16-04-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

DUE ARRESTATI PER L’OMICIDIO DI SEVASTIAN ANDRITOIU

I colpi d’ascia al quarantaduenne romeno trovato morto lunedì notte in un casolare del borgo rurale di Granieri, a Caltagirone, sarebbero stati inferti dal venticinquenne Tomita Vlad, connazionale della vittima, mentre un trentatreenne di Giarratana, Salvatore Impeduglia, avrebbe accompagnato l’omicida sulla scena del delitto con la sua auta, una Ford Fiesta. Gli investigatori hanno rivolto le attenzioni verso una comunità di romeni che vive in contrada Costa Baira, vicino al luogo dell’omicidio, ascoltando come persone informate sui fatti diversi soggetti, tra cui la romena, M.R.S. di 37 anni, trovata assieme alla figlia minore in un’abitazione di Monterosso Almo in uso a Vlad. Nel corso della perquisizione domiciliare sarebbero stati rinvenuti alcuni indumenti, già lavati, ma con ancora tracce di sangue. Alla polizia il romeno ha confessato l’omicidio ed il movente: un credito di denaro vantato nei confronti della vittima. Salvatore Impeduglia è stato incastrato dopo il riscontro, da parte della Polizia Scientifica, di tracce di sangue su un paio di scarpe trovate nella sua abitazione di Giarratana. Sulla Ford Fiesta utilizzata per la spedizione punitiva, invece, sono state rinvenute macchie di sangue sul sedile anteriore per il passeggero. Anche il complice, messo alle strette, ha confessato. Il procuratore capo di Caltagirone, Francesco Paolo Giordano, ha chiesto la convalida dei due fermi al Gip. Andritoiu-Sevastian-335x175

TRAFFICO DI ESSERE UMANI, 55 ARRESTI IN TUTTA ITALIA

volante poliziaSmantellata un’organizzazione somala nell’ambito dell’operazione “Boarding Pass”. Le indagini sono iniziate nel 2009, durate un anno e mezzo, e sono state avviate dalla Squadra Mobile della Polizia dopo uno sbarco di 244 immigrati avvenuto a Pozzallo. L’operazione ha smantellato un traffico di migranti somali confermando che l’Italia è un territorio di transito. In un primo momento l’inchiesta degli agenti diretti dal vice questore Francesco Marino è stata avviata dalla Procura di Modica, quindi, è approdata alla Dda di Catania. I risultati sono stati resi noti martedì mattina a Roma dalla Dna. Le indagini hanno evidenziato almeno dieci trasferimenti di immigrati dal nostro Paese verso quelli del nord Europa, ma anche verso la Francia. La procura distrettuale di Catania ha individuato le responsabilità di 48 cittadini somali, mentre quella di Firenze ne ha incastrato altri sette. Le attività sul territorio, culminate con gli arresti in corso di esecuzione, sono state condotte dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di stato, dalla Squadra Mobile di Ragusa, dal Gico della Guardia di Finanza e dal Nucleo di Polizia Tributaria delle Fiamme gialle di Firenze. Nel corso della conferenza stampa, Maria Luisa Pellizzari, direttore dello Sco della Polizia ha detto che “Vi sono delle cellule operative in Kenia, Somalia, Libia. Da qui i migranti arrivano in Italia, dove hanno interesse a stare il minor tempo possibile e a non essere identificati. A questo riguardo – ha detto ancora il direttore dello Sco della Polizia – si appoggiano a delle basi logistiche individuate in diverse città – Napoli, Bergamo, Milano, Firenze, Prato, Torino, Cuneo – da dove poi partire, soprattutto in aereo, ma non solo, per la meta finale. L’intero viaggio comporta per l’organizzazione lucrosi guadagni – ha detto ancora il direttore dello Sco della Polizia -, stimati in 1516 mila euro per ciascun migrante”. Secondo il procuratore nazionale antimafia facente funzioni, Giusto Sciacchitano, l’inchiesta ha portato a “risultati importanti partendo da diversi spunti investigativi – uno sbarco di migranti da un lato, un traffico di rifiuti dall’altro”.

