30-04-2024
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ARRESTATO RAPINATORE SERIALE: 8 COLPI IN 6 MESI NELLE FILIALI DELLA BAPR – Firmava le rapine mandando baci alle dipendenti

CARTELLONEsmackformato a3Le rapine compiute nelle sedi Bapr delle province di Ragusa, Catania, Siracusa e Messina da luglio a dicembre 2013, gli hanno fruttato 100 mila euro. La carriera di Salvatore Cavallaro, 22 anni catanese, soprannominato il “ladro gentiluomo” perchè amava mandare baci alle dipendenti delle banche dopo averle rapinate, si è conclusa, guarda caso, proprio il giorno di San Valentino. Gli agenti della Squadra Mobile di Ragusa, collaborati dai colleghi delle Squadre Mobili di Siracusa, Catania e Messina lo hanno arrestato nella sua casa di Camporotondo etneo: perfino ai poliziotti che lo hanno ammanettato, Cavallaro ha mandato dei baci, per non smentirsi. Gli inquirenti – l’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ragusa su richiesta della Procura della Repubblica iblea, – gli contestano otto rapine. La prima il 26 luglio del 2013 nella filiale della Banca Agricola popolare di Ragusa di Modica alta, per un bottino di 10 mila euro, poi il 23 agosto nella filiale di Piedimonte etneo per una refurtiva di 9 mila euro. Cavallaro agì il 3 settembre nella filiale di Avola, mettendo a segno il suo colpo più proficuo: il bottino fu di 30 mila euro. Fu proprio in occasione di questa rapina che i fotogrammi delle telecamere riuscirono ad indirizzare gli investigatori sulla pista del rapinatore seriale. Altro indizio importante, il forte accento etneo, fece restringere il cerchio delle indagini sui possibili rapinatori seriali catanesi. L’uomo non era mai stato fotosegnalato, per cui agiva in maniera sfrontata, a volto scoperto senza alcun timore di essere ripreso, e ciò nonostante fosse anche un cliente di fiducia della Bapr. Via via, gli inquirenti hanno avuto la conferma che l’autore dei tanti colpi alle filiali della Bapr della Sicilia orientale era un delinquente seriale. Nel settembre del 2013 ha fatto altri due colpi: il 12 a Comiso, bottino 12 mila euro, e il 25 a Bronte (refurtiva di 7 mila euro). Agiva sempre nello stesso modo. Entrava in banca, e all’improvviso con un balzo saltava il bancone ed estraeva il taglierino: dopo aver rassicurato i dipendenti dell’istituto di credito li esortava a cedergli velocemente tutto il denaro in cassa e si lamentava solo qualora fossero stati lenti o le casse avessero pochi contanti. Altro indizio che ha tolto ogni dubbio sulla serialità delle rapine compiute da luglio a dicembre dello scorso anno, la straordinaria altezza del rapinatore: Cavallaro è alto un metro e 98 centimetri. Ad ottobre ha derubato la filiale di Capo D’Orlando, portandosi a casa 11 mila euro e altri diecimila li aveva rubati (il 17 ottobre) nella sede Bapr di Pozzallo. L’ultimo colpo, il meno proficuo, quello eseguito di nuovo nella filiale di Piedimonte etneo, che gli ha procurato una refurtiva di “soli” 1500 euro. Alla fine il cerchio si è stretto intorno a lui, grazie alla sinergia delle Squadre Mobili. La polizia è riuscita a fermare la straordinaria escalation di questo giovane rapinatore, dopo sei mesi di indagini. 

Residui operazione “Rosa Cambra” – In carcere spacciatore

SCARDINO VINCENZOI militari della Stazione Carabinieri di Santa Croce Camerina hanno arrestato un noto pregiudicato santacrocese per un cumulo di pena per spaccio di stupefacenti. Vincenzo Scardino, 42 anni, già avvisato orale, già sorvegliato speciale, gravato da condanne per ricettazione, furto, porto di arnesi da scasso, violazioni della sorveglianza speciale e spaccio di stupefacenti, è finito in carcere dove deve scontare un residuo di pena di tre anni, otto mesi e venticinque giorni di reclusione, nonché diciottomila euro di multa. Scardino era stato arrestato nell’agosto 2001 nell’ambito dell’operazione “Rosa Cambra” in concorso con altre tredici persone accusate di avere acquistato droga a Vittoria e di averla trasportata e venduta a Santa Croce e Scoglitti. 

