26-04-2024
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Archivio della categoria: Ambiente

COLTIVIAMO LA RETE  

LegambienteAnche quest’anno il Circolo Legambiente “Il Carrubo” di Ragusa riparte con il progetto “Coltiviamo la rete”, giunto alla sua seconda edizione. Come l’anno scorso il progetto è stato ritenuto meritevole di sostegno da Fondazione con il Sud, visti i positivi risultati raggiunti con la precedente edizione. I protagonisti della nuova edizione sono sei circoli Legambiente dell’Italia meridionale, tra cui quello di Ragusa. La nuova edizione di “Coltiviamo la rete” prevede a Ragusa diverse attività. Di particolare valenza l’avvio della realizzazione di un orto botanico e di aule didattiche all’aperto con essenze della flora mediterranea sia esse arboree che erbacee. Formatore di tale buona pratica sarà il Circolo di Adria che già ha realizzato un orto botanico e darà il proprio contributo trasmettendo le esperienze finora maturate. Inoltre è previsto un percorso educativo e formativo per le scuole; le tematiche affrontate saranno lo spreco di cibo, il consumo di suolo, l’agricoltura sostenibile e altre tematiche relative ai cambiamenti di stile di vita quotidiana. Altri obiettivi sono quello di implementare l’iniziativa NonScado per la lotta allo spreco, nonché iniziative contro il consumo di suolo, di cui la nostra città è vorace cementificatrice, soprattutto negli ultimi anni. Previste anche visite alle aziende agricole virtuose, in collaborazione col Gas di Comiso.

TERRITORIO ZERO FESTIVAL

Territorio ZeroIl Comune di Ragusa, l’asssociazione Rifiuti Zero, la Coldiretti, il Cirs, e la Soprintendenza organizzano l’iniziativa Territorio Zero Festival il 14 ed il 15 presso i Giardini Iblei all’Auditorium San Vincenzo Ferreri. Questo il programma della due giorni: il 14 escursione alla Grotta di Mastro Carmine -Gola della Stretta, a cura del Centro Ibleo di Ricerche Speleo Idrogeologiche; il 15 Marzo all’Auditorium alle ore 9 il convegno: “I geositi carsici iblei fra natura e storia”; alle ore 16,00 Convegno: Emissione Rifiuti e Km 0,– a cura dell’Assessorato competente. A seguire una sfilata di moda di RiciCreo di Ferla e poi il concerto dei Talèh. Durante la giornata, sempre ai Giardini Iblei, saranno allestiti stand di artigiani e artisti del Riciclo, e ci sarà una degustazione di prodotti tipici.

Il commissario Montalbano e la favola dell’oro nero

news_foto_56608_no_triv_sannio_01Nell’immaginario collettivo, da alcuni anni, il territorio ibleo è fortemente legato alla figura del Commissario Montalbano. Le campagne, il mare, il barocco, i profumi di una terra dai lunghi silenzi e di un sole che si riflette su pietre millenarie richiamano una Sicilia a tratti fin troppo edulcorata e lieve.ma ora si parla per il territorio di Scicli di petrolio. Il cartello politico Scicli bene comune scrive:” Il nuovo film che prospettano le compagnie petrolifere con l’assenso della politica miope ha una sceneggiatura scritta da mani indifferenti alla volontà della gente, mani che disegnano futuri fantascientifici di benessere, progresso e lavoro. Il nuovo Montalbano non sarà più impegnato nel districare ingarbugliate trame poliziesche, lo vedremo bardato di caschetto e cerata gialla alle prese con perforazioni e condutture. Il buon Catarella smisterà il flusso delle cisterne, confondendo Petrolio con rosolio. Ma il genere non sarà una commedia: per il territorio ragusano sarà l’ennesimo attentato alla propria integrità. Il 31 dicembre 2014 l’Assessorato regionale al Territorio e ambiente ha dichiarato che la società Irminio srl può iniziare la realizzazione di rilievi sismici per l’acquisizione di dati geosismici propedeutici alla ricerca di petrolio all’interno del permesso di ricerca “Scicli”. Si tratta della prima fase che, se i rilievi daranno risultati positivi, sarà seguita dalle trivellazioni vere e proprie per sondare se c’è petrolio nel sottosuolo del territorio del comune di Scicli. Per l’assessorato regionale la volontà della popolazione conta zero, il parere dei sindaci zero, la salvaguardia del territorio zero. Ragusa, Scicli, Modica sono patrimonio Unesco. In questi ultimi dieci anni il territorio si è aperto e fatto conoscere. La battaglia del Comitato No Triv Ibleo non è contro ma per uno sviluppo energetico alternativo al fossile, per un’agricoltura sostenibile, un turismo responsabile e per le valorizzazioni di un paesaggio unico”.

