L’ufficio per le Comunicazioni Sociali insieme all’Ufficio per la Cultura della Diocesi di Ragusa, in occasione del Festival del libro “A Tutto Volume” e in collaborazione con la Fondazione San Giovanni Battista promuovono una mostra filatelica dal 16 al 17 giugno 2017 presso il Polo Culturale di Palazzo Garofalo (Corso Italia, 87). L’esposizione “Gli scrittori italiani nella filatelia nazionale” è stata dedicata a Gaetano Palmigiano, noto collezionista, studioso e scrittore siciliano, impegnato anche nel sociale, scomparso il 2 febbraio del 2015. Durante le due giornate verrà focalizzato il rapporto tra scrittori e francobolli, a partire dal 1921, quando venne emessa la prima serie dedicata ad un autore italiano, Dante Alighieri, fino ad arrivare ai giorni nostri.
CINEMA LUMIERE

Scicli onora la memoria di Quintino Cataudella. Convegno a Palazzo Spadaro su Storia e Archeologia negli Iblei con il Ministro dell’Istruzione
“Tradizione classica, archeologia e storia negli Iblei: il nostro futuro?”: questo il titolo dell’evento culturale che si terrà a Scicli sabato 17 giugno presso Palazzo Spadaro alle ore 9,30. L’importante giornata di studio e di confronto interdisciplinare è organizzata dall’associazione culturale Prospettive Iblee, con l’alto patrocinio del Senato della Repubblica e con quello dell’Università degli Studi di Catania. Parteciperanno, tra gli altri, il Ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, la Senatrice Venera Padua, il Rettore dell’Università di Catania, Francesco Basile, oltre a qualificatissimi accademici ed esperti. Un momento di studio per ricordare la figura titanica del filologo, latinista e grecista Quintino Cataudella, intellettuale del quale Scicli può vantarsi e che tanto ha dato all’accademia siciliana ed italiana. La cittadinanza è invitata a partecipare.
Ulteriori riconoscimenti a livello regionale per i dirigenti della Cna di Ragusa. Tre nomine al vertice nel settore dei trasporti
Arrivano altri riconoscimenti, a livello regionale, per i dirigenti della Cna territoriale di Ragusa. In particolare, nel settore trasporto, la Cna territoriale di Ragusa ha avuto l’opportunità di prendere favorevolmente atto dell’elezione di tre propri dirigenti. Saro Tumino di Ragusa, infatti, è stato eletto portavoce regionale del trasporto merci, Luciano Giannone, sempre di Ragusa, portavoce regionale del trasporto persone Ncc. E, infine, Sandra Ingallinella di Ragusa sarà la portavoce regionale per quanto riguarda il trasporto persone Taxi.
SULL’APPELLO DI ANNA FALCONE E TOMMASO MONTANARI
Questa la riflessione dell’avvocato Cesare Borrometi, esponente di Sinistra Italiana, che scrive :”Credo che la stampa, anche quella online, abbia trascurato un’importante iniziativa proposta a livello nazionale da due personaggi non legati ad alcun partito e perciò estremamente credibili nei loro propositi. Mi riferisco all’appello lanciato da Anna Falcone (avvocato, vice presidente del Comitato per la Difesa Costituzionale) e Tommaso Montanari (storico dell’arte, professore universitario ed editorialista), con riguardo al quale vorrei tentare di supplire al silenzio con cui, come dicevo, è passato nella nostra realtà locale, sebbene a quest’ultima, ritengo, si attagli perfettamente. L’appello in questione mi sta particolarmente a cuore perché ricalca concetti che nei giorni precedenti ho cercato di esternare proponendo un’alleanza ampia progressista, capace di candidarsi al governo della nostra città, così come l’appello di Anna Falcone e Tommaso Montanari propone la creazione di una forza capace di candidarsi alla guida della Nazione. Anna Falcone e Tommaso Montanari esordiscono dicendo “Siamo di fronte ad una decisione urgente. Che non è decidere quale combinazione di sigle potrà sostenere il prossimo governo fotocopia, ma come far sì che nel prossimo Parlamento sia rappresentata la parte più fragile di questo Paese e quanti, giovani e meno giovani, in