29-04-2024
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Bedi Tiempi su Tele Nova l’ultima puntata della prima serie

bediSi conclude con la decima puntata la prima fase dell’esperienza del gruppo poetico-narrativo-teatrale Bedi Tiempi su Tele Nova con il programma Bi cuntu… bi cantu… bi raccuntu…, incontro in dialetto siciliano con poesie e racconti delle nostre tradizioni popolari con Mario Tumino, Ciccio Schembari, Marinella Tumino, Enzo Trigili e Pippo Cerruto. L’ultima puntata, prima della pausa estiva, andrà in onda giovedì 4 maggio alle 21 e alle 24 e venerdì 5 alle 8, 14:30 e 18.

PROGETTO HOME CARE PREMIUM 2017

gianluca leggio

L’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Ragusa comunica che l’Inps ha riaperto i termini per la presentazione di nuove domande relativamente al progetto home care premium 2017. I beneficiari del progetto, individuati tra i soggetti anziani/disabili maggiori di età  o minori di età disabili, sono quelli elencati all’ art. 3 del bando pubblico “progetto home care premium assistenza domiciliare” consultabile sul sito INPS ON LINE. E’ prevista l’ erogazione di contributi economici mensili per l’ assunzione di un assistente familiare e delle prestazioni integrative per tramite delle cooperative sociali accreditate. Il progetto home care premium 2017 avrà inizio il primo luglio 2017 e si concluderà il 31 dicembre 2018. L’Inps ha pubblicato sul sito la  graduatoria nazionale dei vincitori del bando e degli idonei non vincitori. Possono presentare istanza: coloro che non hanno presentato istanza entro il 30 marzo 2017, coloro che hanno già presentato istanza  in caso di aggravamento delle condizioni di salute del beneficiario o in caso di non accettazione della istanza a causa di errore nella compilazione/trasmisisone  della stessa. Per maggiori dettagli è attivo presso lo Sportello sulla non autosufficienza del  Centro Studi sulla famiglia di via Napoleone Colaianni 69/a terzo piano a sinistra,  tutti i Lunedì e Mercoledì dalle ore 15:30 alle ore 17, un servizio di informazione/ascolto a favore dei cittadini interessati.

In trasferta a Ragusa per compiere furti. Tre donne rom fermate dalla Polizia

Foto RID STAMPASono state bloccate prima che compiessero dei furti, tre giovani donne di etnia rom fermate dagli uomini dell’Ufficio Volanti della Questura di Ragusa. E proprio in un giorno festivo come il primo maggio, tenuto conto che molte abitazioni erano disabitate, ha spinto le tre donne, zia e due nipoti minorenni, a portarsi da Catania a Ragusa pronte a colpire in alcuni appartamenti. Le tre donne si aggiravano in città a bordo di una utilitaria che è stata immediatamente individuata dagli agenti. Fondamentale la segnalazione pervenuta al 113 da parte di un cittadino che si è reso conto dei propositi poco raccomandabili delle tre, che si aggiravamo guardando ripetutamente le abitazioni. In pochi secondi i poliziotti hanno raggiunto via Corbino riuscendo a bloccare una Renault Clio con a bordo le tre donne di etnia rom di cui due minorenni. Le stesse non hanno saputo motivare la loro presenza a Ragusa dato che erano domiciliate presso il campo rom di Catania. Dentro l’auto sotto il tappetino posteriore i poliziotti hanno rinvenuto un vero e proprio kit per scassinare le porte di ingresso delle abitazioni: due grossi giraviti a punta piatta, una scheda plastica semirigida utilizzata per aprire facilmente porte anche blindate, chiuse senza mandate, e guanti in lattice utili a non lasciare impronte digitali. Di rilievo anche il curriculum criminale delle giovani donne con a carico numerosi precedenti specifici per furti in abitazioni perpetrati in più parti d’Italia. Inoltre la più grande, appena ventenne, era alla guida del mezzo priva della patente di guida, con un autovettura non assicurata e priva della prescritta revisione periodica, violazioni al codice della strada sanzionate con oltre seimila euro ed il sequestro del mezzo. Le tre donne sono state denunciate  per possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli in concorso e proposte per l’emissione della misura di prevenzione del divieto di ritorno nel comune di Ragusa.

