05-10-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

Arrestato albanese per spaccio

Nella tarda serata di venerdì, i Carabinieri hanno tratto in arresto un cittadino albanese con l’accusa di spaccio di sostanza stupefacente. L’arresto è avvenuto a Modica Alta. In manette è finito Arsen Grabovaj. Il giovane albanese è stato fermato mentre cedeva droga ad una giovane sciclitana. In casa dell’albanese sono stati trovati altri 8,80 gr. di cocaina.
Grabovaj Arsen 28011984

Operazione Boarding Pass, un arresto a Palermo

Ennesimo arresto nell’ambito dell’operazione “Boarding Pass” che ha smantellato un sodalizio criminale somalo operante tra l’Africa e il nord Europa specializzato nell’immigrazione clandestina. A Palermo è stato arrestato, dagli agenti della Squadra Mobile, Ali Yusuf Hashi, 40 anni. L’uomo è stato individuato, non appena rientrato dalla Svezia all’interno, di un money transfer – internet point.
HASHI YUSUF ALI

MILLE OCCHI SULLA CITTA’Si rinforza la vigilanza a Santa Croce

Santa-CroceIl comitato interforze, coadiuvato dal prefetto, ha intensificato la presenza delle forze dell’ordine nelle aree camerinensi maggiormente a rischio. L’amministrazione comunale, inoltre, ha sottoscritto due protocolli di intesa che serviranno per dare man forte alla polizia municipale e agli istituti di vigilanza. “Mille occhi sulla città” prevede l’utilizzo di personale esterno delle agenzie private per controllare le aree rurali. Parte delle spese saranno sostenute dall’amministrazione comunale. Il secondo protocollo dal titolo “Santa Croce sicura”, prevede l’utilizzo di personale interno della polizia municipale che dovrà controllare parte del territorio. Ci saranno anche unità a piedi per monitorare le unità abitative e i locali commerciali. Una vera e propria task force per garantire nella cittadina sicurezza e ordine pubblico.

Furti alla zona industriale di Ragusa, denunciati due giovani ladri

Gli uomini della Squadra Volanti della Questura di Ragusa hanno individuato e denunciato per furto aggravato e ricettazione, in concorso tra loro, due rumeni, un 24enne ed un minorenne, entrambi residenti a Ragusa. I due avevano preso di mira la zona industriale. Mercoledì notte una Volante in servizio nella zona industriale del capoluogo, ha notato un furgone che si allontanava a fari spenti. Richiesto l’ausilio di un’altra Volante, il veicolo è stato bloccato e senza lasciare alcuna via di fuga il conducente ed il passeggero sono stati sottoposti a controllo. Durante gli accertamenti, i due giovani pluripregiudicati, non sapevano fornire alcuna giustificazione sulla loro presenza in quella zona: addosso avevano chiavi adulterine ed altri mezzi atti allo scasso. Da successive e particolareggiate indagini, gli operatori di polizia sono riusciti ha ad appurare che i due rumeni di giorno avevano fatto un sopralluogo al fine di individuare le aziende da derubare, scegliendo quelle non dotate di sistemi d’allarme. Estesa la perquisizione anche nelle abitazioni dei due soggetti, è stato possibile appurare che altro materiale era stato rubato, sempre nella zona industriale qualche settimana addietro e per questo motivo i due sono stati denunciati anche per ricettazione.

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Operazione Boarding Pass, arrestato giovane somalo a Torino

Le operazioni della Polizia continuano senza sosta per arrestare tutti i presunti componenti del gruppo criminale somalo operante tra l’Africa del Sud e l’Europa specializzato nell’immigrazione clandestina. La Squadra Mobile di Torino, insieme ai colleghi di Ragusa, ha arrestato Said Hassan, 32 anni, raggiunto dall’ordinanza di custodia cautelare emesso dal Gip del Tribunale di Catania. Il 32enne stato individuato mentre era all’interno di un Phon Center ubicato nel quartiere di Porta Palazzo, frequentato da cittadini stranieri. L’arrestato svolgeva il peculiare compito di reperire i migranti che volevano emigrare verso gli stati del nord Europa, preparando loro un dettagliato “programma” utilizzando documenti falsi.

