
CINEMA LUMIERE

“L’unica è imbracciare il tosaerbe e darsi da fare autonomamente. Se si attendono i tempi dell’Amministrazione comunale c’è il rischio di rimanere seppelliti sotto una valanga di sterpaglie”. Lo dice il consigliere comunale del Partito Democratico, Mario Chiavola, dopo che alcuni cittadini hanno deciso di ripulire una serie di strade comunali che collegano Ragusa con San Giacomo, frazione rurale, dove la presenza di erbacce che avevano ormai invaso la sede stradale rendeva problematico il transito quotidiano delle autovetture. “Già dal 2014 – spiega Chiavola – avevamo presentato una serie di interrogazioni per sollecitare l’intervento del Comune. Ma niente. Nulla si è mosso sino all’anno scorso quando è stata effettuata un’azione di scerbatura. A distanza di dodici mesi, però, siamo punto e da capo e sarebbe necessario intervenire di nuovo. Gli ulteriori solleciti non sono serviti a niente. Per cui, qualche cittadino ha deciso di imbracciare il tosaerbe e di intervenire autonomamente. I cittadini di San Giacomo sono stanchi di questo continuo disinteresse nei loro confronti. Un disinteresse assolutamente ingiustificabile”.
Una doppia cerimonia ha legato oggi due istituti scolastici della città, la scuola secondaria di 1° grado “Mariele Ventre” e la scuola comprensiva “Salvatore Quasimodo”, nel ricordo dei giudici Falcone e Borsellino e di tutte le vittime di mafia, in occasione del 25° anniversario della strage di Capaci in cui perirono il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Una grande platea di bambini, con striscioni e cartelloni, ha ascoltato con partecipazione i messaggi rivolti dalle autorità scolastiche e cittadine, che hanno voluto rimarcare l’importanza dell’esempio e della testimonianza di chi ha combattuto la mafia, sacrificando la propria vita, diventando preziosa eredità per le future generazioni, l’importanza dei piccoli e grandi gesti che quotidianamente ognuno può fare per il bene comune, dei concetti di legalità, di rispetto per le regole, di solidarietà e comunione di ideali. Hanno partecipato alla manifestazione, invitati dal dirigente scolastico della “Mariele Ventre”, prof. Giuseppe Palazzolo, e dal dirigente scolastico dell’istituto comprensivo “Quasimodo”, prof. Leonardo Licata, il sindaco Federico Piccitto, il presidente del Consiglio comunale Antonio Tringali, l’assessore alla Pubblica Istruzione, Gianluca Leggio e il rappresentante della sezione provinciale di “Libera”, Vittorio Avveduto. Dopo gli interventi del prof. Palazzolo, del primo cittadino, del presidente Tringali, dell’assessore Leggio, è stato piantato un alberello d’ulivo, come simbolo di speranza e rinascita, in una delle aiuole dell’istituto di via Piccinini, poi in corteo tutti i bambini, le insegnanti e le autorità hanno raggiunto l’istituto Quasimodo di via Fieramosca, dove, dopo l’intervento del prof. Licata, di Vittorio Avveduto, che ha messo in risalto la rilevanza sociale del “camminare insieme” perché nessuno si senta solo, e la lettura di alcuni messaggi sulla mafia elaborati dai ragazzi, è stato piantato un altro alberello di ulivo in un’aiuola del cortile interno. “La scuola ha un ruolo fondamentale nel trasmettere valori universali e condivisi – ha sottolineato il sindaco Piccitto nel suo intervento – L’arma fondamentale è oggi la cultura della bellezza, così come diceva Falcone, la cultura della legalità, la cultura del rispetto degli altri e dell’ambiente”. L’invito ai bambini ed ai ragazzi ad impegnarsi responsabilmente nella vita di tutti i giorni è stato rimarcato dal presidente del Consiglio comunale Tringali, mentre l’assessore Leggio con il motto “la mafia ha paura della scuola” ha evidenziato l’importanza della formazione scolastica nel contrastare la cultura mafiosa.
