02-05-2024
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Archivio della categoria: Società

Il mistero della “Timpa ro nannu”

Una macchia nera o uno sgretolamento della roccia viva. Da giorni diverse persone segnalano la presenza di un presunto piccolo cedimento della roccia della “Timpa ro nannu”, che è la particolarissima conformazione rocciosa che sovrasta la vallata di San Leonardo, e che fa parte del patrimonio artistico di Ragusa da quando, tre anni fa, il maestro Franco Cilia valorizzò il sito con una sua personale installazione. E’ un’opera di arte naturale, che da lontano sembra una sfinge. Essa è visibile dalla Rotonda di via Roma, dalla via Diaz e dalla strada che conduce al cimitero di Ragusa centro. Per capire esattamente la natura di quanto è effettivamente successo nella roccia, considerata la lontananza della stessa, va fatto un sopralluogo. Cosa impossibile allo stato attuale visto che il luogo è impervio, e perfino gli operatori del settore manutenzione elettrica del Comune di Ragusa, al momento, hanno dovuto rinunciare. Da 15 giorni, infatti, l’installazione artistica creata appositamente per essere illuminata e visibile da vari angoli della città, è completamente al buio. Dal settore Manutenzione degli impianti elettrici del Comune fanno sapere che l’opera non è illuminata da almeno due settimane. “A causa delle proibitive condizioni meteorologiche – spiegano dal settore – non abbiamo potuto fare il sopralluogo per verificare i motivi del guasto dell’impianto elettrico: non appena il clima ce lo consentirà faremo un riscontro e porremo rimedio al guasto”. “Quel luogo da sempre è circondato da un’aurea di mistero – dice il maestro Cilia – a me pare solo una macchia nera, e sono propenso a pensare che non c’è stato alcun cedimento”. Sulla “timpa ro nannu” si racconta la leggenda che la roccia custodisce nella sua cavità tesori, che verranno conquistati da chi, cavalcando un asino bianco, danzerà sulla testa della sfinge.

RAGUSA PIENA DI AMIANTO

Una provincia piena di amianto. Un territorio, quello ibleo, che in termini di prevenzione ed eliminazione del cemento amianto è rimasto fermo al lontano 1996. Il bilancio che fa l’Aea, l’associazione esposti amianto iblea, a 16 anni dalla sua costituzione, è infatti lo stesso del ’96. Oggi come allora, nel capoluogo, soprattutto nei centri storici, c’è ancora una predominante presenza di eternit, cioè cemento amianto, contenuto non soltanto nei vecchi serbatoi di acqua, ma anche nelle coperture di alcune palazzine. Una zona che spicca, nel centro di Ragusa, è quella del quartiere dell’ospedale Civile, che presenta il maggior numero di immobili con coperture di eternit. In pratica a distanza di 20 anni dalla promulgazione della legge che stabilì l’uso dell’amianto e dei suoi derivati, il territorio provinciale è ancora ben lontano dall’essere stato bonificato. Scuole, ospedali, edifici pubblici hanno tuttora vistose presenze di eternit: sono 180 mila le tonnellate di questo pericoloso materiale killer diffusi sul territorio. “Nel ’96 fummo boicottati e derisi, e la nascita della nostra associazione venne salutata con una generale diffidenza – racconta Roberto La Terra dell’Aea ragusana – mentre oggi la sentenza che condanna i responsabili dello stabilimento Eternit di Casale Monferrato stabilisce una volta per tutte quanto disastroso sia sottovalutare questo problema e non adottare tutte le misure per eliminare l’amianto e difendere la salute della popolazione”. Solo sette mesi fa i rappresentanti dell’Associazione esposti amianto di Ragusa hanno incontrato il titolare della ditta privata che da qualche anno vorrebbe creare nel territorio comunale una discarica per rifiuti speciali- pericolosi, fra cui anche il cemento amianto. Negli anni passati, la scelta del sito, contrada Puntarazzi, creò una sollevazione popolare da parte degli abitanti del quartiere. Successivamente l’Aea ha continuato una sorta di trattativa con il privato, invitandolo a scegliere un sito più idoneo, e più lontano dai centri abitati. Fino a pochi anni fa era operativo un servizio di raccolta porta a porta; i cittadini telefonavano alla Provincia, e gli operatori incaricati ritiravano i serbatoi di eternit e li portavano nelle discariche specializzate. Il fatto che sul territorio non sia presente una discarica ha inciso troppo sui costi e così la Provincia, ha sospeso il servizio. Il risultato è che le campagne sono ancora infestate da serbatoi di eternit, spesso sgretolati, e quindi altamente cancerogeni. L’Aea in questi anni è riuscita comunque a svolgere una positiva azione di assistenza nei confronti dei lavoratori esposti all’amianto. Molti dipendenti Almer, ad esempio, hanno ottenuto il diritto al prepensionamento.

