04-05-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

Rubano binari, presi e denunciati

2014-05-05 16.21.08I Carabinieri di Ragusa hanno denunciato tre persone per aver rubato un binario ferroviario. Erano le quindici e trenta di martedì quando un cittadino ha telefonato al 112 segnalando un furto in atto presso la vecchia stazione ferroviaria di Contrada Genisi, sulla linea ferrata Ragusa-Comiso, tra la stazioni di Ragusa e quella di Donnafugata. Immediatamente un’autopattuglia s’è recata sul posto. I ladri avevano già caricato un binario sul cassone del camion ma, visto il testimone, se l’erano data a gambe. I militari con un pizzico di fortuna sono riusciti comunque a raggiungere e bloccare il mezzo, a bordo del quale c’erano tre rumeni, due noti fratelli I.B. e N.B. di 27 e 36 anni e il loro amico 32enne V.B. Nel cassone del camion c’era un binario, oltre che un vecchio bidone arrugginito e una mountain bike, insomma un cumulo di ferraglie. Si è scoperto che i tecnici delle ferrovie tempo addietro avevano smontato un vecchio binario morto e avevano accantonato sei binari nei pressi della stazione ferroviaria di Genisi. I tre, che probabilmente erano intenzionati a far sparire tutti e sei i binari, si sono dovuto accontentare del solo primo binario caricato. Peraltro avevano fatto pure una discreta fatica poiché il binario pesa circa 250 kg, che a diciotto centesimi il chilogrammo vale 45 euro. I tre rumeni, tutti residenti a Ragusa, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per furto aggravato in concorso. Il furto dei metalli sta diventando una piaga. Bande specializzate, specie di rumeni, raccolgono e strappano tutto quel che trovano in giro. I carabinieri di Ragusa hanno in un solo mese effettuato pe questo reato già sei arresti.

LA POLIZIA DENUNCIA CLANDESTINO PER DANNEGGIAMENTO

E’ successo a Ragusa nel pomeriggio di martedì quando al 113polizia vittoria 9 veniva segnalata una lite tra stranieri. Una pattuglia, in via S. Francesco, ha trovato due uomini che discutevano animatamente: subito veniva identificato un rumeno di 21 anni, S.E.I, che litigava con un 30enne ghanese, A.E. Alla vista dei poliziotti, i due facevano per allontanarsi ma venivano subito bloccati dagli operatori. Il ghanese era stato ospitato, a titolo di cortesia, dal romeno per qualche settimana ma alla richiesta di questi di lasciare l’abitazione, l’extracomunitario si rifiutava e dava in escandescenze danneggiando l’uscio di casa. Il ghanese era un irregolare sul territorio nazionale, già destinatario del provvedimento prefettizio di espulsione dal territorio italiano, e quindi è stata rinnovata l’esecuzione di espulsione.

Il sequestro a Cava dei Modicani

giovanni-iaconoIl Presidente del Consiglio Comunale di Ragusa, Giovanni Iacono, in merito al sequestro di una vasta area all’interno della Cava dei Modicani dichiara: “Finalmente, dopo anni e anni di interrogazioni, denunce formali, conferenze stampa e interviste da parte del sottoscritto sullo scempio continuo a Cava dei Modicani, sento il dovere di fare un grande plauso alla Guardia di Finanza e alla Polizia di Stato per l’azione effettuata. Auspico – dice Giovanni Iacono – che si faccia presto, e definitivamente, luce su anni e anni di mancato trattamento del percolato assolutamente percebile dal nauseante odore da chiunque abbia transitato dalla SP 10 in questi anni, e sullo scempio ambientale dell’immondizia trasportata dal vento in tutti i terreni circostanti e nella vicina riserva forestale. Attenzione poi merita, ovviamente, l’eventuale rischio infiltrazioni per la presenza delle falde acquifere in zona ed anche la mancata bonifica della vasca 1 di Cava dei Modicani dove sono presenti migliaia di carcasse animali”.