“Ricordarli è il dovere di tutti”. Così inizia la riflessione di Articolo 1 Movimento Democratico e Progressista che riportiamo. “Il giudice Falcone diceva che la mafia non è affatto invincibile e che occorre, piuttosto, rendersi conto che si tratta di un fenomeno terribilmente serio e molto grave. Giovanni Falcone nel suo insegnamento affermava che mafie e corruzione sono fattori negativi della produzione, in contrasto con il capitale pulito e il lavoro onesto. Molte regioni italiane soffrono un deficit di sviluppo perché c’è il giogo della criminalità organizzata. Le mafie e i corrotti ci mettono le mani in tasca e frustrano il diritto della collettività a uno sviluppo sano e ben distribuito. Questa impostazione deve essere rilanciata con una riflessione forte e visibile. Essa serve a rintuzzare la narrazione dell’indistinto “diritto alla sicurezza”, brandito dalla destra, che fatalmente diventa il pretesto dei forti per farsi giustizia sommaria contro i deboli. E serve anche a riflettere su scelte legislative e applicative che finiscono spesso per privilegiare il reato di strada e il delitto teatrale e lasciano nell’ombra dell’impunità i reati dei colletti bianchi e quelli dei potentati economici. Essa deve quindi essere accompagnata dalla declinazione di alcuni specifici canali applicativi. Sebbene la legislazione italiana sul contrasto patrimoniale alle mafie sia molto avanzata, le scelte future che si faranno su taluni specifici terreni di contrasto di mafie e corruzione riveleranno la saldezza dell’ancoraggio e la volontà del recupero della strada perduta. Articolo 1 della Provincia di Ragusa intende assumere come priorità la lotta alle mafie e alla corruzione intraprendendo un percorso di iniziative specifiche (dalla vicenda oscura dello scioglimento del comune di Scicli, alla richiesta, del Tavolo Verde, di accesso ai sensi della normativa antimafia, al Mercato di Vittoria) ed azioni concrete finalizzate a questi obiettivi”.
Venerdì 26 maggio dalle ore 18 alle 21.30 la Direzione Didattica Paolo Vetri di Ragusa apre le porte dell’istituto Cesare Battisti per la manifestazione: Scuola in festa. Io sono alla Cesare Battisti. La scuola si trasforma in uno “spazio esclusivo” che vedrà i ragazzi ed i bambini protagonisti della manifestazione per rilanciare in città l’idea della scuola che può e deve essere la risposta alla crisi culturale, sociale ed economica che il nostro paese attraversa. La “Cesare Battisti” diventerà palcoscenico di arte e la fantasia nelle libere espressioni creative dei bambini, e di tutto ciò che sanno e amano fare: mostre, concorsi pittorici, laboratori didattici ed olfattivi, sport e musica, spazio giornalismo e tanto altro. L’iniziativa è stata organizzata da un comitato composto da insegnanti e genitori, coordinato dalla dirigente Beatrice Lauretta. Animatori d’eccezione saranno Peppe e Michele Arezzo, che hanno creato il Jingle della scuola che sarà cantato da tutti i bambini; l’indimenticabile cestista ragusano Peppe Cassì, ex alunno della Cesare Battista, che allenerà per l’occasione di ragazzi nello spazio palestra; il maestro Franco Cilia, che ha curato il concorso grafico-pittorico che ha permesso agli alunni di cimentarsi nell’espressività artistica, e la dott.ssa Giovannella Galliano che ha curato il progetto di giornalismo. Nell’angolo curato dal vivaio “Gli aromi Sicily” i bambini conosceranno le piante aromatiche con l’esperto Enrico Russino. Nell’angolo “un regalo per la tua scuola” è possibile donare un libro per arricchire la biblioteca scolastica a disposizione dei bambini. Una mostra di foto racconterà la storia della scuola “Cesare Battisti” e i protagonisti che l’hanno vissuta, studenti, insegnanti e dirigenti. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
I consiglieri comunali del Pd Mario D’Asta e Mario Chiavola esprimono la propria solidarietà e quella dell’intero partito di Ragusa al titolare del chiosco della piazzetta Padre Pio a Marina dopo l’incendio che ha distrutto l’intera struttura. Dalle prime sommarie ricostruzioni, sembra che l’episodio sia doloso. “Se così fosse – affermano D’Asta e Chiavola – si tratterebbe di una circostanza inaudita. Chiediamo che la questione possa essere affrontata subito in Consiglio comunale, anche per le pesanti ricadute della stessa nella nostra comunità, e che la Giunta municipale prenda subito posizione. Auspichiamo il rapido intervento delle forze dell’ordine. Siamo sicuri che le loro indagini serviranno per fare chiarezza rispetto a questa incresciosa vicenda. Ragusa non può e non deve fare i conti con episodi del genere che stigmatizziamo in maniera forte e decisa. E tutto ciò proprio nel giorno in cui celebriamo il 25esimo anniversario della strage di Capaci”.