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COLPO GROSSO ALLA BAPR DI MODICA, AD AGIRE CINQUE MALVIVENTI

Hanno agito almeno in cinque, armati di pistola e taglierini. Sono entrati facendo un grosso foro nella parete di un edificio attiguo alla banca. Una volta nell’istituto di credito hanno minacciato i dipendenti, li hanno chiusi in bagno. Mentre dal cassiere si sono fatti aprire la cassaforte. Poi sono fuggiti. Scene da film, mercoledì pomeriggio, poco prima delle 16, all’agenzia della Banca Agricola Popolare di Ragusa di corso Umberto, a Modica. I rapinatori sono entrati in azione quando i clienti erano tutti fuori. Probabilmente, a dare il via, è stato un complice che si era mescolato tra i clienti. Il bottino sarebbe ingente. Il quintetto di malviventi, che aveva le parrucche ed i volti coperti, sarebbe poi fuggito a bordo di moto di grossa cilindrata.

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PAY TV: DENUNCIATI TITOLARI DI QUATTRO ESERCIZI COMMERCIALI A VITTORIA

Al termine di un lungo monitoraggio svolto per diverse domeniche, è scattato il “triplice fischio” per i gestori che proiettavano nei propri locali partite calcistiche utilizzando un abbonamento destinato ad uso domestico. La Guardia di Finanza è intervenuta in 4 locali aperti al pubblico per arginare il fenomeno di abusiva diffusione di eventi coperti dal diritto d’autore. Alcuni tra i gestori dei locali di Vittoria e di Comiso hanno deciso di trasmettere l’evento domenicale più atteso dalla maggior parte degli italiani, le partite di serie A, utilizzando delle smart card destinate ad uso esclusivamente domestico. In base all’abbonamento sottoscritto dai titolari dei locali infatti, le smart card e i relativi decoder non potevano essere utilizzati in pubblici esercizi, ma solo in casa o comunque per fini privati. Come noto l’abbonamento domestico costa circa 50 euro al mese, mentre quello per i locali commerciali costa circa 4 volte di più. Tutti sono stati colti in flagranza durante la proiezione dei vari eventi sportivi, naturalmente gli spettatori, ignari, si intrattenevano nei locali pagando una quota associativa o semplicemente consumando qualcosa al bancone del bar come spesso avviene durante gli intrattenimenti calcistici televisivi. Per poter effettuare i controlli in questo fine settimana, i finanzieri hanno agito insieme a personale Mediaset e Sky. Al termine delle operazioni sono stati posti sotto sequestro 4 decoder con relative smart card ed irrogate sanzioni fino a circa 77.000 euro, che i soggetti dovranno pagare oltre a dover stipulare un abbonamento obbligatorio per dodici mensilità. I rispettivi gestori dei locali sono stati denunciati a piede libero per aver compiuto violazioni nei confronti di opere protette dal diritto d’autore in locali aperti al pubblico. Nelle prossime occasioni di eventi sportivi calcistici saranno svolte analoghe operazioni in tutta la provincia.

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“Operazione Boarding Pass”, arrestati altri tre somali

TRE ARRESTI  AFRICANI FOTO

Nella tarda serata di martedì, agenti della Polizia di Frontiera dell’aeroporto di Fiumicino, che hanno operato in stretta sinergia con la Squadra Mobile di Ragusa, hanno tratto in arresto Mohamed Muhudiin Dhiblaawe, somalo di 38 anni, raggiunto da ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale di Catania a carico di 48 soggetti tutti facenti parte di una organizzazione criminale transazionale specializzata nell’immigrazione clandestina. Il 38enne, sottrattosi alla cattura il 15 gennaio scorso nell’ambito dell’operazione di Polizia condotta su tutto il territorio nazionale, è stato individuato mentre rientrava in Italia proveniente da Goteborg (Svezia). Il somalo è risultato essere l’intestatario dell’utenza telefonica rinvenuta segnata su un documento sequestrato in occasione dello sbarco del 24 marzo 2009, prezioso spunto investigativo dal quale è scaturita l’indagine della Mobile. Sempre martedì, a Milano, sono stati arrestati due somali di 25 e 28 anni, Cabdisalam Muumin Guure, e Abdi Umor, anch’essi elementi di spicco della consorteria con ruoli apicali.