Altri trecento sbarcano a Pozzallo, un migrante morto per gli stenti

Circa 300 persone sono state soccorse da navi militari italiane in tresbarco 26.02.2014 (1) soccorsi effettuati nel mare Mediterraneo nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum. Uno dei migranti era già morto quando militari lo hanno trasbordato. Il decesso sarebbe dovuto agli stenti del viaggio. Tutti i migranti sono stati trasferiti nel porto di Pozzallo.

 

SEQUESTRATA VASCA DI STOCCAGGIO ALL’INTERNO DELLA DISCARICA DI CAVA DEI MODICANI

polizia e finanza operazioni sequestro area-2Nel corso dell’attività di polizia giudiziaria, personale della Squadra mobile della questura e della Compagnia Guardia di Finanza di Ragusa, a seguito di una serie di segnalazioni pervenute da diversi cittadini, ha effettuato il sequestro penale di una vasca di stoccaggio di percolato e reflui speciali con relativa attrezzatura, ubicata all’interno della discarica di Cava dei Modicani, a Ragusa. La vasta area di 10.000 mq, secondo gli inquirenti, veniva utilizzata illecitamente per lo smaltimento dei reflui nei terreni circostanti la discarica. La preoccupazione dei cittadini era dovuta alla presenza di percolato e reflui maleodoranti nei terreni circostanti l’area sottoposta a sequestro. Tra l’altro i terreni vicini alla discarica vengono utilizzati per il pascolo degli animali. “A seguito di un immediato intervento effettuato congiuntamente da poliziotti e finanzieri nei siti indicati, è stato riscontrato – si legge in una nota delle Forze dell’Ordine quanto segnalato dai cittadini, cioè lo sversamento nei terreni circostanti la discarica di percolato e reflui speciali di lavorazione dei rifiuti. Le sostanze nocive erano provenienti senza ombra di dubbio dalla discarica di Cava dei Modicani e precisamente da una delle vasche di raccolta del percolato”. Nel corso dell’operazione sono stati eseguiti dei prelievi, con l’ausilio dell’Arpa, per consentire identificazione, caratterizzazione e provenienza dei rifiuti e dei responsabili delle violazioni di natura ambientale accertate. Un’informativa di reato a carico di un dipendente della società che gestisce la discarica è stata inoltrata alla Procura. Il Comune dovrà provvedere alla messa in sicurezza dell’area.

 

Lite per l’aperitivo, sette denunciati

I carabinieri di Giarratana hanno denunciato a piede libero per rissa112 carabinieri nuovo aggravata sette persone, tutte del posto. La lite, nata al bar a causa del conto per l’aperitivo è poi proseguita a casa di uno degli indagati e alla guardia medica. I militari a fatica sono riusciti a ricostruire la dinamica dei fatti. Poco prima di cena, nell’orario dell’aperitivo, quattro amici vanno al bar. Due giarratanesi e due nipoti chiaramontani prendono l’aperitivo insieme. All’arrivo del conto non si sa chi dovesse pagare e per poco i due giarratanesi non vengono alle mani. I due chiaramontani ovviamente parteggiano per lo zio, quindi l’altro se ne va per evitare lo scontro fisico. I tre, evidentemente insoddisfatti dall’esito dell’happy hour vanno a cercare il quarto a casa ma, suonato il campanello, si ritrovano davanti il padre dell’amico scroccone. Dalle parole in pochi attimi si passa ai fatti e volano schiaffi, calci e pugni. Interviene a dar manforte anche il padre dei due fratelli chiaramontani e i padroni di casa sono in minoranza netta. Qualcuno (non si sa bene chi poiché stranamente nessuno ricorda) tira fuori un coltello e colpisce uno dei due fratelli causandogli una ferita al sopracciglio. Per gli strepiti interviene anche un vicino di casa che, dimostrando una forza e una determinazione straordinaria, rimette ognuno al proprio posto a suon di ceffoni e riporta – a modo suo – tutto alla calma. Risultato finale: due alla guardia medica, dove, allertati per il baccano, arrivano anche i carabinieri che iniziano a sentire i presenti. Ci è voluta tutta la notte per tirare fuori qualche versione attendibile dei fatti. Tutti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Ragusa per rissa aggravata: padre, figlio, zio, nipoti, cognato e vicino di casa.

