28-03-2024
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LA PASSALACQUA RAGUSA QUARTA ALLE FINALI NAZIONALI DI BORMIO

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Per soli tre punti, 50 a 53, la formazione Under 14 della Passalacqua perde la finale per il terzo e quarto posto con la Virtus Trieste e si classifica dunque quarta alle finali nazionali di Bormio. Si è trattato in ogni caso di un grande risultato per le giovani aquilotte allenate dal trio Curella, Vicari e Baglieri, che tornano a casa con la consapevolezza di avere disputato un torneo al meglio delle proprie possibilità e di potere essere annoverate tra le primissime formazioni italiane della categoria. “Forse con un pizzico di fortuna in più e un pizzico di stanchezza in meno – commentano i tre allenatori – staremmo qui a parlare del terzo posto, ma si è trattato comunque di un grande risultato che ci ha visti giocare alla pari con le massime realtà giovanili del basket femminile italiano. Siamo davvero molto soddisfatti soprattutto per l’esperienza che hanno potuto fare queste ragazze che è stata davvero delle più importanti, oltre che per il risultato che è stato storico”. Questo il tabellino dell’incontro: Bucchieri 21, Gurrieri 12, Olodo 8, Trovato 7, Mallo 2, Ianelli, Mazza, Occhipinti, Antoci, Menghistu, Lauria, Roccasalvo.

La misura è colma!!!! Si faccia chiarezza su  questa squallida vicenda relativa all’apertura del nuovo ospedale di Ragusa.

 

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Riceviamo da Maurizio Tumino, consigliere comunale di Ragusa, gruppo  Insieme, e pubblichiamo: “La città di Ragusa è priva, oggi, di un presidio ospedaliero pronto a fornire soluzioni adeguate non solo alle emergenze ma anche purtroppo alle situazioni ordinarie. Avevamo nei giorni scorsi, confortati anche dalle prese di posizioni ufficiali rese dall’Asp di Ragusa, esortato il dr. Arico’ ad andare avanti senza tentennamenti con la massima attenzione e nel rispetto delle procedure di legge. Ogni giorno che passa, però, ci riserva nuove sorprese. Siamo passati da due piccole stanze messe a disposizione alla Guardia di Finanza per conservare alcuni documenti al sequestro preventivo di due sale operatorie, della sala parto della terapia intensiva cardiologica e della rianimazione perché le unità di trattamento aria richiedono settaggi ed accorgimenti che non sono ritenuti di sufficiente garanzia per l’uso continuativo. Si fa a gara in questi giorni per attribuirsi i meriti di quanto fatto senza, invece, pensare ai demeriti che sono eppure tanti. L’on. Dipasquale, dopo avere abbandonato la città per soddisfare le sue personali ambizioni e aver fatto di tutto per consegnarla al movimento cinque stelle che ha dimostrato, tra l’altro, tutta la sua inadeguatezza nel governare il territorio, prova a farsi perdonare il suo manifesto disinteresse nei confronti della città, nell’ultimo scorcio della sua esperienza parlamentare, ancora una volta provando a prendere in giro Ragusa e i Ragusani. In questi giorni ha voluto evidenziare alla città che il risultato di oggi è frutto della sinergia e dell’assoluta determinazione del proprio manager di riferimento congiuntamente alla propria azione e a quella dell’onorevole Digiacomo. La verità, purtroppo è un altra ed è sotto gli occhi di tutti. Oggi viviamo una situazione paradossale, di disagio assoluto in merito alla questione più importante che è quella della salute pubblica e occorre dare soluzione al problema immediatamente. Intervenga con autorevolezza davvero il Sindaco come massima autorità sanitaria, il Prefetto, la deputazione, l’autorità giudiziaria e chiunque abbia titolo perché a questo scempio venga messa la parola fine. Si faccia tutto nel rispetto assoluto delle norme e a garanzia della salute di tutti ma si faccia presto. Oggi i disagi dei pazienti, sopiti ieri perché magari speranzosi di ricevere un servizio migliore, sono in procinto di trasformarsi in ribellione. E questo davvero non si può sopportare, ne tantomeno si deve permettere! Noi esigiamo, come semplici cittadini e come rappresentanti delle istituzioni, una data certa sull’apertura del nuovo ospedale. Non siamo disposti ad attendere oltre”. Firmato Maurizio Tumino cons. comunale Ragusa.