seguito alla crisi, sono scivolati nella fascia del bisogno, della precarietà, della mancanza di futuro e di prospettive. La parte di tutti coloro che da anni non votano perché non credono che la politica possa avere risposte per la loro vita quotidiana: coloro che non sono garantiti perché senza lavoro, o con lavoro precario; coloro che non arrivano alla fine del mese, per stipendi insufficienti o pensioni da fame.” A parere dei due autorevoli personaggi “La grande questione del nostro tempo è questa: la diseguaglianza. L’infelicità collettiva generata dal fatto che pochi lucrano su risorse e beni comuni in modo da rendere infelici tutti gli altri. La scandalosa realtà di questo mondo è un’economia che uccide: queste parole radicali – queste parole di verità – non sono parole pronunciate da un leader politico della sinistra, ma da Papa Francesco. La domanda è: «E’ pensabile trasporre questa verità in un programma politico coraggioso e innovativo»? Noi pensiamo che non ci sia altra scelta. E pensiamo che il primo passo di una vera lotta alla diseguaglianza sia portare al voto tutti coloro che vogliono rovesciare questa condizione e riconquistare diritti e dignità.” Riprendendo temi che, mi si perdoni l’immodestia,ho avuto occasione di esprimere anch’io, Falcone e Montanari affermano che “Serve dunque una rottura e, con essa, un nuovo inizio: un progetto politico che aspiri a dare rappresentanza agli italiani e soluzioni innovative alla crisi in atto, un percorso unitario aperto a tutti e non controllato da nessuno, che non tradisca lo spirito del 4 dicembre, ma ne sia, anzi, la continuazione. Un progetto che parta dai programmi, non dalle leadership e metta al centro il diritto al lavoro, il diritto a una remunerazione equa o a un reddito di dignità, il diritto alla salute, alla casa, all’istruzione”. L’appello – scrive Borrometi – si conclude con un invito ad un primo incontro che si terrà domenica 18 giugno a Roma dove si inizieranno a gettare le basi di questo movimento dal basso che abbia un respiro nazionale e, a cascata, possa essere riproposto a livello locale. Sperando di aver suscitato interesse all’appello di Anna Falcone e Tommaso Montanari in tutti coloro che credono possibile una via nuova, fondata sull’iniziativa allargata della gente che si riconosce nei temi illustrati dai due, dò appuntamento a chi può e vuole al Teatro Brancaccio di Roma domenica 18 giugno alle ore 9,00″.
Ragusa, pubblicato un avviso riservato ai vincitori ed agli idonei del concorso per 10 agenti di Polizia municipale
Sul sito istituzionale dell’Ente è stato inserito l’avviso pubblico relativo alla selezione per il reclutamento, per esigenze esclusivamente temporanee, di 10 agenti dei polizia municipale per la stagione estiva 2017, riservato ai vincitori ed agli idonei del concorso a sui tempo bandito dal Comune ed inseriti nella graduatoria approvata nel 2004. Le domande dovranno essere inoltrate entro e non oltre il 10 luglio prossimo secondo le modalità indicate nell’apposito avviso in cui, tra l’altro, i concorrenti vengono resi edotti che al termine della prevista procedura di selezione, l’immissione in servizio degli aventi titolo, sarà comunque subordinata alla ulteriore verifica della compatibilità finanziaria, del rispetto del vincolo del pareggio di bilancio, nonché di ogni altro limite o vincolo di natura finanziaria e contabile vigente al tempo della conclusione del procedimento.
E’ morto il compagno Totò Ottaviano
All’età di 68 anni è morto il maestro dello sport Totò Ottaviano, per anni al Coni di Ragusa e, dal 2005 al 2009, segretario generale della Federazione Italiana di Scherma. E’ stato assessore allo sport del Comune di Ragusa nella giunta Chessari, militante del Pci e poi del Pds. Lo ricordiamo anche come promotore di storici tornei di tamburelli nella spiaggia di Cava D’Aliga. Un uomo colto, intelligente, mite. Da Tele Nova le condoglianze ai familiari.
