16-04-2024

Incidente stradale sulla Modica-Ispica, due donne ferite    

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Pericolo incidente stradale lunedì pomeriggio in Contrada Beneventano, all’altezza del bivio Crocevie. Si sono scontrate un Suv Fiat, condotto da un pozzallese, e un’Opel Corsa alla cui guida era una giovane modicana. Dopo la collisione i due veicoli hanno fatto testa-coda e poi hanno abbattuto un muro a secco finendo tra la carreggiata ed un appezzamento di terreno limitrofo. Sul posto è intervenuto il Nucleo di Pronto Intervento della Polizia Locale di Modica per i rilievi. Sono rimasti feriti la conducente dell’Opel e una passeggera della Fiat. Entrambe sono state trasportate dal 118 al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore. Guariranno in due settimane. I mezzi hanno subito seri danni.

A COMISO E RAGUSA DOPPIO CONCERTO DELLA BANDA DELL’ARMA DEI CARABINIERI

La_Banda_dei_Carabinieri_sfila_in_Via_Roma_2009Per la terza volta, fatto davvero raro, la Banda dell’Arma dei Carabinieri si esibirà in terra iblea per la XXIII edizione del premio “Ragusani nel mondo”: giovedì 3 agosto, alle ore 21.00, l’orchestra si esibirà in piazza Diana a Comiso, venerdì 4 agosto, la Banda si esibirà a Ragusa, in piazza Libertà, dove sopraggiungerà al termine di una parata con partenza da via Roma. La serata di premiazione delle personalità che si sono distinte per le loro doti e capacità umane e professionali nei rispettivi campi di attività si svolgerà venerdì 4 agosto a partire dalle 20. I cinque premiati di questa edizione sono il direttore del Museo Egizio di Torino Christian Greco, la fisica Caterina Biscari, l’investigatore Vito Andrea Iannizzotto, lo chef Riccardo La Perna e la regista Alessia Scarso. La kermesse “Ragusani nel mondo” si concluderà poi sabato 5 agosto, alle ore 21.30, sempre in Piazza Libertà, con il concerto dei “Nomadi”, ad ingresso libero.

Comune di Ragusa, si è dimesso l’assessore Salvatore Corallo

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L’assessore all’urbanistica e lavori pubblici Salvatore Corallo si è dimesso.  Da tempo Corallo aveva programmato questa mossa per rendersi “libero” in occasione della prossima scadenza elettorale delle regionali in modo tale da non avere incarichi pubblici che gli impedirebbero, secondo le regole grilline, di partecipare,  a qualsiasi titolo, a forme di collaborazione con un futuro governo regionale cinquestelle. Da anni i rapporti tra Corallo e il sindaco Piccitto si erano logorati irrimediabilmente. L’impronta lasciata da Corallo alla nostra comunità è purtroppo spaventosa: decine di concessioni edilizie rilasciate negli ultimi due anni, la variante al piano regolatore in alto mare, il nuovo strumento urbanistico incardinato solo riguardo i titoli. E’ chiaro che Corallo viste le mire non sparirà dalla scena: lo vedremo al seguito di Cancelleri per l’intera campagna elettorale. Ora si apre la fase politica più interessante ovvero chi chiamerà il sindaco per reggere le importanti deleghe?

Dal Sexting” alla tentata estorsione, denunciati da due ragusani un uomo ed una donna

 

