26-04-2024
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Archivio della categoria: Ambiente

Iblei – Storie e luoghi di un Parco

Carrubo c.da PianiIl 22 agosto, a Scicli, con inizio alle ore 21,30, ingresso libero sul sagrato della Chiesa di San Vito, secondo appuntamento con “Proiezioni in Collina” a cura dell’Associazione Esplorambiente. Verrà proiettato un documentario, di Vincenzo Cascone – Italia, 2010, 60′, sul progetto di Parco Nazionale degli Iblei e, più in genere, sugli Iblei. Un viaggio alla (ri)scoperta del territorio, per raccontare la natura, la storia, l’uomo. Alle immagini del paesaggio e della natura, di grande potenza visiva, si alternano le interviste ai protagonisti degli Iblei, soggetti interessanti ed eclettici. Un racconto a più voci, in prima persona, grazie al contributo di chi il territorio lo vive per lavoro o per passione: artisti, studiosi, operatori. Il video diventa uno strumento per conoscere e far conoscere il territorio ibleo.

SANTA CROCE CAMERINA, EMERGENZA FUMAROLE A PUNTA BRACCETTO

punta braccettoL’ordinanza c’è, ma viene puntualmente disattesa. L’accensione dei fuochi è tassativamente vietata a Santa Croce Camerina. I villeggianti di Punta Braccetto e tanti operatori turistici, però, hanno dovuto respirare, per l’ennesima volta, l’odore del fumo denso e acre, frutto dell’accensione di fumarole di materiale plastico e di residui di prodotti utilizzati in agricoltura. “Siamo in balia di norme e leggi che vengono puntualmente disattese – spiega Franco Gallo, componente dell’associazione “Per Punta Braccetto” -. Per l’ennesima volta, nonostante i ripetuti appelli, nulla è stato fatto per debellare un fenomeno che rischia di creare danni ambientali e anche turistici non indifferenti”. Anni orsono i controlli capillari da parte della polizia provinciale e municipale del Comune di Santa Croce avevano scongiurato il proliferarsi delle fumarole. “Ci eravamo illusi che il fenomeno era sotto controllo – aggiunge Gallo -. Putroppo, registriamo la totale indifferenza verso una problematica così importante che rischia di creare danni irreparabili al turismo di una delle località più belle del litorale ragusano”. Gli albergatori e gli operatori turistici lanciano l’allarme. “Invitiamo la polizia provinciale e municipale a intensificare i controlli – spiega Mario Coco, operatore turistico – e a sanzionare quanti, in disprezzo dell’ambiente e della salute dei cittadini, bruciano materiale tossico nei campi e nell’area a ridosso delle aziende agricole. Non solo i danni alla nostra salute ma anche un pessimo biglietto da visita per i tanti vacanzieri che, in questo scorcio di fine estate, affollano le nostre strutture ricettive”. Il portavoce del gruppo agricoltori di Santa Croce, Guglielmo Occhipinti, invita i produttori ad attenersi in maniera scrupolosa alle ordinanze. “I produttori fuori legge saranno sanzionati – tiene a precisare Occhipinti -. Invitiamo i colleghi agricoltori ad avere un atteggiamento più responsabile verso l’ambiente e il territorio. I danni creati dalle fumarole sono notevoli. Oltre l’aspetto ambientale, devastante per tanti aspetti, c’è anche l’immagine di una località turistica come Punta Braccetto e la fascia costiera di Santa Croce che viene meno”. La Regione Sicilia ha impartito delle linee guida in merito ai “regolamenti sui fuochi controllati in agricoltura” e dispone che i soggetti che intendono bruciare o distruggere stoppie di grano o aree incolte, residui di pulitura di coltivazioni agricole specializzate, tipo oliveti, vigneti, mandorleti, agrumeti, pescheti, orti, devono effettuare apposita comunicazione formale al competente distaccamento forestale che rilascerà la relativa autorizzazione, secondo le prescrizioni contenute nello stesso decreto presidenziale. Ogni abuso verrà sanzionato.