È ora ufficiale. Salvatore Bocchetti ha rassegnato le dimissioni dal vertici della Soaco, dopo cinque mesi dalla sua nomina. Enormi le difficoltà incontrate dal manager riguardo la bruttissima situazione economica dello scalo. Nonostante questa crisi si prolunghi da qualche anno, la politica locale è riuscita soltanto a piazzare i fedelissimi dotati di professionalità assai lontane da quei requisiti di capacità ed esperienza necessari per rilanciare l’aeroporto comisano. E già immediatamente dopo le dimissioni di Bocchetti si parla dei possibili candidati alla presidenza, in testa l’ex Forza Italia Silvio Meli che con una lista civica sostiene l’amministrazione del Sindaco di Comiso Spataro, a cui spetta la nomina del direttore Soaco.
E’ un colore difficile, apparentemente benevolo e chi lo indossa è persona troppo presa dalla propria identità tanto da perdere la consapevolezza che l’incarnato umano di norma sbatte col giallo girasole. L’ultima battaglia politica fra Pd e griillini è sulla prima vestitura della gialla maglietta civica. Il giallo è colore equivoco, come ricordava un fantastico Tuccio Musumeci che smascherando il venditore falso orientale esclamava – “Tu non essere cinisi, tu essere catanisi tingiuto giallu” – e lo sputtanamento anche stavolta è perfetto. I cinquestelle con il giallo si sono sentiti ispirati come i monaci tibetani tant’è che Grillo insieme ai suoi discepoli improvvisamente si è fatto francescano, ma quelli del Vaticano gli hanno tirato giù la maschera e strappato la voglia di tonaca. Anche a Marina di Ragusa si è svelato il trucco. L’’ex sindaco, ora onorevole, in questa fase da famiglio del sottosegretario Faraone ha indossato l’abbagliante maglietta con altri 24 del Pd e si è messo a raccattare immondizia facendosi fotografare attorniato dai sacchi neri. Che dire? Speriamo abbia trovato pace: prima stimatissimo usciere, poi incredibile politico, alla fine protagonista in una impresa di pulizie con tanto di sponsor ministeriale. Ma ‘u giallo che uccide e che subentra dopo un primo rossore è il nostro; ci giochiamo il fegato e rischiamo il collasso per la vergogna. Il sindaco Piccitto ha comunicato con orgoglio che al G7 un vestito della collezione Arezzo Trifiletti – quell’ammasso di rigatteria varia, sottane, e cianfrusaglie che non sappiamo più in che forma proporre alle nostre coscienze pur di farci digerire la follia della spesa- verrà esposto in un androne del palazzo che accoglierà a giorni i grandi della terra a Taormina. Lo scopo da raggiungere? Il fremito da creare nel cuore dei potenti? La Merkel che si illumina per il vestitino coi nastri, si strappa la giacchetta e si tuffa nelle campagne iblee organizzando summit in costume?’ Macron che si paralizza sognando di finire nella braccia di un’altra vecchia signora? Cosa vogliamo dire della nostra terra, come la vediamo, cosa speriamo che nasca? Povera Ragusa… prima era la fase del caciocavallo, ora quella degli stracci. Non sappiamo più qual è la narrazione giusta: è questo il vero giallo da risolvere.
