18-05-2024
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Archivio per il tag: ingalleria

PASSALACQUA COPPA ITALIA: MERCOLEDI’ ARRIVA LA SPEZIA

festeggiamenti-3Si torna in campo questo mercoledì 4  alle 20,30 al PalaMinardi di Ragusa contro La Spezia, per il primo incontro di qualificazione alla Final Four di Coppa Italia che si svolgerà il 25 e 26 febbraio. La Passalacqua Ragusa, quinta al termine del girone d’andata sfiderà le spezzine che si sono piazzate al dodicesimo posto e, in caso di vittoria, andrebbe a giocarsi l’accesso alla Final Four a San Martino di Lupari, il 15 gennaio. La squadra, intanto, in attesa dell’arrivo di Larkins ha ripreso gli allenamenti già dal 28 dicembre scorso. Si è rivista in allenamento Laura Nicholls, a cui lo staff medico ha dato il via libera. Diverse giocatrici, nei giorni scorsi, sono state colpite da sindromi influenzali, tipiche della stagione, ma dovrebbero comunque essere tutte disponibili per la partita. A Beba Bagnara, infine, è stata riscontrata con la Tac una piccola complicanza post operatoria, che allungherà di un paio di settimane il percorso di riabilitazione rispetto ai tempi previsti. Dopo il match sarà nuovamente tempo di campionato con la trasferta di domenica a Broni, quindi, la settimana successiva, sarà Venezia a rendere visita alle biancoverdi al Palaminardi, prima del nuovo doppio match con Nymburk di Eurocup.

GIORNATE DI PROTESTA PER I LAVORATORI DEL CONSORZIO DI BONIFICA

c8e9027c-b42d-4d88-992b-455f70f78517Continua la lotta dei lavoratori del Consorzio di bonifica di Ragusa in attesa di stipendi arretrati e soprattutto di risposte concrete da parte della Regione.  Questa mattina l’assemblea permanente si è spostata presso i locali del consorzio di bonifica di Vittoria. “La protesta continua – assicura il segretario generale della FAI Cisl territoriale, Sergio Cutrale.  Domani convocate le segreterie unitarie regionali e territoriali ad Enna dal commissario Margiotta a seguito di una richiesta avanzata dai sindacati”.

RAGUSA, MANUELA NICITA CHIEDE SCUSA PER IL GESTACCIO MA PROVA A GIUSTIFICARSI

nicita-manuelaIl gesto dell’ombrello compiuto dalla consigliera ex cinquestelle ora alleata di Sonia Migliore, Emanuela Nicita, costringe la protagonista a spiegarsi. Quueste le parole della Nicita: “Chi non è stato presente alla seduta Consiliare dell’altra notte nella quale, lo ricordo, è dovuta intervenire la polizia non solo per placare gli animi, ma anche per raccogliere la denuncia dei consiglieri di opposizione ai quali l’Amministrazione Piccitto ha negato il diritto di conoscere gli atti su 20milioni di variazioni di bilancio “urgenti”, non può comprendere quanto l’ambiente fosse carico di frizioni e non può sapere a quante e quali provocazioni e angherie abbiamo dovuto subire. Dico questo, non per cercare giustificazioni al mio gesto, quello dell’ombrello, decontestualizzato e fatto diventare virale così, senza che se ne capissero le ragioni né gli umori di un’intera aula, ma cerco solo di far comprendere ai cittadini l’esasperazione cui ogni giorno l’Amministrazione Piccitto spinge i membri dell’opposizione, con atteggiamenti arroganti e facendosi beffe di ogni forma di rispetto e della democrazia. Un gioco, il loro, nel quale sono caduta scioccamente, reagendo in modo davvero indecoroso per un Consigliere comunale in una sede istituzionale, nel bel mezzo di uno scontro politico di grande importanza. Per questo chiedo scusa a tutti i cittadini ragusani per l’offesa che ho arrecato loro con il mio comportamento, sicuramente il più “colorito” tra tutte le urla, malignità, sbeffeggiamenti che si sono sono visti in quell’aula nella notte tra il 30 e il 31 dicembre. Atteggiamenti in alcuni casi assai più gravi del mio “vaffa”, consentiti da un Presidente del Consiglio dalle maglie troppo larghe e che non può più avere la fiducia di nessuno. La seconda carica elettiva più importante della città dovrebbe sapere che il suo è un ruolo super partes e invece si trova a fare il Presidente di metà Consiglio. Non ha mai tentato di stemperare i toni, nell’ultima seduta, e anzi ha contribuito con le sua grida e con la pessima gestione dell’aula a inasprire gli animi. Tringali avrebbe dovuto sospendere la seduta molto prima, e invece è stato lui il vero regista di uno spettacolo indecente nel quale il mio contributo è stato quello di una semplice comparsa, magari un po’ una caricatura”.

