07-12-2024

Alessio e Simone vittime di un atto di stampo mafioso. Liberare Vittoria  da questa violenza. La CGIL in prima linea contro la criminalità per liberare la città dall’oppressione.

Riceviamo dal segretario generale della Camera del Lavoro di Ragusa: “A Vittoria ci siamo stretti attorno alla famiglia di Alessio. C’era tanta gente al funerale del piccolo, a testimonianza della solidarietà e della vicinanza al dolore immesso  dei genitori e dei familiari. Una grande partecipazione composta, tutta in lacrime come segnale di una sofferenza diffusa e condivisa. La stragrande  maggioranza delle persone presenti a San Giovanni non conosceva né il bambino né la  famiglia, ma ha voluto  essere presente come segno di solidarietà. Verso la fine della funzione è giunta la notizia della morte di Simone, il cuginetto anche egli coinvolto nel brutale incidente. Oltre lo sconforto e il dolore, tanta rabbia. Rabbia perché Alessio e Simone non sono solo vittime di un pirata della strada. Alessio e Simone sono vittime innocenti di mafia. In quella maledetta auto alla guida c’erano dei mafiosi che giravano come sempre sicuri di essere padroni delle strade, di poter continuare ad esercitare il proprio potere e la propria impunità anche attraverso il modo di guidare  con prepotenza e violenza. Per questo quello che è successo non è un caso. Questa gente vive la propria vile esistenza in questo modo, attraverso l’esercizio continuo della violenza a danno di tutta la comunità. È evidente che la loro presenza tutti insieme in quell’auto, Greco, Ventura e gli altri, significa che qualcosa non funziona nel sistema delle misure di sicurezza nella città di Vittoria. Vittoria e i Vittoriesi  soccombono per l’aggressività di questi gruppi criminali presenti in ogni ambito. Infiltrati nella politica e nell’ economia, e non è difficile incontrarli per le strade, in un bar e in altri luoghi pubblici. La città si sente sola e abbandonata, per questo servono segnali forti della presenza dello Stato. Ma non basta l’azione delle forze dell’ordine e della magistratura. Serve l’azione della cittadinanza, della società civile e di tutta la parte sana che oggi si sente sconfitta e sovrastata dalla mafia. La rabbia e il dolore di questi giorni devono trasformarsi in forza per il riscatto che non può esaurirsi con il passare dell’onda emotiva. Serve  far perdurare dentro ognuno di noi il sentimento avvertito in queste ore per avviare una nuova stagione per far rinascere  Vittoria. Serve a noi adulti di oggi, ma soprattutto ai nostri figli, per i  quali oggi non possiamo che sperare  un futuro lontano da qui. E questa è una  sconfitta che non ci  possiamo permettere, prima di tutto per  noi stessi. Dobbiamo unirci e uscire allo scoperto, a testa alta, per gridare il bisogno di riscatto di un’ intera comunità. Il fiume di giuste parole espresse in questi giorni nei social bisogna trasformarle in azioni quotidiane e collettive reali. La CGIL sarà sempre in prima linea contro la mafia e ogni forma di oppressione per liberare Vittoria”. Firmato Peppe Scifo Segretario generale CGIL Ragusa

Incidente mortale a Vittoria, arrestato un trentasettenne per omicidio stradale

La Polizia ha arrestato Rosario Greco vittoriese per omicidio stradale aggravato dallo stato di ubriachezza, per essersi dato alla fuga e per aver procurato il grave ferimento di un altro bambino. Giovedì sera l’uomo, a forte velocità, ha azzardato un sorpasso in pieno centro città a Vittoria, in Via IV Aprile, perdendo il controllo dell’auto e travolgendo due cuginetti di 11 anni seduti sul gradino di casa dei vicini mentre giocavano con il telefono cellulare. Uno dei bambini è morto sul colpo e l’altro versa in condizioni disperate; dopo un intervento di oltre 5 ore è stato trasferito in elisoccorso in una struttura specializzata del policlinico di Messina. Il conducente non ha prestato alcun soccorso alle vittime dandosi alla fuga e abbandonando il veicolo. Gli altri 3 occupanti del veicolo sono fuggiti anche loro e per questo sono stati denunciati dagli uomini del Commissariato di Vittoria e della Squadra Mobile per omissione di soccorso e favoreggiamento personale. In auto, l’arrestato, aveva due armi, un manganello telescopico ed una mazza da baseball. Lo stesso arrestato ha riferito ai poliziotti di aver fatto uso di cocaina e di aver bevuto una birra, ma dalle analisi strumentali effettuate dal laboratorio dell’Asp di Ragusa è risultato positivo al test con un tasso alcolemico pari a quasi 4 volte quello consentito.

