23-04-2024
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ALTRI 3 ETTI DI MARIJUANA: UN ARRESTO A COMISO

Prosegue senza soluzione di continuità l’attività di contrasto allo spaccio di droga da parte dei Carabinieri della Stazione di Comiso, i quali nel corso di un ulteriore servizio in abiti civili hanno tratto in arresto un 42enne comisano trovato in possesso di 320 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, conservata all’interno di un sacco di plastica nero. Un quantitativo tale da ricarvarne 1126 dosi. Si tratta di Angelo Corifeo, comisano di 42 anni, ambulante, con precedenti di polizia per reati contro la persona, il quale, nel corso della perquisizione personale e domiciliare presso la propria abitazione, è stato trovato in possesso, oltre che della droga, anche di un bilancino di precisione, un rotolo di carta stagnola e mezzo guscio di noce di cocco intriso della medesima droga. La sostanza avrebbe potuto fruttare 2500 euro sul mercato dello spaccio. L’intervento dei Carabinieri si somma a quello effettuato venerdì scorso quando, in Contrada “Billona”, due minorenni di 14 e 15 anni erano stati trovati in possesso di mezzo chilo della medesima sostanza, accuratamente conservata in barattoli di vetro, che i giovani avevano nascosto in un casolare abbandonato. Il 15enne era stato poi condotto presso il Centro di Prima Accoglienza di Catania, mentre l’altro era stato deferito in stato di libertà e riaffidato ai genitori. Nella giornata di lunedì il Gip di Catania, in sede di udienza di convalida, aveva disposto il collocamento in comunità del 15enne, dove lo stesso attualmente si trova. La marijuana sequestrata a Corifeo è secca e stagionata, ma saranno le analisi di laboratorio a stabilirne l’effettiva composizione, al fine anche di verificare l’eventuale riconducibilità alla stessa partita di quella trovata in possesso dei minorenni. Con l’arresto di Corifeo, si tratta del 45esimo soggetto tratto in arresto dai Carabinieri della Compagnia di Vittoria, dall’inizio dell’anno, nell’ambito della lotta alla droga, nel corso della quale sono stati rinvenuti e sequestrati nel corso delle varie operazioni oltre 10 kg circa di marijuana. E’la droga maggiormente consumata dagli adolescenti e provoca seri danni alla salute.

STRAGE DEPURATORE MINEO CONDANNATA DITTA CARFI’

E’ stata emessa la sentenza nel processo per la morte di sei operai nell’incidente sul lavoro dell’11 giugno 2008, all’interno del depuratore comunale di Mineo. Tra di loro, i due ragusani Salvatore Tumino e Salvatore Smecca, entrambi di 47 anni i cui familiari si sono costituiti parte civile con gli avvocati Pippo Dimartino, Carmelo Di Paola ed Emanuela Tumino. L’udienza è iniziata con le repliche del Pm Sabrina Gambino, quindi, alle 11,30 la camera di consiglio durata oltre 5 ore. Il Tribunale collegiale di Caltagirone (presidente Angelo Costanzo, a latere Paola Mastroianni e Rossana Taverna) ha assolto il titolare dell’omonima azienda di espurgo di Ragusa, Salvatore Carfì ed il capo cantiere della ditta, Salvatore La Cognata, dall’accusa più grave, ovvero avere sversato nel depuratore rifiuti tossici, mentre sono stati condannati per omicidio colposo plurimo e per violazioni delle leggi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, rispettivamente a 4 anni e due mesi di reclusione e 3 anni e 4 mesi di reclusione e 3 mesi di arresto. Il Pm aveva chiesto per entrambi 6 anni di reclusione e la confisca della società. Il Tribunale ha disposto la sanzione pecunaria pari a 100 quote nella misura di 300 euro ciascuna. Il collegio ha condannato la ditta Carfì ed il Comune di Mineo al risarcimento dei danni nei confronti delle parti civili rimettendo la quantificazione al Giudice Civile, condannando però gli imputati al pagamento di una provvisionale pari a 70 mila euro per gli eredi di Smecca, oltre al pagamento delle spese per la costituzione di parte civile e 85 mila euro per gli eredi di Tumino, sempre oltre al pagamento delle spese. Nell’incidente del depuratore di Mineo, a causa delle esalazioni tossiche in una fase di pulitura, persero la vita anche quattro dipendenti comunali.

