L’incidente che ha provocato la morte del tenore Salvatore Licitra è stato causato da un malore accusato dall’artista. Questa la conclusione a cui è arrivata la Procura di Modica che ha chiesto l’archiviazione del procedimento aperto in agosto dopo il tragico sinistro avvenuto a Donnalucata. La Procura ha effettuato particolareggiate indagini, ricostruendo la dinamica del sinistro stradale con l’ausilio della Polizia Municipale di Scicli, ascoltando le persone informate sui fatti, ed incaricando un medico legale di effettuare l’ispezione sul corpo del Licitra. “In esito a tali approfondimenti, è emerso che il sinistro stradale in cui Licitra ha perso la vita e la sua fidanzata ha riportato lesioni personali, è stato autonomamente causato dallo stesso Licitra – spiega il procuratore capo -, il quale non ha urtato con alcun altro veicolo e, come riferito nella relazione medico legale, è rovinato a terra in conseguenza del processo evolutivo innescatosi a seguito di una ischemia cerebrale che fu causa del mancato controllo del mezzo e della conseguente caduta ed impatto al suolo. La causa del sinistro in cui il cantante ha perso la vita ha detto ancora il procuratore capo – e la sua compagna ha riportato lesioni personali è, pertanto, da ascrivere al malore (ipossia cerebrale) che ha colpito il Licitra, determinandone così la caduta al suolo, i cui esiti sono stati peraltro aggravati dall’assenza del casco protettivo”, ha concluso il procuratore capo.
GIRO DI MATRIMONI COMBINATI NEL MODICANO
Scoperto dai Carabinieri della Compagnia di Modica un numero consistente di matrimoni combinati tra cittadini italiani e magrebini residenti in Italia. L’organizzazione, gestita da cittadini magrebini da tempo residenti in Italia, era operante a Modica e nel circondario. Si occupava di trovare un coniuge italiano, nella maggior parte dei casi una persona in stato di indigenza, a cittadini magrebini, in scadenza di permesso di soggiorno, da far convolare a nozze, in maniera tale da far ottenere loro il rinnovo automatico del titolo di soggiorno e bypassare le ordinarie procedure ministeriali che riservano esigue quote di ingresso in Italia ai cittadini originari del Marocco. Dopo qualche anno sarebbe poi partita la richiesta di cittadinanza italiana. In molti casi il matrimonio è stato celebrato tra il cittadino italiano e lo straniero entrato clandestinamente in Italia al fine di evitarne l’espulsione. In altri il matrimonio è stato addirittura celebrato in Marocco, con tanto di falsa conversione all’islam da parte del coniuge italiano il quale, una volta tornato in Italia, ha avviato l’iter per il ricongiungimento familiare col coniuge all’estero. Le indagini, condotte per oltre un anno dai Carabinieri di Modica sotto la direzione della Procura della Repubblica, hanno portato nel mese di gennaio alla denuncia di 25 persone accusate, a vario titolo, per favoreggiamento illegale dell’immigrazione clandestina e falsità ideologica. Nella mattinata di martedì i Carabinieri hanno dato esecuzione ad una misura cautelare a carico di una indagata di nazionalità marocchina. La donna, 34 anni, è stata sottoposta all’obbligo di presentazione giornaliera alla Caserma dei Carabinieri. Per lei l’accusa è di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Tra gli stranieri favoriti dalla sua condotta delittuosa vi è stata anche sua sorella, sposatasi con un cittadino italiano in Marocco: durante le indagini il marito, originario di Giarratana, in evidente imbarazzo, aveva dichiarato di aver conosciuto la moglie casualmente su un noto social network, di averla sposata all’improvviso durante un viaggio in Marocco, ma di non ricordare né la data del matrimonio, né le generalità della moglie, né il suo numero di telefono. Le indagini avevano permesso, addirittura, di accertare come i coniugi, dopo essersi incontrati in Marocco per contrarre il matrimonio combinato, non hanno mai convissuto un giorno sotto lo stesso tetto coniugale. Un finto matrimonio costava da 5.000 a 10.000 euro. Ne sono stati accertati almeno dodici.