CONSORZIO DI TUTELA DELL’OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA DOP MONTI IBLEI

olioNel corso di una riunione tenutasi presso la sede, il 6 agosto, si è insediato il nuovo Consiglio di Amministrazione del Consorzio di tutela dell’olio extravergine d’oliva Dop Monti Iblei, eletto dall’assemblea consortile. Alla carica di Presidente, per il triennio 2013/2016, è stato chiamato il dottore Giuseppe Arezzo, già dirigente dell’Assessorato Risorse Agricole e Alimentari della Regione Siciliana, nonchè già Ispettore Provinciale dell’Agricoltura nelle sedi di Ragusa e di Siracusa. A coadiuvarlo il Sig. Salvatore Cutrera, vice presidente vicario, e il Dott. Francesco Arezzo, vice presidente, affiancati dai Consiglieri Ing. Giuseppe Rosso, Rag. Giorgio Rollo, Sig. Giuseppe Vivera, Sig. Orazio Covato, Sig. Sebastiano Giaquinta, Sig. Gaetano Di Pino, Sig. Nicola Inchisciano, Rag. Giovanni Scollo, Sig. Sebastiano Galioto. Inoltre, si è provveduto alla nomina dei rappresentanti di zona, del comitato tecnico e del revisore contabile. Delineando quelli che saranno i principi ispiratori e programmatici del nuovo triennio, il dott. Arezzo ha sottolineato l’esigenza di tutelare e promuovere, con una azione rinnovata, il marchio olio Dop Monti Iblei al fine di rispondere alle aspettative dei produttori, nonchè dei consumatori di cui vanno tutelati diritti ed esigenze.

CONVEGNO SUL TURISMO AMBIENTALE

turismo ambientale 2013“Turismo ambientale e rurale: quali prospettive per il territorio ibleo?”. E’ questo il tema del dibattito aperto organizzato dai laboratori di Chiaramonte Gulfi e Ragusa dell’associazione politico-culturale “Youpolis” per mercoledì 7 agosto a partire dalle ore 19 ai giardini comunali di Chiaramonte Gulfi. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con il Comune montano, la Consulta Giovanile di Chiaramonte Gulfi, e l’associazione socio-culturale Namastè. All’incontro interverranno come ospiti e prenderanno parte alla discussione aperta il sindaco di Chiaramonte Gulfi, Vito Fornaro, il sindaco di Ragusa, Federico Piccitto, Antonino De Marco, direttore dell’ufficio provinciale Azienda Foreste Demaniali di Ragusa, Claudio Conti, assessore all’Ambiente per il Comune di Ragusa, Antonino Duchi, presidente di Legambiente, Carolina Di Maio, direttrice Riserve Naturali Provincia regionale di Ragusa e Manuela Menta, vicepresidente dell’associazione culturale Nivèra. Le loro condivisioni aiuteranno i giovani iblei a comprendere meglio le potenzialità turistiche legate alla scoperta delle foreste e delle riserve naturali presenti nei Monti Iblei. La serata si concluderà con una passeggiata notturna dal titolo “Chiacchierata tra i vicoli di un paesino”.

Balneabilità nel modicano

riunione  balneabilità coste comprensorio modicanoControlli serrati sulle coste dei comuni del comprensorio modicano; un piano di intervento programmato che sarà oggetto di un incontro da fissarsi dopo ferragosto a Palazzo San Domenico con i sindaci dei comuni di Scicli, Ispica e Pozzallo per programmare gli interventi invernali per preparare la stagione estiva 2014. Questi i dati che sono emersi al termine del vertice tenutosi a palazzo San Domenico sul tema della balneabilità delle acque nel territorio costiero dei comuni di Modica, Ispica, Scicli e Pozzallo. La provincia regionale di Ragusa metterà a disposizione dell’Asp e dell’Arpa un gommone, il sabato e la domenica, per consentire interventi e prelievi negli specchi d’acqua antistanti le coste del comprensorio. L’Arpa ha comunicato al sindaco di Modica di avere effettuato anche l’analisi della salute delle acque. Una indagine suppletiva per capire lo stato dell’ecosistema marino. E’ stato, inoltre, precisato, nel corso dell’incontro, che la schiuma rilevata nei giorni scorsi nelle acque di Maganuco e Marina di Modica è stata sottoposta dall’Arpa ad analisi microscopica. Si tratta di fermentazione di alghe con presenza di uova di pesce: un segno di salubrità delle acque.

