25-04-2024
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Archivio della categoria: Economia e Finanza

Tracciabilità pagamenti: novità per le pensioni oltre i 1000 euro

L’Adiconsum Ragusa fa sapere che le pensioni oltre i mille euro verranno pagate cash (in contanti) fino a giugno. Slittato da maggio a giugno, infatti, lo stop al pagamento contante delle pensioni oltre i 1000 euro. I pensionati avranno, quindi, ancora un mese di tempo per aprire un conto corrente sul quale far confluire l’accredito della propria pensione.

Federalberghi, i tre vicepresidenti nel direttivo regionale

La giunta regionale di Federalberghi ha deciso di cooptare i tre vicepresidenti provinciali, Giovanni Occhipinti, Pinuccio La Rosa, con delega agli stabilimenti balneari, e Paolo Failla, nel direttivo regionale. Soddisfazione, per l’importante risultato, viene espressa dal presidente provinciale Federalberghi Ragusa, Saro Dibennardo.

CONAD SICILIA INCONTRA L’ASSESSORE D’ANTRASSI

Incontro, lunedì presso la sede Conad Sicilia, tra l’Assessore regionale alle Risorse Agricole e Alimentari, dott. Elio D’Antrassi, e il management della cooperativa per un accordo finalizzato a promuovere “Vinipop”, progetto di valorizzazione dei vitigni autoctoni della Sicilia attraverso icone culturali isolane rivisitate in arte Pop. “Il nostro obiettivo – ha dichiarato l’assessore D’Antrassi – è quello di realizzare una filiera agroalimentare (agricoltore-cantinaGdo-consumatore) che crei valore per ciascun soggetto in una logica di razionalizzazione distributiva e del packaging, alla ricerca del miglior rapporto qualità-prezzo”. Il monovitigno siciliano di qualità sarà presentato in un brik caratterizzato dalle migliori icone culturali siciliane (il Satiro danzante e la Dea di Morgantina, per esempio) in chiave Pop Art. “Abbiamo accolto – ha dichiarato il direttore generale di Conad Sicilia, Giorgio Ragusa – con grande entusiasmo questo progetto perché siamo un’azienda cooperativa di 133 soci imprenditori, fortemente radicati nel territorio, che credono nella crescita sostenibile insieme al territorio”. “La bontà e le peculiarità dei prodotti siciliani – ha dichiarato Rosario Cannata, buyer dei vini Conad Sicilia hanno bisogno della forza della Gdo per poter beneficiare di efficaci azioni di promozioni e di una diffusione capillare nel territorio e noi siamo ampiamente disponibili ad aiutare le imprese locali in questo percorso di crescita”, ha concluso Rosario Cannata. Nei prossimi mesi i ViniPop saranno presenti sugli scaffali dei 160 punti vendita di Conad Sicilia: il primo passo del progetto di promozione.

