29-03-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

MARINA DI RAGUSA, FATTO BRILLARE UN PROIETTILE

Martedì mattina, in prossimità dello specchio d’acqua antistante il locale denominato “La Fazenda” di Marina di Ragusa, sono intervenuti gli specialisti del Nucleo S.D.A.I. (Nucleo Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) della Marina Militare di Augusta, che, in collaborazione con l’equipaggio della Guardia Costiera di Pozzallo, imbarcato sul battello GC A07, hanno localizzato, rimosso e fatto brillare con idonee controcariche al tritolo un proiettile di piccolo calibro giacente su un fondale di circa 5 metri di profondità, a circa 200 mt. dalla riva. Per tutelare la sicurezza della balneazione e la pubblica incolumità di cose e persone, già con apposita Ordinanza di polizia marittima emanata il 31 luglio, un giorno dopo il ritrovamento, la Capitaneria di Porto di Pozzallo aveva interdetto la navigazione, la sosta, la pesca e qualsiasi altra attività marittima in prossimità dell’ordigno, anche per favorire il successivo intervento di rimozione dello stesso ed il trasporto nella zona di mare riservata al brillamento. Le operazioni di rimozione sono durate circa 2 ore, nel corso delle quali, sotto il diretto controllo e vigilanza dei militari ed unità navali intervenute, è stato monitorato il fondale per recuperare l’ordigno: un proiettile di piccolo calibro. In seguito, il residuato bellico è stato trasportato, in sicurezza, dal convoglio dei mezzi navali e sotto il diretto controllo del Nucleo SDAI, in una zona di mare distante circa 2,5 miglia dalla costa, per effettuarne il definitivo brillamento con contro cariche al tritolo, che è avvenuto alle ore 12:30 circa. Tutte le operazioni portate a termine dal Nucleo SDAI, unitamente al periodico monitoraggio dell’area di ritrovamento effettuato dalle motovedette della Capitaneria di Porto di Pozzallo, hanno consentito di ripristinare la sicurezza della navigazione nello specchio d’acqua interessato dalla presenza dell’ordigno fatto brillare.

Incendio sterpaglie, tra le fiamme un uomo

La squadra operativa del distaccamento di Modica è intervenuta in c.da Campanella, a Frigintini, per un incendio di sterpaglie. I vigili del fuoco sono arrivati mentre il 118 aveva già recuperato un signore di 81 anni, di Frigintini, ustionato dall’incendio. Considerate le condizione del malcapitato si è deciso di trasferirlo in elisoccorso all’ospedale Cannizzaro di Catania. L’elicottero è dovuto atterrare in modo avventuroso, nel primo spazio di terra battuta trovato in zona, non essendoci apposite piste. Per lo spegnimento dell’incendio squadre di vigili e di forestali hanno lavorato sino al pomeriggio di lunedì.

Scoglitti, la panineria fa troppo rumore: e prende a bastonate il gestore

Un infermiere professionale di 41 anni, A.P. le sue iniziali, è stato arrestato dai carabinieri per lesioni personali aggravate. Armato di un bastone di legno, l’uomo avrebbe colpito ripetutamente un insegnante, provocandogli una ferita lacero-contusa al labbro inferiore e diverse escoriazioni al dorso, all’addome e al braccio destro. Il malcapitato ne avrà per 10 giorni. Alla base del gesto ci sarebbe l’insofferenza per i continui rumori provenienti dalla panineria gestita dalla vittima, panineria che si trova nei pressi dell’abitazione del 41enne. Il giudice ha già disposto la scarcerazione.

Sbarco di 86 migranti egiziani. Arrestati i presunti scafisti

Polizia, Guardia di Finanza e Carabinieri hanno stretto il cerchio delle indagini individuando i presunti scafisti dello sbarco di venerdì notte. In manette quattro egiziani: Sied Ali Ebrahim, 43 anni, Elsaed Hesham Ibrhaim, 28 anni, Mekdi Arabi Abdl Saram, 39 anni, Mahmoud Gafex 58 anni, Elbary Ali Adel, 39 anni. Sono gravemente indiziati del delitto di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’imbarcazione con gli 81 migranti a bordo era stata avvistata nel tardo pomeriggio di venerdì al largo di Pozzallo. Sono partiti i soccorsi e, nel frattempo, anche le indagini. Il personale della Capitaneria di Porto ha anche ripreso le immagini di quanto stava accadendo nell’imbarcazione, potendo così incastrare gli scafisti.

