Stasera, giovedì 8 febbraio, continua la seconda parte di “Appuntamento al buio” con in programma il film “Detroit” di Kathryn Bigelow. Da domani 9 fino a martedì 13 febbraio “The post” un film di Steven Spielberg con Tom Hanks E Meryl Streep (orari 18:30 e 21:30). Lunedì 12 Febbraio alle ore 17:30 evento speciale per la rassegna “Orizzonti” a cura della Diocesi di Ragusa: “Il cliente” di Ashgar Farhadi. Da mercoledì 14 febbraio “A casa tutti bene” di Gabriele Muccino.
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I Team di Ragusa e Catania si confermano Campioni di Tuning
E’ stato un fine settimana caratterizzato da notevoli performance quello che ha visto protagonisti i Team siciliani nella finale nazionale di One Tuning Show svoltasi a Sutri, in provincia di Viterbo. Il Team Sp25 di Ragusa, guidato dal suo fondatore, Peppe Candiano, è stato riconfermato, per il terzo anno consecutivo, campione nazionale nelle seguenti categorie: No Limits con Peppe Candiano su prototipo di un Renault 5 Gt; Hard con Fabrizio Prinzivalli su Honda Civic; Soft con Mirko Iudice su Fiat Bravo; secondo assoluto Emanuele Modica, nella categoria Entry, su Alfa Giulietta. Il team Stc di Catania, guidato da uno dei fondatori, Antony Ippolito, ha ottenuto lusinghieri risultati nelle categorie Extreme con Tano Ventura campione nazionale su Fiat Punto, Hard con Carmelo Scarso, secondo assoluto, su Peugeot 206. “Sono molto soddisfatto – ha dichiarato Peppe Candiano – per il lavoro finora fatto e sono convinto che l’entusiasmo non manca per raggiungere in futuro nuovi e più ambiziosi traguardi”. “Il Tuning – ha inoltre detto – è una passione che ogni giorno registra l’interesse da parte di nuovi seguaci. E’ proprio per questo che siamo confortati a lavorare con più’ impegno per consolidare la nostra competitività in vista delle prossime gare”.
ESTORSIONE A MODICA, “O MI DAI I SOLDI O TI BRUCIO”
La Polizia del Commissariato di Modica ha tratto in arresto L. V., modicano di 25 anni, responsabile del reato di estorsione ai danni di un concittadino, titolare di una nota pizzeria del centro storico. Il giovane alcuni mesi addietro aveva lavorato in prova per due week end presso la citata attività di ristorazione, non continuando nel rapporto lavorativo per decisione del titolare. Pertanto quest’ultimo, dopo aver regolarmente retribuito a L. V. per le giornate lavorative svolte, lo informava della propria decisione di interrompere il periodo di prova, liquidandogli le spettanze dovute per i giorni di lavoro svolto. La decisione del ristoratore non veniva accettata dal giovane che ben presto per vendicarsi del torto subito lo contattava inviandogli messaggi estorsivi ed intimidatori. In particolare L. V. intimava all’ex datore di lavoro la consegna della somma di 500 euro a titolo di risarcimento dell’interruzione del rapporto di lavoro, sotto la minaccia di un male ingiusto in caso di rifiuto, fissando un appuntamento nei pressi dell’ospedale per la consegna del denaro richiesto illecitamente a titolo di “ristoro”. Intimorita dalle minacce subite, la vittima decideva di chiedere aiuto alla Polizia di Modica, recandosi presso gli uffici del Commissariato dove denunciava L. V. per l’illecita richiesta di denaro e le minacce subite. Nella giornata di ieri è stato effettuato l’arresto di L. V. , mentre riscuoteva dal ristoratore la somma stabilita. Tutte le fasi della cessione del denaro sono state seguite dagli Agenti del Commissariato. Il giovane, già noto alle Forze dell’ordine per i suoi pregiudizi di polizia per reati contro la persona ed il patrimonio, è stato posto in regime di detenzione domiciliare presso l’abitazione.
Ragusa, cercasi commessa single
Riceviamo dalla Cgil di Ragusa e pubblichiamo: “L’Annuncio apparso sul web in merito all’offerta di lavoro di un negoziante di Ragusa dove si fa riferimento alla ricerca di personale femminile “non sposata, ne convivente” è l’ennesimo atto spregiudicato contro le donne. Si tratta di un fatto, purtroppo non isolato, grave che colpisce le lavoratrici attraverso la negazione di un diritto naturale e fondamentale; la scelta di essere madri. A nulla serve tutta la legislazione prevista dalle norme e dai contratti, questo tipo di richiesta di fatto azzera diritti e tutele, facendo ritornare la condizione della donna lavoratrice ad una dimensione di arretratezza sul piano della dignità. Questo annuncio rappresenta l’ennesimo atto di discriminazione e di svalorizzazione del lavoro, ormai ridotto a merce e privo di ogni riconoscimento del valore suo sociale ed umano. Un arretramento che ormai ha permeato il livello culturale nel nostro Paese, lo dimostrano i dati sull’occupazione femminile, sulla discriminazione sotto il profilo retributivo e in generali sui percorsi di carriera. Un sistema che ha, quasi definitivamente, affermato questa condizione di discriminazione di genere, al quale contribuiscono le politiche di welfare a tutti i livelli, con la quasi assenza di servizi pubblici a tutela del principio di conciliabilità tra lavoro e impegni familiari. Il sud in tutto ciò vive una condizione di maggiore sofferenza; pochissimi posti nei Comuni per asili nido, totale assenza del tempo prolungato nella scuola primaria. L’indicatore più attendibile in questo senso ci è fornito dai dati sulla crescita demografica, anche nella nostra provincia, dove in proiezione si prevede che nel 2060 ogni 100 giovani da 0 a 14 anni ci saranno 300 over 65. Un dato allarmante che deve far riflettere tutti sulla sostenibilità del futuro che è già alle