 

RAGUSA, LA POLIZIA INTERVIENE AL PONTE SAN VITO DOVE UNA DONNA VOLEVA BUTTARSI

volante poliziaErano le prime ore di lunedi quando è arrivata una richiesta di aiuto al 113 per l’allontanamento da casa di una donna con probabili intenzioni suicide. La donna, modicana di 34 anni, aveva avuto una lite furibonda col proprio compagno ed era uscita di casa lasciando intendere di volersi togliere la vita. La Polizia ha inviato più pattuglie verso la zona dei ponti e in effetti al ponte San Vito c’era una Bmw parcheggiata e poco oltre una donna che si accingeva a scavalcare la ringhiera del ponte. Subito bloccata dai poliziotti, la donna è esplosa in un pianto liberatorio. E’ stata assistita, rassicurata e accompagnata al Pronto Soccorso dove è giunto il fidanzato. Dopo gli accertamenti clinici e le visite specialistiche esperite, la donna è stata ricoverata.

 

 

Ragusa, denunciato molestatore

La Polizia di Stato di Ragusa ha denunciato un 32enne algerino per ilmolestatore reato di molestie e disturbo delle persone. Pochi giorni fa, una studentessa minorenne stava andando a scuola, quando in via Zama si è accorta di essere seguita da un uomo. Questi, a tutti i costi, ha cercato di parlarla, ma lei cercava di allontanarlo. L’uomo, però, ha continuato ad importunarla. La ragazza si è diretta verso la scuola, ma il 32enne le ha bloccato l’ingresso. Per fortuna, però, la ragazza è poi riuscita a fuggire. La Polizia ha individuato il 32enne che ha ammesso tutto ed è stato denunciato: non potrà più tornare a Ragusa.

 

Intervento dei vertici dell’Asp. IMMIGRAZIONE: SITUAZIONE SANITARIA SOTTO CONTROLLO

1337074723_ospedale_maggioreSulla presunta emergenza sanità a seguito degli sbarchi, l’Asp sconfessa il sindaco di Modica, Ignazio Abate e quanti stanno sollevando il polverone su possibili problemi di ordine sanitario. “Negli ultimi sbarchi – si legge in una nota dell’Asp – non è stato notificato alcun caso sospetto di tubercolosi, mentre si è avuto riscontro di una donna Eritrea affetta da Aids. Dall’inizio dell’anno 2014, su un totale di circa 6.000 arrivi, sono stati diagnosticati 4 casi di tubercolosi in migranti (provenienti sia dal Centro di Primo Soccorso ed Accoglienza di Pozzallo e sia al Centro di Accoglienza Straordinaria di Comiso). Secondo questi dati, quindi, la prevalenza sarebbe bassa, tenendo principalmente conto anche dei paesi di provenienza e delle condizioni di viaggio. Vi sono dei casi che meritano attenzione, attualmente ricoverati a Modica: un caso di AIDS in una donna Eritrea (un caso su 6.000 arrivi), due casi sospetti di tbc – HIV: una persona di origine pachistana e una di origine siriana. Tutto questo sembra rappresentare una minima incidenza e infatti, e rapportiamo alla popolazione generale italiana, secondo l’istituto Superiore di Sanità: l’incidenza HIV è di sei su centomila, incidenza Aids due su centomila. Tra l’altro, interpellato il dott. Nunzio Storaci, Capo Dipartimento Medicina dell’Azienda Sanitaria e Direttore del reparto di Malattie Infettive di Ragusa, lo stesso ha precisato che: “I casi di tubercolosi accertati nei migranti, dall’inizio dell’anno 2014, sono attualmente quattro, mentre i casi notificati a fine aprile 2014, sono in tutto dodici. Di questi, quattro sono casi riguardanti i migranti e i restanti otto si riferiscono alla popolazione locale. Sono, inoltre, in corso di conferma 4 casi di persone affette da HIV, appartenenti sempre al gruppo dei migranti, ma si tratta di persone che sono, nel nostro territorio, già da più di sei mesi”. Vito Amato dichiara: “Vista la mole e l’impegno di lavoro espresso dal personale dell’Azienda Sanitaria Provinciale e dai suoi dirigenti mi è sembrata fuori luogo l’esternazione e l’attacco del sindaco di Modica. Siamo consapevoli che la situazione, rispetto agli anni precedenti, richiede un’organizzazione più impegnativa ma, nonostante gli aumenti degli sbarchi, l’Azienda ha sempre garantito nelle proprie strutture l’assistenza necessaria ai migranti e alla comunità locale. Purtroppo con le forze in campo non si può continuare ad arginare un fenomeno che sembra crescere a dismisura e che ci trova sempre perplessi e ci costringe a vivere momenti di difficoltà dove solo con spirito di sacrificio si riesce ad ottenere dei risultati soddisfacenti. L’operazione Mare Nostrum, come dimostrato in questi mesi, ha consentito di soccorrere i migranti mentre sono in mare e di pianificarne la destinazione nei numerosi centri di assistenza e soggiorno, nati recentemente in tutta Italia. Questo tipo di operazione permette di anticipare gli sbarchi consentendo una maggiore ed efficiente organizzazione nei soccorsi”. L’Azienda invita “tutti alla calma evitando inutili strumentalizzazioni. Non bisogna, in alcun modo procurare allarme e non dimenticare che parliamo di persone meno fortunate di noi, che, nella maggior parte dei casi, fuggono da paesi in cui la loro vita è seriamente minacciata da guerre o da condizione di estrema povertà”.