DISCARICA DI PETRAPALIO, A BREVE I FONDI PER LA MESSA IN SICUREZZA
A breve, sarà realtà la messa in sicurezza di emergenza della ex discarica di c.da Petrapalio, grazie al decreto di finanziamento del Dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti della Regione siciliana, in favore della Provincia di Ragusa, con il quale è stato disposto l’impegno di spesa per la realizzazione dell’opera. L’importo finanziato, rimodulato a seguito del ribasso d’asta, a fronte degli iniziali 900.000 euro, è pari a 742.657,43. “Finalmente – afferma Salvo Mallia, assessore provinciale al Territorio, Ambiente e Protezione Civile – giunge al termine l’iter burocratico che ci permetterà di consegnare alla città di Scicli e all’intera collettività un sito pienamente fruibile. Un doveroso ringraziamento va a Carmelo Giunta, dirigente del settore 9, Valorizzazione e Tutela Ambientale, ed al suo gruppo di lavoro, che hanno permesso, in tempi celeri, il raggiungimento di un obiettivo così importante e che continueranno a vigilare sulle procedure di realizzazione dell’opera al fine di assicurare il completamento nei tempi previsti. Mi preme ricordare che alla Regione giace un progetto, ancora in attesa di finanziamento – ha affermato Mallia -, per la messa in sicurezza del sito di c.da Gisirotta e si sta lavorando su altre progettazioni, tra l’altro quasi ultimate, che potrebbero permettere di migliorare ulteriormente il territorio ibleo. Certamente, anche in questi casi, un intervento unitario contribuirà a raggiungere l’obiettivo nell’esclusivo interesse della collettività”, ha concluso l’assessore provinciale Salvo Mallia.
LA CRI RAGUSANA IN AIUTO AGLI ALLUVIONATI DEL MESSINESE
Grande l’impegno messo in campo dal comitato provinciale di Ragusa della Croce Rossa Italiana, a favore dei territori della provincia di Messina, in questi giorni colpiti dall’alluvione che ha messo in ginocchio la popolazione locale. Da Ragusa è stata raccolta immediatamente la richiesta di aiuto lanciata dal comitato provinciale della Cri di Messina e domenica scorsa è partito un camion carico di beni di prima necessità e derrate alimentari, che è stato consegnato alla Cri di Messina, da dove i beni sono stati distribuiti alle famiglie bisognose e maggiormente colpite. Il Commissario, Mirella Gridà Cucco Gangi, ha espresso soddisfazione e gratitudine a le aziende iblee che hanno contribuito alla raccolta dei beni destinati agli alluvionati e all’Amiu di Vittoria che ha messo a disposizione il camion.
Conferenza permanente abbattimento barriere architettoniche
Il 30 novembre a palazzo di Governo si terrà una riunione della Conferenza provinciale permanente – sezione dei servizi alla persona e alla comunità -, con la partecipazione dei rappresentanti delle pubbliche amministrazioni e degli enti locali della provincia. La conferenza serve a monitorare l’applicazione della normativa in materia di abbattimento delle barriere architettoniche.
Modica, sequestrato un immobile in cemento armato
Il Nucleo operativo di Polizia edilizia della Polizia municipale di Modica, durante i controlli anti-abusivismo nel territorio comunale, ha sequestrato una struttura abusiva di contrada Michelica Crocievie. Si tratta di un corpo tecnico in cemento armato in adiacenza ad un altro già esistente di circa trenta metri quadrati. Il proprietario non è stato in grado di esibire alcuna documentazione che attestasse la regolarità delle opere realizzate. In tal senso il Nope ha proceduto al deferimento alla Procura della Repubblica del proprietario dell’immobile e del legale rappresentante dell’impresa esecutrice dei lavori. Su richiesta del pubblico ministero, Alessia La Placa, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Modica, Patricia Di Marco, ha provveduto alla convalida del sequestro.