 

Il Centro Servizi Culturali di Ragusa verrà  intitolato ad Emanuele Schembari

1462214142-0-emanuele-schembari-compie-80-anniIl Centro Servizi Culturali del Comune di Ragusa verrà intitolato ad Emanuele Schembari, giornalista, poeta e scrittore recentemente scomparso, che è stato, tra l’altro, presidente e socio fondatore del centro stesso.  La cerimonia di intitolazione, alla presenza del sindaco Federico Piccitto,  si terrà  martedì 9 maggio prossimo, alle ore 17,30  presso la sede di via A.Diaz, 56. L’Amministrazione comunale ha infatti deciso di intitolare la struttura comunale ad Emanuele Schembari a seguito di una formale richiesta presentata dalle associazioni culturali che aderiscono al Centro Servizi Culturali stesso. Alle 18 della stessa giornata  presso la sala di via Diaz, organizzato dall’Associazione Aurea Phoenix e dal Centro Servizi Culturali, Giovanni Occhipinti e Andrea Guastella presenteranno il volume postumo di poesia di Emanuele Schembari “La memoria e l’Alzheimer”, Aurea Phoenix Edizioni, 2017. La lettura delle liriche sarà affidata all’attore modicano Giorgio Sparacino; per l’occasione, verranno anche esposte le illustrazioni originali di Momò Calascibetta,  illustrate nel libro di Schembari.

 

A TUTTO VOLUME. APRE SERENA DANDINI, CHIUDE GAD LERNER

serena_dandiniLisa Hilton sarà l’ospite internazionale dell’ottava edizione del festival letterario “A Tutto Volume”. La scrittrice inglese presenterà per la prima volta in Italia “Domina”, il secondo volume della trilogia inaugurata con il best seller “Maestra” pubblicato in 42 paesi del mondo e che ha venduto solo in Italia più di 100.000 copie. Saranno oltre quaranta gli appuntamenti letterari in programma da venerdì 16 a domenica 18 giugno a Ragusa. “Scrivere, camminare, fiorire” è il titolo dell’incontro di apertura che vedrà l’ospite Serena Dandini conversare con Paolo Di Paolo, “guest director” assieme ad Antonio Calabrò, Massimo Cirri, e Loredana Lipperini.  A chiudere Gad Lerner e Piero Dorfles  che, nell’incantato scenario di piazza Duomo a Ibla, si confronteranno su “Cultura, web e democrazia”. Il calendario offre varietà di generi, numerosi argomenti e diversità di voci: per la narrativa Antonella Lattanzi, Francesco Recami, Lorenzo Marone, Marcello Fois, Mauro Covacich eAlessandro Mari con la sua graphic novel. I temi caldi dell’attualità verranno discussi con la coppia Sergio Staino e Chicco Testa, gli editorialisti del Corriere della Sera Sergio Rizzo ed Ernesto Galli Della Loggia,due pilastri del Fatto Quotidiano Peter Gomez e Gianni Barbacetto e ancora Gaetano Savatteri, Stefano Liberti, Gianfranco Pasquino e Telmo Pievani. L’archeologo Gabriel Zuchtriegel illustrerà la singolarità della tomba del tuffatore di Paestum e Mario Fillioley racconterà da neo insegnante gli studenti e la scuola di oggi. Spazio alle storie personali con le biografie del magistrato Raffaele Guariniello, il giornalistaGianni Minà con Giuseppe De Marzo, la scrittrice Barbara Garlaschelli e l’attrice Veronica Pivetti. Con Folco Terzani, Alberto Pellai e Barbara Tamborini si penetreranno gli spazi inesplorati dei comportamenti umani, con Stefano Bartezzaghi si giocherà con le parole mentre Eleonora Cozzella e Andy Luotto ci porteranno in cucina. Il programma dedicato ai piccoli lettori invece vedrà protagonisti tra gli altri Bruno Tognolini e il premio Andersen Fabian Negrin. Corposa la lista degli editori presenti: Bompiani, Codice edizioni, De Agostini, Editoriale scienza, EGA, Einaudi, Feltrinelli, Giunti, Il Mulino, La nave di Teseo, Laterza, Longanesi, Marsilio, Minimum fax, Mondadori, Orecchio Acerbo, Paper first, Piemme, RAI ERI, Rizzoli, Rizzoli Lizard, Sellerio, Sperling & Kupfer, UTET. A tutto volume è tra i festival ospiti del Superfestival, il progetto lanciato dal Salone Internazionale del Libro di Torino che mette insieme il meglio delle manifestazioni che “producono cultura” in tutta Italia. Dal 18 al 22 maggio sarà presente nello Spazio Superfestival al padiglione 2 del Lingotto.

