18-04-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

Modicano arrestato per vari furti

In esito ad indagini dirette dal sostituto procuratore Gaetano Scollo e coordinate dal Procuratore della Repubblica Francesco Puleio, nelle prime ore di lunedì, gli uomini del Commissariato di Polizia di Modica hanno dato esecuzione a tre ordinanze di misura cautelare in carcere nei confronti del giovane modicano Fabio Marcì, 33 anni, per svariati delitti di furto, ricettazione, truffa ed uso fraudolento di carte di credito.

RAGUSA IBLA, INCIDENTE STRADALE

Gli agenti della Polizia municipale hanno denunciato il conducente di un’auto per guida in stato di alterazione per uso di sostanze stupefacenti. I fatti risalgono alle 19.10 di giovedì scorso ed hanno avuto come teatro la via Giusti, nel quartiere barocco di Ibla. Gli agenti della polizia locale, giunti sul posto, accertavano la presenza di una vettura Mini Cooper adagiata sul proprio fianco sinistro e con il cerchione della ruota anteriore destra ammaccato e il relativo ammortizzatore divelto dalla propria sede. Sul posto era inoltre presente una squadra dei Vigili del fuoco. Per cause che sono ancora in fase di accertamento la vettura proveniente da largo San Paolo e diretta verso piazza Repubblica, giunta nei pressi del civico 50 di via Giusti andava a collidere con la ruota anteriore destra un gradino di accesso pertinente a civile abitazione. A seguito dell’urto la vettura, condotta da C.A., ventisettenne, residente a Ragusa, si ribaltava adagiandosi sul proprio fianco sinistro. Il giovane conducente veniva trasportato a mezzo ambulanza del 118 presso il pronto soccorso dell’ospedale Civile. Si provvedeva a ripristinare la regolare circolazione stradale facendo rimuovere il veicolo a mezzo carro attrezzi. La particolarità del sinistro induceva gli operatori di polizia municipale intervenuti a richiedere il controllo tossicologico forense del tasso alcoolemico e tossicologico di laboratorio, eseguito presso l’Unità operativa di Patologia Clinica. Dai riscontri clinici si constatava che il conducente risultava positivo ai Cannabinoidi. L’automobilista è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa per guida in stato alterazione per uso di sostanze stupefacenti o psicotrope ai sensi dell’articolo 187 del Codice della Strada. La patente di guida è stata ritirata, il veicolo è stato sottoposto a sequestro.

Carcere di Ragusa, in una cella esplode una piccola bombola di gas

Momenti di panico nel tardo pomeriggio di venerdì all’interno della casa circondariale di via Giuseppe Di Vittorio a Ragusa. All’interno di una cella è esplosa una piccola bombola di gas con la quale era alimentato un fornello per preparare i pasti. Sei i detenuti presenti nella cella in quel momento. Uno di loro si è ustionato per il 20 per cento del corpo ed è stato ricoverato presso la Chirurgia dell’ospedale Civile per le cure del caso. Un altro, ferito più lievemente, è stato affidato al pronto soccorso dell’ospedale Civile di Ragusa e poi è stato dimesso.

MODICA, INCIDENTE STRADALE IN VIA ROCCIOLA

Venerdì pomeriggio, incidente stradale in via Rocciola Torre Cannata Malvagia a Modica. Coinvolti nel sinistro un autocarro Fiat Iveco ed un ciclomotore Malaguti sul quale viaggiava, oltre al conducente, un minorenne, anche un ventiduenne. Nell’incidente sono rimasti feriti proprio i due giovani in sella allo scooter che sono stati trasportati al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore: per il conducente una prognosi di dieci giorni, mentre per il passeggero di una settimana. Sul posto dell’incidente è intervenuto il Nucleo di Pronto Intervento della Polizia Locale di Modica che ha sottoposto a sequestro amministrativo lo scooter.

