi custoditi nei sarcofagi e che sprigionano instancabilmente il loro furore.

Ezio Greggio si presenta al Comando di Polizia Locale di Modica

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Inattesa “visita” martedì pomeriggio al Comando di Polizia Locale di Corso Umberto. L’operatore “Ho dimenticato di mettere la park card – ha esclamato ridendo l’attore-presentatore Ezio Greggio – vorrei pagare la multa prima di andare via da Modica”. Il famoso presentatore della trasmissione “Striscia la notizia”, in bermuda e scarpe da tennis, dopo avere pagato la sanzione “scherzandoci sopra”, si è intrattenuto con alcuni operatori della “Locale”, ha spiegato di essere venuto a Modica in compagnia e che avrebbe dovuto “acquistare la cioccolata da Bonajuto”. La sua prossima meta era Agrigento. Ha anche detto di essere molto entusiasta di Modica e dei modicani, quindi si è concesso a qualche selfie anche con alcuni curiosi. Chiaramente il discorso è caduto anche sul famoso telegiornale satirico. Un agente gli ha chiesto se tornerà a presentarlo e Greggio ha assicurato che riprenderà a settembre. Poi ancora qualche simpatica battuta e gli affettuosi saluti con un arrivederci.

SEXTING, DENUNCIATO PER ESTORSIONE UNO STRANIERO CHE ADESCAVA UN GIOVANE MODICANO

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La Polizia di Stato ha deferito all’Autorità Giudiziaria un cittadino straniero che con richieste estorsive continuava a vessare la propria vittima, conosciuta via web. Negli uffici del Commissariato di Modica è stata raccolta la denuncia di un giovane modicano che da alcuni giorni era caduto nella rete del suo ricattatore conosciuto tramite un social network. E’ stato accertato che proprio tramite internet la vittima, con stratagemmi vari, era stata prima adescata e subito dopo messa in collegamento web con una complice che poi simulava di essere interessata ad intrattenere una relazione, iniziando a chattare per stimolarne la curiosità e carpirne la fiducia, entrando poi in confidenza. Successivamente l’ideatore del piano criminoso iniziava a chiedere informazioni personali e foto del corpo delle vittima prescelta, oltre a video a sfondo sessuale. L’uomo, sollecitato dalle richieste della donna, iniziava a denudarsi mettendosi a disposizione dell’interlocutore immagini e dati personali che, successivamente, venivano usati per ricattarlo. Solo quando la “finta donna” minacciava la vittima di condividere in rete foto e video, avanzando richieste estorsive di ingenti somme di denaro, la vittima intuiva di essere caduta nel piano escogitato da criminali che agiscono su internet utilizzando server stranieri. Infatti, che a commettere il reato fosse uno straniero, emerge dalla circostanza che la prima somma di denaro richiesta alla vittima veniva accreditata, su esplicita richiesta dell’estorsore, tramite un’agenzia di transazione monetarie con l’estero in un conto esistente nello stato del Marocco. La Polizia di Stato ancora una volta sottolinea come una idonea attività di informazione sui pericoli della rete, sia l’unico strumento per evitare il ripetersi di fatti analoghi ed invita i fruitori dei social network a prestare attenzione ai contatti virtuali. Quanto al rimedio per i fatti già accaduti, l’oscuramento immediato dei contatti, su suggerimento del personale del Commissariato di Modica, ha interrotto ogni richiesta estorsiva. La Polizia di Stato consiglia ai fruitori della rete web di non concedere mai “amicizia” virtuale a soggetti che non si conoscono nella vita reale, non scambiare con gli stessi  messaggi, foto o effettuare riprese tramite webcam e mai pagare le somme richieste ma di denunciare subito i fatti in polizia, perché dopo la prima richiesta ne arrivano a seguire altre di importo sempre più elevato.