nostre porte. Di fronte a questa situazione si rende urgente una seria presa di coscienza da parte della politica e delle istituzioni. Serve agire con fermezza contro la precarizzazione del lavoro dei giovani che determina questa situazione di perenne incertezza e mancanza di prospettive. Il lavoro deve tornare al centro del dibattito e sopratutto deve tornare ad essere strumento di crescita sociale ed emancipazione individuale. Non serve richiamare l’attenzione delle donne sull’orologio biologico e lanciare campagne come il “Fertility day” come ha fatto il Governo qualche mese fa. Il problema non riguarda la cultura delle giovani donne o gli stili di vita, la questione è sociale. Nei Paesi europei dove gli andamenti demografici sono in positivo troviamo una maggiore occupazione delle donne e sistemi di welfare avanzati in grado di offrire servizi che permettono la conciliabilità tra lavoro e famiglia. Affrontare questi temi nel 2018 è già un fatto grave indicativo di una situazione tornata indietro di almeno mezzo secolo. In merito all’offerta di lavoro rivolta a donne non “sposate e non conviventi”, crediamo che debba essere richiamata la responsabilità anche ad altri livelli, in questo caso all’azienda madre (trattandosi di franchising) che deve imporre una condotta etica e legale, e anche al sito in questione, cioè il centro commerciale, dove non è più possibile non affrontare il tema della contrattazione a livello generale. Per quanto accaduto al Centro Le Masserie faremo le dovute segnalazioni agli organi preposti, viste le violazioni riscontrate alle norme, in particolare la L.300/1970 . In questi anni abbiamo assistito nei centri commerciali della nostra provincia al verificarsi di situazioni, sotto il profilo contrattuale, diversificate. Ci sono aziende in regola che rispettano i contratti e garantiscono l’agibilità sindacale e quindi la tutela dei dipendenti, ma ci sono aziende che operano anche fuori dalle regole con la mancata applicazione dei contratti collettivi elargendo paghe misere. Questo livello di responsabilità non può non appartenere alla gestione dei centri commerciali, deve esserci una responsabilità condivisa a tutti i livelli, affinché non siano sempre i lavoratori, sopratutto i più deboli, a pagare le conseguenze di un sistema economico che ha dimenticato l’aspetto umano del lavoro. Questa modernità impone modelli produttivi dove sempre di più il lavoro delle persone viene assimilato alle macchine, e il controllo perenne sui lavoratori diventa regola, come il caso Amazon con la proposta dei braccialetti elettronici. La Cgil per questo continua la propria battaglia affinché ci sia il rispetto della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori, a partire dalla messa in discussione del lavoro continuo anche nei festivi. Questo modello produttivo deve essere rivisto perché è logorante per le persone che vivono una condizione lavorativa totalizzante, precaria ed incerta, con gravi ripercussioni anche sulle famiglie e la società nel suo complesso”. Firmato Giuseppe Scifo Segretario Generale e Valeria Firrincieli Responsabile Politiche di Genere
Il Comune di Ragusa revoca il servizio refezione scolastica
Il Settore VIII – pubblica istruzione, politiche per la famiglia – ha messo in atto il provvedimento di revoca, con effetto immediato, nei confronti della ditta Stefano srl per l’appalto in corso del servizio di refezione scolastica. Si rende noto pertanto all’utenza che il servizio rimarrà sospeso per i prossimi giorni, per riprendere nel corso della prossima settimana. Tale comunicazione è stata trasmessa ai Dirigenti Scolastici per la più ampia diffusione alle famiglie interessate. Il Comune assicura l’utenza che i crediti accumulati con l’acquisto dei pasti saranno mantenuti con le modalità che saranno rese note nei giorni successivi.
IL NUOVO APPUNTAMENTO DI MELODICA A RAGUSA VEDRA’ PROTAGONISTA IL PIANISTA ROBERT ANDRES
Sarà un concerto dalle mille sonorità il prossimo appuntamento della 23esima Stagione Concertistica Internazionale “Melodica” in programma sabato prossimo 10 febbraio alle 20,30 al Teatro Don Bosco. Sarà il celebre pianista Robert Andres ad eseguire l’affascinante repertorio del concerto, dal titolo “Gioielli Musicali”, che ben si incastona all’interno della stagione patrocinata dall’Assessorato agli Spettacoli del Comune di Ragusa, con la direzione artistica della pianista Diana Nocciero. Robert Andres si è diplomato all’Accademia di Musica di Zagabria e in seguito ha ricevuto una borsa di studio del Governo sovietico per studiare al Conservatorio di San Pietroburgo. Si è perfezionato a Vienna e negli Stati Uniti presso l’Università di Kansas, conseguendo la laurea di dottore in Arti Musicali per il pianoforte ed il titolo di maestro in musicologia. Si è esibito in concerti solistici, con orchestra ed in musica da camera in vari Paesi europei, quali Austria, Italia, Spagna, Francia, Belgio, Irlanda, Portogallo, Russia, Ucraina, Croazia, Slovenia, Slovacca, Polonia, ed anche in Venezuela e negli Stati Uniti. È spesso invitato a tenere masterclasses. Nel 1998 è stato l’artista ospite principale dell’Amadeus Piano Festival di Tulsa, in Oklahoma, Usa, dove ha tenuto una masterclass e si è prodotto in concerti solistici, cameristici ed in conferenze, e vi è ritornato nel 2004 e 2014. Ha fatto parte della giuria di vari concorsi nazionali ed internazionali, ha un’intensa attività come scrittore e conferenziere di argomenti musicali, e collabora con prestigiosi giornali musicali, enciclopedie e riviste di vari Paesi ed è anche stato critico musicale. Nel 2001 la Scarecrow Press (USA) ha pubblicato il suo libro sui principi dell’approccio scientifico alla tecnica pianistica. Il prezzo del singolo biglietto è di 10 euro, ridotto a 5 per studenti fino ai 25 anni di età (bambini al di sotto degli 8 anni entrano gratuitamente). L’ingresso in sala è previsto dalle ore 20. Info e prenotazioni: Libreria Ubik sita in Via Plebiscito 5 – Ragusa Tel. 0932258423 / 3472313605; Associazione Melodica 3334326158- www.melodicaweb.it
