04-05-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

Controlli antidroga nelle scuole di Vittoria

Percorsi di legalità a parole e con i fatti. Gli uomini del Commissariato di Polizia di Vittoria, con l’ausilio di due unità cinofile di Catania, hanno dedicato un’intera mattinata ad effettuare controlli antidroga all’esterno ed all’interno di un istituto di istruzione superiore di Vittoria. “Con tale attività di prevenzione e repressione – spiegano gli uomini del Commissariato -, concordata con il dirigente scolastico, si è inteso assicurare alla grande maggioranza degli studenti ed alle loro famiglie, un ambiente scolastico pulito e scevro da qualsivoglia fenomeno di illegalità”. Durante i controlli, effettuati con due cani antidroga dei Reparti Cinofili della Polizia di Stato, nelle parti comuni della scuola ed aula per aula, sono stati rinvenuti una “stecchetta” di hascisc ed un sacchettino con diverse dosi di marijuana all’interno dell’aula magna dove erano raccolti centinaia di alunni. Nel corso dei controlli uno studente di 15 anni è stato segnalato alla locale Prefettura per uso di sostanza stupefacente. E’ stato bloccato mentre tentava di disfarsi di una “dose” di hascisc lanciandola dalla finestra di un corridoio. Dell’accaduto sono stati portati a conoscenza i genitori del ragazzo.

apinano un connazionale, arrestati due tunisini

I carabinieri della Stazione di Santa Croce Camerina, collaborati dai colleghi della Compagnia di Ragusa, hanno arrestato due tunisini per aver rapinato un loro connazionale. Nella notte tra lunedì e martedì s’è presentato un trentenne tunisino presso la guardia medica di Santa Croce: l’uomo presentava contusioni in varie parti del corpo, alla testa e al naso, tanto che i medici hanno deciso l’immediato trasporto al Pronto Soccorso di Ragusa. Raggiunto da una pattuglia radiomobile, la vittima ha riferito di essere stato picchiato e rapinato da due connazionali e che conosceva tali persone. Allertati immediatamente, i militari di Santa Croce si sono recati presso l’abitazione dei due tunisini, residenti nella cittadina camarinense, due cugini braccianti agricoli. Accompagnati in caserma, i due si sono giustificati affermando che uno era stato aggredito e che poi, insieme, avevano reso “pan per focaccia” al connazionale, malmenandolo pesantemente. E fin qui poteva apparire una “semplice” lite con un reato di lesioni procedibile con querela di parte. Nel frattempo, infatti, l’aggredito era stato ricoverato in chirurgia con una prognosi iniziale di dieci giorni. Ma la questione delle banconote sottratte al tunisino non convinceva i militari che, nel frattempo, perquisiti i due cugini, avevano trovato e sequestrato parecchie banconote di vario taglio e – in particolare – non erano convinti delle giustificazioni accampate dai due sulla provenienza del contante. Hanno deciso pertanto – vista la gravità del fatto e il pericolo che i due potessero “cambiar aria” – di sottoporli a fermo. I due fermati sono i cittadini tunisini Mohamed Jamazi, 25enne e Yosser Amor, 20enne.

Derubò un’anziana di Ispica fingendosi medico: arrestata nomade

Si presentava come medico dell’Azienda sanitaria provinciale incaricato delle verifiche per la domanda di accompagnamento. Con questo espediente, insieme con una complice, una donna si è introdotta in casa di una 81enne di Ispica e, approfittando di una sua distrazione, le ha rubato danaro e preziosi, gettando nella disperazione l’anziana. La ladra, una nomade 36enne, di Roma, è stata identificata e arrestata dai carabinieri del Comando provinciale di Ragusa, su ordine della procura di Modica, con l’accusa di concorso in furto in abitazione, aggravato dall’aver simulato la qualità di pubblico ufficiale e dall’aver agito con destrezza, fra l’altro approfittando della veneranda età della vittima. La sua complice è ricercata. Le due donne, che appartengono alla comunità dei “Camminanti”, sono sospettate di altri numerosi furti ad anziani.