Il Comune di Ragusa in quanto soggetto attuatore dell’intervento per il rifacimento della pavimentazione stradale all’interno dell’area artigianale di Ragusa ha tramesso al Libero Conzorzio Comunale di Ragusa il progetto esecutivo redatto dal tecnico comunale, geom. Danilo Portelli, dell’importo complessivo di € 280.000,00. A seguito di ciò con determina dirigenziale del Settore Lavori Pubblici ed Infrastrutture dell’Ente di Viale del Fante è stata approvato il progetto esecutivo, ai sensi dell’accordo di programma sottoscritto nel 2006 tra l’ex Provincia Regionale di Ragusa, Camera di Commercio, Consorzio Asi, ed i comuni della provincia di Ragusa con la quale venivano individuati tempi modalità e procedure per l’utilizzo delle risorse ( fondi ex Insicem) assegnate alla Provincia di Ragusa secondo le previsione del Piano di Utilizzo appositamente approvato dalla Giunta Regionale di Governo. Il Comune di Ragusa, nel bilancio di previsione 2017 predisporrà l’accertamento in entrata delle somme destinate alla pavimentazione stradale della zona artigianale che proverranno dal Libero Consorzio comunale di Ragusa.
Una “giornata della legalità”, per ricordare nel 25esimo anniversario della strage di Capaci, in cui fu assassinato Giovanni Falcone, “chi si è battuto contro le mafie e le ingiustizie”. E’ la manifestazione organizzata da Altragricolutra, il movimento contadino per la sovranità alimentare, con la partecipazione di Azione Civile, che si terrà domani a Vittoria (Ragusa) a partire dalle ore 16.30 in piazza Gramsci. Interverrà Antonio Ingroia, presidente di Azione Civile ed ex pm antimafia. Saranno raccolte, nella circostanza, anche le firme a sostegno della legge anticorruzione La Torre bis, affinché sia esaminata e approvata al più presto dal Parlamento.
“La festa del nostro Patrono non è solo foriera di ricchezze culturali e tradizionali ma è, e deve sempre essere, manifestazione di una fede che, come trasmessa dai padri, è sempre giovane e fresca nella sua bellezza, sempre viva e sempre nuova. Gli atti di devozione dati al nostro santo, espressi nella gestualità propria del popolo, in realtà celebrano e glorificano il trionfo del Crocifisso risorto che, con la sua vittoria sul male, sulla morte e sul peccato, incorporandoli a lui, ha reso partecipe della sua gloria gli uomini a Lui fedeli”. E’ il messaggio del parroco del Duomo di Ragusa, don Pietro Floridia, aprendo i solenni festeggiamenti in onore del glorioso patrono della città, San Giorgio martire, che proseguiranno per tutta la settimana sino a domenica 28 maggio. La pesca di beneficenza è aperta dal lunedì al venerdì, dalle 17 alle 23, mentre sabato 27 e domenica 28 maggio gli orari di apertura saranno: la mattina dalle 10 alle 13 e il pomeriggio dalle 17 alle 23. Sempre nell’ex chiesa di Sant’Antonino sono esposti i lavori realizzati dagli studenti di Ibla che hanno dato vita a varie personali raffigurazioni legate al santo cavaliere. Martedì 23 maggio, sarà celebrata al Duomo la Giornata diocesana del sollievo. L’evento è stato promosso dall’Ufficio regionale per la Pastorale della salute, diretto da don Giorgio Occhipinti, per testimoniare, attraverso una idonea informazione e tramite iniziative di sensibilizzazione e solidarietà, la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale in favore di tutti coloro che sperimentano le varie forme di fragilità. L’evento, per la quarta volta, è stato inserito nell’ambito dei solenni festeggiamenti del glorioso Patrono San Giorgio martire e si terrà alle 19 con la santa messa che sarà presieduta dallo stesso don Pietro Floridia. L’iniziativa sarà partecipata dagli ammalati, dai medici dell’unità complessa di oncologia e hospice di Ragusa e dalle associazioni operanti in ambito oncologico Samot e Lilt.