NUOVO GOVERNO NUOVI DIRIGENTI, ARRIVA IL RAGUSANO GIANCARLO MIGLIORISI
Gli alti dirigenti della pubblica amministrazione cambiano al mutare dei governi. E meno male che arriva una nuova classe dirigente perché sotto Crocetta di questo pezzo di Sicilia si era persa ogni traccia nonostante vantassimo deputati e relativa corte. C’era sì qualche esperto riuscito ad intrufolarsi, strisciando sotto le ampie gonne di qualche partito, in gabinetti e consorzi, ma nessun contatto proficuo si era generato tra l’elefantiaco apparato palermitano e noi di Ragusa, ultima periferia imperiale. Forse in questo giro di governo capitanato da Nello Musumeci saremo più fortunati, considerata la storia e le capacità del neo capo di gabinetto vicario all’assessorato Funzione Pubblica Dottore Giancarlo Migliorisi, uomo dalla inossidabile fede berlusconiana e dalle solidissima preparazione tecnica. Non si confida solo nell’ impeccabile curriculum – la laurea in economia , gli innumerevoli master, la guida in molte società, il ruolo di dirigente in tanti comuni siciliani – ma in uno stile veloce, sicuro, pragmatico, frutto della conoscenza giuridica coniugata con la ricerca delle soluzioni concrete. Una visione dell’amministrazione tipica di chi crede nello Stato come macchina al servizio di progettualità ed impresa. Così dovrebbe essere la destra che punta ancora alla volontà inesauribile dell’ingegno umano. Moltissimi i dubbi a riguardo e molti gli indizi di una impotenza ormai cronica e strutturata che ci tiene al guinzaglio di interessi folli, lontani, inavvicinabili, distanti da ogni sentimento umano, da ogni necessaria visione ideale del mondo. Nello Musumeci dovrebbe essere il volto buono e severo del liberismo pulito, speriamo esista questa possibilità. Comunque, il ragusano Migliorisi nonostante la carriera vissuta a rotta di collo conserva senz’altro il tratto confortante della raggiungibilità tipica della provincia. Non è poco sapere che a Palermo qualcuno di noi c’è ed è qualcuno che ne capisce assai. Migliorisi è scaltro ed umile, non è tipo da montarsi la testa, sa quali sono le esigenze e le pecche della pubblica amministrazione e sa destreggiarsi con risolutezza anche nelle situazioni difficili. La nostra comunità dimenticata avrà un riferimento valido, e bisogna ammettere che Forza Italia ne esce a testa alta nello spoils system avendo piazzato un tecnico da ritenersi senz’altro il più preparato, nel suo settore, dell’intera isola. Almeno siamo certi che stavolta il merito è prevalso, poi si vedrà cosa combinerà questo governo.
Al Circolo “Di Vittorio” di Modica incontro tra gli studenti medi e Sveva D’Antonio di Potere al Popolo
“I giovani e la politica, tra speranze e disinganni”. È stato questo il filo conduttore dell’incontro che si è tenuto ieri sera nei locali del Circolo “Di Vittorio” a Modica Alta tra una rappresentanza degli studenti medi e Sveva D’Antonio, candidata alla Camera per Potere al Popolo. La Rete degli studenti medi è un collettivo sorto nel 2014 che raggruppa una sessantina di allievi delle Scuole secondarie superiori di Modica e che organizza attività extrascolastiche, manifestazioni e momenti di approfondimento su temi sociali e sul mondo della scuola. Sveva D’Antonio ha voluto incontrarli per ascoltare il punto di vista dei giovani sulla politica, le ansie, i timori, ma anche le speranze e gli ideali di chi per la prima volta si appresta a esercitare il diritto di voto. Un dialogo e un confronto costruttivo, quello avviato dalla candidata di Potere al Popolo, che ha riguardato le origini del movimento, l’esposizione di alcuni punti del programma (abolizione del lavoro precario, diritto allo studio, revisione dell’alternanza scuola – lavoro e delle leggi della “buona scuola”, il finanziamento delle università pubbliche sulla base del numero di iscritti, ecc.). Ma anche alcuni temi locali, particolarmente sentiti dagli studenti, quali la mancanza di una biblioteca cittadina, le difficoltà dei trasporti, lo scarso entusiasmo dei coetanei verso iniziative d’impegno civile. I partecipanti, una ventina di liceali, sia giovani che giovanissimi, hanno rivolto alla candidata varie domande e richieste di approfondimento, denotanti una visione lucida ma disincanta della politica. Ne è emerso lo spaccato di una generazione nata dopo il 2000 che avverte la delusione verso gli slogan e le vuote parole dei partiti, spesso privi di concretezza ed efficacia; che guarda con occhi rassegnati, disincantati e diffidenti alla politica attuale. Per questo, la novità di un movimento politico nato tra le mura di un ex ospedale psichiatrico occupato da giovani attivisti a Napoli e trasformato in un centro sociale che offre sostegno e servizi alla comunità, grazie al principio del mutualismo, potrebbe riaccendere in loro le speranze nella possibilità di un cambiamento della società dal basso. L’incontro, che ha offerto numerosi spunti di riflessione, si è chiuso con l’impegno reciproco di una continuità di azione, anche dopo il 4 marzo prossimo.