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Qualche giorno fa, presso gli uffici della Squadra Mobile, si presentavano, per pura coincidenza, due persone, un uomo ed una giovanissima donna che disperati chiedevano aiuto. Una volta registrate le loro denunce è stato possibile appurare che entrambi avessero subito il reato di tentato estorsione. I racconti delle due vittime erano praticamente identici ma cambiavano gli autori e di poco le modalità. L’autore del reato in un caso si trovava in Sicilia ed in un altro in Calabria o forse è meglio dire, dovrebbero trovarsi ancora in queste due regioni. Il tutto, per entrambe le vittime, nasceva da una conoscenza fatta tramite internet, tra facebook e siti di incontri. L’evoluzione per questa tipologia di casi è sempre la stessa: conoscenza via web, utilizzo di chat, scambio dei numeri di telefono, invio di foto per “conoscersi”, richiesta di foto di nudo integrale o alcune parti intime, scambio di materiale pornografico, sexting, ricatto di pubblicare le foto e/o video raffiguranti uno dei due in momenti molto intimi, pagamento o denuncia alla Polizia di Stato. Il sexting, termine derivato dalla fusione delle parole inglesi sex (sesso) e texting (inviare messaggi elettronici), è diventato uno dei mezzi di socializzazione più diffuso. Questo continuo inviare files permette all’interlocutore di entrare in possesso di materiale che spesso diventa oggetto di ricatto. Nella maggior parte dei casi le vittime non denunciano per paura di essere umiliate sempre a mezzo social ed in alcuni casi vengono denunciati gli autori. In questo caso, la Squadra Mobile, una volta ricevute le denunce, ha effettuato delle ricerche individuando i probabili autori del reato, ma sono ancora in corso attività finalizzate all’esatta ubicazione degli indirizzi IP dei computer utilizzati. La vittima di sesso femminile si è rivolta alla Polizia di Stato in quanto “l’amico” virtuale dopo mesi di conoscenza era entrato in possesso di numerosi video e foto pornografiche che la ragazzina aveva scattato quando ancora minore. Dopo mesi, l’autore del reato ha richiesto somme di denaro minacciando di creare un profilo facebook con le foto hard o di inviare da un profilo falso, video e foto agli amici della vittima. L’estorsore voleva i soldi a mezzo pagamento elettronico con ricarica su postepay ma la vittima ha per fortuna intelligentemente denunciato il reato subito. Nell’altro caso, un giovane della provincia di Ragusa ha intrapreso una relazione virtuale con una donna straniera che per chattare con lui utilizzava un programma di traduzione simultanea (come spesso accade) e nonostante lui se ne fosse accorto ha continuato ad inviare files porno. “La Polizia di Stato di Ragusa esorta le vittime a denunciare i fatti reato subiti e a non assecondare le richieste estorsive che non resteranno mai isolate. Gli autori di questa tipologia di reato non effettuano mai una sola richiesta ma continuano a reiterare il delitto con pretese sempre più ravvicinate tra loro. Bisogna prestare attenzione ai più giovani ed all’uso che fanno dei mezzi di comunicazione, mediante un controllo costante del contenuto degli smartphone a loro in uso. Sempre più spesso, giovanissimi ragazzi restano intrappolati in reati gravissimi come l’estorsione. A volte anche gli stessi autori del reato (spesso minorenni) non si rendono conto di porre in essere condotte punite dalla legge con pene fino a 10 anni di carcere”.

Emergenza rifiuti a Ragusa

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Riceviamo un comunicato congiunto di Art.1 Mdp,     Ragusa Prossima,  Sinistra Italiana e pubblichiamo: “ Interveniamo sulla questione dei rifiuti a Ragusa, dopo che la legittima dialettica politica ha scaricato le scorie della ricerca dei responsabili a cui addebitare le colpe in un gioco allo scarica barile di cui i cittadini ragusani sono stanchi. Vorremmo porre la questione nell’alveo della ragione e della concretezza delle cose da fare. Il comune di Ragusa conferisce nella discarica di Cava dei Modicani, costruita negli anni novanta . Dal piano regionale dei rifiuti del luglio 2012 avevamo appreso che nella discarica  erano  ancora disponibili circa 115 mila mc, a cui si potevano aggiungere  altri 90 mila mc, con interventi di innalzamento delle sponte, prima del totale riempimento. Considerando che il conferimento medio giornaliero di Ragusa è di 80 tonnellate e che la  raccolta differenziata è ferma al 17%,  i tempi tecnici di riempimento di Cava dei Modicani erano stimati in circa  4 anni. Quindi entro il 2015 la discarica si sarebbe esaurita. Fra l’atro da marzo scorso la discarica di Cava dei Modicani aveva già  l’obbligo di conferire 40 tonnellate di secco nella discarica di Motta S. Anastasia (Ddg 321). Tutti a cominciare dal sindaco e dalla sua giunta a finire alle forze politiche cittadine,  avevano piena conoscenza di questo scenario. Quale erano in quel momento le alternative possibili? Sostanzialmente due: ipotizzare la costruzione di una quarta vasca oppure determinarsi alla politica cosiddetta “zero waste”, cioè riduzione dei rifiuti e  differenziata spinta. La prima , quella della quarta vasca , è sostanzialmente una non soluzione:  impossibile ed inesistente perché è la regione a definire il piano dei rifiuti e quindi a definire numero e siti per le discariche. Impossibile perché fuori da qualsiasi approccio moderno al tema rifiuti; soluzione a grandissimo impatto ambientale ed economicamente devastante perché nella logica del rifiuto come costo e non come risorsa, nella logica dello spreco e non del riciclo. Esponenti delle forze politiche che sottoscrivono questa nota, hanno espresso coerentemente questa posizione votando contro tale  ipotesi sia nella precedente consiliatura che in quella attuale. Ci rammarica piuttosto che l’attuale segretario dell’unione comunale del PD abbia oggi  mutato opinione. Una subordinata alla quarta vasca è stata la progettazione dell’ innalzamento delle sponte e del sostanziale ampliamento della discarica; operazione giusta e legittima e per la quale la regione ed il governo regionale hanno mostrato ancora una volta la loro  totale inadeguatezza politica e decisionale. Il tema dei rifiuti è un altro esempio dell’incapacità di governo del Presidente Crocetta e della necessità di un suo definitivo superamento. La seconda soluzione, quella di accelerare sulla differenziata, non è stata perseguita dall’amministrazione attuale. Non è stata azionata alcuna leva, né culturale, né amministrativa, né legale per ridurre il conferimento attraverso la raccolta differenziata. In verità , dobbiamo riconoscere all’ex assessore Conti il merito di aver posto in essere fatti concreti per procedere verso la differenziata spinta e per costringere la ditta incaricata della raccolta dei rifiuti di raggiungere l’obiettivo previsto nel capitolato d’appalto del 28% di differenziata. Sappiamo come la determinazione dell’assessore Conti è stata premiata. Se la differenziata fosse stata attuata solo nei limiti contrattuali, la discarica avrebbe ancora almeno sei mesi di vita;  se invece  si avesse avuto la determinazione politica a differenziare fino al 65% , come previsto nel capitolato della nuova gara, avremmo dinanzi ancora alcuni anni di vita per la discarica. Fra l’altro, un ddg del dipartimento acque e rifiuti del marzo scorso, imponeva ai soggetti gestori di adottare misure straordinarie di raccolta dell’umido e del materiale ingombrante e di imporre la raccolta differenziata dei rifiuti mercatali ( es. il mercato del mercoledì) . Non ci risulta che queste prescrizioni siano state messe in atto, né che il comune abbia controllato perché ciò avvenisse. La situazione attuale, considerato che Ragusa dovrà conferire i propri rifiuti a Lentini e Motta, richiede soluzioni non palliative e che non gravino ulteriormente sulle tasche dei cittadini che direttamente ed indirettamente pagheranno. Direttamente nella tariffa  Tari del prossimo anno, perché essendo questa tariffa commisurata alla copertura integrale dei costi del servizio, essa dovrà inglobale i maggiori costi del servizio connessi al conferimento in altre discariche. Indirettamente perché in ogni caso i maggiori costi di conferimento dovranno già ora essere coperti e si procederà a variazioni di bilancio, che significa spostamenti di somme da servizi previsti al pagamento del disservizio dei rifiuti. Meno servizi per pagare i rifiuti. Che fare? Chiediamo che l’amministrazione affidi immediatamente il servizio di raccolta dei rifiuti alla ditta vincitrice della gara, giusta ordinanza del Cga Sicilia del 7 luglio scorso con la quale si riconosce la regolarità della procedura di affidamento, al fine di mettere in atto quanto previsto per puntare immediatamente a raggiungere la percentuale del 65% di raccolta differenziata; ciò ridurrebbe notevolmente il danno considerato che a settembre dovrebbe essere pienamente operativo il centro di compostaggio.  Infine chiediamo di sostenere ed incentivare  i soggetti privati che si sono organizzati per la raccolta differenziata della plastica e che contribuiscono concretamente alla riduzione del danno prodotto dal conferimento indifferenziato in discarica”. Firmato Art.1 Mdp, Ragusa Prossima e Sinistra Italiana.