MARIA SANTISSIMA DELLA MEDAGLIA, AL VIA I FESTEGGIAMENTI IN ONORE DELLA COMPATRONA DELLA CITTA’ DI RAGUSA

Madonna della Medaglia 2016 la processioneRicorre quest’anno domenica 14 maggio la festa di Maria Santissima della Medaglia, compatrona della città di Ragusa. Qui il culto ha avuto inizio nel 1840 quando don Salvatore Ferrera, don Giacomo Gurrieri e don Mario Di Stefano, sacerdoti ragusani, riportarono negli ambienti iblei l’eco dell’apparizione di Maria Santissima della Medaglia a santa Caterina Labourè nel 1830, a Parigi, presso il convento delle suore “Figlie della Carità”. Maria Santissima della Medaglia si presentò come l’Immacolata Concezione, piena di raggi luminosi e con gli anelli alle mani e desiderò che si coniasse una Medaglia con la sua immagine da una parte e dall’altra la “M” con la croce a dodici stelle. E’ mirabile il fatto che successivamente Pio IX, nel 1854, definì il dogma dell’Immacolata Concezione e dopo la Madonna, apparendo nel 1858, a Lourdes, a Santa Bernadette, manifestò il suo nome così: “Io sono l’Immacolata Concezione”. “La prima festa di Maria Santissima della Medaglia – ricorda il parroco della Cattedrale San Giovanni Battista, don Gino Alessi, dove si venera la Madonna – fu celebrata il 2 febbraio del 1840 (festa della Candelora). Nel 1841 la festa della Madonna fu arricchita con la processione del simulacro per le vie della città e si svolse la seconda domenica di maggio. Da allora, ogni anno, si è celebrata in questa data, con grande partecipazione di fedeli recanti le candele votive lungo il percorso della processione”. I festeggiamenti mariani in Cattedrale, con l’apertura del mese di maggio, saranno caratterizzati ogni giorno dalla celebrazione della santa messa, alle 9, dalla preghiera del Rosario e Coroncina, alle 18,15, e dalla celebrazione eucaristica delle 19. Altro momento significativo, inserito nel calendario dei festeggiamenti, quello di sabato 6 maggio, quando cade il 67esimo anniversario dell’istituzione della diocesi di Ragusa. Alle 9 si terrà la celebrazione della santa messa, alle 17 la celebrazione eucaristica sarà presieduta dal vescovo, mons. Carmelo Cuttitta, e saranno ammessi tra i candidati al sacramento dell’ordine i seminaristi Vincenzo Guastella e Sebastiano Scamporrino. Alle 18,45 ci sarà la preghiera del Rosario e la Coroncina oltre alla novena per la Madonna della Medaglia. Alle 19,30 la celebrazione della santa Messa. Domenica 7 maggio, altra giornata intensa. Dopo la celebrazione della santa messa delle 9, la celebrazione eucaristica delle 10,30 sarà animata dal coro della Cattedrale. A presiedere il parroco don Gino Alessi. Sedici ragazzi della comunità parrocchiale faranno la Prima comunione. Alle 12 la celebrazione della santa messa. Alle 18,45 la preghiera del Rosario e la Coroncina assieme alla Novena alla Madonna della Medaglia. Alle 19,30, la celebrazione della santa messa.

CINEMA LUMIERE

la-tenerezza-locandina-lowAl cinema Lumière dal 4 al 9 maggio (orari. 18:30 – 20:30 e 22:30 – lunedì 08 chiuso) torna il cinema di Gianni Amelio con la proiezione, in esclusiva provinciale, del suo ultimo film “La tenerezza” con Elio Germano, Micaela Ramazzotti e Giovanna Mezzogiorno.  Il film racconta la storia di Lorenzo, un anziano avvocato che vive da solo a Napoli in una bella casa del centro, da quando la moglie è morta e i due figli adulti, Elena e Saverio, si sono allontanati. La sua sua vita cambia radicalmente quando Michela e la sua famiglia – il marito Fabio, ingegnere del Nord Italia, e i figli Bianca e Davide – entreranno nella sua vita con una velocità e una pervasività che sorprenderanno lui stesso. Ma un evento ancor più inaspettato rivoluzionerà quella nuova armonia, creando forse la possibilità per recuperarne una più antica. Si informa la clientela che, per quanto riguarda lo svolgimento delle proiezioni de “La tenerezza” nella giornata di Mercoledì 10 è consigliabile informarsi, a partire da lunedì 8 al 3492249680. In ogni caso, il 10 per “Cinema2day” sarà applicata la tariffa ridotta di € 2,00, a prescindere dal film che verrà proiettato.