Al cinema Lumiere di Ragusa
Giovedì primo febbraio comincia la seconda parte di “Appuntamento al buio” con in programma il film “50 primavere” con di Blandine Lenoir (orari 18:30 e 21:30). Da venerdì 2 febbraio a mercoledì 7 alle 18:30 e alle 21:30 (esluso lunedì 5), sarà proiettato il film “L’ora più buia” (Darkest Hour) diretto da Joe Wright. La pellicola segue le vicende del Primo Ministro britannico Winston Churchill, interpretato da Gary Oldman, agli inizi della Seconda guerra mondiale. Lunedì 5 febbraio alle 19:30 ripartirà al Lumière la rassegna “Orizzonti” organizzata dalla Diocesi di Ragusa con ingresso libero. Il primo film in programma è il pluripremiato “La la land” di Damien Chazelle.
In Via Colajanni a Ragusa, spara con una pistola dal balcone a seguito di una lite familiare
La Polizia ha bloccato un giovane ragusano di 22 anni che nel pomeriggio di ieri ha creato notevole allarme a seguito dell’esplosione di alcuni colpi a salve con una pistola, dal balcone del suo appartamento. Sul balcone del suo appartamento i poliziotti hanno rinvenuto l’arma, una pistola in metallo, con caricatore inserito e cane armato, pronta per esplodere ulteriore colpi. Solo in una fase successiva i poliziotti hanno avuto contezza che si trattava di una pistola caricata con cartucce a salve, con il previsto tappo rosso. L’indagine condotta dai poliziotti della Sezione Volanti ha permesso di ricostruire i fatti, occorsi a seguito di una lite famigliare, che ha coinvolto diverse persone. Sul posto, si era portato l’ex convivente della fidanzata del giovane, accompagnato da un suo familiare, con il fine di prendere sua figlia, avuta con la precedente relazione con la donna, per passare del tempo insieme. Al rifiuto della donna di consegnare la minore ne nasceva una discussione violenta tra le parti, durante la quale il nuovo fidanzato della stessa, veniva colpito al viso da due schiaffi. A causa dell’alterco il giovane si allontanava dai luoghi e minacciando di morte i presenti si portava nella sua abitazione. Di lì a breve, a scopo di minaccia, lo stesso esplodeva dal balcone alcuni colpi con una pistola a salve. Tutti i protagonisti della vicenda sono stati accompagnati pressi gli Uffici della Questura al fine di chiarire la dinamica esatta dei fatti e all’esito di quanto emerso, G.M., ragusano di 22 anni, è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa per minacce gravi ed esplosioni pericolose. Al vaglio è altresì la posizione di tutte le persone che hanno partecipato alla lite.
Salvatore Piazza nuovo Commissario straordinario ex Provincia di Ragusa
Nominato il nuovo Commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa. E’ Salvatore Piazza, segretario generale in quiescenza, originario di Caltagirone. E’ stato nominato oggi dal presidente della Regione Nello Musumeci e succede a Dario Cartabellotta, dirigente generale del Dipartimento Pesca, che ha retto l’Ente da più di tre anni. Salvatore Piazza era stato nominato segretario generale dell’ex Provincia di Ragusa dall’allora presidente Franco Antoci il primo luglio 2007 ed è rimasto in servizio anche con la funzione di direttore generale prima che la Provincia venisse commissionata. Piazza è stato segretario generale anche del comune di Caltagirone dove negli scorsi anni ha svolto anche la funzione di vice sindaco.
Nell’80° anniversario delle infami leggi razziali, cancellare via Giorgio Almirante dalla toponomastica di Ragusa
Riceviamo e pubblichiamo. “Occorre rimediare a un torto che la precedente amministrazione comunale ha fatto a tutte le vittime del razzismo e del fascismo, dedicando una via della città a Giorgio Almirante, segretario del Movimento Sociale Italiano, per giunta definito “statista”, in realtà personaggio totalmente implicato nelle dinamiche razziste e fasciste che provocarono sacrifici, discriminazioni, deportazioni e morte fra la comunità ebraica italiana. Almirante, tra l’altro, fu redattore capo della rivista “La difesa della razza”, pubblicata dal 5 agosto del 1938 al 20 giugno 1943; ne assunse, infatti, l’incarico di segretario di redazione, sin dal secondo numero, il 20/8/1938. Ecco un assaggio delle sue teorie: «Il razzismo ha da essere cibo di tutti e per tutti, se veramente vogliamo che in Italia ci sia, e sia viva in tutti, la coscienza della razza. Il razzismo nostro deve essere quello del sangue, che scorre nelle mie vene, che io sento rifluire in me, e posso vedere, analizzare e confrontare col sangue degli altri. Il razzismo nostro deve essere quello della carne e dei muscoli; e dello spirito, sì, ma in quanto alberga in questi determinati corpi, i quali vivono in questo determinato Paese; non di uno spirito vagolante tra le ombre incerte d’una tradizione molteplice o di un universalismo fittizio e ingannatore». «Altrimenti – scriveva ancora Almirante – finiremo per fare il gioco dei meticci e degli ebrei; degli ebrei che, come hanno potuto in troppi casi cambiar nome e confondersi con noi, così potranno, ancor più facilmente e senza neppure il bisogno di pratiche dispendiose e laboriose, fingere un mutamento di spirito e dirsi più italiani di noi, e simulare di esserlo, e riuscire a passare per tali. Non c’è che un attestato col quale si possa imporre l’altolà al meticciato e all’ebraismo: l’attestato del sangue», in «La Difesa della razza» 5 maggio 1942. Di più: il 17 maggio del 1944 Almirante, in qualità di capo gabinetto del ministro della Repubblica di Salò Mezzasoma, firmò un famoso bando in cui prometteva fucilazione alla schiena a tutti quei partigiani (definiti “sbandati”) che non si sarebbero presentati ai posti di polizia e militari italiani e tedeschi. Tralasciamo per il momento di parlare del ruolo dei movimenti fascisti nell’Italia del dopoguerra e nella strategia della tensione che insanguinò l’Italia negli anni ’60-’70 e ’80. Crediamo vi siano abbastanza argomenti perché si provveda in tempi brevi a rinominare via Giorgio Almirante, dedicandola, magari, a una vittima delle leggi razziali fasciste. I sottoscrittori invitano associazioni, movimenti e singoli ad aderire a questo appello”. Firmato Gruppo anarchico di Ragusa, Confederazione Unitaria di Base – CUB, Comitato di Base NO MUOS di Ragusa, Associazione Culturale Sicilia Punto L, Associazione Culturale Lebowski