ARRESTATO STALKER MODICANO

Un modicano di 42 anni, artigiano (G.R. le sue iniziali), è stato arrestato e posto ai domiciliari per atti persecutori e lesioni personali aggravate nei confronti di una libera professionista di 45anni. L’uomo non si era rassegnato all’idea di essere stato lasciato, e così tormentava la ex. Lo faceva mettendo in atto una serie di atti vessatori: continue intrusioni nella vita privata e comunicazioni telefoniche ripetute e indesiderate. Episodi ripetuti e gravi, al punto da provocare alla malcapitata un forte stato di ansia e paura. In particolare il molestatore era solito effettuare veri e propri “blitz” nei locali pubblici frequentati dalla ex fidanzata, nonché presso le abitazioni degli amici in comune. Di recente la vita della vittima era diventata particolarmente difficile per timore di ricevere nuove molestie; aveva paura di uscire di casa fino al punto di trascurare l’attività lavorativa di libero professionista, peraltro espletata in vari centri della provincia, temendo seriamente per la propria incolumità personale.
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Modica, tunisino arrestato dalla polizia per scontare 8 mesi di carcere

La Polizia di Modica ha tratto in arresto il tunisino Lassad Ben Salah, 43 anni, conosciuto nell’ambiente modicano col nome di Alessandro. Il tunisino, già noto alla polizia per i suoi trascorsi penali, nel corso degli anni si era reso responsabile di una serie di reati in danno di terzi, quali lesioni, oltraggio e violenza a pubblico ufficiale, rissa e tentata estorsione, per cui era stato già tratto in arresto dalla Polizia di Modica. Da ultimo, nel 2006, personale del Commissariato aveva denunciato l’uomo all’Autorità giudiziaria poiché, nel corso di un normale controllo di polizia, si era reso responsabile dei reati di violenza e minaccia pubblico ufficiale, ingiuria e rifiuto di dare le proprie generalità,. Proprio per questi ultimi reati, Ben Salah Lassad è stato riconosciuto colpevole e condannato dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modica a scontare la pena di otto mesi di reclusione. Pertanto, in esecuzione al dispositivo emesso dal Giudice, l’uomo è stato portato in carcere.
BEN SALAH Lassad

Chiaramonte, rubano cavi telefonici: un arresto e una denuncia

Gli agenti della sezione Volanti e del Commissariato di Comiso hanno arrestato Rosario Gagliano, 28 anni, residente ad Acate. E’ stata la segnalazione di un cittadino, in piena notte, a far partire le ricerche del giovane. L’uomo segnalava che, nelle campagne di contrada Coffa, c’era un’auto sospetta, sulla quale erano state caricate alcune bobine di cavi telefonici provenenti da un’azienda agricola. Il mezzo, alla vista degli agenti, ha accelerato la corsa. Il mezzo, al bordo del quale c’erano due persone, si è schiantato contro un albero. I due sono fuggiti a piedi. Uno di questo, il Gagliano, è stato però bloccato. All’interno dell’auto, sono stati rivenuti cavi telefonici per circa 200 metri che sono stati riconsegnati all’azienda proprietaria che ha subito il furto. Per il complice, individuato alcune ore dopo, è scattata la denuncia, essendo ormai trascorsa la flagranza del reato.
GAGLIANO Rosario - 23.07