 

DROGA, SEGNALATI DUE MINORENNI

Due distinti controlli, due coppie di fratelli, in ciascuna coppia unostup 2 minorenne, trovati in possesso di sostanza stupefacente. Le Volanti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Vittoria nel fine settimana hanno rinvenuto un consistente quantitativo di sostanza stupefacente, marijuana ed hascisc. Il primo rinvenimento e sequestro è avvenuto nel pomeriggio di sabato. Gli agenti hanno notato un ragazzo in atteggiamento sospetto dinanzi il portoncino di un’abitazione. Il sedicenne aveva in tasca due involucri con cinque grammi di marijuana, uno con hascisc ed uno spinello già pronto. La perquisizione, a quel punto è stata estesa anche all’abitazione sita nelle vicinanze. E mentre gli Agenti la eseguivano, il fratello del minorenne, un 19 enne, si allontanava di corsa e si richiudeva all’interno di una stanza. Il maggiorenne aveva, sotto gli slip, marijuana e hascisc. Tutto lo stupefacente è stato sequestrato ed i due fratelli segnalati alla Prefettura di Ragusa, avendo dichiarato di farne uso personale. L’altro controllo è avvenuto nella notte tra domenica e lunedì. In via Dei Mille la Volante controllava gli occupanti di un’autovettura Fiat Punto. C’erano tre ragazzi di 17, 19 e 20 anni. Il minorenne, residente a Chiaramonte, aveva 26 grammi di marijuana, il 19enne ne aveva 12. Anche il 20enne aveva 12 grammi della stessa sostanza insieme a 22 semi.

 

Vittoria, trovato fucile con matricola abrasa

IMG-20140505-WA0008I Carabinieri della Compagnia di Vittoria hanno fatto irruzione in un’abitazione rurale in Contrada “Cappellaris” di Vittoria dove hanno tratto in arresto Giambattista Bosco, vittoriese di 62 anni. In casa sono stati trovati un fucile da caccia calibro 12 marca “Franchi” modello “712 light” semiautomatico con matricola abrasa e sei cartucce dello stesso calibro.

 