Sequestro dell’imprenditore modicano, scatta un altro arresto

Un altro arresto nell’ambito dell’indagine per il sequestro di un imprenditore modicano avvenuta nel maggio scorso. In manette è finito Nunzio Alabiso, 34 anni, originario di Gela, ma residente in provincia di Parma. Già il 7 dicembre scorso, un imprenditore di Città di Castello (Perugia), Angelo Pauselli, di 51 anni, la moglie Alida Cecconi, di 45, erano stati arrestati per sequestro di persona e tentativo di estorsione perché ritenuti i mandanti di una “spedizione punitiva” nei confronti dell’ imprenditore di Modica e di un suo dipendente che nel maggio scorso furono sequestrati e malmenati per convincerli a pagare 8.500 euro per una carotatrice commissionata nel 2002 alla ditta umbra. Insieme a Pauselli e Cecconi, posti agli arresti domiciliari, il 7 dicembre erano stati arrestati, con la stessa accusa, due persone di Gela, Vincenzo Cannizzo, di 34 anni, e Angelo Daniele Faldelli, di 47, che avrebbero fatto parte del gruppo di persone che portò a termine la “spedizione punitiva”. L’imprenditore modicano e il suo dipendente denunciarono di essere stati aggrediti, malmenati e per costringerli a pagare la somma di denaro per l’acquisto del macchinario. Le vittime riportarono ferite e una di esse subì la frattura del setto nasale. L’imprenditore modicano raccontò agli agenti che i quattro lo avevano messo in contatto telefonico in vivavoce con Pauselle e la moglie e che quest’ultima, alla richiesta di conoscere i motivi dell’aggressione e del sequestro aveva fatto riferimento alla fattura del macchinario. L’operazione è stata condotta dalla Polizia. volante polizia

Incidente autonomo sulla statale 115

Un trentanovenne di Noto ha riportato ferite guaribili in quindici giorni a causa dell’incidente avvenuto martedì mattina, poco dopo le 8, lungo la strada statale 115, al chilometro 310-850, in territorio di Ragusa. Il netino viaggiava alla guida di una Ford Focus quando, per cause ancora da accertare, il mezzo è finito fuori strada. Sul posto, per i rilievi, la Polizia stradale.
Polstrada

TRAFFICO DI ESSERI UMANI, 55 ARRESTI IN TUTTA ITALIA

Maxi operazione di Polizia e Gdf – coordinata dalle procure distrettuali di Catania e Firenze e dalla Dna – contro due organizzazioni criminali somale accusate di traffico di esseri umani: 55 gli arresti in esecuzione. In manette un mediatore culturale dell’Ambasciata italiana di Nairobi e un collaboratore del World Food Program. Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina di cittadini provenienti dall’area del Corno d’Africa e diretti, attraverso il territorio italiano, verso il Nord Europa, oltre che di contraffazione di documenti, esercizio abusivo dell’attività finanziaria, riciclaggio ed altri reati. Secondo le indagini coordinate dalla Direzione nazionale antimafia, il cartello criminale, composto da cellule operative radicate in Italia, in Kenya e in Libia, conduceva i migranti verso Malta e la Grecia per poi convogliarli in Italia presso alcune basi logistiche individuate a Roma, Milano, Torino, Firenze, Prato, Bergamo, Cuneo e Napoli, considerate città strategiche per la loro vicinanza agli aeroporti che collegano, anche con voli low cost, le principali capitali europee. I migranti venivano quindi muniti di falsi documenti e avviati verso paesi del Nord Europa, in particolare Olanda, Francia, Danimarca, Regno Unito e, soprattutto, Norvegia, Svezia e Finlandia. In alcuni di questi Paesi sono state individuate altre cellule operative dell’organizzazione. Tra gli arrestati, anche Hussein Mohamed Abdurahman, soprannominato ‘Banje’, mediatore culturale presso l’Ambasciata italiana di Nairobi (l’Italia non ha rappresentanze in Somalia), considerato il punto di riferimento per l’ottenimento, illecito, dei visti d’ingresso in territorio italiano e Mohamed Sheik Ali Bashir, collaboratore del Wfp. Altre 23 persone accusate di aver agevolato le attività illecite dell’organizzazione sono state denunciate a piede libero, mentre nelle prossime ore saranno eseguiti numerosi sequestri preventivi di attività economiche, conti correnti, agenzie di ‘money transfer’ ed altri beni riconducibili alla stessa organizzazione criminale, il cui giro d’affari è stato stimato dagli inquirenti in circa 25 milioni di euro l’anno. Le indagini, durate un anno e mezzo, sono state avviate dalla procura di Modica e, considerati i reati di tipo mafioso, sono state poi condotte – con il coordinamento della Direzione nazionale antimafia – dalla procura distrettuale di Catania, che ha individuato le responsabilità di 48 cittadini somali, e da quella di Firenze, che ne ha incastrato altri sette. Le attività sul territorio, culminate con gli arresti in corso di esecuzione, sono state condotte dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di stato, dalla Squadra Mobile di Ragusa, dal Gico della Guardia di Finanza e dal Nucleo di Polizia Tributaria delle Fiamme gialle di Firenze, mentre i profili internazionali sono stati curati da Eurojust, che ha ottenuto la collaborazione delle diverse Autorità giudiziarie straniere. (FONTE ANSA).
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TRUFFA LE CLAUSTRALI, DENUNCIATA CATANESE