RAGUSA, IL CARNEVALE ALL’ORATORIO SALESIANO

L’Oratorio Salesiano di Ragusa è in fermento per la preparazione, nel cortile, della festa di carnevale. Domenica, dalle 10,30 alle 13, come di consuetudine, i giovani daranno vita al “Luna Park” rivolto a tutti i bambini e ragazzi della città. Tanti i giochi: dal tiro a segno, al bowling, dal gioco del criceto, all’acchiappa la gallina. In contemporanea l’immancabile sfilata di mascherine con premio e foto ricordo per tutti. La festa del carnevale all’oratorio proseguirà anche martedì, in Teatro, dalle 16 alle 19, con giochi balli e sfilate e, subito dopo, serata danzante per tutti gli over 12 con ingresso gratuito. “Anche quest’anno per il carnevale – spiegano i salesiani – vogliamo offrire, così secondo lo stile del nostro Padre Maestro Don Bosco, dei momenti di aggregazione, ma soprattutto delle giornate di sano divertimento per i nostri giovani; tutto ciò rappresenta un vero e proprio antidoto da contrapporre alla realtà dei nostri giorni, in cui le varie devianze giovanili sono costantemente dietro l’angolo”.

A scuola di solidarietà Presentazione della pubblicazione a fumetti “Basta tanto così”

Presso la Sala Avis di Vittoria, in via Garibaldi, accanto alla Fiera Emaia, venerdì 17 febbraio alle ore 9,00, si terrà l’incontro di presentazione della pubblicazione “Basta tanto così” a cura del prof. Enrico Carosio dell’Università Cattolica Sacro Cuore di Piacenza e del dott. Giovanni Scifo, ispettore giudiziario del Ministero degli Interni. “Basta tanto così” è la pubblicazione che il disegnatore Silver ha realizzato gratuitamente per Avis nazionale. Protagonista è Lupo Alberto, il simpatico personaggio uscito dalla penna dell’artista modenese nel lontano 1974. In 36 pagine a colori, Lupo Alberto porta ragazzi e adolescenti a riflettere in modo interattivo sui temi del dono e dell’altruismo, attraverso domande e giochi. “Il linguaggio di Lupo Alberto, esiste da più di 35 anni e ha sempre avuto un approccio interattivo con il suo pubblico. Anche in questa pubblicazione, il suo principale obiettivo è quello che il lettore non sia passivo, ma possa rispecchiarsi – spiega Silver – in quanto raccontato, trovando così utili spunti per la propria quotidianità. Si è pensato a una ricca serie di giochi e domande, perché il lettore fosse partecipe. C’è molta retorica sulla solidarietà e con questa iniziativa abbiamo voluto dare un colpo di vernice a comportamenti che di morale hanno poco”.