BOTTI DI CAPODANNO, RAGAZZINO DI MODICA PERDE UN OCCHIO E UNA MANO

botti-di-capodanno-a-novara-unordinanza-per-limitarne-luso-21326Un minorenne di Modica ha perso l’occhio sinistro e la mano sinistra. La vittima è un ragazzo di 16 anni a cui è scoppiato in mano un petardo. L’incidente è accaduto nella zona del centro storico. E’ stato dapprima trasportato all’ospedale Maggiore di Modica poi, vista la gravità, è stato trasferito  in elicottero all’ospedale Cannizzaro di Catania dove è stato operato d´urgenza. I chirurghi hanno ricomposto la mano destra. Problemi anche ad un braccio. E’ ora monitorato nel reparto di chirurgia plastica e ricostruttiva. La prognosi è riservata.

“LIBERTA’ DI CARTA. UN SECOLO DI GIORNALISMO A MODICA (1860 -1960)”

pannello-1Modica celebra il giornalismo. Cento anni di informazione locale, attraverso la carta stampata che ha narrato le vicende sociali, economiche, politiche della comunità, raccontandone i progressi, le tensioni, le emergenze. Un secolo di storie raccolte nelle varie testate giornalistiche locali che negli anni si sono succedute: testimoni di un’epoca passata e di un fermento culturale che da sempre caratterizza la città della contea. Con la mostra documentaria “Libertà di carta. Un secolo di giornalismo a Modica (1860 -1960)” la Fondazione Grimaldi rende omaggio ai giornali, quotidiani, riviste, inserti, fogli di partito, bollettini economici che dal 1860 al 1960 hanno fotografato la realtà modicana. La mostra espone per la prima volta la pregiata raccolta di giornali pubblicati a Modica nel secolo indicato, un corpus che fa capo ai collezionisti Antonio e Giovanni Di Raimondo di Catania. Si tratta di pezzi e articoli davvero unici che aiutano le generazioni attuali a conoscere meglio la società in cui vivono, ricostruendo fatti e aspetti magari poco noti, e soprattutto tramandando queste vicende ai giovani, trasformandosi in fonti informative d’eccellenza. La mostra sarà inaugurata giovedì 5 gennaio alle ore 17.30 alla sede della Fondazione Grimaldi, in Corso Umberto I, 106 a Modica.

CINEMA LUMIERE

collateral-beauty_notiziaApproda al Lumiere in contemporanea nazionale (orari: 18:30 – 20:20 e 22:00 – lunedì 09 chiuso) dal 4 Gennaio Collateral beauty di David Frankel con un cast stellare composto da Kate Winslet, Will Smith, Keira Knightley, Helen Mirren e Edward Norton.  Collateral Beauty vede come interprete principale Will Smith nei panni di un uomo che precipita dalle vette più alte di felicità e successo nel momento in cui perde la figlioletta. I suoi amici e colleghi di lavoro, preoccupati per lui e per il futuro della società che gestiscono insieme, provano ad aiutarlo senza alcun esito. Fino al giorno in cui escogitano un ultimo piano tanto disperato quanto folle. Il cinema Lumiere vi informa, inoltre, che dal 19/01 sarà proiettato il nuovo film di Ficarra e Picone “L’ora legale”. A breve sarà disponibile la prevendita dei biglietti.

RAGUSA ATTIVA 5 STELLE SUL VOTO PER LE VARIAZIONI

consiglio-con-polizia-250x250“Nella battaglia combattuta in Consiglio Comunale, in questo fine anno, per giungere  all’approvazione delle variazioni di Bilancio, il consigliere Porsenna è stato il più furbo”. Così il gruppo dei dissidenti Ragusa attiva 5 stelle, che scrive: “Viene naturale chiedersi se, con la sua uscita al momento della votazione finale, volesse non approvare l’atto o è stato semplicemente un abile calcolo per non assumersi alcuna responsabilità. Certamente la dichiarazione con cui la consigliera, nonché nostra attivista, Marabita, alle tre del mattino, denunciava le gravi illegittimità dell’atto posto in votazione ed andava via dicendo che non avrebbe potuto votarlo, lo hanno agevolato in tale calcolo. Farebbero bene a chiederglielo i consiglieri del suo gruppo che invece l’atto lo hanno votato. La consigliera Marabita  ha rimarcato la propria coerenza non votando la variazione d’urgenza di bilancio, già bocciata pochi giorni prima dal civico consesso. Non era possibile votare la fotocopia dello stesso atto; Lei è andata via denunciando la grave violazione dei principi democratici, di trasparenza e di legittimità insiti negli atti riproposti al voto. Certamente il consigliere del gruppo di maggioranza 5S Porsenna è stato sfiorato da tali dubbi ed è opportunamente uscito dall’aula al momento del voto. Vedremo se verrà additato dai suoi compagni di viaggio come non coerente e non facente parte del Movimento 5 Stelle, oppure tutto questo, come tanti altri gravi fatti, cadrà nel dimenticatoio di costoro e di altri”.