DISOCCUPAZIONE IN PROVINCIA DI RAGUSA

La disoccupazione è un problema sempre più serio, che investe la provincia di Ragusa. E’ l’effetto nefasto della crisi, della diminuizione di opportunità lavorative da parte delle imprese, sempre più incapaci di offrire occupazione e sempre più impegnate a cercare di sopravvivere sul mercato, alle prese con i problemi della liquidità finanziaria. Già nei primi due mesi del 2012 si registra un aumento del numero di disoccupati. Questi sono dati reali, che si estraggono dalle analisi delle statistiche di flusso, cioè dai numeri provenienti dal “controllo di gestione”. In pratica, nei primi due mesi del 2012, facendo un confronto con i primi due mesi del 2011, si evidenzia che il numero delle “dichiarazioni di disponibilità” (chi è disoccupato presenta la “dichiarazione di disponibilità” a lavorare presso le varie sezioni del Collocamento) è cresciuto. Nel bimestre gennaio-febbraio 2011, all’ufficio di collocamento di Ragusa, che serve anche i Comuni di Santa Croce Camerina, Chiaramonte Gulfi, Giarratana e Monterosso Almo, erano 769 i soggetti che hanno dichiarato di essere disoccupati, e quindi disponibili a lavorare. Fra questi, 414 uomini e 355 donne. Un anno dopo, nel bimestre gennaio-febbraio 2012, i “disponibili a lavorare” su Ragusa e comprensorio sono diventati 966, di cui 539 uomini e 427 donne. Dato importante: sono soprattutto gli uomini, nel capoluogo, nel comprensorio camarinense e montano, quelli che cercano lavoro. Altro fattore evidente, che emerge da questo confronto, l’aumento del 25% di ricerca di lavoro, in questa porzione di territorio della provincia dal 2011 ad oggi. Passiamo a Vittoria. Nel bimestre gennaio-febbraio 2011, 471 persone si erano dichiarate disponibili a lavorare. Un anno dopo sono diventate ben 605. Quindi, su Vittoria, il cui ufficio collocamento segue anche i territori di Acate e Comiso, l’incremento è del 29%. Cioè, si registra un 29% in più di persone, rispetto all’anno precedente, che cerca lavoro. Emerge un dato inquietante. Se nei primi due mesi del 2011 erano 251 gli uomini disoccupati, nel gennaio-febbraio 2012 sono 324. Minori i numeri delle donne: 220 un anno fa, 281 al 28 febbraio scorso. Il fatto che ci siano più uomini alla ricerca di lavoro, potrebbe confermare che la disoccupazione a Vittoria è soprattutto legata al settore agricolo. E infine Modica. L’ufficio di collocamento modicano raccoglie anche i dati delle città di Pozzallo, Ispica e Scicli. C’è da dire che i dati di flusso degli ultimi anni, relativi a questo comprensorio, sono stati fra i più negativi. E adesso, facendo il confronto dei dati del bimestre gennaio-febbraio 2011 e gennaio-febbraio 2012, l’aumento che si registra, rispetto agli altri uffici di collocamento, è quello minore. Al 28 febbraio 2012, su Modica c’è un aumento di dichiarazioni di disoccupazione di circa il 4%. Nei primi due mesi del 2011 erano 2.049 le persone dichiaratesi disoccupate. Un anno dopo, le dichiarazioni di disponibilità sono diventate 2.104. Facendo la media fra i tre aumenti percentuali (25% su Ragusa, 29% su Vittoria e 4% su Modica) si arriva a circa il 19% in più di disoccupazione, analizzata sui dati di flusso. Quindi, considerato che nel 2011 erano 19.456 coloro i quali si sono dichiarati disoccupati in provincia, ad oggi questo numero avrebbe già superato la soglia dei ventimila.

CONFESERCENTI CONTRARIA A NUOVE AUTORIZZAZIONI PER LA SOMMINISTRAZIONE A RAGUSA IBLA

“L’abbiamo già ribadito più volte e, come abbiamo spiegato insieme ad Ascom e Cna, anche la Confesercenti di Ragusa contesta le ultime scelte dell’Amministrazione comunale in merito alle liberalizzazioni e ai nuovi rilasci di autorizzazioni per la somministrazione a Ragusa Ibla”. E’ quanto dichiara Pippo Occhipinti, presidente territoriale di Confesercenti Ragusa che entra nel merito del dibattito attualmente in corso in città con lo sblocco, da parte del Comune, dei permessi per aprire nuovi locali dediti alla somministrazione nel quartiere barocco. “Noi riteniamo che la posizione dell’Amministrazione a voler rivedere il provvedimento non sia assolutamente accettabile. Piuttosto che pensare a nuovi rilasci di somministrazione, l’Amministrazione farebbe sicuramente meglio se mettesse in atto quanto da noi in più occasioni proposto e cioè l’incentivazione di altre attività mettendo a disposizione i tanti locali di proprietà comunale, ristrutturati e chiusi. Solo attraverso una scelta di questo tipo – conclude Occhipinti – si potrebbe davvero pensare ad una politica di sviluppo turistico, creando magari degli angoli per lo shopping che attualmente mancano a Ragusa Ibla”.