Ato Ambiente Ragusa, interviene Garofalo

Il vice presidente del collegio dei liquidatori di Ato Ambiente Ragusa, Salvatore Garofalo, a nome del coordinamento provinciale di Sel, risponde alla nota inviata martedì alla stampa dalla Federazione del Partito Democratico. “I dirigenti del Pd – si legge in un comunicato inviato dal vicepresidente del collegio dei liquidatori dell’Ato, Salvatore Garofalo – anziché denunciare gli amministratori Ato del passato, lanciano illazioni circa un presunto ‘atteggiamento favorevole’ di Sel e del sottoscritto alla trasformazione del rapporto di lavoro per questi lavoratori – continua Garofalo -. Il Pd sappia che con Sel ha sbagliato strada. Per Sel è necessario che la magistratura concluda rapidamente le indagini per accertare se sono state commesse illegalità od irregolarità nelle procedure”.

La crisi taglia i carri Concerto di Roy Paci e Aretuska domenica al Carnevale di Chiaramonte

Quest’anno non ci saranno le tradizionali sfilate dei carri allegorici e dei gruppi mascherati a Chiaramonte Gulfi. Diverse circostanze hanno impedito ai ragazzi, da sempre protagonisti della manifestazione, di impegnarsi per la preparazione delle varie proposte sceniche. Non ultimo le difficoltà inerenti il grave momento recessivo. Malgrado ciò, l’Amministrazione comunale non ha inteso interrompere la tradizione, anche per dare una boccata di respiro alle attività economiche. Punto di forza della tre giorni dedicata a Re Burlone il mega concerto in Piazza Duomo di Roy Paci & Aretuska, previsto per domenica 19 febbraio. Per tutta la giornata di domenica si susseguiranno gli eventi. Alle 10.00 è in programma la sfilata delle mascherine, animazione e spettacolo giocoleria a cura del Duo Burza. Alle 15.30 un altro concorso con appuntamento in via Vittorio Emanuele 54. Alle 18.00 in piazza Duomo, spettacolo di danza sportiva curato delle scuole di ballo iblee, con il coordinamento dell’associazione Sportiva Culturale Swing Dance di Raffaele Furnaro. Martedi 21 febbraio, giornata conclusiva, tutti in piazza Duomo a ballare con la musica e la maestria del famoso Dj Molella da Radio Deejay e il tradizionale appuntamento con la Sagra della Salsiccia.

Forum sulla riqualificazione del territorio e della sicurezza di Santa Croce

“Riqualificazione del territorio della sicurezza e dell’ordine pubblico: prospettive di miglioramento per Santa Croce”, questo è il tema del terzo Forum organizzato dalla lista civica “Tutti x Santa Croce – Piero Mandarà sindaco”. L’incontro si svolgerà venerdì 17 alle ore 18 presso l’attuale biblioteca comunale di Santa Croce Camerina, in via Caucana. Lo scopo del Forum è quello di far conoscere i punti salienti che il candidato sindaco ed il suo gruppo desiderano inserire nel programma elettorale, integrandoli con i suggerimenti che perverranno direttamente dai cittadini. “La sicurezza – dice Mandarà – è un tema su cui è necessario dibattere. Gli ultimi spiacevoli episodi che hanno colpito alcuni concittadini non devono passare inosservati. Dobbiamo dare alla comunità santacrocese una serie di risposte che assicurino legalità e quieto vivere”.

Cgil Ragusa. Confronto sulle manovre finanziarie

“Manovre finanziarie e mercato del lavoro” questo è il tema di un attivo provinciale che si terrà venerdì 17 febbraio alle ore 16 nella sede dell’Auser a Ragusa in via degli Abeti, 38. La Cgil farà le sue proposte nel corso di un confronto al quale parteciperanno Giovanni Avola, segretario generale della Cgil di Ragusa, che presiederà i lavori, ed Enzo Campioni, segretario Spi Cgil di Modica, che introdurrà il tema con una relazione sulla manovra in atto. L’attivo provinciale sarà concluso da Mariella Maggio, segretaria generale della Cgil Sicilia. L’iniziativa è aperta alla partecipazione del pubblico.

