15-06-2025
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Archivio per il tag: ingalleria

ARRESTATO A VITTORIA RUMENO ACCUSATO DI TENTATO OMICIDIO

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La Polizia lo cercava da mesi, da quando il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale aveva comunicato la possibilità che il ricercato si trovasse in provincia di Ragusa, ma del 36enne Costica Sandu di 36 anni, condannato in Romania dal Tribunale di Neamt alla pena di cinque anni di reclusione perché ritenuto responsabile del reato di tentato omicidio commesso in patria nel 2013, si erano perse le tracce. Venerdì pomeriggio i poliziotti hanno fatto irruzione in una casa del centro storico a Vittoria dove negli ultimi giorni si erano concentrate le ricerche perché si era accertato che vi abitassero alcuni suoi familiari. L’uomo è stato trovato e non ha opposto resistenza. Costica è stato portato in carcere a Ragusa e messo a disposizione del Presidente della Corte di Appello di Catania.

NUOVO OSPEDALE DI RAGUSA, AL LAVORO COMMISSIONE ISPETTIVA E GUARDIA DI FINANZA

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L’Asp di Ragusa comunica che si è tenuta una riunione tecnica tra la Direzione Strategica Aziendale ed il tecnico esterno progettista dei lavori delle sale operatorie ing.  Antonio Basile. Alla riunione era stata invitata la ditta fornitrice delle UTA Sitalklima di Treviso che però ha disertato l’incontro. In qualità di uditori hanno invece partecipato la Commissione ispettiva dell’Assessorato regionale, guidata dall’avvocato Nicosia e composta dagli ingegneri Milazzo e Cassata, e la Guardia di finanza sotto la guida del Comandante Schiazzi con i propri CTU. La Direzione aziendale ha riconvocato per lunedì 10 luglio Sitalklima, l’ingegner Antonio Basile ed un nuovo partner aziendale pronto a subentrare nel lavoro di analisi ed eventuali interventi tecnici sulle UTA oggetto di disfunzione. «È intendimento della Direzione Generale giungere,  quanto prima,  al ripristino di condizioni ottimali di funzione dell’impianto che permettano la rimozione del blocco funzionale preventivo posto dalla autorità giudiziaria» dice il direttore generale dr. Maurizio Aricò. «Naturalmente come Azienda ci rivarremo su tutti i partner che verranno riconosciuti responsabili di forniture inesatte,  incomplete o di disfunzioni che siano risultate oggi responsabili delle prestazioni non ottimali dell’impianto; in particolare del gap tra valori minimi di legge, pur raggiunti, e i valori più sfidanti indicati in progetto, cui comunque fornitori ed installatori dovevano attenersi come da contratto, molti anni fa». Il Direttore dell’ufficio tecnico ing. Aprile ha dichiarato che l’Azienda sarà in condizione di presentare al comando dei vigili del fuoco la SCIA entro il 21 luglio, per poter rendere attiva la maggior parte del nuovo ospedale,  non oggetto di provvedimenti.

Caos Ospedali Ragusa, lettera dell’On. Digiacomo a Crocetta e Gucciardi

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Riceviamo e pubblichiamo:Caro Presidente della Regione e caro Assessore alla salute, la Sanità iblea sta vivendo uno dei momenti peggiori che ricordi e il mio ricordo comincia a essere lungo. Ma la cosa maggiormente sconfortante in tutto ciò, è che quanto è successo non è figlio dell’imperizia degli operatori o del malaffare (almeno fino a ora) o di ristrettezze di carattere economico: nossignore! Quello che è accaduto è figlio della supponenza, del dispregio del dialogo, della sfida alla ragionevolezza organizzato a tavolino.  Elementi, questi, che sono esattamente il contrario del buon senso ibleo, d’una fattiva e intelligente bonomia che ha reso la nostra terra fra le più attive ed evolute nel Mezzogiorno d’Italia. Oggi, però, la figura che abbiamo fatto e stiamo facendo è quella degli autentici imbecilli. Non ricordo casi analoghi in cui una festa grande, e cioè l’apertura d’un grande e moderno ospedale nel comune capoluogo costato 50 ml euro, si sia trasformata in una farsa grottesca pronta a degenerare in tragedia da un momento all’altro e nonostante il sottoscritto avesse prefigurato mesi prima quello che sarebbe potuto accadere. Come mai avevo intuito il pericolo? Doti magiche? Genialità innata? Macché! Solo il buon senso del vecchio amministratore locale che sa bene quanto complesse, delicate e lunghe siano le procedure autorizzative e le cosiddette “rifiniture” in un’opera grande e delicata che è un ospedale! I problemi sono immensi quando apri un campo di calcetto, figurarsi un grande nosocomio. Ma soprattutto, è quello il momento del dialogo serrato con le altre istituzioni giacché, se responsabilità ci devono essere, vanno prese concordemente insieme e poco conta qualche settimana di ritardo perché l’opera è lì, non la toglie nessuno, la “classe dirigente ” nel suo insieme se ne sta prendendo cura. Invece, al diavolo tutto questo, scavalcare il Sindaco, il Governatore, l’Assessore, scavalcare il Parlamento, Prefettura, Procura, Guardia di Finanza, diventa la parola d’ordine! La famosa delibera da 50.000 euro per la promozione del Giovanni Paolo II era stata sintomatica di un volere procedere ad ogni costo verso un disperato tentativo di rilanciare la propria carriera dall’andamento molto controverso (a partire da Firenze, dove incombeva un rischio di licenziamento, per finire a Ragusa, manager non riconfermato per valutazioni precise del governo, determinate anche da iniziative ispettive concluse ed ancora in corso…altro che promozione!). E mentre qui si rischia di morire un minuto sì è un minuto no perché, ad esempio, il cardiologo opera con un angiografo portatile, il manager arriva in reparto, rosa alla mano e sorriso smagliante, per rassicurare pazienti ed opinione pubblica che è tutto okay: le preoccupazioni sono solo frutto dei malpensanti, di settori deviati dell’opinione pubblica, della politica, del sindacato, della stampa. Vi ricordo, caro Presidente e caro Assessore, che appena qualche giorno fa, il dottor Aricò sosteneva di non volere pagare per scelte calate dall’alto. Non è che lo avete obbligato voi a aprire a ogni costo un ospedale incompleto? Che lo avete costretto, contro la sua volontà, a farci precipitare nella situazione più grave della Sanità nazionale? Conoscendovi, sono certo che non è così.  Per quanto mi concerne, giuro poi d’avere implorato che ciò non accadesse. Ora che però la frittata è fatta, e il dottor Aricò è un semplice commissario per l’ordinaria amministrazione, Voi valutate che sia invece il commissario adatto a svolgere il ruolo di normalizzatore della Sanità iblea; proprio lui che l’ha devastata, attentando alla sicurezza dei pazienti? Fate come ritenete opportuno: io ho tracciato il mio percorso e non intendo fermarmi. Cordiali saluti”. Firmato on. Giuseppe Digiacomo