Avis provinciale di Ragusa, donazioni di sangue: ottimo luglio ma siamo all’inizio

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Buon risultato conseguito nel mese di luglio per le donazioni di sangue: l’obiettivo primario dichiarato dall’Avis Provinciale di Ragusa per il superamento delle difficoltà estive è il mantenimento della raccolta dell’anno precedente: a luglio 2017 le donazioni sono state 3.200           (+ 111 rispetto allo stesso mese del 2016). L’importante risultato ha permesso di garantire, sia il livello di sicurezza per le nostre strutture sanitarie, sia gli obiettivi della programmazione regionale. Questo apprezzabile risultato va attribuito allo sforzo e alla responsabilità di tutti i donatori  che hanno prontamente risposto all’invito dell’Avis,  nonché alla dedizione del personale associativo, operativo in tutte le sedi e del servizio trasfusionale dell’Asp 7di Ragusa. Un impegno sociale vasto, supportato dalla campagna promozionale “Estate 2017” che quest’anno si avvale della generosa collaborazione dell’Ufficio per la Comunicazione Sociale della Diocesi di Ragusa ed è potenziato da tante altre iniziative programmate dalle singole Avis del territorio, a cui dedicano preziosa attenzione i media e vari esercizi commerciali. Misurata soddisfazione quindi perché il periodo critico è ancora molto lungo: occorre un impegno costante per superare le difficoltà del mese di agosto e della prima quindicina di settembre; come avverte giustamente il Direttore del Servizio Trasfusionale dell’ASP 7, il Dott. Giovanni Garozzo: “Guai ad abbassare la guardia: l’estate è ancora lunga! In questo senso rinnovo l’invito ai donatori a  programmare, oltre le proprie meritate ferie, anche la donazione presso le varie sedi Avis: i pazienti hanno bisogno di tutti noi !”

L’Archeologo ragusano Di Stefano direttore della Missione Italiana a Cartagine fino al 2021

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Importante incarico a Giovanni Di Stefano, riconfermato Direttore della Missione Archeologica Italiana a Cartagine. La notizia è stata diffusa dal Direttore dell’Istituto Nazionale del Patrimonio di Tunisi, Mahfoudh Fawzi, e dal Dott. Hamden Ben Romdan che hanno informato l’Ambasciata Italiana in Tunisia. L’Acheologo Di Stefano, Prof. di Archeologia all’Università della Calabria, continuerà a dirigere gli scavi a Cartagine con l’incarico di effettuare ricerche nell’area dell’anfiteatro di Cartagine. “Stiamo avviando un importante progetto di ricerca a Cartagine – ha dichiarato Di Stefano – in un luogo, qual’è l’anfiteatro, strategico per l’urbanistica dell’antica città capitale dell’Africa romana”.

Incidente stradale sulla Modica-Ispica, due donne ferite    

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Pericolo incidente stradale lunedì pomeriggio in Contrada Beneventano, all’altezza del bivio Crocevie. Si sono scontrate un Suv Fiat, condotto da un pozzallese, e un’Opel Corsa alla cui guida era una giovane modicana. Dopo la collisione i due veicoli hanno fatto testa-coda e poi hanno abbattuto un muro a secco finendo tra la carreggiata ed un appezzamento di terreno limitrofo. Sul posto è intervenuto il Nucleo di Pronto Intervento della Polizia Locale di Modica per i rilievi. Sono rimasti feriti la conducente dell’Opel e una passeggera della Fiat. Entrambe sono state trasportate dal 118 al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore. Guariranno in due settimane. I mezzi hanno subito seri danni.

A COMISO E RAGUSA DOPPIO CONCERTO DELLA BANDA DELL’ARMA DEI CARABINIERI

La_Banda_dei_Carabinieri_sfila_in_Via_Roma_2009Per la terza volta, fatto davvero raro, la Banda dell’Arma dei Carabinieri si esibirà in terra iblea per la XXIII edizione del premio “Ragusani nel mondo”: giovedì 3 agosto, alle ore 21.00, l’orchestra si esibirà in piazza Diana a Comiso, venerdì 4 agosto, la Banda si esibirà a Ragusa, in piazza Libertà, dove sopraggiungerà al termine di una parata con partenza da via Roma. La serata di premiazione delle personalità che si sono distinte per le loro doti e capacità umane e professionali nei rispettivi campi di attività si svolgerà venerdì 4 agosto a partire dalle 20. I cinque premiati di questa edizione sono il direttore del Museo Egizio di Torino Christian Greco, la fisica Caterina Biscari, l’investigatore Vito Andrea Iannizzotto, lo chef Riccardo La Perna e la regista Alessia Scarso. La kermesse “Ragusani nel mondo” si concluderà poi sabato 5 agosto, alle ore 21.30, sempre in Piazza Libertà, con il concerto dei “Nomadi”, ad ingresso libero.