L’ANDREA LICITRA PALLAMANO RAGUSA SCONFITTA SUL TERRENO DI GIOCO DE “IL GIOVINETTO MARSALA”

Josef FirritoSconfitta indolore per l’Andrea Licitra Pallamano Ragusa domenica scorsa sul campo de “Il Giovinetto Marsala”. Nella penultima gara del campionato di Serie A2, dopo avere conquistato con due turni d’anticipo la promozione in A1, i ragusani hanno avuto la possibilità di fare spazio soprattutto alle seconde linee. Il match si è concluso con il risultato di 34-31 per i padroni di casa del Marsala. Nel primo tempo, invece, il tabellone aveva fatto registrare il punteggio di 15-15. Il tecnico Salvatore Russo ha dato piena fiducia ai giocatori che nel corso della stagione avevano avuto l’opportunità di giocare solo per pochi minuti perché ancora in giovane età o perché alle prese con seri infortuni impossibilitati a recuperare al meglio in campionato. Sono dunque scesi in campo, tra gli altri, il centrale Enrico Schembari, l’ala destra Michele Scarnato, l’ala sinistra Giuseppe Licitra, il terzino Josef Firrito e Paolo Criscione, quest’ultimo condizionato da un problema alla mano destra che non gli ha consentito di potere mettere al meglio a disposizione della squadra, nel corso dell’attuale stagione, la propria forza esplosiva. Il prossimo match è quello di sabato prossimo 6 maggio, tra le mura amiche, con il Palermo. Sarà ancora una volta l’occasione per festeggiare, assieme ai tifosi e ai simpatizzanti, la conquista dello storico traguardo della promozione in Serie A1. E sarà anche l’occasione per rendere onori a Cristopher Ficili che, dopo il pesante infortunio occorsogli nel match contro l’Aetna Mascalucia, finalmente da qualche giorno è uscito dall’ospedale dove era stato ricoverato subito dopo la gara contro la formazione etnea.

 

ARRESTATO AL PORTO DI POZZALLO UN POLACCO CON OTTO CHILI DI SOSTANZA STUPEFACENTE.

8 chiliDurante il periodo delle festività del 25 aprile e del 1° Maggio sono state intensificate le attività di repressione e contrasto ai traffici illeciti a cura dei finanzieri del Comando Provinciale di Ragusa. Il 30 aprile al porto di Pozzallo, le Fiamme Gialle, con la collaborazione di personale dell’Agenzia delle Dogane, hanno individuato tra i passeggeri in fila per imbarcarsi sul catamarano diretto a Malta, un uomo che, alla vista dei militari, ha cominciato a dare evidenti segnali di nervosismo e ha cercato di allontanarsi dall’area d’imbarco. Il successivo controllo, prima sui bagagli e poi sulla persona, ha permesso di rinvenire otto chili di marijuana, accuratamente confezionata sotto vuoto, nel chiaro intento di sfuggire al fiuto dei cani antidroga. Inoltre, sulle varie confezioni erano riportate quantità e tipologia qualitativa della sostanza stupefacente trasportata, con l’obiettivo di soddisfare l’allettante mercato della droga maltese. Il responsabile, di origine polacca, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e condotto presso la Casa Circondariale di Ragusa. La droga avrebbe potuto fruttare non meno di 50.000 euro.

 

Mettere in sicurezza la Ragusa-Marina di Ragusa I consiglieri di Insieme sollecitano ex Provincia e Comune

 

sp-25È giunto veramente il momento di intervenire per mettere in sicurezza la strada provinciale 25 Ragusa-Marina di Ragusa e precisamente all’altezza dell’incrocio di accesso al villaggio Camemi, dove parecchie volte  questo tratto di strada è stato teatro di  gravissimi incidenti, di cui l’ultimo avvenuto una settimana fa. A chiedere la messa in sicurezza di questo tratto di   strada sono i consiglieri comunali del gruppo Insieme, Maurizio Tumino, Peppe Lodestro, Giorgio Mirabella, Elisa Marino ed Angelo Laporta, che fanno appello sia al sindaco Piccitto che  al commissario straordinario della ex Provincia regionale di Ragusa Dario Caltabellotta. In quanto trattasi di una strada provinciale  a ridosso di un centro abitato  le responsabilità  e le competenze sono di entrambi gli enti. “Una possibile soluzione   potrebbe essere la realizzazione di una rotatoria  in modo da rallentare la marcia di chi scende  da Ragusa in direzione Marina di Ragusa, prima che si imbocchi la pericolosissima semicurva che precede l’accesso al villaggio Camemi, sia a destra che  a sinistra. Ci auguriamo che il nostro appello venga recepito da entrambi gli enti e che al più presto attraverso un tavolo tecnico si intervenga per la messa in sicurezza di quel tratto di strada, divenuta oramai  una vera trappola per chi la percorre” – concludono i consiglieri di Insieme.