Presentata a Ragusa la Summer school 2017

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Dal 30 agosto al 5 settembre si terrà la seconda edizione della “Summer school” organizzata dalla Fondazione San Giovanni Battista di Ragusa in collaborazione con la Struttura Didattica Speciale di Lingue e letterature straniere, Caritas diocesana di Ragusa, Scuola per Assistenti sociali “Francesco Stagno D’Alcontres”, PratiCare onlus e la Comunità di vita cristiana. La Summer school vede la partecipazione istituzionale del Servizio Centrale SPRAR, Prefettura di Ragusa, Libero Consorzio dei Comuni di Ragusa, Comuni di Ragusa, Modica e Comiso, degli ordini professionali degli Avvocati e degli assistenti sociali. Tema del percorso formativo sarà “Il viaggio: percorsi e mete” secondo i verbi indicati da papa Francesco: accogliere, proteggere, promuovere ed integrare. “Affronteremo temi di grande attualità – spiega Tonino Solarino, presidente della Fondazione – che hanno bisogno di risposte non banali. Nel nostro piccolo cerchiamo di offrire spazi di studi e di riflessioni perchè siamo convinti che le migliori rivoluzioni si facciano solo studiando. Per questo motivo abbiamo coinvolto docenti e testimoni di prestigio. Siamo felici del coinvolgimenti e della partecipazione degli Enti locali e delle Istituzioni”. “In un momento difficile per la vita del nostro ente – aggiunge Raffaele Falconieri, dirigente del Libero Consorzio dei Comuni di Ragusa – facciamo la nostra parte per incrementare il sistema di accoglienza nel territorio. In presenza di iniziative altamente qualificate, come la Summer school, noi volgiamo e dobbiamo essere presenti”. “Sono grato alla Fondazione – fa eco il sindaco di Comiso Filippo Spataro – perchè lavora attraverso i propri operatori per dare  speranza e serenità a chi scappa da situazioni drammatiche. Il Comune di Comiso ha sempre fatto dell’accoglienza un punto qualificante del proprio agire. Chi frequenterà la Summer school avrà strumenti in più proteggere i fratelli migranti dalle maldicenze, dai luoghi comuni che facilmente attecchiscono e che noi siamo chiamati a dissipare”. “La scuola per assistenti sociali – aggiunge Gian Piero Saladino, direttore della Stagno D’Alcontres – è presente perchè crediamo nelle esperienze di formazione e scambio di saperi interdisciplinari. Per noi è vitale puntare sul potenziamento dei nostri assistenti sociali. Da parte di tutte le istituzioni c’è il dovere di rispondere con elementi oggettivi, con competenza, senza emotività ai quesiti e ai dubbi che la presenza dei migranti fa sorgere”. Le lezioni verranno ospitate in massima parte presso l’Auditorium Santa Teresa di Ragusa Ibla, sede della Struttura didattica speciale. “Siamo lieti di fare la nostra parte – sottolinea il professore Santo Burgio, presidente della Struttura didattica – e di essere parte di questa rete. Affronteremo il tema del viaggio inteso come drammatico percorso dei migranti, ma anche come cammino di conoscenza reciproca. Oggi è forte la responsabilità di conoscere e il nostro impegno andrà in questa direzione”. Per partecipare alla Summer School è necessario far pervenire la scheda di iscrizione (scaricabile sul sito www.fsgb.it), debitamente compilata, entro il 30 luglio con oggetto “ISCRIZIONE ALLA SUMMER SCHOOL” a: [email protected]. La quota di partecipazione alla Summer School è di € 200,00 per ogni partecipante e l’iscrizione sarà formalizzata al momento del versamento tramite bonifico bancario intestato a Fondazione San Giovanni Battista, IBAN IT90H0503617000CC0001001974 causale: “Iscrizione Summer School”, indicando nome e cognome. Il numero di partecipanti previsto è fissato in un massimo di 30.