SANTA CROCE, AREA DI STOCCAGGIO SOTTO SEQUESTRO BONIFICATO IL SITO DI CONTRADA PEZZE

L’area di stoccaggio e di emergenza di contrada Pezze, a Santa Croce Camerina, è stata ripulita. I rifiuti sono stati raccolti e portati in discarica. Ma i mezzi comunali e il sito rimangono sotto sequestro. La Procura dovrà accertare le eventuali responsabilità per il deposito non autorizzato di rifiuti e l’utilizzo di mezzi non idonei per la raccolta dei rifiuti durante la giornata di sciopero degli operai della ditta Ecoseib di Giarratana. La presenza dei tecnici dell’Arpa è servita per monitorare l’area. “Siamo fiduciosi sul buon esito delle indagini – dice l’assessore all’ecologia del Comune, Rosario Pluchino -. La Procura dovrà accertare le responsabilità di quanto è successo. Ma siamo convinti che tutto verrà risolto nel più breve tempo possibile. L’amministrazione – ha dichiarato ancora l’assessore Pluchino – ha lavorato nell’interesse dei cittadini e alcune esternazioni di movimenti o singoli cittadini sembrano davvero fuori luogo”. L’avvocato Guglielmo Barone è il legale del Comune. “Abbiamo chiesto la bonifica del sito – aggiunge l’avv. Barone perché l’amministrazione riteneva che c’erano delle motivazioni di carattere igienico sanitario. Chiederemo altresì il dissequestro dei mezzi che per l’ente ha dichiarato ancora l’avv. Barone -, per le finalità istituzionali, sono di fondamentale importanza”. L’intera area rimane sotto sequestro. “La Procura ritiene che ci possa essere la reiterazione del reato – dice ancora il legale -. Noi, invece, siamo convinti esattamente del contrario. Non riesco a capire, tra le righe, di quale reato stiamo parlando”. Resta da definire la vicenda di natura economica con un contenzioso in atto tra l’amministrazione e la ditta privata. “Dopo la diffida inoltrata dal nostro legale al Comune – afferma il responsabile della ditta Ecoseib, Peppe Busso -, il conteggio dei servizi effettuati, il cosidetto stato di avanzamento dei lavori è stato fatto, resta l’incognita del saldo delle fatture che, incluso il mese di novembre, ammontano a 560 mila euro”.

La Parrocchia “Sacro Cuore di Gesù” AVVERTE:

“Per l’ennesima volta nel nostro quartiere e non solo, è in atto una pseudo raccolta di abiti a nome di una fantomatica Parrocchia Sacro Cuore. Si prega di NON ASSECONDARE tale pratica in quanto NESSUNA Parrocchia Sacro Cuore (né di Ragusa, né di Comiso, né di Vittoria, tanto meno Modica) ha organizzato tale raccolta o dato incarico ad alcuno di farlo. Pertanto non portate sacchi con abiti o quant’altro in chiesa. Grazie della collaborazione. Parrocchia Sacro Cuore di Gesu’ Ragusa – PP.Gesuiti Tel. 0932252861/2 – Fax 09321856580 Via Sacro Cuore, 46 – 97100 Ragusa

Donnalucata, crolla il solaio di un garage

Poco prima delle 16.30 di lunedì, per cause da accertare, è crollato il solaio di copertura di un garage attiguo ad un’abitazione. L’episodio si è verificato in via Agrigento, nella frazione di Scicli. Al momento del crollo il garage dell’abitazione di villeggiatura era vuoto, e dato anche il periodo, il crollo non ha causato danni a persone. Sul posto si sono recati i vigili del fuoco che hanno rintracciato il proprietario, poi arrivato sul posto insieme ai Vigili Urbani e al personale dell’Ufficio Tecnico di Scicli.


Un tablet rubato, droga e pure un “katana”, la spada del Samurai Arrestati quattro stranieri a Modica

Firas Massaoudi, 26 anni, algerino, Saddam Mejri, tunisino di 21 anni, Hyqmet Sel Manay, albanese di 22 anni, e Kolaj Nertil, 20 anni, anche lui albanese, sono stati arrestati dai carabinieri per ricettazione e detenzione di droga. In casa loro, al vico Puglisi, a Modica Alta, i militari dell’Arma hanno rinvenuto un tablet rubato poco prima da una Fiat 500 parcheggiata in via Loreto Gallinara. I carabinieri hanno trovato anche settantasei grammi di hascisc, sei grammi di marijuana, per un valore di circa quattrocento euro, un bilancino di precisione e tutto l’occorrente per il confezionamento delle dosi per la vendita al minuto. Tra gli oggetti rinvenuti anche un “katama”, una sorta di spada tipica dei Samurai.