Pozzallo, figlio spaccia e la madre lo aiuta ad eludere i controlli: tre arresti ed una denuncia
I Carabinieri hanno tratto in arresto in flagranza tre giovani pozzallesi gravati da precedenti penali ed hanno denunciato una donna per il medesimo reato e per resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale. L’operazione dell’Arma dei Carabinieri denominata “Pozzallo sicura” è scattata nella serata di ieri allorquando una pattuglia dei Carabinieri ha percepito uno strano movimento di giovani tra un’autovettura e la casa di uno di questi. La perquisizione personale e veicolare ha permesso di rinvenire addosso ai giovani circa 50 grammi di marijuana già suddivisa in dosi e pronta per essere immessa sul mercato, nonché la somma contante di circa 200 Euro. Successivamente i militari dell’Arma hanno esteso le operazioni di perquisizione presso l’abitazione di uno dei tre giovani arrestati e il ragazzo allertava della presenza della pattuglia la propria madre con un urlo. La donna si è quindi recata in cucina e, dopo aver preso un barattolo contenente marijuana evidentemente di pertinenza del proprio giovane figlio, lo apriva e ne gettava il contenuto all’interno di un tombino situato nel retro della casa. A seguito della contestazione del fatto, la donna nel corso delle operazioni di identificazione svolte nella caserma dell’Arma, ha proferito numerose grevi minacce nei confronti dei militari. I tre giovani, posti ai domiciliari in attesa di giudizio, sono i pozzallesi Vincenzo Aiello, 22 anni, Salvatore Caschetto, 20 anni, Giuseppe Farruggia, 19 anni. La donna denunciata, G. M., 53 anni, è pozzallese, casalinga ed incensurata.
Servizi Scolastici: gli alunni Sensoriali delle Scuole Primarie della Provincia di Ragusa penalizzati
Riceviamo e pubblichiamo: “Il coordinamento Pro Diritti H manifesta ancora una volta la propria delusione rispetto all’indifferenza di quanto sta accadendo nel territorio provinciale su servizi che tutelano il Diritto allo Studio delle Persone con Disabilità Sensoriale. E’ da anni che si cerca di costruire un sistema che dia qualità e dignità a tutti i disabili e ogni anno bisogna sempre scendere a compromessi: riduzioni di ore, riduzione di competenze professionali, riduzione di servizi rispetto ai giorni scolastici. Gli alunni disabili, anche se non viene detto, risultano spesso gli alunni di serie B. Oggi ci troviamo di fronte ad una nuova sottocategoria: gli alunni sensoriali delle Scuole superiori che ricevono servizi in “1° classe” e alunni sensoriali delle Scuole primarie che ricevono servizi in “2° e 3° classe”. Dopo una serie di allarmi dati dall’inizio dell’anno scolastico ci si trova oggi di fronte alla situazione inermi. Di chi è la responsabilità di tutto questo? Di chi fa le Leggi? Di chi le interpreta secondo le proprie esigenze? Di chi sposta con determina dirigenziale “impegni di spesa” sperando di attivare la guerra dei poveri? Naturalmente ognuno ha la propria risposta! Il dato di fatto che oggi gli alunni Sordi delle scuole primarie della Provincia di Ragusa hanno un servizio attivato a metà e gli alunni Ciechi si ritrovano senza servizi che garantiscano il Diritto allo Studio. Dopo tutte le varie note con i riferimenti Legislativi inviati qualcuno è degno di prendere consapevolezza, di svegliarsi e portare avanti la questione a livello Provinciale e anche Regionale? Qualcuno vuole mettere ordine ai Servizi Scolastici per i Disabili con persone competenti sui vari argomenti in questione e non con burocrati e dirigenti che devono solamente guardare i numeri e far quadrare i conti? Oggi le persone con disabilità sono diventati solo numeri a cui corrispondono ore di servizio moltiplicate per la tariffa oraria decisa dall’Ente Locale di turno. Più il risultato è basso più si è soddisfatti. Nei tavoli tecnici si parla solo di questo non si guarda alla persona disabile, ai suoi bisogni, alle sue potenzialità e capacità che grazie all’assistenza specialistica e ad un progetto inclusivo, che veda tutti coinvolti, può raggiungere”. Firmato Salvatrice Cilia, Presidente Pro Diritti H
Portava la droga da Palermo a Modica
I Carabinieri del Stazione di Modica e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Modica hanno tratto in arresto in flagranza Tiziano Cicciarella, 27 anni, modicano, già noto per precedenti specifici, per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. L’attività dei militari dell’ Arma volta a prevenire l’ingresso in città degli stupefacenti si stava concentrando sul terminal bus di piazza Falcone e Borsellino, quando il giovane modicano, con uno zaino sulle spalle, stava scendendo dal bus di linea proveniente da Palermo. Il ragazzo è stato fermato e perquisito: all’interno dello zaino sono state trovate 9 confezioni di metadone per circa mezzo litro e un panetto da 50 grammi di hashish. Cicciarella è stato rinchiuso in carcere.