NASCE A RAGUSA IL CENTRO PER LA MENOPAUSA

Il Centro Medico Bios di Via Cupoletti 28/30, tel 0932-625082 dispone di apparecchiature ad alta tecnologia e di ultima generazione per il trattamento dei disturbi legati alla menopausa (vampate di calore, incontinenza urinaria, secchezza vaginale, prolasso, vaginismo,  e anche molti altri disturbi non legati alla menopausa). Il Centro Medico Bios di Ragusa si avvale di personale altamente qualificato in grado di aiutare, in un particolare periodo del ciclo fisiologico della vita, ogni donna.

Il portiere Tunde Nagy alla Virtus Ragusa Futsal

Una giocatrice ungherese alla guardia della porta della Virtus Ragusa Futsal: si tratta di Tunde Nagy, classe ’91, la scorsa stagione passata dalla Lazio al Città di Falconara, squadra con cui dal mercato di dicembre è arrivata fino ai playoff scudetto. La nuova giocatrice giallonera, nel giro della nazionale ungherese, è stata portata in Italia per la prima volta dal Vis Lanciano nel 2014 e poi è approdata a Pescara nel campionato 2016/2017. “La determinazione della società, che ha un concetto chiaro per il futuro, è stata molto convincente per la mia scelta di Ragusa – dice Nagy -. E’ una nuova esperienza e voglio dare il meglio di me, cercando di portare la mia squadra a raggiungere l’obiettivo prefissato di questa stagione”. Nagy è il secondo colpo esterno di mercato della società ragusana, dopo quello di Andrea Pegue. Le due giocatrici si vanno ad aggiungere al capitano Sandra Brkan, che è stata la prima riconferma ufficializzata dalla Virtus Ragusa.

OSPEDALE RAGUSA, SALVATA LA VITA A UN PAZIENTE AFFETTO DA STORM ARTMICO

Nel nuovo ospedale di Ragusa, nell’UOC di Cardiologia diretta dal dr. Antonino Nicosia, è stata effettuata, dal dirigente medico dr. Giuseppe Campisi, una ablazione di tachicardia ventricolare in paziente con “storm aritmico” (intrattabile farmacologicamente). L’intervento, di grande complessità tecnica, è stato il frutto di un mirabile lavoro di equipe, che ha visto coinvolti oltre i cardiologi, anche gli anestesisti e la squadra di infermieri esperti di Cardiologia Interventistica. Oltre alla  Cardiologia di Ragusa, sono veramente poche le strutture in Sicilia e nel meridione d’Italia ad assicurare questo trattamento.

IL PROF. GIORGIO GIANNONE VISITA A RAGUSA AL CENTRO BIOS

Il prof. Giorgio Giannone  specialista in chirurgia generale (oncologia), medico di origini sciclitane, molto stimato sia in Italia che all’estero con precedenti esperienze lavorative internazionali, visita a Ragusa presso il Centro Medico Bios di Via Cupoletti 28/30, tel 0932-625082.

SBARCO AL PORTO DI POZZALLO: BENVENUTI IN ITALIA

Il Sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna, conferma lo sbarco previsto presso il Porto di Pozzallo questa sera verso le ore 20 di 45 migranti di nazionalità subsahariana di cui 27 uomini e 18 donne. I migranti sono stati localizzati dalla nave dell’Ong Open Arms in una barca di legno proveniente dalla Libia con 55 persone a bordo, tra cui 4 bambini e 3 donne incinte “con alto livello di disidratazione dopo 3 giorni di attraversamento”. L’Ong li ha assistiti ed ha attivato le amministrazioni competenti per prenderli in carico: undici di loro sono arrivati a Lampedusa per motivi sanitari e gli altri stanno arrivando a Pozzallo.

Vicenda Sea Watch: l’umanità non può essere merce di propaganda. Italia ed Europa lavorino per superare il trattato di Dublino.