ANZIANA MORTA IN CASA DA SEI MESI, LA FIGLIA LA VEGLIAVA

Dramma della solitudine a Ragusa. Una donna quarantenne, con problemi psichici, ha vegliato per sei mesi il corpo della madre morta nell’appartamento di corso Vittorio Veneto. Il cadavere dell’anziana, in avanzato stato di decomposizione, è stato trovato dai medici che si erano recati nell’abitazione per sottoporre a trattamento sanitario obbligatorio la figlia. Secondo i primi esami, l’anziana sarebbe deceduta tra febbraio e marzo. La donna indossava abiti invernali. E’ stata disposta l’autopsia.

SMS SENTIMI!

La questura di Ragusa ha elaborato un progetto finalizzato ad estendere il servizio 113 alle persone con deficit della parola e dell’udito che si dovessero trovare in difficoltà. L’iniziativa s’inquadra nel più ampio concetto di “Polizia di Prossimità” che avvicina sempre più le forze di polizia ai cittadini. Attraverso un canale diretto e rapido di comunicazione, attivo 24 ore su 24, i cittadini con defici della parola e dell’udito potranno inviare un Sms ad un numero di emergenza della Sala Operativa della Questura di Ragusa che viene fornito agli interessati al momento della registrazione. L’operatore di Polizia potrà ricevere la chiamata d’aiuto e inviare tempestivamente personale d’ausilio in base al tipo di soccorso richiesto (Forze dell’Ordine, ambulanza, Vigili del Fuoco, etc.) e nel contempo trasmettere un sms all’utente per rassicurarlo dell’avvenuta ricezione della sua richiesta d’aiuto. Il progetto è già attivo ed è nato dalla collaborazione fra il personale di Polizia della Questura di Ragusa e la sezione provinciale dell’Ente nazionale per la protezione e assistenza sordi.

SPACCIO AD ACATE, UN ARRESTO

Nella serata di venerdì i Carabinieri della Stazione di Acate hanno arrestato Gaetano Velardita, 23enne. Il giovane sarebbe stato sorpreso dai militari dell’Arma nell’atto di cedere una stecca di hashish del peso complessivo di 3 gr. a tre giovani niscemesi. I tre giovani sono stati segnalati all’Ufficio Territoriale del Governo di Caltanissetta e proposti per l’adozione del provvedimento di “divieto di ritorno” nel Comune di Acate. A seguito di perquisizione personale, i Carabinieri hanno trovato il Velardita in possesso di 15 euro, somma ritenuta dai militari provento della presunta attività illecita, di un bilancino di precisione e di 1 gr. circa di stupefacente tipo marijuana, il tutto sottoposto a sequestro. Il giovane è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione a disposizione della competente Autorità Giudiziaria iblea, davanti alla quale dovrà rispondere dell’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti.

Acate, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, un deferimento

I Carabinieri di Acate hanno deferito in stato di libertà per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale C.L., poiché a seguito di un controllo di polizia è stato sorpreso alla guida del suo motociclo senza indossare il casco protettivo e avrebbe opposto resistenza nella compilazione del verbale di contestazione, inveendo verbalmente con frasi ingiuriose nei confronti dei militari dell’Arma.

SANTA CROCE, UFFICIO POSTALE IN TILT

Lunghe file d’attesa all’interno di locali angusti e assolutamente insufficienti ad ospitare un numero così elevato di cittadini. Manca il conta numeri e la fila viene “disciplinata” da numeri di carta distribuiti dagli stessi cittadini. Una vera e propria odissea per chi, come la signora Maria Cuciti, 75 anni, era venuta di buon mattino a riscuotere la pensione. La signora, colta da malore, è stata costretta a tornare a casa. Un solo sportello aperto al pubblico. Poi, alle 10,30, dopo le vibrate proteste dei cittadini, l’apertura di uno sportello aggiuntivo. Il personale è assolutamente insufficiente per fare fronte ad un numero così elevato di utenti che, specie durante l’estate, raggiungono le 50 mila presenze in tutta la fascia costiera. All’esterno dell’ufficio, tra le aiuole ricoperte di rifiuti, sostano alcuni immigrati in attesa del loro turno. “Quello che è accade in questo è ufficio è roba da terzo mondo – dice Gianni Giacchi, uno dei tanti cittadini un fila venerdì mattina all’ufficio – per una piccola commissione occorre fare una fila lunghissima. Un unico sportello aperto, fino alle 10,30, nonostante le vibrate proteste dei cittadini. Anche il personale opera in condizioni disumane con un carico di lavoro straordinario. L’ufficio provinciale delle poste deve potenziare l’organico e prevedere – continua Giacchi -, in alternativa, l’apertura straordinaria in alcuni giorni della settimana, nelle ore pomeridiane”. La signora Valentina Morabito ha un diavolo per capello. “Questo ufficio va potenziato – spiega la Morabito – quello che accade ogni giorno e in modo particolare in alcuni giorni del mese, ha dell’incredibile. Ci sono file lunghissime anche fuori dall’ufficio”. Eppure l’ufficio postale di Santa Croce è stato più volte attenzionato con petizioni e comitati spontanei, tra promesse, prese d’atto, e “tavoli tecnici”. “Ho firmato una raccolta firme – aggiunge Tiziana Sammito, una villeggiante della fascia costiera – dove si chiedeva a gran voce un nuovo ufficio postale a Santa Croce. Ancora una volta, per il terzo anno consecutivo, ci ritroviamo a discutere ed affrontare una vicenda grave”.