CONCORSO ERCOLE OLIVARIO Secondo posto ai Frantoi Cutrera

Ancora una volta l’onore e il prestigio della Sicilia del food di qualità viene tenuto alto da due aziende del Consorzio Dop Monti iblei. All’importante concorso oleario “Ercole Olivario 2012” di Spoleto l’azienda Frontino Giuseppina di Buccheri e i Frantoi Cutrera di Chiaramonte Gulfi, si sono aggiudicati rispettivamente il primo e il secondo posto assoluti.

CONTRATTAZIONE SOCIALE, LA CISL LA CHIEDE PER TUTTA LA PROVINCIA

“La contrattazione sociale va rilanciata in tutta la provincia. Prendendo ad esempio l’attività svolta al Comune di Ragusa che dev’essere posta in evidenza come una esperienza guida assolutamente positiva”. E’ questo il senso dell’appello lanciato dal segretario dell’Ust Cisl Ragusa, Enzo Romeo, il quale sottolinea che le parti sociali hanno avuto, nel capoluogo ibleo, un confronto serrato e costruttivo con l’amministrazione e l’assessore ai Servizi sociali. “Da cui sono emersi – sottolinea Romeo – strumenti positivi come il protocollo sull’utilizzo dei voucher. Proprio per l’impostazione impressa alla contrattazione, ritengo che questo possa essere un esperimento da ripetere negli altri enti locali territoriali, fermo restando che siamo assolutamente consapevoli del fatto che negli altri Comuni la situazione finanziaria non è passabile come quella esistente al Comune di Ragusa. Ma proprio perché si riscontrano tali elementi di criticità, le Amministrazioni locali dovrebbero spingere al confronto con le parti sociali”. Il segretario Romeo spiega anche le ragioni. “Sono due gli ordini di motivi – sottolinea – che occorre prendere in considerazione. In primo luogo perché essendo portatori di interessi diffusi, le parti sociali possono garantire una visione più ampia delle problematiche e delle esigenze del territorio. Poi, proprio perché siamo attori – ha detto ancora Romeo – e abbiamo un ruolo nella mediazione sociale, le scelte condivise ci aiuterebbero a supportare alcune necessarie rinunce che gli enti locali sono costretti a dovere affrontare in seguito agli enormi tagli e alla grave crisi che le Amministrazioni stanno attraversando”.

 

ACCONCIATORI ED ESTETISTE UN INCONTRO FORMATIVO ORGANIZZATO DALLA CNA

Per la prima volta, in provincia di Ragusa, la Cna, in collaborazione con Schwarzkopf Professional, è riuscita a promuovere incontri informativi rivolti ad acconciatori ed estetiste. L’iniziativa, promossa dall’Unione Benessere e Sanità presieduta da Maria Carmela Modica Belviglio e di cui è responsabile provinciale Antonella Caldarera, mira a raggiungere obiettivi specifici volti a garantire un adeguato aggiornamento sulle tecniche più recenti rispetto a temi già individuati. Tre gli appuntamenti che si terranno nel mese di aprile. Si comincia lunedì nella sede della Cna in via Psaumida 38 a Ragusa. A partire dalle 15, e sino alle 20, Monica Corda, responsabile accademia della formazione Schwarzkopf Professional di Milano, affronterà i temi legati alla cosmetologia, alla sicurezza della cosmetica e alle correlate innovazioni tecnologiche. Lunedì 16 aprile, invece, sarà la volta del sales manager Guglielmo Olivieri che, sempre dalle 15 alle 20, parlerà della gestione e conduzione del salone di bellezza, soffermandosi sulla verifica in funzione del nuovo regime della tracciabilità finanziaria e della lotta all’evasione fiscale. L’ultimo appuntamento si terrà lunedì 30 aprile con la consulenza emozionale. Michele Capizzi e Davide Pantano, Yellow parrucchieri, esperti nella formazione e organizzazione del salone, anche in questo caso dalle 15 alle 20, concentreranno la propria attenzione sulla gestione del rapporto titolare di impresa e cliente e sulle motivazioni degenerative che portano alla perdita di clienti.