Incontro Legambiente ed Agorà Comiso per l’agricoltura ecologica

legambiente a ComisoEra finalizzato alla verifica di possibili collaborazioni riguardo all’agricoltura ed alla alimentazione equa ed ecologica il primo partecipato incontro programmatico tra la Associazione Agorà di Comiso e Legambiente Ragusa Il Carrubo. L’incontro infatti ha avuto come precipuo argomento l’attivazione in sinergia di un Gruppo di Acquisto Solidale (Gas) a Comiso. L’incontro è stato specificamente richiesto da Legambiente Ragusa nell’ambito del progetto Coltiviamo la rete. All’iniziativa, svoltasi presso la sede della Chiesa Luterana di Comiso che ospita l’Associazione Agorà, hanno partecipato: la Presidente dell’Associazione Signora Gina Dispenza, la segretaria Maria Gurrieri, Enzo Tummino produttore biologico, una serie di soci e di produttori locali. Per Legambiente erano presenti il Presidente Antonino Duchi nonché il componente del Direttivo Andrea Patriarca. Nell’ambito dell’incontro è intervenuta anche la neo Assessore allo Sviluppo Economico al Comune di Comiso Claudia Sanfilippo. L’iniziativa è stata accolta positivamente dell’Assessore, che ha assicurato il proprio sostegno alle attività che si vorranno mettere in pista, in particolare assicurando visibilità e divulgazione.

Spiaggia di Micenci, l’intervento del Comune

spiaggia micenciIl Comune ha fatto il proprio intervento nel lido Micenci, con ruspe e trattori. Un intervento di somma urgenza per ridurre la stagnazione delle acque dolci provenienti dal fiume carsico sotterraneo, che ha reso così sgradevole la permanenza in spiaggia per i bagnanti. Sono ben quattro i geologi della Provincia Regionale di Ragusa che hanno prescritto la ricetta per alleviare lo stato di degrado in cui versa la spiaggia donnalucatese. Giuseppe Alessandro, Arturo Frasca, Ercole Pietro Quaranta e Salvino Bommestieri hanno suggerito di riattivare il normale flusso della sorgente, che appare ridotto o assente, hanno prescritto inoltre l’innalzamento dell’attuale quota della spiaggia, e il drenaggio delle acque affioranti grazie allo scavo di canali, che consentano la movimentazione dell’acqua, ed evitino il suo ristagno. Nei giorni scorsi gli operai comunali hanno operato l’intervento, che non può avere, come è chiaro, carattere organico e definitivo. Rispetto alla soluzione definitiva del problema, gli stessi geologi si sono riservati la prognosi, sostenendo che occorrono indagini molto approfondite per accertare la dinamica della falda acquifera sotterranea che attraversa Donnalucata.

Costituita la società di raccolta rifiuti

filippo cavalloI comuni di Ragusa, Modica, Vittoria, Scicli e una rappresentanza della comunità montana faranno parte del consiglio di amministrazione della SRR (società di raccolta rifiuti) che si è costituita sabato pomeriggio a Ragusa. Presidente è stato eletto Filippo Cavallo, vice sindaco di Vittoria e suo vice, il sindaco di Scicli, Franco Susino. La SRR sostituisce gli Ato ambiente con compiti relativi al conferimento in discarica e la dismissione dei rifiuti.