 

RIFLESSIONE DI CICCIO AIELLO SUL PD E LA SINISTRA

 

downloadPubblichiamo la nota di Ciccio Aiello che ha aderito al Movimento Democratico e Progressista di Bersani. Scrive Aiello: “La crisi del Pd non è nata nel 2013 con Renzi. Essa affonda le radici nel desiderio della Sinistra di allontanarsi piu’ che possibile dallo ’89, anno della caduta del muro di Berlino. E in questa linea si è  pensato che la stessa Socialdemocrazia europea fosse superata. Aveva vinto il liberalismo e basta, che la storia della lotta di classe fosse finita e basta, e che il mondo del lavoro avesse perduto per sempre la sua grande occasione storica, offerta dalla Rivoluzione d’Ottobre.  In parole povere la Sinistra ha ripudiato se stessa; e invece di immergersi nella contraddizione e nella crisi di se stessa, ha preferito candidarsi a diventare e ad apparire liberal e global, innamorata degli scambi di tutti fra tutti: è il mercato, che comanda.  Alla fine del percorso, e dentro questo percorso, nasce il Renzismo, che sgambetta nei media e fa concorrenza ai populismi, scatena l’antipolitica, rinnega i territori e la economia reale, europeista al seguito della Gdo, e sorda alle sofferenze dei perdenti, degli ultimi, delle imprese e degli uomini, oppressi dai ritmi inediti imposti dalla globalizzazione e dalle banche .L’apice di questo processo di mutazione della Sinistra e’ l’attacco del Pd renziano alla Costituzione “socialista”, fondata sul Lavoro. Ma il re è nudo e diventa difficile fare tracannare questo processo autodemolitario a un Paese come l’Italia, attraversata da mille fremiti ” sinistri”. Il Referendum spiazza Renzi e lo disarciona. Ma gli interessi in campo lo spingono ancora in avanti: il mandato eutanasico è ancora attuale, soprattutto dopo il successo di Macron e il flop socialista in Francia. Il resto lo sapete, è  accaduto ieri. Ora, a Sinistra, è tutto più difficile. Sospettiamo nuove prese per il culo, ammantate di democrazia e di partecipazione. Post scriptum. Avete notato che il Pd in congresso non ha detto una sola parola sull’Europa? Neanche per prenderci in giro. Solo Martina, vice segretario Pd e ancora Ministro dell’ Agricoltura, ne parlava, per dire sempre, ossessivamente: Viva la Grande distribuzione organizzata. Viva Expo milionaria, Viva gli accordi euromondiali. Sempre contro il Sud, contro gli agricoltori, contro i lavoratori!”. 

La Polizia sventa furto in Parrocchia ed arresta due vittoriesi

CIRMI Giovanni 14-10-1997 VittoriaNel corso della notte tra sabato e domenica sono stati tratti in arresto due giovani vittoriesi, uno dei quali noto pregiudicato, si tratta di: Giovanni Cirmi, 19enne con precedenti penali per reati contro il patrimonio ed altro, da poco tornato in libertà dopo avere scontato la pena comminatagli dal Tribunale per i Minorenni di Catania perché riconosciuto colpevole di rapina ai danni di una anziana donna e Danilo Privitello, 24enne incensurato. Le Volanti della Polizia transitando in via Pietro Gentile hanno notato dei bagliori provenire dall’interno della chiesa di Santa Maria Goretti, hanno deciso di perlustrare bene tutto il perimetro del luogo di culto ed hanno trovato una porta sul retro che era stata forzata. Presupponendo che i malviventi fossero dentro la chiesa, hanno controllato all’interno e nascosti dietro delle tende di uno stanzino hanno trovato i due vittoriesi. Sottoposti a perquisizione, gli è stata trovata al seguito una parrucca, dei guanti, un’ascia e dei grossi cacciaviti che avevano utilizzato per scardinare la porta. Sistemati vicini quella stessa porta è stato rinvenuto ciò che pensavano di portarsi via, due casse acustiche, uno stereo, un videoproiettore ed una chitarra acustica.  I due ladri sono ora in carcere a Ragusa.

