06-05-2024

A RAGUSA LE SOLENNI CELEBRAZIONI IN ONORE DEI SANTI PIETRO E PAOLO APOSTOLI

san-pietro-e-paoloI solenni festeggiamenti in onore dei Santi Pietro e Paolo apostoli a Ragusa stanno per entrare nel vivo. Questo giovedì 22 giugno, primo appuntamento nella parrocchia di via Umberto Giordano, parroco don Mauro Nicosia. Alle 8,30 si terrà la celebrazione eucaristica, alle 18 con suono festoso di campane e lo sparo di salve a cannone sarà dato il via ai solenni festeggiamenti in onore di San Paolo apostolo. Dalle 9 alle 19, inoltre, è in programma l’adorazione eucaristica. Alle 19 si terrà la celebrazione eucaristica e, a seguire, la processione. Venerdì 23 giugno, invece, sarà celebrata la solennità del Cuore di Gesù. Alle 8,30 è in programma la celebrazione eucaristica. In mattinata, inoltre, ci sarà la raccolta alimentare ad opera della conferenza di San Vincenzo de Paoli per le famiglie bisognose presso i supermercati presenti nel territorio della parrocchia. Alle 18, in più, si terrà la preghiera del Santo Rosario, alle 18,30 la celebrazione dei Vespri, alle 19 la celebrazione eucaristica presieduta da don Andrea Pomillo, animata dai ragazzi, operatori e volontari dell’Anffas onlus di Ragusa. Durante la serata ci sarà l’esibizione di musicoterapia a cura dei ragazzi dell’Anffas “Clapping music”. Alle 20, poi, sarà dato il via alla XVI sagra della pizza e spazio al varietà musicale a cura di Saretto Brullo. Nella parrocchia di San Pietro apostolo, invece, dopo la santa messa delle 8,30, alle 18 è in programma la preghiera del Rosario e alle 18,30 la celebrazione eucaristica presieduta dal sacerdote Salvatore Cannata, vicario foraneo di Ragusa. Alle 21, sul sagrato della chiesa, la compagnia teatrale “Gli amici di San Pietro” presenterà la commedia “Come si rapina una banca”.  La processione con i due simulacri si terrà domenica 25 giugno in serata.

 

 

Calcio a Ragusa: parla La Porta “Costruiamo un percorso di unità tra le varie società”

 

la porta angelo (1)Il consigliere comunale di Insieme Angelo La Porta è seriamente preoccupato per il futuro del calcio a Ragusa ed è per questo che in Consiglio Comunale ha lanciato l’idea di creare un contenitore unico per il calcio a Ragusa e mettere fine alle divisioni che non servono a nulla. Dice il consigliere di Insieme: “Alcuni giorni addietro è stato doveroso da parte mia intervenire in consiglio comunale sia per il mio ruolo  di consigliere comunale ma soprattutto da ex giocatore di quella gloriosa squadra di calcio, l’U.S. Ragusa, che ha dato lustro per tantissimi anni in campo nazionale alla nostra città e tantissime soddisfazioni ai tifosi e a tutti gli appassionati. Sicuramente  oggi, le condizioni di gestione delle società di   calcio sono differenti ed anche molto onerosi  se si vuole avere  una squadra di alto livello rispetto al passato. Con la mia comunicazione nell’aula consiliare ho cercato di  investire l’amministrazione  comunale e in particolare il sindaco e il vice sindaco con delega allo sport  per farsi carico, così come lo è stato  per il rugby, di creare un contenitore  unico aprendo  un confronto con le società di calcio presenti in città e perché no, anche con il Marina calcio, e  coinvolgendo anche tante risorse presenti in città che ancora hanno tanto da dare  a questo fantastico sport”. Poi, c’è il La Porta amarcord: “Mi vengono in mente tanti ricordi risalenti agli anni 70, quando facevo parte della squadra dell’U.S. Ragusa, era tutta un’altra storia rispetto ad oggi, vi era molto più professionismo nella gestione della società e della squadra, allenamenti che iniziavano il martedì e terminavano con la rifinitura del sabato mattina”. La Porta conclude: “Oggi, nonostante gli sforzi economici delle varie  dirigenze che si sono succedute negli anni e degli sponsor, non si riesce a portare la squadra a quei livelli che la città merita. Però la frammentazione porta anche a questo e quindi dobbiamo finirla di farci male”.

 

 