Dossier di Cittadinanzattiva. TASSA SUI RIFIUTI, RAGUSA FRA LE CITTA’ SICILIANE CON I MAGGIORI AUMENTI

Presentato il Dossier annuale sui rifiuti curato dall’osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva. La Sicilia, subito dopo la Campania, è la regione dove è più alta la spesa media annua del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani (48 euro in più rispetto alla media nazionale che si attesta a 246 euro). Fra le città siciliane, che hanno visto un incremento sul tariffario, vi è il capoluogo ibleo, Ragusa. “A più di dieci anni dal Decreto Ronchi del 1997 – si legge nel documento diffuso da Cittadinanzattiva a commento del Dossier -, nessun capoluogo siciliano, ad eccezione di Agrigento, è passato dalla Tarsu alla Tia. Inoltre, rispetto al 2010, tra i capoluoghi, Ragusa e Catania hanno fatto registrare un corposo incremento tariffario (rispettivamente +10,1% e +8,5%). Dal 2007 ad oggi – si legge ancora nella nota di Cittadinanzattiva – gli aumenti sono stati consistenti a Caltanissetta (+40%), Trapani (+34,6%) e Ragusa (+31,8%)”. Lo studio realizzato dall’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva è un’analisi a carattere nazionale del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani in termini di costo sopportato da una famiglia tipo di tre persone con reddito lordo complessivo di 44.200 euro ed una casa di 100 mq. L’indagine ha riguardato tutti i capoluoghi di provincia nel 2011. Dai dati diffusi da Cittadinanzattiva, a Ragusa, la famiglia tipo presa in considerazione nel 2007 pagava 198 euro di Tarsu, nel 2010 ne pagava 237, mentre nel 2011 la tariffa per i rifiuti è schizzata a 261 euro, con una variazione percentuale fra il 2010 ed il 2011 pari al +10,1% e fra il 2007 e il 2011 pari a +31,8%. Eppure i cittadini del Sud Italia producono meno rifiuti rispetto al resto della penisola, ma smaltirli costa loro di più rispetto al resto degli italiani. La media pro capite dei rifiuti prodotti al Sud è pari a 493 kg; ogni cittadino ragusano ne produce qualcosa in più rispetto alla media del Meridione, ovvero 514 kg (il dato è riferito al 2010 e Cittadinanzattiva lo prende dall’Ecosistema Urbano 2011 di Legambiente), e la città differenziava nel 2010 il 12,8% dei rifiuti (con un calo rispetto al 2009 del -2,8%, secondo i dati forniti da Cittadinanzattiva e attinti dall’Ecosistema Urbano 2011 e 2010 di Legambiente), mentre la media del Meridione d’Italia per quanto riguarda la differenziata è del 19%, quella del Centro Italia è del 25% e quella del Nord Italia del 48%.

NUOVE LICENZE AD IBLA. ASCOM E CNA “SCELTA GRAVE E PERICOLOSA”