Trasferimento Ospedale Ragusa,  Scifo Cgil: siamo al caos, serve nominare un commissario

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Riceviamo dal Segretario generale Cgil di Ragusa Giuseppe Scifo e pubblichiamo: “Si fa sempre più grave la situazione degli ospedali ragusani a causa del trasferimento dei reparti verso il nuovo ospedale Giovanni Paolo II. La notizia ufficiale di ieri parla del sequestro preventivo da parte della Guardia di Finanza, su provvedimento della Procura, di due sale  operatorie, del blocco parto, dei locali dell’unità di terapia intensiva e coronarica e della rianimazione del nuovo ospedale Giovanni Paolo II. Una situazione di fatto degenerata nel caos. Già da qualche giorno si è percepita la situazione di gravità dopo le prime fasi di trasferimento dei reparti effettuate con fretta e una programmazione di sicuro non all’altezza della complessità. Infatti, l’intervento della Procura a tutela della salute pubblica è dettato dal fatto di aver riscontrato e accertato difformità di funzionamento negli impianti di climatizzazione e antincendio annesse alle strutture mediche. Una situazione di anomalie e difformità che espongono a rischi i pazienti, i lavoratori e gli utenti del nuovo ospedale. Una situazione generata dalla scelta dei vertici dell’Asp 7 di precedere frettolosamente all’inaugurazione del nuovo ospedale. Si è agito rincorrendo i tempi e sottovalutando i rischi connessi a un’operazione tanto complessa, come quella del trasferimento delle strutture ospedaliere, che presuppone prima di tutto un’attenta programmazione nel rispetto di tutte le conformità legate alla salute e sicurezza degli utenti e la gestione di un crono programma adatto e coerente. Di fatto siamo ora di fronte ad un contesto  in cui le vecchie strutture sono mobilitate, mentre quelle nuove non possono essere attivate. Il rischio è quello del perdurare di una situazione di “vuoto sanitario” quindi di pericolo per i cittadini che necessitano di rivolgersi alle strutture ospedaliere ragusane. Chiediamo che sia subito nominato un commissario ad acta per il trasferimento delle strutture verso il nuovo ospedale di Ragusa Giovanni Paolo II. Ci rivolgiamo all’Assessore Regionale e al Ministro alla Salute affinché, nel più breve tempo possibile, si possa incaricare un commissario idoneo, sotto il profilo professionale, alla gestione di questa fase delicatissima per l’intera sanità iblea”. Firmato Giuseppe Scifo Segretario generale Cgil di Ragusa