Disastro nelle coste di Scicli nella spiaggia di Micenci

donnalucataChe l’affiorare del fiume carsico sotterraneo a Donnalucata sia un fatto antico è dimostrato dall’etimo del nome della borgata, che in arabo vuol dire “fonte delle ore, o delle stagioni”. Questo il primo commento della amministrazione di Scicli che vedendo l’acquitrino si conforta con la storia. “La situazione di crisi che si è determinata negli ultimi giorni, con l’affiorare in maniera estesa e sgradevole del fiume carsico lungo tutta la parte iniziale della spiaggia di Micenci, diventata un acquitrino, si ripete ciclicamente, ed è legata con ogni probabilità, alle scarse precipitazioni registrate in primavera. Chi conosce la storia della borgata sa bene che la sorgente di acqua dolce è sempre stata delimitata, in un sito puntuale della spiaggia, recintato e messo in sicurezza. Quando le precipitazioni meteoriche scarseggiano, – dice il Comune di Scicli – la vena sotterranea si affievolisce, e non riesce a sgorgare con forza nel sito tradizionale. E’ questa la ragione per cui il fiume di acqua dolce affiora a macchia di leopardo, e comunque in maniera diffusa lungo tutto l’arenile”. A chi rivolgersi dunque? Il Comune è chiaro: non ha competenza. Secondo la giunta Susino competente in materia è il Demanio marittimo. “Tuttavia, comprendendo la gravità della situazione, la giunta ha coinvolto tutti gli enti che hanno competenza sulle spiagge, ovvero il Demanio marittimo in primo luogo, la Provincia, la Capitaneria, per tentare di risolvere una situazione ambientale sgradevole e perniciosa. La storia del fiume carsico sotterraneo di Donnalucata, oggetto di studi da parte dell’Università di Palermo, e del professor Aurelio Aureli, – dice il Comune di Scicli – è paradigmatica dei casi in cui la natura si riprende il mal tolto dall’uomo, che ha edificato ovunque e comunque. E tentare di arginare il naturale corso dell’acqua, come della lava, nei vulcani, espone a un rischio: che l’intervento aggravi la situazione, anziché risolverla”. Il Comune di Scicli, comunque, in questi giorni ha sentito il parere di autorevoli e prestigiosi geologi per tentare di capire come affrontare il problema dell’affioramento superficiale del fiume carsico nella spiaggia di Donnalucata. L’ufficio tecnico comunale ha deciso di finanziare una somma urgenza che dovrebbe favorire il deflusso delle acque dolci affioranti verso il mare. “Non è pensabile alcuna ipotesi – scrive l’amministrazione comunale di Scicli – di ripascimento sabbioso, dato che esso sarebbe inutile. L’esperienza insegna che la situazione si è normalizzata in passato quando il potenziarsi della vena di acqua dolce sotterranea ha permesso al fiume carsico di ingrossarsi e di abbattere la resistenza della sabbia. La situazione a Micenci è monitorata quotidianamente ma non è pensabile che si possa imbrigliare, regimentare e dirottare un fiume carsico in una realtà dove l’antropizzazione e l’edificazione – si legge nella nota dell’amministrazione Susino – hanno determinato una situazione di fatto difficilmente modificabile. La vicenda della spiaggia di Micenci è complessa e il Comune, con serenità, afferma che la situazione è particolarmente incresciosa. Ricercare responsabili negli amministratori attuali, recenti o passati, – conclude l’amministrazione Susino – equivale a voler strumentalizzare un fenomeno naturale non condizionabile”.

AUTOBUS IN SOSTA COI MOTORI ACCESI

grezze 24 bus.avi.Immagine002A Ragusa si è consolidata negli anni una cattiva abitudine: quella di lasciare accesi per svariati minuti i motori degli autobus durante la sosta, soprattutto in estate. Evidentemente la Polizia Municipale del capoluogo non interviene in maniera sufficiente per impedire questo fenomeno che provoca un inquinamento atmosferico e acustico non indifferente e rappresenta, per chi abita o lavora in via Libertà, via Dante, Viale Ten. Lena, Via Colombo, un vero e proprio tormento.

A RAGUSA IL BIG JUMP PIU’ MERIDIONALE D’EUROPA

legambiente irminio luglio 2013 bisPer la prima volta a Ragusa la campagna europea per la salvaguardia dei fiumi. Una occasione per occuparsi dei problemi della principale infrastruttura fluviale della provincia: il fiume Irminio. Non è stata una bella visione quella che si è presentata ai partecipanti al Big Jump, iniziativa coordinata in Italia da Legambiente, perchè il fiume Irminio, nel tratto immediatamente a valle della Diga di S. Rosalia presentava una serie di significative alterazioni: le acque si sono presentate torbide per la presenza di un sedimento grigiastro che ricopriva completamente anche i fondali; tutta l’area era costellata di discariche di vario tipo: dai materiali ferrosi abbandonati ancora dal cantiere della diga di fine anni ’70 alle bottiglie, batterie esauste e copertoni, per finire con i rifiuti lasciati dai pescatori di frodo, a conferma che il tratto interessato, la cosiddetta Oasi della trota macrostigma, un tempo forse il più controllato di tutto l’Irminio, è ora nel quasi totale abbandono. “Abbiamo scelto questo tratto – ha dichiarato il Presidente del Circolo di Legambiente Il Carrubo Antonino Duchi – proprio per segnalare lo stato di abbandono del fiume Irminio che dovrebbe essere invece soggetto ad un piano di riqualificazione, come previsto tra l’altro dalla Carta Ittica provinciale. Gravissima la presenza di bracconaggio che rischia di inficiare il progetto di recupero della trota macrostigma iniziato ormai più di 20 anni fa”. Particolarmente legambiente irminio luglio 2013soddisfatto dell’iniziativa lo Speleo Club Ibleo, associazione aderente a Legambiente. “Abbiamo dato il nostro contributo bonificando una minidiscarica” ha affermato il Presidente dello Speleo Club Ibleo, Angelo Buscemi – evidenziando che il significato dell’iniziativa sta anche nel lasciare l’ambiente in condizioni migliori di quelle in cui l’abbiamo trovato”. Particolarmente grave la torbidità delle acque, che solleva forti dubbi sulla gestione dell’invaso artificiale. Big Jump è un tuffo simbolico oganizzato contemporaneamente in tutta Europa per dire a gran voce che occorre più attenzione per i fiumi e per la qualità delle loro acque. Anche i fiumi iblei sono in pericolo, i recenti eventi che hanno lasciato la città a secco per alcuni mesi ne sono la prova tangibile.