Nonostante le liberalizzazioni, l’apertura di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande passa ancora dai Comuni che hanno la facoltà di tutelare particolari zone del territorio prevedendo divieti o limitazioni per sostenibilità ambientale, sociale e di viabilità. Cosa accade a Ragusa nei quartieri di Ibla e Marina? Dopo i danni provocati da un eccessivo rilascio di autorizzazioni all’apertura di bar e ristoranti, il sindaco di Ragusa aveva disposto nel 2010 di non consentire il rilascio di ulteriore autorizzazioni. A distanza di un anno e mezzo da quel provvedimento, l’assessore Migliore, ha ritenuto di volere rimodulare la determina sindacale perché, a suo dire, a Ibla sono venute meno le ragioni che avrebbero creato pregiudizio alla sostenibilità ambientale, ivi compresa la tutela dell’ordine pubblico e del controllo del consumo degli alcolici. A Marina di Ragusa, pur esistendo ragioni di sostenibilità ambientale, il Comune, intenderebbe allargare l’area in cui sarebbe consentita l’apertura di nuovi pubblici esercizi. All’Ascom e alla Cna la scelta non piace: “Noi riteniamo che, a differenza di Marina di Ragusa, il volere consentire l’apertura di nuovi bar e ristoranti a Ibla, è una scelta grave e pericolosa, specialmente per le ragioni addotte dall’assessore Migliore che appaiono ingiustificate. Infatti non si comprendono le scelte dell’Amministrazione comunale che se da un lato è propensa a consentire nuove aperture di bar e ristoranti a Ibla e a Marina di Ragusa, dall’altro, proprio in quelle zone, è altrettanto propensa ad emanare provvedimenti di limitazione dell’orario di apertura degli esercizi allo scopo di evitare l’inquinamento acustico, di garantire la quiete pubblica e l’ordine pubblico, soprattutto in estate”. Ascom e Cna chiedono che “l’assessore riveda il proprio intendimento, mantenendo ancora in vigore il divieto di nuove aperture di pubblici esercizi in particolare a Ibla”.

IMU, A RAGUSA SECONDA CASA ALL’8,6

Arriva la stangata e non solo dal governo Monti. Il Comune di Ragusa ha già comunicato nel corso di un convegno “tecnico” la botta che darà ai ragusani. Prima casa al 4 per mille, seconda 8,6. In media, si pagherà più del doppio rispetto all’Ici. Note dolenti sulla concreta applicazione della “nuova Imu” secondo quanto è emerso nella giornata di approfondimento organizzata dall’Associazione commercialisti. L’orientamento dell’amministrazione Dipasquale è stato dichiarato dal primo cittadino e dall’assessore Michele Tasca. “Per quanto concerne la prima casa, si pensa di mantenere la tariffa standard del 4 per mille. Per la seconda casa, invece, ci sarà un piccolo ritocco e si passerà dal minimo del 7,6 all’incremento di un punto percentuale (8,6 per mille) non dimenticando che il cinquanta per cento di queste somme andranno allo Stato. Si tratta di calcoli ancora non definitivi e che, però, sono gli unici possibili in quanto ci consentiranno – ha detto Tasca – di mantenere gli introiti dello scorso anno e, quindi, di non snaturare l’impalcatura del bilancio”.

PROTOCOLLO BANCHE – IMPRESE

Sarà attivato presto anche a Ragusa il protocollo nazionale d’intesa siglato tra l’Associazione Bancaria Italiana, Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, e Unioncamere finalizzato a favorire iniziative ed interventi che possano servire a migliorare il rapporto tra banche ed imprese a partire dalla possibilità di accesso al credito alle piccole aziende. A riguardo si è svolta una riunione alla Camera di commercio di Ragusa con numerosi esponenti del mondo bancario provinciale, e commercialisti. “La Camera di Commercio che è la casa delle imprese – ha ricordato Carmelo Arezzo – vuole imporsi come la sede in cui far convergere le comuni progettualità dei diversi partner che credono nella capacità delle nostre imprese di modificare il proprio approccio con le banche”.

Ragusa, Centro commerciale naturale “I Tre ponti”

Scaduto da qualche giorno il bando per accedere ai finanziamenti regionali per i centri commerciali naturali, il presidente de “I Tre ponti”, Gianni Giglio, sottolinea come il numero degli iscritti, per l’occasione, sia cresciuto di oltre l’ottanta per cento. “Da 21 che eravamo – dice Giglio – siamo passati a 37”.