Vittoria, ingiuria e aggredisce carabinieri: arrestato

L’intensificazione dei controlli effettuati nel corso del fine settimana nell’ambito dei Comune della giurisdizione della Compagnia di Vittoria, ha permesso ai militari della Compagnia Carabinieri di Vittoria di trarre in arresto Giovanni Stella, 43 anni, originario di Monterosso ma residente a Vittoria. L’uomo, a seguito di un controllo all’interno del piazzale antistante “Papino Expert”, dove era stata segnalata la presenza di uomini incappucciati con movimenti sospetti, si è dato alla fuga. E’ stato fermato in via Madonna della Salute dove ha iniziato a inveire contro i militari. Ha anche iniziato a scalciare, ferendo un carabiniere. Per lui è scattato l’arresto. Nel corso dei controlli, i militari dell’Arma hanno denunciato diverse persone per “piccoli” reati.
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FURTI AI MONUMENTI DI RAGUSA, RUBATI MASCHERONI IN PIAZZA FONTI

piazza Fonti RagusaUn altro pezzo di storia che sparisce, rubato nel centro storico di Ragusa superiore. Il furto di due dei quattro mascheroni della fontana di piazza Fonti, è una brutta vicenda. Si tratta dell’ennesimo sfregio alla memoria del capoluogo, ancora una volta fatto sotto gli occhi di tutti, in uno spazio urbano che dovrebbe essere sacro per il suo valore storico, sociale, architettonico e artistico, e che invece è ormai un quartiere allo sbando. Il centro storico di Ragusa superiore si sta trasformando in un ghetto con inquilini abusivi nei ruderi abbandonati, extracomunitari senza permesso di soggiorno, barboni e prostitute che esercitano il mestiere. Questo è il contesto in cui giorno dopo giorno, aumentano i furti ai danni di monumenti. Quello di piazza Fonti, fra l’altro si poteva evitare. I quattro mascheroni erano ancorati alla fontana con delle semplici viti: basta un cacciavite per asportarli. E così ha fatto il malvivente che li ha svitati e portati via. Anni fa, dopo un restauro che era stato “offerto” all’amministrazione comunale a costo zero un residente della zona, Francesco Schininà, aveva sollevato il problema del montaggio. “Dopo quel restauro i mascheroni non sono stati incastonati come prima, cioè impiantati nel cemento, bensì attaccati alla fontana con delle semplici viti”. Da anni il residente sollecitava il Comune a provvedere a modificare questo assetto, proprio nel timore che qualcuno potesse danneggiare i mascheroni. Poco tempo fa, neanche a farlo apposta, il signor Francesco aveva salvato uno dei quattro mascheroni che era stato svitato e che stava per cadere per terra. “Quando l’ho visto, era praticamente appeso per un soffio, l’ho finito di smontare e l’ho portato a casa – racconta – e poi ho chiamato il Comune e dopo qualche tempo, degli operai sono venuti a casa, l’hanno prelevato e l’hanno rimesso a posto”. Rimesso a posto, però, di nuovo con delle viti banali, che a ben poco sono servite da deterrente. “A dire il vero – racconta Francesco Schininà – in quella prima occasione io non pensavo che qualcuno l’avesse svitato per rubarlo, ma ho creduto che, col tempo, quel banale modo di attaccare i mascheroni alla fontana, avesse ceduto”. Quando la mattina del 7 gennaio scorso il signor Francesco si è accorto che mancavano due dei quattro mascheroni dalla storica fontana, la cui vista l’ha accompagnato ogni giorno nella sua vita (è nato 74 anni fa in questa piazza e ancora ci vive), ha capito, che chi aveva tentato di rubare i mascheroni la prima volta, adesso c’era riuscito. I due elementi in ferro risalgono al 1902 che è l’epoca in cui venne realizzata la fontana.

RAGUSA, SI RIBALTA UTILITARIA IN VIALE DELLE AMERICHE

Spettacolare incidente in viale delle Americhe, alla porte del capoluogo. Un’utilitaria, per cause in corso di accertamento, si è ribaltata finendo in un cortile sottostante la strada. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco con un’autogrù. Gli occupanti della vettura sono stati soccorsi e trasportati all’ospedale civico dal personale del 118. Accertamenti in corso da parte della polizia e dei vigili urbani. L’incidente si è registrato lunedì mattina alle due e mezza all’altezza della rotatoria. Non è la prima volta che in quel tratto della trafficatissima arteria si registrano incidenti stradali, soprattutto nelle ore notturne. Per fortuna quella della scorsa notte non ha avuto conseguenze drammatiche per gli occupanti del mezzo. La prognosi è di qualche giorno.
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Incendio in serra ad Acate, la Polizia ha sentito alcune persone