LEGAMBIENTE, PRESENTATO IL DOSSIER “PER UN PUGNO DI TANICHE”

dossier Legambiente PozzalloPresentato mercoledì mattina a Pozzallo, in occasione della tappa siciliana di Goletta Verde, il dossier inedito “Per un pugno di taniche”. “E’ corsa all’oro nero nel mare e nel sottosuolo italiano – si legge nel comunicato stampa diffuso da Legambiente -: 24mila chilometri quadrati, un’area grande come la Sardegna, è sotto scacco delle compagnie petrolifere. Un fermento per le attività petrolifere – continua Legambiente – favorito da scellerata strategia energetica nazionale che punta al rilancio della produzione di idrocarburi e in particolare da norme, come l’articolo 35 del decreto sviluppo, approvato il 26 giugno 2012, che hanno riaperto la strada alle attività anche nelle aree sottocosta e di maggior pregio”. Alla presentazione del dossier vi erano Rossella Muroni, direttrice generale Legambiente, Mimmo Fontana, presidente Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna, direttore Legambiente Sicilia, alla presenza di Vera Greco, rappresentante della Regione Siciliana nella Commissione nazionale VIA-VAS, presso il Ministero per l’Ambiente. “Un vero assalto al mare italiano – continua Legambiente -, in particolare all’Adriatico centro meridionale, allo Jonio e al Canale di Sicilia dove, oltre a quelle già attive, potrebbero presto sorgere decine di altre piattaforme. Questo – scrive ancora Legambiente -, nonostante i numeri dimostrino l’assoluta insensatezza di continuare a puntare sul petrolio: il mare italiano, secondo le ultime stime del ministero dello sviluppo economico, conserva come riserve certe, circa 10 milioni di tonnellate di greggio che, stando ai consumi attuali durerebbero per appena due mesi”. “Nonostante i dati dimostrino una graduale uscita dal petrolio, nell’ultimo anno è aumentata la produzione di greggio nel nostro Paese – dichiara Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente -. Occorre fermare al più presto questa insensata corsa all’oro nero e per questo chiediamo al Parlamento di abrogare l’articolo 35 del decreto sviluppo, vera manna dal cielo per i petrolieri”. “I quantitativi di petrolio in gioco – continua Legambiente – sono davvero risibili e dimostrano l’assoluta insensatezza del rilancio delle attività estrattive e della spinta verso nuove trivellazioni volte a creare secondo i proponenti 15 miliardi di euro di investimento e 25 mila nuovi posti di lavoro – scrive Legambiente -. Nulla in confronto ad una politica energetica basata su risparmio, efficienza energetica e fonti pulite e rinnovabili che potrebbe portare nei prossimi anni i nuovi occupati a 250 mila unità. Ossia 10 volte i numeri ottenuti grazie alle nuove trivellazioni e soprattutto garantire uno sviluppo futuro, anche sul piano economico, sicuramente molto più sostenibile e duraturo. Nel canale di Sicilia – continua Legambiente – al momento ci sono 5 permessi di ricerca rilasciati per un totale di 2.446 kmq. Oltre ai permessi già rilasciati incombono nel Canale di Sicilia 10 richieste di permessi di ricerca per circa 4.050 kmq: a sud di Capo Passero (SR), a largo di Gela; a largo della costa di Pozzallo (tra Gela e Siracusa); a largo di Agrigento e nel tratto di mare tra Marsala e Mazara del Vallo”, scrive Legambiente nel comunicato stampa.

