25-04-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

Palermitani travestiti da Carabinieri tentano rapina in banca in viale Tenente Lena a Ragusa

Salvatore Cinquemani, 32 anni e Antonio La Marca, 33 anni, hanno tentato di rapinare, armati di taglierini, alle 15.30 di venerdì, una filiale del BdS. I due malviventi sono stati bloccati ed arrestati dalla polizia. I due, entrambi pregiudicati per reati contro il patrimoni, sono stati bloccati all’interno dell’Istituto di credito. Un complice che li attendeva fuori è riuscito a fuggire abbandonando l’auto. La polizia è intervenuta dopo l’allarme lanciato dalla figlia di una signora che in quel momento era in banca. La donna, pur trovandosi all’esterno della banca, si era insospettita per il comportamento dei finti carabinieri. Al momento dela tentata rapina in banca erano presenti il direttore, due dipendenti e quattro clienti. I malviventi si sono fatti consegnare dai presenti i telefoni cellulari, poi rinvenuti in un cestino dei rifiuti, per evitare richieste di soccorso. La Polizia è poi riuscita anche a rinvenire l’auto con la quale i rapinatori erano giunti a Ragusa e all’interno della quale sono stati trovati una paletta dei carabinieri, parrucche, baffi finti e altro materiale per il trucco.

A Scoglitti e Vittoria la Polizia arresta i pregiudicati Gravina e Di Stefano

Il primo arresto è avvenuto a Scoglitti ed a cadere nelle maglie della giustizia è stato il quarantenne Biagio Gravina, con numerosi precedenti penali. Da pochi mesi era stato scarcerato, ma i conti con la giustizia tornano sempre, ed in ottemperanza di un provvedimento di esecuzione relativo al computo di pene concorrenti è stato raggiunto presso la sua abitazione ed è stato arrestato. Deve scontare un residuo di pena di 5 anni, 5 mesi e 27 giorni di reclusione, oltre al pagamento della multa di 2064 euro, l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e la libertà vigilata per tre anni. Il debito di pena pur relativo a diverse condanne riportate negli anni passati, per la maggior parte riguarda l’episodio verificatosi esattamente due anni fa, quando minacciò con un coltello ed aggredì fisicamente, provocandogli lesioni, un uomo di 57 anni che alcuni mesi prima aveva avuto un sinistro stradale con la moglie del Gravina ed era stato risarcito per i danni materiali subiti dal suo veicolo di una somma di 1600 euro. A distanza di mesi il Gravina pretendeva ingiustamente parte del denaro di quel risarcimento atteso che lamentava l’aumento del premio assicurativo della auto della moglie. Quell’arresto, avvenuto per la flagranza dei reati di tentata estorsione, lesioni personali e porto ingiustificato di armi durante il periodo in cui lo stesso Gravina era altresì sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Vittoria gli è costata una pesante condanna. Dopo gli adempimenti di rito Gravina è stato condotto preso la casa circondariale di Ragusa. L’altro arresto è avvenuto a Vittoria e riguarda un sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno, Salvatore Di Stefano, vittoriese di 30 anni, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e stupefacenti. Nella serata di giovedì si è recato presso l’abitazione della sua ex convivente, dalla quale ha avuto due bambine, ed ha iniziato a minacciarla per motivi di gelosia. Si è messo dinanzi la porta di casa dicendole che non sarebbe potuta uscire altrimenti avrebbe ammazzato lei ed avrebbe percosso chiunque fosse venuto a prenderla. La giovane donna, 21enne, non ha avuto altra chance che chiamare il 113. La volante è intervenuta tempestivamente ed ha trovato Di Stefano ancora intento a minacciarla. Inevitabile l’arresto per violenza privata.