POLIZIOTTO LIBERO DAL SERVIZIO ALLONTANA ESAGITATO DA FUNZIONE RELIGIOSA

icon_597Nella mattinata del primo giorno dell’anno, un poliziotto della Squadra Volanti della Questura di Ragusa, libero dal servizio, mentre si trovava tra i fedeli riuniti nella chiesa di San Giuseppe Artigiano in via Pietro Nenni a Ragusa per partecipare alla funzione religiosa, è intervenuto per allontanare un uomo che era piombato in chiesa e, durante la Messa aveva cominciato ad inveire e bestemmiare contro la comunità riunita in preghiera. Per riportare la calma l’operatore ha allontanato la persona, riconoscendola come noto pregiudicato, fuori dalla chiesa: qui, continuando a inveire, l’uomo ha aggredito al volto il poliziotto. Dopo l’intervento di una pattuglia della Squadra Volante, l’esagitato è stato condotto presso il locale nosocomio, dove è stato sedato e trasferito nel reparto di psichiatria per ulteriori cure. Il poliziotto ha dovuto fare ricorso alle cure mediche riportando un trauma contusivo al volto, con diversi giorni di prognosi. Per C.L., pluripregiudicato quarantenne ragusano, tenuto conto dello stato psicofisico accertato, è scattata la denuncia per violenza a Pubblico Ufficiale.

 

RAGUSA LATTE, MOBILITAZIONE DEGLI ALLEVATORI

prodotti-latte_1Questo martedì 3 gennaio  parte la mobilitazione ad oltranza H24 davanti ai cancelli della Ragusa Latte nella zona Industriale. “Siamo creditori di sei milioni di euro per il latte conferito e mai pagato e visto che la Cooperativa continua a lavorare li vogliamo al più presto, altro che concordato!”, questa la determinazione di tutti gli allevatori coinvolti. In una nota i Forconi che sostengono la protesta scrivono:” Quindici milioni di euro di passività, 160 aziende zootecniche coinvolte, un intero comparto che arranca, l’indotto che soffre, personale dipendente mai liquidato,operazioni a dir poco bizzarre di passaggi di proprietà. A dirla con parole semplici, una gestione allegra nella più grande Cooperativa di allevatori di bovini da latte del Sud Italia che fino a qualche anno fa viaggiava intorno ai 25 milioni di euro di fatturato senza alcun problema e oggi naviga in una situazione complessa e assai nebbiosa per la quale si pretende chiarezza con urgenza e a qualsiasi costo. Domani gli ex soci allevatori, che giorno 12 Gennaio 2017 in Tribunale dovrebbero, secondo i programmi, firmare il concordato, con i loro trattori alzeranno la voce per avere giustizia al più presto, pretenderanno di sapere dagli organi inquirenti, dopo le svariate denunce presentate negli ultimi anni, se in questa triste vicenda esistono soggetti responsabili che dolosamente hanno provocato il disastro e se il disastro è stato causato intenzionalmente e scientificamente rendendo più facile a qualche multinazionale l’accaparramento del latte dell’isola, per poi infine approdare al monopolio del mercato del mercato del latte siciliano, eliminando ogni potenziale e fastidioso concorrente. In dimensioni ridotte il procedimento sembra ricalcare lo stesso percorso che solo qualche giorno fa ha portato la Parmalat all’archiviazione del marchio”.

Variazioni urgenti al bilancio di Ragusa, sen. Mauro (FI): “Intervenga ogni organo di controllo competente”

1483275509907-jpg-ragusa__variazioni_di_bilancio_approvate_con_polizia_in_aula“Quanto successo a Palazzo dell’Aquila nella notte tra il 30 e il 31, quando i Consiglieri di opposizione si sono visti costretti a chiamare le forze dell’ordine per cercare di far valere i propri diritti, ha dell’incredibile: mai era capitato, durante una seduta consiliare, di vedere arrivare la polizia a raccogliere le dichiarazioni dei presenti e la documentazione su una battaglia politica che, a questo punto, impone interventi da parte di tutti gli organismi di controllo competenti”. Lo dichiara il commissario di Forza Italia per la provincia di Ragusa, sen. Giovanni Mauro.
“Annuncio, pertanto – continua – la presentazione di un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno e al Ministro dell’Economia per comprendere, sul piano della liceità delle procedure, cosa è accaduto al Comune di Ragusa. L’opposizione denuncia di non essere stata messa nelle condizioni di svolgere il proprio ruolo di controllo sugli atti amministrativi, di essere stati convocati per discutere di delibere già decadute per via di una precedente bocciatura, denunciano variazioni al bilancio preventivo 2016 per almeno 20milioni di euro presentate con carattere d’urgenza senza che ce ne fossero reali ragioni, dubbi sulla trasparenza da parte degli uffici e hanno espresso dure critiche pure nei confronti del Segretario Comunale e del responsabile del settore finanziario dell’Ente che non avrebbe fornito i documenti richiesti dai Consiglieri. E’ ormai palese che se quanto segnalato corrispondesse a realtà, anche solo in parte, vorrebbe dire che la città di Ragusa è caduta nel caos amministrativo. Per questo motivo chiederò anche che vengano inviati ispettori ministeriali per vederci chiaro. Chiedo, inoltre, a Sua Eccellenza il Prefetto di Ragusa di raccogliere le informazioni dalla Questura per verificare, in tempi brevi, se dalla documentazione cui è entrata in possesso l’altra notte è possibile ricostruire un quadro della situazione rispetto al quale si prefigurino necessari immediati provvedimenti”. “Il grido d’allarme lanciato dall’esatta metà del Consiglio Comunale di Ragusa, ben 15 consiglieri – conclude Mauro – sull’ipotesi di un attacco vero e proprio ai più elementari principi di democrazia non può rimanere inascoltato. E’ importante che, se violazione c’è stata di una qualsiasi norma, si faccia chiarezza al più presto”.