La Goletta Verde di Legambiente approda in Sicilia

golettaverdeDa martedì 16 luglio arriva in Sicilia la Goletta Verde, la campagna itinerante di Legambiente, che ogni estate realizza un monitoraggio sullo stato di salute del mare e dei litorali italiani. Fino a sabato 20 luglio la Goletta Verde farà tappa in Sicilia e precisamente a Marzamemi, Pozzallo e Siracusa, con un passaggio a Isola delle Correnti e Portopalo di Capo Passero, per dar seguito alle tante battaglie in difesa dell’ecosistema marino e del territorio che Legambiente porta avanti dal 1986, denunciando, informando, coinvolgendo i cittadini con l’auspicio di promuovere esempi positivi all’insegna della sostenibilità ambientale. Con Goletta Verde viaggia un team di biologi che conduce il monitoraggio scientifico a caccia dei punti più critici riguardo la mancata depurazione; raccolgono le segnalazioni dei cittadini denunciando le situazioni che mettono maggiormente a rischio le acque. Legambiente, inoltre, mette a disposizione di cittadini e turisti il servizio “SOS Goletta” che consente di inviare segnalazioni di situazioni di inquinamento del mare e dei laghi collegandosi a www.legambiente.it/sosgoletta o inviando un SMS o un MMS al numero 346.007.4114 con una breve descrizione della situazione e le informazioni utili per individuare il luogo esatto. La Sicilia sarà, inoltre, anche l’occasione per Legambiente di presentare, mercoledì 17, il dossier nazionale “No alle trivelle”. Martedì 16 luglio a Marzamemi dalle 10 alle 13 è prevista la visita della Goletta Verde; alle ore 18, presso Palazzo Villadorata in Piazza Regina Margherita, “SOS riserva naturali: la bella Sicilia da salvare” workshop sul sistema delle aree protette: tutela, gestione, fruizione e valorizzazione. Mercoledì 17 luglio a Pozzallo, alle ore 11, presso lo spazio culturale Meno Assenza, si terrà la presentazione del dossier nazionale “NO trivelle”. Intervengono Rossella Muroni, direttrice generale Legambiente; Mimmo Fontana, presidente Legambiente Sicilia; Vera Greco, rappresentante della Regione Siciliana nella Commissione nazionale VIA-VAS, presso il Ministero per l’Ambiente. Dalle ore 19, presso il lungomare Pietre Nere, il presidio/banchetto “NO trivelle”. Giovedì 18 luglio a Portopalo di Capo Passero, ore 17.30, presso la sala soci Banca di Credito Cooperativo di Pachino in via Garibaldi, ci sarà un incontro pubblico per la presentazione del progetto “Fish scale – pesce ritrovato”; segue un mini laboratorio di preparazione di ricette e la degustazione con pesce di progetto. Venerdì 19 luglio tappa a Siracusa, alle ore 18, con una iniziativa sulle emergenze ambientali e paesaggistiche siracusane. Uno stand di Goletta Verde sarà presente al Porto di Siracusa. Sabato 20 luglio, sempre a Siracusa, alle ore 11, la conferenza stampa di presentazione dei dati del monitoraggio di Goletta Verde in Sicilia.

PUNTA DI MOLA RIPULITA DALLE ALGHE

punta di mola ripulita 2013I residenti del quartiere Punta di Mola a Marina di Ragusa con una nota comunicano che questo venerdì mattina sulla spiaggia della zona è stato effettuato un intervento di rimozione delle alghe richiesto dagli stessi abitanti del villaggio. “Le alghe quando vanno in putrefazione procurano parecchio fastidio, per i cattivi odori che emanano, ai bagnanti. E’ un problema che si ripresenta ogni anno e per il quale, ogni anno, – scrivono gli abitanti di Punta di Mola – sollecitiamo gli uffici competenti ad effettuare la pulizia. La ruspa che ha rimosso tutte le alghe ci ha tolto un grosso peso. Per questo motivo vogliamo ringraziare il Comune di Ragusa che ha dato ascolto alle nostre sollecitazioni e la ditta Busso che ha mostrato grande disponibilità. Abbiamo mandato questa nota per evidenziare che quando c’è collaborazione tra cittadini e macchina amministrativa si riescono a centrare i problemi e soprattutto a risolverli”.