RAGUSA, ARRESTATO MOLESTATORE SERIALE

I militari della stazione carabinieri di Ragusa hanno arrestato ilmolestatore 28enne Giuseppe L. (il cognome non è stato reso noto per rispetto dei figli che portano lo stesso cognome dell’arrestato), ritenuto responsabile di violenza sessuale continuata e pluriaggravata, lesioni aggravate e atti osceni aggravati. I militari, ritenendolo responsabile per tre casi dal 2011 ad oggi, lo hanno denunciato all’autorità giudiziaria segnalandone la pericolosità e suggerendo l’applicazione di una misura cautelare coercitiva. Il Pubblico ministero, Monica Monego, ha condiviso le ipotesi investigative dei carabinieri e ha proposto al giudice di emettere una custodia cautelare. Il Gip ha ordinato l’arresto, disponendo i domiciliari. E così i carabinieri della Stazione di Ibla hanno rintracciato e arrestato il 28enne. I militari hanno iniziato le loro indagini a seguito di due casi molto ravvicinati e simili avvenuti lo scorso autunno. I due fatti avevano entrambi riguardato due vittime molto simili, due giovani appena maggiorenni entrambe frequentanti lo stesso liceo. In tutti e due i casi il 28enne si era furtivamente avvicinato da dietro dopo aver pedinato le vittime prescelte da casa a scuola. Nel primo caso è riuscito ad avvicinare la giovane da dietro palpeggiandola ripetutamente. Nel secondo caso il portone condominiale sbattuto in faccia ha permesso non solo di creare un’insormontabile barriera tra il molestatore e la vittima, ma anche ha permesso a quest’ultima di guardarlo bene bene in faccia. Dettaglio non secondario visto che la ragazza ha poi collaborato con gli investigatori. Pochi giorni dopo c’era stato un fortunato avvistamento da parte di un militare libero dal servizio che stava transitando in bicicletta da via Risorgimento. Mentre pedalava ha notato uno strano movimento di un uomo che si stava avvicinando a una donna. Sembrava quasi uno scherzo tra vecchi amici se non fosse per un qualcosa d’impercettibile che ha fatto pensar male al sottufficiale che ha mollato la bici e s’è avventato sul giovane bloccandolo. Così ha scoperto che la donna non lo conosceva. Il giovane ha inizialmente negato tutto, dicendo che il carabiniere s’era sbagliato e lui non stava facendo nulla. Ma il militare non era convinto e l’ha portato in caserma e sottoposto a foto-segnalamento. Inserita la nuova foto tra decine di soggetti simili, hanno sottoposto il “book” fotografico così ottenuto alla vittima. La ragazza, arrivata alla foto del sospettato, s’è fermata e ha puntato l’indice sulla faccia del 28enne riconoscendolo con assoluta certezza. Ma i militari di Ibla, riferito il tutto alla Procura della Repubblica, non si sono fermati qui ed hanno tirato fuori altre vecchi segnalazioni. Nell’estate del 2011 una studentessa universitaria siracusana, mentre rincasava da lezione, era stata avvicinata da dietro e presa con la forza. La poveretta, rimediate peraltro escoriazioni a un gomito e a un ginocchio, era riuscita per un attimo a togliere la mano dell’aggressore dalla propria bocca e urlare con forza chiedendo aiuto. L’avvicinarsi di alcuni turisti aveva determinato la repentina fuga del reo che, pur inseguito da un passante, era riuscito a sparire. La dinamica del luglio 2011 era stata molto simile a quelle dell’ottobre 2013, e i militari a questo punto sospettavano fortemente del 28enne, che adesso è stato arrestato.

VANDALI IN AZIONE A MARINA DI RAGUSA

Vandali al lungomare di nuovo in azione 4“Il problema è più serio di quanto pensassimo. E’ indispensabile intervenire subito. Marina è nel mirino dei vandali. E tutto ciò rischia di comprometterne seriamente l’immagine di località turistica”. Lo dice il consigliere comunale di Territorio, Angelo Laporta, dopo avere preso atto di un ulteriore atto vandalico, a distanza di pochi giorni, che ha devastato il tratto del lungomare “Andrea Doria” compreso tra le vie Sapri e del Tritone. “Occorre correre subito ai ripari – aggiunge Laporta – e per questo motivo chiederò al sindaco Federico Piccitto di creare un tavolo tecnico perché tutti assieme si possano studiare delle soluzioni, a questo punto lungo la via dell’intransigenza, per evitare che i soliti balordi rovinino l’immagine di Marina dal punto di vista turistico. Anche la notte scorsa, le fioriere sono state capovolte, i bidoni della spazzatura sono stati rovesciati per terra, tutto ciò che contribuisce a creare un minimo di decoro sul lungomare è stato utilizzato per rovinare l’immagine dello stesso. Siamo molto preoccupati. E’ il caso di attivarsi subito. Chiediamo altresì alle forze dell’ordine uno sforzo supplementare. Non è possibile che i vandali si facciano beffe di noi in questo modo. Tra l’altro a distanza di poche ore da un altro evento simile”.