“Leggo dalla stampa che, in conseguenza del voto favorevole del gruppo Insieme al consiglio comunale in ordine al bilancio di previsione 2017, mi verrà attribuita come contropartita, a breve, la presidenza della Soaco. Una logica vecchia che appartiene alla più becera politica che di queste cose si è nutrita e che noi rispediamo al mittente”. Così Gianni Occhipinti fondatore del gruppo Insieme. “Non sono affatto interessato ad assumere il ruolo di Presidente della società di gestione dell’aeroporto di Comiso e ne mai ho dato la mia disponibilità. In tal senso, invece, mi auguro che l’attuale management sia in grado di superare le mille difficoltà che ogni giorno si presentano. Bocchetti, Cappello e gli altri componenti del consiglio d’amministrazione dimostrino di essere indipendenti dalla politica e facciano quel che devono fare. Le loro competenze manageriali sono note e possono essere le persone giuste per rilanciare l’aeroporto. Invece, relativamente alla polemica strumentale che qualcuno vuole alimentare sulla condotta dei nostri consiglieri in aula, è bene sottolineare che vi è da parte dell’amministrazione comunale una consapevolezza nuova mirata al raggiungimento del Bene Comune. Abbiamo votato il bilancio perché la maggioranza, finalmente, ha mostrato un’apertura verso le nostre idee… Abbiamo deciso di interpretare il ruolo di opposizione in maniera responsabile ma senza mai tradire la nostra connotazione politica. Resteremo vigili fino alla fine del mandato del Sindaco su posizioni diverse rispetto a quelle della maggioranza, auspicando, però, che la stessa sia in grado di raccogliere spunti e momenti di riflessione provenienti dai banchi dell’opposizione a favore della comunità casmenea. Invito il consigliere Assenza a fare altrettanto, a preoccuparsi dei problemi di Comiso, a essere parte attiva nella risoluzione delle tante e tante questioni ancora irrisolte. Fino ad ora Assenza, nel duplice ruolo inusuale di consigliere -deputato, non è riuscito a incidere sul nulla: tante tante chiacchiere, magari ben dette, ma fatti veramente pochi. Utilizzi il tempo, anziché fantasticare sulle scelte degli altri, per riorganizzare il centro destra della provincia di Ragusa e riguardo a noi si metta l’anima in pace: registrerà d’ora in avanti, come d’altronde è già nei fatti, una crescita del nostro movimento in tutti i comuni della provincia a partire dalle consultazioni elettorali del prossimo giugno”.
“Le eventuali dimissioni del Presidente di Soaco destano preoccupazione, per la situazione drammatica in cui versa la società di gestione aeroportuale e perché elemento di ulteriore destabilizzazione. Auspichiamo un ripensamento da parte del dott. Bocchetti a cui rinnoviamo la nostra stima”. È l’appello che lancia il parlamentare regionale ibleo, on. Giorgio Assenza, date le insistenti voci di dimissioni da parte del Presidente di Soaco. “Crediamo sempre – continua Assenza – nella possibilità di adottare politiche virtuose volte alla creazione di un sistema unico nel sud est siciliano. Per questo invitiamo il Sindaco, nel caso le dimissioni venissero confermate, a operare un’eventuale scelta sganciata da logiche di appartenenza e di piccolo cabotaggio politico, guardando a figure di alto profilo eventualmente anche non legate al territorio. Il tutto al netto del patetico agitarsi di figure di nessun rilievo, né politico, né manageriale, che tentano, senza nessun merito né capacità, improbabili recuperi dopo aver subito inesorabili sconfitte elettorali”. “È da tre anni – conclude il deputato regionale – che, unica voce nel deserto, lanciamo l’allarme sulla difficile, ora drammatica, situazione economico-finanziaria dell’ente di gestione aeroportuale. È arrivato il momento per un’inversione di tendenza, motivo per il quale necessitano scelte coraggiose, operate in totale autonomia e figure di altro profilo “.