ARRESTATO VITTORIA, CON UN CEFFONE MANDA IN OSPEDALE GIOVANE RUMENA

stampa del 01.07.2017

“Fratture multiple massiccio facciale” e prognosi di 45 giorni salvo complicazioni, questo il contenuto del referto medico col quale i sanitari del pronto soccorso dell’ospedale di Vittoria, si sono pronunciati prestando le cure ad una giovane rumena.   La segnalazione per “lite in famiglia” era giunta al 113 e le Volanti del Commissariato di Polizia di Vittoria sono arrivate sul posto, un’abitazione del centro cittadino. La porta era aperta e all’interno della camera da letto la scena che si è presentata ai poliziotti è stata drammatica: riversa sul giaciglio una giovane donna rumena in preda a fortissimi dolori, col volto tumefatto e con evidenti segni di fratture ossee, adagiato accanto a lei un bimbo di appena quattro mesi, che si apprenderà essere il figlio della stessa e del compagno violento che con una violentissima manata le aveva procurato quelle gravi lesioni. L’autore di tanta violenza stava in corridoio: i poliziotti lo hanno bloccato e ammanettato. E’ stato necessario l’intervento del 118 e poi le cure e l’attivazione del codice rosa. L’uomo, condotto in Commissariato, ha 30 anni e precedenti di polizia per il reato di rissa. Dopo il fotosegnalamento di Polizia Scientifica è stato tratto in arresto essendo ritenuto responsabile di lesioni personali gravi ai danni della compagna convivente. Le indagini hanno consentito di ricostruire i fatti: la lite sarebbe scoppiata per futili motivi; la donna aveva rimproverato l’uomo perché lo stesso, la notte prima, era stato fuori casa ed era rientrato in tarda mattinata completamente ubriaco; non sopportando di essere rimproverato, lui l’aveva colpita al viso con un violento ceffone. Raccapricciante la condizione di debolezza psicofisica della donna, che nonostante le gravi lesioni ha rifiutato il ricovero per la necessità di accudire il bimbo neonato e che si è rifiutata di sporgere denuncia contro l’uomo, peraltro inutile in questo caso in cui la procedibilità è prevista d’Ufficio, per il timore che l’uomo, una volta arrestato non potesse più lavorare e provvedere al mantenimento suo e del figlioletto atteso che è disoccupata e non possiede mezzi autonomi di sostentamento. Tuttavia la drammatica vicenda vissuta l’ha vista implorare i poliziotti affinché all’uomo venisse impedito di avvicinare lei ed il bambino. L’associazione “Il Filo di Seta” ha preso in carico la situazione ed ha assicurato ogni possibile assistenza e sostegno.

 

Replica quinta puntata Bedi Tiempi

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Domenica 2 luglio alle ore 21 e alle 24 e lunedì 3 alle 8, alle 14,40 e alle 18 va in onda su Tele Nova la replica della quinta puntata della trasmissione Bi cuntu… bi cantu… e vi raccuntu con il gruppo poetico-narrativo-teatrale Bedi Tiempi.

Indagato Aricò manager dell’Asp di Ragusa, M5S all’Ars: subito revoca dell’incarico

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I deputati all’Ars del Movimento 5 Stelle, Vanessa Ferreri e Francesco Cappello, hanno inviato una nota al Presidente della Regione Crocetta e all’assessore alla Salute Gucciardi per chiedere la revoca immediata dell’incarico di direttore generale e di imminente commissario straordinario al manager Maurizio Aricò. “Aricò risulta infatti indagato per interruzione di pubblico servizio e false attestazioni in concorso, – ricordano i pentastellati – nell’inchiesta che la Guardia di Finanza sta conducendo sull’iter dei lavori di completamento del nuovo ospedale di Ragusa”. “Durante il suo mandato – afferma Vanessa Ferreri – il manager si è già contraddistinto per comportamenti poco conformi ai principi di imparzialità e buon andamento previsti dall’articolo 97 della Costituzione. Mi riferisco in particolare alla vicenda di pochi mesi fa che vide Aricò affidare in via diretta ad una associazione locale la promozione e il marketing del costruendo ospedale di Ragusa per un importo di circa 50mila euro, affidamento ritirato in autotutela solo a seguito dell’intervento delle Forze dell’Oridine”. “Sappiamo – afferma Cappello – che lo stesso manager Aricò è stato già oggetto di valutazione negativa da parte degli uffici dell’assessorato, a seguito di esposti e segnalazioni di personale medico della stessa ASP 7. Reputiamo adesso che non possa non tenersi conto dei provvedimenti di sequestro che la Guardia di Finanza sta ponendo in essere presso i locali del Nuovo Ospedale di Ragusa per reati molto gravi, come la mancanza di collaudi o irregolarità nelle attestazioni di regolarità. E questo signore era pronto ad inaugurare l’ospedale già lo scorso lunedì”. I due parlamentari del M5S chiedono pertanto che Aricò non solo venga rimosso subito da qualsiasi incarico dirigenziale o di commissario, ma anche, fin quando le autorità giudiziarie non accertino eventuali responsabilità, sia sospeso dell’elenco degli idonei alla nomina a direttore generale, amministrativo e sanitario delle aziende del servizio sanitario della Regione Siciliana.