Maltrattamenti e violenza sessuale, rumeno arrestato a Comiso

Arrestato, su ordine di custodia emesso dal Gip del Tribunale di Ragusa, su richiesta del Pm Maone, un uomo di 31 anni Stefan Cornea, rumeno. L’uomo, che ha precedenti, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, lesioni e violenza sessuale, il tutto reiterato e continuato negli anni e commesso dal 2008 e sino allo scorso giugno nei confronti della propria convivente, una donna rumena di 40 anni. Una vera e propria odissea quella vissuta dalla vittima in questi anni ad opera della persona con la quale conviveva. La donna, giunta a Comiso nel 2007, iniziava a lavorare come badante presso alcune famiglie della zona. Nel 2008 conosceva l’arrestato con cui iniziava una convivenza a Comiso. Immediatamente però si evidenziava il carattere violento dell’uomo che spesso costringeva la donna a subire atti di violenza sessuale vera e propria contro la sua volontà. La rumena più volte si allontanava dalla dimora del Cornea ma ritornava sperando e confidando nelle promesse dell’uomo che avrebbe cambiato atteggiamento nei suoi confronti. Le violenze però continuavano e terminavano, in un primo momento, nel febbraio del 2010 quando il rumeno veniva arrestato dalla polizia per violenza e minaccia nei confronti di alcuni agenti che lo avevano fermato per controllarlo a seguito di un diverbio seguito ad un incidente stradale. Dopo la scarcerazione, avvenuta alcuni mesi dopo, l’uomo tornava a convivere con la compagna ma le violenze non erano terminate. La costringeva, picchiandola, a subire dei rapporti. L’anno scorso le ha anche fratturato il braccio. Finalmente, lo scorso giugno, la vittima decideva di mollare definitivamente il Cornea il quale però non accettava la sua decisione; infatti il pomeriggio del 23 la incontrava per strada e dopo averle sferrato un pugno nello stomaco la costringeva a salire a bordo del suo ciclomotore per portarla ancora una volta a casa. Li, dopo aver chiuso a chiave la porta, iniziava ad abusare di lei sessualmente dopo averla malmenata tanto da farla rimanere quasi esanime su un divano. La donna si riprendeva soltanto verso le due di notte. Di giorno, però, approfittando del fatto che l’energumeno era uscito di casa per andare a lavoro, è riuscita a scappare e ad andare in ospedale. Ma anche dopo la denuncia, l’uomo non si è fermato. Il mese scorso ha cercato di accoltellarla, ma la donna è riuscita a dargli un calcio e fargli cadere di mano il coltell

Controlli dei Carabinieri durante la notte di Halloween

22 militari della Compagnia Carabinieri di Modica hanno vigilato sulle strade della Contea in occasione della notte di Halloween contribuendo a rendere più sicura la serata. I Carabinieri hanno organizzato ed eseguito posti di controllo nei pressi dei principali locali notturni, dove erano state organizzate delle serate a tema. Tramite l’uso di due apparati etilometri i militari dell’Arma hanno verificato il tasso alcolemico degli automobilisti sottoposti a controllo. Due aliquote hanno operato a Modica e altrettante a Pozzallo. 87 le autovetture e 126 i passeggeri delle stesse sottoposti a controllo. Al termine del servizio, i Carabinieri hanno deferito in stato di libertà tre utenti della strada, una donna e due uomini, sorpresi alla guida dei rispettivi veicoli in stato di ebbrezza alcolica. Si tratta di un 24enne studente sciclitano e di un 27enne studente modicano, ai quali è stata subito ritirata la patente di guida. Ad un ventenne modicano, sorpreso in stato di ebbrezza alcolica mentre conduceva il suo ciclomotore è stato ritirato il certificato di idoneità alla guida. In un controllo in piazza Rimembranze a Pozzallo, i Carabinieri hanno deferito in stato di libertà una 25enne pozzallese sorpresa a bordo della sua autovettura in possesso di un certificato di assicurazione contraffatto. La donna dovrà rispondere di ricettazione ed uso di atto falso. Tre giovani, infine, sono stati sorpresi dai militari dell’Arma a far uso personale di sostanza stupefacente.