CINEMA LUMIERE RAGUSA
In occasione della “giornata della memoria” il cinema Lumière vi propone un film distribuito da Lucky red e ambientato a Berlino nel febbraio 1943 dove il regime nazista dichiara la capitale del Reich libera dagli ebrei, ignorando che oltre 7000 di loro vivono e si nascondono nei sotterranei della città. In tale contesto si dipanano le storie di quattro giovani: Hanni Lévy, Cioma Schönhaus, Eugen Friede e Ruth Arndt. “Gli invisibili sarà proiettato il 26 e il 27 gennaio alle 16:30.
Spaccio nelle scuole di Ragusa durante la ricreazione
La Polizia ha tratto in arresto per traffico di sostanze stupefacenti Salvatore Spina, ragusano di 21 anni, S. G. ragusano di anni 18 e B. F. ragusano di anni 21. Dallo scorso anno la Squadra Mobile di Ragusa aveva effettuato servizi di controllo al fine di disarticolare il gruppo di giovani che spacciava a scuola e presso i luoghi di ritrovo dei più giovani effettuando alcuni arresti ed avviando un’attività d’intercettazione autorizzata dalla Procura della Repubblica di Ragusa che permetteva, da lì a poco, di raccogliere ulteriori elementi di prova a carico di altri soggetti italiani, uno di questi minorenne. Nonostante la giovanissima età degli indagati, tutti, ma in particolare il minore, avevano raggiunto una professionalità nel trafficare sostanze stupefacenti. L’attività di approvvigionamento e di spaccio dello stupefacente è stata posta in essere, sia individualmente che in concorso tra di essi. I membri del gruppo si aiutavano e sostenevano, di volta in volta, a vicenda a seconda delle esigenze, quindi se uno di loro aveva droga la cedeva ad altri per poi ricevere lo stesso favore quando era “scarico”. Le indagini hanno permesso di appurare che il minorenne così come gli altri indagati, cedevano droga prevalentemente a minori, anche all’interno degli spazi della scuola adibiti alle fasi ricreative. Durante l’intervallo gli spacciatori contattavano, nel cortile della scuola ed in luoghi un po’ più isolati, lontani dagli occhi dei professori, gli studenti/acquirenti che fumavano direttamente sul posto oppure la portavano a casa. Diversi sono stati i giovani acquirenti, ascoltati negli uffici della Squadra Mobile unitamente ai genitori che hanno ammesso di aver acquistato decine di volte lo stupefacente dai denunciati. Dalle indagini e dalle testimonianze acquisite è emerso in modo inconfutabile che gli spacciatori dopo aver effettuato un viaggio a Catania per prelevare la droga (solitamente almeno 500 grammi), contattavano telefonicamente o tramite socialnetwork i giovani clienti chiedendo di incontrarsi. Quello che apparentemente sembrava un incontro tra amici, era invece una cessione di droga così come provato dagli uomini della Sezione Narcotici della Squadra Mobile di Ragusa. Gli scambi di droga avvenivano sempre a scuola o nelle piazze di Ragusa luogo di ritrovo dei più giovani. L’attività investigativa è proseguita anche con intercettazioni dei colloqui tra i familiari degli spacciatori ed i genitori. Quest’ultimi anziché punire severamente i figli, si occupavano di nascondere la droga o di disfarsene per evitare altri problemi in famiglia. Gli odierni arrestati, a vario titolo, erano già destinatari di misure cautelari considerato che non avevano mai smesso di delinquere e pertanto sono stati molteplici gli arresti degli stessi negli ultimi mesi. Nonostante tutto, hanno continuato a trafficare sostanze stupefacenti pertanto sono stati nuovamente sottoposti alla misura cautelare coercitiva della privazione della libertà personale. Ieri mattina all’alba, gli uomini della Squadra Mobile, per disposizione delle due Procure, si sono recati presso le abitazioni dei destinatari del provvedimento. Tutti sono stati condotti presso gli Uffici della Polizia di Stato per essere sottoposti agli accertamenti sull’identità mediante fotosegnalamento da parte della Polizia Scientifica. Successivamente il minore è stato condotto presso una comunità fuori dalla provincia di Ragusa. L’arresto di Salvatore Spina è avvenuto in territorio di Siracusa grazie alla collaborazione della Squadra Mobile di quel capoluogo.
Palermo, primo in classifica e per monte ingaggi
Il Palermo sta onorando in maniera egregia una Serie B che, in questo momento, si sta dimostrando un campionato equilibrato e competitivo. Non è un caso, infatti, che ben nove squadre si contendano i play off ed altrettante i play out. E così, mentre in cima alla classifica il Palermo si contende il primo posto con un sorprendente Frosinone, Ternana, Ascoli e Pro Vercelli occupano le ultime tre posizioni della classifica.
Non risulta dunque casuale che lo stesso Palermo, capolista secondo i pronostici delle scommesse calcistiche, sia la squadra con il monte ingaggi più alto di tutte le ventidue squadre della Serie B. Il totale degli emolumenti, tra parte fissa e premi, è quasi di quindici milioni di Euro annuali, il che evidenzia un distacco rilevante dalla seconda squadra nella classifica degli ingaggi, ovvero il Pescara. Gli abruzzesi raggiungono i dodici milioni di euro, ovvero due milioni e mezzo in meno rispetto ai rosanero. Non sempre però, nel calcio, le differenze economiche corrispondono a quelle valoriali nelle partite secche. Ad esempio lo Spezia, ultima avversaria del Palermo in campionato in grado di bloccare la corsa lo squadrone siciliano, ha un monte ingaggi di circa cinque milioni e mezzo. Un terzo di quello rosanero. Lo stesso Frosinone, capolista a pari punti, ha un monte ingaggi totale di otto milioni di Euro, dunque la metà di quello palermitano.