Sbloccare i lavori della stazione passeggeri di Pozzallo

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La prossima settimana, Dario Cartabellotta, commissario straordinario del Libero Consorzio comunale di Ragusa, convocherà una riunione con le parti sociali al fine di fare il punto della situazione sul completamento della stazione passeggeri che insiste, incompiuta nel porto di Pozzallo. Venerdì una delegazione della Cgil, della Fillea Cgil di Ragusa e della Camera del Lavoro di Pozzallo, ha promosso un sit davanti al cancello. “Dopo poco tempo dall’inizio, – sostengono Nicola Colombo e Franco Cascone rispettivamente, segretario della Cdl di Pozzallo e segretario generale della Fillea Cgil di Ragusa -, i lavori vengono fermati per motivi burocratici legati all’attività di un’impresa subappaltante. Ripresi i lavori, è stata realizzata poco meno del 70 per cento dell’opera, nuovi intoppi si sono creati per il pagamento dei SAL. I primi tre sono stati liquidati dall’ex provincia regionale di Ragusa, il quarto non è stato onorato per cui i lavori si sono bloccati. Si era scoperto, a suo tempo, che mancava nella progettazione l’impianto di climatizzazione”. “Occorre ripartire in fretta e completare l’opera – dichiara Peppe Scifo, segretario generale della Cgil di Ragusa presente al sit – in -, le istituzioni devono agire con speditezza per consentire un’immediata ripresa ei lavori secondo un crono programma certo. L’incontro, che fisserà per la prossima settimana il commissario Cartabellotta, potrebbe indicare la strada da percorrere per porre fine a questa defaticante telenovela”.

SCHEDINE E PRONOSTICI SUL WEB COME SFRUTTARLI E DOVE TROVARLI

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Sono ormai un numero sempre maggiore gli appassionati di scommesse sportive in Italia. Sono i dati ufficiali a dirlo con un aumento molto significativo negli ultimi anni, con il maggior incremento nel settore on line. A differenza di un tempo ora si può scommettere tutti i giorni senza dover più aspettare solo la domenica e grazie ad applicazioni mobili installabili su qualsiasi telefonino è possibile giocare H24 365 giorni l’anno senza dover sottostare ad orari e lunghe file dei centri scommesse. Tutto questo ha fatto in modo che tantissima gente si avvicinasse alle scommesse sportive e come sempre quando sale l’interesse per una cosa aumenta anche la richiesta di informazioni correlate come ad esempio i pronostici o schedine pronte. A differenza di un tempo quando si pensava che le scommesse sportive fossero un mero fatto di fortuna oggi si è consapevoli del fatto che per vincere alle scommesse sportive servono analisi e strategia.

Da qui sono nati in rete tantissimi siti di pronostici  che forniscono quotidianamente i pronostici calcio di oggi e dei giorni a venire divisi per categorie e competizioni così da trovare in qualsiasi momento i pronostici calcio che più ci interessano. Questi pronostici sono redatti da esperti del settore che hanno accumulato esperienza in anni di attività e che mettono a disposizione dei più i loro pronostici che molte volte si rivelano vincenti. Su questi siti si possono trovare tutte le informazioni di cui uno scommettitore necessita come ad esempio le statistiche sulle squadre e gli ultimi risultati per capirne il momento di forma e quale tipo di gioco attuano le due squadre oltre che alle probabili formazioni, gli infortunati dell’ultimo secondo oppure gli squalificati o scelte tecniche azzardate. Tutte queste informazioni sarebbero difficili da reperire tutte, ma su questi siti specializzati in pronostici si trovano tutte riassunte in un unico pronostico così da poter condividere il pronostico dell’esperto oppure prendere spunto dalle informazioni ricevute per elaborare un proprio pronostico.

Nessuno di questi siti è in grado di dare con certezza il risultato di un evento ma sono molto apprezzati in quanto grazie alle informazioni condivise riescono a far indirizzare il giocatore nella giusta giocata così da aumentare le proprie possibilità di vincita.

A GRANDE RICHIESTA SU TELE NOVA LE REPLICHE DI BEDI TIEMPI

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La sesta puntata di Bi cuntu… bi cantu… e vi raccuntu, la popolare trasmissione del gruppo poetico-narrativo-teatrale Bedi Tiempi, con Mario Tumino, Ciccio Schembari, Marinella Tumino, Enzo Trigili e Pippo Cerruto,   verrà replicata domenica 9 luglio alle 21 e alle 24 e lunedì alle 8, 14:30 e 18.

Modica, circonvenzione ad anziani. Arrestato Alfonso Buonaurio: sottratto oltre un milione di euro alle vittime.