Confcooperative, arrivata l’onda della crisi

“Consegno al presidente Mancini due chiavi, sono quelle delle strutture che abbiamo dovuto chiudere a causa del mancato pagamento da parte dei Comuni per i quali operiamo. Chiudiamo le strutture ma non ci arrendiamo e continueremo a seguire i nostri ragazzi anche a casa loro”. Sono le parole drammatiche di Rosanna Venerando, responsabile di una cooperativa per l’assistenza ai ragazzi disabili, nel corso dell’assemblea di Confcooperative che si è tenuta alla Camera di Commercio di Ragusa. Oltre ottanta cooperatori, e poi le istituzioni, i sindacati e le associazioni di categoria, hanno preso parte all’appuntamento. La cooperazione – ha affermato Gaetano Mancini, presidente regionale di Confcooperative e Commissario per la sede di Ragusa – rappresenta il migliore strumento per fare crescere la comunità. Sono le cooperative, infatti, a reggere l’onda d’urto della crisi e a mantenere alto il livello di produttività, occupazione e fatturato”. “In questi anni di crisi – ha affermato il commissario provinciale Gianni Gulino – le cooperative si sono distinte e difese meglio di altri sistemi di impresa, mantenendo l’occupazione, aumentando la produzione e sacrificando significativamente la redditività. Tutti gli indicatori economici confermano che le cooperative, nonostante tutto, hanno resistito alla crisi contribuendo al mantenimento dell’occupazione, anzi creando nuovi posti di lavoro specie nelle fasce più deboli. Le cooperative associate a Confcooperative sono 126, a cui aderiscono circa 2062 cooperatori con una buona percentuale di donne. I problemi? La crisi, i ritardi ormai cronici dei tempi di pagamento, le difficoltà di accesso al credito, i tagli sulle commesse e sulle tariffe”. Per molte cooperative, non pagate da mesi, dai Comuni, la situazione è ormai insostenibile.

COOPERAZIONE: AL VIA I PROGETTI STANDARD ITALIA-TUNISIA

Lunedì prossimo, 26 marzo, a Ragusa si svolgerà il Forum di lancio del II bando per Progetti standard del programma di cooperazione, finanziato dal Programma Idi, cooperazione transfrontaliera Italia-Tunisia 2007 2013, che vede il Dipartimento Programmazione della Regione Siciliana come autorità di gestione congiunta del programma. L’evento, che si terrà al Castello di Donnafugata, sarà introdotto alle ore 10,30 da un intervento dell’assessore per l’Economia della Regione Siciliana, Gaetano Armao, con una relazione sui risultati del programma e le prospettive future della cooperazione con la Tunisia. Al Forum parteciperà, inoltre, la rappresentante del Ministero degli Investimenti e Cooperazione internazionale tunisino, Mme Karima Ghribi, in qualità di punto di contatto nazionale del programma Italia-Tunisia. Il bando ha una disponibilità finanziaria di circa 8.220.000 euro da allocare per progetti di un valore massimo di 800.000 euro della durata di 18 mesi e centrati sui temi della integrazione economica, dello sviluppo sostenibile e della cooperazione culturale e scientifica. Nel corso dell’evento di lancio del bando, verranno illustrate le priorità, i criteri di eleggibilità e le procedure di presentazione del dossier di candidatura.