ANCORA ABUSIVISMO EDILIZO AD ACATE

Dopo la denuncia dei due coniugi acatesi e dei 3 dipendenti comunali, i Carabinieri delle Stazione di Acate hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Ragusa altre quattro persone per il reato di abusivismo edilizio in concorso. Si tratta di padre e figlio, rispettivamente committente dei lavori e proprietario del terreno, e di due muratori di cui un rumeno. Nel corso delle complesse indagini è stato appurato che sull’area, sita in contrada Dirillo, era in corso di costruzione un capannone di mq. 300 ed un casotto di mq. 75 circa, senza che ne fosse stato denunciato l’inizio dei lavori, e quindi senza autorizzazione alcuna. E’ stato possibile appurare che nonostante un avvenuto sequestro, i lavori erano proseguiti ugualmente, motivo per il quale padre e figlio dovranno altresì rispondere del reato di violazione dei sigilli.

Ragusa, segnalato un giovane per uso di marijuana

Nel corso di un servizio finalizzato alla prevenzione dell’uso di sostanze stupefacenti, la Polizia ha segnalato alla Prefettura un giovane ragusano trovato in possesso di marijuana, detenuta per farne uso personale. E’accaduto domenica pomeriggio, all’ingresso dello Stadio comunale dove il giovane si stava recando per vedere la partita. Gli è stata ritirata anche la patente.

Marina di Ragusa: danneggia auto in sosta, ma non si ferma

Brutta sorpresa per alcuni abitanti di Marina di Ragusa i quali, al loro risveglio, hanno trovato le proprie autovetture gravemente danneggiate. Ai malcapitati non è rimasto altro da fare che informare il 113 di quanto accaduto. Gli agenti intervenuti, nel giro di poche ore, sono riusciti a rintracciare l’autore del sinistro. Dalla ricostruzione effettuata dagli uomini della Squadra Volanti, è stato riscontrato che il conducente di una Peugeot 106 nell’ultimo fine settimana, in piena notte, rientrando a casa ha urtato contro alcune auto in sosta, parcheggiate in via Rimembrenze. A seguito dell’urto tre auto hanno riportato gravi danni. Il conducente della Peugeot, pensando di averla fatta franca, è tornato a casa, parcheggiando l’auto in garage, ma la targa era rimasta a terra poco distante dal luogo del sinistro. Il proprietario dell’auto, invitato in Questura per fornire delle spiegazioni, ha riferito solo di aver alzato un po’ il gomito e di non sapere chi avesse guidato la propria auto fino al garage di casa sua. La Polizia ha disposto il ritiro della patente per aver provocato un incidente stradale con danni alle cose ed essere fuggito. Per lui una multa per 500 euro.

Controlli nel week end, in cinque positivi all’alcoltest

Intensa l’attività della Polizia Stradale di Ragusa e Vittoria nel fine settimana al fine di prevenire “le stragi del sabato sera” nel territorio provinciale. Cinque le persone positive all’alcoltest. Uno di questi è rimasto pure coinvolto in un incidente. Sono tutti e 5 giovani, dai 22 ai 33 anni, italiani, uno è tunisino. Oltre alla denuncia e alle multe, sono stati decurtati 10 punti dalla patente.

Comiso, è “caccia” agli spacciatori di droga

Dopo il ritrovamento di mezzo chilo di marijuana in possesso a due minorenni, 14 e 15 anni, di Comiso, le indagini proseguono. E anche grazie all’ausilio dell’unità cinofila di Catania, i carabinieri sono riusciti a denunciare altri due giovani. Uno di 23 e l’altro di 20 anni. Il primo S.M., nato in Brasile, ma residente a Comiso, aveva nove dosi di marijuana. Teneva la droga nel cassonetto della serranda. Il ventenne, operaio comisano, aveva 43 grammi della stessa sostanza, la teneva nascosta in un armadio. Le indagini dei carabinieri non si fermano.

Movida modicana: arrestati due giovani per spaccio di stupefacenti

Nella notte di sabato i Carabinieri di Modica, nel corso di un servizio mirato alla prevenzione ed al contrasto dei reati sulle principali piazze della movida modicana, hanno tratto in arresto in flagranza di reato D.F., 21enne modicano, e M.F., 22enne rosolinese, entrambi incensurati e disoccupati, per detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente. Notato l’atteggiamento sospetto di M.F. che, dopo essere sceso dalla vettura condotta da D.F., si tratteneva all’angolo della centralissima via Mercè, in corrispondenza di un noto ritrovo della gioventù modicana, i carabinieri procedevano al controllo. Sono state trovate alcune dosi di hashish e marijuana e una consistente somma di denaro. Poi è stato rintracciare l’altro pusher, D.F, grazie al numero di targa del veicolo con il quale era stato visto allontanarsi poco prima. A casa di quest’ultimo sono state sequestrate 20 dosi di hashish e marijuana, per un peso complessivo di 30 grammi, nonché i proventi dell’attività di spaccio ossia 300 euro. All’interno della casa del giovane modicano c’era tutto il necessario per il confezionamento dello stupefacente. I due giovani incensurati sono agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.