SCICLI, CONTROLLI DEI CARABINIERI

Servizio di controllo straordinario del territorio da parte dei Carabinieri nella città di Scicli e nelle frazioni sciclitane. Nella notte fra venerdì e sabato, trenta militari dell’Arma della Compagnia di Modica hanno perlustrato l’intero territorio di Scicli eseguendo posti di blocco sulle principali arterie stradali. 120 le persone sottoposte a controllo e 70 le autovetture. Sei le persone deferite in stato di libertà: tre per porto di armi o di oggetti atti ad offendere (un 28enne tunisino residente a Ragusa, un rosolinese di 22 anni e un 25enne rumeno); un 33enne tunisino per guida senza patente; un automobilista per guida in stato di ebbrezza (il suo tasso alcolemico superava quello consentito dalla Legge e i Carabinieri gli hanno ritirato immediatamente la patente di guida); un 32enne ispicese, sorpreso dai militari dell’Arma alla guida di un’autovettura in alterazione psicofisica conseguente all’assunzione di sostanze stupefacenti. I Carabinieri hanno accertato anche 21 sanzioni amministrative per violazioni al Codice della Strada; sottratti in totale dalle patenti di guida 65 punti; sottoposti a fermo amministrativo 4 ciclomotori i cui conducenti, al momento del controllo, non indossavano il casco di protezione. Infine, sei ragazzi sono stati sorpresi dai Carabinieri a far uso personale di hashish e sono stati segnalati alla Prefettura di Ragusa quali assuntori di sostanze stupefacenti.

VITTORIA, CONTROLLI DELLA POLIZIA

Numerosi posti di controllo effettuati dagli agenti del Commissariato di Polizia di Vittoria. Quattro le pattuglie della squadra Volanti impiegate nel servizio di controllo e due quelle della squadra di Polizia Giudiziaria. Identificate 41 persone e controllati 20 veicoli; ritirato un documento di circolazione e posto in stato di fermo amministrativo uno scooter. Inoltre gli agenti di Polizia hanno controllato sette persone sottoposte agli arresti domiciliari; tre sottoposte alla sorveglianza speciale; tre affidati in prova o liberi vigilati. La Polizia ha denunciato in stato di libertà due pregiudicati: il primo, sottoposto agli obblighi di firma che si è presentato presso gli uffici di Polizia per ottemperare a quanto gli è stato disposto dall’Autorità Giudiziaria, ma l’avrebbe fatto in sella ad un motociclo 250 cc di cilindrata, sebbene avesse la patente di guida ritirata a seguito della sottoposizione alla sorveglianza speciale; il secondo è stato fermato alle 2,30 di sabato in via Forcone a Vittoria a bordo della sua autovettura, all’interno del cofano della quale vi erano strumenti atti allo scasso.

SCIPIONE L’AFRICANO INCENDIA GLI IBLEI

Incendi boschivi in provincia di Ragusa nella giornata di venerdì. Impegnate le squadre anticendio del Corpo Forestale dello Stato e dei Vigili del Fuoco. In c.da Margitello, in territorio di Comiso, le fiamme di un incendio sono state avvistate dalla torretta di controllo. Sul posto, un’area coperta da sterpaglie, macchia mediterranea e sparute piante di alto fusto, sono intervenute le squadre forestali di Ragusa e Chiaramonte, una squadra dei Vigili del Fuoco e alle 15,45 un elicottero, il Sierra 7, che ha effettuato una serie di lanci d’acqua sul fronte dell’incendio. Le fiamme sono state alimentate dal forte vento di Sud-Est ed hanno minacciato alcune aziende agricole. La Polizia Stradale è intervenuta per regolare il traffico veicolare sulle arterie stradali. Alle 14 un altro incendio è stato avvistato dalla torretta di Monterosso Almo, proprio all’ingresso del paese montano. Le fiamme, anche in questo caso, hanno distrutto sterpaglie, macchia mediterranea e qualche albero. L’incendio è stato domato dai forestali di Monterosso dopo un’ora e mezza dall’avvistamento. Un altro incendio è stato avvistato da una torretta del Corpo Forestale in c.da Pezze, nel territorio di Chiaramonte, alle 14,20. Le fiamme sono state domate dai forestali di Chiaramonte. Infine un quarto incendio è stato segnalato da un cittadino alle ore 14 in c.da Montesano, nel territorio comunale di Modica. In questo caso, si tratta di una ripresa del rogo che aveva interessato l’area nella giornata di giovedì. Sul posto sono intervenuti i forestali di Giarratana.

SBARCO DI 130 MIGRANTI AL PORTO DI POZZALLO

Nella tarda serata di giovedì 21 giugno, tre motovedette della Guardia Costiera, hanno trasportato fino al porto di Pozzallo 130 cittadini extracomunitari, precedentemente trasbordati da due gommoni dotati di motori fuoribordo, intercettati a circa 25 miglia a sud del porto di Pozzallo. I migranti sono stati scortati da due motovedette maltesi. A bordo anche 48 donne di cui due in stato di gravidanza e 2 neonati di pochi mesi. L’operazione di trasferimento e sbarco a terra è terminata quindi alle 23 ed ha visto la completa attivazione e coordinamento di tutti gli enti, comandi e forze di polizia locali, che hanno fronteggiato l’emergenza in atto, così come previsto nel vigente Piano antisbarco provinciale approvato dalla Prefettura di Ragusa. I migranti sono attualmente ospitati al palazzetto dello sport di Pozzallo.