PRIMARIE DEL PD, PEPPE CALABRESE ELETTO ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE

Peppe Calabrese fotoBuona la partecipazione alle primarie del Pd. Peppe Calabrese sottolinea che “tutta la provincia ha risposto positivamente, anche se in alcuni importanti centri del nostro territorio la partecipazione è risultata parecchio in calo rispetto alle precedenti primarie. Personalmente – aggiunge – esprimo grande soddisfazione per il risultato ragusano che legittima anche la mia elezione in assemblea nazionale a sostegno di Matteo Renzi. Ringrazio tutti i dirigenti del partito di Ragusa per l’impegno profuso sia nell’organizzazione sia nella ricerca dei voti. Ringrazio soprattutto i cittadini che ci hanno sostenuto. Tra le città capoluogo di provincia, siamo primi in Italia come percentuale di preferenze a sostegno di Renzi. Un sentito ringraziamento va rivolto ai Giovani democratici che, con il segretario cittadino Enrico La Rosa e il segretario provinciale Gabriele Licitra, hanno contribuito ad organizzare i seggi e a far votare numerosi ragazzi nonostante la giornata festiva, segnale chiaro di riavvicinamento dei giovani al Pd. Il ruolo di dirigente nazionale che mi appresto a svolgere, inoltre, mi fornisce la responsabilità di lavorare per un partito sempre più unito e sempre più di governo. Siamo e rimarremo la prima forza politica della città e della provincia”.

 

I CAPOLAVORI DEI PIÙ GRANDI COMPOSITORI DEL PERIODO CLASSICO E ROMANTICO VIENNESE PER IL PROSSIMO CONCERTO DI “MELODICA”

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La 22° Stagione Concertistica Internazionale Melodica fa tappa a Vienna, con un concerto che condurrà il pubblico ibleo tra le appassionanti composizioni nate nella città sulle rive del Danubio. Per il prossimo spettacolo al teatro Don Bosco di Ragusa, sabato 6 maggio, la rassegna musicale diretta dalla pianista Diana Nocchiero e patrocinata dall’Assessorato agli Spettacoli del Comune di Ragusa propone, infatti, “Passione Viennese”, con il pianista Karl Eichinger. A condurre in questo viaggio un artista d’eccezione. Laureato in pianoforte presso l’Università di Musica e Arte Drammatica di Vienna, Karl Eichinger è leader e pianista dell’Ensemble “Wiener Instrumentalsolisten” (Vienna Symphony Virtuosi). Ha tenuto molti concerti in Austria, in Canada, Francia, Spagna, Stati Uniti, Asia, Israele, Romania, Egitto, Slovacchia, Cina, Polonia, Sud Africa e Germania. Ha effettuato varie registrazioni per Radio e TV. Ha inoltre realizzato anche incisioni discografiche per le etichette “Extraplatte” e “Preiser Records” di Vienna. Il biglietto di ingresso al concerto è di 10 euro, ridotto per studenti 5 euro. È possibile acquistare i biglietti su prevendita presso la Libreria Ubik di Ragusa dalle ore 9:00 alle ore 13:00 oppure direttamente al botteghino del teatro dalle 19 del giorno del concerto. Per info visitate il sito internet www.melodicaweb.it / 333 4326158 / [email protected].

 

 

 

Monterosso Almo, sabotato il 3° Slalom automobilistico

cumuli di materiale di risulta

«Pronto Biagio, ciao, come mai la gara non parte?». « E’ successo un macello. L’hanno sabotata». Inizia così il dialogo telefonico tra un tifoso, che da casa voleva seguire classifiche e tempi dal sito federale della Ficr (Federazione italiana cronometristi) e Biagio Asta il  cronometrista dell’Asd “Hyblea” di Ragusa. A Monterosso Almo lunedì mattina si sarebbe dovuta svolgere una manifestazione automobilistica organizzata dall’Asd Street Racers di Modica, sul tracciato ricavato lungo la Sp 11 (Monterosso – Buccheri) di Km 2,900. Circa 80 piloti, provenienti da tutta la Sicilia, erano pronti a sfidarsi, ma molto prima della partenza, con strada ancora aperta alla normale circolazione veicolare, gli organizzatori hanno trovato buona parte del tracciato imbrattato di olio esausto di motore e cumuli di materiale di risulta. Il danno causato è stato tale da non permettere il ripristino del manto stradale. Dell’accaduto sono stati avvisati i Carabinieri e la Polizia Scientifica.

Enna 12 – Padua Ragusa Rugby 26

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Trasferta vittoriosa per il Padua che domenica prossima, per centrare l’obiettivo salvezza, può anche permettersi una sconfitta con l’Enna a condizione di non perdere con uno scarto maggiore di sette punti o segnando almeno quattro mete. Domenica prossima, quindi, al “della Costituzione” si giocherà la seconda parte di questa finale, e il Padua potrà contare su un margine abbastanza rassicurante, anche se non può cullarsi sugli allori.