Modica, maltrattamenti verso fanciulli. Incastrate da un video due maestre di un asilo
Le indagini della Polizia avevano avuto inizio nel giugno del 2016 per le preoccupazioni e successive segnalazioni di alcuni genitori. Papà e mamma di alcuni piccoli frequentatori non riuscivano a comprendere il perché i loro bimbi non volessero più andare in asilo. Prima avevano segnalato questo malessere al preside ma non avevano ottenuto alcuna risposta positiva nonostante l’impegno del dirigente, considerato che le due donne segnalate continuavano ad esercitare la loro attività in quelle classi. Nonostante gli avvisi ed i richiami da parte del preside a tenere un comportamento consono stante le segnalazioni ricevute, le maestre continuavano ad avere lo stesso comportamento che terrorizzava i bambini e di conseguenza preoccupava i genitori. Al fine di appurare quanto le piccole vittime (troppo piccole per essere escusse in modo diretto da parte della Polizia di Stato) raccontavano ai genitori, in tempo di notte sono state installate telecamere e microspie all’interno dell’asilo. In pochi giorni di intercettazioni, erano già stati raccolti elementi di reità che hanno permesso agli investigatori della Squadra Mobile di richiedere nuovamente le intercettazioni per l’avvio della scuola a settembre dello scorso anno. Entrambe le maestre assumevano atteggiamenti aggressivi ed ingiuriosi. Una richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura della Repubblica è stata formulata per il reato di maltrattamento degli alunni, a loro affidati per ragioni di istruzione ed educazione. Fatti reato commessi attraverso rimproveri aspri, ingiurie e umiliazioni, alimentando in tal modo un clima di permanente intimidazione, il tutto aggravato dal fatto di aver abusato dei poteri ed in violazione dei doveri inerenti la pubblica funzione. Il rinvio a giudizio è conseguenza del rigetto, da parte del GIP, della richiesta della Procura della Repubblica di applicazione della misura cautelare. Il Gip, all’epoca, aveva valutato non sussistente l’abitualità del reato ovvero uno degli elementi costitutivi del reato di maltrattamenti. Seppur non concessa la misura cautelare richiesta, ovvero la sospensione dall’esercizio della professione, la Procura della Repubblica ha avanzato richiesta di rinvio a giudizio, in quanto ha ritenuto gli elementi raccolti dalla Squadra Mobile di Ragusa, sufficienti a sostenere l’accusa nell’eventuale e successivo giudizio. Durante l’udienza preliminare dei giorni scorsi, il GUP, ascoltate le parti, ha valutato e disposto il decreto che dispone il giudizio anziché emettere sentenza di non luogo a procedere.
A TUTTO VOLUME, CULTURA MA NON PER TUTTI: ESCLUSI I SORDI
Riceviamo e pubblichiamo “Buon pomeriggio, sono una persona sorda di Biella scrivo alla vostra redazione con l’intento di rendere nota una situazione alquanto spiacevole. L’anno scorso ho partecipato alla manifestazione A tutto Volume perché L’Ente Nazionale Sordi Sezione Provinciale di Ragusa ha reso noto a livello nazionale che sarebbe stato garantito, a proprie spese, il servizio di interpretariato LIS sollecitandone la partecipazione anche alla comunità sorda proveniente da altre regioni d’Italia. Per una persona sorda (purtroppo mi sento ancora oggi costretto a precisarlo) la presenza di un interprete di Lingua dei Segni è requisito essenziale, se non doveroso, per una partecipazione, degna di questo nome, a qualsiasi evento. Dunque, complimentandomi per l’iniziativa, intorno ad aprile, scrissi a “A tutto Volume” per accertarmi che, anche per l’edizione ’17, fosse stato previsto ancora il servizio. Non ricevendo alcuna risposta e non trovando nessuna indicazione nelle varie locandine pubblicate, ho dedotto che nel loro ricco programma fosse venuto meno l’interesse per la mia presenza. Comprenderete di certo che, quando al significato di “sordità” viene tacitamente associato il sinonimo di “esclusione”, sento la necessità di “gridare a gran voce” la mia disapprovazione sperando che questa possa giungere oltre il mio personale dispiacere. Se i libri sono Patrimonio dell’Umanità, la cultura è Patrimonio dell’umanità, la vostra splendida Ragusa è stata riconosciuta come tale: tutto questo ben dire potrà trovare reale attuazione solo quando si assumerà che l’accessibilità è la vera “essenza” dell’Umanità. Grazie per questo minuto di attenzione”. Lettera firmata