La Polizia non esclude alcuna pista e lavora per chiarire le cause del rogo che ha danneggiato circa 15 mila mq di serre ad alta tecnologia di una azienda leader a livello internazionale nella produzione di fiori. L’episodio è avvenuto lo scorso fine settimana in contrada Bosco Rinelli, in territorio di Acate. Dopo le attività di spegnimento effettuate dai Vigili del Fuoco, personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Vittoria ha avviato immediatamente le indagini. Nel corso della notte sono state eseguite perquisizioni domiciliari e presso gli Uffici del Commissariato sono stati sentiti diversi soggetti. La Polizia Scientifica ha lavorato sui luoghi dell’incendio per tutta la giornata di domenica effettuando rilievi tecnici.

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RAGUSA ASSETATA E IL COMUNE BUTTA VIA L’ACQUA

PERDITA ACQUA Per oltre 24 ore, dal serbatoio comunale di Via Madonna delle Grazie, c’è stata una copiosa perdita d’acqua che si è riversata a cascate in Via Addolorata. La prima ripresa di Tele Nova che testimonia la cascata d’acqua che si riversa per strada è delle ore 16,00 di sabato 26 gennaio. Ma anche nella seconda ripresa, effettuata alle ore 17,00 di domenica 27 Gennaio la cascata d’acqua ha continuato a scorrere. Il liquido, diventato ancora più prezioso in questi giorni di emergenza causata dall’inquinamento di alcune falde acquifere, è stato così colpevolmente disperso in un momento di emergenza e di disagi per la carenza idrica in città. I cittadini, anche su Facebook, hanno commentato la notizia:
“Il Commissario del Comune di Ragusa che fa? Perchè non prende i dovuti provvedimenti?”. “Intanto i cittadini della zona alta di Ragusa sono senz’acqua!!!

 

ACATE, INCENDIO IN UNA SERRA

La squadra operativa del distaccamento dei Vigili del Fuoco di Vittoria èincendio 4 intervenuta all’1.09 di domenica in c.da Bosco Rinelli, nel Comune di Acate, per un incendio che ha interessato una serra di vetro di 60.000 mq, all’interno della quale vengono prodotti fiori. L’incendio ha coinvolto e danneggiato una parte del reticolato posto a protezione dei fiori, simile alle reti frangivento. Il personale Vigilfuoco ha provveduto a spegnere l’incendio, limitando così i danni solamente ad una parte della serra. L’intervento è stato ultimato alle 4 del mattino di domenica. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Vittoria.

ALTRI GUAI PER TRUFFATRICE DI PRETI E SUORE

Grazie alle notizia apparsa sulla stampa il 15 gennaio scorso relativamente alla signora bionda che aveva raggirato una suora di un monastero chiaramontano, i Carabinieri della locale Stazione hanno potuto accertare che la pregiudicata catanese, il 15 dicembre 2012, dopo essersi presentata presso il Monastero di Chiaramonte Gulfi chiedendo di conferire con una suora, riuscendo a convincerla a consegnarle 500 euro con la promessa di restituirli, si era recata presso un’altra chiesa del Comune ibleo, dove riusciva ad incontrare il parroco con il quale metteva in scena la stessa farsa. La donna aveva chiesto seicento euro, il parroco gliene aveva dati 100. La donna avrebbe commesso altre truffe sempre ai danni di parroci.