Riceviamo da Giuseppe Scifo segretario generale Cgil Ragusa: “Sabato pomeriggio CGIL, con le associazioni della rete nazionale #IOACCOLGO, della quale fanno parte diverse associazioni come Legambiente, Caritas, le chiese Evangeliche, l’Unione degli Studenti, Gruppo Abele e altre organizzazioni, e singoli cittadini, ha manifestato in solidarietà alla Sea Watch sotto lo slogan #prima gli esseri umani. Non si è trattato di un momento di contrapposizione politica, ma come in altre occasioni, si è manifestato per dare un segnale in controtendenza rispetto alla deriva razzista che sempre di più sta investendo il nostro Paese. Anche questa volta si è giocato sporco sulla pelle dei disperati che lasciano il proprio Paese, afflitto da guerre e fame, per fare propaganda innalzando il livello di odio delle persone e dell’opinione pubblica. Il gesto estremo e disperato della capitana della Sea Watch è stato reso necessario per permettere alle 40 persone, da due settimane bloccate su quella nave, di poter essere sbarcate perché ormai in condizioni di salute giunte allo stremo.  Non è una battaglia ideologica all’interno di uno scontro tra fazioni opposte, ridotte ormai a tifoserie contrapposte in una dialettica di basso livello che si diffonde sopratutto a livello di social network. È una questione di umanità e di civiltà. Il sistema normativo italiano ed europeo hanno dimostrato tutta la loro demagogica inefficienza a discapito delle persone che soffrono e che rischiano di morire in mare. L’Europa e l’Italia devono porre con forza la questione del superamento del trattato di Dublino per mettere in campo strumenti normativi in grado di garantire l’accoglienza diffusa a livello europeo affermando il rispetto di diritti umani fondamentali quali il soccorso in mare e il diritto internazionale di protezione per chi fugge da guerre, dittature, fame ,terrorismo e catastrofi ambientali. Eppure si continua a girarsi dall’altra parte del vero nodo del problema e si continua ad ignorare la grande crisi umanitaria che investe migliaia di migranti, donne e bambini, imprigionati nell’inferno libico. Si discute ancora se la Libia, è oppure no, un porto sicuro quando è ormai chiara, come dice l’ONU, la situazione di violenza che subiscono i migranti nei centri di detenzioni libici. Una situazione di vero infermo aggravata dalla guerra civile che ormai da mesi è degenerata in quella regione del Mediterraneo a pochi chilometri dall’Europa. La Libia non può essere un interlocutore affidabile per gestire questa crisi umanitaria epocale. Di questo deve prendere atto l’Italia a livello politico, vale per il governo e anche per l’opposizione. Ma vale e deve valere soprattutto per la comunità internazionale a partire dall’Unione Europea. Bisogna fermare quest’olocausto contemporaneo e rimettere al centro della politica l’umanità, le persone che soffrono prima di ogni cosa. I Paesi occidentali devono assumersi la responsabilità di tracciare un nuovo corso della storia dopo decenni si sfruttamento dei Paesi da dove oggi scappano le persone per la fame e le guerre, partendo dal garantire protezione per chi è costretto a scappare da quei luoghi. Non possiamo permetterci un ritorno indietro nella storia, dove prevale la barbarie, l’egoismo e il principio di supremazia della razza. Quindi continueremo a manifestare con chiunque non vuole rassegnarsi a questo barbaro destino e all’egoismo. Siamo convinti di essere dalla parte giusta, a fianco degli ultimi, dei più poveri e dei disperati. Il principio di solidarietà e umanità che da due secoli caratterizza il movimento dei lavoratori a livello Internazionale oggi non può venir meno, convinti che solo attraverso la difesa dei diritti di tutti si può sviluppare una nuova stagione di diritti di scala globale”. Firmato Peppe Scifo Segretario generale CGIL Ragusa

Sea Watch: Save the Children, scelte politiche disumane e irresponsabili. La responsabilità di salvare vite umane lasciata interamente al capitano della Sea Watch