Padua e Audax La Contea si uniscono e dalla prossima stagione giocheranno con la maglia del Ragusa Rugby
Le due società di rugby presenti nel territorio ragusano hanno deciso di unire le forze e fondersi in una nuova società con l’obiettivo di portare in alto il rugby ibleo. In una sede istituzionale come la Sala Giunta del Comune di Ragusa, e alla presenza dell’assessore allo sport Massimo Iannucci, i dirigenti delle due società, finora in competizione sportiva, hanno spiegato il perché della nascita del Ragusa Rugby, il nome storico della prima società ragusana, e i nuovi dirigenti hanno esposto i programmi societari. Erman Di Natale, neo eletto presidente del Ragusa Rugby, ha precisato che “il nuovo sodalizio vuole essere un continuum delle due precedenti esperienze”, e che i prossimi obiettivi sportivi saranno la vittoria del campionato di serie C1 e la promozione in B per la prima squadra e la conquista dei rispettivi campionati Elite per le formazioni Under18 e Under16”. Nell’organigramma del Ragusa Rugby sono presenti inoltre il vicepresidente Ciccio Schininà e i consiglieri Andrea Buscemi, Maurizio Fumarola, German Greco, Gianluca Occhipinti, Paolo Sartorio, Massimo Savarino. Emanuele Minardi è stato nominato Direttore Tecnico, Gianni Biazzo Direttore Sportivo. Ad allenare la squadra senior è stato chiamato German Greco, che sarà coadiuvato da Massimo Cannata. La coppia Alessio Lamia – Massimo Lucenti guiderà la formazione Under18, così come Peppe Gurrieri e Maurizio Fumarola faranno per l’Under16. L’Under14 è stata affidata a Giuseppe Maugeri e Stefano Bellina; la squadra femminile ad Andrea Puglisi. La prima uscita della nuova società sarà il 9 luglio per la tappa ragusana del torneo di Beach Rugby.
Denuncia degli ambientalisti: IL CLORO HA UCCISO LA FAUNA ITTICA DEL FIUME IRMINIO
Riceviamo e pubblichiamo: “Alta presenza di cloro nelle acque: un comune disinfettante che nelle quantità riscontrate è un killer mortale, essendo tossico per la fauna ittica. Giungono le prime conferme alle ipotesi fatte da pescatori ed ambientalisti a seguito della gravissima moria ittica verificatasi nel Fiume Irminio a valle della Diga di S. Rosalia alla fine del 2015. Infatti, dopo un lungo iter, F.I.P.S.A.S. e Legambiente hanno avuto copia delle analisi effettuate da ARPA nelle acque del fiume. E l’ipotesi di un inquinamento chimico, fatta a suo tempo sulla base dalla modalità di morte dei pesci, è divenuta realtà. Resta da capire come una tale quantità di cloro possa essere finita in un tratto di fiume che non era stata mai soggetta a simile inquinamento, a memoria d’uomo. Ed anche su questo le analisi paiono indicare una via piuttosto chiara: il potabilizzatore delle acque della diga, che è infatti collocato proprio in prossimità dell’area inquinata. Le analisi infatti hanno mostrato anche la presenza di altre sostanze, quali cloroformio e bromodiclorometano, che sono riscontrabili negli impianti di potabilizzazione delle acque. Va evidentemente individuato chi e perchè abbia compiuto un tale scempio. E’ palese che, al di là delle responsabilità personali, vi è una responsabilità gravissima di chi ha deciso di collocare un simile impianto proprio lì in prossimità del corso d’acqua: in pratica una vera e propria bomba ad orologeria per il fiume e la sua fauna. Purtroppo vediamo come negli anni questi fenomeni gravissimi vadano aumentando di frequenza, testimoniando un’incuria assoluta per il nostro principale fiume, ed una totale insensibilità per l’ambiente e quindi per la salute che ad esso è collegata, come dimostrato dalla grave crisi idrica verificatasi a Ragusa anni fa a seguito dell’inquinamento della Cava Misericordia. Le associazioni intendono costituirsi parte civile se si arriverà, come auspicano, al più presto ad un procedimento, ma intanto chiedono che venga nuovamente presa in considerazione la possibilità di eliminare tale ‘spada di Damocle’ per il nostro fiume costituita dal potabilizzatore delle acque dell’Invaso di S. Rosalia”. Firmato F.I.P.S.A.S RAGUSA – LEGAMBIENTE IL CARRUBO RAGUSA