Al termine di una serie di tortuose indagini, i Carabinieri della Stazione di Chiaramonte Gulfi hanno denunciato in stato di libertà S. A., pregiudicata catanese di 42 anni per il reato di truffa. Il tutto ha avuto inizio il 15 dicembre scorso, quando una signora si era presentata presso il Monastero delle carmelitane di Chiaramonte Gulfi chiedendo di parlare con una suora, incontro che era riuscita ad ottenere nella sala del parlatoio. Qui raccontava di essere stata fermata e contravvenzionata per mancanza della copertura assicurativa, da una pattuglia delle Forze dell’Ordine, motivo per il quale aveva assoluto bisogno di 500 euro per sottoscriverne una nuova e portarla all’ufficio di polizia. La donna, parlando in modo pacato e con frasi riguardanti la carità di Cristo, riusciva a convincere la suora a farsi consegnare il denaro richiesto in contanti dicendole, inoltre che era di Chiaramonte e che frequentava la chiesa. Ricevuta la somma, la signora prometteva di restituirla il sabato successivo, al termine della funzione religiosa prevista nella prima mattinata. Inoltre, le lasciava anche appuntato su un bigliettino un numero di cellulare dove contattarla. Verso i primi giorni del nuovo anno, la suora, non riuscendo più a contattare la signora e non avendo ricevuto la somma, decideva di denunciare tutto ai Carabinieri del comune ibleo fornendo una descrizione sommaria della malfattrice, ovvero una donna bionda di bella presenza, vestita piuttosto bene. La vittima aggiungeva che la malfattrice, nell’esprimersi, ostentava una inflessione dialettale siciliana. A seguito della denuncia, i Carabinieri, dopo una serie di accertamenti, riuscivano ad individuare la truffatrice, che è stata denunciata. Si tratta di un signora resasi già responsabile di altri raggiri nei confronti di monasteri e chiese; infatti, contattando il numero di cellulare che la stessa aveva consegnato alla monaca di Chiaramonte, l’interlocutore informava i Carabinieri di essere già stata contattata da almeno 15 persone differenti con prefissi della provincia di Catania e Siracusa.SONY DSC

DROGA, 22 ARRESTI TRA RAGUSA, PALERMO E TRAPANI

I carabinieri della compagnia di Monreale e dei comandi di Palermo e Ragusa stanno eseguendo 22 misure cautelari nei confronti di altrettanti presunti spacciatori di droga, che avrebbero agito nel Palermitano e nelle province di Trapani e Ragusa. MANSOUR-BEDOUIL’operazione nasce da un’indagine che nel 2008 aveva portato a ben 11 arresti. L’operazione, denominata “Nikla”, ha impegnato 150 militari, unità cinofile ed elicotteri. In provincia di Ragusa abitavano due degli arrestati: Mouez Mansour, 30 anni tunisino, e Bedoui Mohamed Hedi, 48 anni, tunisino. Il primo abitava ad Acate, il secondo a Vittoria.