Comune di Ragusa, si è dimesso l’assessore Salvatore Corallo

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L’assessore all’urbanistica e lavori pubblici Salvatore Corallo si è dimesso.  Da tempo Corallo aveva programmato questa mossa per rendersi “libero” in occasione della prossima scadenza elettorale delle regionali in modo tale da non avere incarichi pubblici che gli impedirebbero, secondo le regole grilline, di partecipare,  a qualsiasi titolo, a forme di collaborazione con un futuro governo regionale cinquestelle. Da anni i rapporti tra Corallo e il sindaco Piccitto si erano logorati irrimediabilmente. L’impronta lasciata da Corallo alla nostra comunità è purtroppo spaventosa: decine di concessioni edilizie rilasciate negli ultimi due anni, la variante al piano regolatore in alto mare, il nuovo strumento urbanistico incardinato solo riguardo i titoli. E’ chiaro che Corallo viste le mire non sparirà dalla scena: lo vedremo al seguito di Cancelleri per l’intera campagna elettorale. Ora si apre la fase politica più interessante ovvero chi chiamerà il sindaco per reggere le importanti deleghe?

Dal Sexting” alla tentata estorsione, denunciati da due ragusani un uomo ed una donna

 

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Qualche giorno fa, presso gli uffici della Squadra Mobile, si presentavano, per pura coincidenza, due persone, un uomo ed una giovanissima donna che disperati chiedevano aiuto. Una volta registrate le loro denunce è stato possibile appurare che entrambi avessero subito il reato di tentato estorsione. I racconti delle due vittime erano praticamente identici ma cambiavano gli autori e di poco le modalità. L’autore del reato in un caso si trovava in Sicilia ed in un altro in Calabria o forse è meglio dire, dovrebbero trovarsi ancora in queste due regioni. Il tutto, per entrambe le vittime, nasceva da una conoscenza fatta tramite internet, tra facebook e siti di incontri. L’evoluzione per questa tipologia di casi è sempre la stessa: conoscenza via web, utilizzo di chat, scambio dei numeri di telefono, invio di foto per “conoscersi”, richiesta di foto di nudo integrale o alcune parti intime, scambio di materiale pornografico, sexting, ricatto di pubblicare le foto e/o video raffiguranti uno dei due in momenti molto intimi, pagamento o denuncia alla Polizia di Stato. Il sexting, termine derivato dalla fusione delle parole inglesi sex (sesso) e texting (inviare messaggi elettronici), è diventato uno dei mezzi di socializzazione più diffuso. Questo continuo inviare files permette all’interlocutore di entrare in possesso di materiale che spesso diventa oggetto di ricatto. Nella maggior parte dei casi le vittime non denunciano per paura di essere umiliate sempre a mezzo social ed in alcuni casi vengono denunciati gli autori. In questo caso, la Squadra Mobile, una volta ricevute le denunce, ha effettuato delle ricerche individuando i probabili autori del reato, ma sono ancora in corso attività finalizzate all’esatta ubicazione degli indirizzi IP dei computer utilizzati. La vittima di sesso femminile si è rivolta alla Polizia di Stato in quanto “l’amico” virtuale dopo mesi di conoscenza era entrato in possesso di numerosi video e foto pornografiche che la ragazzina aveva scattato quando ancora minore. Dopo mesi, l’autore del reato ha richiesto somme di denaro minacciando di creare un profilo facebook con le foto hard o di inviare da un profilo falso, video e foto agli amici della vittima. L’estorsore voleva i soldi a mezzo pagamento elettronico con ricarica su postepay ma la vittima ha per fortuna intelligentemente denunciato il reato subito. Nell’altro caso, un giovane della provincia di Ragusa ha intrapreso una relazione virtuale con una donna straniera che per chattare con lui utilizzava un programma di traduzione simultanea (come spesso accade) e nonostante lui se ne fosse accorto ha continuato ad inviare files porno. “La Polizia di Stato di Ragusa esorta le vittime a denunciare i fatti reato subiti e a non assecondare le richieste estorsive che non resteranno mai isolate. Gli autori di questa tipologia di reato non effettuano mai una sola richiesta ma continuano a reiterare il delitto con pretese sempre più ravvicinate tra loro. Bisogna prestare attenzione ai più giovani ed all’uso che fanno dei mezzi di comunicazione, mediante un controllo costante del contenuto degli smartphone a loro in uso. Sempre più spesso, giovanissimi ragazzi restano intrappolati in reati gravissimi come l’estorsione. A volte anche gli stessi autori del reato (spesso minorenni) non si rendono conto di porre in essere condotte punite dalla legge con pene fino a 10 anni di carcere”.