Ma analizziamo in dettaglio la rosa del Palermo Calcio, composta da 28 giocatori con l’età media di 25,3 anni. Insieme al monte ingaggi occorre delineare il valore di mercato dei giocatori componenti le rose calcistiche. Anche in questa classifica il Palermo occupa il primo posto, con un valore totale di 29,23 milioni, con 5 milioni in più rispetto al Frosinone, secondo in classifica con 24,50 milioni. Non è un caso, d’altronde, che Nestorovsky sia il calciatore di maggior valore della rosa del Palermo (cinque milioni secondo le stime del sito specializzato Transfermarkt.it) e sia anche il capocannoniere della squadra con un bottino totale di 10 gol. In seconda posizione troviamo Andrea Rispoli e Igor Coronado, entrambi dal valore di due milioni di Euro e punti fermi dell’undici iniziale della compagine allenata da Mister Tedino.
Nonostante il cospicuo bottino del capocannoniere Nestorovsky, il Palermo si caratterizza per l’alto numero di giocatori andati a segno durante l’attuale campionato di Serie B. Trajkovski, Rispoli e Chochev hanno messo a segno tre gol ciascuno mentre Gnahorè e Coronado seguono a quota due. Un potenziale offensivo globale e di tutto rispetto quello dei rosanero, che hanno puntato all’immediato ritorno in Serie A da inizio stagione.
Se dunque negli scontri diretti il monte ingaggi ed il valore totale della rosa può non incidere sul risultato, tale differenza valoriale sarà fondamentale nell’arco della stagione. Per il momento la Serie B si conferma una campionato competitivo, con numerose squadre che si contendono i principali obiettivi stagionali. Vedremo a fine stagione se il Palermo Calcio tornerà nella massima serie italiana, a conferma della bontà dei propri investimenti economici.
PASSIONE ANDALUSA AL TEATRO DON BOSCO DI RAGUSA
Sabato 27 gennaio, alle ore 20.30, le appassionanti melodie della musica andalusa riecheggeranno in occasione del prossimo appuntamento della 23° Stagione Concertistica Internazionale “Melodica”, patrocinata dall’Assessorato allo spettacolo del Comune di Ragusa, con la direzione artistica della pianista Diana Nocchiero. Protagonista il duo formato dal chitarrista Francisco Cuenca Morales e dal pianista Josè Manuel Cuenca Morales. Entrambi nati a Puente Genil (Cordoba, Spagna), hanno una ricca carriera alle spalle. Il Duo si è esibito in tutto il mondo (Spagna, Belgio, Polonia, Germania, Cuba, Regno Unito, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Francia, Andorra, Stati Uniti, Venezuela, Ucraina, Danimarca, Turchia, Italia, Svezia, Libano, Siria, Portogallo, Svizzera, Le Filippine, Giappone), suonando nelle sale più prestigiose, come la Carnagie Hall di New York, l’Auditorium Nazionale di Spagna, l’Auditorium Hacettpe e di Ankara (Turchia), l’auditorium Andres Segovia di Linares in occasione dell’inaugurazione, il Palazzo della Musica a Valencia, il Palazzo della Chitarra in Giappone ecc. Ha inciso sette CD, prevalentemente con musica spagnola, per la casa discografica Dial Discos e S.A. di Madrid. Ha anche registrato un video in occasione del concerto in Giappone nel Palazzo delle Chitarra con la direzione del Maestro Koichi Hosokawa. Nel 2001 il Duo Cuenca ha ricevuto il Premio Cultura dalla città di Linares per la sua straordinaria carriera, mentre nel 2004 ha ricevuto il premio Linarenses sin fronteras dal settimanale Linares Información, riservato ad artisti di grande rilevanza. Il prezzo del biglietto è di 10 euro, ridotto 5 per studenti fino ai 25 anni di età (bambini al di sotto degli 8 anni entrano gratuitamente). Info e prenotazioni: Libreria Ubik sita in Via Plebiscito 5 – Ragusa Tel. 0932258423 / 3472313605; Associazione Melodica 3334326158- www.melodicaweb.it
Flipper di spaccio, 32 arrestati a Ragusa e provincia
Da questa notte oltre 90 Carabinieri della Compagnia di Ragusa, supportati dai Carabinieri “Cacciatori di Sicilia”, dalle unità cinofile e dal Nucleo Elicotteri, hanno portato a termine un’operazione di polizia giudiziaria che ha permesso di ricostruire la rete e gli intrecci della criminalità iblea nel settore della vendita di sostanze stupefacenti. 18 le persone arrestate (ragusani, albanesi e tunisini, rumeni) di un’età compresa tra i 20 e 40 anni, destinatarie del provvedimento cautelare emesso dal GIP del Tribunale di Ragusa, su richiesta della Procura della Repubblica. L’indagine da cui deriva l’operazione, denominata “Flipper”, trae origine dagli arresti in flagranza di reato operato dai Carabinieri nelle varie fasi delle investigazioni nelle vie del centro città degli spacciatori di origini albanesi Dragan Hasanaj, Elvis Maloku, Erald Bushi e Leonard Jahaj e dei pregiudicati ragusani Alessandro Avola, Marco Marante e Ciro Chillano, nonché da tutta una serie di segnalazioni di assuntori inoltrate alla Prefettura di Ragusa. Sono stati accertati numerosissimi episodi di spaccio, come quelli messi in atto all’interno della villetta di via Zancle, a seguito dei quali venivano segnalati e denunciati a piede libero diversi giovani, e localizzati dei veri e propri “laboratori di spaccio”, realizzati in cantine e garage, ove veniva custodita la merce e dove spesso si realizzavano gli scambi. Successivi periodi di osservazione e pedinamenti hanno consentito di individuare altri ragazzi coinvolti