ARRESTATO A POZZALLO UN ITALIANO DIRETTO A MALTA CON 15 KG DI SOSTANZE STUPEFACENTI
Associazione VivIbla, nel quartiere barocco di Ragusa invivibilità aggravata e continuata
L’associazione di cittadini residenti a Ibla rivendica il diritto di vivere nel proprio quartiere diventato oggetto di abusi di ogni sorta per la quale le più elementari regole del vivere civile sono costantemente disattese. “Sono sotto gli occhi di tutti – scrive l’associazione – le difficoltà che devono affrontare ambulanza e mezzi dei vigili del fuoco oltre che in entrata e in uscita anche dentro Ibla a causa delle strade tipiche del quartiere e della presenza di auto e di pedane ovunque posizionate soprattutto agli angoli delle strade e presso gli incroci. In maniera particolare la via Orfanotrofio e aree limitrofe in cui pedane, de hors, piante, insegne, più o meno regolamentate presenti agli angoli della strada, sui marciapiedi, la fanno da padrone; il divieto di sosta h 24 che va da piazza Pola a via Torrenuova continuamente violato, con la perenne sosta di auto mai sanzionate. Per non parlare poi della circonvallazione, tutti i giorni preda di parcheggio selvaggio dei numerosi pullman che, prima giungono allo slargo del SS. Trovato tutti insieme cercando di fare inversione di marcia (seppur vietato dal codice della strada) e dopo, sempre lì, scaricano i turisti, bloccando di fatto l’ingresso al quartiere, per poi andare a parcheggiare più avanti in doppia o tripla fila occupando, oltre il parcheggio loro riservato assolutamente inadeguato, anche una delle due corsie di marcia, spesso in piena curva”. “Chiediamo – prosegue VivIbla -, il diritto di poter usufruire dei marciapiedi i quali sono quasi tutti invasi, contro qualunque regola, da panchine, tavoli, sedie, pedane, insegne sandwich e persino da bidoni della spazzatura, maleodoranti, mai lavati e disinfettati e che sono oggetto di scherno dei turisti, stupiti da simile visione. Gli stessi risultano posizionati persino davanti alle facciate delle chiese in barba a qualunque parvenza di decoro pubblico che una città patrimonio dell’Unesco dovrebbe mantenere. Persino il portale San Giorgio risulta sponsorizzato da una tabella sandwich”. L’associazione di cittadini residenti a Ibla rivendica “il diritto al riposo e a poter stare con le finestre aperte. Quante volte siamo costretti a chiamare i Vigili Urbani o i Carabinieri per richiedere che venga abbassato il volume della musica prodotta nel localino di turno che organizza feste abusive fino alle tre di notte! Lo stesso puntualmente la settimana dopo riattacca la musica a volume ancora più alto, in barba a tutte le leggi ed i regolamenti, tanto sa che nessuno lo perseguirà. A Ibla, terra di nessuno, alcuni si sentono liberi di fare quello che vogliono, si appropriano della strada, degli slarghi, a volte recintandoli abusivamente, per organizzare feste e baccanali di ogni sorta. Tutto é lecito, tutto é possibile, alla faccia di chi vive la propria vita nelle case accanto che nonostante i lutti, le malattie, la propria stanchezza, è costretto a partecipare alla festa perenne”.
Martedì 20 giugno inizierà la attività del Nuovo Ospedale di Ragusa
Il trasferimento dei reparti di degenza, preceduto dalla attivazione parziale dei servizi (laboratorio di analisi, radiologia, farmacia, medicina trasfusionale) seguirà il seguente programma: martedì 20 Giugno Ortopedia, Chirurgia, Anestesia e Rianimazione; mercoledì 21 Giugno Urologia; giovedì 22 Giugno Cardiologia, Emodinamica e Medicina; venerdì 23 Giugno Ginecologia, UTIN Neonatologia Pediatria e apertura Pronto Soccorso; sabato 24 Giugno chiusura Pronto Soccorso e Rianimazione al Civile.