Volontari per la pulizia a Punta Braccetto

punta braccettoUn intervento volontario iniziando dalla rimozione di alcuni paletti in cemento. Una proficua collaborazione con l’amministrazione comunale di Ragusa che avrà il compito, in una seconda fase, di intervenire per restituire alla pubblica fruizione la scogliera dei Canalotti che riveste dal punto di vista naturalistico e paesaggistico una valenza straordinaria. Una delegazione di operatori turistici e di villeggianti, coadiuvati dal presidente dei commercianti di Punta Braccetto, Salvatore Di Modica, ha voluto incontrare il sindaco Federico Piccitto e l’assessore al bilancio Stefano Martorana. Sono state affrontate alcune problematiche iniziando dalla pulizia, alla viabilità, alla rete idrica e fognaria. Non ultimo il problema dei trasporti.

I dati Asp: il mare di Scicli è pulito

donnalucataA certificarlo il Laboratorio di sanità pubblica dell’Asp di Ragusa, che ha trasmesso i dati al sindaco, nella sua veste di massima autorità sanitaria cittadina. I dati certificati riguardano al momento il mese di giugno. Dodici i punti di prelievo lungo la costa sciclitana, che si articola in quattro borgate rivierasche: Sampieri, Cava d’Aliga-Bruca, Donnalucata, Playa Grande. I dati relativi all’escherichia coli e agli enterococchi sono sempre negativi, tranne a Donnalucata, dove insiste la sorgente d’acqua dolce, che in giugno ha fatto registrare un dato di 31 nell’escherichia coli, ben al di sotto della soglia di allarme. Il valore massimo, oltre il quale scatta la soglia di guardia, è di 500. I dati sono perciò particolarmente confortanti. I punti di prelievo sono Punta Pisciotto, la spiaggia di Sampieri, Costa di Carro, Punta Corvo, Cava d’Aliga, Arizza, Spinasanta, Donnalucata, la spiaggia a sinistra del molo di Donnalucata, nella spiaggia a destra del molo di Donnalucata, la spiaggia di fronte l’Hotel Riviera, e la spiaggia di Playa Grande.

I volontari ambientalisti ripuliscono la riserva Longarini

Campo volontario LegambienteSabato 13 luglio i volontari presenti nel X campo di volontariato internazionale di Cava d’Ispica, promosso da Legambiente, Melograno e Sikelion, effettueranno una raccolta di rifiuti nell’area dei Pantani Longarini, che è ricettacolo di innumerevoli discariche abusive. L’iniziativa prevede anche attività di bird watching e sensibilizzazione su tematiche ambientali.

Confronto al Comune di Ragusa fra l’amministrazione e le associazioni ambientaliste

incontro assessore Conti e ambientalistiSi è svolto a Palazzo dell’Aquila il primo incontro tra l’assessore alle Politiche del Territorio e per l’Ambiente Claudio Conti e le associazioni ambientaliste iblee. La riunione è servita a focalizzare le criticità e le problematiche ambientali su cui costruire un rapporto di collaborazione condiviso e partecipativo per la risoluzione dei problemi e la promozione di politiche ambientali. “L’intenzione di questa amministrazione – ha esordito l’assessore Conti – è quella di aprirsi totalmente all’esterno, ai soggetti che sono impegnati a promuovere attività a favore dell’ambiente, iniziative che faremo nostre in modo da offrire ai cittadini quanti più servizi possibili per la fruizione del territorio”. Molti i temi citati dai partecipanti su cui potere avviare un lavoro sinergico: dal Parco degli Iblei, al tema dell’inquinamento delle sorgenti, dalle micro discariche abusive di inerti disseminate nel territorio alla gestione dei rifiuti, dal Piano paesistico al verde agricolo urbano, dal sistema delle vallate alla messa in sicurezza delle latomie, dall’utilizzazione della diga di S. Rosalia all’erosione costiera, dalle ricerche petrolifere alle isole ecologiche. “Sull’inquinamento idrico tenteremo di trovare una soluzione che sia compatibile – ha rimarcato l’assessore Conti – sia con la salvaguardia delle sorgenti che delle aziende agricole interessate, che potranno avere la possibilità di dotarsi di un marchio di compatibilità ambientale con l’adozione di buone pratiche agricole”. Sui rifiuti, l’assessore ha assicurato che l’amministrazione punterà sulla raccolta differenziata spinta, allargata a tutta la città, il servizio verrà pagato dal cittadino in base ai rifiuti prodotti e non ai metri quadrati di superficie.