FUMO DAL CIRCOLO INSOSPETTISCE I FINANZIERI

La Guardia di Finanza ha sequestrato circa 7 chili di tabacco per narghilè e denunciato il gestore di un circolo culturale ubicato nelle immediate adiacenze di Piazza Senia a Vittoria, di solito frequentato da cittadini di origine straniera che fanno largo utilizzo della pratica della “pipa ad acqua”, tipico strumento nella cultura dei paesi arabi, che sta conoscendo una larga diffusione anche sul nostro territorio. Il narghilè è legale, sempre che venga alimentato con prodotto acquistato nelle tabaccherie. I finanzieri di Vittoria insospettiti dalla grande quantità di fumo all’interno del locale, sono entrati e hanno trovato nel “retrobottega” un grande sacco di plastica contenente il tabacco: era confezionato in scatole da 100 grammi l’una e di evidente provenienza estera. Nulla da dichiarare per il gestore del locale, che non ha saputo giustificarne la detenzione. La merce è stata sequestrata. E’ stata inoltre inflitta una multa di circa 5 euro per ogni grammo di prodotto introdotto fraudolentemente nel territorio dello Stato.

Denunciato a Ragusa albanese per contraffazione di assicurazione Veicolo sequestrato e patente ritirata

E’ stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa un uomo di 38 anni, residente a Scicli, per aver falsificato e utilizzato il contrassegno attestante la regolarità della assicurazione obbligatoria R.C.A.. La Polizia Municipale di Ragusa, a seguito di un rilievo di sinistro stradale con feriti verificatosi qualche giorno fa a Marina di Ragusa, sulla via Scicli, tra un’autovettura Ford Focus e un’Audi, si è accorta che il certificato di assicurazione relativo alla Ford Focus, condotta da B.B., presentava delle anomalie. I successivi controlli confermavano che il veicolo era sprovvisto di assicurazione obbligatoria e che le date di inizio e fine contratto risultavano alterate e tali da far apparire regolare e valido il certificato di assicurazione. L’autovettura è stata sequestrata ai fini della successiva confisca. Il certificato di assicurazione è stato sottoposto a sequestro penale. La patente di guida è stata ritirata e trasmessa alla Prefettura di Ragusa ai fini della determinazione del periodo di sospensione.

Arrestato un Rumeno a Vittoria Sconterà la pena nel proprio paese

Plescan Nicusor, 42 anni, domiciliato a Vittoria, celibe, bracciante agricolo, è stato arrestato dai carabinieri in ottemperanza a un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Catania, dovendo scontare la pena residua di 3 anni di reclusione, in riconoscimento della sentenza del Tribunale rumeno per il reato di furto aggravato, commesso nel 2007. Una volta rintracciato e condotto presso la caserma di Via Garibaldi, il cittadino rumeno è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante, per essere estradato nel proprio paese di origine, che ne aveva fatto richiesta di consegna allo Stato italiano.