IL CROLLO DEL MURETTO DI VIA OTTAVIANO, CERCASI RESPONSABILI

Il muro a secco crollato sabato pomeriggio ad Ibla era stato sistemato a regola d’arte appena due anni fa, seguendo le regole imposte dalla Commissione centri storici e risanamento. Inizialmente nel sito c’era un vecchio muretto, che era stato realizzato diversi anni fa, quando venne sistemata la Panoramica sul parco di Ibla con la realizzazione dell’arteria via Ottaviano. Il privato proprietario della casa che insiste sul costone, la cui veranda si estende esattamente sopra il terrazzamento contenuto da questo muretto, lo ha completato e ristrutturato seguendo sia le prescrizioni tecniche, che i canoni estetici previsti per il centro storico. E il canone principale da rispettare è appunto quello di realizzare i muretti secondo l’antica tecnica a secco. Tecnica che, però, negli ultimi anni, come hanno sottolineato alcuni progettisti che si sono interessati dell’intervento (mai realizzato) di consolidamento del costone sud di Ibla, proprio per questo versante del quartiere barocco sembra rivelarsi non del tutto ideale. Ci troviamo in un’area con dissesto idrogeologico, ritenuta livello di pericolosità “P4”. Il fatto che un mese e mezzo fa sia crollato un altro muretto a secco, situato su un altro terrazzamento del costone sud di Ibla, fa riflettere. D’altronde nel progetto definitivo di recentissima approvazione da parte della giunta comunale di Ragusa (determina approvata il 29 settembre scorso), sul “risanamento versante sud est di Ragusa Ibla sovrastante la via Ottaviano – mitigazione rischio idrogeologico area urbana di Ragusa Ibla, nella relazione generale i tecnici incaricati dal Comune scrivono: “A seguito delle risultanze scaturite dalle indagini geognostiche condotte in sito e da quanto riportato nella relazione geologica allegata, si evince che il versante in oggetto presenta problemi di instabilità legati a fenomeni di crollo e/o ribaltamento sui fronti rocciosi, con fenomeni di distacco di massi di varie dimensioni e/o di volumi detritici o porzioni di roccia metastabili, nonché cedimento dei muri di contenimento dei terrazzi”. Insomma non basterà rifare un muretto a secco per risolvere il problema globale del costone sud di Ibla. Così come i residenti della zona non potranno dormire sonni del tutto tranquilli sino a quando non verranno realizzati tutti gli interventi di consolidamento di cui si parla da oltre un decennio: interventi di consolidamento in parete, interventi di regimentazione idraulica e la risagomatura dei muri in pietrame a secco.

Ancora cemento sull’altopiano

“Dopo aver devastato la costa e aggredito l’altopiano, la cementificazione selvaggia si sposta nella parte più intatta del comune di Ragusa, a San Giacomo”. E’ la denuncia che Legambiente ha presentato a Vigili urbani e Guardia di Finanza. “Nella frazione montana, a circa 1,6 km dal nucleo urbano lungo la provinciale che porta a Giarratana, – si legge nel documento inviato a polizia municipale e fiamme gialle – si sta ultimando la costruzione di quattro villini, di cui uno ancora allo stato di fondazioni. Per accedere agli edifici è stata anche realizzata una strada demolendo un costone roccioso. Inoltre le opere in costruzione non sono segnalate da alcun cartello come d’obbligo in caso di regolare concessione”. Gli ambientalisti spiegano: “In base ai consolidati pareri dell’unità operativa del Dipartimento regionale dell’Urbanistica, l’intervento in oggetto sembrerebbe somigliare ad una lottizzazione abusiva sia per la realizzazione di una nuova strada, che per l’impiego dell’unità fondiaria ai fini della realizzazione di una pluralità di insediamenti residenziali”. Da qui la richiesta di “un intervento immediato per accertare l’abuso e se verificato procedere al sequestro dell’area”. Accertamenti che, pare, starebbero già partendo. A sindaco e Regione, invece, un’altra segnalazione, che riguarda una area adiacente il fiume Irminio. Si tratta di una lottizzazione, rilasciata nel mese di giugno scorso, confinante con un’area Sic (Sito d’interesse comunitario). “In base ai dati in nostro possesso sembrerebbe – spiegano gli ambientalisti – che l’intervento in oggetto, confinante con l’area del Sic, non sia stato sottoposto a Valutazione di incidenza. Qualora ciò fosse vero invitiamo il Comune di Ragusa a sospendere immediatamente i lavori e a procedere ad attivare la procedura di Valutazione di incidenza”. Secondo Legambiente, infatti, “la realizzazione di decine di villette in un’area limitrofa ad un sito d’interesse comunitario potrebbe avere diversi effetti negativi sull’area tutelata”. La richiesta, come detto, è rivolta anche all’assessorato regionale al Territorio e Ambiente perché, qualora il Comune non ottemperi attivando la valutazione, si sostituisca ad esso per gli adempimenti del caso. Altre due segnalazioni, quindi, che ripropongono la questione, mai risolta in maniera definitiva, delle costruzioni in aree verdi.