I 90 anni della Provincia di Ragusa. Cartabellotta: “Un territorio che ha spiccato il volo”

 sicilia_provincia_ragusaOggi ricorre il 90° anniversario dell’istituzione della Provincia di Ragusa. Il 2 gennaio 1927 è stato infatti emesso il decreto regio di istituzione del ‘Riordinamento delle circoscrizioni territoriali’ che ufficializzava quanto era stato già deciso nella seduta del 6 dicembre 1926 dal Consiglio dei Ministri presieduto da Benito Musssolini di ‘elevare il comune di Ragusa alla dignità di capoluogo di Provincia’. Era stato il primo prefetto di Ragusa Gaetano De Blasio, l’11 dicembre 1926, nel giorno del suo insediamento a sottolineare l’importanza del provvedimento del Consiglio dei Ministri, considerato “l’inizio della rigenerazione della Regione, già gloriosa per antiche tradizioni, alla quale natura fu sempre prodiga di uomini eminenti che la onorarono in ogni campo, e di ricchezze di ogni specie che avrebbe rappresentato fonte di nuovo maggiore benessere”. Il 16 gennaio 1927 viene invece nominato dal prefetto De Blasio il nuovo Commissario straordinario Guglielmo Casale il quale a sua volta il 18 febbraio nominò la prima Giunta che si insediò il 26 febbraio. Questi i primi anni atti ufficiali della ‘nuova’ Provincia che a distanza di 90 anni è, ironia della sorte, retta anche oggi da un Commissario Straordinario Dario Cartabellotta che scrive: “Una Provincia che durante i suoi 90 anni di vita è cambiata molto sul piano sociale ed economico, non a caso è stata definita da Leonardo Sciascia ‘l’isola nell’isola’ per i suoi buoni indicatori economici. In questa isola felice resa anche celebre in tv per la fiction del Commissario Montalbano ritrovi una campagna ordinata, pulita, curata, che non si incontra in nessun altro luogo di Sicilia; una produttività agro-alimentare che non ha nulla da invidiare alle aree d’eccellenza in Italia con un Pil di tutto rispetto; una industriosità silenziosa, operosa, coraggiosa senza fronzoli e pennacchi, una attitudine alla correttezza che è diligenza concreta senza cartellini dell’antimafia; una società sobria ma rigorosa nella propria rivendicazione della propria identità storico-culturale ma anche agricola. Una Provincia che dopo aver conosciuto la sua fase industriale attorno agli anni ’50 con la scoperta del petrolio da parte della Oil Gulf Company, ha vissuto il boom economico degli anni 70 con l’avvio dell’oro verde, delle coltivazioni sotto serre, che hanno cambiato il modo di vivere e il modo di operare delle nostre popolazioni ma che vive ora la crescita turistica grazie a Montalbano e all’apertura dell’aeroporto di Comiso. Una Provincia che oltre a valorizzare la tradizione, si è aperta all’innovazione, alle infrastrutture, al mercato internazionale: ecco la nascita dei resort, l’arrivo del golf, i ristoranti stellati, l’arte contemporanea col suo caposcuola Piero Guccione, i brand di lusso, le start-up, le sperimentazioni”.

 

Strada ghiacciata. Automobilista perde controllo del mezzo e capota

auto-incidentata-2Una giovane automobilista è rimasta ferita a seguito dell’incidente stradale autonomo verificatosi lunedì 2  sulla Via Modica-Noto, arteria che collega la città con la frazione di Frigintini. Il clima rigido della notte precedente aveva creato uno strato di ghiaccio sul fondo stradale. La vittima, N.G., 28 anni, modicana, era alla guida di un’autovettura Kia ed era diretta a Modica quando ha perso il controllo del mezzo capovolgendosi per due volte prima che il veicolo finisse la sua corsa contro un muro che delimita la carreggiata. Lanciato l’ allarme da altri automobilisti in transito, sul posto sono intervenuti il 118 e la polizia locale. La donna è stata trasferita al pronto soccorso. Qui i medici l’hanno giudicata guaribile in 15 giorni. La polizia locale di Modica ha proceduto al rilievo della dinamica ma ha assunto anche il provvedimento di chiudere l’arteria nei due sensi di marcia che è rimasta inibita al traffico fino a quando il ghiaccio non è scomparso.