INCENDIO A SAN GIACOMO INTERVENTO DI CANADAIR

E’ scoppiato nel pomeriggio di giovedì a San Giacomo un vasto incendio che ha interessato una zona impervia, ricca di vegetazione e masserie. Sul posto cinque squadre dei vigili del fuoco e persino i mezzi aerei poichè le fiamme rischiavano di coinvolgere insediamenti rurali, allevamenti e depositi di fieno. Due Canadair hanno effettuato diversi lanci dall’alto riducendo il fronte di fuoco.

SCICLI, DUE ARRESTI PER ESTORSIONE

 

In carcere l’incensurato Franco Mormina e il sorvegliato speciale Giacomo Fidone

Spazzino e incensurato, che con lo stipendio di operatore ecologico è riuscito a comprarsi quattro case, una delle quali protetta da un sistema di videosorveglianza, e ben tre autovetture di lusso, tra cui una Porsche, una Bmw e un’Alfa Coupè. Da giovedì all’alba, lo sciclitano Franco Mormina, ex titolare di un’agenzia funebre, è agli arresti per il reato di estorsione aggravata perpetrata in danno di un imprenditore di Scicli, titolare di un autosalone, al quale, nel corso degli ultimi mesi, è riuscito ad estorcere beni materiali per un valore di oltre 10 mila euro. In carcere anche il suo complice, il sorvegliato speciale Giacomo Fidone (anche lui di 43 anni come il Mormina, e con una condanna per omicidio nel passato). Entrambi sono accusati di concorso in estorsione con l’aggravante prevista dell’articolo 7 del decreto legge 152 /191 ossia per avere agito con modalità tipiche del “metodo mafioso”. I due soggetti hanno ripetutamente picchiato la vittima, minacciandola di gravissime ripercussioni qualora avesse avuto l’ardire di opporre resistenza o di minacciare l’accaduto alle forze dell’ordine. In tal caso gli avrebbero bruciato il negozio, o ben più grave, avrebbero attentato alla sua vita. Il tenore di vita del Mormina (non giustificato da uno stipendio di netturbino), secondo gli inquirenti apre scenari inquietanti: i carabinieri lo ritengono il possibile capofila di un gruppo dedito a Scicli al racket del pizzo. Un pizzo che in città si paga con le auto, se si pensa che all’imprenditore vittima avevano estorto una Audi. E nella giornata di mercoledì, i due avevano anche chiesto copia della carta di circolazione della vettura, dovendo adempiere alla stipula del contratto assicurativo. L’arresto dei due soggetti nasce da uno spunto investigativo e una serie di intercettazioni che hanno portato ad individuare il modus operandi di Mormina e Fidone. “Nessuna vittima ha presentato denuncia – spiega il colonnello dei Carabinieri del comando provinciale di Ragusa, Salvo Gagliano – quello che abbiamo scoperto lo abbiamo fatto sinora senza collaborazione, ma lanciamo un appello alla città di Scicli: non abbiate paura di denunciare”.

Trasporto di plastica delle serre, arrestati due giovani ad Acate

Ancora arresti per il trasporto di rifiuti senza autorizzazioni. In manette due giovani, Enzo e Claudio Saluci, 25 e 23 anni, di Gela. I due trasportavano 900 chili di plastica dismessa dalle serre, plastica intrisa di insetticidi e pesticidi, senza alcuna autorizzazione. Sono stati sorpresi a Marina di Acate dai carabinieri. I due si trovano ai domiciliari. La plastica e l’autocarro sono stati sequestrati.

Operazione “Torre Cabrera”, anche il Tribunale di Ragusa dispone tre arresti

Altri arresti nell’ambito dell’Operazione “Torre Cabrera” che ha già portato in carcere, tra il 2 e il 14 giugno scorsi, 14 persone ritenute responsabili di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. I fatti risalgono al periodo che va dal gennaio 2009 al marzo 2011. I militari hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare emessa a carico di tre persone dal Gip del Tribunale di Ragusa. Il Tribunale del capoluogo, infatti, dopo aver ricevuto lo stralcio delle indagini condotte dai Carabinieri di Modica relativo a comportamenti delittuosi concretizzati a Ragusa da una parte delle persone arrestate lo scorso 2 giugno, ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere per Leandro Scolaro, 21 anni, pozzallese, pregiudicato e per Miled Rahem, 32 anni, tunisino. Entrambi si trovavano già detenuti presso il carcere di Ragusa a seguito dell’operazione Torre Cabrera. La misura cautelare ha interessato anche un altro degli arrestati del 2 giugno, Santo Randazzo, pozzallese, 32 anni. Randazzo è ai domiciliari. L’indagine fu avviata a seguito della morte per overdose di un giovane pozzallese, avvenuta nell’ottobre del 2010. Con il passare dei mesi le indagini hanno permesso di identificare ed assicurare alla giustizia sia il presunto pusher che aveva ceduto la dose letale di eroina, sia un gruppo di giovani ritenuti spacciatori a Pozzallo e in altre città della provincia.