VITTORIA, ALUNNI VISITANO LA CASERMA DEI CARABINIERI

Nell’ambito del progetto “Cultura della Legalità”, alcuni alunni della scuola Pappalardo di Vittoria hanno visitato i locali della Caserma dei Carabinieri della città ipparina. La visita della scolaresca ha fatto seguito alla lezione già tenuta, lo scorso 27 gennaio, dal comandante Francesco Soricelli ai giovanissimi studenti.

TERZO ORDINE FRANCESCANO RAGUSA, NOVIZI ALL’ANGELO CUSTODE

Sabato 11 grande festa nella parrocchia dell’Angelo Custode di Ragusa. Durante la Santa Messa delle ore 18 quattro persone hanno promesso di seguire la Regola di San Francesco per entrare, fra un anno, nel Terzo Ordine Francescano. Gianni Mazza, Pippo Antoci, Lina e Pina Cascone seguiranno un percorso di fede e di carità verso i fratelli che li porterà a far parte della grande famiglia francescana. Sempre durante la celebrazione serale di sabato 11, Salvatore Burrometo, Irene Cafiso, Mariacarmela Di Rosa, Giuseppe Di Rosa, Giulia Boscarino, Chiara Boscarino, Gianluca Tidona, Ersilia Divita, Francesca Pelligra, Damiano Gurrieri hanno aderito alla Gi.Fra., la Gioventù Francescana, ovvero il gruppo giovanile della spiritualità francescana. L’intera comunità parrocchiale ha accolto con gioia l’evento e accompagnerà i quattro novizi del Terz’Ordine e i giovani della Gi.Fra. durante questo anno di formazione. Fra’ Angelo Sparacino, che ha celebrato la funzione religiosa, e fra’ Damiano hanno consegnato ai quattro novizi la Regola francescana e ai ragazzi della Gi.Fra. il Tau, la croce di Francesco. L’Ordine Francescano Secolare è costituito da cristiani che, per una vocazione specifica, mediante una Professione solenne, si impegnano a vivere il Vangelo alla maniera di San Francesco, nel proprio stato secolare, osservando una Regola specifica approvata dalla Chiesa. L’Ofs è una delle tre componenti fondamentali della grande Famiglia Francescana che è costituita dai tre Ordini costituiti da San Francesco: il Primo Ordine (i frati), il Secondo Ordine (le religiose contemplative) e il Terzo ordine (i secolari e numerose forme di religiosi e religiose impegnati in attività apostoliche – Tor – che si sono formate dal filone principale dei secolari). Anche il presidente emerito Oscar Luigi Scalfaro, da poco venuto a mancare, ha fatto parte del Terzo Ordine Secolare.