GRAVE INCIDENTE LA NOTTE DI CAPODANNO A MARINA DI RAGUSA

ambulanza-feritoUna donna in gravi condizioni trasportata in elisoccorso all’ospedale di Messina a seguito di uno scontro tra 2 auto avvenuto sulla Marina di Ragusa – Playa Grande. Si tratta di una signora ultrassesantenne di Marina di Ragusa che viaggiava con il marito e un parente. Nell’altra vettura due persone, ferite. Quattro sono stati trasportati al civile di Ragusa e al Maggiore di Modica. Le loro condizioni non sono gravi.

Appuntamenti Palchi Diversi a Ragusa

godotGiovedì 5 e venerdì 6 Gennaio al Teatro Ideal la Compagnia G.o.D.o.T. ripropone uno spettacolo composto da 5 spettacoli in uno dal titolo “Che…maniere! Pensiamo ai più piccoli con uno spettacolo che divertirà tutti in realtà …5 storie per ripercorrere 5 stili teatrali diversi con 17 bravissimi attori dai 7 ai 14 anni”, con gli allievi Junior dei Lab G.o.D.o.T. Sabato 14 Gennaio alle ore 21:00 e Domenica 15 Gennaio alle ore 18:00 al Teatro Quasimodo, per la Stagione Comunale di Ragusa, la Compagnia G.o.D.o.T. propone “Gran Varietà G.o.D.o.T. omaggio all’avanspettacolo” con Federica Bisegna, Vittorio Bonaccorso, Tiziana Bellassai, Massimo Leggio, Giancarlo Iacono, gli attori della Compagnia G.o.D.o.T. e con la musica dal vivo del Maestro Peppe Arezzo e il suo ensemble. Per informazioni: 339.3234452, 338.4920769, [email protected]www.compagniagodot.it

Nominati  i  quattro  Vicari  Foranei della  Diocesi  di  Ragusa

cannata-salvatoreIl Vescovo di Ragusa, mons. Carmelo Cuttitta, ha nominato i Vicari Foranei delle quattro zone pastorali della nostra Diocesi. Per il Vicariato di Ragusa sarà padre Salvatore Cannata attuale parroco della parrocchia San Giuseppe Artigiano di Ragusa. Per il Vicariato di Vittoria è stato confermato padre Mario Cascone. Per il Vicariato di Comiso sarà padre Salvatore Bertino attualmente parroco della parrocchia Santi Apostoli di Comiso. Per il Vicariato dei paesi Montani (Giarratana, Monterosso Almo e Chiaramonte) sarà padre Salvatore Vaccaro attuale parroco della parrocchia S. Maria La Nova di Chiaramonte Gulfi.

 Osservazioni di Legambiente – Edison triplica l’impianto di trivellazione della piattaforma Vega B difronte alla costa iblea, da quattro a dodici pozzi

 

politica-abruzzo_rapporto-legambiente-sul-consumo-di-suolo-in-abruzzo1Riceviamo e pubblichiamo: “Incurante del fatto che a causa del cambiamento climatico provocato dall’uso del petrolio i ghiacci artici si sciolgono a un ritmo più veloce del passato innalzando il livello del mare (al Polo Nord a novembre si sono registrati valori mensili di 10 °C superiori rispetto alla media e a Natale in alcune parti dell’Artico si sono raggiunti valori di 20 °C oltre la norma), che a  Palermo addirittura manca l’acqua a capodanno perché in Sicilia piove sempre di meno, e che il riscaldamento globale aumenta i rischi ambientali per la popolazione civile, Edison vuole triplicare i pozzi della piattaforma Vega B con la quale vuole estrarre petrolio nel mare ibleo. Eppure – sostiene Claudio Conti del direttivo regionale Legambiente – proprio sull’area del campo Vega è presente una delle più importanti strutture tettoniche dell’area iblea, la Linea di Scicli, rappresentata da una faglia orientata NNE-SSW che è considerata attiva anche per la presenza di vulcani di fango sul fondale marino, e le trivellazioni potrebbero scatenare terremoti. Ma non è soltanto questo a preoccupare Legambiente: l’area dove sarà ubicata la costruenda piattaforma Vega B rientra all’interno della fascia di protezione delle dodici miglia dal sito di interesse comunitario “Fondali Foce del Fiume Irminio” all’interno della quale sono interdette le trivellazioni. Solleva infine forti perplessità  il livello di progettazione che sembra non in linea con le esigenze richieste da una istruttoria di Valutazione di Impatto Ambientale. Il progetto di trivellazione non è in grado  di fornire ogni informazione utile alla corretta valutazione degli impatti ambientali e l’elaborato proposto è soltanto un’idea progettuale ancorché estremamente elaborata. Per tali motivi, ma anche per altri, Legambiente Ragusa ha presentato le osservazioni alla Valutazione di Impatto Ambientale al Progetto Vega B per dire ancora una volta basta alla ricerche di petrolio nelle nostre acque. Fa piacere che insieme a Legambiente ha presentato le osservazioni , oltre alla ex Provincia di Ragusa sempre presente con i suoi pareri sui progetti di  trivellazioni, anche il comune di Scicli dando un segnale positivo della sensibilità ambientale della nuova amministrazione. Sorprende invece l’assenza del comune di Ragusa notoriamente amministrazione No Triv”.  Firmato Circolo Il Carrubo Legambiente Ragusa