MUSICOTERAPIA, WORKSHOP A RAGUSA
Si terrà a Ragusa, presso l’auditorium dell’Istituto Educatorio maschile di c.so Italia, angolo via M.na Schininà, un workshop di musicoterapia a cura del maestro Gianfranco Chessari. Ci si può prenotare al numero 329.8981633.
SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
Si terrà anche a Ragusa la Giornata della Salute e della Sicurezza nei luoghi di lavoro. A Villa Di Pasquale a Ragusa, il 1° dicembre, si terrà un incontro su “Un anno di attività; primi risultati e vecchie emergenze”, organizzato dall’Asp 7 – Dipartimento di prevenzione – e dall’assessorato regionale della Salute. Inizio lavori ore 8,30.
ESCURSIONE A MEGARA HYBLAEA
Il Club alpino italiano di Ragusa organizza per domenica 4 dicembre un’escursione al sito archeologico di Megara Hyblaea. La mattinata sarà dedicata ai settori B e C del Museo archeologico Paolo Orsi di Siracusa, mentre nel pomeriggio sarà possibile visitare il sito di Megara, nella baia di Augusta. Info su www.cairagusa.org;
MARATONINA DI ACATE EVENTO SPORTIVO DI ELEVATO INTERESSE
Una splendida giornata quasi primaverile ha baciato l’esordio della Prima Maratonina di Acate – Marina di Acate, prova in linea sulla canonica distanza di 21,097 km. Una ottantina di podisti sono partiti dal cortile del Castello dei Biscari per raggiungere l’arrivo nel Lido Macconi di Marina di Acate. Percorso molto scorrevole che dai 190 metri sul livello del mare portava ai 3 metri, ricavato fra le stradine per lo più di fruizione rurale. Attorno al 13° km, Giuseppe Veletti della Green Sport Gela ha rotto gli indugi andando a vincere la gara con 1h16’25”, seguito da Angelo Portelli della Tre Colli di Scicli e da Claudia Finelli, ex campionessa italiana dei 10.000 metri che ha chiuso in 1h20’18”, prima fra le donne. Al secondo posto sul podio rosa è salita Irene Susino della Green Sport Gela, mentre al terzo è andata Fernanda Mirone della Barocco Running Ragusa. Tra gli Over 55 primo posto per Angelo Curtopelle della Pro Sport Ravanusa. Tra le società ha primeggiato la Movimento e Vita Gela. L’organizzazione dell’evento è stata a cura dell’ing. Giuseppe di Natale, con la collaborazione tecnica dello Csain Ragusa e della No al Doping. Appuntamento alla seconda edizione prevista per il prossimo 25 aprile 2012.
Faceva l’elemosina in viale Sicilia. E’ morto il barbone polacco
Per i residenti di viale Sicilia, a Ragusa, era diventato un problema. La sua presenza scomoda, il suo modo di vivere privo di condizionamenti sociali, al punto da fare i propri bisogni per strada, non piaceva agli abitanti del quartiere. Qualcuno aveva segnalato il caso ai Servizi sociali, ma nessuno si era fatto avanti. Nel frattempo qualche abitante del quartiere si è anche impietosito della sua situazione e si era preoccupato di farlo ricoverare in ospedale. Pochi giorni fa Antonio, il barbone polacco di 34 anni, che per mesi ha vissuto su una banchina di viale Sicilia, davanti la vetrina di una struttura commerciale dismessa, è morto. Aveva diversi problemi di salute correlati all’alcolismo e al diabete di cui soffriva. Non si curava, perchè quest’uomo viveva allo stato brado, sotto tutti i punti di vista. Se qualche persona pietosa non l’avesse convinto ad andare in ospedale sarebbe morto sul marciapiede. In una mattina, come tutte le altre della sua vita, qualcuno lo avrebbe trovato immobile, con la testa appoggiata sul cuscino e il corpo adagiato sulla banchina, sotto una coperta. Chissà per quanto tempo sarebbe rimasto disteso sul marciapiede, prima che qualcuno si fosse accorto che il suo corpo era senza vita. Adesso è nella cella frigorifera dell’obitorio in attesa di decidere che fine fare di questa salma. Pare che la madre si sia fatta avanti, ma la donna è senza soldi. A questo punto dovrà essere il consolato polacco a pagare le spese del trasporto sino alla terra natale, un costo molto oneroso. Si spera che la salma di Antonio non resti nella cella frigorifera per un anno, come è accaduto tempo fa, ad un marocchino, un altro uomo finito ai margini della società, che da morto, non è stato reclamato da nessuno, nè un parente, nè un amico.