SAN VALENTINO PER GLI SPOSI

Tutti insieme per celebrare San Valentino, ma soprattutto per celebrare l’amore di coppia. Coppie in “formazione” che stanno seguendo un cammino verso il matrimonio. E’ stato il vescovo, Paolo Urso, a tenere una relazione in occasione della prima edizione della Festa diocesana dei fidanzati. L’appuntamento si è tenuto nel salone della chiesa Preziosissimo sangue. Il vescovo Urso ha incontrato i fidanzati e le coppie animatrici dei corsi di preparazione al matrimonio. Il presule ha offerto alcune riflessioni sul tema: “Dio educa alla libertà relazionale”. Grande impulso nell’organizzazione della festa è stata data dai coniugi Giancarlo e Giovanna Sgarioto, responsabili dei corsi pre-matrimoniali. Una festa vissuta con grande entusiasmo, con momenti di musica, di riflessione, di gioco e di fraternità. Una risposta a quanti, e non a torto, vedono in questa festa l’ennesima occasione per consumismo e momenti esteriori, senza ripensare a quello che è il vero valore della ricorrenza. Non a caso, l’invito era rivolto a quanti “vogliono celebrare l’amore aspettando San Valentino”.

Camera di Commercio Ragusa. Costituite 3 commissioni consiliari

Per una maggiore funzionalità della propria struttura organizzativa, sono state nominate alla Camera di Commercio di Ragusa tre commissioni consiliari permanenti aventi il compito di esprimere pareri e suggerimenti sulle materie di competenza sia nei confronti del consiglio camerale che della giunta, organo esecutivo dell’ente. La commissione “finanze, bilancio e patrimonio” è coordinata da Giambattista Cascone. Giuseppe Cascone è chiamato a coordinare la commissione “programmazione negoziata e sistema infrastrutturale” mentre della commissione “promozione e marketing territoriale” si occupa di coordinarla Salvatore Digiacomo.

La Protezione civile regionale finanzia intervento sul ponte Biddemi per il miglioramento statico

Finanziato dal Dipartimento regionale della Protezione Civile per un importo di 207 mila euro il miglioramento statico della struttura del ponte sul torrente Biddemi, sito al km 3,000 della s.p. 36, la Santa Croce-Marina di Ragusa. Il ponte ha la funzione di permettere l’attraversamento dell’alveo del torrente che individua il confine tra i territori comunali di Ragusa e di S. Croce Camerina. Il Piano di Protezione Civile del Comune di Ragusa, individua la strada provinciale 36 tra le strade di interesse intercomunale strategicamente importanti in casi di emergenza, quale via alternativa alla strada provinciale n. 25 per raggiungere Ragusa (percorso SS.PP. 36, 124 e 60) e quale via per collegare il Comune di Santa Croce Camerina alla frazione di Marina di Ragusa, in alternativa alla litoranea.

Vivaisti iblei al “Miflor Plantarum”

Anche quest’anno, una delegazione di vivaisti della provincia di Ragusa ha partecipato a “Miflor Plantarum”, il salone professionale del florovivaismo del Mediterraneo tenutosi dal 10 al 12 febbraio a Catania. La delegazione iblea era guidata dal presidente di Federvivai, Enzo Maugeri, che ha dichiarato: “in un momento di crisi come quello attuale devono essere colte tutte le occasioni per confrontarci con nuove sfide”.