Produceva ferma persiane “brevettati” da altra azienda, sequestri e denuncia per imprenditore ragusano

I carabinieri della Stazione di Ragusa, in esecuzione di decreto di perquisizione e sequestro emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale del capoluogo ibleo, hanno sequestrato, nei confronti di M.I. 54enne residente a Ragusa, legale rappresentante di una ditta ragusana, 1.200 ferma persiane automatici e circa 4 quintali di componenti per l’assemblaggio dei ferma persiane, per un valore complessivo di circa 60.000 euro. Il materiale è stato sottoposto a sequestro perché prodotto e commercializzato in contraffazione del brevetto europeo di proprietà di una società di Jesi, che già da anni produce e commercializza i ferma persiane, protetti da un brevetto europeo. L’indagine, che oltre al sequestro ha portato alla denuncia dell’imprenditore ragusano per i reati di contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi ovvero di brevetti modelli e disegni e fabbricazione e commercio di beni realizzati usurpando titoli di proprietà industriale, è scaturita dalla denuncia del legale rappresentante della società marchigiana, cui sono seguiti gli accertamenti dei Carabinieri di Ragusa, che hanno portato al sequestro dei prodotti contraffatti.

Tre tunisini in manette alla Marza, tenevano eroina

Tre cittadini tunisini sono stati arrestati nella tarda serata di giovedì dai carabinieri della Stazione di Ispica con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio. Si tratta di Ben Slama Adhem, 29 anni, Ben Slama Raed, 21 anni, Boulati Taha, 31 anni. I militari li hanno sorpresi all’interno di una abitazione rurale in contrada Marina di Marza dove si erano recati per accertarne l’occupazione abusiva segnalata dal proprietario dell’immobile. Insospettiti dall’atteggiamento di uno degli stranieri, tutti peraltro privi di regolare permesso di soggiorno, i Carabinieri hanno sottoposto a perquisizione l’intero stabile. Le ricerche hanno avuto subito esito positivo ed hanno portato al rinvenimento di numerosi orologi e di materiale informatico. Tutto materiale di provenienza sospetta. Sequestrati anche un bilancino di precisione, del materiale utile al confezionamento della droga ed un ovulo di cellophane contenente 25 grammi di eroina che gli stranieri, nel tentativo di eludere i controlli, avevano gettato nello scarico della doccia e che è stato recuperato con tempestività dai Carabinieri nel pozzo nero di raccolta delle acque fognarie dell’abitazione. I tre stranieri, quindi, sono stati tratti in arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Sono in corso ulteriori verifiche per accertare, all’interno del casolare di contrada Marza ad Ispica, l’eventuale allaccio abusivo alla rete elettrica da parte degli arrestati che, tra l’atro, sono stati deferiti all’autorità giudiziaria anche per inottemperanza al decreto di espulsione emesso a loro carico nei mesi scorsi.

Ragusa, Piazza San Giovanni: i vigili sequestrano il pallone ai ragazzini

Basterebbero una buona intuizione ed una cifra inferiore non elevata per risolvere un problema che riguarda il centro storico. Manca un campetto, una piccola struttura sportiva dove i bambini possano dare quattro calci ad un pallone senza doversi vedere “sequestrata” la sfera dai vigili urbani. E’ accaduto giovedì, intorno alle 19. Tre giovani agenti, che prestano servizio estivo, hanno stoppato alcuni bambini che giocavano con un pallone nella piazza. Non hanno fatto null’altro che il loro dovere, perché vige una contestata ordinanza – voluta da Nello Dipasquale – che vieta il gioco del pallone sul sagrato della Cattedrale e nella piazza sottostante. Un gruppetto di ragazzi, compresa qualche mamma, ha “trattato” con i giovani caschi bianchi. Le tre agenti hanno restituito il pallone, invitando i ragazzini a non giocare più. “Ma come si fa a volere rivitalizzare il centro quando non si può portare un bambino a giocare in una piazza” – rifletteva a voce alta una signora che ha assistito alla scena. Più volte il parroco della Cattedrale, don Carmelo Tidona, che bene conosce le esigenze del quartiere, ha chiesto al Comune di individuare un’area dove i ragazzi possano giocare.