NUOVI ALBERGHI A RAGUSA: PER LEGAMBIENTE ANCE E ORDINI PROFESSIONALI ANCORA A CACCIA DI CEMENTO

cementificazione_cagare_case_condomini_palazziPubblichiamo integralmente la riflessione di Legambiente: “Il lupo perde il pelo ma non il vizio: è un vecchio proverbio che si attaglia molto bene al balletto che si è avviato sui nuovi alberghi a Ragusa. ANCE e Ordini di Ingegneri ed Architetti da una parte fanno accordi innovativi con Legambiente o organizzano convegni e laboratori sulla rigenerazione urbana, ma evidentemente è tutta una cosa di facciata: infatti, dall’altra parte, come il vampiro che tira fuori le zanne quando sente odore di sangue eccoli brindare appena si aggira per la città un po’ di profumo di cemento fresco: in questo caso la riesumazione dell’idea di nuovi alberghi, con conseguente ulteriore consumo di suolo. Sembra che non sia stato sufficiente aver costruito negli ultimi anni in campagna quasi 12.000 abitazioni per oltre 10.000.000 di mc impermeabilizzando per sempre da 3 a 4 milioni di mq. Lo stesso film già visto nel caso della variante Peep del 2007, lo scandaloso affare che ha ricoperto ettari di campagna con una lastra di cemento. E’ proprio una strana città Ragusa. Sembra vivere fuori dal mondo estraniandosi da tutto ciò che succede in Italia. Infatti tutto ciò accade mentre il 20 gennaio le commissioni Ambiente e Agricoltura della Camera dei Deputati ed il Parlamento approvavano a larga maggioranza un nuovo testo, da migliorare, della legge sul riuso del suolo edificato e sul contenimento del consumo di suolo. In passato lo specchietto per le allodole per giustificare il consumo di suolo era quello di concedere a tutti di costruirsi la casa in campagna; ora lo specchietto è diverso: lo sviluppo turistico. Ci saremmo aspettati quindi che a rallegrarsi della sciagurata decisione del consiglio comunale fossero imprenditori del settore turistico, invece ci ritroviamo i soliti noti: Ance e ordini professionali. Eppure a livello nazionale sia Ance che Ordine degli Architetti si sono espressi in modo chiaro per la riduzione del consumo di suolo e per la rigenerazione urbana. A Ragusa non servono alberghi in campagna. Se si vuole aumentare i posti letto (ammesso che ce ne sia bisogno, cosa di cui dubitiamo) si recuperi prima di tutto l’esistente. Non mancano grandi immobili da riutilizzare a fini alberghieri. C’è il grandissimo edificio a Punta di Mola, così come l’enorme ” Fungo “ di Piazza Libertà abbandonato da decenni. E come non pensare alle due strutture turistiche abbandonate sulla strada per Marina di Ragusa e sulla statale per Catania dietro la stazione di servizio, o a quella sul ponte vecchio chiusa da anni? Eppure rimangono lì inutilizzati. Oggi si chiedono nuovi alberghi, ma pochi anni fa invece si abbattevano alberghi esistenti per ricavarne appartamenti (Ionio Hotel). Allora perché costruire nuovi edifici in zona agricola? Forse il motivo è sempre lo stesso : la rendita edilizia a favore di quei pochi proprietari di fondi agricoli, amici dei soliti noti, che vedrebbero valorizzati i propri terreni. Sembra essere nella Napoli del magnifico film di Francesco Rosi “ le mani sulla città “ del 1963 . Invece sono passati 50 anni e siamo a Ragusa”.

A Ragusa divieto di abbandono di sfalci e potatura di siepi – TALI MATERIALI POSSONO ESSERE CONFERITI GRATUITAMENTE NEI TRE CENTRI COMUNALI DI RACCOLTA

antoniozanottoNel territorio comunale è vigente l’ordinanza che vieta di abbandonare sfalci e potature di siepi lungo le pertinenze stradali o nei contenitori per la raccolta Rsu. L’Assessorato al territorio ed ambiente fa presente che le utenze domestiche possono conferire gratuitamente tali materiali nei tre centri comunali di raccolta attivi nel territorio, nei giorni ed  orari di apertura di seguito riportati. Centri comunali di raccolta di Marina di Ragusa – Contrada Palazzo e Ragusa – Contrada Nunziata: Lunedì, Mercoledì, Venerdì e Sabato dalle ore 8 alle ore 14,  Martedì e Giovedì dalle ore 8 alle ore 12 e dalle ore 14 alle ore 16. Ragusa – Centro comunale di raccolta di Via Paestum: Dal lunedì al venerdì dalle ore 7 alle ore 18.30 e Sabato dalle ore 7 alle ore 16.