ATO AMBIENTE, DIETRO FRONT SUI 19 CO.CO.PRO

Ci hanno ripensato, sindaci e liquidatori, gli sarà sembrato brutto, visto il clima, transigere con i raccomandati in attesa di stabilizzazione. Dall’accorato appello di Giovanni Cosentini che riuscì a convincere l’intera platea sull’unica strada percorribile – trovare una soluzione interna – si è passati alla prudente attesa di un verdetto del giudice. In pochi mesi tutto è cambiato, ed anche a Ragusa la politica non può più esibire lo sfacciato privilegio come una prerogativa naturale e legittima. Il dibattito apertissimo sui confini della corruzione inizia ad imbarazzare persino la nostra classe politica. E così l’assemblea dell’Ato ambiente ha revocato la delibera del 7 dicembre scorso con cui si era deciso di procedere alla transazione – un accordo – con i 19 lavoratori a progetto il cui contratto è scaduto appunto a dicembre. Ricordiamo la forte presa di posizione da parte del partito democratico ragusano che ha avuto il merito di denunciare la pratica clientelare con cui gran parte di quell’assunzioni avvenne: nè merito, nè caso, nè concorso, bensì vicinanza amicale e parentale con gli amministratori della società che, come si sa, non ha mai gestito i rifiuti, e che da tempo deve essere liquidata.

CONAD SUPERSTORE APRE A VITTORIA

Giovedì mattina ha aperto le porte al pubblico il Conad Superstore di c.da Boscospiano, a Vittoria con il tradizionale taglio del nastro eseguito alla presenza del sindaco Giuseppe Nicosia, di autorità istituzionali, dei dirigenti Conad e di tutto lo staff del punto vendita. Conad Sicilia insieme al gruppo Giudice ha dimostrato di avere il coraggio di investire nella città di Vittoria, credendo nel territorio e nelle sue risorse. “Ci auguriamo – afferma Giorgio Ragusa, direttore Generale di Conad Sicilia – che il nostro intervento, finalizzato ad offrire al cliente il più ampio ventaglio di scelta e di opportunità, in termini di qualità, servizio e convenienza, sia una risposta positiva alla domanda di occupazione e crescita della città. Abbiamo trovato, infatti, con il sindaco una positiva sinergia in questa direzione. Da un lato abbiamo evitato l’abbandono e il degrado di un’importante struttura commerciale, garantendo ben 34 posti di lavoro a rischio. Dall’altro il Comune ha già provveduto, attraverso l’Amiu, alla pulizia straordinaria dell’area, con interventi finalizzati al miglioramento della zona. E’ nostra intenzione – continua Ragusa – far diventare il centro commerciale un punto di aggregazione per tutta la Città di Vittoria”. Il nuovo punto di vendita si estende su 1.500 mq di superficie, ha 34 addetti e 7 casse.

AEROPORTO DI COMISO FRA QUELLI DI SERVIZIO?

Un articolo apparso sul Sole 24 Ore di giovedì ha innescato una serie di interventi in merito all’aeroporto di Comiso. Sarebbe, infatti, giunto ormai al traguardo il Piano nazionale degli aeroporti che vedrebbe l’aeroscalo di Comiso inserito fra i 18 definiti “aeroporti di servizio”. “Apprendiamo da notizie di stampa – ha detto il sindaco di Comiso Giuseppe Alfano – dell’inclusione dell’aeroporto di Comiso nel Piano nazionale aeroporti esitato dal Ministero delle Infrastrutture – ha detto ancora il sindaco contenente una razionalizzazione della rete aeroportuale nazionale con 24 scali principali e 18 di servizio. Per quest’ultimi, dove troviamo l’aeroscalo comisano, si prevedono tre anni per verificarne le condizioni di sostenibilità economica. Se ciò può essere ragione di preoccupazione per il futuro dello aeroporto di Comiso non considerato principale, per altro verso è importante, e perciò confortante, il fatto che il nostro aeroscalo sia stato comunque inserito tra gli aeroporti italiani benché non ancora aperto al traffico. Il nostro aeroporto – ha detto ancora il sindaco Alfano -, pur inserito nell’elenco degli aeroscali che, secondo il Piano, rispondono prevalentemente a esigenze e fabbisogni di natura locale, è in buona compagnia. Personalmente sono convinto che sia un errore chiudere aeroporti in un Paese come l’Italia, che si estende verticalmente con distanze quindi notevoli tra Nord e Sud. Sono altresì convinto – continua il primo cittadino – dell’importanza strategica invece dell’aeroporto di Comiso per lo sviluppo sociale ed economico di un territorio, tutto il Sud-Est della Sicilia, marginale dal punto di vista geografico, ma dinamico e dalle enormi potenzialità turistiche ed economiche”. Il sindaco fa sapere anche che “per scongiurare un eventuale rischio di mancata copertura dei costi di gestioni, sui tavoli tecnici in atto con Enac ed Enav, è valutata l’ipotesi di utilizzare il sistema Afis per il controllo dei voli piuttosto che la torre di controllo che darebbe un risparmio di circa il 90 per cento sui costi stessi”. “In ogni caso – ha concluso Alfano valuteremo quali azioni politiche intraprendere, eventualmente insieme agli altri aeroporti interessati, perché possa essere riveduta tale decisione”. Sull’argomento è intervenuto anche l’on. Pippo Digiacomo del Pd che ha puntualizzato e rassicurato sulla situazione dell’aeroscalo di Comiso. “Comiso – ha detto Digiacomo – ha ampiamente superato le condizioni generali avendo già privatizzato la società di gestione, avendo costituito con Catania di fatto un sistema aeroportuale della Sicilia orientale che ambisce a diventare il terzo polo aeroportuale italiano, avendo già provveduto tramite la Regione Sicilia ad allocare le risorse necessarie per coprire i costi di assistenza al volo – ha precisato Digiacomo -. Attendiamo che il presidente Monti e il ministro Passera firmino il decreto di apertura dell’aeroporto di Comiso che sarebbe una plastica rappresentazione di come l’Italia e il mezzogiorno interpretano lo slogan ‘cresci Italia’ “.