Soldi in cambio di un permesso di soggiorno, ma era una truffa

Accogliendo la richiesta della Procura della Repubblica, il Gip del Tribunale di Modica, sulla base delle indagini espletate dal Commissariato di P.S. di Modica, ha disposto l’arresto di Carmelo Blandino di anni 56, con numerosi precedenti penali, in particolare per plurimi delitti di ricettazione e truffa nonché per i reati di associazione per delinquere, sostituzione di persona, falsità in scrittura privata e falsità materiale in certificati, già sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale con obbligo di soggiorno. L’uomo arrestato domenica per il reato di ricettazione di un assegno rubato, era stato denunciato, insieme ad altri soggetti del delitto di contraffazione, falsificazione, alterazione ed uso di documenti falsi necessari per il rilascio di permessi di soggiorno in favore di alcuni cittadini stranieri, clandestini in Italia. Le indagini avviate dalla Polizia di Modica hanno preso spunto dalla denuncia di una signora ucraina, regolare in Italia, che dichiarava di aver corrisposto al Blandino, con la complicità di una donna di nazionalità russa, la somma di 1.000 euro per attivare una fantomatica pratica di regolarizzazione in favore del figlio, presente in Italia in clandestinità. L’imbroglio, però, è stato scoperto quando nel maggio del 2011 la donna, recandosi presso lo Sportello Unico per l’immigrazione di Ragusa ha appreso che il documento era falso e che, a quel numero di pratica, corrispondeva la convocazione di un cittadino nordafricano. E’ emerso che altri due cittadini ucraini residenti a Grammichele erano stati raggirati dal Blandino.

Controlli nell’Ipparino, quattro denunce

I Carabinieri di Vittoria hanno denunciato un pregiudicato per guida senza patente, e un sorvegliato speciale perchè non è stato trovato in casa. Ad Acate un bracciante agricolo è stato sorpreso a guidare un motociclo risultato rubato. I militari hanno denunciato anche un altro giovane bracciante di Acate perchè, nella sua azienda, aveva un un trattore risultato rubato diversi anni fa.

SGOMINATA BANDA DEDITA A FURTI IN APPARTAMENTO

La Polizia ha arrestato stamattina Carmelo Mirabella, Salvatore Distefano, Enrico Scenna, Leonella Cascone e Daniela D’Iapico. I malviventi, alcuni dei quali con precedenti penali, attraverso un collaudato “modus operandi”, effettuavano accurati sopralluoghi presso gli obiettivi da depredare e, conoscendo preventivamente le abitudini delle vittime, quasi sempre parenti, conoscenti o vicini, con vari escamotage (finte raccomandate da ritirare, avvisi del comune, etc.) le attiravano fuori dall’abitazione, svaligiandole senza problemi. L’ordine di custodia cautelare in carcere è stato emesso dal Gip del Tribunale di Ragusa su richiesta della Procura.


INCIDENTE STRADALE SULLA STATALE 115

Incidente stradale domenica mattina, alle 11,40 circa, lungo la s.s. 115 al chilometro 291+800 in territorio di Vittoria. A rimanere coinvolto nel sinistro uno scooter F10 Malaguti. In prognosi riservata si trova B.C. di 33 anni che era in sella allo scooter condotto da S.F., 24 anni di Acate, per lui 6 giorni di prognosi. Sul posto la Polizia stradale di Ragusa.

COMISO, I CARABINIERI SCOPRONO DUE GIOVANISSIMI “PUSHER”

Nella serata di venerdì i Carabinieri della Stazione di Comiso, nel corso di un mirato servizio per il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nell’ambito della città kasmenea, hanno sorpreso due minorenni di 15 e 14 anni, rispettivamente di Vittoria e Comiso, in possesso di 500 grammi di marijuana, conservata all’interno di 4 barattoli in vetro. L’intervento dei Carabinieri è stato effettuato al termine di un lungo servizio di osservazione in contrada “Billona” di Comiso, dove i giovani avevano individuato un casolare abbandonato, quale luogo per la conservazione della droga. Infatti, nella tarda serata di venerdì, i militari hanno visto arrivare una mini-car con a bordo i due minorenni, i quali arrivati sul posto, erano scesi e, attraverso una fessura, si erano introdotti all’interno dell’abitazione dalla quale avevano prelevato dei barattoli in vetro. Immediatamente, i Carabinieri sono usciti allo scoperto rinvenendo due barattoli all’interno dell’autovettura, nonché altri due conservati all’interno di una stanza del casolare, tutti pieni di marijuana. Il quindicenne è stato tratto in arresto e accompagnato presso il Centro di Prima Accoglienza di Catania, mentre il più piccolo è stato deferito in stato di libertà e riaffidato ai genitori.