TRUFFE IMMOBILIARI 5 AGLI ARRESTI DOMICILIARI

Truffavano ignari compratori, emettevano assegni scoperti o non incassabili, vendevano immobili che non sarebbero stati realizzati, e formavano atti di compravendita falsi. Associazione per delinquere finalizzata alla truffa, i reati contestati a cinque soggetti residenti tra Modica e Ragusa. L’operazione, scattata alle prima luci dell’alba, è l’ultimo capitolo di una indagine compiuta dalla Guardia di Finanza di Modica diretti dalla Procura della Repubblica di Modica guidata da Francesco Puleio. Gli illeciti erano stati posti in essere in un arco temporale di quasi cinque anni dall’anno 2006 al 2011. Le indagini, svoltesi nell’arco di un anno, hanno permesso di ricostruire il meccanismo criminoso anche attraverso numerose perquisizioni e all’analisi dei flussi finanziari che derivavano dalle compravendite. La consorteria criminale, attraverso diverse società alcune delle quali gestite per mezzo di prestanomi, infatti, acquistava immobili i quali venivano pagati con assegni di fatto mai incassabili, emessi attraverso un meccanismo piuttosto comune nelle truffe sui pagamenti. Tali assegni, infatti, venivano consegnati carpendo la buona fede dei creditori, ma recavano una firma diversa dal titolare del conto corrente, molte volte un prestanome. Conseguentemente gli istituti bancari non eseguivano il pagamento del relativo assegno che veniva quindi protestato. Le vendite, invece, erano fittizie; i compratori venivano convinti a sottoscrivere preliminari o atti di vendita, ma i relativi immobili non venivano mai consegnati, oppure venivano ceduti solo sulla carta – è accaduto in un caso. Molte volte i lavori per l’edificazione dell’immobile non erano neanche iniziati. La truffa riguardava anche le ristrutturazione di taluni immobili che venivano effettuati da ditte le cui fatture non erano mai pagate utilizzando un meccanismo analogo a quello visto in precedenza. Tra gli illeciti contestati anche una truffa nell’acquisto delle quote di una società che gestiva una nota discoteca della provincia ragusana. Nel corso delle indagini gli stessi avevano peraltro tentato di sviare le indagini della magistratura con atti e documenti nonché dichiarazioni false, le quali venivano esibite da una dipendente di una delle società coinvolte. I cinque, Giovanni Conti, Carmelo Nobile, Cristina Conti, Lisa Persiani, Maria Campo, si trovano agli arresti domiciliari da venerdì mattina.

Vittoria, Azione democratica attacca la giunta Nicosia

Il Consiglio Comunale di Vittoria ha approvato la proroga del servizio parcheggi a pagamento, le così dette Zone Blu, gestito dalla Emaia. Azione democratica, il movimento e lista civica creati da Ciccio Aiello, scrive: “il servizio dovrebbe impegnare 54 operatori. Ora non si sa per quale ragione e con quale criterio, per come appreso dagli stessi operatori, la direzione Emaia ha messo in servizio solo 21 operatori. Il Movimento Territoriale di Azione Democratica rileva l’assoluta illegittimità di tale provvedimento che risulta evidentemente contrario alle direttive imposte dalla suddetta deliberazione del Consiglio Comunale e che di fatto ha privato 33 lavoratori del proprio, seppur precario, posto di lavoro, il tutto perpetrato dall’Amministrazione in spregio alle direttive imposte dalle deliberazioni del Consiglio Comunale e dalla Convenzione. Esprimiamo quindi la nostra piena solidarietà ai lavoratori illegittimamente esclusi dalla gestione del servizio dei parcheggi – scrive Azione Democratica – e invitiamo l’Amministrazione Nicosia a procedere con le modalità imposte dalle decisioni del Civico Consesso reintegrando immediatamente i lavoratori nelle loro mansioni senza distinguere come è ormai costume qui a Vittoria, tra figli e figliastri”.