La Cgil di Ragusa presente a Portella della Ginestra

portella della ginestra

Oltre duecento persone, a bordo di tre pullman organizzati dalla Cgil di Ragusa e auto private, hanno raggiunto lunedì mattina, Portella delle Ginestra per partecipare alla Festa nazionale del 1° maggio che Cgil,Cisl,Uil hanno deciso di commemorare a settanta anni da quel tragico eccidio. Il Primo maggio 1947 una folla di lavoratori, donne, bambini e anziani fu bersagliata dalle raffiche di mitra della banda di Salvatore Giuliano, mentre ascoltava il discorso di alcuni dirigenti del Pci in occasione della Festa dei lavoratori. Furono undici le persone uccise (a cui aggiungiamo le morti avvenute successivamente), più di sessanta i feriti. Una strage ancora senza mandanti. Nell’area tra i comuni di Piana degli Albanesi, San Giuseppe Jato e San Cipirello in molti si erano ritrovati anche per la vittoria elettorale del «Blocco del Popolo» (l’alleanza tra socialisti e comunisti) alle elezioni regionali del 20 aprile. “Ci siamo mobilitati in tanti, – dichiara Peppe Scifo, segretario generale della Cgil di Ragusa -, perché crediamo sia importante partecipare in un momento come questo di forte smarrimento identitario. Il futuro è legato alla consapevolezza del passato, e la determinazione e il coraggio di quelle generazioni che hanno pagato con la vita il prezzo della conquista dei diritti deve essere per noi insegnamento quotidiano. Affinché il lavoro possa tornare ad essere strumento di crescita e realizzazione individuale e collettiva”.

4572 votanti in provincia di Ragusa alle primarie del Pd

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Anche a Ragusa Renzi vince le primarie per l’elezione del segretario nazionale Pd ottenendo 3643 preferenze, rispetto ai 492 voti per Orlando e ai 405 per Emiliano. Nel capoluogo hanno votato 1642 persone (Renzi 1411, Orlando 138 , Emiliano 84); a Comiso 652 (Renzi 512, Orlando 51, Emiliano 79); a Vittoria 530 (Renzi 359, Orlando 25, Emiliano 140); a Modica 476 (Renzi 336, Orlando 107, Emiliano 31); a Scicli 339 (Renzi 247, Orlando 61, Emiliano 27); a Pozzallo 214 (Renzi 194, Orlando 17, Emiliano 3); a Ispica 180 (Renzi 150, Orlando 21, Emiliano 9; a Santa Croce Camerina 154 (Renzi 122, Orlando 26, Emiliano 6); a Chiaramonte Gulfi 144 (Renzi 117,
Orlando 18, Emiliano 9); a Monterosso Almo 92 (Renzi 68, Orlando 17, Emiliano 6); ad Acate 81 (Renzi 65, Orlando 9, Emiliano 7); a Giarratana 68 votanti (Renzi 62 voti, Orlando 2, Emiliano 4).

Arrestati a Pozzallo 3 giovani con mezzo chilo di marijuana

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Sabato sera i Carabinieri hanno arrestato nei pressi della stazione ferroviaria 3 giovanissimi, G.M., classe ’98, già noto alle forze di polizia per reati inerenti gli stupefacenti, F.G., classe ’98, incensurato ed un minorenne, tutti pozzallesi, sorpresi con mezzo chilo di sostanza stupefacente.  I due maggiorenni sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Ragusa, mentre il minorenne presso il Centro di prima accoglienza per minori di Catania.