Nota dei consiglieri di opposizione del Comune di Ragusa

img-20161231-wa0010Riceviamo e pubblichiamo: “I 5 stelle che in piazza fanno il ‘vaffa’ ed attaccano tutti, laddove governano fanno il contrario e nascondono le carte ai Consiglieri comunali. Stanotte è arrivata la Polizia a Palazzo di Città a Ragusa perchè i Consiglieri non hanno potuto fare altro che denunciare l’impossibilità a svolgere il proprio ruolo e la propria funzione di Consiglieri Comunali a causa della prepotenza e dell’uso spregiudicato del potere da parte dei 5 stelle.  L’amministrazione Piccitto e i 5 stelle hanno scritto stanotte la pagina più nera e vergognosa per la storia del Consiglio Comunale di Ragusa e per la città di Ragusa. I 5 stelle sono allergici alle regole, alla trasparenza, alla democrazia e non hanno voluto dare ai Consiglieri Comunali ciò che è dovuto. Gli atti contabili tesi a capire perchè hanno movimentato 20 milioni di euro con variazioni di bilancio con carattere di urgenza. E’ questo il resoconto di quanto consumatosi in queste settimane con l’epilogo, stanotte, della presenza anche della Polizia. Come Consiglieri Comunali siamo stati esautorati dalla possibilità di esercitare il nostro ruolo, non c’è stato consentito di svolgere il controllo sugli atti amministrativi. Non hanno nemmeno i numeri, un consiglio comunale spaccato in due, e continuano a fare gli arroganti e i prepotenti. I 5 stelle si sono assunti, con questa vergogna delle variazioni di bilancio con carattere di urgenza portati avanti dall’assessore Stefano Martorana, una competenza non propria approvando un atto che proprio qualche giorno prima era stato sonoramente bocciato in aula. Hanno approfittato dell’assenza di un esponente delle opposizioni per tentare di ‘riparare’ ad un atto arbitrario ed illegittimo, un atto non trasparente per continuare ad alimentare clientele e prebende.  E questi sono quelli che parlano di ‘bilancio partecipato’! Le opposizioni tutte, senza distinguo, senza diversità, hanno ancora una volta dimostrato, con impegno competente e presentando decine di pregiudiziali ben documentate, di essere coerenti con il mandato elettivo e che è possibile fare la Buona Politica. Abbiamo argomentato le ragioni del dissenso, abbiamo trovato l’assenza di argomentazioni ed il muro di gomma rispetto alla richiesta degli atti. Non siamo stati messi nelle condizioni di operare in serenità e nel rispetto delle norme. Impugneremo l’atto amministrativo e l’intera procedura per dimostrare, e su questo siamo confortati dai principali giuristi siciliani che il deliberato prima assunto dalla giunta municipale e poi dalla maggioranza consiliare è assolutamente sbagliato. Intriso di errori, imperfezioni e illegittimità. Occorre voltare pagina. Anche perché non siamo così sicuri che Piccitto per il futuro della città abbia la maggioranza politica necessaria per potere dare stabilità e governabilità alla città. Tutto ciò certifica la debolezza della linea politica di una giunta ormai arrivata al capolinea. Da domani inizia un altra storia”. Firmato I consiglieri di opposizione

COMUNE DI RAGUSA, LA PREPOTENZA GRILLINA COSTRINGE LE OPPOSIZIONI A CHIAMARE LA POLIZIA

 