Al Lumiere il “Piccolo Teatro Instabile” Serata di beneficenza per il “Centro Risvegli Ibleo”.
Venerdì 2 dicembre, alle 20.30, presso il Cine Teatro Lumiere di Ragusa si terrà la serata finale del tour teatrale della compagnia “Piccolo Teatro Instabile Ibleo”. Serata di beneficenza in favore del “Centro Risvegli Ibleo”. Lo spettacolo “Lavori in corso”, è scritto e diretto da Lucia Cascone, con la coregia di Ilenia D’Izzia.
RAGUSA, UN BUS URBANO ABBATTE IL PARCOMETRO DI PIAZZA LIBERTA’
Solo per un caso fortuito il mezzo dell’Ast non ha provocato danni alle auto in sosta e ai tanti pedoni e transitano in piazza Libertà a Ragusa. Una manovra errata, probabilmente, è la causa del sinistro che si è verificato martedì mattina, intorno alle 7, in piazza Libertà. L’autobus dell’Azienda Siciliana Trasporti che proveniva da via Roma, imboccando piazza Libertà, in direzione piazza Cappuccini, ha urtato i pieno la macchinetta dei parcheggi a pagamento posizionata all’inizio delle strisce blu. Il mezzo ha divelto la colonnina finendo la sua folle corsa nel bel mezzo dei parcheggi che, in quel momento, fortunatamente, erano vuoti. Ingenti i danni alle strutture dell’Apcoa. Sul posto per i rilievi la Polizia municipale che dovrà ricostruire l’esatta dinamica del sinistro.
Schianto sulla Scicli – Sampieri , perde la vita una giovane
Altro sangue sull’asfalto. Una giovane di 22 anni, Marica Abdhurahman, ha perso la vita in un incidente stradale autonomo, lunedì sera sulla Scicli – Sampieri. Il sinistro è avvenuto in contrada Bruffalori, al passaggio a livello. La giovane era alla guida di una Fiat 500 che, per via del dislivello della strada dove passa la linea ferrata, ha planato andando a schiantarsi contro un muro di cinta della strada. Per la ragazza non c’è stato nulla da fare, è morta sul colpo. Sul posto la Polizia stradale per i rilievi. Dovrà cercare di appurare se la ragazza procedesse a velocità sostenuta: il dislivello avrebbe fatto schizzare poi l’auto facendo un volo di circa dieci metri. La ragazza era nata a Modica, ma da tempo viveva a Pozzallo con la famiglia. Il padre è titolare di una pizzeria. La famiglia Abdhuraman è molto conosciuta in città.