RAGUSA, LA NUOVA STATUA DEL PATRONO NEL GIARDINO DELLA CATTEDRALE

nuovastatua-giardinoNell’ambito dei festeggiamenti della Natività di San Giovanni Battista a Ragusa giovedì 22 giugno verrà benedetta la nuova statua del Patrono del Giardino della Cattedrale, in sostituzione della precedente ormai mal ridotta. Si tratta un momento molto significativo, perché legato fortemente alla devozione dei ragusani nei confronti del Battista: questa, come si sa, consiste principalmente nella partecipazione alla processione con il simulacro, una tradizione che risale ai primi del 1600 quando vennero donate al governatore della Contea di Modica Paolo Larestia le reliquie di San Giovanni (un dente, probabilmente il molare, e un frammento osseo, provenienti dalla Cattedrale di Palermo e con autenticità attestata da un atto dell’Arcivescovo Don Diego De Aedo del 1604) e che vennero accolte dai fedeli in maniera festante con una lunga processione, durante la quale ciascuno dei fedeli portava un cero in mano. Nel corso degli anni, i ceri venivano anche lasciati all’interno della Chiesa, sia da parte di alcuni fedeli a conclusione della processione, che da chi non poteva percorrerla; la cosa però provocò diverse difficoltà, per cui si pensò di sistemare nel giardino della Cattedrale (lato Corso Vittorio Veneto) una immagine davanti la quale deporre i ceri accesi, regalata da una famiglia nobiliare che la possedeva all’interno del proprio palazzo. Questa statua, come detto, è in pessime condizioni, risistemata in maniera “molto artigianale” e per questo, negli scorsi anni, il compianto parroco Don Carmelo Tidona aveva pensato di realizzarne una nuova, aprendo una sottoscrizione per la quale contribuì un gruppo di fedeli, ma Don Carmelo non potè portare a compimento la cosa per svariati motivi tra cui la malattia. Per questo, si è fatto in modo di completare quest’anno l’iniziativa. E’ stato preparato un piedistallo in pietra di Comiso, alto 1,20 mt, sul quale posizionare una nuova statua del Battista in resina policroma che nell’atteggiameto del corpo ricorda quella processionale, da installare esattamente di fronte all’immagine della Vergine Immacolata. Subito dopo la benedizione della nuova immagine, verrà inaugurato il nuovo saloncino intitolato proprio a Padre Tidona, con ingresso da Via Roma 132: un locale che coincide con la precedente sede del Museo della Cattedrale, restaurato e adeguato grazie ai contributi dell’8 per mille e che servirà per attività pastorali, convegni ed eventi. Altro momento significativo si terrà venerdì 23 giugno, con “A Vigilia i San Giuvanni”, evento ricreativo che, nell’ottica di una “festa diffusa” che contribuisce ad una riqualificazione del centro storico nell’ottica di fare comunità: in Via Roma a partire dalle 20.00, per la degustazione delle fave, la sfilata dei “Tamburi Imperiali di Comiso” e, novità di quest’anno, i giochi giganti (Dama, Shangai, Jenga) a cura di Arcadia Comics & Games.

Da venerdì 23 giugno a Marina di Ragusa sventola la Bandiera Blu della stagione estiva 2017 

 

blandibussVenerdì 23 giugno, alle ore 11, a Marina di Ragusa, in Piazza Chioggia, nel corso di una cerimonia a cui interverranno il sindaco Federico Piccitto, la Protezione civile comunale ed il personale in servizio presso il Presidio di soccorso ed assistenza bagnanti ubicato all’interno del Porto turistico di Marina di Ragusa,  verrà issata la “Bandiera Blu 2017”. A seguito di tale riconoscimento che è stato conferito al Comune di  Ragusa relativamente alle spiagge della nostra frazione balneare, è stata adottata  un’apposita determina dirigenziale che individua dal 24 giugno al 17 settembre prossimo il periodo  della Stagione Balneare bandiera Blu 2017  individuando altresì la necessità in tale periodo di garantire dei servizi essenziali. L’Amministrazione comunale infatti  ha già disposto che siano avviati una serie di servizi tra cui la vigilanza per la sicurezza sulle spiagge con l’ausilio dei volontari della Protezione Civile comunale, la pulizia degli arenili, l’accesso agli stessi ai portatori di handicap, l’attivazione del servizio docce gratuite negli arenili.

Ragusa, Museo del Costume   

 

donnafugata-800x463La  giunta municipale ha approvato un atto di indirizzo relativo all’affidamento  in gestione del Museo del Costume, attualmente   in allestimento nei locali a piano terra  del Castello di Donnafugata.  Con l’atto deliberativo, viene autorizzato il dirigente del Settore VII  ad adottare tutte le procedure ad evidenza pubblica necessarie per l’affidamento in concessione, per un periodo di due anni, della gestione della struttura museale. Con l’affidamento del servizio l’amministrazione comunale intende garantire  ai visitatori, nell’ambito delle politiche di valorizzazione  dei beni culturali,  una migliore organizzazione e fruizione del Museo  del Costume.

 

 

 

Vertenza Coop Sicilia. A Ragusa assemblea degli ottantatré dipendenti

ipercoop_“La Filcams-CGIL Sicilia rifiuta di avallare licenziamenti per sanare una situazione debitoria frutto di scelte imprenditoriali improvvide e del tutto fallimentari. Chiede di discutere i piani di rilancio industriale al fine di condividere coi rappresentanti dei lavoratori gli obiettivi, i tempi, i risultati attesi e le attività da intraprendere per far riemergere l’azienda dal guado senza affossare i lavoratori e senza far pagare ancora una volta ad essi i costi”. Questa è la riflessione dei dirigenti sindacali della Filcams Cgil Sicilia in ordine alla complessa vertenza COOP Sicilia. Proprio ieri si è tenuto l’esame congiunto sulla procedura di mobilità aperta da COOP Sicilia e che prevede la chiusura di quattro supermercati, un ipermercato e la riorganizzazione di undici punti vendita per un totale di 273 lavoratori coinvolti. Questo mercoledì è prevista intanto nella sede della Coop Ragusa un’assemblea per affrontare i temi tuttora in discussione e che riguardano il futuro di ottantatré unità lavorative. Salvatore Tavolino, segretario generale della Filcams Cgil di Ragusa e Peppe Scifo, segretario generale della Cgil di Ragusa dichiarano congiuntamente: “ Guardiamo con fiducia alla risoluzione di questa difficile vertenza. Nostro compito primario è quello della salvaguardia dei livelli occupazionali nel nostro territorio ponendo in essere tutte le misure necessarie per scongiurare la chiusura delle di IperCoop Ragusa; non sarà un’impresa facile ma abbiamo il dovere di continuare ed insistere su questa linea”. “La Filcams  CGIL, che rappresenta i lavoratori del commercio, ritiene che COOP Sicilia debba ritirare la dichiarazione di esuberi, – afferma Salvatore Leonardi, segretario generale della Filcams Cgil Sicilia – che produrrebbe un ulteriore sottodimensionamento del personale nei punti vendita ed un inasprimento delle condizioni dei lavoratori, già ampiamente stremati dalle ultime politiche di organizzazione del lavoro dell’azienda”.