Uno spettacolo straordinariamente accattivante e fruito da un pubblico numeroso ha concluso ieri sera al Teatro Don Bosco di Ragusa la 22esima Stagione Concertistica Internazionale “Melodica” patrocinato dall’Assessorato agli Spettacoli del Comune di Ragusa con la direzione artistica della pianista Diana Nocchiero. Lo spettacolo “Buenos Aires Tango”, che sabato sera ha incantato gli spettatori, ha visto protagonisti i ballerini argentini Silvina Larrea e Pablo Pouchot e il Trio Siciliano con Silviu Dima al violino, Giorgio Gasbarri al violoncello e Fabio Piazza al pianoforte. Più che un concerto è stato un eccezionale spettacolo di Tango argentino ed un viaggio attraverso un genere musicale che rappresenta una condizione umana universale, al di là dei confini geografici e temporali. Bravissimi i ballerini Silvina Larrea e Pablo Pouchot, che hanno danzato con grande fluidità, sicurezza e padronanza nei difficili passi, mostrando con grande abilità tutti gli aspetti del tango, da quelli frivoli del gioco della seduzione a quelli teatrali della coppia tanguera a quelli passionali. Emozionante anche l’esecuzione strumentale di tutti i brani, affidata al Trio Siciliano. Hanno suonato più di un’ora di musiche di classe, con stupendi arrangiamenti in un’atmosfera “da camera” che ha visto avvicendarsi ritmi diversi, dai più soavi e delicati, tipicamente argentini, a quelli più incalzanti del tango e con una fusione timbrica impressionante. La danza e la musica si fondevano in un tutt’uno, con una magica sintonia che ha così ben celebrato tutta la gamma di emozioni tipica del Tango, con un ‘“umanità viva e pulsante”.
Secondo appuntamento, sempre presso la parrocchia Sacra Famiglia, lunedì 22 maggio alle ore 17.00, della manifestazione di promozione alla salute, messa in atto dal Dr. Vincenzo Trapani, responsabile progettuale e direttore della Uos Educazione alla salute dell’Asp di Ragusa, in sinergia con le Associazioni di volontariato e del privato sociale che fanno parte della Rete “I Petali del Cuore”. Lunedì si parlerà del diabete, patologia che registra un aumento sempre crescente. I dati, che preoccupano, riportati nell’annuario statistico Istat 2015 indicano che il diabete interessa il 5,4% degli italiani (5,4% dei maschi e 5,4% delle femmine), pari a oltre 3 milioni di persone. I valori indicano un incremento del tasso di prevalenza del 90% negli ultimi 13 anni. In Sicilia, la percentuale è più alta della media nazionale, infatti si attesta al 5,9%. Nel programma di lunedì pomeriggio è previsto l’intervento “La gestione del paziente con diabete” a cura del dr. Raffaele Bennardo, diabetologo dell’Aiad di Ragusa (Associazione Italiana Assistenza ai diabetici). La Dott.ssa Valentina Battaglia parlerà del ruolo dell’Associazione Aiad nel sostegno alle persone con diabete. Seguirà lo screening glicemico grazie al contributo dell’infermiere Franco Bentrovato. Sono previsto i contributi del Dott. Andrea Difalco, Assistente Sanitario, della Dott.ssa Daniela Bocchieri, Pedagogista Asp Ragusa, della Dott.ssa Elisa Gambuzza, Psicoterapeuta, della Dott.ssa Ilaria Rollo, Pedagogista, e della Dott.ssa Claudia Sigona, Psicoterapeuta, del Dott. Daniele Conti, Esperto in Attività Motorie Preventive e Adattate Aiad Ragusa e, per concludere, di Sebastiano Pollina, Associazione City Walk Tour.
Grazie alla vittoria ottenuta nella finale U18 organizzata a Modica, la Volley si porta a casa anche questo titolo regionale qualificandosi per le finali nazionali di Fano. Una doppietta regionale per la società del Presidente Cataldi che dopo il trofeo U19 conquista anche l’under 18. A questi titoli si aggiungono quelli già centrati in U16 e U14 che fanno della Volley la dominatrice incontrastata nel panorama regionale della pallavolo giovanile. E c’è da aggiungere che l’under 19 ha strappato il biglietto per la Junior League di Bari, una sorta di scudetto per squadre giovanili che prevede la partecipazione di formazioni di serie A e B.