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ARRESTATO A COMISO UN CINQUATENNE CHE IMPORTUNAVA UNA RAGAZZINA

Un vittoriese di 50 anni, B.S.,  muratore, è stato sottoposto agli arresti domiciliari ieri pomeriggio con l’accusa di stalking nei confronti di una minorenne di Comiso infra-quattordicenne.  L’uomo, secondo quanto denunciato dalla vittima, l’ha perseguitata per diversi mesi appostandosi davanti alla scuola da lei frequentata, rimanendo davanti al cancello d’ingresso durante la ricreazione, seguendola durante i tratti di strada percorsi a piedi  da sola o con alcune compagne di classe sia per recarsi a scuola che per tornare a casa. Più volte, poi, l’uomo ha iniziato a seguirla anche nelle ore pomeridiane non appena la notava girare per Comiso. In alcuni casi, l’uomo rallentava la marcia e la fissava insistentemente, in altri la salutava o la affiancava, invitandola salire con lui in auto. La vittima inizialmente aveva provato vergogna ed aveva quindi deciso di tenersi tutto dentro, limitandosi a cambiare le strade percorse per andare a casa, nella speranza di non incontrarlo. Dopo il primo mese di persecuzione, però, non ce l’ha fatta più ed ha raccontato tutto alla madre. In breve tempo la giovanissima vittima ha iniziato a soffrire le conseguenze di questi atti persecutori, manifestando sempre più spesso stati di ansia e preoccupazione che le rendevano impossibile persino studiare o uscire di casa senza paura. Per diverse notti, poi, non riuscendo a dormire o svegliandosi da incubi che avevano per protagonista lo stalker, la giovane si tranquillizzava solo andando a dormire con i genitori. Questi ultimi, di conseguenza, avevano dovuto cambiare le loro abitudini di vita per far sì che la ragazza non restasse mai sola e che fosse sempre accompagnata da qualcuno a scuola, a casa o per qualsiasi altro spostamento. A sostegno delle dichiarazioni rese dalla vittima anche quelle di alcune compagne ed amiche ed i racconti della madre la quale ha illustrato i cambiamenti d’umore che hanno accompagnato la figlia dall’inizio dell’anno scolastico e fino al dicembre scorso, quando entrambe si sono presentate al Commissariato di Polizia di Comiso. B.S. tra l’altro, è risultato non nuovo a tali comportamenti dato che, diversi anni fa, era stato denunciato per atti osceni nei confronti di una giovane donna. Al fine di evitare la reiterazione del reato o, peggio, un aggravamento della situazione, il Gip, Claudio Maggioni, ha accolto la richiesta del P.M. Claudia Maone, disponendo l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari per B.S. volante polizia

CORFILAC, PECULATO E TRUFFA AGGRAVATA: LA PROCURA CHIEDE RINVIO A GIUDIZIO PER GIUSEPPE LICITRA

verifica GUARDIA FINANZALa procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, a conclusione di una complessa ed articolata attività di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza, ha richiesto al Gup ibleo il rinvio a giudizio nei confronti del presidente del corfilac (consorzio per la ricerca sulla filiera lattiero casearia della regione sicilia), professore Giuseppe Licitra, per i reati di peculato, truffa aggravata e abuso d’ufficio. Le indagini, dirette dal procuratore capo, Carmelo Petralia, e dal sostituto procuratore Serena Menicucci, svolte dalla tenenza della Guardia di Finanza di Modica, hanno interessato tutta la contabilità degli anni 2005/2010. Secondo le indagini, il presidente del Corfilac, in carica da circa 10 anni, rivestendo la qualifica di incaricato di un pubblico servizio e abusando delle sue relazioni d’ufficio, avrebbe effettuato un uso disinvolto della carta di credito consortile facendo spese – per importi considerevoli – non giustificato da ragioni di servizio ed estranee alle finalità istituzionali dell’ente. E’ risultata infatti, la distrazione di cospicue somme di denaro – spiegano gli inquirenti – per cene in ristoranti, soggiorni in alberghi di lusso in Italia ed all’estero, noleggio autovetture, acquisto di carburante per autovetture, acquisto libri e prodotti informatici, il tutto senza preventiva autorizzazione da parte del comitato dei consorziati, e con una rendicontazione finale delle spese assolutamente approssimativa. Nel contesto delle attività è emerso anche l’abuso d’ufficio essendosi accertate disinvolte prassi di assunzione del personale e di stabilizzazione dello stesso. Nell’ambito dell’indagine, è stato inoltre ipotizzato il danno erariale con conseguente segnalazione alla Corte dei Conti di Palermo.

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