Polo museale di Scicli, il sindaco a confronto col Ministro Franceschini

Il sindaco Giannone, il ministro Franceschini, la senatrice PaduaSi è tenuto nella Capitale l’incontro tra il sindaco di Scicli Enzo Giannone e il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini sulla nascita del Polo Museale di Scicli con un focus importante all’ex Convento del Carmine, prossimo alla restituzione alla comunità. Era presente la senatrice Venerina Padua. Il sindaco Giannone e il Ministro Franceschini hanno convenuto sulla necessità di redigere un progetto esecutivo di spazio culturale, di cui il Comune, con i suoi uffici, si farà carico, al fine di creare un grande attrattore culturale di respiro nazionale. Uno dei momenti di questo Polo sarà la pinacoteca del Gruppo di Scicli con lo spazio dedicato alla Fondazione Piero Guccione, in giustapposizione a uno spazio dedicato all’arte contemporanea. Il Ministero dei Beni Culturali parteciperà al progetto dell’amministrazione, e dell’assessorato retto dall’avvocato Caterina Riccotti.

Riscossione tributi a Ragusa, Consiglio comunale approva ordine del giorno della Migliore su revoca affidamento del servizio

sonia migliore 2 (1)Il Consiglio comunale di Ragusa ha approvato l’ordine del giorno, presentato dai Consiglieri del Laboratorio politico 2.0, Sonia Migliore e Manuela Nicita, con il quale si impegna l’Amministrazione comunale a revocare in autotutela l’affidamento del servizio di anagrafe immobiliare integrato (catastale e tributaria), gestito da un’associazione temporanea di imprese di cui è capofila la Lamco srl. Con lo stesso ordine del giorno, inoltre, si chiede all’Amministrazione pentastellata di avviare gli opportuni accertamenti in ordine a eventuali profili di illiceità penale e contabile che potrebbero riguardare l’emissione di “cartelle pazze” e il riconoscimento all’Ati di un aggio elevatissimo (oltre il 42%) sull’accertamento dei tributi non riscossi. “Avevamo presentato questo odg lo scorso marzo – spiega Sonia Migliore – perché vogliamo vederci chiaro su come funziona il servizio di riscossione tributi nella nostra città, preoccupati dall’aver ricevuto numerose segnalazioni da parte di cittadini che avrebbero ricevuto delle ‘cartelle pazze’. Inoltre siamo venuti a conoscenza di alcune indagini da parte della Guardia di Finanza nei confronti di una delle società che compongono l’Ati. Un’indagine estesa in tutta Italia, coinvolgendo 800 comuni, e che ha fatto emergere delle verità allarmanti, con la conseguente trasformazione societaria dell’associazione d’imprese. Avevamo segnalato, in aggiunta, che alcune parti del contratto stipulato tra il Comune di Ragusa e l’Ati erano di dubbia interpretazione e che rischiavano di provocare un contenzioso tra l’Ente e la stessa Ati. L’elevatissimo aggio del 42,5% da riconoscere a chi gestisce il servizio, per esempio, è da corrispondere rispetto ai crediti accertati o a quelli effettivamente incassati dal settore Tributi? Un dubbio che evidentemente non abbiamo avuto solo noi”. “Dal momento dell’affidamento del servizio – dichiara l’esponente del Lab 2.0 – le condizioni dell’Ati sono cambiate e ci siamo chiesti anche se è possibile che il contratto possa essere valido pur venendo a mancare le condizioni iniziali della costituzione di quell’Ati. Ora da parte del civico consesso, dunque, è stato assunto un grande atto di responsabilità che il Comune potrebbe utilizzare come strumento per eventuali azioni di ripercussioni dinanzi al TAR da parte della società che pretende il mega aggio su somme non incassate”.