SCIOPERO OPERATORI ECOLOGI Carabinieri sequestrano area stoccaggio a Santa Croce Camerina

Area di raccolta e mezzi comunali sotto sequestro. Lo sciopero degli operatori ecologici, a Santa Croce, finisce in tribunale. Avrà dei risvolti di natura giudiziaria la giornata di astensione dal lavoro dei 15 dipendenti dela ditta Ecoseib di Giarratana che rivendicano il pagamento di 4 mensilità pregresse. Una giornata di mobilitazione che era stata preannunciata dalla sigle sindacali. L’amministrazione comunale, con un ordine di servizio, ha autorizzato i mezzi comunali alla raccolta straordinaria nelle aree sensibili. I rifiuti, poi, sono stati ammassati all’interno dell’area di stoccaggio di emergenza di contrada Pezze adiacente all’autoparco comunale. Da qui la denuncia alla procura della Repubblica dell’amministratore della ditta Ecoseib di Giarratana, Peppe Busso. Con l’intervento dei carabinieri che hanno posto sotto sequestro l’area e i mezzi comunali. “I lavoratori hanno comunicato anzitempo la giornata di mobilitazione garantendo, però, i servizi essenziali – dice Busso – I nostri operai, non appena sono arrivati nel centro di raccolta dei rifiuti, si sono accorti che alcuni operai del comune avevano riversato i rifiuti appena raccolta per terra senza alcuna differenziazione di categoria e di appartenza. Rifiuti trasportati, presumibilmente, su mezzi comunali”. Peppe Busso nella denuncia presentata alla Procura chiede di verificare le eventuali responsabilità per violazione della normativa speciale che disciplina la raccolta e lo stoccaggio dei rifiuti. Un braccio di ferro tra l’amministrazione comunale e la ditta privata che finisce nel peggiore dei modi. L’amministrazione, intanto, corre ai ripari chiedendo un vertice in prefettura. “Abbiamo garantito all’azienda la massima attenzione circa il pagamento di una parte delle fatture – replica l’assessore all’ecologia Pluchino -. In banca ci sono 20 mila euro per l’anticipo di una parte del saldo. Abbiamo rischiato di non pagare gli stipendi ai dipendenti comunali ma l’amministrazione, nonostante la cronica carenza di soldi, ha voluto sostenere le tesi dell’azienda”. L’assessore va oltre e parla di un attacco politico premeditato. “L’aspetto più grave e inquietante è stata la presenza nell’area di stoccaggio di ex amministratori ancor prima dell’arrivo del sindaco e della giunta – conclude l’assessore Pluchino”.

DROGA, IN CARCERE GAETANO CATANIA

Quando ha visto l’auto della Polizia ha cercato di allontanarsi. I poliziotti lo hanno fermato, e lui è apparso nervoso. Avendo precedenti, gli agenti lo hanno controllato: in tasca aveva un coltello con lama annerita, di quelli che spesso si usano per confezionare le dosi di droga. Gli agenti hanno allora deciso di effettuare un controllo in casa sua: aveva 24 grammi di marijuana (65 spinelli circa) ed un bilancino di precisione. Per Gaetano Catania, 27 anni, si sono aperte le porte del carcere. Il controllo è avvenuto intorno alle 11 di giovedì, nei pressi di via Cesare Terranova, nel capoluogo. E’ accusato di detenzione di marijuana ai fini di spaccio e porto di armi ed oggetti atti ad offendere.