Emergenza rifiuti a Ragusa

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Riceviamo un comunicato congiunto di Art.1 Mdp,     Ragusa Prossima,  Sinistra Italiana e pubblichiamo: “ Interveniamo sulla questione dei rifiuti a Ragusa, dopo che la legittima dialettica politica ha scaricato le scorie della ricerca dei responsabili a cui addebitare le colpe in un gioco allo scarica barile di cui i cittadini ragusani sono stanchi. Vorremmo porre la questione nell’alveo della ragione e della concretezza delle cose da fare. Il comune di Ragusa conferisce nella discarica di Cava dei Modicani, costruita negli anni novanta . Dal piano regionale dei rifiuti del luglio 2012 avevamo appreso che nella discarica  erano  ancora disponibili circa 115 mila mc, a cui si potevano aggiungere  altri 90 mila mc, con interventi di innalzamento delle sponte, prima del totale riempimento. Considerando che il conferimento medio giornaliero di Ragusa è di 80 tonnellate e che la  raccolta differenziata è ferma al 17%,  i tempi tecnici di riempimento di Cava dei Modicani erano stimati in circa  4 anni. Quindi entro il 2015 la discarica si sarebbe esaurita. Fra l’atro da marzo scorso la discarica di Cava dei Modicani aveva già  l’obbligo di conferire 40 tonnellate di secco nella discarica di Motta S. Anastasia (Ddg 321). Tutti a cominciare dal sindaco e dalla sua giunta a finire alle forze politiche cittadine,  avevano piena conoscenza di questo scenario. Quale erano in quel momento le alternative possibili? Sostanzialmente due: ipotizzare la costruzione di una quarta vasca oppure determinarsi alla politica cosiddetta “zero waste”, cioè riduzione dei rifiuti e  differenziata spinta. La prima , quella della quarta vasca , è sostanzialmente una non soluzione:  impossibile ed inesistente perché è la regione a definire il piano dei rifiuti e quindi a definire numero e siti per le discariche. Impossibile perché fuori da qualsiasi approccio moderno al tema rifiuti; soluzione a grandissimo impatto ambientale ed economicamente devastante perché nella logica del rifiuto come costo e non come risorsa, nella logica dello spreco e non del riciclo. Esponenti delle forze politiche che sottoscrivono questa nota, hanno espresso coerentemente questa posizione votando contro tale  ipotesi sia nella precedente consiliatura che in quella attuale. Ci rammarica piuttosto che l’attuale segretario dell’unione comunale del PD abbia oggi  mutato opinione. Una subordinata alla quarta vasca è stata la progettazione dell’ innalzamento delle sponte e del sostanziale ampliamento della discarica; operazione giusta e legittima e per la quale la regione ed il governo regionale hanno mostrato ancora una volta la loro  totale inadeguatezza politica e decisionale. Il tema dei rifiuti è un altro esempio dell’incapacità di governo del Presidente Crocetta e della necessità di un suo definitivo superamento. La seconda soluzione, quella di accelerare sulla differenziata, non è stata perseguita dall’amministrazione attuale. Non è stata azionata alcuna leva, né culturale, né amministrativa, né legale per ridurre il conferimento attraverso la raccolta differenziata. In verità , dobbiamo riconoscere all’ex assessore Conti il merito di aver posto in essere fatti concreti per procedere verso la differenziata spinta e per costringere la ditta incaricata della raccolta dei rifiuti di raggiungere l’obiettivo previsto nel capitolato d’appalto del 28% di differenziata. Sappiamo come la determinazione dell’assessore Conti è stata premiata. Se la differenziata fosse stata attuata solo nei limiti contrattuali, la discarica avrebbe ancora almeno sei mesi di vita;  se invece  si avesse avuto la determinazione politica a differenziare fino al 65% , come previsto nel capitolato della nuova gara, avremmo dinanzi ancora alcuni anni di vita per la discarica. Fra l’altro, un ddg del dipartimento acque e rifiuti del marzo scorso, imponeva ai soggetti gestori di adottare misure straordinarie di raccolta dell’umido e del materiale ingombrante e di imporre la raccolta differenziata dei rifiuti mercatali ( es. il mercato del mercoledì) . Non ci risulta che queste prescrizioni siano state messe in atto, né che il comune abbia controllato perché ciò avvenisse. La situazione attuale, considerato che Ragusa dovrà conferire i propri rifiuti a Lentini e Motta, richiede soluzioni non palliative e che non gravino ulteriormente sulle tasche dei cittadini che direttamente ed indirettamente pagheranno. Direttamente nella tariffa  Tari del prossimo anno, perché essendo questa tariffa commisurata alla copertura integrale dei costi del servizio, essa dovrà inglobale i maggiori costi del servizio connessi al conferimento in altre discariche. Indirettamente perché in ogni caso i maggiori costi di conferimento dovranno già ora essere coperti e si procederà a variazioni di bilancio, che significa spostamenti di somme da servizi previsti al pagamento del disservizio dei rifiuti. Meno servizi per pagare i rifiuti. Che fare? Chiediamo che l’amministrazione affidi immediatamente il servizio di raccolta dei rifiuti alla ditta vincitrice della gara, giusta ordinanza del Cga Sicilia del 7 luglio scorso con la quale si riconosce la regolarità della procedura di affidamento, al fine di mettere in atto quanto previsto per puntare immediatamente a raggiungere la percentuale del 65% di raccolta differenziata; ciò ridurrebbe notevolmente il danno considerato che a settembre dovrebbe essere pienamente operativo il centro di compostaggio.  Infine chiediamo di sostenere ed incentivare  i soggetti privati che si sono organizzati per la raccolta differenziata della plastica e che contribuiscono concretamente alla riduzione del danno prodotto dal conferimento indifferenziato in discarica”. Firmato Art.1 Mdp, Ragusa Prossima e Sinistra Italiana.