Incendio pineta Chiaramonte Gulfi

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Per tutta la notte uomini e mezzi del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco si sono prodigati per limitare i danni nell’area della pineta di Chiaramonte Gulfi. Considerato che nella giornata di ieri non è stato possibile avere la disponibilità di aerei antincendio, e tenuto conto di quanto rilevato da Drago 64 del Nucleo VV.F. di Catania che ha effettuato le ricognizioni nelle aree interessate dall’incendio, con l’obiettivo di evitare che le fiamme raggiungessero la città, il Comandante Provinciale ha disposto il richiamo di personale libero dal servizio ed ha trattenuto in servizio il personale smontante e, dopo le 23, cioè al termine delle attività di volo dell’aeroporto di Comiso, è stato impiegato anche personale in servizio presso la sede aeroportuale. Sono state impegnate oltre sei squadre del Comando, mentre la Direzione Regionale ha disposto il dispiegamento di squadre dai Comandi di Catania, Siracusa e Caltanisetta. Sul posto è intervenuto anche personale dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Ragusa e del Dipartimento della Protezione Civile che ha allertato i volontari per contribuire a contenere le fiamme fuori dal centro abitato. La Prefettura ha istituito l’unità di crisi che ha coordinato le operazioni di soccorso e disposto l’allertamento delle forze di polizia che hanno contribuito a rendere le strade libere e fruibili ai mezzi di soccorso, a tenere lontani i curiosi dai punti fuoco, a raccogliere le segnalazioni dei cittadini. Intorno alle sette di oggi il primo Canadair  ha effettuato il lancio di acqua sul fronte del fuoco ancora in essere e non raggiungibile da terra, subito dopo sono arrivati altri due velivoli, che stanno operando su tutti i fronti fuoco. Notevoli i danni al patrimonio naturalistico oltre che ad alcune aziende agricole della zona alcune delle quali hanno subito anche la morte di alcuni capi di bestiame.

Basket, Dearica Hamby è una giocatrice della Passalacqua Ragusa

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La lunga statunitense (191 cm per 86 Kg) completa, insieme ad Astou Ndour e Jessica Kuster, il trio di straniere che dovranno rappresentare, insieme al nucleo delle italiane, il valore aggiunto della formazione di coach Gianni Recupido che il prossimo anno sarà impegnata in campionato e in Eurocup.

ARRESTATO A RAGUSA MARITO VIOLENTO, LA MOGLIE SI RIFUGIA IN BAGNO E CHIAMA LA POLIZIA  

 

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La Squadra Volante della Questura di Ragusa ha tratto in arresto A.L., 39 anni ragusano disoccupato. Gli uomini della Polizia sono intervenuti chiamati dalla Moglie che, dopo essere stata presa a pugni e sbattuta contro il muro, è riuscita a sfuggire alla presa del marito violento rifugiandosi in bagno. La donna ha raccontato che l’uomo in occasioni passate l’aveva percossa e spesso aveva infierito contro di lei ed i bambini, fino a quel giorno quando non si è limitato alle percosse ed a sfoghi verbali, ma gli ha sferrato un pugno in viso sbattendola contro il muro. L’uomo alla vista della polizia ha continuato il suo atteggiamento minaccioso nei confronti della donna dicendo davanti agli operatori che quando se ne fossero andati avrebbe continuato a spaccare tutto. I poliziotti, messi al sicuro i minori, hanno portato la donna in ospedale per le cure del caso (i sanitari hanno riscontravano un trauma cranico frontale). L’uomo è stato tratto in arresto per maltrattamenti in famiglia aggravati dalla presenza di minori.