TROFEO REGIONALE LIBERTAS DI JUDO A SCICLI, LA BASAKI DI RAGUSA HA PORTATO A CASA QUATTRO MEDAGLIE D’ORO E UNA D’ARGENTO

 

Il maestro Baglieri con i suoi miniatleti a ScicliLa squadra agonistica della scuola Basaki di Ragusa ha partecipato al villaggio Jungi a Scicli, alla terza fase del trofeo regionale Libertas di judo 2017. La realtà operativa diretta dal maestro Salvo Baglieri era rappresentata, per quanto riguarda la categoria Fanciulli, da: Sofia Martorana, Alessandro Mea, e, per la categoria Ragazzi da Francesco Antoci Luca Licitra, Giorgio Cappello. La stagione agonistica chiude i battenti, per il team ragusano, con 4 medaglie d’oro e una d’argento. In particolare si è distinto il judoka Luca Licitra che ha conquistato il primo posto dimostrando di aver appreso molto bene tutto il lavoro svolto negli ultimi mesi. Primo posto anche per Giorgio Cappello, benissimo Sofia Martorana e Francesco Antoci Antoci anche loro piazzatisi al 1° posto e Alessandro Mea che, invece, è arrivato al 2° posto.

Scicli, blitz antidroga dei Carabinieri – Arrestato 23enne, in casa coltivava marijuana

canapa1 (3)I Carabinieri della Tenenza di Scicli hanno eseguito uno specifico servizio antidroga sul territorio di competenza, in particolare nei pressi dei luoghi maggiormente frequentati e punto di ritrovo di giovani ove hanno effettuato diversi controlli e perquisizioni. I Carabinieri hanno arrestato un 23enne, G.N., incensurato, nullafacente, sorpreso con numerosi grammi di marijuana, suddivisa in dosi e con diversi materiali per la coltivazione, il taglio ed il confezionamento della sostanza. Il giovane, infatti, è stato notato dai militari dell’Arma mentre percorreva una strada del centro di Scicli a bordo della propria autovettura ma alla vista della pattuglia ha tenuto un atteggiamento sospetto, come se volesse evitare il controllo. Dopo averlo seguito nei movimenti, gli uomini dell’Arma hanno fatto scattare il blitz e lo hanno fermato. Il giovane, quindi, apparso subito molto preoccupato e nervoso, è stato sottoposto a perquisizione personale e veicolare ed è stato trovato in possesso di un sacchetto in cellophane contenente circa 8 grammi di marijuana suddivisa in dosi. A questo punto, i Carabinieri hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione del giovane ed hanno rinvenuto, all’interno della sua camera da letto, un contenitore con ulteriori 90 grammi di droga. Inoltre, i Carabinieri hanno scovato un’altra stanza che il ragazzo aveva interamente adibito a vera e propria serra per la coltivazione della marijuana, dotata di apposito impianto di irrigazione ed illuminazione, all’interno della quale sono state rinvenute tre piante di “canapa indiana” alte circa 1,5 metri e vari prodotti specifici per la piantagione. Il ragazzo, dunque, è stato condotto in caserma e dichiarato in stato di arresto e sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.

Cinema Lumière, dal 29 giugno chiusura estiva

downloadPrima della chiusura estiva il cinema Lumière propone alla clientela l’utlimo film della rassegna “Giugno d’essai”Libere disobbedienti e innamorate – In between” di Maysaloun Hamoud. Il film racconta la storia di tre ragazze arabe a Tel Aviv che vivono facendo quello che farebbero tutte le ragazze del mondo. Leila è un avvocato penalista che preferisce la singletudine al fidanzato, rivelatosi presto ottuso e conservatore, Salma è una DJ stigmatizzata dalla famiglia cristiana per la sua omosessualità, Noor è una studentessa musulmana osservante originaria di Umm al-Fahm, città conservatrice e bastione in Israele del Movimento islamico. Noor è fidanzata con Wissam, fanatico religioso anaffettivo che non apprezza l’emancipazione delle coinquiline della futura sposa. Ostinate e ribelli, Leila, Salma e Noor faranno fronte comune contro le discriminazione. Il film sarà proiettato dal 23 al 28 Giugno alle 18:30 e alle 21:30. Giovedì 22 e lunedì 26 giugno chiuso. Dal 29 giugno il cinema chiude per la stagione estiva ma apre l’Arena di Casuzze.

Schizofrenia: ora disponibile in Italia la prima terapia da 4 somministrazioni all’anno

101926230-944bf6da-618d-4181-8838-1e3ba5311cefPubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto di rimborsabilità di AIFA per paliperidone palmitato trimestrale: per la prima volta, con sole 4 somministrazioni l’anno, sempre più concreti per i pazienti con schizofrenia e malattia psicotica il sogno di una vita libera e la possibilità di un percorso riabilitativo. I farmaci LAI – Long Acting Injectables, farmaci a lunga durata d’azione, hanno contribuito a modificare la terapia antipsicotica aprendo la strada alla liberazione dal pensiero della malattia e delle ricadute che ingabbiano il paziente, ricadute che colpiscono la gran parte delle persone con schizofrenia. «La terapia trimestrale è un passo avanti non solo per la qualità di vita ma anche dal punto di vista clinico, perché l’aderenza al trattamento, favorita da una terapia di 4 somministrazioni all’anno, può diminuire il tasso di ricadute, come dimostrano gli studi clinici effettuati. E questo è vero soprattutto se il trattamento viene iniziato tempestivamente dopo la diagnosi», dichiara Andrea Fagiolini, Professore Ordinario di Psichiatria, Università degli Studi di SienaLa nuova terapia trimestrale è frutto dell’impegno in ricerca & sviluppo di Janssen, azienda farmaceutica di Johnson & Johnson, con una storia in psichiatria lunga oltre 60 anni.