Dopo 14 giorni di attesa in mare aperto, nonostante i molteplici appelli arrivati da ogni parte per far sbarcare le 42 persone a bordo della Sea Watch, scelte politiche disumane hanno lasciato la responsabilità di salvare vite interamente al capitano della nave della ONG. Questa la posizione espressa da Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro, mentre la nave della ONG tedesca si stava dirigendo verso il porto di Lampedusa. Minori, vittime di tortura e persone che hanno già sofferto violenze e privazioni sono stati costretti a rimanere in mare per la mancanza di volontà di trovare un accordo sul porto di approdo della Sea Watch: la salvaguardia delle vita umana è stata messa in secondo piano, prolungando ingiustamente e in maniera irresponsabile la sofferenza delle persone a bordo. Nei giorni scorsi, oltre 40 organizzazioni attive per i diritti dei minorenni e di migranti e rifugiati, tra cui Save the Children, hanno chiesto al Presidente del Consiglio Conte di intervenire in questa direzione, sottolineando che la Sea Watch non avrebbe potuto ottemperare all’ordine di ricondurre le persone in Libia, porto non sicuro. Ad oggi, in mancanza di una assunzione di responsabilità dei governi, il capitano della Sea Watch ha deciso di sbarcare a Lampedusa i migranti a bordo della nave: a questo punto – continua Save the Children – ci aspettiamo che i minorenni e le persone a bordo, vengano fatte scendere al più presto, dando loro cure e assistenza. Save the Children come sempre è pronta a fare la sua parte garantendo supporto ai minori non accompagnati. Salvare vite umane dovrebbe essere la preoccupazione principale degli Stati Membri dell’UE e che per questo motivo lo sbarco in un porto sicuro, tempestivo e prevedibile delle navi di soccorso deve sempre essere consentito. Garantire che migranti e rifugiati, molti dei quali bambini e adolescenti soli, siano sbarcati in porti sicuri dove possono ricevere una protezione adeguata e sensibile ai minori significa che le navi nel Mediterraneo, siano esse ONG o navi mercantili, non incontrino ostacoli quando soccorrono e sbarcano persone in difficoltà. Cercare di impedire, scoraggiare, ostacolare le operazioni salvavita di ONG e navi commerciali è pericoloso e mette a rischio la vita dei naufraghi, oltre a violare la Costituzione italiana e il diritto internazionale.

Sea Watch: 40 Organizzazioni chiedendo con urgenza un porto sicuro per i minorenni e per le altre persone a bordo della Sea Watch 3

“Apprezziamo che nei giorni scorsi l’Italia abbia consentito lo sbarco di bambini, donne incinte e altre persone vulnerabili. Resta tuttavia di urgenza inderogabile che tutte le persone a bordo, in particolare i minorenni e le altre persone vulnerabili, possano toccare terra in un porto sicuro nel minor tempo possibile e che alle valutazioni politiche venga anteposta la tutela della vita e dell’incolumità degli esseri umani.” Questo il messaggio contenuto nella lettera inviata venerdì al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte da oltre 40 associazioni e organizzazioni impegnate per la tutela dei diritti dei minorenni e di rifugiati e migranti, in riferimento alle 42 persone a bordo della nave Sea Watch, giunta ormai al suo 12° giorno nel Mediterraneo. Ricordando le parole pronunciate dal Presidente della Repubblica in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, i 40 firmatari chiedono che l’Italia adempia ai suoi doveri di solidarietà, assistenza e accoglienza, così come previsto dalla Costituzione Italiana e dal diritto internazionale. Sottolineando come la Sea Watch non possa ottemperare all’ordine di ricondurre le persone salvate in Libia, in quanto porto non sicuro, le Organizzazioni firmatarie dell’appello evidenziano la necessità che l’Italia e gli altri Stati coinvolti collaborino attivamente al completamento delle operazioni di soccorso con il rapido approdo in un porto sicuro di tutte le persone a bordo e chiedono al Presidente Conte di ricorrere alle sue responsabilità per fare sì che le operazione di sbarco possano essere condotte nelle prossime ore, assicurando l’opportuna immediata presa in carico dei minorenni ancora a bordo e di tutte le altre persone bisognose di cure e supporto. La lettera è stata firmata da:

A buon diritto

ACP – Associazione Culturale Pediatri

Amnesty International Italia

ANFAA – Associazione Nazionale Famiglie Adottive e Affidatarie

ANPEF – Associazione nazionale dei pedagogisti familiari

Arci

ASGI

Associazione Antigone

Associazione Antonia Vita – Carrobiolo

Associazione “A Roma, Insieme – Leda Colombini”

Associazione La Rosa Roja Onlus

Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII

Associazione 21 Luglio Onlus

CAMMINO – Camera Italiana avvocati per la persona, le relazioni familiari e i minorenni

Casa dei diritti sociali – FOCUS

Centro Astalli

CIAI – Centro Italiano Aiuti all’Infanzia

CINI – Coordinamento Italiano NGO Internazionali

CIR – Consiglio Italiano per i Rifugiati

CISMAI – Coordinamento Italiano dei Servizi contro il maltrattamento e l’abuso all’infanzia