ARRESTI DOMICILIARI PER UN MAROCCHINO

FILADI Mohamed 01.01.1981Il commissariato di Ragusa ha eseguito la Ordinanza di Misura Cautelare Personale emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa, che ha disposto l’applicazione degli arresti domiciliari per un cittadino extracomunitario marocchino Mohammed Filadi, di anni 32, abitante a Modica. Il marocchino, pregiudicato per reati contro il patrimonio, è stato tratto in arresto per avere con false dichiarazioni di emersione dal lavoro irregolare ed in concorso con altro soggetto abitante in provincia di Siracusa, favorito la permanenza illegale di tre nord’africani sul territorio nazionale mediante fittizi rapporti di lavoro, traendone un profitto di 6000 euro.

Ispica, rapinatori messi in fuga dal tabaccaio

 

E’ stato il marito della titolare della tabaccheria a mettere in fuga i due malviventi che, sabato sera, avevano tentato il “colpo” ai danni dell’esercizio di via Statale, ad Ispica. I due, con il volto coperto da un casco integrale, hanno intimato alla donna, minacciandola con un coltellino, di consegnare loro l’incasso. E’ giunto in soccorso il marito che ha messo in fuga i due giovani e, probabilmente, inesperti rapinatori. Sull’accaduto indagano i carabinieri.carabinieri new

Scoglitti, arrestato ladro con l’aiuto dei volontari dell’associazione carabinieri

Domenica pomeriggio, a Scoglitti, i carabinieri hanno arrestato Adria Ciubotaru, 18 anni, senza fissa dimora. Il giovane è stato sorpreso, dai volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Vittoria, all’interno di una villetta in via Cellini intento a forzare una porta a vetri della veranda nel tentativo di introdursi all’interno dell’abitazione. Il giovane ha tentato di fuggire, ma è stato bloccato. Aveva con sé un gruppo elettrogeno, probabilmente rubato poco prima. Non è la prima volta che i volontari dell’Anc (Associazione Nazionale Carabinieri) di Vittoria sezione “Maresciallo Maggiore Faraci”, collaborano con l’Arma. Già in più di una circostanza si erano resi preziosi tramite avvistamenti, informazioni ed indicazioni ai militari della Stazione di Scoglitti, nonché tramite una collaborazione diretta durante i servizi svolti nella scorsa estate per il contrasto alla pesca di frodo, a seguito dei quali erano stati sequestrati diversi quintali di pescato vietato.
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Vittoria, cinque denunciati dalla Polizia

Cinque persone sono state denunciate dalla Polizia di Vittoria per reati vari. Un diciottenne è stato segnalato alla Procura per la ricettazione di un iphone. Il giovane ha detto di avere trovato il cellulare per terra. Il proprietario aveva denunciato di averlo lasciato in auto per pochi istanti e di non averlo più trovato. Per due giovani è scattata la denuncia per non avere rispettato le limitazioni imposta dalla sorveglianza speciale: di notte non sono stati trovati in casa. Sul fronte della sicurezza stradale, due le denunce in stato di libertà: un 16enne ed un 26enne trovati alla guida di un veicolo senza avere mai conseguito la patente.
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GRAVE INCIDENTE DELLA STRADA A MODICA

A seguito di un incidente della strada avvenuto venerdì intorno alle 15 in Via Marchesa Tedeschi, un minore modicano di 15 anni, V.B., si trova ricoverato a Siracusa in prognosi riservata perché ha riportato un grave trauma cranico. Il giovane era alla guida di un ciclomotore quando ha impattato contro una Jaguar, condotta da C.S., 28 anni, di Modica, che proveniva da Piazza Mazzini,in senso vietato. Dopo lo scontro il ciclomotore, incontrollato, è andato a finire contro un autocarro Skoda condotto da R.P., 54
anni, anche questi modicano. Scattato l’allarme, sul luogo è intervenuto il Nucleo di
Pronto Intervento della Polizia Locale di Modica e l’ambulanza del 118 che ha provveduto a trasferire il giovane all’Ospedale Maggiore. I tre veicoli coinvolti sono stati sequestrati.
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Scoglitti, staccavano infissi da abitazioni disabitate: arrestati due vittoriesi