Cade da una scala Pozzallese in prognosi riservata

Un pensionato pozzallese si trova ricoverato in prognosi riservata al “Cannizzaro” di Catania per via di un brutto trauma cranico che si è procurato in un incidente domestico. L’uomo, che stata eseguendo dei lavori in casa, sarebbe scivolato da una scala andando a sbattere violentemente contro il pavimento di un cavedio. Trasportato al “Maggiore” di Modica, i medici hanno deciso per il trasferimento in elisoccorso a Catania. L’uomo non sarebbe in pericolo di vita. E’ ancora al “Cannizzaro” un ispicese di 46 anni che domenica, mentre lavorava in un terreno agricolo, era stato colpito da un tubo metallico sganciatosi da un impianto di irrigazione.


Controlli dei carabinieri, denunciate due persone

I militari della Compagnia Carabinieri di Ragusa hanno svolto un mirato servizio contro lo spaccio di sostanze stupefacenti venerdì e sabato scorsi. Due persone sono state denunciate e quattro segnalate. In campo i carabinieri di Ibla, Marina di Ragusa, Santa Croce e Monterosso. Sono state eseguite decine di perquisizioni domiciliari, veicolari e personali alla ricerca di sostanze stupefacenti. A Ibla, un operaio rumeno 35enne, sottoposto a permanenza domiciliare notturna, non è stato trovato in casa ed è stato denunciato per la violazione delle imposizioni del giudice. Secondo il recente testo unico sulle misure di prevenzione, rischia da uno a cinque anni di reclusione. A Ragusa, un tunisino 34enne, già noto alla forze dell’ordine, aveva in casa una dose di hascisc: è stato segnalato al Prefetto di Ragusa per uso personale di sostanze stupefacenti. Segnalati al Prefetto anche un altro tunisino residente a Vittoria, trovato in possesso di una dose di hascisc. Sottoposti a controllo su strada due trentenni avolesi in possesso di eroina (1,3g), quantità considerata per uso personale. Un ventenne ragusano è stato controllato e perquisito dai militari di Monterosso Almo che gli hanno trovato due dosi di marijuana e lo hanno deferito all’autorità giudiziaria per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.

Pozzallo, sequestrati 50 orologi, avevano i marchi contraffatti

I finanzieri di Pozzallo hanno sequestrato, durante un controllo, 50 orologi contraffatti. “Orologi delle migliori marche a prezzi anti-crisi” era lo slogan, che tanto va di moda ultimamente, utilizzato anche da un venditore ambulante, di origini senegalesi, per le vie di Pozzallo. Peccato che gli orologi erano tutti abilmente contraffatti.

RAGUSA, FAMIGLIA INTOSSICATA DA MONOSSIDO DI CARBONIO

Un’intera famiglia è rimasta intossicata per le esalazioni di monossido di carbonio, avendo lasciato acceso per tutta la notte un braciere. I genitori entrambi ventiseienni, lui albanese, lei ragusana, i figli, un neonato di dodici mesi e un bimbo di tre anni, i nonni, anche loro albanesi, rispettivamente di 65 e 53 anni, sono stati esposti per tutta la notte alle pericolose esalazioni provenienti dal braciere usato come strumento per riscaldare la casa, una abitazione situata nel centro storico di Ragusa superiore. E’ stata la madre a dover ricorrere per prima alle cure del pronto soccorso alle 6 di lunedì. I medici non appena hanno controllato la donna, ricostruendo le cause del malore che l’aveva colpita, hanno immediatamente sollecitato il ricovero di tutti gli altri componenti del nucleo familiare, i figli, il padre e i nonni. Tutti hanno accusato gli stessi sintomi caratteristici della intossicazione da monossido di carbonio, cioè vertigini e incapacità di respirare. In mattinata è stato disposto il ricovero all’ospedale Civile, ma successivamente sono stati tutti trasferiti in altri nosocomi, tre al Cannizzaro di Catania e tre all’ospedale Umberto I di Siracusa, per essere sottoposti a terapia iperbarica. Prima del trasferimento i pazienti hanno ricevuto ossigeno ad alti flussi per regolarizzare i parametri vitali.