LA CNA DI RAGUSA A MALTA PER RAFFORZARE IMPRESE E COOPERAZIONE

La presentazione del protocolloSempre più attenzione al rafforzamento del rapporto di cooperazione internazionale. Questo il senso del protocollo d’intesa firmato dalla Cna territoriale di Ragusa, rappresentata dal presidente Giuseppe Santocono, con la Grtu Malta Chamber of Smes (associazione di piccole e medie imprese dell’isola di Malta), rappresentata dal presidente Paul Abela. E’ la naturale conclusione di un percorso avviato nei mesi scorsi, grazie ai rapporti coltivati dal vicepresidente provinciale Cna Ragusa, Maurizio Scalone, con delega all’internazionalizzazione, che hanno sempre più puntato a fare in modo che potessero essere sviluppati progetti speciali per la crescita di entrambi i territori, favorendo lo scambio commerciale tra le piccole e medie imprese. Ma cosa prevede il protocollo? Intanto, al fine di supportare le attività di esplorazione commerciale nei mercati di riferimento e di sviluppare contatti tra le imprese dei due territori, nelle rispettive sedi saranno istituiti uffici di supporto all’internazionalizzazione, le cui modalità di funzionamento saranno disciplinate da uno specifico atto. Gli uffici rappresenteranno il punto di riferimento per tutte le imprese dei rispettivi territori interessate alle iniziative di cooperazione e saranno abilitati ad erogare i vari servizi, come, ad esempio: informazioni sulle principali agevolazioni finanziarie, l’insediamento o l’investimento all’estero, il credito commerciale, la consulenza e assistenza sui programmi e sui bandi pubblici per l’internazionalizzazione, l’organizzazione di giornate di orientamento dedicate alle imprese dei rispettivi territori. Il protocollo è stato sottoscritto alla presenza del presidente nazionale Cna, Daniele Vaccarino, del presidente regionale Cna Sicilia, Giuseppe Cascone, accompagnato dal segretario regionale, Mario Filippello, e dal segretario territoriale Cna Ragusa, Giovanni Brancati. “Si tratta di una intesa – sottolinea il presidente Santocono – che può aprire le porte a varie ipotesi di sviluppo e che, per questo motivo, deve essere valutata nella maniera più attenta. Oggi, l’internazionalizzazione è un processo imprescindibile per la crescita delle piccole e medie imprese soprattutto di alcuni settori”.

LEOLUCA ORLANDO LANCIA LA LISTA DEI TERRITORI PER LE REGIONALI

LEOLUCA ORLANDO

Con un lungo post pubblicato oggi nella sua pagina Facebook, Leoluca Orlando annuncia l’avvio di un percorso per la creazione di una “Lista dei territori” in vista delle prossime elezioni regionali. Orlando traccia un’analisi della situazione politica, affermando i punti irrinunciabili di quello che definisce un “programma chiaro e senza ambiguità”. Questo il testo del post appena pubblicato. “La dignità e la fatica dell’amministrare a servizio delle comunità locali non possono e non devono più essere mortificate ulteriormente da atteggiamenti e pratiche “annacatorie”, che hanno fatto parlare in Sicilia di uno stato di calamità istituzionale. E’ dai territori che occorre prendere le mosse con quello che viene definito “civismo politico”, del tutto alternativo a movimenti tanto ribelli quanto inconcludenti e incapaci di amministrare e del tutto alternativo a logiche di apparato che simulano protagonismo con litigi continui ed inconcludenti. Chi da oltre due anni considera conclusa la esperienza del Governo Crocetta ha il diritto e il dovere di immaginare un futuro diverso e migliore per i siciliani e per la Sicilia, a partire non da alchimie politichesi ma a partire dai problemi reali, come ogni giorno sono chiamati nei territori a fare amministratori locali e Sindaci. Un programma regionale chiaro deve prevedere pregiudizialmente la fine del soffocante ed improprio ruolo politico di governo da parte di un mondo cosiddetto confindustriale siciliano che si ostina a voler comandare, certamente impropriamente e troppo spesso illegalmente. Un programma regionale chiaro di governo deve prevedere la mitigazione della speciale autonomia siciliana, non essendo più tollerabili – in nome della specialità – arbitrii gestionali, inconcludenze amministrative e confusioni legislative, ossessivamente presenti e penalizzanti con riferimento al sistema delle autonomie locali e nei settori di acqua, rifiuti, precariato e formazione professionale. In sintesi, milioni di siciliani non possono essere esclusi, e sono stati sin qui esclusi, dalla comunità nazionale ed europea e dai loro processi di riforma e flussi finanziari, a causa di uno Statuto speciale divenuto alibi per inattività ed inadeguatezze, oltre che privilegio e fonte di rendita parassitaria per pochi ed isolamento e mortificazione per tutti gli altri. Un futuro diverso e migliore si costruisce con un programma chiaro che non può essere rinviato prestando prioritaria attenzione a “chi non ha” e a “chi produce”…  Un programma regionale chiaro deve essere fortemente caratterizzato da cultura e pratica dell’innovazione, cultura e pratica di rispetto ambientale e cultura e pratica della accoglienza, in una prospettiva di mobilità internazionale come diritto umano e pertanto una prospettiva capace di accogliere senza isterie e paure i flussi migratori e di attrarre al tempo stesso enormi potenzialità turistiche. Su queste preliminari scelte programmatiche appare necessaria la presentazione alle prossime elezioni regionali di una “lista dei territori”, che nasca a partire dai territori mortificati in questi anni e nasca attorno ad un programma chiaro, che costituisca la premessa e indichi i contenuti di un auspicabile campo tanto largo quanto privo di ambiguità e pretestuosi rinvii di approfondimento.  A Palermo, sulla base di una azione amministrativa difficile e ricca di realizzazioni, a partire, attorno ed in coerenza ad un programma chiaro di scelte e di azioni già realizzate e di altre in via di completamento è stato possibile individuare candidati e liste. Questo, almeno questo e non altro, credo serva alla Sicilia”.