img-20161231-wa0009L’ultima notte del maledetto 2016, roba da ricordare per noi ragusani. E’ arrivata la Polizia, quella che acciuffa i cattivi e mette ordine, ed ha raccolto la denuncia, disperata e sincera, delle opposizioni, tutte, senza distinguo, senza rivalità, senza le giuste differenze di idealità e provenienza, tutte unite in una sofferenza che doveva essere raccolta da un organismo terzo, imparziale e severo, per avere memoria e traccia del dramma che si stava consumando nella nostra casa Comune. Mai in questa città il filo del dialogo tra le parti politiche per quanto possa essere stato, nel corso della storia, sottile e fragile, era stato spezzato sotto i colpi della violenza del potere, e ora quei giovani che volevamo portatori di entusiasmo costituzionale, di freschezza comportamentale, e a cui Ragusa aveva donato il cuore, la fiducia, la passione, la speranza – i grillini –  hanno massacrato valori e tradizioni forzando la legge, offendendo l’intelligenza e la dignità del consiglio. Le variazioni di bilancio – che da un mese sono l’oggetto misterioso del governo Piccitto intestarditosi nel negare il diritto di conoscenza degli atti calpestando l’unico momento di reale controllo della spesa pubblica che il consiglio comunale esercita – hanno rivelato la pochezza di struttura dei cinquestelle e  la loro coltivata ignoranza che li porta inevitabilmente all’ossequio della giunta, del capo – il primo cittadino – come unica forma rappresentativa di esistenza avendo paura di ascoltare il dubbio che attraversa i loro animi. Lo sapevano, i consiglieri cinquestelle, che l’atto portato in consiglio non camminava ed infatti il 16 dicembre era stato bocciato grazie a qualche fortuita assenza e alla ribellione di una grillina dissidente, e sapevano che riproporlo era insensato ed illegittimo. Lo sapevano perché lo ammettevano nei colloqui privati con i giornalisti – in testa il presidente Antonio Tringali – lo sapevano perchè in queste settimane sono stati interrogati i migliori amministrativisti d’Italia, e ciononostante non hanno avuto la forza morale e politica di dire a Piccitto di fermarsi scegliendo invece corazza ed elmo, quello romano, muscolare, senza domande, senza parola. E’ stata una giornata terribile lì, dentro quell’aula. Ore ed ore di uno scontro struggente: da una parte l’opposizione che chiedeva e richiedeva di dare risposte articolate e piene a quel fiume inarrestabile di ragioni giuridiche in cui l’errore era palese, implorando di poter vedere i conti e gli impegni assunti in bilancio, e, dall’altra, il Palazzo, il sistema, quello dei dirigenti non più servi dello Stato ma braccio operativo dei capricci del comandante in capo, quello che li sceglie e a cui bisogna avere occhio di riguardo e rispetto vero, siculo, che non conosce tentennamenti. Non li hanno prodotti, ed era semplice e possibile, gli elaborati con i numeri; non volevano che qualcuno mettesse il naso in quel che pensiamo sia la naturale miseria della provincia siciliana: qualche manifestazione, qualche festino, la solita carezzina con contributo all’associazione amica, qualche rattoppo tardivo per mancata programmazione, denari risucchiati a comparti ben più seri, ipotizzabile quello dei lavori pubblici, nobili destinazioni che possono prendere altre strade più facili dove si raccoglie consenso. Venti milioni di euro: una cifra che merita attenzione. Ma l’opposizione ha avuto di fronte per nove ore la ripetitività vuota degli apparati che blindavano Piccitto ed è stata costretta a registrare e fissare quella prepotenza facendo bene a chiamare le forze dell’ordine. La Polizia ha raccolto le denunce dei consiglieri di opposizione che saranno trasmesse alla Procura. E’ giusto che si vada avanti, è giusto che il comportamento del segretario generale Dottore Vito Scalogna venga esaminato. E’  giusto stabilire i confini del lecito e del legittimo. Si deve sapere se c’è stato abuso di potere, omissioni di atti d’ufficio, negligenza. La via giudiziaria verrà intrapresa, l’opposizione non potrà più fermarsi, dovrà dare corpo a questa neonata dignità politica. L’arroganza dei grillini – forti di maggioranza e fascisti di sostanza – ha portato al miracolo: una opposizione generosa, e non per capacità spettacolare o eleganza retorica (a nessuno importa – con questa crisi che sta uccidendo la città che ogni giorno vede decine di disoccupati aggiungersi alla schiera dei cittadini perduti nell’incertezza- l’esercizio di stile) che ha sfondato il  muro di rigidità offerto dai cinquestelle penetrando  in uno spazio che supera la contingenza vividissima delle carte negate e che ci proietta in una dimensione di preoccupata riflessione sul mondo cinquestelle purtroppo assolutamente aderente negli usi e costumi a quel che volevamo spazzar via. La richiesta ossessiva degli atti è il tentativo strenuo di riportare il governo Piccitto ad una possibilità di ricostruzione democratica degli assetti che sostengono la città attraverso una condivisione basata sui principi comuni. Non basta a una città  senza speranza  – reggono solo gli statali e i professionisti –  l’ordinaria amministrazione e la stentata manutenzione. Dall’ultima provincia d’Italia infettata dalla speculazione edilizia, dal clientelismo, dall’illusione dell’effervescenza imprenditoriale, serviva una idea più complessa, articolata e visionaria del futuro. Siamo finiti con la tassazione comunale alle stelle, gli assessori che non lasciano il posto da consiglieri, i malumori inghiottiti per le promesse di candidature palermitane e romane, il vomito incessante di pensierini minimi su facebook, ed ora persino il bilancio comunale fatto in casa senza sguardi indiscreti.  Le variazioni di bilancio sono state votate come voleva Piccitto, a scatola chiusa, senza confronto, senza dialogo, senza sforzo morale e intellettivo, senza gusto, senza profondità,  senz’anima. Non si è avuto il piacere – dalle 16 del pomeriggio del 30 dicembre alle  6 del mattino del 31- di sentire la voce dei grillini. E chi non ha parola, non ha pensiero. Che fine ha fatto allora la dissidenza interna, quella che da un anno chiede la testa di Stefano Martorana? Sussurra tra i corridoi, non riesce a tenere il culo in aula, non si espone, non si spinge, mormora, si inzitellisce nel bisbiglio viperigno infruttuoso e antipolitico da comari in giacca e cravatta. Che brutta fine per Stevanato e Agosta che di nascosto brigano e a chiamata rispondono! E’ stata una grande vittoria per le opposizioni questa sconfitta. Si sono battuti come leoni – Iacono, Ialacqua, Migliore, Tumino, Massari e gli altri consiglieri di seconda fila, tutti eroici in questa giornata difficile. L’opposizione è sempre innocente e il potere è sempre arrogante. E’ una delle poche certezze del nostro vissuto democratico. Rafforzare quello stato di debolezza e denunciare la violenza del potere è un esercizio salubre. Lo hanno fatto con orgoglio e tenacia.  Riguardo gli uomini, Tringali dopo questa esperienza da novello tenentino di campo non riuscirà di certo a guardare dritto negli occhi il consiglio nella sua interezza: non rappresenta più tutti gli eletti e le parti della città, non va oltre il suo ombelico. E Piccitto? Che vittoria è la sua? Ha sempre ragione, nei fatti, nel ritenere i suoi un’accozzaglia di imbecilli, ma ormai sfrutta la cosa e ne trae giovamento. Ieri sera in una battuta con un giornalista che gli rimproverava di non aver voluto far crescere il movimento e e di non avere educato i consiglieri ha esclamato con il vigore del quarantenne pieno di sbrigativa energia: -“Provaci tu, se ci riesci! Provaci! ”-  Non c’è alcun turbamento di coscienza, ha preso atto del materiale umano a disposizione ed ha scelto di guardare avanti, oltre come dicono loro. Manterrà il suo posto nel cuore di Grillo. E’ in cima alla lista mentre gli altri amministratori del movimento vanno scacando. Si prospetta fulgida carriera. E a noi? Dal sogno al reparto Celere.