Marina di Ragusa, recuperati due scooters rubati a Donnalucata

Nuova immagine (1)I militari della Stazione Carabinieri di Marina di Ragusa, nel corso della notte, hanno recuperato due scooters rubati e abbandonati da due ladri intercettati sulla litoranea tra Donnalucata e Marina di Ragusa. Dopo le tre, un’autopattuglia dei carabinieri di Marina di Ragusa era intenta a perlustrare le contrade verso mare. Incrociati due motocicli provenienti da Donnalucata, i militari hanno invertito la marcia per controllare i conducenti. Vista la manovra dell’autopattuglia sugli specchietti, i due motociclisti, ritenendo che la fuga in moto potesse non essere proficua, hanno arrestato i mezzi nei pressi di un area boschiva e si sono inoltrati tra la vegetazione con i carabinieri alle calcagna. I due fuggitivi sono riusciti a sparire, sebbene i carabinieri abbiano cercato tra la vegetazione fino all’alba. I due scooters sono stati restituiti ai proprietari. 

MUORE CICLISTA MAROCCHINO INVESTITO AD ACATE – NASCONDEVA HASCHISH IN UN CALZINO

IMG-20140216-WA0008Omar Errahali, pregiudicato di 31 anni, è deceduto alle ore 19.30 di sabato in ospedale a Vittoria per arresto cardiocircolatorio a causa di un trauma cranico e agli organi toracico-addominali. Il giovane marocchino, che si trovava in Italia senza permesso, era stato investito alle ore 17 sulla strada provinciale n. 87 da un Fiat Iveco Magirus condotto da un vittoriese di 48 anni con precedenti di polizia: l’uomo è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Ragusa per il reato di omicidio colposo. Il Pubblico Ministero ha disposto la custodia della salma, il cui riconoscimento è stato effettuato da un cugino della vittima. Durante l’ispezione cadaverica, il personale sanitario ha rinvenuto all’interno di un calzino del cadavere circa 10 grammi di sostanza stupefacente suddivisa in stecchette. A questo proposito vista la presenza dell’hashish nel calzino e i precedenti specifici del marocchino (era stato arrestato dai carabinieri nel 2009) gli inquirenti non escludono l’ipotesi che il giovane svolgesse la funzione di corriere della droga in bici. I mezzi coinvolti nell’incidente sono stati sequestrati. I documenti di guida e di circolazione del camionista sono risultati regolari. 

RAPINA A MANO ARMATA A BAR DI VITTORIA

OLYMPUS DIGITAL CAMERASabato alle ore 19 i Carabinieri sono intervenuti sulla stradale per Acate dove il gestore di un bar, annesso al distributore di carburanti Tamoil, ha denunciato che tre sconosciuti col volto coperto da passamontagna, di cui uno armato di pistola, avevano fatto irruzione nel bar rubando dal registratore di cassa circa 2.000 euro. I tre sono poi fuggiti a bordo di una Fiat Panda. L’auto utilizzata dai rapinatori è stata rinvenuta in via Elsa Morante. Il mezzo, che era stato rubato lo scorso 8 febbraio a Santa Croce Camerina, è stato sottoposto a sequestro per i rilievi scientifici del caso da parte degli esperti del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Vittoria. I carabinieri stanno anche visionando le registrazioni delle telecamere di sicurezza del bar e di quelle piazzate nelle vie che i rapinatori avrebbero percorso durante la fuga.