GIOVANNI IACONO CONTRO ARICO’: SIAMO AL GIRO D’ITALIA DI MALATTIE INFETTIVE

RAGUSA: I CARABINIERI SMASCHERANO UN FALSO INVALIDO
I militari del Nucleo Informativo del Comando Provinciale Carabinieri di Ragusa hanno denunciato in stato di libertà un cittadino tunisino residente a Vittoria, B.S. di 43 anni, , per truffa aggravata ai danni dell’I.N.A.I.L. I Carabinieri hanno accertato che l’uomo ha percepito per circa 11 anni, dal 2006 al 2016, una pensione mensile di invalidità al cento per cento, riscuotendo indebitamente una somma quantificata complessivamente in 223.500,00 euro. Il tunisino, fin dal 2006, ha prodotto false certificazioni mediche dalle quali si evinceva il suo stato di tetraplegico, inabile persino alla semplice deambulazione, al fine di truffare l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro. L’evento da cui è scaturita l’indagine è stato un incidente stradale, nel luglio del 2016, che ha visto coinvolto il tunisino falso tetraplegico, in qualità di autista, alla guida di un grosso camion lungo la S.P. 17 di Vittoria. Ulteriori accertamenti hanno dimostrato che l’uomo, nel 2015, era riuscito ad ottenere anche il rinnovo della propria patente di guida per mezzi pesanti, senza prescrizioni, dichiarando di essere perfettamente idoneo. Dovrà rispondere del reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, rischiando una condanna da 1 a 6 anni.
INSIEME IN CITTA’
Ormai è una consuetudine, per gli amici di InsiemeinCittà, ritrovarsi il 23 giugno, vigilia di San Giovanni Battista, per mangiare le fave novelle secondo la tradizione ragusana. Quest’anno però, prima della cena, l’associazione culturale propone un’appendice alla passeggiata del 20 maggio scorso: gli edifici e e gli spazi urbani inutilizzati che possono avere un ruolo di grande rilievo per la rigenerazione urbana. “Visiteremo quindi lo scalo merci adiacente alla stazione ferroviaria: grande vuoto urbano ormai in disuso, ubicato in posizione strategica per diversi possibili usi pubblici, che dovrebbe essere acquisito al patrimonio comunale e preservato da possibili interessi edificatori”. Appuntamento venerdì 23 giugno alle 17,30 in Piazza Libertà per la visita allo scalo merci e poi, alle 20,00 in Piazza San Giovanni per la tradizionale cena. Unicamente per la cena, il cui costo è di € 7 a persona, occorre prenotare comunicando il numero e nominativo dei partecipanti inviando entro martedì 20 giugno una mail all’indirizzo: [email protected] o telefonando al n. 339 2335433.
Fermati due fratelli gelesi per tentato omicidio avvenuto la scorsa notte a Comiso.
La polizia ha sottoposto a fermo i fratelli Francrsco e Orazio Calabrese entrambi pluripregiudicati, per il tentato omicidio di un imprenditore comisano. Venerdì sera alle ore 23.30 circa, un imprenditore comisano si è accorto che all’interno della sua azienda (oleificio)in contrada Rinazzi proprio al confine con Comiso e Vittoria, ignoti avevano già divelto un infisso. L’uomo quindi chiudeva il cancello per evitare la fuga dei ladri. Essendo a conoscenza che vicino il proprio terreno vi abita una famiglia di pastori di cognome Calabrese con numerosi pregiudizi penali, insospettito si recava presso l’abitazione di Francesco Calabrese, persona di sua conoscenza a cui settimanalmente dava dei prodotti ortofrutticoli per gli animali. L’uomo ha chiesto a Calabrese se fosse stato lui a introdursi nell’azienda per rubare e qui il pastore si è scagliato contro l’imprenditore tentando di colpirlo. La vittima è andata via ed ha chiamato il fratello in aiuto. Dopo la mezzanotte il proprietario del’azienda che stava facendo un giro intorno alla sua proprietà per controllare i possibili accessi, è stato bloccato da due auto: sono scese 4 persone, due delle quali venivano riconosciute dalla vittima per i fratelli Calabrese. I 4 malfattori hanno preso a sprangate l’auto ed uno di loro, identificato per Francesco Calabrese, ha estratto un’arma esplodendo diversi colpi d’arma da fuoco all’indirizzo della vittima che restava in auto mentre il fratello ignaro di tutto era all’interno dell’azienda. Uno dei colpi veniva sparato alle spalle e si conficcava nel sedile dell’auto all’altezza del torace senza però ferire il conducente, salvo per pochi centimetri in quanto il colpo è stato deviato, con molta probabilità, da una delle molle dello schienale. La vittima è riuscita a tamponare le due auto con manovre repentine, creandosi lo spazio necessario per darsi alla fuga. L’uomo, sfuggito all’attentato, ha contattato il 113 chiedendo aiuto per lui e per il fratello che si trovava da solo in azienda. Grazie al lavoro degli investigatori ed alla testimonianza diretta della vittima venivano individuati i due fratelli che, considerati i numerosi precedenti penali e la possibilità di reiterazione del reato, sono stati fermati. La Squadra Mobile ed il Commissariato conoscono bene la famiglia Calabrese in quanto da anni crea diversi problemi nella zona di Pedalino; diverse le denunce raccolte dai vari uffici di Polizia. Francesco Calabrese ha confessato. Le indagini continuano per trovare gli altri due uomini ancora non identificati.