Arrestate quattro persone che gestivano lo spaccio di droga in provincia di Ragusa

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I Carabinieri della Compagnia di Modica, supportati da unità del Nucleo Cinofili di Nicolosi, hanno eseguito una misura cautelare detentiva – emessa dal GIP del Tribunale di Ragusa – nei confronti di 4 persone, responsabili del reato di concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, commesso da gennaio a settembre 2016, nelle provincie di Ragusa e Catania.Le indagini degli uomini dell’Arma hanno consentito di accertare che gli indagati, in stretta collaborazione tra loro, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, gestivano nel territorio della provincia di Ragusa una fitta rete di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e marijuana, reperite nel territorio del comune di Catania.

Una soluzione da Palermo per i rifiuti di Ragusa

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Sulla problematica dei rifiuti a Ragusa e’ giunta una nuova dichiarazione del Sindaco Federico Piccitto: “Apprendo, all’inizio della odierna conferenza di servizi, una notizia che non posso che salutare positivamente. E’ stata, infatti, appena notificata l’ordinanza firmata, ex art. 191, dal Presidente della Regione Rosario Crocetta, che consentirà il trattamento dei rifiuti nell’impianto di Cava dei Modicani a Ragusa fino al 30 settembre prossimo, con abbancamento successivo negli impianti di Lentini e Motta Santa Anastasia. Un provvedimento che scongiura, per il momento, l’emergenza rifiuti in città. Sono soddisfatto? Con rammarico devo dire che non posso esserlo pienamente, perché ciò che avrebbe potuto essere risolto attraverso una semplice procedura amministrativa, in relazione a una elementare problematica gestionale (avere un sito per conferire i propri rifiuti in discarica), ha richiesto un lavoro straordinario e un enorme sforzo politico-amministrativo. Un risultato che, certamente, scongiura il rischio di una vera e propria emergenza sanitaria, ma che evidenzia quanto sia farraginosa la burocrazia regionale, spesso priva di chiari indirizzi politici. Non posso, pertanto, che apprezzare l’intervento del Presidente Crocetta, che ha, finalmente, assegnato a Ragusa qualcosa che gli spetta di diritto e che, per ragioni che tutt’ora non conosco, per giorni non gli è stato riconosciuto: un sito nel quale conferire i propri rifiuti. Un risultato ordinario che, in una realtà come quella siciliana, diventa straordinario. Ovviamente resteremo vigili sull’intera questione, a partire dall’esito della conferenza di servizi odierna sul futuro di Cava dei Modicani, per evitare che una tale emergenza possa tornare a manifestarsi in futuro”. Firmato il sindaco di Ragusa Federico Piccitto