MUORE CICLISTA MAROCCHINO INVESTITO AD ACATE – NASCONDEVA HASCHISH IN UN CALZINO

112 carabinieri nuovoOmar Errahali, pregiudicato di 31 anni, è deceduto alle ore 19.30 di sabato in ospedale a Vittoria per arresto cardiocircolatorio a causa di un trauma cranico e agli organi toracico-addominali. Il giovane marocchino, che si trovava in Italia senza permesso, era stato investito alle ore 17 sulla strada provinciale n. 87 da un Fiat Iveco Magirus condotto da un vittoriese di 48 anni con precedenti di polizia. Durante l’ispezione cadaverica, il personale sanitario rinveniva  in un calzino del cadavere circa 10 grammi di sostanza stupefacente suddivisa in stecchette. I mezzi coinvolti nell’incidente sono stati sequestrati. I documenti di guida e di circolazione del camionista sono risultati regolari. Il Pm ha disposto la custodia della salma presso l’obitorio dell’ospedale.

Mostra droga ai compagni, il preside chiama i carabinieri

I carabinieri hanno segnalato alla Prefettura un 15enne che è stato sorpreso da un insegnante in un istituto superiore di Chiaramonte Gulfi mentre, in classe, mostrava ai compagni una bustina contenente un po’ di marijuana. Il docente ha avvertito il dirigente scolastico, che ha chiamato i carabinieri. I militari hanno sequestrato la droga e segnalato il ragazzo come assuntore.
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Beve da una bottiglia, ma è un antiparassitario

Il titolare di un’azienda agricola di Vittoria, è stato denunciato dai carabinieri dopo che il padre pensionato il 31 gennaio scorso ha bevuto da una bottiglia una modesta quantità di un antiparassitario scambiandola per acqua. Ora è in prognosi riservata nell’Ospedale Guzzardi di Vittoria per “esotossicosi da hydrogen cyanamide”. L’antiparassitario che ha ingerito é il “Dormex”, del quale sono vietati dal 2008 l’utilizzo e la vendita dal 2008. Il figlio deve rispondere di lesioni personali colpose, omissione colposa di cautele o difese contro disastri o infortuni sul lavoro e di una serie di violazioni relative agli obblighi del datore di lavoro. L’incidente è avvenuto in un terreno di contrada “Biddine-Soprano” di Acate di proprietà dell’azienda, che ha sede a Mazzarrone, dove il pensionato andava saltuariamente ad aiutare il figlio.
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DROGA A MINORENNI, BLITZ DEI CARABINIERI

I carabinieri hanno tratto in arresto quattro cittadini stranieri perchè accusate di far parte di una rete di spacciatori di hascisc e marijuana tra Scoglitti e Santa Croce. Dalle indagini è emerso che quotidianamente venivano smerciate alcune centinaia di dosi e il volume di affari si aggirava sulle diverse migliaia di euro alla settimana. Nove i provvedimenti restrittivi emessi dal gip del Tribunale di Ragusa Claudio Maggioni. Cinque indagati sono riusciti a sfuggire all’arresto. Gli arrestati sono Rojdi Messaoudi, 28 anni algerino, Sluma Marouan, di 28, tunisino, Thameur Mejri, di 28, tunisino, Amir Slouma, di 27, tunisino. Le indagini sono cominciate nel maggio 2013 e si sono concluse nel luglio successivo, coordinate e dirette dal Procuratore della Repubblica di Ragusa Carmelo Petralia e dal sostituto procuratore Serena Menicucci.
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COMISO, ARRESTATO GIOVANE PUSHER

Un diciassettenne con piccoli precedenti di polizia, è stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri della Compagnia di Vittoria, mentre era intento a cedere droga a due diciottenni comisani. Il contatto e lo scambio dei 2 involucri di marijuana (del peso di 3 grammi) è avvenuto alle 20.45 di giovedì
presso una sala giochi di Comiso. Appena il pusher ha ceduto le due dosi sono intervenuti i due militari che hanno fermato sia gli acquirenti, trovati in possesso della sostanza stupefacente, che lo spacciatore. Il giovane è stato perquisito e nella tasca del giubotto sono stati trovati 75 euro e 4 involucri in carta stagnola contenenti marijuana. I carabinieri hanno poi perquisito anche lo scooter del diciassettenne rinvenendo, all’interno del bauletto, altri 11 involucri per un totale di 21 grammi di sostanza stupefacente.
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ACCIUFFATO LADRO