Per tutta una vita: un ricordo di Pio La Torre

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Riceviamo e pubblichiamo: L’essenza di questa storia è racchiusa nella forza di quattro parole, quasi sussurrate dal Generale Dalla Chiesa al termine dell’ennesimo funerale di Stato celebrato a Palermo nella primavera di trentacinque anni fa, nel pieno della mattanza scatenata dai Corleonesi per assicurarsi il controllo di Cosa Nostra. “Generale, perché hanno ammazzato Pio La Torre?”. “Per tutta una vita”. Sì, per tutta una vita. Per tutta una vita, La Torre aveva alimentato quel maledetto ideale di giustizia appreso tra i contadini di Altarello di Badia, rivendicato nelle lotte per la distribuzione delle terre come nella battaglia contro la base di Comiso, e difeso con la stessa intensità tra la cella dell’Ucciardone e lo scranno di Montecitorio. Per tutta una vita, si era aggrappato alla forza di quell’ideale per denunciare l’evoluzione del fenomeno mafioso nella sua più pericolosa dimensione dei rapporti con il potere istituzionale ed economico, quale strumento di decuplicazione di ricchezze, privilegi e rendite di posizione; per tutta una vita, si era dannato nel tentativo di individuare quel colossale progetto politico in grado di ricondurre ad una matrice unitaria tutti i grandi delitti di Mafia. Per questo La Torre è morto: è morto perché non aveva rinunciato a combattere. Per tutta una vita. La storia di Pio La Torre rappresenta, di fatto, un pezzo della storia di questo povero Paese, vincolato per oltre mezzo secolo ad una conventio ad excludendum che, da Portella della Ginestra in poi, tollerava, in nome di inconfessabili interessi superiori, intersezioni neanche tanto celate tra forze di governo e mondo criminale: una storia di guardie e ladri, vittime e carnefici, giudici e spioni, lacrime e illusioni. In questo continuo intersecarsi di volti, vicende, atti di coraggio ed ipocrisie, la storia di La Torre incrocia quella del giudice Terranova, che per primo aveva tentato di trascinare i Corleonesi alla sbarra; quella di Luciano Liggio e dei suoi “canazzi da catena” Riina e Provenzano, futuri protagonisti della stagione di sangue destinata a concludersi con le stragi del 1993; quella di Salvo Lima, Vito Ciancimino e dei cugini Salvo, garanti degli equilibri tra potere politico, esigenze imprenditoriali e ambizioni mafiose saldatisi nella colata di cemento che fece seguito al “Sacco di Palermo” perpetrato alla fine degli anni ’50. Incrocia, soprattutto, la storia di una stagione nella quale la Mafia, lungi dall’assumere i connotati di un fenomeno penalmente rilevante, veniva descritta al massimo come uno stato sociale e ambientale, se non proprio liquidata alla stregua di  un’invenzione dei comunisti per infangare la classe dirigente che stava favorendo il progresso della Sicilia”. Per tutta una vita, La Torre si era confrontato con questa realtà: da consigliere comunale, aveva denunciato le infiltrazioni mafiose nelle imprese appaltatrici delle grandi opere di urbanizzazione autorizzate da Lima e Ciancimino; da parlamentare, aveva ottenuto l’istituzione di una commissione parlamentare nella quale la Mafia veniva per la prima volta rappresentata al Paese in tutte le sue più autentiche articolazioni, nella sua dimensione di realtà non meramente sociale ma squisitamente criminale. Un lavoro di indagine, di conoscenza, di studio destinato ad influenzare in maniera determinante il contenuto della famosa proposta di legge n. 1581, volta non solo ad introdurre nel Codice penale il reato di associazione mafiosa – cristallizzando così lo “status” di mafioso in una specifica fattispecie di reato -, ma anche a colpire la Mafia nel cuore pulsante dei suoi interessi: il denaro. La ricerca del denaro, la conferma dell’esistenza di contiguità tra coppole e colletti bianchi ispira tanto le misure del sequestro e della confisca dei beni dei soggetti condannati per delitti di mafia, quanto le limitazioni al segreto bancario; soluzioni normative che si riveleranno decisive per assecondare l’intuizione successivamente sviluppata da Falcone e Chinnici: per ricostruire i progetti della Mafia, occorre seguire i soldi. Era troppo, per Totò Riina che aspirava a completare a colpi di kalashnikov la sua ascesa al vertice di Cosa Nostra; era troppo, per quei settori della politica e dell’economia che avevano accettato la leadership dei Corleonesi all’interno della “zona grigia” di cui il pool di Caponnetto rivelerà in seguito l’esistenza. In quella primavera di sangue del 1982, con le strade di Palermo lastricate di cadaveri e il computo delle vittime drammaticamente aggiornato dalla prima pagina de “l’Ora”, Pio La Torre è uno dei primi a cadere, insieme al suo fidato autista Rosario Di Salvo. Lascia dietro di sé l’approvazione di una legge che porta il suo nome, e che scolpisce la parola “mafia” nella lettera del codice penale; le lacrime dei militanti di un partito che non lo aveva capito fino in fondo, nel suo disperato tentativo di “fare le analisi del sangue”alle imprese assegnatarie degli appalti pubblici; il ricordo struggente di Pertini e Berlinguer, accompagnato da quelle quattro parole sussurrate da Dalla Chiesa a margine dell’ennesimo funerale di Stato: “Generale, perché hanno ammazzato Pio La Torre?”. “Per tutta una vita”. Firmato Articolo Uno MDP Ragusa

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