 

IMMIGRAZIONE, MINARDO SENTE ALFANO E LORENZIN

nino minardo 5“Le vicende di questi giorni riguardo l’aumento in modo esponenziale dei flussi di immigrati, oggetto dell’interlocuzione che ho avuto con il Ministro dell’Interno Angelino Alfano il quale, già sensibile alla questione, ha voluto sottolineare che è sempre alta l’attenzione al problema e che il Governo italiano si adopera, con ogni mezzo ed azione, per limitare i rischi e i disagi scaturenti dall’emergenza, ma è indubbio che a questo si aggiunge un altro problema, l’Europa, che deve agire con maggiore impegno in questa lotta umanitaria e contro la criminalità”. E’ quanto dichiara il deputato nazionale Nino Minardo il quale spiega che “Alfano ha voluto ribadire, riguardo l’emergenza a Pozzallo del sovraffollamento e nell’intento di arginare il fenomeno, che si opera per l’immediato trasferimento in altri presidi dei migranti proprio per non collassare i centri di accoglienza nei quali si creano poi condizioni difficili da gestire. Ma se da una parte si lavora alacremente per contrastare il traffico di esseri umani, si arrestano gli scafisti e mercanti di morte dall’altra siamo pressanti con l’Europa perché deve impegnarsi ed aiutarci”. Minardo aggiunge: “Proprio per quanto riguarda il problema sanitario ho allertato il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che è intervenuta tempestivamente presso la Regione Siciliana affinché relazioni sulla situazione ed ha già predisposto interventi di vigilanza e controllo negli ospedali e nelle strutture ospitanti gli immigrati. Massima attenzione all’emergenza con forti azioni per contenere e contrastare l’immigrazione illegale nella sua interezza e complessità e sono sempre in contatto con i Ministeri dell’Interno e della Salute per monitorare in modo più incisivo e continuo l’evolversi della vicenda”.

 

Controlli della Polstrada

A seguito della denuncia da parte di cittadini comisani circaPolstrada l’inosservanza del divieto di transito di mezzi pesanti, eccedenti il limite previsto, sul ponte Onorio, a Comiso, la Polizia Stradale di Vittoria, al Comando del sostituto Francesco Vona, su direttive del Dirigente, Gaetano Di Mauro, ha predisposto nei giorni scorsi mirati servizi di appostamento. Con personale in borghese, giorno 30 aprile, nella mattina sono stati effettuati dei controlli, accertando che in effetti dei mezzi pesanti, con massa complessiva superiore al limite del ponte, che è di 100 quintali, transitavano sul ponte nonostante il divieto imposto con segnaletica verticale sullo stesso. In particolare è stato fermato un mezzo di una ditta catanese dopo che aveva attraversato il ponte in via Roma; gli agenti accertavano che il mezzo aveva una massa complessiva di 115 quintali (11,5 tonnellate) per cui procedevano alla contestazione della sanzione prevista dal codice della strada. Poco dopo transitava un altro mezzo pesante, questa volta di una ditta comisana, che aveva una massa complessiva di 440 quintali (44 tonnellate). Anche in questo caso è scattata la multa.

 

ARRESTATO A VITTORIA CORRIERE DI DROGA – DEVE SCONTARE QUATTRO ANNI DI RECLUSIONE

SALERNO Giovanni - logoGiovanni Salerno, 36 anni di Vittoria, era già stato arrestato il 16 ottobre 2010 nell’ambito dell’operazione di Polizia denominata “Tsunami” che porto in carcere decine di presunti trafficanti di sostanze stupefacenti. Poi tornato libero è stato sottoposto alla sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza, per le persone pericolose e sospette di vivere abitualmente coi proventi di traffici illeciti. Salerno aveva svolto il ruolo di corriere all’interno del sodalizio capeggiato dal suocero, Pasquale Castellino, servendosi della sua attività di autotrasportatore per trasportare la droga ricevuta da corrieri di Milano. Nell’ottobre scorso è divenuta definitiva la sentenza della Corte di Appello di Catania che lo ha riconosciuto colpevole. Rintracciato presso la sua abitazione dagli agenti del Commissariato di Polizia di Vittoria, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Ragusa.