RAGUSA CARO MONNEZZA: STOP ALLE PROROGHE DEL SERVIZIO DI IGIENE AMBIENTALE

Cassonetto1_4Un’analisi dettagliata su ciò che è accaduto a Ragusa riguardo il servizio di raccolta dei rifiuti, arriva da A Sinistra Ragusa. Pubblichiamo la nota: ” Proroghe, proroghe e ancora proroghe, cara monnezza, quanto ci costi. Inizia tutto con la determina dirigenziale del febbraio 008, che approva e aggiudica ufficialmente l’appalto all’impresa Busso che termina nel 2010. Da quel momento in poi si comincia con le proroghe del servizio di Igiene Ambientale. Fino a quando si arriva all’anno 2014, quando l’attuale Amministrazione decide di appaltare il servizio medesimo, con una gara di mesi sei, concedendo nel contempo un ulteriore proroga di mesi quattro. La gara appena citata, come tutti sanno, andò deserta. Alla scadenza della proroga, il primo cittadino decise di adottare, con una specifica ordinanza sindacale, un ulteriore provvedimento di proroga del servizio per altri cinque mesi, con scadenza 31/03/2015. Nel contempo l’amministrazione decise di affidare ad una ditta esterna la progettazione della prossima gara d’appalto (della durata di anni 7). Ci avviciniamo al termine del 31 marzo, il nuovo bando di gara non è ancora stato presentato e si va verso l’ennesima proroga. Il problema è che, dal 2011, da quando cioè con un ordinanza sindacale l’ex sindaco Dipasquale ha deciso l’ampliamento del servizio di raccolta differenziata, i servizi che in realtà si prorogano sono 2 e non 1. Sulla carta la proroga è una e riguarda solo il generico servizio di igiene ambientale, in pratica la proroga riguarda anche il servizio di raccolta differenziata. Questo, come dicevamo prima, da quando l’ex sindaco forzataliota (ora Pd), ha deciso di ampliare il servizio di raccolta differenziata allargando il bacino d’utenza. Prima di allora il servizio della differenziata era infatti previsto solo su 3 zone (Ibla, zona Cappuccini e zona S.Giovanni). Nel 2011 si è deciso di estendere la raccolta differenziata porta a porta nella città fino a comprendere un numero di 30.000 abitanti. In quell’occasione furono all’uopo assunte 39 unità, (prima utilizzate per i servizi integrativi estivi), con un contratto a tempo indeterminato part time di 18 ore settimanali. La prerogativa di questa ordinanza sindacale era che i costi dell’ampliamento del servizio (dovuti ad un incremento del costo del personale di cui sopra) dovevano essere compensati dal raggiungimento minimo del 28% di raccolta differenziata. Obiettivo che, a tutt’oggi, è ancora un miraggio. Il problema è che, fermo restando il nobile obiettivo di incrementare i volumi di differenziata, dal 2011 ad oggi, ad aumentare sono stati solo i costi e le bollette per i contribuenti. Secondo le disposizioni normative regionali e nazionali la raccolta differenziata dovrebbe oggi attestarsi al 65%. A Ragusa oggi invece siamo al di sotto del 23%. Questo potrebbe comportare per l’ente anche l’obbligo di versare delle penali per il mancato raggiungimento dell’obiettivo, con un ulteriore esborso a carico dei contribuenti ragusani. La verità è che questo ricorso sistematico alla proroga è deleterio, in quanto si proroga un servizio che (in termini di costi e benefici) è fallimentare. Ci vuole una gara, ci vuole un bando che migliori qualità ed efficienza del servizio”. A sinistra Ragusa ricorda infine che il sindacato di base Usb nel novembre 2014 ha presentato all’amministrazione comunale un progetto per eliminare il servizio notturno di raccolta dei rifiuti che, dopo l’entrata in vigore della raccolta differenziata porta a porta e del sistema degli eco-punti, è oramai obsoleto e non più funzionale alle reali esigenze della città. Il risparmio dell’eliminazione del notturno sarebbe pari a 225.000 euro annui e queste somme potrebbero essere reimpiegate per stabilizzare tutte le unità che, a tutt’oggi, sono penalizzate da un contratto part-time.  Si potrebberofra l’altro aumentare le risorse in forza al centro comunale di raccolta di via Paestum che, con il sistema premiante degli eco punti, sta riscontrando un notevole successo presso i cittadini. A Sinistra Ragusa spera quindi che quella successiva al 31 marzo sia l’ultima delle proroghe e che, senza ulteriori tentennamenti, si faccia la gara in tempi celeri.

SICILIA DEMOCRATICA: NO ALLO SFRUTTAMENTO DEL PETROLIO

sebastiano-gurrieriSicilia Democratica fa una scelta di campo contro l’aggressione selvaggia del territorio in atto attraverso le numerose autorizzazioni, concesse o in via di concessione, per lo sfruttamento petrolifero sia a terra che in mare. L’onorevole Sebastiano Gurrieri dirigente regionale del partito scrive: ” Il territorio ibleo non può e non deve diventare una seconda Basilicata dove l’entità dei danni ambientali e sanitari che la filiera del petrolio sta arrecando ai lucani ed alla Basilicata è di gran lunga superiore a qualsiasi royalty. Lo stesso identico discorso vale anche per il comune capoluogo che non deve cedere alla tentazione degli introiti provenienti dalle royalties. Il gioco non varrebbe la candela soprattutto se visto a lungo termine e considerata la nostra vocazione territoriale fatta d’agricoltura di qualità e turismo semplice. Sicilia Democratica si schiera quindi con i migliaia di manifestanti che a Ragusa, nella vallata del fiume Irminio, ed in tutta la Sicilia stanno manifestando ribadendo che la nostra provincia avrà un futuro se baserà il suo sviluppo sulla bellezza, sull’agricoltura di qualità, sul turismo e sulle energie rinnovabili che sono il suo vero oro. Sotto questa luce di sano sviluppo il petrolio risulta certamente incompatibile considerato l’altissimo ed innegabile rischio di sversamento”.