ERBACCE SUI MARCIAPIEDI DI VIA CARONIA A RAGUSA

Via Caronia erbacce“Che la situazione in città stia diventando esplosiva, per l’incuria che regna sovrana ovunque, è un dato di fatto. Che però ci siano situazioni che, in precedenza, non si erano mai verificate, la dice lunga su quanto la cattiva gestione di questa Amministrazione comunale, per quanto riguarda gli aspetti più semplici, sia arrivata al dunque”. E’ il senso della denuncia politica che arriva dal consigliere comunale del Pd, Mario Chiavola, il quale continua a prendere atto delle numerose segnalazioni che arrivano dai cittadini di Ragusa ormai stanchi della disattenzione nell’ordinaria manutenzione che sembra avere preso il sopravvento nelle frazioni così come nel centro cittadino. “L’ultima indicazione proveniente dai social – afferma Chiavola – arriva da via Caronia, zona semiperiferica di Ragusa, dove l’Amministrazione comunale ha dimenticato di incaricare gli operai all’effettuazione della scerbatura. E così c’è chi scherza sostenendo che se non è possibile andare in campagna, l’Amministrazione comunale ha fatto sì che la campagna arrivasse sino alla città. Invitiamo il Comune a darsi una regolata e a procedere nella maniera più opportuna per eliminare tutte le questioni che, come nel caso di via Caronia, restano ancora irrisolte su più fronti”.

 

 

Profughi ambientali e l’Europa sta a guardare

 

1289-2776Nella discussione pubblica sui migranti di questi mesi si sono voluti rincorrere tanti mostri e tanti mostri hanno parlato, vaneggiando di taxi e di difesa dell’Europa. In occasione della giornata mondiale del rifugiato è importante mettere l’accento su chi sono i migranti che arrivano in Italia e da che cosa fuggono. Una riflessione particolare viene fatta da Legambiente. “Se guardiamo al quadro mondiale nel 2016 ci sono stati 31,1 milioni di nuovi sfollati interni di cui 6,9 milioni a causa di conflitti e violenze, e 24,2 milioni per disastri ambientali improvvisi e distruttivi (uragani, alluvioni, ecc.). Il fenomeno colpisce soprattutto i paesi a basso reddito dove si realizza il 61% delle migrazioni interne. Solo dopo iniziano i “viaggi della speranza”, prima di tutto verso i paesi limitrofi. Nel 2015, secondo l’UNHCR, il 90% dei rifugiati erano ospitati in paesi confinanti a basso o medio reddito: più della metà dei rifugiati nel mondo è ospitata in 10 paesi (Giordania, Turchia, Libano, Pakistan, Iran, Etiopia, Kenya, Uganda, Ciad), che rappresentano solo il 2,5% del PIL mondiale. Solo alla fine c’è l’Europa dove arriva un pallido riflesso del dramma mondiale delle migrazioni. E fin qui abbiamo parlato solo degli sfollati e dei profughi forzati. Se a questo aggiungiamo i fenomeni di lenta e progressiva trasformazione e di perdita dell’abitabilità di un territorio (desertificazione, innalzamento del livello del mare, regime delle piogge, ecc.), provocati dai cambiamenti climatici, che non vengono registrati come catastrofi improvvise e violente e che non provocano sfollati forzati, si capisce come ci troviamo di fronte ad un fenomeno dalle misure gigantesche. Di cui i migranti ambientali rappresentano la fetta più consistente. L’Italia è al centro di queste dinamiche. I migranti sbarcati in Italia, secondo i dati del ministero dell’Interno, negli ultimi 18 mesi provengono soprattutto da Nigeria, Guinea, Costa d’Avorio, Gambia, Senegal, Marocco, Mali, Eritrea, Sudan, Ghana, e Bangladesh e Pakistan. Tutti paesi toccati, con intensità diverse, sia da guerre che da disastri ambientali. Con netta prevalenza dell’Africa Subsahariana dove si assiste ad un’impennata del rischio climatico, che sta rapidamente peggiorando, in paesi come Sudan, Nigeria, Guinea, Costa d’avorio, Senegal, Mali, Burkina Faso, Cameron, Ghana, Sierra Leone, Togo, mentre Pakistan e Bangladesh sono già da qualche anno in cima alla classifica del rischio a livello mondiale. Eppure se andiamo a chiedere ai migranti arrivati da noi da cosa sono fuggiti, la risposta non centra quasi mai il rischio climatico. La ragione è semplice. I migranti ambientali non hanno diritto alla protezione internazionale, che è ancora governata dalla Convenzione di Ginevra, del 1951, e suoi successivi protocolli. Anche se l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) ha già proposto una definizione dei migranti ambientali, ovvero “persone o gruppi di persone che, a causa di cambiamenti improvvisi o progressivi dell’ambiente che influiscono negativamente sulle loro vite o sulle loro condizioni di vita, sono obbligati a lasciare le loro abituali abitazioni, o scelgono di farlo, sia in maniera temporanea che permanente, e che devono spostarsi all’interno del loro paese o all’estero”, ad oggi non c’è nessun riconoscimento formale del migrante ambientale, cosa che determina a sua volta grande incertezza nella individuazione degli interventi. L’Africa è particolarmente vulnerabile agli impatti del cambiamento climatico, soprattutto a causa della sua scarsa capacità di adattamento, stretta tra l’arretratezza economica e l’esposizione agli effetti del riscaldamento globale. Tanto più che è ormai ampiamente accettato che il cambiamento climatico – attraverso l’aumento delle temperature, i cambiamenti nei modelli di precipitazione, l’ampliamento delle aree colpite dalla siccità – mette in crisi la produzione agricola e l’accesso all’acqua potabile, mentre è ancora in atto una forte crescita demografica. Oggi va riconosciuto che i cambiamenti climatici ed i disastri ambientali non solo provocano sfollati ed inurbamento di masse sempre maggiori, ma cominciano ad essere una delle principali cause delle migrazioni internazionali. Eppure il fenomeno dei migranti ambientali è sottostimato, ed è sottostimato perché non è formalmente riconosciuto, e non è riconosciuto perché in questo campo l’Europa e gli altri paesi industrializzati dovrebbero riconoscere la loro responsabilità storica e farsi carico del “debito ecologico”, come lo chiama papa Francesco, contratto con le popolazioni di queste aree del pianeta”.  Si stima che entro il 2020 60 milioni di persone potrebbero spostarsi dalle aree desertificate dell’Africa Sub-Sahariana verso il Nord Africa e l’Europa, mentre la stima più citata, quella di Myers, prevede 200 milioni di potenziali migranti ambientali entro il 2050.