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Aveva approfittato dello stato di solitudine di alcune signore anziane (per il momento accertate 2 vittime), ed era riuscito ad instaurare con loro un rapporto di fiducia tale da farsi perfino ospitare nella stessa casa e le aveva indotte a versare sul suo conto corrente o in contanti ingenti somme di denaro, anche simulando la necessità di interventi d’urgenza per gravi motivi di salute. Per questo motivo i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Modica hanno arrestato il 55enne Alfonso Buonaurio, napoletano, già noto alle forze di polizia, nei suoi confronti il G.i.p. del Tribunale di Ragusa ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per circonvenzione di incapace in concorso con altri soggetti non ancora identificati. Le indagini sono scattate da alcune segnalazioni ricevute dai Carabinieri da parte di alcuni direttori di istituto di credito circa movimenti sospetti sui conti delle vittime e dalla conoscenza che i militari dell’Arma hanno avuto, nel corso dei servizi esterni, dei comportamenti truffaldini tenuti dall’indagato in danno di soggetti anziani. I Carabinieri, dunque, hanno provveduto subito ad analizzare i movimenti bancari delle due vittime nonché a sentire i familiari di queste ultime, riuscendo così a quantificare parte delle somme lucrate dall’uomo, grazie anche alla documentazione acquisita da una delle anziane, in particolare diverse cambiali non valide firmate dall’indagato, per un valore di oltre un milione di euro. Il modus operandi del 55enne era sempre lo stesso, abusando dello stato di inferiorità psichica delle vittime, prima ne riusciva ad ottenere la fiducia, facendo leva sulla compassione e, successivamente, le induceva a versargli somme in denaro. Una volta acquisita la fiducia delle anziane, l’uomo gestiva tutti i loro interessi economici ed i movimenti di soldi e, per ottenere le somme di denaro utilizzava varie scuse, dalle spese mediche e sanitarie ai lavori di manutenzione e ristrutturazione delle abitazioni delle vittime, in un caso addirittura era riuscito a farsi canalizzare la pensione mensile di una delle anziane sul proprio conto. In breve tempo, il Bonaurio ha ridotto le vittime in uno stato di quasi indigenza assorbendo gran parte dei loro averi.

CAOS SANITA’ RAGUSANA, IL SINDACO DI MODICA CHIEDE UN VERTICE TRA I PRIMI CITTADINI

GN4_DAT_11074500.jpg--trasferimento_dei_reparti__sanita_in_tilt_a_ragusa__cronaca_di_un_caos_annunciatoIn accordo con il collega vittoriese, Giovanni Moscato, il Sindaco di Modica, Ignazio Abbate, ha chiesto al Primo Cittadino di Ragusa, Federico Piccitto,  l’opportunità di convocare la conferenza dei Sindaci, relativamente agli ultimi avvenimenti riguardanti il dimensionamento della rete ospedaliera e la chiusura dell’Ospedale di Ragusa e, l’impossibilità degli Ospedali di Modica e Vittoria a poter gestire il flusso di utenza che è di fatto aumentato pericolosamente in maniera esponenziale, al limite dell’ingestibilità.  “Intendiamo manifestare – commentano i due Sindaci – a nome nostro e delle Amministrazioni Comunali che rappresentiamo, la ferma contrarietà a quanto sta accadendo in questo momento nella gestione dei servizi sanitari in Provincia di Ragusa. La totale confusione che sta sconvolgendo l’assetto sanitario, ha messo a dura prova il personale sanitario tutto che continua a lavorare senza alcuna programmazione e pianificazione dei servizi, con turni massacranti che mettono in pericolo anche la salute del paziente. Per tutte queste ragioni riteniamo necessario ogni forma di chiarimento, che possa una volta per tutte, definire il futuro della nostra sanità. A tal fine, si chiede la convocazione della conferenza dei Sindaci, alla presenza dei vertici provinciali dell’Asp n. 7 e dei tre Direttori Sanitari degli Ospedali di Modica e Scicli, Ragusa e Vittoria – Comiso per sentire direttamente dai diretti interessati le problematiche e le possibili vie d’uscita da questa crisi mai prima registrata nella nostra provincia. Auspichiamo che il Governo Regionale prima e il Governo Nazionale poi, intervengano per mettere fine a questa brutta vicenda sanitaria provinciale che ad oggi non vede una fine”.

E’ INIZIATO IL PROCESSO D’APPELLO A VERONICA PANARELLO

Veronica-a-casa.-con-la-polizia.3-2E’ cominciato a Catania il processo di secondo grado, davanti alla Corte d’assise d’appello, a Veronica Panarello, accusata dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere del figlio Loris, di otto anni. La donna è stata condannata a 30 anni di reclusione dal Gup di Ragusa Andrea Reale il 17 ottobre dello scorso anno a conclusione del processo col rito abbreviato condizionato a una perizia psichiatrica. Secondo quanto riferito dal suo legale, l’avvocato Francesco Villardita, Veronica Panarello partecipa all’udienza che si celebra a porte chiuse. Cinque giorni fa Veronica Panarello è stata autorizzata dalla corte d’assise d’appello a pregare sulla tomba di Loris. L’avvocato Francesco Villardita legale di Veronica Panarello ha dichiarato: “Ho visto Veronica Panarello una settimana fa – ha aggiunto il penalista – e non c’è nessun tipo di modifica nella propria versione dei fatti. Dice quello che ha sempre detto: ‘Io voglio pagare per quello che ho fatto ma assieme a me deve pagare il reale responsabile’, che lei ha indicato da sempre nel suocero. Vedremo”.