“RAGUSA LATTE” VERSO LA CHIUSURA? PER CONFAGRICOLTURA LA LOTTA E’ APPENA INIZIATA: “VICENDA PARADOSSALE, PARE CI SIA UN BUCO DA 14 MILIONI DI EURO”

razza-sardo-modicanaConfagricoltura Ragusa esprime tutta la propria solidarietà agli allevatori ex Ragusa Latte per la protesta contro le mancate remunerazioni dalla vendita del latte da parte della cooperativa. La vicenda è paradossale! Una cooperativa che fatturava più di 20 milioni di euro con circa 300 soci conferitori nel giro di pochi anni è ridotta sull’orlo del fallimento con un buco che pare sia di 14 milioni di euro e con 150 aziende, per lo più a conduzione familiare, costrette quasi alla chiusura per l’impossibilità di far fronte a debiti nei confronti di fornitori (sopratutto mangimifici). Sono stati presentati dagli allevatori vari esposti in procura ed oggi si chiede con forza che gli organi preposti (Guardia di Finanza in primis) continuino nell’attività di verifica delle cause del dissesto che faccia luce su tutta la vicenda. Confagricoltura Ragusa sarà al fianco degli allevatori nelle prossime iniziative che si intendono intraprendere (a partire da quella già fissata del 3 Gennaio presso la Ragusa Latte) insieme alle altre organizzazioni ed al Movimento dei Forconi di Mariano Ferro che oggi ha manifestato insieme agli allevatori ragusani nelle loro giuste rivendicazioni.

RAGUSA, IN SCADENZA IL SERVIZIO BIENNALE PER LA GESTIONE DEGLI STALLI A PAGAMENTO

mario-chiavola-2Scade a giorni il servizio biennale per la gestione degli stalli a pagamento affidato alla società Tmp. A segnalarlo il presidente dell’associazione “Ragusa in Movimento”, Mario Chiavola, che ha raccolto le preoccupazioni degli operatori i quali si dicono perplessi per il fatto che nessun tipo di bando sia stato ancora predisposto, almeno per quanto appreso, dal Comune. “Il problema non è tanto per la prosecuzione del servizio – sottolinea Chiavola – perché è chiaro che sarà predisposta l’ennesima proroga, quanto per il mantenimento dei livelli occupazionali. Ci preoccupiamo di capire quale sarà l’approccio dell’ente di palazzo dell’Aquila rispetto a questa delicata problematica nella speranza che possa essere assicurata la dovuta salvaguardia a tutti coloro che si sono spesi per garantire che il servizio in questione sia espletato al meglio. Ci auguriamo che il Comune acceleri i tempi per fare in modo che l’assegnazione avvenga rispettando appieno le regole e tutelando i lavoratori”.

 

 

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