IBLA, CROLLO MURETTO DI CONTENIMENTO. LA TESTIMONIANZA DI UNA RESIDENTE

Un tuono spezza il silenzio del primo pomeriggio di sabato scorso. E la proprietaria di un immobile su due piani, situato in via Aquila Sveva, la cui veranda si affaccia sulla panoramica di Ibla, dal fragore capisce che proprio un pezzo della sua veranda, è caduto giù, su via Ottaviano. E’ accaduto ad Ibla, alle 15.15 circa di sabato. Uno dei muri di contenimento dei terrazzamenti esistenti nel costone sud, che delimita la panoramica, ha ceduto. Potrebbero essere state le piogge copiose a provocare il crollo del muretto a secco, che di conseguenza ha fatto cadere giù parte della veranda della casa, che era nell’area soprastante il muro. Ma sulle cause del cedimento, né la Protezione civile comunale, né i Vigili del Fuoco, allo stato attuale si pronunciano. “E’ necessario eseguire un nuovo sopralluogo per stabilire la causa del crollo”, spiega il comandante della Polizia municipale di Ragusa, Rosario Spata, che insieme al responsabile della Protezione civile comunale, l’ingegnere Raniolo, e ai Vigili del fuoco, sabato ha eseguito un primo sopralluogo. Questa accurata verifica tecnica avverrà lunedì mattina, probabilmente alla presenza dei tecnici del Genio civile. Quando è avvenuto il crollo, fortunatamente, lungo via Ottaviano, non c’erano né passanti né automobili. “Una vera casualità – racconta la signora Schininà, residente in via Aquila Sveva – di solito lungo quel tratto, passano sempre turisti, ci sono auto posteggiate. Grazie a Dio, è andato tutto bene”. Ma adesso in via Aquila Sveva nessuno si sente al sicuro. Perché se ha ceduto quel muretto a secco, nessuno può escludere che accada di nuovo, magari pochi metri più in là. “La situazione sarà monitorata attentamente”, rassicura il vice sindaco Giovanni Cosentini. Ma già domenica i residenti del quartiere avevano timore perfino a posteggiare le auto lungo il margine di via Sveva. Questa strada infatti, poggia sul costone, e sotto di essa, vi sono altri orti, quindi terrapieni, e altri muretti a secco. “La mia casa è solidissima – spiega la proprietaria dell’immobile, la cui veranda in parte è crollata insieme al muretto – e fra l’altro il terreno che è caduto giù sulla via Ottaviano, era abbastanza asciutto”. In questa area di Ibla, le criticità sono tante. E’ risaputo infatti, che da anni esistono dei fondi per il consolidamento del costone Sud, che ricade nell’area del Pai, cioè il piano di assetto idrogeologico. Questi soldi non sono stati mai utilizzati. Pochi mesi fa, un altro muretto che insiste su questo costone, non molto distante dalla zona del crollo di sabato, ha ceduto. Anche in quella occasione le pietre sono cadute giù su via Ottaviano e per fortuna, pure allora, non c’erano né passanti né automobili in sosta. Che il versante Sud di Ibla abbia avuto sempre un problema di scarichi di acque, lo sanno pure le pietre. Quando venne riqualificata la Panoramica e fatti i lavori di regimentazione delle acque, i progettisti misero in evidenza la situazione di degrado. “La rete fognaria di drenaggio delle acque di pioggia è frammentata e, a volte, drena anche le perdite di acque nere della rete fognaria, che oltre ad essere fatiscente, è ormai insufficiente a consentire un adeguato smaltimento di acque reflue”, scrissero all’epoca i progettisti. Nemmeno un mese fa, i tecnici del Comune hanno avviato delle ispezioni nelle condotte idriche e fognarie di questa zona.

CARITAS, STAGE PER STUDENTI

Per il settimo anno consecutivo la Caritas, la Fondazione San Giovanni Battista, l’Apq “Voglio dire…” e il Liceo di scienze sociali G.B. Vico organizzano gli stage curriculari per il triennio delle scuole superiori. Saranno quasi 150 i ragazzi coinvolti negli stage con una decina di formatori. Gli stage partiranno lunedì 13 presso i locali della Caritas di via Roma a Ragusa e proseguiranno fino a metà marzo secondo un programma concordato tra i docenti dell’istituto e gli esperti dell’ufficio diocesano. I temi affrontati saranno diversi per ogni classe. Le quinte si cimenteranno con il tema della cooperazione e della progettazione sociale. Le quarte realizzeranno uno spot sociale sul tema della comunicazione sociale e le terze affronteranno un percorso sull’intercultura che si svolgerà nei locali del Progetto per rifugiati “Famiglia Amica”, assicurando così un particolare coinvolgimento a contatto con gli ospiti ed i vissuti delle famiglie di rifugiati politici. All’equipe di lavoro Caritas si affiancherà il regista Giuseppe Tumino che, come per gli anni passati, si occuperà di realizzare un video finale che documenterà il lavoro svolto e che verrà presentato alla fine dell’anno scolastico e l’Apq “Voglio dire” che lavorerà sulle dinamiche di gruppo. “Per il nostro ufficio – afferma Domenico Leggio, direttore della Caritas Ragusa – è molto importante incontrare e formare tanti giovani che andranno ad impegnarsi sul versante del sociale, soprattutto in questo momento di smarrimento professionale. Ci si rende conto delle risorse che i giovani hanno e della volontà che essi hanno di scommettere su sé stessi e sugli altri”.