COMUNE DI RAGUSA; DIPENDENTE RIMPROVERATA DA DIRIGENTE FINISCE IN OSPEDALE

Crisi, ma stavolta di nervi. E’ accaduto al Comune di Ragusa venerdì mattina, protagonisti una dipendente, la signora M, e il dirigente dottore Lumiera. Pare che tutto sia iniziato in un corridoio dove la signora si trovava al momento del passaggio del “capo” che infastido chissà per cosa (forse a suo avviso la dipendente a quell’orario doveva essere altrove) l’ha rimproverata. Non sappiamo se la signora abbia solo incassato o magari risposto, fatto sta che deve essere stato pesante il litigio, o l’attacco subìto, tanto che la dipendente si è sentita malissimo ed è finita in ospedale con autoambulanza e conforto di due colleghi. Al Pronto soccorso la donna è arrivata in lacrime, in preda ad una forte crisi di nervi. Tutti, ieri mattina, a Palazzo dell’Aquila parlavano dell’accaduto, ma sui motivi del diverbio c’è assoluto riserbo. Sarà il segretario generale, Benedetto Buscema, massimo dirigente del Comune, a doversi occupare personalmente dell’accaduto. Ieri non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione, ma è chiaro che dovrà ascoltare la versione del dirigente e della dipendente. Ed anche di eventuali colleghi che hanno assistito all’accaduto. Al di là del singolo episodio e delle determinazioni che Buscema sarà costretto eventualmente a prendere, c’è uno stato di malessere che serpeggia a Palazzo dell’Aquila. Sarà la perdita dell’onorevole ex sindaco sindaco o i timori e le speranze per le future carriere? Si sa solo che Lumiera è agitatissimo. Si contorce perchè non riesce a dare un parere positivo per la riassunzione di due dirigenti mandati a casa, la Pagoto e Licitra, che stanno a cuore all’onorevole ex sindaco che li rivorrebbe al Comune. Povero Lumiera schiacciato tra i doveri della spending review e i piaceri di Nello Dipasquale! Sarà un bel test sullo scala dei valori della pubblica amministrazione in terra di Sicilia: conta di più un deputato, o le casse dello Stato? Stritolato in questo dilemma se l’è presa con la prima che gli è capitata a tiro. Alla dipendente, che poi è potuta rientrare a casa dopo che i medici le hanno prestato le prime cure, attestati di solidarietà da alcuni consiglieri comunali.

Comiso, denunciato per droga giovane operaio

Operazione antidroga dei carabinieri con l’ausilio di unità cinofile. In campo “Indic”, pastore tedesco di sei anni, specializzato nello scovare sostanze stupefacenti. Nel corso dei controlli è stato denunciato un operaio comisano di 22 anni, D.L le iniziali. E’ stato trovato in possesso di trenta grammi di marijuana già divisa in dosi.


Scontro sulla Ragusa – Catania, muore un modicano

Tragico schianto, intorno alle 14 di venerdì, nell’ultimo tratto della Ragusa – Catania, nel lungo rettilineo tra lo svincolo per Bruscè e quello per Marina, in territorio di Ragusa. Nello scontro frontale ha perso la vita un uomo di 50 anni, Giovanni Scifo di Modica. A scontrarsi una Nissan Juke ed un furgone Iveco. Nel violento impatto il conducente della Nissan è morto sul colpo. Feriti i due occupanti del furgone, due acatesi di 49 e 21 anni. Hanno riportato ferite guaribili rispettivamente in 15 e 30 giorni. Nell’urto è rimasto coinvolto anche un altro mezzo, una Alfa Romeo 147 condotta da un ragusano di 46 anni che ha riportato ferite guaribili in dieci giorni. Da una prima ricostruzione, Scifo procedeva in direzione Ragusa – Catania, mentre il furgone proveniva dal senso opposto. La strada è rimasta chiusa al traffico per diverso tempo. Sul posto, per i rilievi, la Polizia stradale.

Scontro sulla Ragusa – Catania Muore un modicano

Tragico schianto, poco prima delle 15, nell’ultimo tratto della Ragusa – Catania, nel lungo rettilineo tra lo svincolo per Bruscè e quello per Marina, in territorio di Ragusa. Nello scontro, che sarebbe stato frontale, ha perso la vita un uomo di 50 anni. A scontrarsi una Nissan ed un furgone Ford Transit. Ci sono tre feriti, due occupanti del furgoncino ed uno che era al volante di un altro mezzo rimasto coinvolto nell’impatto. La strada è stata chiusa al traffico. Sul posto la Polstrada.