Ragusa, si riparla dei Piani di Recupero Urbanistico
“Dopo oltre quattro anni dall’approvazione regionale dei Piani di Recupero Urbanistico degli agglomerati che, parecchio tempo addietro, sono sorti abusivamente in varie parti del territorio di Ragusa e ormai sanati, si pone in termini sempre più pressanti il problema del loro recupero urbanistico e infrastrutturale”. Lo dichiara il portavoce del Laboratorio politico 2.0, Sonia Migliore. “Si tratta – spiega Migliore – di quartieri a carattere sempre più residenziale che, però, ancora sono privi di reti fognarie e, in gran parte, anche di adeguata viabilità, pubblica illuminazione e servizi di aggregazione sociale. In questa direzione l’Amministrazione comunale non ha assunto iniziative né le ha sapute programmare capaci di disegnare un percorso credibile per dare dignità a tali aree. Si è preferito eseguire spezzoni di opere, sempre parziali e strutturalmente inadeguate, realizzate per ragioni di clientelismo politico da parte di singoli amministratori o politici locali. Tale metodo non serve alla città e neppure ai quartieri da recuperare perché non impegna risorse sufficienti e determina una odiosa guerra tra poveri”. “Il Lab 2.0 – continua Migliore – ritiene che questo sia un argomento urgente e che possa essere più trascurato: l’Amministrazione deve impegnarsi per la redazione di un piano complessivo di risanamento degli agglomerati non più abusivi, prevedendo tutte le opere infrastrutturali indispensabili al vivere civile, da finanziare con stralci annuali che interessino ogni ambito: pavimentazioni stradali, illuminazione, rete fognaria”. Il gruppo consiliare del Lab 2.0, sulla questione, ha presentato un apposito ordine del giorno.
Sabato a Poggio del Sole Resort l’assemblea elettiva territoriale della Cna di Ragusa
Ci sarà anche il presidente nazionale della Cna, Daniele Vaccarino, alla quindicesima assemblea elettiva territoriale della Cna di Ragusa in programma sabato 17 giugno. L’appuntamento provinciale dell’associazione di categoria si terrà a Poggio del Sole Resort, sulla strada provinciale per Marina di Ragusa, a partire dalle 9. Sarà l’occasione per fare il bilancio sulla stagione elettiva della Cna territoriale di Ragusa ma, soprattutto, per avviare un confronto ad ampio raggio sulle dinamiche da attuare per lo sviluppo e per focalizzare i segnali positivi che, anche a livello provinciale, sembra stiano facendo finalmente uscire il mondo delle piccole e medie imprese da una crisi durata parecchio. All’appuntamento saranno presenti, tra gli altri, il presidente regionale Cna Sicilia, Giuseppe Cascone, il segretario regionale, Mario Filippello, il presidente Cna territoriale Ragusa, Giuseppe Santocono, e il segretario territoriale, Giovanni Brancati. L’assemblea sarà utile per eleggere i nuovi quadri dirigenti dell’associazione in vista del prossimo quadriennio. Il tema dell’assemblea elettiva sarà “Connessi al cambiamento”, la stessa che ha caratterizzato tutti gli appuntamenti analoghi in ambito nazionale.