La difesa del litorale ibleo, tra diritto, geologia, ingegneria e architettura

litoraleArchitetti paesaggisti, avvocati, geologi, geometri, periti industriali e ingegneri scendono in campo per la difesa del litorale. Sabato 24 giugno alle ore 10,00 nella Sala Ideal, in Piazza Libertà si terrà un importante seminario scientifico dal titolo “Per la difesa del litorale ibleo”. Il simposio affronterà i complessi problemi relativi alla salvaguardia e valorizzazione della fascia costiera con un approccio multidisciplinare, che chiamerà in causa il diritto, la geologia, l’ingegneria e l’architettura. L’incontro, che vedrà la presenza di alcuni tra i maggiori specialisti italiani in materia, è organizzato da Betontest laboratori tecnologici e di ricerca, con il patrocinio degli Assessorati regionali dei Beni culturali e dell’identità siciliana e delle Infrastrutture e della Mobilità. «Negli ultimi decenni», spiega di Ignazio Mariano Pagano, ingegnere capo del Genio civile di Ragusa, «la costruzione dei porti di Pozzallo, Scoglitti e Marina di Ragusa ha modificato profondamente il litorale ibleo, creando zone di erosione e insabbiamenti. Da qualche anno, grazie ai finanziamenti del Ministero dell’Ambiente abbiamo realizzato interventi efficaci per arrestare questi fenomeni, anche se si pongono una serie di problemi legali (si pensi allo slittamento dei confini demaniali), ingegneristici, ambientali. Il seminario, pertanto, vuol mettere gli esperti a confronto e farli dialogare su questi temi». Il seminario sarà preceduto dai saluti dei rappresentanti degli ordini professionali interessati: Giuseppe Cucuzzella per gli Architetti, Giorgio Assenza per gli Avvocati, Giuseppe Collura per i Geologi, Salvatore Mugnieco per i Geometri, Carmelo Massari per i Periti Industriali, Vincenzo Giuseppe Dimartino per gli Ingegneri.
Introdurrà e concluderà i lavori Calogero Rizzuto, Soprintendente ai Beni culturali e ambientali di Ragusa.

PROGETTO SOCIALE LAVORATIVO AL CARCERE DI RAGUSA

1367303931-carcere10Martedi 27  presso la sala riunioni della Casa Circondariale di Ragusa sarà presentato un progetto sociale esecutivo relativo alla installazione di una macchina erogatrice per l’imbottigliamento di prodotti detergenti, che consentirà, nell’immediato start-up, l’impiego e I’assunzione di due detenuti. Il progetto è stato pensato e realizzato con la collaborazione della direttrice della Casa circondariale di Ragusa, il direttore del servizio Centro per l’Impiego di Ragusa e la società Intra Chimica srl di Vittoria. Con questa iniziativa si intende ridare la speranza a chi attraversa una fase negativa della propria vita, recuperando risorse umane, allo stato escluse, alla società civile. I prodotti a parità di qualità verranno immessi nel mercato a prezzi più bassi, grazie agli sgravi contributivi previsti dalla Legge Smuraglia, consentendo nel contempo il recupero sociale di almeno due detenuti, nella fase iniziale, ed un risparmio economico per gli enti, pubblici e privati, che per le pulizie dei loro uffici, decideranno di approvvigionarsi delle linee di prodotti imbottigliati nel carcere di Ragusa.