Orti sociali a Ragusa

FOTO 4 Lavori nell'Orto di via Grazia Deledda

Nelle aree comunali concesse,  sulla base di una convenzione, dal Comune di Ragusa alla Cooperativa Proxima per la realizzazione degli orti sociali, proseguono i lavori nei diversi appezzamenti di terreno concessi in comodato d’uso gratuito. In particolare nel terreno di via Capaci (di circa 1000 mq), sono state completate tutte le lavorazioni necessarie per l’avviamento di un orto. L’intervento iniziato il 19 gennaio scorso è proseguito poi a marzo con la semina e la raccolta degli ortaggi avvenuta già lo scorso aprile. Detto orto fino al 31 dicembre prossimo verrà  gestito dalla Cooperativa Proxima. Successivamente verrà  consegnato,  suddiviso in dieci lotti di terreno di circa 70 mq, ai cittadini  iscritti nell’apposita graduatoria del Settore Verde pubblico del Comune. Per quanto riguarda il terreno di via Grazia Deledda (di circa 2 ettari), il Comune di Ragusa nei mesi scorsi si è fatto carico della bonifica e del livellamento di una parte dell’area data in concessione. Nel sito si sta altresì realizzando un pozzo al fine di ottenere l’autonomia idrica e sono in fase di completamento le opere di recinzione dell’area e dell’impianto di irrigazione. La Cooperativa Proxima dopo la consegna alla comunità dell’orto di via Capaci che avverrà a fine anno, proseguirà il proprio lavoro presso l’area di via Deledda  per  realizzare il grande progetto del nuovo orto sociale.

Digiacomo: E’ un delitto tenere chiuso il nuovo ospedale di Ragusa

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“E’ un delitto tenere chiuso un ospedale come il Giovanni Paolo II a causa di comportamenti irresponsabili della direzione strategica dell’Asp di Ragusa”. Così il presidente della VI Commissione Servizi Sociali e Sanitari, Giuseppe Digiacomo, che aggiunge: “è paradossale che per alcune carenze tecniche, per giunta rimediabili, si tengano i malati e gli operatori in strutture quelle sì antiquate se non fatiscenti. Per questa ragione, su mandato dell’Assessore Regionale alla Salute Gucciardi, incontrerò il Prefetto Librizzi per concordare con lei un piano d’interventi che veda pienamente coinvolti il sindaco di Ragusa, i Vigili del Fuoco, la Procura, la Guardia di Finanza, il Tribunale, l’Asp e i suoi tecnici, nonché l’Assessorato e la Commissione che mi onoro di presiedere, per riprogrammare il trasferimento dei malati, rigorosamente senza alcuna cerimonia d’inaugurazione, con assunzione di responsabilità dell’intera classe dirigente, come avrebbe dovuto essere fin dall’inizio”. “Tutto ciò – aggiunge ancora Digiacomo – non può rimanere sospeso nel limbo delle nomine palermitane, perché nessuno può espropriare d’un giorno il godimento di una struttura (tra le più moderne e più belle del Mezzogiorno d’Italia) per annacamenti e disimpegni vari. Una struttura chiusa per carenze quantificabili in qualche decina di migliaia di euro e costata cinquanta milioni di euro. Se non si dovesse decidere di procedere in questo senso – conclude Digiacomo – mi troverò costretto, mio malgrado, a intraprendere azioni eclatanti, come fu per l’apertura dell’Aeroporto di Comiso”.

Arrivano a Pozzallo 426 migranti partiti su tre gommoni, fermati gli scafisti 

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La Polizia a seguito dello sbarco di martedì ha raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico di Hamouda Ismail, egiziano di 29 anni, Barry Adama, nato in Guinea Conacry  nel 1990 e Henry Junior Mony Mbome, camerunense di 29 anni. Secondo i testimoni sono loro che hanno condotto le imbarcazioni partite dalle coste libiche. I migranti provenienti dal centro Africa sono stati ospitati presso l’Hot Spot di Pozzallo per essere visitati, identificati e trasferiti in altri centri. Gravissimi i rischi corsi dai migranti, in particolar modo per quanto riguarda uno dei tre gommoni, carico di ben 173 persone, numero record per le indagini fino ad ora condotte dalla Squadra Mobile di Ragusa. Sovraccaricare così il natante ha messo in pericolo di vita tutti i migranti, così come riferito dagli stessi passeggeri. Al termine delle indagini, gli scafisti sono stati associati presso la casa circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Ragusa competente territorialmente.