Arrestate quattro persone che gestivano lo spaccio di droga in provincia di Ragusa

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I Carabinieri della Compagnia di Modica, supportati da unità del Nucleo Cinofili di Nicolosi, hanno eseguito una misura cautelare detentiva – emessa dal GIP del Tribunale di Ragusa – nei confronti di 4 persone, responsabili del reato di concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, commesso da gennaio a settembre 2016, nelle provincie di Ragusa e Catania.Le indagini degli uomini dell’Arma hanno consentito di accertare che gli indagati, in stretta collaborazione tra loro, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, gestivano nel territorio della provincia di Ragusa una fitta rete di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e marijuana, reperite nel territorio del comune di Catania.

Una soluzione da Palermo per i rifiuti di Ragusa

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Sulla problematica dei rifiuti a Ragusa e’ giunta una nuova dichiarazione del Sindaco Federico Piccitto: “Apprendo, all’inizio della odierna conferenza di servizi, una notizia che non posso che salutare positivamente. E’ stata, infatti, appena notificata l’ordinanza firmata, ex art. 191, dal Presidente della Regione Rosario Crocetta, che consentirà il trattamento dei rifiuti nell’impianto di Cava dei Modicani a Ragusa fino al 30 settembre prossimo, con abbancamento successivo negli impianti di Lentini e Motta Santa Anastasia. Un provvedimento che scongiura, per il momento, l’emergenza rifiuti in città. Sono soddisfatto? Con rammarico devo dire che non posso esserlo pienamente, perché ciò che avrebbe potuto essere risolto attraverso una semplice procedura amministrativa, in relazione a una elementare problematica gestionale (avere un sito per conferire i propri rifiuti in discarica), ha richiesto un lavoro straordinario e un enorme sforzo politico-amministrativo. Un risultato che, certamente, scongiura il rischio di una vera e propria emergenza sanitaria, ma che evidenzia quanto sia farraginosa la burocrazia regionale, spesso priva di chiari indirizzi politici. Non posso, pertanto, che apprezzare l’intervento del Presidente Crocetta, che ha, finalmente, assegnato a Ragusa qualcosa che gli spetta di diritto e che, per ragioni che tutt’ora non conosco, per giorni non gli è stato riconosciuto: un sito nel quale conferire i propri rifiuti. Un risultato ordinario che, in una realtà come quella siciliana, diventa straordinario. Ovviamente resteremo vigili sull’intera questione, a partire dall’esito della conferenza di servizi odierna sul futuro di Cava dei Modicani, per evitare che una tale emergenza possa tornare a manifestarsi in futuro”. Firmato il sindaco di Ragusa Federico Piccitto