Operazione “I love shopping” Arrestate due vittoriesi dedite ai furti negli esercizi commerciali

Con passeggino e bimba al seguito avevano eseguito cinque furti, dal 12 giugno al 27 settembre scorso, tutti compiuti in negozi di bomboniere, bijotteria, oggetti per la casa e articoli da regalo. Lorena Martinez, 22 anni e Angela Carvana 27, entrambe di Vittoria, da venerdì sono in carcere. Devono anche rispondere dell’accusa di illecito utilizzo di carte bancomat sottratte ai legittimi proprietari, in occasione di due furti, perpetrati il 12 giugno e il 25 settembre. Le due donne entravano in negozi dove era presente, o solo il titolare, o una sola commessa di turno. Una volta all’interno del locale, le malviventi fingevano di essere interessate a degli articoli, e agivano cercando di distrarre la negoziante, magari chiedendo ulteriori informazioni sulla merce esposta. Quasi sempre il reato consisteva nel derubare la borsa e gli effetti personali del negoziante o della commessa. L’inchiesta è partita dalle denunce dei commercianti e dagli identikit forniti dalle vittime. Ben presto la Polizia di Vittoria ha dedotto che i furti compiuti il 12 giugno, 4, 10, 25 e 27 settembre erano tutti stati eseguiti dalle stesse malviventi. Nel corso di un controllo su strada gli agenti del Commissariato di Vittoria hanno individuato una delle autrici dei reati. Le vittime hanno così riconosciuto attraverso fotografie il volto di una delle due malviventi. In occasione dell’ultimo furto, quello del 27 settembre, il negoziante aveva riferito agli inquirenti di aver sentito pronunciare, da una delle donne, il nome della bambina. Questo elemento ha consentito alla Polizia di ritracciare

Arrestato spacciatore a Comiso

Un ucraino di 20 anni, Glib Boltyanskyy è stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile di Ragusa, perchè trovato in possesso di 5 stecche di stupefacente. Il giovane era alla guida di uno scooter e con lui c’era un minorenne di Vittoria. Entrambi erano senza casco, mancanza notata dai poliziotti che stavano eseguendo dei controlli a Comiso, proprio per la prevenzione e il contrasto del traffico di stupefacenti nel territorio. Alla vista degli agenti lo scooter ha cambiato bruscamente direzione, ma la manovra non è servita ad evitare il controllo della polizia, che addosso all’ucraino ha trovato le 5 stecche con 15 grammi di marjuana. La perquisizione degli agenti è proseguita a casa del Boltyanskyy, dove è stato rinvenuto anche un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento della droga.

Incidente sulla Vittoria-Scoglitti QUATTRO MORTI E 2 FERITI UNA FAMIGLIA DISTRUTTA

 

L’unica sopravvissuta della famiglia Scaccianoce, è la piccola di 5 anni, ricoverata all’ospedale Guzzardi. Il padre, Salvatore di 37 anni, la madre, Paola Sampietro di 29, il figlio Joseph di 8 sono morti sul colpo, nello scontro frontale di due veicoli. Il tragico incidente è avvenuto dopo le 21 sulla Vittoria-Scoglitti. Scaccianoce guidava una Lancia Y, diretta a Scoglitti. A due chilometri dall’ingresso della frazione balneare, in contrada Anguilla la Lancia si è scontrata con un veicolo che viaggiava in direzione opposta, una Bmw, guidata da un 27enne di Vittoria. Accanto al conducente c’era il vittoriese Valerio Di Pietro, 24 anni, che è deceduto. I soccorritori intervenuti sul luogo del sinistro hanno assistito a una scena straziante. Sangue dappertutto e gli zaini dei due bambini riversi sulla strada. La bambina di 5 anni gemente, ma per fortuna ancora viva. Il motore della Lancia era completamente staccato dalla sua sede, mentre la Bmw era capovolta. La bambina è ancora ignara della tragedia che l’ha colpita, ha riportato solo traumi lievi e da giovedì sera è affidata ai nonni. I due mezzi sono posti sotto sequestro. Il magistrato ha disposto le ispezioni cadaveriche.


Scontro auto-moto, anziano in prognosi riservata

Si trova ricoverato in prognosi riservata al “Guzzardi” di Vittoria un uomo di 76 anni, rimasto coinvolto in un incidente stradale lungo la Comiso – Chiaramonte. Il sinistro è avvenuto nel pomeriggio di mercoledì. L’uomo viaggiava in sella ad uno scooter che, per cause da accertare, si è scontrato con una Fiat Uno. Lievi ferite per il conducente dell’auto, mentre l’anziano scooterista è stato trasportato prima all’ospedale di Comiso e poi a Vittoria. L’impatto sarebbe stato frontale. Sul posto è intervenuta la Polizia provinciale.

Droga, provvedimento del Questore per un giovane modicano

Nell’ambito dell’attività svolta della Divisione Anticrimine della Polizia, il Questore di Ragusa ha emesso un provvedimento per la durata di un anno nei confronti di un 24enne modicano già gravato da pregresse condanne per spaccio. Il giovane non potrà uscire di casa prima delle 7 e dovrà tornare entro le 21. Non potrà guidare mezzi a motore né spostarsi dal comune di residenza.

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