L’AREA A VERDE ATTREZZATO DI VIA PAOLO STOPPA DIMENTICATA PER QUATTRO ANNI DAL COMUNE DI RAGUSA

 

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“Una miniforesta tra le abitazioni di contrada Bruscé. Dopo le segnalazioni da parte di alcuni residenti, mi sono recato in zona e ho potuto appurare come la situazione sia peggiore di quella che mi è stata descritta”. A sottolinearlo è il consigliere comunale del Movimento Civico Ibleo, Gianluca Morando, il quale fa riferimento allo stato di incuria in cui versa quello che un tempo era lo spazio a verde attrezzato di via Paolo Stoppa, quasi all’incrocio con via Australia. “Mentre adesso – spiega Morando – si è trasformato in qualcosa di davvero indescrivibile. Le siepi sono cresciute a dismisura affiancate da sterpaglie di ogni tipo che, in caso di incendio, rischiano di prendere fuoco in un soffio, creando qualche apprensione alle dimore che sorgono proprio di fronte”. “Ma al di là di questo – continua Morando – è davvero incredibile che, dopo quattro anni di amministrazione Piccitto, da queste parti non si sia visto neppure un operaio del Comune. Possibile che politicamente la giunta municipale abbia deciso di trascurare volutamente questa zona? Oppure si è trattata di una semplice, seppur grave, dimenticanza? Nell’attesa che qualcuno possa sciogliere questi interrogativi, sollecitiamo l’assessore alle Manutenzioni, Salvatore Corallo, a fare quattro passi da queste parti e a rendersi conto di persona di come la situazione complessiva sia tutt’altro che semplice. Ragusa è sempre più invasa dalle sterpaglie”.

La Regione siciliana reitera l’indisponibilità di siti dove andare a conferire i rifiuti del Comune di Ragusa

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“Follia, irresponsabilità o altro che non so davvero come definire. Il governo regionale ha offerto tutto il peggio possibile, per l’ennesima volta. Una pagina terribile che i ragusani non dimenticheranno”. È quanto dichiara il sindaco Federico Piccitto a seguito della notizia che il dipartimento Acque e Rifiuti, martedì sera, ha ancora una volta ribadito l’indisponibilità, in tutti i siti siciliani alternativi a Cava dei Modicani, di accogliere i rifiuti della città di Ragusa. “Il destino di Ragusa, non si sa per quale motivo – spiega il sindaco – evidentemente non interessa a nessuno. Come già dimostrato del resto lunedì quando solo dopo aver protestato con veemenza sono stato finalmente ricevuto. Sia il presidente che l’assessore regionale mi avevano assicurato in quella sede, presenti i dirigenti competenti, che si sarebbe trovata una soluzione immediata. Assicurazione confermata fino a martedì sera, quando poi è arrivato, dopo le 22, questa assurda comunicazione. Addirittura, respingendo le mie perplessità, che nascevano da quanto accaduto in passato, mi era stato detto che si trattava di parola d’onore. Eccolo, l’onore. Ecco le promesse. Non credo che la Politica, quella con la P maiuscola, possa stare in silenzio mentre Ragusa è l’unico comune siciliano cui questo governo, se così si può chiamare, ha deciso di non dare una soluzione. Ma non finisce qui, perché avevo già dato mandato all’ufficio legale di attivarsi e già da sabato eravamo partiti a livello giudiziario. Questa storia senza capo né coda va chiarita fino in fondo nelle sedi opportune”. Resta il concreto rischio di un’emergenza rifiuti. “Già questa mattina  – prosegue il primo cittadino – sto andando a Palermo per la conferenza di servizi convocata per l’AIA di Cava dei Modicani. Non permetterò che si giochi ancora sulla pelle dei cittadini per risolvere beghe politiche o interne. Se non si daranno delle risposte serie posso assicurare, io si, che i cittadini non avranno disagi, mentre qualcuno pagherà caro l’ennesimo affronto alla città di Ragusa”.