Orti sociali a Ragusa

FOTO 4 Lavori nell'Orto di via Grazia Deledda

Nelle aree comunali concesse,  sulla base di una convenzione, dal Comune di Ragusa alla Cooperativa Proxima per la realizzazione degli orti sociali, proseguono i lavori nei diversi appezzamenti di terreno concessi in comodato d’uso gratuito. In particolare nel terreno di via Capaci (di circa 1000 mq), sono state completate tutte le lavorazioni necessarie per l’avviamento di un orto. L’intervento iniziato il 19 gennaio scorso è proseguito poi a marzo con la semina e la raccolta degli ortaggi avvenuta già lo scorso aprile. Detto orto fino al 31 dicembre prossimo verrà  gestito dalla Cooperativa Proxima. Successivamente verrà  consegnato,  suddiviso in dieci lotti di terreno di circa 70 mq, ai cittadini  iscritti nell’apposita graduatoria del Settore Verde pubblico del Comune. Per quanto riguarda il terreno di via Grazia Deledda (di circa 2 ettari), il Comune di Ragusa nei mesi scorsi si è fatto carico della bonifica e del livellamento di una parte dell’area data in concessione. Nel sito si sta altresì realizzando un pozzo al fine di ottenere l’autonomia idrica e sono in fase di completamento le opere di recinzione dell’area e dell’impianto di irrigazione. La Cooperativa Proxima dopo la consegna alla comunità dell’orto di via Capaci che avverrà a fine anno, proseguirà il proprio lavoro presso l’area di via Deledda  per  realizzare il grande progetto del nuovo orto sociale.

Digiacomo: E’ un delitto tenere chiuso il nuovo ospedale di Ragusa

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“E’ un delitto tenere chiuso un ospedale come il Giovanni Paolo II a causa di comportamenti irresponsabili della direzione strategica dell’Asp di Ragusa”. Così il presidente della VI Commissione Servizi Sociali e Sanitari, Giuseppe Digiacomo, che aggiunge: “è paradossale che per alcune carenze tecniche, per giunta rimediabili, si tengano i malati e gli operatori in strutture quelle sì antiquate se non fatiscenti. Per questa ragione, su mandato dell’Assessore Regionale alla Salute Gucciardi, incontrerò il Prefetto Librizzi per concordare con lei un piano d’interventi che veda pienamente coinvolti il sindaco di Ragusa, i Vigili del Fuoco, la Procura, la Guardia di Finanza, il Tribunale, l’Asp e i suoi tecnici, nonché l’Assessorato e la Commissione che mi onoro di presiedere, per riprogrammare il trasferimento dei malati, rigorosamente senza alcuna cerimonia d’inaugurazione, con assunzione di responsabilità dell’intera classe dirigente, come avrebbe dovuto essere fin dall’inizio”. “Tutto ciò – aggiunge ancora Digiacomo – non può rimanere sospeso nel limbo delle nomine palermitane, perché nessuno può espropriare d’un giorno il godimento di una struttura (tra le più moderne e più belle del Mezzogiorno d’Italia) per annacamenti e disimpegni vari. Una struttura chiusa per carenze quantificabili in qualche decina di migliaia di euro e costata cinquanta milioni di euro. Se non si dovesse decidere di procedere in questo senso – conclude Digiacomo – mi troverò costretto, mio malgrado, a intraprendere azioni eclatanti, come fu per l’apertura dell’Aeroporto di Comiso”.