I Carabinieri della Stazione di Scoglitti hanno arrestato Carmelo Puccia, nato nel 1982,
residente a Vittoria, disoccupato, incensurato e Giancarlo Barravecchia, vittoria nato
nel 1977, disoccupato, incensurato. I due sono stati sorpresi mentre asportavano in Via
della Ninfa gli infissi in ferro ed alluminio da una residenza estiva, di proprietà di una 73enne residente ad Imola, pensionata. Il comandante dei Carabinieri Rosario Piscopo stava effettuando altri accertamenti di Polizia Giudiziaria nella frazione rivierasca quando ha notato i due. Dentro l’auto Fiorino usata dai ladri sono stati rinvenuti: 5 finestre complete di sportelli in ferro, 7 ante per finestre, telai per finestre, 1 grata, un cancelletto in alluminio, uno scaldacqua Ariston, e oggetti da scasso.
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I LOVE SHOPPING 2

La Polizia ha eseguito gli arrestati domiciliari nei confronti della vittoriese Chiara Savio di 23 anni per furti in concorso con Lorena Matinez, già arrestata, insieme ad Angela Carvana, lo scorso 23 novembre. Gli episodi contestati sono stati commessi tra il 16 novembre 2011 ed il 22 novembre 2012. A seguito della diffusione della notizia dell’arresto delle due vittoriesi del 23 novembre, altri commercianti di Vittoria hanno segnalato alla Polizia la coincidenza del modus operandi attribuito alle due donne arrestate con quello posto in essere dalle responsabili di altri furti. Gli sviluppi delle indagini hanno consentito così di raccogliere elementi di prova determinanti per l’identificazione di Chiara Savio quale complice della Martinez. Le due donne, agendo in concorso tra di loro, spesso con passeggino e bimba al seguito, raggiungevano l’esercizio preso di mira e, fingendo di essere potenziali clienti, distraevano l’attenzione della negoziante o della commessa, con generiche richieste di informazioni, cosicché una delle due complici poteva liberamente girovagare all’interno del negozio ed una volta avuta cognizione dell’esatta composizione dei locali, procedeva ad asportare quanto di interesse. Le due donne, dopo la commissione dei furti, avendo la disponibilità di carte bancomat delle vittime, tentavano di effettuare il prelievo.chiara savio

Folgorato dai cavi elettrici, trovato cadavere a Comiso

Il cadavere di Rosario Cassibba, 65 anni, di Chiaramonte Gulfi, è stato trovato semicarbonizzato in contrada Billona, in territorio di Comiso, dal titolare di una segheria di marmi da tempo non attiva. L’uomo sarebbe morto dieci o quindici giorni fa, probabilmente nell’intento di asportare cavi di rame. L’incidente, infatti, è avvenuto nei pressi di una cabina dell’Enel ancora in funzione. L’uomo sarebbe rimasto folgorato, ed il suo corpo è rimasto lì fino a quando il titolare della segheria non ha fatto la tragica scoperta. Pare che l’uomo si fosse allontanato da casa nel periodo natalizio, ma poi di lui si erano perse le tracce. Sul posto i carabinieri ed i vigili del fuoco.
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RAGUSA, TRUFFE PER MEZZO MILIONE DI EURO ALLE ASSICURAZIONI: ARRESTATO

Secondo le indagini della Squadra Mobile, avrebbe simulato circa 200 incidenti per un danno alle compagnie assicurative di circa 500mila euro. Un vero e proprio record. Protagonista sarebbe Salvatore Ruggieri, 51 anni, ex perito assicurativo. L’indagine ha permesso di fare luce sulle presunte truffe in serie messe a segno da Ruggieri che sarebbe stato il perno di un vorticoso giro di falsi incidenti insieme ad altri 72 complici. L’uomo era stato radiato dall’albo dei periti assicurativi dopo essere stato condannato nel 2001 per reati analoghi. Durante una perquisizione domiciliare in un’abitazione nella disponibilità dell’ex perito sono stati sequestrati documenti inerenti numerose pratiche assicurative relative a un periodo compreso tra il 2007-2009. L’uomo è stato arrestato su ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal Gip del Tribunale di Ragusa, Giovanni Giampiccolo, su richiesta del Pm Monica Monego.
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RAGUSA, DUE ARRESTI PER FURTO AGGRAVATO