Insediata la nuova presidenza della Cna comunale di Ragusa

Antonella Caldarera e Santi Tiralosi

Si è insediata la nuova presidenza della Cna comunale di Ragusa che, oltre che dal presidente Santi Tiralosi, è composta da Ignazio Caloggero, Marco Capobianco, Giovanna Occhipinti e Rosario Sgarlata. La riunione si è tenuta alla presenza della responsabile organizzativa Antonella Caldarera. Sul tappeto le numerose problematiche che attanagliano le piccole e medie imprese dell’artigianato e del commercio. Riflettori puntati sui disagi con cui le realtà imprenditoriali del territorio comunale fanno i conti. Ecco perché il presidente Tiralosi, prima di ogni altra cosa, ha voluto programmare una pianificazione degli interventi da attuare e, allo stesso tempo, ha assegnato le deleghe a ciascuno dei componenti della presidenza. In particolare Caloggero si occuperà di turismo, cultura, arte e promozione del territorio; Capobianco di comunicazione reti d’imprese e risorse per le imprese; Occhipinti, invece, è stata delegata alla zona artigianale e alla zona industriale; quindi Sgarlata che è stato chiamato a occuparsi del commercio. E’ stato inoltre stabilito di calendarizzare periodicamente gli incontri della presidenza, vale a dire una volta ogni quindici giorni, per definire le azioni da portare avanti e per verificare i riscontri alle suddette azioni. Inoltre, il presidente Tiralosi e gli altri componenti della presidenza hanno stabilito di rendere partecipi i componenti del coordinamento assegnando ad alcuni di loro delle deleghe specifiche cosicché gli stessi possano prendere parte alla programmazione a breve, medio e lungo termine portata avanti dai vertici dell’associazione comunale. “Siamo convinti – afferma il presidente Tiralosi – che una squadra assume ancora maggiore operatività se si riesce a coinvolgere un numero più consistente di persone. Sono parecchi i problemi da risolvere ed è opportuno portare avanti un’azione capillare confrontandosi con i nostri associati e prendendo atto delle istanze da soddisfare per garantire che la loro attività possa svolgersi nelle migliori condizioni. E’ soprattutto questa la strada che intendiamo seguire”.

L’AREA ESTERNA DELLA BIBLIOTECA CIVICA DI RAGUSA RIDOTTA IN PESSIME CONDIZIONI

L'area antistante la zona d'ingresso della biblioteca comunale

“Si taglia ormai a fette l’indignazione dei ragusani per il poco decoro con cui sono curati alcuni degli spazi che potremmo definire cruciali della vita cittadina. Uno tra questi è senz’altro la biblioteca civica “Giovanni Verga”. Qui, nell’area esterna, così come è stato segnalato da un cittadino sui social, un operaio del Comune non si vede chissà da quanto e l’intero sito versa in un degrado imbarazzante”. A sottolinearlo è il presidente dell’associazione “Ragusa in Movimento”, Mario Chiavola, che denuncia la precarietà dello stato in cui si trovano alcune zone della città. “Non è possibile andare avanti in questo modo – continua Chiavola – a maggior ragione adesso con tutti questi turisti in giro per la città. E poi, proprio dinanzi alla biblioteca, luogo simbolo della cultura per eccellenza, i cui spazi esterni, piuttosto, dovrebbero essere tirati a lucido. Ho sinceramente provato vergogna, da ragusano, per quanto ho avuto modo di vedere. E’ indispensabile prendere qualche provvedimento immediato. Non si può lasciare tutto così com’è, come se nulla fosse. Invito l’amministrazione comunale a passarsi una mano sulla coscienza, a verificare le eventuali mancanze e ad intervenire al più presto. Non ci sono dubbi sul fatto che questa vicenda della mancanza di manutenzione stia sfuggendo di mano all’ente di palazzo dell’Aquila. Servono interventi massicci. Non ci si può più girare dall’altra parte come se niente fosse”.

Arrestati in provincia di Ragusa tre imprenditori e denunciati altri 9 per sfruttamento dei braccianti agricoli

 