Cittadinanzattiva

CNCA – Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza

Coordinamento Genitori Democratici – CGD

EDI Onlus

FCEI – Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia

Fondazione L’Albero della Vita

Fondazione Mission Bambini

Fondazione Roberto Franceschi Onlus

INTERSOS

l’abilità Onlus

La Gabbianella e altri animali Onlus

L’altro diritto Onlus

MAMI – Movimento Allattamento Materno Italiano OdV

Médecins du Monde – Missione Italia

Medici per i Diritti Umani

Medici Senza Frontiere

Oxfam

Salesiani per il Sociale APS

Save The Children Italia

SAO – Saveria Antiochia Osservatorio Antimafia

Senzaconfine

SOS Villaggi dei Bambini

Terre des Hommes

CINEMA LUMIERE RAGUSA

Fino a mercoledì 19 giugno sarà proiettato alle 18:30 e alle 21 il film “Beautiful boy” diretto da Felix van Groeningen, con Steve Carell e Timothée Chalamet, già protagonista di “Chiamami con tuo nome”. Chiuso lunedì 17 giugno (probabile chiusura anche mercoledì 19 giugno – per info chiamare il 3492249680).

FUORISTRADA E SOLIDARIETA’ A RAGUSA

Sabato 15 giugno l’associazione “Fuoristradisti Iblei Volontari Emergenza”, in collaborazione con il Sahara Club 4×4 di Ragusa, organizza insieme all’Anfass Onlus di Ragusa, la seconda edizione del tour in fuoristrada dedicato ai ragazzi, alle famiglie e ai collaboratori dell’Anfass. I partecipanti si sono dati appuntamento alle ore 8:30 nella piazzetta di Via Eugenio Criscione Lupis a Ragusa, presso la sede Anfass, da dove partirà, alle ore 9:30, la carovana di fuoristrada. I mezzi si dirigeranno verso Cava della Misericordia, Romitorio (ex convento benedettino), fiume Irminio (dalla Capinera al ponte di ferro) per concludere il percorso in Piazza Duomo alle ore 12:30. Le aziende del settore turistico di Ibla, Al Borgo, BiancoMangiare, Caffetteria Donnafugata, Gelati DiVini, San Giorgio e il Centro Commerciale Naturale Antica, offriranno ai partecipanti un girotondo di solidarietà, assaggi dei loro prodotti tipici che saranno gustati all’interno del patio di Palazzo Arezzo di Trifiletti. Dopo una breve visita del Circolo di Conversazione, ci sarà un giro con il Trenino Barocco per le vie di Ibla. E’ prevista la presenza del Sindaco di Ragusa Peppe Cassì, dell’Assessore Comunale Giovanni Iacono e del Magistrato della Suprema Corte di Cassazione Bruno Giordano.

DECIMA E ULTIMA PUNTATA DI BEDI TIEMPI SU TELE NOVA

La decima puntata della terza serie di “Vi cantu, vi cuntu, vi raccuntu” del gruppo Bedi Tiempi con l’attore dialettale Mario Tumino, il narrAttore Ciccio Schembari e i musicisti Pippo Cerruto, Luigi Zaccaria, Angelo Tidona, Alessandro Tidona e Roberto Barni andrà in onda domenica 9 giugno alle ore 13, lunedì 10 alle ore 8 e martedì 11 alle ore 20:30 su Tele Nova, canale 14, visibile nelle province di Ragusa, Catania, Siracusa e Caltanissetta.

Fenomeno caporalato, controllate due aziende agricole nel ragusano: in territorio di Ispica tutto in regola, a Santa Croce Camerina sono stati denunciati due titolari per sfruttamento della manodopera

La Polizia di Stato – Squadra Mobile e Commissariati di Comiso e Modica, in concorso con personale dell’ASP, dell’Ispettorato del Lavoro e della Polizia Locale, ha sottoposto a controllo più siti dove erano state installate delle serre per decine di migliaia di metri quadri. Sono stati controllati 35 lavoratori, 5 donne, 20 tunisini, 10 rumeni e 5 italiani, tutti assunti regolarmente. Mentre l’azienda di Marina di Marza è risultata un’azienda virtuosa, in quella di Santa Croce i lavoratori erano sottopagati e sfruttati, alcuni erano costretti, dallo stato di necessità, a vivere in strutture site all’interno dell’azienda: case abusive ma non in condizioni fatiscenti. Lo Spresal, deputato a riscontare le violazioni della normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, ha constatato diverse criticità che sono state sanzionate. Il Siav ha riscontrato in questo caso che le abitazioni avevano i requisiti minimi per ottenere l’idoneità alloggiativa seppur la Polizia Municipale ha verificato alcune irregolarità rispetto alla possibilità di destinare gli immobili a civili abitazioni. Al termine delle testimonianze dei lavoratori di origini tunisine, i datori di lavoro (un italiano ed un tunisino) sono stati denunciati per sfruttamento della manodopera.