Arrivano a Pozzallo 426 migranti partiti su tre gommoni, fermati gli scafisti 

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La Polizia a seguito dello sbarco di martedì ha raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico di Hamouda Ismail, egiziano di 29 anni, Barry Adama, nato in Guinea Conacry  nel 1990 e Henry Junior Mony Mbome, camerunense di 29 anni. Secondo i testimoni sono loro che hanno condotto le imbarcazioni partite dalle coste libiche. I migranti provenienti dal centro Africa sono stati ospitati presso l’Hot Spot di Pozzallo per essere visitati, identificati e trasferiti in altri centri. Gravissimi i rischi corsi dai migranti, in particolar modo per quanto riguarda uno dei tre gommoni, carico di ben 173 persone, numero record per le indagini fino ad ora condotte dalla Squadra Mobile di Ragusa. Sovraccaricare così il natante ha messo in pericolo di vita tutti i migranti, così come riferito dagli stessi passeggeri. Al termine delle indagini, gli scafisti sono stati associati presso la casa circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Ragusa competente territorialmente.

L’AREA A VERDE ATTREZZATO DI VIA PAOLO STOPPA DIMENTICATA PER QUATTRO ANNI DAL COMUNE DI RAGUSA

 

Area a verde di via Paolo Stoppa altra foto

“Una miniforesta tra le abitazioni di contrada Bruscé. Dopo le segnalazioni da parte di alcuni residenti, mi sono recato in zona e ho potuto appurare come la situazione sia peggiore di quella che mi è stata descritta”. A sottolinearlo è il consigliere comunale del Movimento Civico Ibleo, Gianluca Morando, il quale fa riferimento allo stato di incuria in cui versa quello che un tempo era lo spazio a verde attrezzato di via Paolo Stoppa, quasi all’incrocio con via Australia. “Mentre adesso – spiega Morando – si è trasformato in qualcosa di davvero indescrivibile. Le siepi sono cresciute a dismisura affiancate da sterpaglie di ogni tipo che, in caso di incendio, rischiano di prendere fuoco in un soffio, creando qualche apprensione alle dimore che sorgono proprio di fronte”. “Ma al di là di questo – continua Morando – è davvero incredibile che, dopo quattro anni di amministrazione Piccitto, da queste parti non si sia visto neppure un operaio del Comune. Possibile che politicamente la giunta municipale abbia deciso di trascurare volutamente questa zona? Oppure si è trattata di una semplice, seppur grave, dimenticanza? Nell’attesa che qualcuno possa sciogliere questi interrogativi, sollecitiamo l’assessore alle Manutenzioni, Salvatore Corallo, a fare quattro passi da queste parti e a rendersi conto di persona di come la situazione complessiva sia tutt’altro che semplice. Ragusa è sempre più invasa dalle sterpaglie”.

La Regione siciliana reitera l’indisponibilità di siti dove andare a conferire i rifiuti del Comune di Ragusa

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“Follia, irresponsabilità o altro che non so davvero come definire. Il governo regionale ha offerto tutto il peggio possibile, per l’ennesima volta. Una pagina terribile che i ragusani non dimenticheranno”. È quanto dichiara il sindaco Federico Piccitto a seguito della notizia che il dipartimento Acque e Rifiuti, martedì sera, ha ancora una volta ribadito l’indisponibilità, in tutti i siti siciliani alternativi a Cava dei Modicani, di accogliere i rifiuti della città di Ragusa. “Il destino di Ragusa, non si sa per quale motivo – spiega il sindaco – evidentemente non interessa a nessuno. Come già dimostrato del resto lunedì quando solo dopo aver protestato con veemenza sono stato finalmente ricevuto. Sia il presidente che l’assessore regionale mi avevano assicurato in quella sede, presenti i dirigenti competenti, che si sarebbe trovata una soluzione immediata. Assicurazione confermata fino a martedì sera, quando poi è arrivato, dopo le 22, questa assurda comunicazione. Addirittura, respingendo le mie perplessità, che nascevano da quanto accaduto in passato, mi era stato detto che si trattava di parola d’onore. Eccolo, l’onore. Ecco le promesse. Non credo che la Politica, quella con la P maiuscola, possa stare in silenzio mentre Ragusa è l’unico comune siciliano cui questo governo, se così si può chiamare, ha deciso di non dare una soluzione. Ma non finisce qui, perché avevo già dato mandato all’ufficio legale di attivarsi e già da sabato eravamo partiti a livello giudiziario. Questa storia senza capo né coda va chiarita fino in fondo nelle sedi opportune”. Resta il concreto rischio di un’emergenza rifiuti. “Già questa mattina  – prosegue il primo cittadino – sto andando a Palermo per la conferenza di servizi convocata per l’AIA di Cava dei Modicani. Non permetterò che si giochi ancora sulla pelle dei cittadini per risolvere beghe politiche o interne. Se non si daranno delle risposte serie posso assicurare, io si, che i cittadini non avranno disagi, mentre qualcuno pagherà caro l’ennesimo affronto alla città di Ragusa”.