Festeggiamenti in onore di San Giovanni Battista. Le iniziative del 23 giugno patrocinate dal Comune di Ragusa

San_Giovanni_BattistaNell’ambito dei festeggiamenti in onore di San Giovanni Battista, che si concluderanno il 28 giugno, sono previste alcune iniziative di intrattenimento il 23 giugno, patrocinate dal Comune di Ragusa. Programmata la sfilata del gruppo “Tamburi imperiali di Comiso” che partirà alle ore 20 da Piazza Matteotti, proseguirà su Corso Italia fino a Piazza San Giovanni, poi Corso Vittorio Veneto e via Roma. Lungo il percorso vi saranno diverse esibizioni.  In via Roma saranno installati tre giochi  giganti (dama, shangai e jenga) a cura di Arcadia Comics&Games. Ci sarà anche una degustazione  di “favi che lolli”, un piatto tradizionale che veniva consumato nella vigilia di San Giovanni, e di cous cous  alle verdure, a partire dalle 20,30 tra via Roma e via Paternò.

 

La presenza Eni in provincia di Ragusa

supporto-eni“La provincia di Ragusa vantava uno dei distretti industriali più all’avanguardia del mezzogiorno d’Italia, il “modello Ragusa” come esempio di un circuito economico virtuoso. Oggi segna il passo, ma resiste ancora un’importante filiera industriale, rappresentata dalle industrie del settore estrattivo, petrolchimico e gomma plastica. Le riserve petrolifere di cui è ricco il sottosuolo ragusano  e quindi l’avvento delle grandi multinazionali del settore, dando inizio ad una intensa attività di estrazione e coltivazione dei giacimenti, unito al sopraggiungere dell’industria chimica, hanno delineato il vero volano dell’economia locale, caratterizzando fortemente la storia industriale del territorio ragusano”. Questa è l’analisi espressa dai segretari generali, nazionale Filctem Claudio Bettoni, regionale della Filctem Sicilia Giuseppe D’aquila nell’assemblea generale della Filctem Cgil di Ragusa, i cui lavori sono stati introdotti da Filippo Scollo, segretario generale della Filctem di Ragusa e tenutasi nei locali della Camera del lavoro presente il segretario generale della Cgil di Ragusa, Peppe Scifo. Alla luce della presentazione del piano industriale di Eni, che prevede investimenti in attività upstream prevalentemente all’estero ed all’imminente presentazione del piano industriale di “Versalis” l’azienda chimica del gruppo ENI, i segretari si sono interrogati su quali possono essere i possibili scenari futuri legati alla presenza di questo importante gruppo industriale in provincia di Ragusa. I dati non sono incoraggianti. Nei fatti nell’ultimo biennio si è più che dimezzata la produzione del petrolio degli Iblei per le concessioni minerarie che insistono in provincia di Ragusa. La produzione d’idrocarburi ha subito una forte contrazione, passando da 5000 barili di olio al giorno estratti nel 2014 a circa 1500 per i soli campi Enimed di Ragusa a causa della drastica riduzione delle tonnellate di olio estratto dalla concessione S. Anna, meglio conosciuta come Tresauro; uno sfruttamento intensivo dei tre pozzi che qui insistono che ne ha probabilmente compromesso la capacità produttiva anche per i prossimi anni. Il protocollo d’intesa firmato con ENI a Gela nel 2014 prevede che solo in attività upstream 1,8 miliardi di euro d’investimento, parte dei quali sarebbero ricaduti in attività di ricerca ed estrazione proprio sul nostro territorio. La situazione complessiva risente delle mutate condizioni di mercato, in particolare la forte contrazione dei prezzi degli idrocarburi ma anche vincoli di carattere amministrativo quali il piano paesaggistico che non ha ancora prodotto risultati. Oggi bisogna fare i conti con una drammatica realtà che a giudicare dai dati non lascia ben sperare e ci mette davanti ad un destino che, in assenza d’interventi, sembra segnato. Per quanto riguarda Versalis, l’altra importante azienda del gruppo Eni presente in provincia con lo stabilimento di C.da Tabuna, si è ancora in attesa della presentazione del piano industriale. C’è in gioco l’investimento, già da anni preventivato, da 400 milioni di euro per la chimica siciliana. I dirigenti della Filctem ritengono un’opportunità la realizzazione di investimenti da parte di Versalis nell’area industriale di Priolo e viene chiesta con forza la stessa attenzione per il mantenimento ed il rafforzamento delle produzioni ragusane. Lo stabilimento Versalis di Ragusa ha tre linee di produzione e l’annesso impianto di purificazione etilene. Quest’assetto produttivo rende efficiente il sito e qualunque altra scelta non potrebbe che produrre il venir meno di un equilibrio economico che ne garantisce la tenuta. Lo stabilimento di C.da Tabuna  rappresenta un esempio virtuoso di produzioni fortemente legate al territorio; una catena industriale che parte dalla produzione di polietilene, segue la trasformazione in film agricolo per serre da parte di importanti aziende del settore gomma-plastica presenti in provincia e quindi il successivo smaltimento e riciclo dopo l’utilizzo in serra.

 

 

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