Riunione sull’abusivismo Cna acconciatura e estetica

“In questo momento di crisi, l’abusivismo è la piaga maggiore che gli operatori del comparto si trovano a dovere fronteggiare”. E’ l’amara constatazione con cui si è aperta l’assemblea di acconciatori ed estetiste tenutasi nella sede Cna di Vittoria alla presenza del presidente provinciale dell’Unione Benessere e Sanità, Belviglio, e del responsabile provinciale Caldarera. La preoccupazione emersa da questa assemblea su base provinciale – afferma la Caldarera -, ci fornisce in modo pieno il senso della drammaticità della situazione. Una decisione deve essere presa mobilitando tutte le imprese che rispettano le scadenze e chiedendo, soprattutto, l’adozione di provvedimenti che non vadano a tartassare le realtà in regola. Si rischia, infatti, un’operazione di macelleria sociale che non sappiamo dove ci porterà”.

Passaggio delle abilitazioni, il ministero emana circolare

“La circolare emanata lunedì scorso dal ministero dello Sviluppo economico risolve in via definitiva, ed in modo inequivocabile, la questione del passaggio delle abilitazioni dalla legge 46/90 al decreto ministeriale 37/08 che tanti problemi aveva causato alle nostre imprese”. La Cna iblea interviene sul tema delle abilitazioni proprio perché nel Dm 37 mancava una norma che regolasse questo passaggio. Lo sottolinea in particolare il presidente provinciale dell’Unione Cna Installazione e impianti, Maurizio Scalone, che evidenzia come “nella circolare si specifica che il “passaggio” delle abilitazioni deve essere fatto d’ufficio dalle Camere di commercio e senza ulteriori accertamenti dei requisiti professionali. Solo nei casi residuali in cui non si evinca una continuità con una corrispondente abilitazione ai sensi del decreto, le Camere di commercio dovranno analizzare la posizione di ogni singola impresa che, solo in questo caso, dovrà presentare una Scia. La circolare ministeriale specifica, inoltre, che il presupposto per le conversioni automatiche delle abilitazioni – aggiunge Scalone – è la sussistenza dello stato di iscrizione al Registro imprese o all’albo provinciale delle imprese artigiane con continuità dalla data del 27 marzo 2008 nonché, della corrispondente abilitazione acquisita ai sensi della legge 46 del 1990″.

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