BASTA CON IL PETROLIO  

facebook_-1260222666Con questo slogan si è aperto, domenica, il trekking no triv contro le trivellazioni della società Irminio lungo il fiume omonimo. Un variegato e colorato corteo di circa 500 persone composto da cittadini e famiglie con bambini si è snodato per diversi chilometri lungo le strade e i sentieri della valle attraversando l’area dove sono previste le nuove trivellazioni e costeggiando uno splendido fiume Irminio in piena, dimostrazione della continuità idraulica spesso negata. “Oggi – spiegano i promotori dell’iniziativa – tutti i partecipanti hanno potuto constatare che un eventuale inquinamento del fiume arriverebbe in poco tempo alla Riserva Naturale orientata della Macchia Foresta del Fiume Irminio e da lì al mare, con gravissimi danni ambientali. Non bastano le rassicurazioni di questi giorni dei petrolieri sulla sicurezza delle trivellazioni a fermare la protesta pacifica contro un modello energetico da anni 50 del secolo scorso. Basta ricordare l’inquinamento della sorgente Fonte Paradiso e del pantano Cannitello a Santa Croce Camerina di quattro anni per diffidare”. Il trekking ha avuto anche il merito di far conoscere ai partecipanti una delle più belle zone della provincia di Ragusa, far capire cosa si potrebbe perdere se fosse consentito trivellare nuovi pozzi e scoprire che la valle dell’Irminio non è solo un’area naturalistica e paesaggistica di enorme pregio , ma che vi è una fiorente attività zootecnica con diverse decine di occupati il cui lavoro potrebbero essere a rischio con le trivellazioni. Al trekking, oltre alle associazioni ambientaliste e movimenti no triv della provincia di Ragusa, hanno partecipato ambientalisti provenienti anche dalle provincie di Catania, Siracusa e Caltanissetta. I partecipanti al trekking hanno convenuto che l’iniziativa odierna non rimarrà isolata e sarà seguita da altri interventi”.

MARCIA PER IL CLIMA

140_pmm_fiume irminioDomenica primo marzo, promossa da diverse associazioni tra cui Legambiente, è in programma una ” Marcia per il clima” (Contrada San Paolino – Buglia Sottana Ragusa).Partenza del trekking ore 10.00.Ritrovo: a Scicli ore 9.30 davanti al Cimitero, a Ragusa ore 9.00 davanti allo stadio comunale. “La proposta di trekking No Triv – si legge in una nota delle associazioni – nasce come protesta contro il nuovo progetto della società Irminio di trivellare nella vallata del fiume Irminio, area tutelata dal piano paesaggistico e ad alta intensità agricola e zootecnica, dopo l’autorizzazione illegittima della Soprintendenza di Ragusa , contro la quale Legambiente Sicilia ha presentato ricorso al Tar. Ma anche per fare pressioni sul comune di Ragusa che, inspiegabilmente, non ha ancora deciso di negare la concessione edilizia per le trivellazioni come è nelle sue possibilità e per difendere le attività agricole e zootecniche, il turismo e il paesaggio. Il petrolio in Sicilia è poco e l’estrazione comporta elevati rischi alle falde idriche come dimostrano l’inquinamento della Fonte Paradiso a Santa Croce Camerina e la scomparsa di una sorgente nella vallata dell’Irminio che riforniva l’acquedotto di Ragusa. La Sicilia avrà un futuro se baserà il suo sviluppo sulla bellezza, sull’agricoltura di qualità, sul turismo e sulle energie rinnovabili che sono il suo vero oro. Il petrolio è incompatibile con un progetto di sviluppo economico basato su scelte di sostenibilità. La Basilicata, regione dove da 25 anni si estrae l’85% del petrolio italiano era povera prima che arrivassero i petrolieri con le loro vuote promesse di ricchezza, e lo è ancora oggi. In più ha visto aumentare rispetto alle altre regioni il numero delle aziende agricole costrette alla chiusura e l’inquinamento. Mentre il turismo non riesce a decollare, tutt’altro”.

 

VILLETTE IN VERDE AGRICOLO, LA REGIONE: “LOTTIZZAZIONE ABUSIVA”

legambienteLa Regione, con atto dirigenziale, ha annullato una concessione edilizia rilasciata dal Comune di Ragusa nel 2007 in zona agricola. La decisione al termine di un lungo iter partito dopo un esposto di Legambiente. Secondo la Regione, si tratterebbe di concessioni in zona agricola illegittime con un grave danno urbanistico. Così si esprime il consiglio regionale dell’Urbanistica. Si tratta del progetto per la realizzazione di quattro unità abitative in contrada Palazzola, lungo la Ragusa – mare. La concessione rilasciata dal Comune risale al 2007, poi una serie di altri provvedimenti, fino alla Dia. Tutti atti che secondo la Regione sono illegittimi. La motivazione è espressa in modo inequivocabile. “La concessione edilizia 132/07 – si legge nel decreto – risulta illegittima in quanto è in contrasto con l’art. 48 delle Norme tecniche di attuazione del Piano regolatore generale vigente, poichè, consentendo la realizzazione di quattro distinte unità abitative, non viene osservata una delle condizioni previste per la residenza in verde agricolo ammessa esclusivamente “a servizio del fondo”… La medesima concessione edilizia 132/07, consentendola realizzazione delle quattro unità abitative con la relativa viabilità interna, non può che configurarsi quale lottizzazione abusiva, ex art. 18 della legge 47/85, in quanto il progetto autorizzato ha comportato la trasformazione urbanistica dell’area stante il frazionamento e la vendita del terreno in lotti che, per caratteristiche dimensionali e destinazione d’uso, denunciano in maniera inequivocabile lo scopo edificatorio di tipo negoziale”. E’ in pratica quanto da anni sostiene Legambiente, che ora punta il dito contro chi ha amministrato la città tra il 2007 e il 2012. Le concessioni in zona agricola sono soltanto a servizio del fondo. Citando l’articolo 48 delle norme di attuazione del Prg, il dirigente regionale ribadisce: “Nel caso in specie, essendo state totalmente disattese le finalità di tutela e conservazione prefigurate dal Prg di Ragusa… sussistono ragioni di interesse pubblico per rimediare al grave danno urbanistico consumatosi”.