Scoperta mini piantagione di droga a Vittoria, denunciati due fratelli

Nel giardinetto antistante casa sua, in contrada Cicchitto, aveva messo su una piccola coltivazione di marijuana. Le piante erano ben coltivate ed alcune di queste anche molto, dato che fa presumere come chi avesse messo su la coltivazione fosse abile nell’arte di coltivare droga. In tutto sono state rinvenute 9 piante alte oltre 60 cm nel terreno ed altre 6 in alcuni vasi in attesa di essere trapiantate non appena grandi a sufficienza. Denunciato il proprietario dell’abitazione, C.P. di 36 anni, ed il fratello, P.P. di 28 anni.

Operazione “Machete”, arrestato Giuseppe Cosentino

Proseguono gli arresti dei Carabinieri, in esecuzione delle ordinanze di carcerazione emesse dalla Procura generale presso la Corte d’Appello di Catania nell’ambito del processo nato dall’operazione “Machete”. Dopo Carmelo Ricca, Giovanni Cilia e Dario Aparo, il provvedimento è stato notificato a Giuseppe Cosentino, 45 anni, residente a Comiso. Deve scontare sette mesi e 24 giorni di reclusione. L’operazione “Machete”, nel 2006, aveva portato all’arresto di diciannove persone, mentre diverse altre vennero indagate a piede libero.

Fugge con l’auto rubata, giovane arrestato a Vittoria

Notte movimentata per la Polizia di Vittoria. Intorno alle 3,30 una pattuglia ha incrociato una Fiat Uno. Era ricercata perché rubata, qualche ora prima, a Comiso. Gli agenti hanno notato il mezzo con una persona a bordo che procedeva ad alta velocità; il modello li ha già insospettiti, rilevata la targa non hanno avuto dubbi che fosse proprio il veicolo rubato nella cittadina casmenea. Si sono quindi messi all’inseguimento con lampeggiante e sirena accesa. Il conducente del mezzo, anziché fermarsi, ha imboccato diverse strade contromano sino a quando ha lasciato l’auto in corsa ed è saltato fuori dall’abitacolo. Il mezzo è andato a sbattere contro il muro di un’abitazione. Il ladro si è dileguato a piedi, nascondendosi tra le auto in sosta: ben presto, però, è stato fermato e arrestato. Giovanni Scollo, 22 anni, vittoriese residente a Chiaramonte, che ha precedenti per reati contro il patrimonio, è stato tratto in arresto per i reati di furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. L’auto è stata riconsegnata alla proprietaria.

Roccazzo, arrestato carrozziere: trovati in casa sua duecento grammi di hascisc

Ivan il Terribile ha “colpito” ancora. Il labrador del nucleo cinofilo di Nicolosi, infatti, ha scovato due panetti di hascisc di cento grammi ciascuno, nascosti in casa di un carrozziere di Chiaramonte. Quando i militari dell’Arma, lunedì mattina, si sono presentati in casa sua, a Roccazzo, a prima vista non avevano trovato nulla di particolare. Ma è stato Ivan ad accorgersi che, in un condotto del camino, c’erano i due panetti di droga. Per Biagio Parisi, 29 anni, è scattato l’arresto. In casa aveva anche 2.140 euro, probabile provento dello spaccio, e l’attrezzatura necessaria per pesare la droga.

Operazione “Machete”, arrestato Dario Aparo

Proseguono gli arresti dei Carabinieri, in esecuzione delle ordinanze di carcerazione emesse dalla Procura generale presso la Corte d’Appello di Catania nell’ambito del processo nato dall’operazione “Machete”. Dopo Carmelo Ricca e Giovanni Cilia, il provvedimento è stato notificato a 31 anni, di Vittoria. Deve scontare tre anni di reclusione, oltre a varie pene accessorie. L’operazione “Machete”, nel 2006, aveva portato all’arresto di diciannove persone, mentre diverse altre vennero indagate a piede libero. Nel 2006, Aparo era stato denunciato a piede libero. Adesso, però, essendo diventata definitiva la condanna, la Procura ha disposto la carcerazione.