SANITA’, PRECARI ANCORA IN LOTTA

Continua la mobilitazione dei precari della sanità iblea. Da settimane i lavoratori della Azienda sanitaria provinciale, centinaia di soggetti ai quali non è stato rinnovato il contratto per i turni di lavoro per l’anno 2012, sono impegnati in una nuova fase della vertenza, la lotta contro l’esternalizzazione dei servizi sanitari. In particolare i precari stanno raccogliendo in tutta la provincia delle firme, che faranno parte della petizione che verrà presentata ai vertici dell’Asp e non solo, anche a tutte le istituzioni locali. Sabato mattina i precari erano presenti nei centri commerciali di Ragusa. “Abbiamo superato le quattromila firme – sostiene il responsabile del dipartimento Sanità Cgil, Angelo Tabbì – perché oltre alle sottoscrizioni che abbiamo raccolto in occasione dei nostri presidi negli ospedali della provincia, stiamo facendo un’operazione di raccolta on line, tramite il nostro sito su facebook”. I precari hanno raccolto firme nei due ospedali di Ragusa, al Civile e all’Ompa, al Regina Margherita, al Maggiore di Modica, al Busacca di Scicli e al Guzzardi di Vittoria. La raccolta che ha avuto maggior successo è stata quella realizzata davanti all’ospedale di Comiso. “Ciò a dimostrazione di quello che noi diciamo da mesi – spiega Tabbì – infatti i comisani non accettato di buon grado la notizia dell’appalto esterno bandito dall’Azienda sanitaria per il reclutamento di personale per la nuova residenza sanitaria assistita. Si tratta di una struttura nuova di zecca, realizzata con soldi pubblici, che ora viene consegnata come un piatto d’oro ai privati”. Sindacati e lavoratori precari temono che l’appalto esternalizzato per la Rsa di Comiso, possa rappresentare un precedente anche per le realtà delle altre residenze sanitarie assistite della provincia.

CONFRONTO COLDIRETTI SUI PROBLEMI AMBIENTALI NEI LUOGHI DI LAVORO

Si è tenuto a Modica, presso la sede della Coldiretti, un incontro per discutere delle problematiche riguardanti il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Alla riunione hanno partecipato le numerose aziende operanti nel settore agricolo e zootecnico della zona, i tecnici e i rappresentanti delle società “Azzero Co2” dell’Associazione Legambiente. Durante l’incontro sono state prese in esame tematiche come i rischi ambientali presenti nei luoghi di lavoro che mettono ogni giorno in pericolo la salute e l’incolumità fisica degli operai delle aziende. L’arch. Giorgio Cavallo ha presentato il progetto “Etenit free” che prevede la sostituzione dei tetti in eternit e la realizzazione di impianti fotovoltaici allo scopo di sviluppare energia alternativa per abitazioni, capannoni, impianti d’irrigazione, allevamento degli animali e per la lavorazione e conservazione di prodotti agroalimentari. Il segretario zonale Franco Savarino, ha evidenziato inoltre che la diffusione delle energie alternative da fonti rinnovabili rappresenta sia una soluzione per la salvaguardia ambientale nei luoghi di lavoro sia un’opportunità di sviluppo imprenditoriale anche nel comparto agricolo e zootecnico.

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