MARINA DI RAGUSA ROSICATA DAL MARE? RIFLESSIONE DI LEGAMBIENTE

1403028995-0-sabato-prossimo-un-concerto-a-marina-di-ragusa“In questi ultimi anni abbiamo assistito ad un miracoloso fiorire di progetti di ripascimento e di antropizzazione della nostra costa attraverso pennelli e barriere, di dubbia utilità e peraltro vietati dal Piano Paesaggistico. Tutti questi progetti hanno come denominatore comune la risoluzione di una problematica locale, indipendentemente se la realizzazione di un dato progetto in una porzione di litorale possa causare un danno nel litorale immediatamente adiacente.  La lezione delle barriere frangiflutti realizzati a Donnalucata una trentina di anni fa che ha determinato l’erosione immediatamente ad Est nella zona di Arizza Spinasanta, a cui si è dovuti attualmente intervenire con la realizzazione di orribili pennelli, evidentemente non è bastata. Quanto avvenuto avrebbe dovuto dare uno stimolo verso una gestione del litorale più oculata e più rispettosa dell’ambiente ed invece ha causato l’effetto contrario: una spinta speculativa che ha investito ed investirà il nostro litorale con “pietrame” dal Dirillo fino ad Ispica. L’inutilità di posizionare dei pennelli a protezione della costa è stata ampiamente dimostrata anche in questi giorni guardando ciò che è successo ad Arizza. Malgrado i pennelli, la spiaggia è stata letteralmente inghiottita dalle mareggiate. Riguardo Marina di Ragusa nei giorni scorsi il consigliere comunale Giorgio Mirabella ha denunciato le presunte problematiche che affliggono il litorale Andrea Doria. Secondo il consigliere, le ultime mareggiate hanno messo a dura prova la spiaggia nel tratto di litorale prospiciente il circolo velico: al suo posto sono presenti dei grossi massi che non renderanno fruibile l’arenile con l’approssimarsi della stagione estiva. Il consigliere sollecitava l’Amministrazione Comunale a provvedere con un ripascimento della spiaggia. In effetti la spiaggia in questione non si presenta in ottime condizioni, è noto che durante l’inverno i litorali tendono ad assottigliarsi notevolmente rispetto all’estate. Bisogna comunque ricordare che buona parte dei “massi” di fronte al circolo velico sono ricoperti di alghe, segno che sicuramente non sono state le ultime mareggiate a scoprirli. Probabilmente è grazie all’azione di difesa di questa “distesa di massi” che in questo tratto di costa esiste ancora una spiaggia che questa estate garantirà la balneabilità del litorale. D’altronde, basta consultare le foto storiche di Marina di Ragusa per constatare che neanche l’antica “Mazzarelli” ha mai avuto ampi litorali. Se si guarda con più attenzione il litorale si può capire che gran parte dell’erosione che è avvenuta nei giorni scorsi non è certamente dovuta al nostro mare bensì ha origini prevalentemente terrestri. I numerosi canali di scolo disseminati lungo tutto il litorale non fanno certo bene all’arenile. Non mettiamo in dubbio le buone intenzioni del consigliere ma, prima di insozzare le nostre spiagge con materiali di cava quali pietrisco o sabbie di cava di dubbia compatibilità colorimetrica e granulometrica, sarebbe opportuno riflettere ed eliminare prima le cause terrestri. Ricordiamoci che noi andiamo, ed i turisti vengono, per vedere il mare e le spiagge naturali non certo per vedere terriccio o pietrame quali pennelli e barriere frangiflutti”.

CORSO PER LA GESTIONE CONTROLLATA DEL PROPRIO CANE  

DSCF9692Nella sala riunioni del Centro direzionale comunale della Zona Artigianale, si è svolta la cerimonia di consegna degli attestati di frequenza al “Corso gratuito per la gestione controllata del proprio cane”, promosso dal Comune di Ragusa e dall’Area Dipartimento Sanità Pubblica Veterinaria dell’Asp di Ragusa. A consegnare gli attestati ai trentanove partecipanti all’iniziativa sono stati l’Assessore alla tutela degli animali, Stefania Campo ed i rappresentanti del Dipartimento veterinario dell’Asp 7, dott. Gaetano Gintoli e dott. Federico Ottaviano. Il corso, che si è tenuto nella stessa sede della cerimonia odierna, si è articolato in cinque incontri di due ore ciascuno Le materie trattate dai veterinari Federico Ottaviano, Elio Criscione e Sebastiano Terzo, sono state: l’educazione del cane, la gestione sanitaria ed il comportamento del cane, la prevenzione dei comportamenti aggressivi, i doveri del proprietario dell’animale.