PARCO DEGLI IBLEI, IL PRESIDENTE DEL CONSORZIO MONTI IBLEI CHIEDE AL COMMISSARIO CARTABELLOTTA DI INSERIRE ANCHE I CONSORZI DOP E IGP NEL TAVOLO TECNICO

Il presidente Giuseppe Arezzo (1)I consorzi Dop e Igp sono chiamati a svolgere un ruolo prioritario nelle procedure per la nuova perimetrazione del Parco degli Iblei. E’ la sollecitazione che arriva dal presidente del consorzio Dop Monti Iblei, Giuseppe Arezzo, il quale chiarisce le motivazioni di una richiesta rivolta, nello specifico, al commissario straordinario del Libero consorzio comunale, Dario Cartabellotta, individuato come guida del gruppo di lavoro sul Parco degli Iblei istituito a Palermo dopo il vertice delle scorse settimane. “Il Parco – chiarisce Arezzo – può fornire una grande opportunità nella valorizzazione dei prodotti di qualità e di eccellenza. E siccome i consorzi hanno soprattutto un compito di tutela, oltre che di esaltazione delle peculiarità produttive degli associati, è chiaro che il suddetto percorso deve riguardarci da vicino. Il Parco, d’altronde, non deve essere vissuto come uno spauracchio finalizzato a ingessare il territorio. Anzi, tutt’altro. Ci sono le premesse affinché possa rilanciarne le sorti. E’ chiaro che se, all’interno del Parco, ci sono zone vincolate per motivi archeologici, e quindi sottoposte alla vigilanza della Soprintendenza, o perché aree Sic o in quanto ambito di rispetto territoriale e ambientale, le stesse non dovranno essere intaccate. Per tutto il resto, sbaglia chi dice che seguiranno lo stesso destino, come se, insomma, fossero vincolate. Ma, anzi, si potrà e si dovrà fare, tutto ciò nel rispetto dell’agricoltura e dell’ambiente”. Il presidente Arezzo, poi, lancia un appello pressante. “Occorre che, in questa circostanza, i nostri politici dimostrino quanto siano bravi – aggiunge – facendo in modo che la governance del parco sia allocata a Ragusa. Per dare modo agli agricoltori interessati di espletare le proprie pratiche in zona senza sprecare denaro e risorse andando in giro a Catania o a Siracusa”. Ma Arezzo va giù duro contro chi da anni  vede il Parco come una iattura e dichiara: “Il terrorismo psicologico nei confronti degli operatori agricoli da parte di qualche politico della nostra zona, vale la pena di essere dimenticato in fretta”.

 

 

Decimo anniversario di ordinazione Episcopale per Monsignor Cuttitta

Invito (5)In occasione del X anniversario dell’Ordinazione Episcopale del Vescovo della Diocesi di Ragusa Mons. Carmelo Cuttitta, la Chiesa renderà grazie al Signore con una concelebrazione eucaristica nella Cattedrale San Giovanni Battista, questo venerdì 7 luglio alle ore 20:00. Nel 2007 nella Basilica – Cattedrale di Palermo il Vescovo Carmelo riceveva la Consacrazione Episcopale dall’arcivescovo Paolo Romeo. Ricevendo la pienezza del Sacramento dell’ Ordine, il Vescovo viene configurato a Cristo in forza di una grazia speciale dello Spirito Santo, per servire da strumento di Cristo per la sua Chiesa.

 

 

SEQUESTRATI BENI PER 500.000 EURO A UN IMPRENDITORE VITTORIESE RESPONSABILE DI EVASIONE E FRODE FISCALE

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La Guardia di Finanza ha eseguito un sequestro nei confronti di un imprenditore di Vittoria operante nel settore della fabbricazione e commercializzazione di imballaggi per prodotti ortofrutticoli che, mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti ha presentato dichiarazioni dei redditi fraudolenti per diverse annualità. I finanzieri, nell’esecuzione del decreto emesso dal GIP di Ragusa, Dr.  Reale, hanno sottoposto a sequestro preventivo beni immobili, autovetture, depositi bancari e postali, nonché polizze assicurative per circa 500.000 di euro. L’importo del sequestro corrisponde pertanto alle imposte complessivamente evase sia in materia di imposizione diretta che in materia di imposta sul valore aggiunto.