Lo scorso aprile, a Vittoria, c’era stato un furto in una abitazione del centro storico dove erano stati trafugati apparecchi tecnologici, oro, oggetti in argento, per un danno complessivo di alcune migliaia di euro. La Polizia Scientifica dopo un accurato sopralluogo e prelievo di tracce e frammenti di linee papillari da superfici varie ha permesso che si trovasse il ladro. Le impronte erano di B. A. un 18enne, nato a Vittoria di origine tunisina, pregiudicato con precedenti specifici per reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti. Il giovane è stato segnalato all’autorità giudiziaria in stato di libertà, per il reato di furto aggravato in abitazione.
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Controlli sale giochi e sale scommesse di Ragusa: nessun illecito

La verifica nelle sale scommesse e video giochi del capoluogo eseguita dai Carabinieri della Compagnia del capoluogo mercoledì pomeriggio ha fatto emergere una situazione regolare. I militari hanno accertato che in nessuna delle sale monitorate erano presenti minori intenti a giocare, cosa vietata dalla legge, nè sorvegliati speciali ai quali è vietato l’ingresso in questi luoghi.
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DENUNCIATO TUNISINO A MARINA DI ACATE Aveva accoltellato un connazionale

Si è risolto il caso dell’accoltellamento avvenuto il 25 gennaio in contrada Macconi, nel territorio di Marina di Acate. In quella giornata un tunisino di 28 anni era stato trasportato d’urgenza all’ospedale Guzzardi di Vittoria. I medici lo avevano sottoposto ad un delicato intervento chirurgico al braccio destro, per risanare l’arto da una profonda ferita provocata da un coltello. I carabinieri del Comando Compagnia di Vittoria hanno individuato l’autore dell’aggressione: si tratta di S.Z., ventenne tunisino, senza fissa dimora, pregiudicato che avrebbe aggredito il suo connazionale per futili motivi legati a contrasti personali. I militari hanno denunciato l’aggressore alla Procura della Repubblica di Ragusa per il reato di lesioni aggravate.
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Acate, arrestato pregiudicato

I carabinieri della stazione di Acate hanno tratto in arresto il pregiudicato Francesco Petino, vittoriese residente ad Acate, in esecuzione dell’ordinanza emessa dal Tribunale di sorveglianza per il distretto della Corte di Appello di Caltanissetta. Il bracciante agricolo deve espiare 1 anno e 8 mesi di reclusione per il reato di furto aggravato commesso a Gela nel 2006. L’uomo era stato colto in flagranza mentre rubava sabbia sul litorale.
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INCIDENTE MORTALE A MODICA

Un uomo di 72 anni, è la vittima dell’incidente stradale avvenuto mercoledì sera in contrada Mauto. Una donna alla guida di una vettura avrebbe perso il controllo del mezzo a causa dell’asfalto reso viscido dalla pioggia. Il veicolo si è così scontrato con un furgone, che era diretto verso il viadotto Nino Avola, con al volante l’anziano che è morto in ospedale.
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La Guardia di Finanza intercetta due contrabbandieri di sigarette

La Guardia di Finanza di Vittoria ha sottoposto a sequestro 4,2 kg di sigarette di provenienza estera, importate illecitamente da due soggetti di nazionalità tunisina fermati, nel corso di un servizio di controllo del territorio, nei pressi del Mercato Ortofrutticolo. Entrambi i soggetti, B.A. di anni 35 e M.S. di anni 53, sono stati denunciati alla Procura.
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Vittoria, la Polizia arresta pregiudicato