Rilancio del turismo o cementificazione mascherata?  

legambiente“Dopo aver cementificato la campagna alla periferia di Ragusa con i piani Peep, aver disseminato la zona agricola di centinaia e centinaia di villette illegali, spesso con lottizzazioni abusive, adesso il partito del cemento tenta di far passare come attività turistiche la costruzione di alberghi in piena campagna per diverse centinaia di migliaia di metri cubi. Una campagna, quella iblea, dove negli scorsi anni al netto degli ex agglomerati abusivi sono stati costruiti più di 5 milioni di mc. Un’altra città come Ragusa”. Duro l’attacco degli ambientalisti sull’atto approdato in consiglio comunale. “Con la propagandistica scusa della ricettività turistica – si legge in una nota – i soliti noti forse stanno tentando ciò che è riuscito nel passato e che probabilmente si sta tentando ancora oggi: costruire strutture ricettive e poi trasformarle in appartamenti da vendere. Ma stavolta il partito del cemento ha il volto della nuova maggioranza al consiglio comunale del Movimento 5 Stelle. Buttandosi alle spalle la parola d’ordine consumo di suolo zero, dopo aver cacciato dall’amministrazione chi si era espresso in senso opposto, si va nuovamente all’assalto del territorio”. Legambiente aggiunge:”L’atto di indirizzo sugli alberghi giunge dopo l’approvazione in commissione alla Camera dei Deputati del disegno di legge governativo per la difesa del suolo che i deputati del Movimento 5 Stelle non hanno votato con la motivazione che il testo base del decreto non rispetta il parametro di consumo di suolo netto pari a zero, quello a cui l’Europa ci invita a perseguire”. E poi l’affondo: “Evidentemente si predica bene e si razzola male. Come al solito a Ragusa, da buoni gattopardi, si rimane sempre indietro a livello culturale anche se stavolta ci si traveste da finti rivoluzionari. L’abbiamo già ripetuto fino alla nausea: il problema non è aumentare i posti letto esistenti quanto aumentarne l’utilizzo allungando la stagione turistica. Invece di correre dietro chimere e modelli anni ’60 occorrerebbe guardarsi intorno. Ad esempio a Scicli ci sono di ottimi risultati nel settore del turismo perché si è puntato tutto sull’offerta culturale utilizzando l’esistente. Alberghi in palazzi antichi, B&B, agriturismi e soprattutto l’albergo diffuso che sta avendo risultati eccezionali. Perché non esportare questo modello su Ragusa?”. Legambiente chiede con forza “all’Amministrazione di rispedire al mittente le proposte di consiglieri che hanno cambiato la casacca ma evidentemente non la cultura della cementificazione, e di non dare corso alle indicazioni del consiglio comunale”.

Legambiente: “Il Mous non deve entrare in funzione”

legambienteIl circolo Legambiente “Il Carrubo” di Ragusa esprime grande soddisfazione per la sentenza del  Tar di Palermo che ha accolto il ricorso del Comitato Regionale Siciliano di Legambiente,  rappresentato dagli avvocati Nicola Giudice, Corrado V. Giuliano e Daniela Ciancimino, e dell’associazione No Muos, in cui si chiedeva l’annullamento del provvedimento del 24 luglio 2013, con il quale la Regione revocava i provvedimenti di revoca delle autorizzazioni ambientali del 29 marzo 2013. Rigettati, dichiarati inammissibili e improcedibili tutti gli altri ricorsi. “Finalmente il Tar ci ha dato ragione. – ha dichiarato Antonino Duchi, presidente di Legambiente Ragusa – Proviamo tuttavia amarezza perché questa sentenza arriva quando i lavori per la realizzazione del Muos sono ormai terminati. “Chiediamo ora – continua Duchi – che l’impianto non entri mai in funzione, perché il Tar ci ha dato ragione proprio sulla questione più rilevante: i possibili danni alla salute delle persone. Antenne precedentemente installate erano per altro già state monitorate dall’Arpa, che aveva evidenziato emissioni pericolose eccedenti la norma. Figuriamoci quelle gigantesche del Muos”.

“M’ILLUMINO DI MENO”

millumino_sfondo_nero_NIl Comune di Ragusa aderisce all’iniziativa “M’illumino di Meno” proposta anche quest’anno dalla nota trasmissione radiofonica “Caterpillar” di RAI radio 2 che ha lanciato una campagna nazionale di sensibilizzazione sul risparmio energetico rivolta a comuni, scuole, cittadini, negozi, aziende. A comunicarlo è l’Assessore all’ecologia ed ambiente Antonio Zanotto che ha disposto per questo venerdì 13 febbraio, giornata in cui si celebra la “Festa del risparmio energetico”, lo spegnimento, dalle ore 18 alle ore 19, delle luci del Portale di San Giorgio di Ibla, del prospetto della Cattedrale San Giovanni Battista e della facciata della sede centrale del Comune.