arresti 10 01Gli uomini della Squadra Volanti della Questura hanno arrestato per furto aggravato due cittadini stranieri: Romeo Jhao, albanese, 36 anni, e Cristian Sabin Ardelean, rumeno, 45, entrambi residenti a Ragusa. L’operazione è scattata alle ore 21.30 di giovedì quando un agente di Polizia libero dal servizio telefonava al 113 per segnalare delle persone sospette che si aggiravano in zona viale delle Americhe, nei pressi di un cantiere edile. Gli agenti della Volante, giunti sul posto, notavano, all’interno del cantiere edile un furgone parcheggiato con il portellone laterale aperto e la presenza di due persone che, vedendo i poliziotti, si davano a precipitosa fuga. Veniva accertato che gli autori del reato avevano forzato il sistema di chiusura del cantiere ed avevano già caricato sul furgone tantissimi attrezzi da carpenteria. Mentre erano ancora in corso le ricerche dei due fuggiaschi, gli stessi si recavano in Questura e dichiaravano di aver subito il furto del furgone rinvenuto all’interno del cantiere; il personale operante, nel frattempo, riconosceva subito i due soggetti per gli autori del furto e, pertanto, gli stessi venivano arrestati e denunciati per simulazione di reato. Venerdì alle 13 l’arresto dei due stranieri è stato convalidato dal giudice unico Rosanna Scollo che li ha scarcerati imponendo loro l’obbligo di presentazione alla Polizia. L’avvocato Matteo Melfi ha chiesto quindi i termini a difesa. Il direttissimo si terrà il 25.

GRAVE INCIDENTE SUL LAVORO A MODICA

Un operaio modicano è rimasto vittima di un incidente sul lavoro. E’ avvenuto nel primo pomeriggio di giovedì in un molino con annesso pastificio. Da una prima ricostruzione dei fatti, il braccio dell’operaio sarebbe rimasto incastrato nell’impastatrice. A prestare i primi soccorsi sono stati i colleghi. LImmediato il trasporto all’ospedale “Maggiore” che hanno disposto il trasferimento al “Cannizzaro” di Catania. I medici del nosocomio etneo lo hanno sottoposto ad intervento chirurgico per salvargli il braccio. Si trova ricoverato in prognosi riservata.

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Ragusa, arrestato giovane vittoriese

I carabinieri della stazione di Ragusa hanno arrestato un vittoriese residente a Ragusa, destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica iblea. Si tratta di Sandro Politino, 27 anni. Il giovane deve scontare nove mesi di reclusione, ai domiciliari, per resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio è del 2006. Adesso è arrivata la condanna definitiva.

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INCIDENTE MORTALE SULLA VITTORIA GELA

Un uomo è morto e altri due sono rimasti feriti in un incidente stradale avvenuto,
nel pomeriggio di giovedì 10 gennaio, a circa 6 km da Gela, in contrada Priolo, sulla
strada statale 115 per Vittoria, tra una Ford Focus e una Mercedes. La vittima è Santo Occhipinti, un albergatore di 72 anni, originario di Acate ma residente a Ragusa. Secondo la polizia stradale, che ha ricostruito la dinamica dello scontro, una Ford Focus, con due persone a bordo dirette a Gela, avrebbe sbandato all’uscita di una curva sfiorando, sulla
opposta corsia di marcia, una Panda che è riuscita a passare, e poi scontrandosi frontalmente con la Mercedes sulla quale viaggiava Occhipinti, da solo. L’albergatore è morto sul colpo. I due occupanti la Ford Focus sono stati soccorsi e trasportati in ospedale. Si tratta di un benzinaio gelese e di un romeno che viaggiavano da Vittoria a Gela. Il benzinaio è stato medicato e dimesso mentre il romeno è rimasto in osservazione in astanteria per un leggero trauma cranico. Santo Occhipinti era molto noto a Gela per avere gestito a lungo la mensa aziendale del petrolchimico dell’Eni, il Motel Agip (oggi
Hotel Sileno) e per avere iniziato la sua carriera lavorativa, da giovane, come agente di polizia. Lascia la moglie e due figli. volante polizia

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