SPEDIZIONE PUNITIVA AI DANNI DI UN MODICANO


Con l’accusa di sequestro di persona e tentata estorsione sono stati arrestati Vincenzo Cannizzo, 34 anni, Angelo Faldelli, 47 anni, Angelo Pauselli, 49 anni, e Alida Cecconi, 45 anni. I primi due sono in carcere, gli altri due ai domiciliari. I primi due sono ritenuti i mandanti di una spedizione punitiva nei confronti di un imprenditore di Modica e di un suo dipendente che nel maggio scorso furono sequestrati e malmenati per essere convinti a pagare 8.500 euro per una carotatrice commissionata nel 2002 alla ditta umbra “Pauselli”. I due in carcere, entrambi di Gela, avrebbero fatto parte del gruppo di quattro persone che portò a termine la spedizione punitiva. I particolari dell’operazione sono stati illustrati durante una conferenza stampa alla Procura della Repubblica di Modica dal procuratore Francesco Puleio e dal Questore di Ragusa Giuseppe Gammino. I provvedimenti restrittivi, emessi dal gip del tribunale di Modica, sono stati eseguiti al termine di indagini coordinate da Puleio e dirette dal sostituto Gaetano Scollo. L’imprenditore modicano raccontò agli agenti che i quattro lo avevano messo in contatto telefonico in vivavoce con l’imprenditore e la moglie e che quest’ultima, alla richiesta di conoscere i motivi dell’aggressione e del sequestro, aveva fatto riferimento alla fattura del macchinario. L’episodio era avvenuto nel mese di maggio.

Indebita percezione di contributi agricoli, denunciate sedici persone

I militari della Guardia di Finanza di Ragusa, nel corso di autonoma attività investigativa, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Ragusa sedici persone distintamente per i reati di truffa aggravata in concorso ai danni dell’Inps, indebita percezione di contributi agricoli, e produzione e falsificazione di documenti. L’organizzatore della truffa, G.G. trentaquattrenne vittoriese, con specifici precedenti penali, avvalendosi di atti falsi ha creato, ad hoc, una ditta fantasma, utilizzata al solo scopo di certificare le assunzioni fittizie e le giornate lavorative dei propri dipendenti. Tale modus operandi ha consentito così agli stessi dipendenti di poter disporre dei requisiti necessari per la richiesta e per l’ottenimento dell’indennità di disoccupazione agricola elargita dall’Inps. Le indennità indebitamente erogate ammontano ad 76.048,90 euro.

Ragusa: ruba auto, arrestato minorenne rumeno

Gli uomini della Squadra Volanti hanno denunciato in stato di libertà un 17enne rumeno per ricettazione, porto di coltello a serramanico e guida senza patente. Nel primo pomeriggio di martedì, la Sala Operativa della Questura ha diramato una nota di ricerca di una Renault Clio rubata in via Mario Leggio. Gli agenti hanno intercettato il mezzo in via La Pira: a bordo c’erano due giovani. Dopo un breve inseguimento l’auto è stata bloccata. Alla guida il minorenne, che aveva anche un coltello a serramanico. La Renault Clio, ancora in buone condizione, è stata restituita al legittimo proprietario.

Ragusa, arrestato spacciatore al capolinea di via Zama

I finanzieri del Nucleo mobile della Compagnia di Ragusa hanno arrestato Michael Fred di 21 anni, nigeriano per spaccio di droga. Contestualmente sono stati sequestrati al nordafricano 280 grammi di marijuana, 11 grammi di cocaina ed 170 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio. Teatro del servizio è stata piazza Zama, nei pressi del capolinea dei pullman di linea extraurbana e interregionale. Località notoriamente conosciuta quale area di sosta o di incontro di soggetti extracomunitari residenti nel capoluogo o provenienti da altre località, dediti all’uso e spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso dei servizi di osservazione effettuati nei pressi dell’area destinata alla sosta dei mezzi di trasporto pubblico, i militari operanti hanno effettuato un controllo nei confronti di un extracomunitario apparentemente in attesa di prendere un autobus diretto verso una città del Nord Italia. All’interno di uno zainetto tipo troller detenuto dal nigeriano, le fiamme gialle hanno trovato un involucro imballato, contenente sostanza stupefacente del tipo marijuana pronta per essere destinata allo spaccio. Nella successiva perquisizione domiciliare i finanzieri hanno rinvenuto altro stupefacente dello stesso tipo e un ovulo con all’interno cocaina. Il valore della droga sequestrata ammonta a 4 mila euro.

Acate, tunisino in manette: aveva 200 grammi di hascisc

Ancora un arresto, nell’Ipparino, per spaccio di droga. Questa volta sono stati i carabinieri di Acate ad arrestate Said Jbali, 26 anni, senza lavoro e senza fissa dimora. Un giovane senza precedenti, ma con in tasca duecento grammi di hascisc. Il giovane, quando ha visto i militari dell’Arma, ha provato a disfarsi di due panetti di droga, ma è stato bloccato ed arrestato.

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