PAES, 9 COMUNI IBLEI PRESENTANO I PIANI IN TEMPO

download (3)Sono duecentododici, oltre il 50%, i comuni siciliani ad essersi dotati di un proprio Paes, piano energetico locale, individuando le azioni da realizzare nel prossimi anni al fine di ridurre emissioni e consumi e ricorrere maggiormente alle energie rinnovabili, con il risultato finale di ridurre i costi per i cittadini ed aumentare l’efficienza energetica. In provincia di Ragusa, sono 9 i Comuni che hanno presentato il proprio Paes alla data di scadenza del programma regionale “Start up Patto dei sindaci”, lo scorso 2 febbraio. Significa, in percentuale rispetto al numero complessivo dei Comuni compresi nell’intera area territoriale, il 75%, vale a dire, dopo Caltanissetta, il secondo migliore dato in Sicilia. Si tratta dei Comuni di Acate, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Giarratana, Ispica, Monterosso, Ragusa, Santa Croce Camerina, Vittoria. “Stiamo parlando – afferma il presidente provinciale dell’Unione Cna Installazione e impianti, Maurizio Scalone – di un buon risultato anche alla luce delle sollecitazioni che, ormai da un anno, la nostra associazione di categoria inoltra all’indirizzo dei vari rappresentanti degli enti locali territoriali. Alla fine, però, possiamo dire che il pressing esercitato è servito”. Il responsabile provinciale dell’Unione, Vittorio Schininà, aggiunge: “Ci adopereremo, adesso, a far rispettare l’obiettivo fissato al 2020 in cui gli enti locali debbono innalzare al 20% la quota di consumi soddisfatta con energia da fonti rinnovabili, migliorare del 20% l’efficienza energetica ed abbassare di un altro 20% le emissioni di anidride carbonica. Il tutto grazie alle risorse finanziarie e tecniche che saranno messe a disposizione dall’Unione europea. Per i Comuni iblei che hanno presentato il Paes inizia una vera e propria scommessa. Se hanno avviato un piano, che non deve diventare un libro dei sogni, sono chiamati ad avviare le attività propedeutiche favorendo il dialogo con i portatori di interesse. L’obiettivo è cambiare la città”. La Cna sottolinea che è  finito il periodo della cementificazione del suolo perchè il futuro è nel riuso, nella riqualificazione degli edifici e nella rigenerazione urbana delle città.

SAN VALENTINO AL PARCO URBANO DELLA VALLATA SANTA DOMENICA

01Organizzato dal Comune di Ragusa un evento dedicato al Parco Urbano della Vallata Santa Domenica e Cava Confalone il prossimo 14 febbraio presso i locali di Palazzo Garofalo (Corso Italia, 87). Diversi esperti approfondiranno temi legati alle caratteristiche delle vallate di Ragusa e del loro rapporto con l’abitato. L’evento si aprirà con una visita alla vallata Santa Domenica guidata dal prof. Giorgio Flaccavento, esperto di storia locale. L’appuntamento per chi volesse partecipare è fissato alle ore 15.30 in Piazza San Giovanni. I lavori inizieranno alle 16.30 con la presentazione del convegno e della mostra sulle vallate da parte del moderatore dott. Saro Distefano. Dopo il saluto delle autorità, l’arch. Marcello Dimartino, dirigente del settore Centri Storici del Comune di Ragusa, parlerà della fruizione e del rapporto del parco urbano delle vallate con la città, a seguire il dott. Antonio De Marco affronterà la problematica delle specie infestanti nelle vallate Santa Domenica e Cava Confalone, mentre l’arch. Michelangelo Pivetta, dell’Università degli Studi di Firenze, e l’arch. Luca Sammartino presenteranno il tema “Tre momenti di architettura ricompongono la città e le sue vallate”. Gli aspetti geologici e carsici delle latomie di Ragusa saranno illustrati dal dott. Rosario Ruggieri, mentre il recupero della Ragusa sotterranea a fini turistici e culturali è l’argomento che tratterà l’arch. Giorgio Battaglia. I prodotti ortivi ed il cibo sono altri argomenti interessanti che saranno sviluppati dallo chef Giuseppe Barone con la relazione “Dagli orti della cava alla cucina mediterranea”. “Gli interventi che realizzeremo nelle due vallate sono finalizzati a recuperare il rapporto e la fruizione di questi luoghi straordinari con i cittadini – asserisce l’assessore ai Centri Storici, Massimo Iannucci – preservandone la storia e l’ecosistema. La convenzione con il Corpo Forestale ha consentito all’amministrazione comunale di avviare l’intervento di bonifica della vallata Santa Domenica, poi procederemo a realizzare, per stralci, gli interventi previsti nel progetto generale che prevede l’illuminazione della vallata Santa Domenica, la messa in sicurezza dei muri franati, la manutenzione dei percorsi, la realizzazione di un sistema di fitodepurazione”.