La casta del PD: salviamo Gianni Battaglia
Da anni l’ex senatore della Repubblica Gianni Battaglia siede al consiglio di amministrazione del Consorzio Universitario, l’istituzione il cui fallimento è emblema del puerile sogno del riscatto degli iblei. Si insediò insieme agli altri deputati della provincia eccitando la fandonia che occorresse un’amministrazione controllata da tutti i parlamentari a garanzia dell’interesse collettivo. Il risultato di tale governo trasversale è sotto gli occhi: 3 facoltà chiuse, pigrizia e difficoltà degli enti locali a reperire i fondi necessari a mantenere lingue, e, infine, il fantasma del quarto polo a cui si erano disperatamente e pateticamente attaccati lo stesso Battaglia – per dare un senso alla sua permanenza in consiglio – e l’intera rete di servaggio che ha tenuto in vita il modello Ragusa. Il Partito democratico ha dimostrato in questa vicenda tutti i limiti di un moderatismo il cui unico effetto è stato confondere le intelligenze e le coscienze della terna iscritti, simpatizzanti ed elettori. Il Pd non approvava, non aveva deliberato, non aveva segnalato il nome, – ricordiano che Gianni Battaglia siede in quel consiglio di amministrazione per volontà di Nello Dipasquale – e comunque non interveniva in sciamanica attesa. Le tensioni interne al Pd e soprattutto la rottura tra la maggioranza degli iscritti di Ragusa e Modica con il segretario provinciale Salvo Zago hanno costretto, dopo richieste durate anni e concretizzatesi sette mesi fa, a mettere all’ordine del giorno del direttivo provinciale la questione delle dimissioni di Gianni Battaglia. L’appuntamento era atteso questo lunedì 28. Il momento di chiarezza, discussione e decisione, però, è saltato. In una lettera Salvo Zago ha rinviato l’incontro a data da destinarsi, senza dare spiegazione alcuna. I vertici, quelli che contano – non quelli democraticamente eletti nel partito – insomma deputati in carica ed ex vogliono trovare una intesa. Il Gianni Letta di questa squallida operazione salvataggio è Giorgio Chessari che si è recato a Comiso dal deputato regionale Digiacomo prospettandogli di imbastire una trattativa parallela – naturalmente più discreta di un direttivo provinciale – per trovare un accordo con Battaglia. L’intervento di Giorgio Chessari non può essere considerato prudente, o opportuno, o felice. Il disagio e la rabbia nel popolo di sinistra per la spartizione di poltrone al Consorzio universitario – divenuta poi, nei fatti, l’occasione per concedersi con soldi pubblici un gettone riparatorio – sono stati e sono profondi ed hanno segnato la linea di demarcazione tra il sentimento popolare e la casta del Pd. La partecipazione di Gianni Battaglia alla gestione fallimentare dell’università, per nome e per conto del duo Dipasquale – Antoci, era materia di giudizio politico ed ha trascinato l’elettorato di sinistra nello sconforto e a volte nell’antipolitica. Non siamo maestri e cultori di statistica, ma pensare che il caso Battaglia non abbia inciso anche nel brutto risultato elettorale della sinistra ragusana alle amministrative è senz’altro sbrigativo. Non era l’immagine del più grande partito della sinistra che veniva intaccata, era l’anima della sinistra che era andata perduta e venduta in cambio di nulla. La mobilitazione di Giorgio Chessari che cerca la via del summit segreto certifica la incomprensione del “padre nobile” della sinistra ragusana verso quella molteplicità di passioni che stanno riforgiando la sinistra contemporanea la quale chiede cambiamenti di sostanza. La forma escogitata da Chessari è veramente vecchia e non porta beneficio alcuno se non il misero occultamento di una stagione – che ancora si protrae – di connivenza e di rassegnato abbandono alla cultura declinante di un fenomeno come Nello Dipasquale. La richiesta di dimissioni di Battaglia dal Consorzio universitario non è da vivere come un sussulto giacobino; è solo un atto dovuto poiché il giudizio del Pd sull’operato di Dipasquale ed Antoci è inequivocabile e deve essere, stavolta sì, tranciante come una ghigliottina per ridare la possibilità a noi cittadini di comprendere meglio il futuro che si delinea peggiore.
Comiso si mobilita per salvare l’ospedale
Il sindaco di Comiso Giuseppe Alfano, una delegazione del Comitato Cittadino per la difesa dell’Ospedale Regina Margherita e il deputato regionale Giuseppe Digiacomo hanno incontrato lunedì mattina a Ragusa il direttore generale dell’Asp 7 Ragusa Ettore Gilotta per discutere i tempi di attuazione degli impegni presi a Palermo nel corso dell’audizione presso la sesta Commissione all’Ars. Il direttore generale Gilotta ha garantito che, entro la prossima settimana e con risorse dell’ente di piazza Igea, le ambulanze del 118 saranno dotate di medico a bordo. Nel contempo, entro la fine dell’anno in corso, saranno potenziati i servizi di Radiologia e Laboratorio Analisi dell’ospedale comisano, attivi H12 e con reperibilità notturna. La delegazione comisana ha altresì richiesto l’assegnazione di altri posti letto con specifica di due posti in Urologia e la conferma del reparto di Otorino. Su questi temi, il direttore generale Gilotta ha assunto impegni precisi così come ha garantito che il nosocomio comisano sarà dotato a giorni di appositi strumenti per eseguire la mammografia, un servizio che sarà a disposizione di tutta l’utenza provinciale. Inoltre sarà bandito l’appalto per la riqualificazione del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Guzzardi di Vittoria. “Siamo soddisfatti per il positivo esito dell’incontro odierno nel quale abbiamo constatato un atteggiamento di apertura e disponibilità del dottor Gilotta – ha dichiarato il sindaco Giuseppe Alfano a nome dell’intera delegazione -. Come si può facilmente constatare, le nostre rivendicazioni non mirano soltanto a salvaguardare l’ospedale di Comiso ma a migliorare i servizi sanitari dell’intera area ipparina”.