Applicato a Marina di Ragusa il primo bracciale elettronico a una donne agli arrestati ai domiciliari 

braccialetto_elettronico2I militari carabinieri hanno attivato in provincia il primo dispositivo di monitoraggio a distanza controllato da un personal computer per il controllo degli arrestati e dei detenuti domiciliari. Il sistema è stato applicato alla caviglia del detenuto e una centralina elettronica è stata installata presso l’abitazione dove deve scontare la misura. La centralina, dialogando con il dispositivo di controllo a distanza, comunica alla centrale operativa del comando provinciale dei carabinieri gli eventuali allontanamenti dall’abitazione della detenuta. Il braccialetto è stato applicato alla quarantunenne B. A., indagata per detenzione e spaccio stupefacenti, arrivata dalla Casa circondariale di Catania “Piazza Lanza” su ordine del Tribunale di Catania.

SBARCHI A POZZALLO, ARRESTATO PRESUNTO SCAFISTA

Sono stati gli stessi migranti a riconoscerlo. E’ stato arrestato aALI FOUDA Mouhamed Hassan - Egitto 10.10 x Pozzallo lo scafista accusato di avere pilotato un barcone con 327 eritrei giunti in porto giovedì. È, secondo l’accusa, Mouhamed Hassan Ali Fouda, un egiziano di 28 anni che aveva cercato di farsi passare come un altro migrante. Ma, trattandosi dell’unico egiziano del gruppo, è stato subito sospettato di essere uno degli organizzatori del viaggio. La conferma è venuta da alcuni eritrei i quali hanno raccontato di essere partiti dal porto di Bengasi dove erano stati tenuti per alcuni giorni sotto stretto controllo prima di essere ammassati su una barca di circa 20 metri. Ciascuno di loro ha pagato da 1600 a 1700 dollari. Alcune testimonianze hanno descritto le terribili condizioni imposte ai migranti. “Il capannone – ha raccontato uno di loro – era chiuso e non potevamo uscire in quanto era vigilato da libici armati di pistole e fucili”. Qualcuno ha aggiunto di avere sentito alcuni spari. “Il soggiorno – ha aggiunto un altro – è durato circa cinque giorni. Poi il 29 aprile, verso le due di notte, sono arrivati alcuni libici che ci hanno condotto a piedi lungo la strada”. Non si sono però allontanati di molto perchè il capannone, come poi hanno scoperto, si trovava vicino alla spiaggia. Lo scafista egiziano aveva 1000 dollari in tasca, che secondo gli investigatori servivano per le spese dopo lo sbarco, e un cellulare. Conteneva ancora gli sms scambiati con gli altri trafficanti libici. Dall’inizio dell’anno sono 30 con il giovane egiziano gli scafisti arrestati dalla polizia di Ragusa e di Modica.

 

Strappa di mano dieci euro ad un automobilista: denunciato ragusano

E’ successo nella notte tra martedì e mercoledì scorso, quando unavolante polizia segnalazione giunta al 113 informava di un furto consumato ai danni di un uomo, presso il distributore di carburanti “Esso” di via Mariannina Schininà. Gli agenti si sono recati sul posto: un uomo ha raccontato di essere stato derubato di dieci euro mentre tentata di far benzina al distributore automatico. Grazie alla descrizione, gli agenti sono risaliti al ladro, un 25enne ragusano. Il giovane era stato fulmineo, riuscendo a strappare la banconota dalla mano dell’automobilista. Il 25enne è stato denunciato.

 

Porta in tasca un coltello, denunciato albanese

Nel pomeriggio di giovedì, in occasione della intensificazione dei20140501_152316 controlli del territorio condotti per la festività del primo maggio, in via Roma, a Ragusa, una squadra Volante ha controllato tre uomini albanesi. Uno dei tre, un 23enne, con precedenti, aveva un coltello a serramanico, il cui porto fuori dalla propria abitazione è vietato in modo assoluto. Per lui è scattata la denuncia.

 

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