Apertura nuovo ospedale Ragusa, Assenza: si rischia la tragedia

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Riportiamo la dichiarazione del deputato regionale di F. I., on. Giorgio Assenza, che ha preannunciato la presentazione di un atto ispettivo presso l’Assemblea Regionale Siciliana: “Ci troviamo di fronte a una situazione paradossale: un trasferimento in corso, tre ospedali attivi ma nessuno fruibile e una tempistica incerta, mentre la tragedia è sempre in agguato. Si stanno sovraccaricando gli ospedali di Modica e Vittoria, creando disagi anche nei nosocomi vicini e mettendo a rischio la salute dei pazienti di tutta la provincia. A questo punto si ripristini l’operatività del “Civile” e del “Maria Paternò Arezzo”, oppure, in tempi brevissimi, si completi il trasferimento e si renda operativo il nuovo ospedale. Diversamente, la situazione rischia di andare drammaticamente fuori da ogni controllo”.

RIAPERTURA MATERNITA’ AL PATERNO’ AREZZO DI RAGUSA

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Stamattina la Guardia di Finanza ha notificato il decreto di sequestro preventivo di due sale operatorie, della sala parto della terapia intensiva cardiologica e della rianimazione, le motivazioni sono legate alla valutazione che le unità di trattamento aria appartenenti al progetto iniziale della costruzione del nuovo ospedale, pur raggiungendo valori nei limiti di legge, non raggiungono standard fissati nel progetto originale e richiedono settaggi ed accorgimenti che non sono ritenuti di sufficiente garanzia per l’uso continuativo. Tutte le rimanenti aree dell’ospedale sono state considerate esenti da anomalie e quindi chiaramente utilizzabili. Alla luce di queste disposizioni la direzione aziendale, in accordo con i primari e la direzione medica di presidio, sta allestendo il riavvio del polo materno infantile presso l’ospedale Maria Paternò Arezzo che si prevede pienamente operativo entro lunedì mattina 3 luglio.

Il direttivo Cgil ha approvato il conto consuntivo 2016

L' intervento di Peppe Scifo

Approvato, dal comitato  direttivo provinciale della Cgil di Ragusa, il conto consuntivo 2016 con voto unanime. Il quadro economico finanziario del documento tecnico è stato illustrato dall’amministratore del sindacato, Giuseppe Roccuzzo, mentre il responsabile di organizzazione, Franco Renna, nella sua relazione, ha sostenuto che “nel bilancio consuntivo del 2016 si consolida la positiva inversione di tendenza registrata negli ultimi anni. Il documento economico continua a dare ragione alle politiche di bilancio che si sono sostanziate nella diminuzione dei costi, nell’oramai avvenuto azzeramento dei debiti e nella creazione di un solido patrimonio. Il conto consuntivo 2016 si chiude, infatti, con un avanzo di quasi dieci mila euro. La politica messa in atto dalla segretaria confederale, attraverso le scelte operate, è riuscita a mantenere più che un sostanziale equilibrio delle finanze dell’organizzazione, nonostante le difficoltà incontrate durante lo scorso anno a cause di diverse spese impreviste”. Subito dopo, il segretario generale, Peppe Scifo, ha relazionato sulla situazione politico sindacale partendo dal voto delle comunali di domenica scorsa che ha registrato l’avanzare del blocco reazionario del centro destra che ha battuto gli avversari sulla base di slogan incentrati sulla xenofobia. Il segretario generale della Cgil di Ragusa ha poi toccato i punti relativi al dato occupazionale presente e potenziale legato alla realizzazione delle infrastrutture come la Stazione dei Passeggeri di Pozzallo, al completamento dell’asse viario dell’ Aeroporto di Comiso, al loto Rosolini – Modica e realizzazione degli altri lotti dell’Autostrada Siracusa – Gela e del raddoppio  della Ragusa- Catania. Ha posto poi le attenzioni sull’asset della Camera di Commercio di Ragusa, sulla Sanità Iblea alla luce delle ultime vicende, alle questioni dell’igiene ambientali, all’autotrasporto e infine un riferimento al caporalato e all’agromafie che ha visto applicare ne territorio di Vittoria delle nuova legge che ha portato all’arresto di due imprenditori. Si è aperto un dibattito che ha confermato alcune posizione note all’interno delle categorie della Cgil come la contestazione, da parte della Funzione Pubblica, dei disservizi pubblici e gravi disagi che si sono registrati nell’organizzare il trasferimento, avvenuto solo in parte, di alcuni servizi nel nuovo ospedale di Ragusa. La riunione del comitato direttivo della Cgil è stato concluso dal responsabile dell’organizzazione della Cgil Sicilia, Saverio Piccione, il quale ha informato l’assemblea che la stagione congressuale della Cgil si aprirà nell’autunno del 2018, che sarà attivata sul territorio nazionale la certificazione degli iscritti al fine di mettere in cantiere la discussione e il dibattito nazionale sulla legge sulla rappresentanza sindacale e il ricorso alla Corte Costituzionale contro la norma che rimette in campo i voucher con un appello al Presidente della Repubblica perché si faccia chiarezza su quanto legislativamente accaduto.