FIACCOLATA CONTRO IL FEMMINICIDIO A RAGUSA, UNO SPECIALE SU TELE NOVA

Uno speciale con immagine e interviste realizzate in occasione della manifestazione indetta dal coordinamento donne della provincia di Ragusa andrà in onda sul canale 14 di Tele Nova, visibile nelle province di Ragusa, Catania, Siracusa e e Caltanissetta andrà in onda oggi, giovedì 30 maggio alle ore 20:30 e, in replica, venerdì 31 alle ore 8:00, 12:00,  21:00 e sabato primo giugno alle ore 8:30 e 13:30.

Atto intimidatorio ai danni di una sindacalista di Ragusa

La  segretaria provinciale della sigla sindacale Ugl Telecomunicazioni, ha denunciato in data 29 maggio di aver subito da ignoti la foratura del pneumatico della vettura personale all’interno dei locali sociali siti a Ragusa in Viale Europa. La signora afferma di non sapere, come denunciato presso la Questura, chi può aver perpetrato tale atto ma di aver comunque denunciato in Azienda negli anni vessazioni da quando ha iniziato la sua attività sindacale.

BEDI TIEMPI NONA PUNTATA

La nona e penultima puntata della terza serie di “Vi cantu, vi cuntu, vi raccuntu” del gruppo Bedi Tiempi con l’attore dialettale Mario Tumino, il narrAttore Ciccio Schembari e i musicisti Pippo Cerruto e Angelo Tidona andrà in onda domenica 2 giugno alle ore 13, lunedì 3 alle ore 8 e martedì 4 alle ore 20:30 su Tele Nova, canale 14, visibile nelle province di Ragusa, Catania, Siracusa e Caltanissetta.

CINEMA LUMIERE RAGUSA

Fino a mercoledì 5 giugno, escluso lunedì 3, sarà proiettato alle ore 18:30 e alle ore 21:30 Rocketman film diretto da Dexter Fletcher, con Taron Egerton e Bryce Dallas Howard. Rocketman racconta l’incredibile  storia del fantastico percorso di trasformazione del protagonista, da timido pianista prodigio Reginald Dwight a superstar internazionale Elton John.

Arrestati a Vittoria due incensurati per detenzione di un arsenale

La Polizia ha rinvenuto a Vittoria, 30 tra pistole, fucili e circa 2.000 munizioni di vario calibro. Alcune armi da guerra, dalle spiccate potenziali offensive, erano state modificate per renderle ancora più pericolose. Si tratta del più grosso sequestro di armi degli ultimi 20 anni. Gli uomini della Squadra Mobile e del Commissariato di Vittoria hanno arrestato padre e figlio, vittoriesi di anni 51 e 26 anni, di cui sono state fornite solo le iniziali B.R e B.S. All’interno di un loro garage, a poche centinaia di metri dal Commissariato di Vittoria, sono state trovate armi di ogni tipo, tutte detenute illegalmente. I poliziotti sono stati coadiuvati dalle Unità Cinofile della Polizia di Stato. La maggior parte delle armi era pronta all’uso e di pronto impiego in quanto già cariche e riposte in alcuni zaini da prelevare al momento del bisogno. I due svolgono l’attività di bracciante agricolo uno e di ragioniere l’altro (di fatto socio) di un’azienda per la commercializzazione di ortaggi al mercato ortofrutticolo di Vittoria, tanto da avere un altissimo tenore di vita: sono stati rinchiusi presso il carcere di Ragusa.

Manifestazione a Ragusa per ricordare Alice, Maria e Pamela

Mercoledì 29 maggio alle ore 20 in Piazza San Giovanni, nel trigesimo della morte di Alice, si terrà una manifestazione contro la violenza sulle donne, a cui hanno aderito donne, uomini e istituzioni, dopo l’appello lanciato sui social, a partecipare alla fiaccolata promossa da un Collettivo di Donne che si è organizzato del tutto spontaneamente per dire NO alla violenza nei confronti delle donne. Il corteo seguirà il percorso da Corso Italia, via Roma per arrivare alla rotonda Maria Occhipinti.

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