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La Squadra Mobile di Ragusa, nell’ambito del progetto “Freedom” della Polizia di Stato, ha concluso la seconda fase dell’attività di contrasto al caporalato nella provincia iblea. I controlli effettuati dal 17 al 21 luglio, hanno richiesto l’intervento, oltre che di altre articolazioni ed Uffici della Polizia di Stato, anche del personale del Corpo Forestale dello Stato, dell’Inps, dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, dell’Asp di Ragusa e dei comandi delle Polizie Locali. Sono stati arrestati Giuseppe La Terra nato a Comiso nel 1968, titolare di un’azienda agricola in contradada Randello a Ragusa e dei fratelli Emanuele Giamblanco, nato a Pozzallo nel 1969 e  Massimo Giamblanco, nato a Ragusa nel 1977, titolari di un’azienda in contrada Marza ad Ispica. Per quanto concerne La Terra (soggetto già pregiudicato per aver fatto parte di un’associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e tratto in arresto dalla Squadra Mobile nel 2014), impiegava 13 braccianti agricoli di cui solo 4 avevano un contratto, mentre 5 dei dipendenti di origini albanesi erano totalmente irregolari sul territorio nazionale e per questo il titolare verrà denunciato anche per questo reato e gli stranieri espulsi dall’Italia. Dall’escussione dei lavoratori è emerso che la paga per tutti (anche quelli con contratto) era di 25 euro al giorno per 8 ore circa, ovvero 3 euro per un’ora di lavoro, paga totalmente difforme a quanto previsto dai contratti collettivi. Gravissime condizioni di degrado all’interno dell’azienda agricola ed in particolar modo nei magazzini trasformati in abitazioni senza alcuna idoneità alloggiativa, così come certificato dall’Asp di Ragusa. Condizione altrettanto grave in contrada Marza dove l’azienda di oltre 250.000 mq, impiegava circa 30 lavoratori che, seppur quasi tutti ingaggiati, venivano sfruttati quotidianamente. I due fratelli Giamblanco gestivano l’azienda di famiglia insieme ad altri due fratelli ed alla moglie di uno di loro. L’arresto è frutto di una condotta gravissima tenuta dai due fratelli a dispetto degli altri 3 soci che sono stati denunciati in stato di libertà. Addirittura, uno dei due fratelli, durante il controllo, approfittando della vastità del terreno e quindi della lontananza dai poliziotti, avvicinava gli operai prima che venissero ascoltati dalla Squadra Mobile, minacciando di licenziarli se avessero riferito le reali condizioni di lavoro alla Polizia di Stato: “dovete dire che prendete 50 euro per 8 ore di lavoro, altrimenti vi licenzio”. I braccianti escussi, hanno riferito di guadagnare 35 euro al giorno per 10-12 ore, ovvero sempre 3 euro circa per ora di lavoro prestata. Anche questi dipendenti vivevano in condizioni degradanti all’interno dell’azienda agricola. A Ispica e Santa Croce Camerina Camerina, controllate due aziende virtuose che operavano nel pieno rispetto delle normative, sia per quanto concerne l’impiego dei braccianti agricoli e quindi quanto contenuto nei contratti collettivi provinciali, sia per tutte le altre norme correlate, come la sicurezza sui luoghi di lavoro, l’uso di fitofarmaci e la tracciabilità dei prodotti biologici. È stato possibile accertare che l’azienda agricola di Ispica rispettava le norme da anni anche per il versamento dei contributi previdenziali ai dipendenti. Presso l’azienda numerosi studenti universitari, anche stranieri, figuravano tra i soggetti presenti negli anni, proprio per lo studio della coltivazione e commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli. A Vittoria è stata controlla un’azienda la cui titolarità era riconducibile a diversi fratelli e loro figli ed anche in questo caso sono stati riscontrati numerosi indici di sfruttamento dei lavoratori, pertanto, considerato quanto accertato, i titolari sono stati denunciati in stato di libertà, perché, seppur indagati per il reato previsto dalla norma sul caporalato, non state violate in modo così grave le norme da procedere all’arresto in flagranza, misura pre-cautelare facoltativa. Effettuati controlli anche ad Acate; sono stati denunciati un imprenditore di Mantova che ha delocalizzato la sua azienda agricola in provincia di Ragusa con diversi impianti per produzione in serra ed una giovane rumena di appena 19 anni che da bracciante agricola del suddetto mantovano, voleva provare a fare il “salto”, purtroppo non in modo lecito, in quanto era la prima a voler sfruttare i propri connazionali ed altri nord africani. La ragazzina aveva capito il sistema essendo stata operaia e con l’aiuto del titolare aveva deciso di fare una prova diventando imprenditrice senza alcuna licenza ma con gli stessi sistemi, ovvero sfruttando i braccianti.

Marina di Ragusa: sporcizia nella piazzetta di via Nicolas Green

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Riceviamo e pubblichiamo una dichiarazione del consigliere comunale Angelo La Porta del Movimento Insieme: “A cosa è servito aver riqualificato dopo anni di attesa, la piazzetta di via Nicolas Green a Marina di Ragusa quando poi viene tenuta in uno stato si totale abbandono ed incuria dal punto di vista igienico? E’ una domanda che pongo a me stesso ma soprattutto a chi di competenza, iniziando dall’amministrazione Piccitto, per finire a chi gestisce il servizio  di pulizia nel comune di Ragusa, visto che da parecchio tempo nessuno minimamente  si degna di  provvedere alla pulizia quotidiana del sito. Io penso che va bene ed è giusto pulire le spiagge della frazione quotidianamente, va bene pulire i due lungomari quotidianamente, va bene pulire  la pista ciclabile quotidianamente, va bene pulire le zone centrali della frazione, ma anche giusto e doveroso ricordarlo al Sindaco Piccitto, all’assessore  all’Ecologia Zanotto ed ai vertici della ditta Busso, che Marina di Ragusa non è solamente il centro, ma comprende anche la parte superiore del centro storico assieme a Punta di Mola, Santa Barbara, Villaggio Gesuiti, contrada Gaddimeli, contrada Santa Maria degli Angeli, contrada Mangiabove, contrada Cirasella, contrada Gatto Corvino, contrada Camemi, contrada Principe, Villaggio Duemila, contrada Castellana Nuova e Vecchia, dove vi abitano cittadini ragusani che pagano profumatamente  le tasse comunali compresa la Tari (Tassa sui rifiuti solidi urbani). Non si riesce a capire perché  non si è  provveduto a rimuovere   questi rifiuti   dalla piazzetta Nicolas Green, nonostante le tante  segnalazioni fatte dai residenti della zona. Si spera e lo sperano soprattutto i residenti che  al più l’area venga pulita e che giornalmente qualcuno provveda alla dovuta pulizia”. Firmato Angelo La Porta consigliere comunale di Ragusa del Movimento Insieme