Caos ospedali Ragusa, on. Digiacomo chiede rimozione Aricò

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“Alla luce di quanto sta avvenendo a Ragusa, con un ‘vecchio’ ospedale ormai mobilitato ed un nuovo ospedale ancora inagibile, a causa delle indagini e dei sequestri in atto, è indispensabile un immediato intervento dell’Assessorato alla Salute”. A dichiararlo l’on. Pippo Digiacomo, presidente della commissione VI Sanità dell’Ars che aggiunge: “l’assessore Gucciardi rimuova immediatamente il direttore Aricò e nomini una task force per affrontare quella che si è trasformata in una vera e proprio emergenza. Il rischio, altrimenti, è che fra incertezze, scarichi di responsabilità e possibili aumenti di interventi legati alla stagione estiva, la situazione possa degenerare in un vero e proprio caos con conseguenze pesantissime per i pazienti e gli utenti”.

PASSALACQUA RAGUSA, L’UNDER 14 IN SEMIFINALE NAZIONALE

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Le cestiste ragusane, con la guida tecnica di Salvatore Curella, Alessandro Vicari e Yvan Baglieri, hanno battuto  per 38 a 45 la Zanè Vicenza e sin sono qualificate alle semifinali nazionali di Bormio. In semifinale l’avversario di turno sarà la Geas Basket Milano, che ha battuto Brindisi. Questo il tabellino dell’incontro: Olodo 17, Mallo 10, Gurrieri 8, Bucchieri 7, Trovato 2, Mazza 1, Occhipinti, Ianelli, Menghistu, Lauria, Roccasalvo, Antoci.

Incendi a Comiso deposito di lana e segheria

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Giovedì mattina tre squadre operativa del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco con al seguito le quattro autobotti disponibili sono state impegnate per diverse ora per circoscrivere l’incendio sviluppatosi all’interno di un capannone lungo la strada provinciale Comiso -Chiaramonte dove era depositata lana tosata. E’ stata avviata l’opera di raffreddamento finalizzata ad evitare che l’incendio si propagasse dal capannone in struttura metallica al capannone comunicante in latero-cemento. Anche con l’ausilio di un mezzo meccanico con il quale è stata avviata un’opera di rimozione di alcune balle, l’incendio è stato circoscritto ai materiali depositati nel primo capannone. Nel corso della giornata di giovedì si è fatto fronte anche alle richieste di intervento per vari incendi di sterpaglie nel territorio provinciale. Alle 1.00 circa di notte è poi stato segnalato un incendio in contrada Billona all’interno di una segheria di imballaggi per prodotti orticoli. L’entità delle fiamme ha suggerito l’invio di 20 uomini e 7 mezzi intervenuti da tutte le sedi provinciali. I pompieri hanno circoscritto le fiamme all’interno dell’opificio.