“La piazzetta che sorge all’incrocio tra via Carducci e via Sofocle è uno degli altri esempi, in città, in cui il degrado e la sciatteria la fanno da padrone. Per questo sollecitiamo l’Amministrazione comunale a fare di più dal punto di vista della creazione di quel decoro che si rende necessario soprattutto in queste zone densamente abitate di Ragusa”. A dirlo è il consigliere comunale del Movimento Civico Ibleo, Gianluca Morando, dopo avere raccolto le ennesime segnalazioni da parte di cittadini che manifestano tutta la propria indignazione per lo stato in cui versano le aree attrezzate della città. “Eppure basterebbe solo un poco di olio di gomito – continua Morando – e un supplemento d’attenzione nel verificare quali sono le aree che, come in questo caso, hanno bisogno soltanto di qualche attenzione in più. Qui è fin troppo evidente che l’eliminazione delle sterpaglie non avviene chissà da quanto tempo mentre le panchine sono nel degrado. Per non parlare della presenza di sporcizia di ogni genere. Il verde avrebbe bisogno di essere ripulito da presenze fastidiose, vale a dire spazzatura di ogni genere. L’auspicio è che, almeno, queste nostre segnalazioni possano servire all’Amministrazione comunale a verificare tutto ciò che non va e ad intervenire di conseguenza. Lo ribadisco. Non è possibile lasciare la città in queste condizioni”.
La Polizia di Stato ha eseguito venerdì mattina la misura cautelare della custodia in carcere a carico di Giovanni Nicastro nato a Vittoria il 15 marzo 1990, emessa dal GIP presso il Tribunale di Ragusa su richiesta della Procura della Repubblica. Nicastro, insieme a Luca Giuseppe Di Paola ha messo a segno il 26 gennaio scorso la rapina aggravata dall’uso delle armi presso il bar/tabacchi della stazione ferroviaria di Vittoria. I due malviventi arrivavano a bordo di uno scooter, Di Paola aspettava sullo scooter mentre Nicastro entrava sparando un colpo di pistola in aria che si conficcava nel tetto, alla presenza di bambini che venivano portati dietro al bancone mentre il titolare consegnava 3000 euro che aveva in tasca. Non pago, Nicastro puntava la pistola alla testa della cassiera che apriva il cassetto per consegnare il contenuto. Il proprietario ingaggiava una lotta in difesa della moglie e il rapinatore sparava un altro colpo che, per fortuna, non colpiva nessuno. Dopo aver arraffato il denaro Nicastro usciva fuori e saltava in sella allo scooter condotto dal complice Di Paola. Le indagini della Squadra Mobile e del Commissariato permettevano di ricostruire le fasi della rapina ed individuare il modello dello scooter utilizzato. Dopo giorni di indagini veniva effettuata una perquisizione presso l’attività del padre di Di Paola che veniva tratto in arresto per detenzione illegale d’arma da fuoco accollandosi la responsabilità della detenzione. Fondamentale per l’attribuzione della responsabilità a carico di Di Paola, anche l’esame delle immagini di video sorveglianza dell’azienda del padre che hanno permesso di ricostruire le fasi di occultamento dello scooter e della pistola. La Polizia Scientifica aveva già accertato che la pistola utilizzata durante la rapina fosse la stessa rinvenuta presso l’azienda del padre del rapinatore. La strategia della Procura della Repubblica di Ragusa e degli investigatori è stata quella di convocare con un scusa Nicastro durante le fasi dell’arresto di Di Paola. Messi insieme in una sala d’attesa, i due rapinatori sono stati intercettati ed hanno ammesso le loro responsabilità. Entrambi, chiusi nella stanza della Polizia di Stato, volevano aprire i cassetti per trovare armi da rubare ai poliziotti della Squadra Mobile. Ovviamente le armi in dotazione non sono state trovate, inoltre pianificavano la fuga dalla finestra. Durante le intercettazioni i due criminali hanno ammesso le loro responsabilità, rimarcando i vari errori da loro commessi, come quello di non gettare la pistola e di averla custodita nell’azienda del padre.