CAOS SANITA’ IN PROVINCIA DI RAGUSA, LA SENATRICE PADUA HA CHIESTO ALLA MINISTRA DI INVIARE UNA ISPEZIONE

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La senatrice Venera Padua ha chiesto alla ministra della Salute Beatrice Lorenzin l’invio di una ispezione in provincia di Ragusa alla luce delle gravi segnalazioni che continuano ad arrivare sul fronte sanitario da parte di medici, operatori del settore e, soprattutto, pazienti. “La situazione è drammatica – sottolinea la senatrice – tra primari alle prese con enormi difficoltà, disagi a ripetizione, reparti che non si trovano e servizi paralizzati. Ed è per questo che ho rappresentato di persona alla ministra la necessità immediata di fare chiarezza. Ho seguito in questi giorni l’evoluzione della vicenda e già avevo sollecitato l’assessore regionale Baldo Gucciardi ad intervenire. Sono tornata a farlo proprio questa mattina. Durante l’interlocuzione con la ministra, abbiamo contattato telefonicamente l’assessore Gucciardi il quale ha spiegato alla rappresentante del Governo che lui si sta occupando di seguire di persona quello che sta accadendo. In ogni caso ho sollecitato delle risposte decisive. E, soprattutto, chiesto di valutare di non far proseguire più nessun tipo di azione all’attuale manager e di nominare, piuttosto, un commissario oppure un altro manager che si intesti questo difficile percorso scevro da ogni tipo di condizionamenti, con notevole professionalità e con la dovuta autorevolezza. L’apertura del nuovo ospedale di Ragusa avrebbe dovuto essere un momento di crescita per la Sanità dell’intera provincia iblea e non creare, come sta succedendo, uno stato di emergenza continuo. Quanto stiamo dicendo non serva a determinare altri allarmismi ma ad evitare che una situazione già delicata, resa ancora più complicata dall’entrata nel vivo della stagione estiva e quindi dal conseguenziale incremento degli sbarchi al largo delle coste iblee, possa diventare ulteriormente pesante”.

Stazione passeggeri Porto di Pozzallo, sit in di protesta per il suo completamento

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Riceviamo dai Segretari Generale Cgil di Ragusa Giuseppe Scifo, Cdl di Pozzallo Nicola Colombo, Generale Fillea di Ragusa Franco Cascone e pubblichiamo: “Un anno fa, esattamente l’8 luglio 2016, scadeva il termine per la fine dei lavori di costruzione della stazione passeggeri nel Porto di Pozzallo, e oggi a distanza di un anno non abbiamo nessuna notizia sul completamento dei lavori. Oltre al mancato completamento dell’opera ci preoccupa la situazione di stallo che persiste ancora oggi nel cantiere. Non sappiamo di preciso come e quando sarà consegnata l’opera, sappiamo di certo che anche per questa stagione estiva al porto di Pozzallo non ci sarà la stazione e i passeggeri che lì vi transitano sono privi di servizi, anche quelli essenziali. La realizzazione della stazione passeggeri nel Porto di Pozzallo ha avuto un iter tormentato da ritardi dovuti alla mala gestione dei lavori, infiniti contenziosi compresi problemi di irregolarità amministrativa. Lo scorso gennaio (2017) avevamo appreso con grande soddisfazione lo stanziamento di circa 250mila euro da parte dell’ente appaltante, il Libero Consorzio Comunale di Ragusa (ex provincia) pensando che fosse stato l’atto finale che avrebbe portato a termine i lavori prima dell’inizio della stagione estiva. E invece purtroppo ancora una volta siamo di fronte all’ennesima disfatta. I passeggeri, soprattutto quelli diretti e provenienti da Malta, circa 100mila ogni anno, che giungono al Porto di Pozzallo non trovano ancora nessun servizio, nessun comfort e non saranno avviate le attività commerciali ed economiche previste dentro la stazione passeggeri. La realizzazione di quest’opera è strategica per Pozzallo e per tutto il territorio.  Serve riavviare subito i lavori per portarli al termine,  anche per evitare che quanto già realizzato possa finire in malora. Questo in parte è accaduto e accade ancora; nell’aria del cantiere si possono  vedere i materiali utilizzati per la coibentatura del tetto rimossi dal vento e sparsi e resi inutilizzabili. Questo a dimostrazione del fatto che i ritardi creano un impatto economico negativo a 360°, perché occorre ristrutturare parti già realizzate e per tutte le mancate opportunità legate alla messa a regime della stazione. Attualmente chi arriva nel Porto si trova davanti uno scenario desolante dove manca tutto comprese la attività di informazione e promozione del territorio. Adesso basta! Occorre ripartire in fretta e finire l’opera. Non è possibile continuare a sopportare quest’andazzo generale delle cose. Le istituzioni devono agire immediatamente per un’immediata ripresa dei lavori secondo un cronoprogramma certo. La Cgil da anni impegnata su questo fronte non assisterà passivamente all’ennesima disfatta e incompiuta in ambito infrastrutturale nel nostro territorio. Venerdì 7 luglio alle ore 10:00 un sit–in di protesta davanti al cancello d’ingresso della stazione passeggeri del porto di Pozzallo al fine di sensibilizzare la cittadinanza, l’opinione pubblica sulla gravità della situazione e chiedere l’impedita ripresa dei lavori per il completamento della stazione passeggeri”. Firmato Cgil, Giuseppe Scigo, Nicola Colombo, Franco Cascone.