Scicli, Venticinque si dimette
Si è dimesso il sindaco di Scicli Giovanni Venticinque. Il primo cittadino di Scicli ha rassegnato lunedì alle 15 le dimissioni dalla carica. In precedenza Venticinque aveva revocato il mandato assessoriale del vicesindaco Matteo Gentile, e degli assessori Giorgio Vindigni e Vincenzo Giannone. La Regione dovrà ora inviare in città un commissario che amministrerà il Comune sino a nuove elezioni. Il consiglio comunale resta in carica, secondo norma, fino al voto. “Il sottoscritto Venticinque Giovanni, sindaco pro tempore del Comune di Scicli, venute meno le condizioni politiche per espletare dignitosamente il mandato di governo della città, rassegna le dimissioni dalla carica di sindaco”, si legge nella lettera che Venticinque ha presentato, motivando la propria scelta di lasciare la poltrona.
SCICLI, MOSTRA DI ARCHEOLOGIA
Apre i battenti martedì 29 alle 18 a Palazzo Spadaro a Scicli la mostra dei progetti dell’Università di Catania nell’ambito della iniziativa “Archaeology’s places and contemporary uses”, che ha premiato un progetto sullo scavo del Colle San Matteo.
Gettoni di presenza e volgarità, la riforma che attende Nello Dipasquale
“Il sindaco Dipasquale fa marcia indietro e con una nuova lettera rettifica quanto dichiarato sulle commissioni consiliari”. A dirlo, con riferimento alla vicenda riguardante i costi della politica, è il segretario cittadino del Partito democratico di Ragusa, Giuseppe Calabrese. “Nella prima lettera del 18 ottobre – afferma Calabrese – ci aveva fatto sapere che lui, in quanto capo dell’amministrazione, e per questo motivo automaticamente autorizzato ad essere il capo di tutti, aveva deciso di permettere l’intervento di assessori e dirigenti nelle commissioni solo quando ci sarebbero stati atti prodotti dalla Giunta pronti per il Consiglio. Nella stessa comunicazione – continua Calabrese -, Dipasquale aveva affermato che tutte le altre convocazioni, trattando a suo parere argomenti residuali, non avrebbero avuto il supporto tecnico con il duplice motivo di non distrarre dirigenti e assessori dal proprio lavoro e, nel contempo, per far sì che le commissioni potessero risparmiare. Ora, occorre precisare che il presidente del Consiglio, Giuseppe Di Noia, e i presidenti delle commissioni consiliari – dice ancora il segretario del Pd di Ragusa -, seppure risentiti da questa presa di posizione, non hanno inteso ribellarsi al “capo”. Noi dell’opposizione, invece, abbiamo scritto al Prefetto per farlo intervenire sul rispetto dei ruoli, chiarendo che il Consiglio, al pari del sindaco e dell’amministrazione, è organo di governo e per questo motivo il primo cittadino non può limitare l’attività ispettiva e propositiva delle commissioni. Al momento, il Prefetto non ci ha ancora convocati”, dice il segretario del Pd. Calabrese aggiunge che “però, il sindaco, ha scritto una nuova lettera, lo scorso 23 novembre, affermando che l’attività del Consiglio deve continuare ad essere svolta in piena libertà e serenità, lasciando liberi dirigenti ed assessori di partecipare ai lavori delle commissioni. Una vera e propria marcia indietro afferma Calabrese -. Ad ogni modo, rimanendo sensibili al problema economico e, più in generale, alla delicata questione dei costi della politica, auspichiamo che il sindaco condivida e faccia approvare dalla sua maggioranza l’ordine del giorno presentato dalla minoranza, primo firmatario il