Sisma del ’90 in Sicilia, Lorefice: I cittadini devono essere rimborsati

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La parlamentare iblea Marialucia Lorefice torna sull’argomento con l’ennesima interrogazione. Questa volta di concerto con il collega parlamentare Alessio Villarosa, primo firmatario, membro della Commissione Finanze. “Con il collega Villarosa stiamo cercando – dichiara la parlamentare del M5S – di ottenere delle risposte dal ministro dell’Economia e delle Finanze. Le  nostre domande sono sempre rimaste inevase e questo ci impedisce di dare delle risposte chiare ai tantissimi cittadini che chiedono semplicemente il rispetto dei loro diritti”. “L’argomento è ormai noto – sottolinea la Lorefice -, il mancato rimborso da parte dell’Agenzia delle Entrate dei contributi versati negli anni 1990-91-92 nelle province di Catania, Ragusa e Siracusa colpite dal terremoto. Ai contribuenti di queste province fu concessa dapprima la sospensione e, successivamente, la riduzione del pagamento degli adempimenti e dei versamenti tributari e contributivi relativi ai 3 anni (1990-91-92), consentendo loro di pagare solo il 10% di quanto dovuto. La Cassazione ha numerose volte stabilito che coloro che hanno versato interamente la somma hanno diritto al rimborso. La Legge di Stabilità del 2015 ha confermato lo stesso principio, ma per molti cittadini dei rimborsi ancora nemmeno l’ombra”. “Pare che gli Uffici periferici dell’Agenzia delle Entrate – dice Marialucia Lorefice -non abbiano ancora istruito le istanze di rimborso presentate dai contribuenti, anche perché non avrebbero avuto precise disposizioni da parte dell’Agenzia Centrale delle Entrate. Su questo aspetto specifico avevamo depositato interrogazione a marzo 2017”. “Al ministro Padoan – conclude la parlamentare iblea – chiediamo di adottare iniziative per dare seguito ai rimborsi”.

LEGAMBIENTE, COSTRUTTORI EDILI CONTRO IL RISPARMIO IDRICO A RAGUSA: abbagliati dal denaro non riescono a vedere i disastri ambientali incombenti

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Riceviamo dal circolo il Carrubo di Legambiente Ragusa e pubblichiamo: “Quattro anni fa Ance Ragusa sottoscrisse insieme a Cna e a Legambiente, alla presenza del vicepresidente nazionale di Ance, un documento sulla sostenibilità ambientale delle città che ci sembrava, allora, l’inizio di un percorso condiviso verso un minor consumo di suolo, la riduzione dei consumi energetici e di quelli idrici nell’ottica di nuove opportunità per le imprese, benefici per l’ambiente e vantaggi per i cittadini. Rimaniamo perciò sgomenti alla notizia che Ance Ragusa ha chiesto alla Regione Sicilia l’annullamento in autotutela della variante al regolamento edilizio di Ragusa che detta poche e sacrosante regole di risparmio idrico. Dove è finita la responsabilità sociale delle imprese? Ance Ragusa non si è accorta che l’acqua potabile è poca e soggetta a notevoli rischi e che va utilizzata con accortezza bandendo ogni spreco? Non si è accorta che in mezza Italia c’è l’emergenza idrica e in diverse regioni è stato dichiarato lo stato di calamità naturale, che in diversi comuni una volta ricchi di acqua c’è il razionamento dell’acqua e che la situazione in futuro peggiorerà a seguito del cambiamento climatico? Eppure Ance nazionale non è insensibile a questi problemi. Nel dossier sugli ecoquartieri curato dall’Ufficio Rapporti Comunitari dell’Ance e presentato a Bruxelles il 20 marzo 2013 indica come obiettivo ambientale da perseguire una migliore gestione dell’acqua (riduzione dei consumi e recupero dell’acqua piovana) , gli stessi introdotti nel regolamento edilizio del comune di Ragusa. Così come le abitazioni a risparmio energetico valgono di più anche, quelle a risparmio idrico seguono lo stesso andamento di mercato ed è assolutamente da stolti ignorarlo. Invitiamo Ance Ragusa a recedere dalla sua iniziativa di bloccare il regolamento edilizio sul risparmio idrico e all’amministrazione comunale di Ragusa di dare mandato all’ufficio legale di opporsi. E’ il minimo che possa fare una amministrazione che vanta sensibilità ambientali”. Firmato Legambiente Ragusa