nell’illegale commercio sulla piazza di Ragusa, come i pregiudicati, Daniele Vasquez e Enrico Scenna (quest’ultimo fiancheggiato dal figlio Vincenzo, inteso “Vincenzo U’ Palermitanu”), tutti arrestati in flagranza di reato nel corso delle indagini poiché trovati in possesso di rilevanti quantitativi di cocaina e marijuana pronte per essere immesse sul mercato. L’azione dei Carabinieri è stata connotata anche da un elevato indice di rischio connesso alla pericolosità sociale degli indagati, i quali hanno dato dimostrazione di essere disposti a tutto pur di assicurarsi l’impunità, come nel caso del pregiudicato Daniele Vasquez che, durante un controllo, per non consentire ai Carabinieri di trovarlo in possesso della droga che nascondeva nelle parti intime, ha investito un militare col motociclo sul quale viaggiava, venendo deferito in stato di libertà per violenza e resistenza a P.U. Parallelamente all’attività d’indagine sul fronte del centro storico cittadino, veniva condotta una metodica azione di prevenzione e repressione anche nei confronti di un’altra cerchia di giovanissimi spacciatori, tra i quali due fratelli italiani deferiti in stato di libertà, ed i fratelli albanesi Elvis e Alandro Maloku, strettamente collegati ad Alessandro Avola, ragusano gravato da numerosi precedenti. L’attività di monitoraggio dei cinque conduceva all’arresto in flagranza di Alandro Maloku e Avola mentre tornavano da Catania trasportando oltre mezzo chilogrammo di marijuana. L’azione di contrasto dei Carabinieri del Nucleo Operativo di Ragusa è proseguita a Comiso ove, attraverso i continui contatti con gli spacciatori ragusani, si risaliva al pregiudicato casmeneo Ayman Sokmani, già tratto in arresto in flagranza di reato dai militari dell’Arma per spaccio di stupefacenti. Tramite Sokmani si acclarava l’esistenza di altri soggetti operanti in Comiso, che approvvigionavano di hashish e marijuana ragazzi giovanissimi anche in trasferta da Ragusa. Tra di essi rientravano i pregiudicati Francesco Cilenti e il rumeno Marian Lucianche Condreanu che vendevano stupefacenti anche ad adolescenti. La fascia costiera era, invece, appannaggio di altri pregiudicati come Mario Dinicola, che aveva messo in atto una fiorente e sistematica attività di smercio di tutti i tipi di droga, per lo più hashish e cocaina, di cui approvvigionava svariati individui, tra cui i magrebini Fathi Grami e Ouadhah Hassen, oltre a cittadini italiani arrestati in flagranza di reato, deferiti in stato di libertà o segnalati come assuntori. Il commercio fruttava a Dinicola oltre 2.500 euro settimanali. Dinicola a sua volta si riforniva di stupefacente tramite il pluripregiudicato mazzaronese Vito Lo Magno, soggetto in grado di smuovere cospicui quantitativi di hashish (anche superiori ai 3 – 4 kg), intessendo trattative con trafficanti del quartiere Brancaccio di Palermo, dal quale derivavano le principali forniture di stupefacenti. L’azione di contrasto dei Carabinieri raggiungeva il momento di maggiore significato operativo nei giorni del 27 e 28 agosto 2017, allorquando, avvalendosi di unità del Nucleo Cinofili di Nicolosi, venivano tratti in arresto diversi pregiudicati e sequestrato un ingente quantitativo di droga. Infatti, a seguito delle perquisizioni domiciliari, veniva arrestato a Santa Croce Camerina lo stesso Dinicola sorpreso con ben1,7 Kg di hashish e con la somma contante di circa 1.000 euro, provento del reato, nonché materiale vario per il confezionamento, pesatura e taglio dello stupefacente. A Scoglitti, invece, veniva arrestato in flagranza di reato nella medesima giornata Carmelo Leone, trovato in possesso di circa grammi 100 tra hashish e marijuana e, infine, a Mazzarrone venivano trovati, all’interno dell’abitazione di Vito Lo Magno, ulteriori 1,3 Kg di hashish, che sancivano definitivamente il castello accusatorio nei confronti degli indagati. In definitiva le indagini hanno consentito di portare alla luce l’esistenza di molteplici cerchie di soggetti dedite all’attività di cessione di stupefacente, ossia: un operante nella zona alta di Ragusa, attorno alla via Pio La Torre, facente capo ai fratelli Andrea e Mirko Ferrera ai quali si riferivano i fratelli Elvis e Alandro Maloku, Alessandro Avola, Enrico Scenna e Vincenzo e Daniele Vasquez; quello operante nella zona del centro storico e riconducibile ai fratelli albanesi Elvis e Alandro Maloku e ad Alessandro Avola, cui si riferivano soggetti come Alessio Garozzo; un altro riferito a Ayman Sokmani, di cui facevano parte Francesco Cilenti e Marian Lucian Codreanu, operante sul versante Comisano; quello operante a Santa Croce Camerina, al cui vertice vi erano Mario Dinicola e Carmelo Leone, ai quali si indirizzavano Fathi Grami, Ouadhahb Hassen, Vito Lo Magno e Giovanni Zisa. Le indagini così espletate e sfociate nell’operazione di p.g. “Flipper”, hanno consentito di trarre in arresto, complessivamente, tra flagranza e misure cautelari 32 persone. La denominazione dell’operazione di PG “Flipper” trae origine dalla circostanza che vedeva i militari operanti “rimbalzare” spasmodicamente da un capo all’altro della città di Ragusa ed in seguito di Comiso e Santa Croce Camerina, al fine di riscontrare efficacemente gli innumerevoli spacci di stupefacenti attuati dai prevenuti.