sottoscritto, che contempla la riduzione dell’entità dei gettoni per i consiglieri e delle indennità per sindaco ed assessori di almeno il trenta per cento. Se tale ordine del giorno sarà preso in considerazione – dice Calabrese -, si potrà realizzare un risparmio pari ad almeno 200mila euro l’anno per le casse del Comune di Ragusa”. La risposta è rissosa, banale e volgare. La proposta di Calabrese, seria e percorribile, viene rigirata appunto perché confutarla sarebbe difficile, e così Dipasquale la trascina a rissa. Il tono è provocatorio, si cerca la sfida, non si entra nel merito della questione ed anzi Calabrese viene “invitato” a farsi da parte. Avrebbe fatto meglio il sindaco a non rispondere, ad attendere che l’ordine del giorno arrivasse in aula. E’ lì, in quel contesto, che gli ideali politici e compartamentali del primo cittadino verranno a galla. Se tagliare il 30 per cento come vuole Calabrese è giusto e condivisibile, Dipasquale può abbracciare la proposta. Ha una maggioranza e una sfilza di sigle talmente vasta che può immediatamente divenire legge del Comune di Ragusa. Che sia la maggioranza, che tutto può vedi introduzione del fiorino, la tassa di soggiorno -, a sposare la bontà dei tagli e del rigore. Non serve insultare e sprigionare la sequela di volgarità: basta scegliere. Vedremo se il fascino del sindaco verso i suoi consiglieri sarà tale da imporre un piccolo sacrificio. Ne siamo fiduciosi. Potrebbe persino, il nostro sindaco, azzerare per intero la voce della sua indennità: una rinuncia totale, la stessa che pretende dal consigliere di opposizione. Meglio lasciar perdere la spavalderia da bravo: è un’arma a doppio taglio.
Mercato zootecnico senza progetto di rilancio
Un progetto organico per la commercializzazione e la vendita degli animali? Manco a parlarne. Il rilancio del mercato zootecnico di contrada Maltempo a Ragusa deve passare attraverso un lavoro certosino e non frutto dell’improvvisazione così come è stato fatto fino ad ora a Palazzo di città. Si sarebbe dovuto realizzare una struttura al passo con i tempi, attingendo ai fondi ex Insicem, più volte annunciata dal vice sindaco Giovanni Cosentini. La fiera invece, lamentano gli imprenditori agricoli, in quelle condizioni di enorme disagio, con le strutture aperte alle intemperie dell’inverno, non può svolgersi in maniera regolare. Le organizzazioni agricole, Cia e Associazione allevatori, presenti alla sesta commissione consiliare al Comune, lamentano la mancanza di un piano organico per il rilancio del comparto e di un progetto ampio ed articolato per il rifacimento della struttura. “La classe politica ha dimenticato che esiste un’economia che ruota attorno alla agricoltura – dice il direttore della Confederazione Italiana agricoltori, Massimo Salinitro – e nei vari capitoli di bilancio sono state stanziate somme irrisorie. Abbiamo chiesto anche alla Camera di Commercio uno sforzo maggiore per sostenere le imprese che vivono in condizioni di enorme disagio per le varie problematiche legate al prezzo del latte, ai costi di produzione che sono in aumento”. Secondo il consigliere comunale di Idv, Peppe Tumino, nulla si è fatto. “Sugli interventi promessi si attendono ancora notizie – afferma l’esponente di Italia dei valori -. Stiamo parlando della risistemazione della struttura, con il rifacimento delle pensiline e un progetto organico per la copertura con i pannelli fotovoltaici”, conclude Tumino.