Rapina e vangate ai danni di un connazionale

Ferma un connazionale in motorino, lungo la strada per Roccazzo. Lo minaccia, lo picchia con una vanga e gli ruba il motorino. E’ accaduto martedì pomeriggio. Protagonista un rumeno che è stato arrestato. Si tratta di Daniel Alamaru. La vittima è un connazionale che ha riportato ferite guaribili in una decina di giorni. La Polizia di Comiso ha individuato il malvivente poco dopo. In casa sua c’erano lo scooter e la vanga. L’uomo è accusato di rapina.

Sette persone denunciate in 24 ore

Sette persone denunciate nelle ultime 24 ore dal Commissariato di P.S. di Vittoria. Due coniugi che avevano dato in affitto un immobile ad una giovane coppia che ha ritardato il pagamento del relativo canone, hanno pensato bene, durante l’assenza dei conduttori, di accedere all’immobile e svuotare la casa dei loro mobili e suppellettili, cambiando altresì la serratura per impedirvi l’accesso. Dopo un’assenza di pochi giorni la coppia è tornata a casa ma, con sorpresa, ha trovato i mobili sul marciapiedi e, tentando di aprire l’uscio, la serratura cambiata. Ha chiamato la volante che è intervenuta a dirimere la questione. I proprietari dell’immobile sono stati denunciati per violenza privata, esercizio arbitrario delle proprie ragioni e violazione di domicilio. Altro denunciato: un uomo deferito per violenza privata, minacce ed infine tentata estorsione ai danni della ex moglie. Tra i due erano già in corso vicissitudini giudiziarie e l’uomo per alleviare la sua posizione pretendeva che la donna firmasse una liberatoria nella quale attestasse di essere già stata risarcita della somma di parecchie migliaia di euro, in modo da ottenere, poi, uno sconto di pena. La donna non ha accettato ed ha denunciato l’episodio. Terza denuncia. Un pregiudicato denunciato per violenza privata, minacce e lesioni personali. Percorreva una strada a bordo della sua automobile e si è sentito infastidito dallo sguardo di un signore che stava tranquillamente sul marciapiedi ad osservare i passanti. Il pregiudicato è sceso dall’auto ha inveito contro la vittima colpendolo con un violento calcio allo stinco, tanto che quest’ultimo è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso. Ancora vicissitudini familiari alla base dell’altro intervento della volante che ha portato alla denuncia di due cognati. Una coppia si reca a casa dell’altra per vedere la nipotina, il papà si adira perché svegliano la piccola, minaccia i parenti di andare subito via da casa, si arma di spranga di ferro, esce fuori casa e colpisce l’auto del cognato. Quest’ultimo nella fretta della fuga fa retromarcia e urta lievemente la madre dell’altro che, ritenendo l’urto deliberato, colpisce il veicolo ancora più violentemente. Solo l’intervento della volante seda gli animi. Tutti denunciati.

Arrestato ragusano a Pozzallo per spaccio di eroina

I carabinieri di Modica hanno arrestato, in contrada Marza, un ragusano di 33 anni, Vincenzo Licitra, ritenuto responsabile del reato di traffico di sostanze stupefacenti. Il giovane è stato colto nella flagranza di reato, poiché notato mentre contrattava con alcuni giovani tossicodipendenti provenienti da Pozzallo, Ragusa, Ispica e Pachino. In un barattolo aveva 50 grammi di eroina.

Scontro tra due bici al lungomare, tredicenne in prognosi riservata

Un tredicenne si trova ricoverato in prognosi riservata all’Ospedale a seguito di un incidente avvenuto martedì sera a Marina di Ragusa. Il ragazzino era in sella alla sua bicicletta sul lungomare Mediterraneo, nei pressi di via Pisa. Si è scontrato con un’altra bicicletta in sella alla quale c’era un comisano di 21 anni. Il minorenne è stato ricoverato in rianimazione per il trauma cranico ed è tenuto costantemente sotto controllo. Le due bici sono state sequestrate. In corso le indagini.

Giovane tunisino in manette ad Acate

Stava cedendo una stecca di hascisc di due grammi ad un giovane niscemese: si tratta di Foued Nasar, 22 anni, residente ad Acate. L’acquirente della droga, che è stato segnalato alla Prefettura di Caltanissetta, rischia di subire un provvedimento di divieto di ritorno nel comune di Acate.

Truffa all’Inps? No, solo sostituzione di persona: denunciati due romeni

Per riscuotere l’assegno di disoccupazione della moglie, che si trovava in Romania, è andato all’ufficio postale con la moglie del cugino. Ha esibito la carta d’identità della moglie, ma l’impiegato ha subito notato che non corrispondeva alla donna che aveva davanti. Ha chiamato la Polizia che ha ricostruito i fatti. I due sono stati denunciati per sostituzione di persona.

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