PORTO DI MARINA DI RAGUSA: UNO SCANDALO IBLEO

“Italia Nostra e Legambiente da anni avevano sollevato forti dubbi, ma niente era successo. Ora si comincia a capire il perchè”. Legambiente Ragusa plaude all’inchiesta della Procura di Ragusa e della Gdf, che comincia a dare conferme ed una serie di segnalazioni, dubbi e problemi evidenziati più volte dal mondo ambientalista ibleo. “Ma la scandalosa vicenda del megaporto turistico di Marina di Ragusa, un’opera utile solo a chi l’ha fatta ed ai vari satrapetti di provincia che l’hanno promossa e che ci hanno costruito sopra fortune politiche, col consenso della maggioranza della popolazione abbagliata dalle lucine viola – scrive Legambiente in una nota – e dalla speranza di vedere qualche vip, non può che invitare ad una serie di profonde riflessioni. Una prima riguarda il modello dominante di (pseudo) sviluppo turistico del nostro territorio: le tristi vicende di Baia Samuele, Marsa Siclà e Marispica seguite da questa del porto di Marina dimostrano il fallimento su tutta la linea di una visione cementizia e speculativa del turismo, che distrugge le emergenze naturali e culturali su cui il turismo stesso si basa. E’ ormai evidente che il turismo spiega Legambiente – è la foglia di fico sotto cui si nasconde la continuazione della devastazione del territorio che, avendo praticamente interessato ormai quasi tutta la nostra costa, cerca di occupare qualsiasi buco occupabile fino a reclamare in mare il proprio territorio di espansione. Una seconda riguarda il livello delle classi dirigenti iblee, che si sono mostrate prone a qualunque iniziativa speculativa, diventandone di fatto complici, fino a livelli evidenti di corruzione. L’inchiesta in corso sottolinea Legambiente Ragusa – comincia a chiarire il motivo per cui, ad una serie di circostanziate osservazioni e critiche svolte fino dalla seconda metà degli anni 2000, da Italia Nostra prima e da Italia Nostra e Legambiente poi, la passata Amministrazione comunale di Ragusa ed il Rup non hanno risposto o hanno dato risposte evasive o insoddisfacenti; si capisce perchè non è stata mai accettata la richiesta di un dibattito pubblico davanti alla cittadinanza sulla vicenda del porto e sulle denunce degli ambientalisti. Una vicenda che ormai – afferma Legambiente – era un pozzo senza fondo, una vacca da mungere continuamente, visto il previsto arrivo di altri quasi 15 milioni (!) di euro per la “messa in sicurezza”: uno spreco di denaro mascherato come opportunità! Infine non si può che auspicare ancora una volta uno scatto culturale nella popolazione ragusana, che non si faccia più abbagliare da specchietti per le allodole quali le lucine del porto o i proclami pubblicitari quali quelli di una Grande Ragusa, dove di grande – aggiunge Legambiente – c’è solo un marcio forse ancora maggiore di quello che noi stessi ci immaginiamo. Speriamo che questa vicenda sia definitivamente d’insegnamento a quella massa di persone che, quando sollevavamo e solleviamo dubbi su grandi opere quali il porto, ci accusava e ci accusa di essere contro lo sviluppo. Speriamo che abbiano definitivamente capito – conclude Legambiente – che noi siamo contro il malaffare e per l’ambiente”.
porto marina

SANTA CROCE, LITORALE NEL DEGRADO

Hanno dovuto ripulire, a proprie spese, la strada di accesso alle loro abitazioni. Un cumulo di erbacce che infestavano le dune sulla spiaggia di Casuzze nel litorale di Santa Croce. Dicianove sacchi di materiale organico che sono stati rimossi. Adesso chiedono, al comune, che la spiaggia venga ripulita al più presto. Una disparità di trattamento tra Punta Secca, meglio conosciuta come la casa di Montalbano, e le due “sorelle”, minori Casuzze e Caucana. Un litorale esteso con una spiaggia incastonata tra le rocce, il porticciolo di Casuzze e gli scavi archeologici di Caucana. Mancano i servizi minimi essenziali dalla pulizia delle spiagge, al decoro delle aree a verde, alle docce a mare. Solo una piccola passerella in legno messa in pessimo modo.

YASHICA Digital Camera

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