I Poliziotti della Volanti di Ragusa hanno tratto in arresto, per violazione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel Comune di Vittoria, Giuseppe Scardino, 38 anni, sorpreso a circolare per le vie del centro cittadino. L’uomo è stato notato mentre si aggirava nelle adiacenze di via Nicastro a bordo di una utilitaria di colore scuro. Era in compagnia di altre due persone, entrambe vittoriesi, uno pregiudicato per reati in materia di stupefacenti, e l’altro incensurato ed alla guida del veicolo. Intimato l’alt al conducente e controllati gli occupanti, Scardino – che non era in possesso di alcun documento di riconoscimento – inizialmente ha fornito false generalità, ma i controlli successivi lo sbugiardavano. L’uomo – con precedenti penali per produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, oltraggio e minaccia a pubblico ufficiale e svariati reati contro il patrimonio – risultava già sottoposto alla misura di prevenzione e denunciato svariate volte per altrettante violazioni alla misura. Era stato arrestato nel 2008 per rapina a mano armata e sparatoria e scarcerato il 30 gennaio scorso. Il giorno dopo era stato sottoposto alla sorveglianza. Giuseppe Scardino ora è in carcere in attesa del processo per direttissima.
SCARDINO Giuseppe

RAGUSA, DENUNCIATO COLTIVATORE CANNABIS

In un terreno situato sopra la diga di Santa Rosalia aveva posizionato 10 grossi vasi di plastica contenenti piantine di “cannabis indica”. Per questo reato il trentaduenne modicano C.R., di professione giardiniere, è stato denunciato dai carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Ragusa. Le piante appartengono alla varietà “moby dick”, un nuovo tipo di erba molto più potente di quella tradizionale che arriva a superare il 20 per cento di principio attivo. L’uomo ha lasciato diverse tracce che hanno consentito ai militari di identificarlo. Infatti, è stato visto recarsi sul luogo della coltivazione, insieme alla sua convivente, dai pochi residenti del borgo abitato insediato nella zona della diga. Grazie alla testimonizanza degli abitanti si è risaliti all’identità del soggetto che ora deve rispondere del reato di coltivazione di stupefacenti.
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Controlli di Polizia

Nel corso dell’attività di prevenzione e controllo del territorio svolta dalla Polizia di Stato di Vittoria che ha visto un maggiore impegno di Volanti proprio nelle ore serali e tardo serali durante le quali sono stati registrati negli ultimi tempi diversi fatti delittuosi, sono stati segnalati all’Autorità Prefettizia due giovani assuntori di droga: M.M. ed M.V., trovati in possesso di marijuana.
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Materiale rubato restituito ai proprietari

Restituito al legittimo proprietario il computer, marca Asus, rinvenuto nel corso della perquisizione effettuata dalla Polizia sabato scorso a casa di G.V.V., una donna rumena del 1967 residente a Comiso. Il pc, rubato il venerdì precedente ad un uomo di Comiso che lo aveva lasciato in auto, è stato riconosciuto come proprio dal comisano, impiegato in una scuola della stessa cittadina. L’uomo ha dimostrato di esserne il proprietario anche attraverso l’inserimento di una password che gli ha consentito l’accesso ad alcuni programmi installati. In merito, poi, ai circa mille chili di rame già lavorato e pronto per la vendita trovati sempre sabato a casa di V.C. (nato in Romania nel 1967) personale dell’Enel ha certificato che si trattava di rame utilizzato per i cavi dell’alta tensione e rubato nella notte fra giovedì e venerdì nella zona di Chiaramonte. I cavi, dopo il dissequestro, saranno restituiti allo stesso Ente che provvederà al ripristino della corrente elettrica nelle zone prese di mira e quindi rimaste al buio. Restano ancora da individuare, invece, i proprietari di parte dell’altro materiale rinvenuto e sequestrato a casa di V.C. Il valore del materiale restituito ammonta a circa 6/7 mila euro per il rame. Dall’inizio dell’anno, in provincia di Ragusa, la Polizia di Stato ha sequestrato circa 3000 chili di rame rubato.
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