Insediata la nuova presidenza della Cna comunale di Ragusa

Antonella Caldarera e Santi Tiralosi

Si è insediata la nuova presidenza della Cna comunale di Ragusa che, oltre che dal presidente Santi Tiralosi, è composta da Ignazio Caloggero, Marco Capobianco, Giovanna Occhipinti e Rosario Sgarlata. La riunione si è tenuta alla presenza della responsabile organizzativa Antonella Caldarera. Sul tappeto le numerose problematiche che attanagliano le piccole e medie imprese dell’artigianato e del commercio. Riflettori puntati sui disagi con cui le realtà imprenditoriali del territorio comunale fanno i conti. Ecco perché il presidente Tiralosi, prima di ogni altra cosa, ha voluto programmare una pianificazione degli interventi da attuare e, allo stesso tempo, ha assegnato le deleghe a ciascuno dei componenti della presidenza. In particolare Caloggero si occuperà di turismo, cultura, arte e promozione del territorio; Capobianco di comunicazione reti d’imprese e risorse per le imprese; Occhipinti, invece, è stata delegata alla zona artigianale e alla zona industriale; quindi Sgarlata che è stato chiamato a occuparsi del commercio. E’ stato inoltre stabilito di calendarizzare periodicamente gli incontri della presidenza, vale a dire una volta ogni quindici giorni, per definire le azioni da portare avanti e per verificare i riscontri alle suddette azioni. Inoltre, il presidente Tiralosi e gli altri componenti della presidenza hanno stabilito di rendere partecipi i componenti del coordinamento assegnando ad alcuni di loro delle deleghe specifiche cosicché gli stessi possano prendere parte alla programmazione a breve, medio e lungo termine portata avanti dai vertici dell’associazione comunale. “Siamo convinti – afferma il presidente Tiralosi – che una squadra assume ancora maggiore operatività se si riesce a coinvolgere un numero più consistente di persone. Sono parecchi i problemi da risolvere ed è opportuno portare avanti un’azione capillare confrontandosi con i nostri associati e prendendo atto delle istanze da soddisfare per garantire che la loro attività possa svolgersi nelle migliori condizioni. E’ soprattutto questa la strada che intendiamo seguire”.

L’AREA ESTERNA DELLA BIBLIOTECA CIVICA DI RAGUSA RIDOTTA IN PESSIME CONDIZIONI

L'area antistante la zona d'ingresso della biblioteca comunale

“Si taglia ormai a fette l’indignazione dei ragusani per il poco decoro con cui sono curati alcuni degli spazi che potremmo definire cruciali della vita cittadina. Uno tra questi è senz’altro la biblioteca civica “Giovanni Verga”. Qui, nell’area esterna, così come è stato segnalato da un cittadino sui social, un operaio del Comune non si vede chissà da quanto e l’intero sito versa in un degrado imbarazzante”. A sottolinearlo è il presidente dell’associazione “Ragusa in Movimento”, Mario Chiavola, che denuncia la precarietà dello stato in cui si trovano alcune zone della città. “Non è possibile andare avanti in questo modo – continua Chiavola – a maggior ragione adesso con tutti questi turisti in giro per la città. E poi, proprio dinanzi alla biblioteca, luogo simbolo della cultura per eccellenza, i cui spazi esterni, piuttosto, dovrebbero essere tirati a lucido. Ho sinceramente provato vergogna, da ragusano, per quanto ho avuto modo di vedere. E’ indispensabile prendere qualche provvedimento immediato. Non si può lasciare tutto così com’è, come se nulla fosse. Invito l’amministrazione comunale a passarsi una mano sulla coscienza, a verificare le eventuali mancanze e ad intervenire al più presto. Non ci sono dubbi sul fatto che questa vicenda della mancanza di manutenzione stia sfuggendo di mano all’ente di palazzo dell’Aquila. Servono interventi massicci. Non ci si può più girare dall’altra parte come se niente fosse”.

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