VITTORIA, CONTROLLI DELLA POLIZIA

Nella giornata di lunedì, su precise direttive del Questore di Ragusa dr. Giuseppe Gammino, sono stati predisposti servizi straordinari di controllo del territorio. L’attività straordinaria ha interessato in particolare la città di Vittoria e ha visto impiegate 12 pattuglie della Polizia di Stato, Polizia Stradale, ed equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Catania, messi a disposizione dal Dipartimento di P.S. su precisa richiesta del Questore Gammino. Questi i risultati: 157 persone identificate, 84 veicoli controllati, 11 verbali CdS, 2 sequestri amministrativi di veicoli per mancanza di copertura assicurativa, 2 documenti di circolazione ritirati, 15 perquisizioni effettuate, 3 contestazioni di illeciti amministrativi ad esercizi pubblici. E sempre lunedì, il Questore ha emesso due provvedimenti di divieto di ritorno nel Comune di Chiaramonte Gulfi e frazioni, per il periodo di tre anni, a carico di altrettante persone residenti in provincia di Siracusa.

SCICLI, INCIDENTE STRADALE

E’ in prognosi riservata il conducente di una Fiat 500 rimasta coinvolta in un incidente stradale verificatosi martedì, alle 11,40 circa, lungo la sp 39 Scicli-Donnalucata, al km. 3+000 circa, in territorio di Scicli. Per cause che dovranno essere accertate dalla Polizia Provinciale, intervenuta sul posto, nel sinistro sono rimasti coinvolti la Fiat 500, condotta dal quarantunenne albanese, e un autoarticolato Volvo Truck condotto da un 26enne di Gela, rimasto illeso. Per il conducente della Fiat 500, invece, i medici si sono riservati la prognosi. Sul posto del sinistro, oltre alla Polizia Provinciale, era presente anche il 118. Su disposizione del P.M. di turno, i veicoli coinvolti nell’incidente sono stati sequestrati.

Villa confiscata al boss Madonia Ma i parenti rompono i lucchetti e ci passano l’estate

Nonostante l’immobile fosse stato confiscato alla mafia e trasferito al patrimonio del Comune di Santa Croce Camerina, per essere donato ad un ente nazionale per la protezione degli animali, avevano trascorso, anche con altri parenti, l’estate del 2011 nella lussuosa villa che era di famiglia, in zona Punta Braccetto. Avevano anche stipulato un contratto con l’Enel, peraltro mai onorato. Sono state le indagini a far emergere questa storia. I militari hanno denunciato la figlia ed il genero di uno dei capi storici di Cosa Nostra Giuseppe Madonia, condannato all’ergastolo per la strage di Capaci ed ora in regime di 41 Bis. I due devono ora rispondere di violazione dei sigilli, arbitraria invasione di edificio e violenza privata aggravata dall’essersi avvalsi della forza intimidatrice derivante dall’appartenenza del superboss Piddu Madonia, all’associazione mafiosa. La Procura della Repubblica iblea ha già notificato agli indagati l’avviso di conclusione delle indagini preliminari con contestuale informazione di garanzia. I fatti contestati sono relativi all’epoca compresa fra gennaio e novembre 2011. Dalle indagini condotte dai Carabinieri, su delega del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa Carmelo Petralia, è emerso che i coniugi, dopo avere spaccato i lucchetti posti dal Comune di Santa Croce Camerina al portone d’ingresso della villa, avevano trascorso il periodo di vacanze estive del 2011 nella villa, i cui locali (tre stanze da letto, due bagni, cucina e soggiorno), erano completamente arredati e funzionali. Il contratto Enel era stato intestato alla madre di lei, detenuta dal 2010. In quella casa, i militari hanno rinvenuto alcune lettere datate luglio e agosto 2011, spedite dal Carcere e firmate da Giuseppe Madonia, indirizzate alle figlie, segno inequivocabile del passaggio dei familiari del boss all’interno dell’abitazione. La villa di famiglia, a pochi passi dal mare, venne sequestrata e successivamente confiscata con provvedimento emesso dal Tribunale di Caltanissetta nel 2000. Il provvedimento era divenuto definitivo nel maggio del 2010. La confisca, effettuata ai sensi della legge antimafia, coinvolgeva nomi eccellenti di Cosa Nostra e riguardava, oltre alla villa di Punta Braccetto, anche quote societarie e automobili di proprietà del superboss. L’intervento di magistratura e carabinieri ha fatto sì che venisse posta fine alla grave situazione, mettendo nelle condizioni il Comune di Santa Croce Camerina di ordinare lo sgombero dell’immobile confiscato da parte dei familiari del Madonia, avvenuto lo scorso mese di gennaio 2012.

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