Successo per la prima Scuola di AltrAmministrazione sui Rifiuti

Foto2Si è svolto nella cornice del Convento dei Cappuccini di Ragusa, il primo evento di formazione per amministratori, in Sicilia, dell’Associazione dei Comuni Virtuosi. Il convegno è stato dedicato al tema dei Rifiuti, con l’obiettivo di condividere e far crescere le buone pratiche di sostenibilità e partecipazione, in una regione tra le ultime in Italia per raccolta differenziata e con il pericolo di emergenze rifiuti che continuamente minacciano l’intero contesto regionale. Oltre 70 i partecipanti, tra amministratori, imprese del settore e associazioni che hanno partecipato attivamente all’evento formativo sulle migliori esperienze italiane verso Rifiuti Zero. A dare il benvenuto Carmelo Ialacqua, del Movimento Città che ha contribuito all’organizzazione dell’evento assieme all’Associazione Comuni Virtuosi. Ha aperto il convegno Alessio Ciacci, già Assessore di Capannori e ora amministratore di Messinambiente spa, illustrando la storia e le attività dell’Associazione dei Comuni Virtuosi, la storia e l’evoluzione della strategia Rifiuti Zero in Italia, della continua adesione di numerose amministrazioni comunali, anche di grandi città, e della proposta di Legge Rifiuti Zero che sta per iniziare l’iter di discussione parlamentare in Commissione Ambiente della Camera. Ha proseguito Raphael Rossi, tecnico ed esperto nazionale di rifiuti, progettista di sistemi di raccolta porta a porta in molte città italiane (Trento, Bari, Roma, Napoli etc), e amministratore pubblico di aziende di gestione dei rifiuti a Torino, Parma Reggio Emilia, Piacenza, Napoli, Reggio Calabria. Rossi ha esposto i metodi e le fasi dell’avvio dei corretti sistemi di raccolta differenziata e riciclaggio, cosi come il tema dell’etica della amministrazione pubblica nella gestione di aziende di tutela dei servizi pubblici locali ed ha illustrato il percorso del Comune di Formia che ha costituito una sua società pubblica per la gestione dei rifiuti, Formia Rifiuti Zero srl. Gabriele Folli, Assessore all’ambiente del Comune di Parma, ha illustrato l’esperienza ed i passaggi tecnici ed organizzativi della più grande città italiana a tariffazione puntuale, che ha raggiunto il 70% di raccoltadifferenziata su oltre 160 mila abitanti. Preziosa la partecipazione attiva al dibattito che ne è conseguito di numerosi amministratori tra cui i Comuni di Collesano, Ferla, Gela, San Pier Niceto nonché di Danilo Pulvirenti dell’Associazione siciliana Rifiuti Zero. Per la prima volta in Sicilia un così ampio numero di amministratori si è riunito per condividere e conoscere le migliori esperienze nazionali di raccolta differenziata e riciclo dei materiali, nonché per cercare di fare rete e far crescere queste esperienze anche in Sicilia. Prossimo appuntamento della Scuola dell’Altramministrazione in Sicilia, sempre a Ragusa, il 10 Aprile sul tema dell’Energia e il 10 Giugno sul tema della partecipazione.

COSTA DI SANTA BARBARA, ARRIVA SCHIUMA DAL MARE

Schiuma a Santa Barbara 1“Uno strano fenomeno quello verificatosi nelle ultime ore lungo il litorale di Marina di Ragusa. In particolare, a Santa Barbara, l’approdo di composti schiumogeni, che sono andati a riversarsi sull’erba soprastante, provenienti dal mare, lascia intatto il dubbio che possa trattarsi di materiale inquinante proveniente dal largo e quindi da qualche nave di passaggio. Ma perché insozzano la nostra costa?”. E’ questo l’interrogativo lanciato dal presidente dell’associazione “Ragusa in movimento”,  Mario Chiavola, dopo avere ricevuto le segnalazioni di alcuni cittadini.

Passeggiata ecologica tra i Pantani ispicesi per la giornata mondiale delle aree umide

3a - Uccelli migratori nel Pantano LongariniA ridosso della quarantunesima “Giornata mondiale delle aree umide”, celebrata in tutto il mondo il 2 febbraio, i circoli Legambiente “Sikelion” (Ispica) e “Il carrubo” (Ragusa) propongono una passeggiata ecologica tra i sentieri e gli specchi d’acqua della Riserva dei Pantani della Sicilia Sud-Orientale, nei pressi di c.da Marza ad Ispica. La Giornata mondiale cade nell’anniversario della firma, a Ramsar (Iran), del primo vero trattato internazionale per la tutela delle zone umide. Un patto storico, che ha visto l’adesione di ben 160 Paesi ed ha costituito la salvezza di ben salvaguardare un totale di ben 187 milioni di ettari, distribuiti tra 1.912 località dell’intero pianeta. Com’è noto, i pantani Bruno, Cuba e Longarini costituiscono degli specchi d’acqua palustre di enorme importanza naturalistica, anche perché unico punto di sosta per miriadi di uccelli migratori ogni anno; un’area che, tuttavia, soffre l’incuria delle istituzioni, che tardano a far rispettare i vincoli di legge, e l’inciviltà di alcuni cittadini, che vi abbandonano rifiuti ingombranti o pericolosi. L’escursione si terrà domenica prossima, 1° febbraio; tra i volontari de Cigno Verde, vi prenderanno parte anche figure qualificate, che illustreranno le peculiarità di habitat, flora e fauna. La partecipazione è aperta a tutti ed assolutamente gratuita, con raduno alle 8:30 presso il Piazzale Bruno a Modica, ovvero alle 9:00 nello slargo tra i pantani Longarini e Cuba. Per ogni ulteriore informazione, gli organizzatori sono contattabili al numero 327/6282918.

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