Il sindaco Piccitto partecipa all’incontro promosso dalla Prefettura per discutere della questione del nuovo Ospedale di Ragusa

 

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Il sindaco Federico Piccitto ha partecipato stamane presso il Palazzo di Governo  all’incontro promosso dal Prefetto Maria Carmela Librizzi per fare il punto della situazione sull’apertura del nuovo ospedale di Ragusa “Giovanni Paolo II”. Alla riunione, oltre al primo cittadino, sono intervenuti  il manager dell’Asp 7 Maurizio Aricò, il direttore sanitario dell’ASP 7 Pino Drago ed il Comandante dei Vigili del Fuoco, Aldo Comella. “Abbiamo appreso, questa mattina – dichiara il sindaco Federico Piccitto – che le procedure amministrative necessarie per il trasferimento dei degenti dall’ospedale Civile al nuovo ospedale Giovanni Paolo II sono ancora in fase di definizione. Si tratta di un fatto grave, perché fa cadere la possibilità di un completamento del trasferimento complessivo dei reparti e dei degenti entro il 30 giugno, che coincide con la scadenza dell’incarico del Direttore Generale”. “A completare il quadro – ha detto Piccitto – ci ha pensato il Governo regionale, che si conferma ancora una volta parte del problema e non della soluzione, con una deliberazione della Giunta Regionale di nomina dei commissari straordinari delle Asp siciliane che trasferisce Aricò a Palermo, sostituito da Lucio Ficarra”.

Santa Croce Camarina, incendio magazzino per la vendita di prodotti per l’agricoltura

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Alle 2.45 di notte la sala operativa del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco ha disposto l’invio di tre squadre a Santa Croce Camarina, lungo la provinciale per Scoglitti, dove bruciava un magazzino di vendita prodotti per l’agricoltura. Dati i materiali in deposito per lo più di natura plastica, il funzionario di turno, Ing. Giovanni Di Stefano, intervenuto sul posto ha chiesto l’invio delle attrezzature in dotazione per la produzione di schiuma, mentre la sala operativa disponeva l’invio delle autobotti per il rifornimento idrico da tutte e tre le sedi del Comando (Ragusa, Modica e Vittoria). L’incendio, che è stato completamente circoscritto, ha distrutto tutti i materiali in deposito e gravemente danneggiato le strutture del capannone che risulta ora inagibile.

SEQUESTRATA A ISPICA REFURTIVA, DUE FUCILI ED UNA PISTOLA, DENUNCIATI DUE RUMENI, ARRESTATO ISPICESE

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Martedì 27 giugno gli Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Modica hanno controllato un container, trasformato in abitazione da parte di un intero nucleo familiare rumeno, all’interno del quale gli Agenti hanno rinvenuto numerosissimi oggetti, per i quali gli stranieri non sono riusciti ad indicarne la provenienza. La Polizia ha sequestrato tutto considerandolo provento di furti. Nel dettaglio sono stati rinvenuti numerosi telefonini usati, di cui alcuni di ultima generazione, piccoli elettrodomestici, televisori, casalinghi, biancheria, capi di abbigliamento, una grande quantità di monili. A seguito di tale rinvenimento, i cittadini rumeni O. F. di anni 56 e N. E. di anni 21 sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria, in quanto responsabili del reato di ricettazione. Un’altra decina di cittadini rumeni sono stati oggetti di controllo nelle zone limitrofe. Nel medesimo contesto gli operatori della Polizia di Stato hanno esteso i controlli anche ad una limitrofa abitazione presso la quale i due stranieri lavoravano; tale riscontro ha portato al rinvenimento ed al sequestro di un fucile integro e completo di munizionamento, detenuto illecitamente da un cittadino ispicese, occultato in una cantina. Per la detenzione clandestina dell’arma lunga l’ispicese è stato tratto in arresto e tradotto, in regime di detenzione domiciliare, presso la propria abitazione.

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