Ricercatori coordinati dal ragusano Stefano Pluchino, dalle cellule staminali neurali una scoperta che potrebbe portare allo sviluppo di nuove strategie terapeutiche anche nella sclerosi multipla

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Condotta presso il Wellcome Trust-MRC Stem Cell Institute di Cambridge dal dottor Nunzio Iraci e coordinata dal dottor Stefano Pluchino, una ricerca di base partita dallo studio dei meccanismi di signaling delle cellule staminali neurali. Diversi i risvolti anche per il trattamento delle leucemie e di alcune malattie autoimmuni come la sclerosi multipla. Il ragusano Stefano Pluchino da diversi anni studia il ruolo delle terapie con cellule staminali neurali nel trattamento di condizioni come la sclerosi multipla. Gli studi del dottor Pluchino, neurologo e ricercatore, hanno svolto un ruolo essenziale nello sviluppo dei primi studi di fase I recentemente iniziati nelle forme progressive di sclerosi multipla. L’ultima delle pubblicazioni del suo team è apparsa in questi giorni sulla prestigiosa rivista Nature Chemical Biology. Si tratta di uno studio di base che rivela una funzione mai immaginata prima per gli exosomi delle cellule staminali neurali. «Da alcuni anni ormai – ha dichiarato Stefano Pluchino – studiamo gli exosomi delle cellule staminali neurali, perché siamo convinti che gli exosomi svolgano una funzione importante nei meccanismi di signaling in condizioni complesse come ad esempio i trapianti, e immaginiamo che il chiarimento dei meccanismi di signaling possa permettere lo sviluppo di protocolli di terapia disegnati attorno alla malattia, e in ultima analisi attorno al paziente. Sono le basi di quella che adesso è nota a tutti come precision medicine o medicina di precisione».

Arrestato un imprenditore agricolo per sfruttamento di manodopera, controllate nove aziende nei territori di Santa Croce, Modica, Vittoria e Acate

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La Squadra Mobile di Ragusa è stata impegnata nell’ambito dell’operazione nazionale “Freedom”, unitamente alle Squadra Mobili di Caserta, Foggia, Latina, Potenza e Reggio Calabria. L’obiettivo era il contrasto dello sfruttamento di migranti irregolari costretti per pochi euro a lavorare con orari pesantissimi, in condizioni anche igieniche disumane, senza alcun giorno di riposo o altro diritto garantito. Fenomeno criminale diffuso soprattutto in Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Puglia e Sicilia e tipico prevalentemente del settore agricolo. Undici persone sono state denunciate per sfruttamento della manodopera e, nel caso più grave registrato a Vittoria, si è proceduto all’arresto di Francesco Miccichè, 55 anni di Vittoria. L’uomo è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. Gli operai ascoltati dagli investigatori della Squadra Mobile di Ragusa sono stati concordi nel riferire di lavorare presso l’azienda di Miccichè e che proprio costui, offriva loro di dormire in casette fabbricate senza alcun minimo rispetto delle normative sull’edilizia oppure li prelevava presso i loro domicili, forniva le indicazioni, impartiva gli ordini, organizzava il lavoro all’interno dell’azienda e li pagava. Gli operai riferivano inoltre di svolgere le mansioni di bracciante agricolo addetto alle colture in serra, di lavorare almeno 8 ore al giorno per una paga giornaliera di 25,00 euro (non 59 così come previsto) corrisposti ogni settimana con denaro contante, di non godere di nessun periodo di ferie e non aver mai frequentato un corso sulla sicurezza o una visita medica.