Gianluca Manenti è il nuovo presidente provinciale Confcommercio Ragusa

 

Gianluca Manenti presidente provinciale Confcommercio Ragusa

Gianluca Manenti, già presidente della sezione Ascom di Pozzallo, è il nuovo presidente Confcommercio Ragusa. E’ stato eletto dal consiglio provinciale dell’associazione di categoria. Rileva l’incarico che, sino alle scorse settimane, è stato ricoperto da Enzo Buscemi. “Il momento non è dei più semplici per la nostra associazione di categoria e per il comparto del commercio più in generale – afferma Manenti – ma questo non mi esonera dall’accettare un ruolo che si preannuncia molto articolato e con tutta una serie di problematiche connesse che occorrerà affrontare con il giusto piglio. Sono convinto che ci siano tutte le premesse per potere fare bene anche se occorrerà operare con grande intensità sin dal primo minuto”.

Commemorazione per le vittime della violenza fascista nella Scicli del Ventennio

squadristi che bruciano libri e documenti

Martedì sera l’Amministrazione del Comune di Scicli e la Segreteria Provinciale dell’Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti, organizzano per il 25 Luglio 2017, in occasione del 74° Anniversario della caduta del fascismo, una cerimonia commemorativa. La manifestazione inizierà alle ore 20:00 presso lo slargo tra Via Sanfilippo e Via Dolomiti e si concluderà alle ore 21:00 in Largo Gramsci davanti la Stele Commemorativa la Resistenza Partigiana che per l’occasione è stata arricchita da un nuovo arredo floreale. Nel corso della prima parte della manifestazione, dopo gli interventi delle Autorità, sarà trasmesso un breve filmato che ricorderà episodi importanti della storia cittadina di inizio secolo. La seconda parte dell’iniziativa sarà allietata da canti partigiani eseguiti dagli artisti Giovanni Alfieri, Pietro Scardino e Francesco Aprile.

Emergenza rifiuti, missione a Palermo del sindaco di Ragusa

Federico-Piccitto-stipendio-ragusa

Per quanto concerne il futuro utilizzo della discarica di Cava Dei Modicani, su richiesta dell’Amministrazione Comunale di Ragusa, il Dirigente Generale del dipartimento Acque e Rifiuti, ha convocato, per il 26 luglio,  una conferenza di servizi presso il Dipartimento dell’Assessorato Territorio ed Ambiente al fine di completare l’iter necessario per il provvedimento autorizzatorio di AIA per il sito ibleo. Nelle more della definizione dell’AIA, stante la situazione di potenziale nuova emergenza rifiuti alla scadenza dell’ordinanza temporaneamente emanata dal Sindaco, il primo cittadino, dopo un confronto diretto con il Presidente della Regione Rosario Crocetta, l’assessore regionale Vania Contraffatto, ed il dirigente generale del dipartimento competente, ha ottenuto rassicurazioni sul fatto che entro martedì sarà emesso, dalla Regione, un apposito provvedimento che consentirà il trattamento meccanico-biologico dei rifiuti presso il sito di Cava dei Modicani prima del conferimento presso un’altra discarica. “Continueremo a vigilare fin da oggi – afferma Federico Piccitto – per verificare quanto assicurato dal Governo regionale sia rispettato nei modi e tempi prospettati. Non abbasseremo la guardia anche perché non possiamo permettere che ancora una volta vengano disattesi impegni gli impegni presi. Vista la volatilità delle determinazioni provenienti da Palermo è assolutamente imprescindibile che si giunga a fatti concreti. La città di Ragusa non può attendere oltre”.

IBLA GRAND PRIZE, SERATA DI GALA A VILLA ANNA

ibla grand prize 2017 01

Calde note musicali, insieme ad una location sempre suggestiva, hanno regalato una piacevolissima serata, domenica, in occasione di “Ibla Grand Prize”. Villa Criscione sulla Ragusa – mare ha ospitato il consueto appuntamento di beneficenza per la Missione dei Carmelitani in Madagascar, ormai da diversi anni inserita nel programma della manifestazione diretta da Salvatore Moltisanti. Durante la serata sono stati inoltre selezionati i candidati per i premi speciali “Kent State University Piano Institute Scholarship Award”, “Denver University Piano Scholarship Award” e “IBLA – LEBANON Award”. Dallo scorso giovedì e fino a martedì 25 luglio il festival “Ibla Grand Prize”, dedicato alla musica internazionale, sta deliziando il pubblico in un’alternanza di esibizioni di livello in location uniche al mondo, gioielli del barocco ibleo. Martedì 25 luglio grande serata conclusiva con il concerto a Villa Anna a Ispica, a partire dalle ore 21.00. Una grande momento dedicato alla musica che vedrà la selezione per il premio in memoria di “William Modica and Concetta Giordanella Modica” e il “Grace M. Susino Memorial Award”.

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