ARICO’ E LA ROSA NEL DIDIETRO

IMG_0651Quand’è che la democrazia perde di peso? No, non è solo corruzione, classe politica fiacca, mediocre e distratta, sconfitta di orizzonti politici, dipende più che altro dalle forme linguistiche che usiamo per raccontare i fatti: più ci si avvolge nel marasma delle parole più si nascondono i valori e poi pure le idee ed i pensieri e tutto si confonde. Sta accadendo in queste settimane a Ragusa con il nuovo ospedale – una struttura né amata né desiderata dai ragusani, ma imposta e quindi entrata a forza nelle nostre vite per decenni soddisfatte e orgogliose dei due vecchi ospedali – dove un fatto personale ossia l’esigenza del manager Aricò di inaugurare la struttura in coincidenza con la fine del suo mandato è stato pasticciato con un’azione  gestionale, e il trasloco si è trasformato in una babele. Aricò non poteva ammettere di agire con fretta per furia egotica e quindi rassicurava la comunità trovando i soliti entusiasti del potere che plaudivano contando i giorni e le ore – ad un tratto si disse che ne mancavano ormai solo dieci per giungere al trionfo – ed i dubbiosi venivano chetati dall’entusiasmo e la collettività doveva credere nel prodigio di efficacia e gioire e non gufare e contagiarsi di felicità. Nemmeno finanzieri, magistrati e carabinieri e sigilli e collaudi da ricontrollare e analizzare son riusciti a riportare la lucidità di giudizio, e si è voluto credere che Aricò non fosse poi stato mandato via di malo modo da Ragusa e c’è persino stato, nell’apoteosi di questo ossequio alla forma ufficiale di un potere fortissimo come quello rappresentato dalla sanità, quasi un sospiro di sollievo quando si è saputo che il trasferimento a Palermo non era immediato e che si concedeva una proroga sino ad agosto. data ancora utile per il lieto evento inaugurale. Anche il prudentissimo sindaco Piccitto, geneticamente democristiano, ha atteso il collasso finale dell’operazione per scagliarsi contro il manager mentre avrebbe dovuto dirgliene di santa ragione una settimana prima invece di conformarsi allo stile del momento. E’ inutile soffermarsi poi sul solito Nello Dipasquale che padroneggiando la lingua dell’inganno, quella forgiata e sfruttata dalla politica che egli ben incarna, cavalcava l’onda spiegandoci come Aricò fosse stato premiato dal trasferimento a Palermo – ora però non c’è traccia del nostro deputato… e ai nostalgici di buon cuore non rimane altro che affidarsi alla umanità di qualche Ong in caso di avvistamento nel Mediterraneo. Il disastro è totale e dio ci aiuti e non ci faccia prendere un coccolone. Aricò sempre sorridente ha disposto il dietrofront e gli ospedali si sono frantumati. Ci vorrebbe Emergency per salvarci se è vero, com’è vero, che i bisturi non possono essere sterilizzati essendo ormai gran parte delle apparecchiature lassù a Cisternazzi. Arico però comunica ancora nella sua lingua, quella incredibile, ed invia oggi una foto di una sua visita ad una puerpera col fanciullino in grembo nell’atto di porgerle una rosa: è l’amore, la pace, la serenità, la finzione scenica. E allora cambiamo linguaggio di botto e sputiamo  la verità. Che se la infili nel didietro, la rosa,  il nostro manager, con la speranza che qualche spina gli faccia da spinta propulsiva per farlo correre più lontano possibile dai nostri luoghi. Ripristinato il senso delle cose, quelle cattive, quelle sbagliate, quelle false, in qualche modo ci arrangeremo ricominciando dalle parole, quelle vere, quelle sincere. Ed ora buona fortuna a tutti, resistiamo e occhio ai nostri malandati corpi: la sanità ragusana non è proprio al massimo di questi tempi.

Ragusa, prende fuoco discarica Cava dei Modicani

Incendio Cava dei Modicani

Un incendio è divampato nel primo pomeriggio di martedì nella discarica di ‘Cava dei Modicani’, sulla s.p. Ragusa – Chiaramonte Gulfi. Il pronto intervento della Polizia Provinciale, che ha chiesto l’immediato intervento dei Vigili del fuoco, nonché il collaudato sistema antincendio della stessa discarica, hanno permesso di domare le fiamme nel giro di un’ora. L’incendio è stato subito circoscritto e non si registrano danni alle strutture. Proprio in questi giorni è attivo il nuovo impianto di compostaggio. Sulle origini dell’incendio spetterà ai Vigili del fuoco verificare se vi sono tracce di liquido infiammabile, anche se la causa dell’autocombustione sembra molto improbabile.

INCENDIO DI CHIARAMONTE, GIOVANNI IACONO PROPONE LA VIGILANZA DELLA POLIZIA PROVINCIALE

incendio-chiaramonte-3-330x248Dopo l’incendio della pineta di Chiaramonte alcuni componenti della lista civica ragusana Partecipiamo, che ha come leader Giovanni Iacono, e come principio fondante l’ambientalismo, hanno scandagliato le varie zone rimaste integre dal devastante rogo. Sono tutte le zone delle cave naturalistiche, dove negli anni scorsi prima dell’estate venivano ripuliti i viali parafuoco e i bordi delle trazzere limitrofe ai viali parafuoco che portano alle masserie. Questo quel che si è visto e che ora si descrive: “Siamo a luglio ed abbiamo constatato che quest’anno a cava misericordia, cava volpe, cava paradiso, non è stato effettuato alcun intervento di prevenzione. Vi sono dei criminali in libertà che possono tornare a completare “l’opera”. E’ necessario che vengano realizzati in tempi immediati i viali parafuoco e ripulite le trazzere. E’ indispensabile presidiare, costantemente, tutte le zone boschive e le cave naturalistiche ed è un compito dei cittadini ma anche delle pattuglie delle forze dell’ordine”.  Giovanni Iacono, capogruppo al Comune di Ragusa, quindi dichiara: “Purtroppo tra le tantissime scelte scellerate che i governi hanno compiuto nel campo ambientale una ha riguardato, a livello nazionale, la soppressione del Corpo Forestale dello Stato. Un solo elicottero, come si sa,  andava avanti e indietro dalle zone avvolte dalle fiamme e la diga di S.Rosalia caricando in un tempo straordinariamente breve 8.000 litri di acqua. Il tempo di andata, caricamento, ritorno, scarico e ripartenza era di 7-8 minuti. E così per ore ed ore. Lavoro eccellente dei forestali, delle forze dell’ordine, dei volontari ma adesso dobbiamo pensare a salvare il salvabile e quindi chiediamo, con forza, anche l’impiego per la vigilanza di tutte le forze dell’Ordine ma, in modo particolare, della Polizia Provinciale, che ritengo molto indicata per questo tipo di vigilanza. I compiti della Polizia provinciale non possono limitarsi alle strade provinciali ma possono, in casi così straordinari,  estendersi a tutte queste zone naturalistiche il cui territorio ricade nei Comuni che compongono  il Libero consorzio dei Comuni”.

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