Indagati per concessioni edilizie rilasciate dal Comune di Ragusa

La Procura della Repubblica ha comunicato agli indagati, poco meno di una ventina, l’avviso di conclusione delle indagini preliminari relative ad un’inchiesta aperta nel 2010 su presunte irregolarità in merito ad una concessione edilizia per una ristrutturazione in contrada Cammarana, nei pressi del Club Med di Camarina. La vicenda risale al 2009, quando una ditta presentò richiesta di concessione per la ristrutturazione di due corpi di fabbrica in un’area con doppio vincolo, sia paesaggistico che archeologico. In un primo momento sia il servizio archeologico che quello paesaggistico della Soprintendenza diedero un parere positivo che fu trasmesso alla commissione edilizia comunale dalla quale venne il “nulla osta”. Si trattava di un vecchio edificio rurale che doveva essere recuperato e di un’altra struttura. La legge prevede la possibilità di ristrutturazione, e poi il relativo utilizzo ad uso abitativo, solo per i corpi di fabbrica esistenti. L’altra struttura, però, non sarebbe un vecchio edificio, come sarebbe stato descritto nella documentazione sottoposta alla commissione edilizia e agli uffici competenti, ma una cisterna. In questo caso non sarebbe stato possibile rilasciare la concessione per la ristrutturazione. Come detto, la Soprintendenza in un primo momento diede un parere positivo. Parere che poi fu ritirato, con richiesta di adeguarsi anche al Comune di Ragusa, in quanto la ditta proprietaria non avrebbe concesso il diritto di prelazione all’ente di tutela del patrimonio nella vendita dell’area. A pochi metri, infatti, sempre all’interno del terreno in questione, c’è un ritrovamento archeologico. La Soprintendenza, quindi, aveva per legge un diritto di prelazione sull’acquisto. Il Comune si adeguò e ritirò la concessione. E’ poi emerso il “particolare”, quello poi determinante per l’avvio delle indagini, della relazione su una struttura che sarebbe solo una cisterna. Per questo motivo la Procura ha aperto un’inchiesta iscrivendo, come detto, poco meno di una ventina di persone nel registro degli indagati. Alcuni giorni fa, agli interessati, sia i tecnici che quanti a vario titolo hanno dato parere positivo per il rilascio della concessione, è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Come prevede la norma, gli indagati hanno la facoltà di presentare documenti e di fare dichiarazioni. Pare che qualcuno lo abbia già chiesto. Le ipotesi di reato sono differenti sulla base del ruolo ricoperto dagli indagati nella vicenda: si va dalla falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico all’abuso d’ufficio. Nella fase successiva, la Procura della Repubblica del Tribunale di Ragusa dovrà decidere se procedere con la richiesta di rinvio a giudizio o meno.

Arresto mercoledì a Scoglitti per sfruttamento prostituzione minorile

Doveva scontare 4 anni e 10 mesi di reclusione per un reato che Salvatore Di Natale, 58 anni, vittoriese, aveva compiuto nel 2007. Il commerciante pregiudicato è stato arrestato all’alba. L’uomo gestiva un centro massaggi in Romania. L’attività commerciale celava, in realtà, una casa di piacere con prostitute anche minorenni.

La polizia sventa un furto in un appartamento di Scoglitti

E’ finito nei guai un tunisino di 28 anni, M.R., con precedenti. L’uomo è stato denunciato dalla Polizia di Vittoria per tentato furto in un’abitazione di Scoglitti e per simulazione del furto della propria autovettura. Infatti l’automobile di proprietà del tunisino è stata ritrovata all’interno della proprietà privata della abitazione che nella notte fra martedì e mercoledì, stava per essere derubata. Il furto è stato sventato dai poliziotti allertati da un cittadino. All’arrivo degli agenti, i tre nordafricani che si trovavavano all’interno dell’appartamento, già messo a soqquadro dai malviventi, sono fuggiti a bordo della vettura di M.R. I tre, hanno poi abbandonato l’automobile e sono fuggiti a piedi. La Polizia non è riuscita a rintracciarli, ma ha impedito l’asportazione di beni dalla casa. Da un controllo è poi risultato che la vettura era di proprietà di M.R. La denuncia è stata automatica. Infatti il tunisino all’indomani del tentativo di furto aveva denunciato al Commissariato di Polizia il furto della propria vettura. Ma la circostanza che il veicolo fosse chiuso a chiave e che la chiave fosse in possesso del tunisino proprietario del veicolo, ha indotto gli agenti a denunciare M.R. per i due reat

Accertate 3064 violazioni sulla propaganda elettorale

La Polizia di Stato ha accertato 140 violazioni di norme sulla propaganda elettorale a Ragusa, Modica, Comiso e Vittoria. I Carabinieri ne hanno rilevate 140 nel capoluogo, a Modica, Vittoria, Acate, Comiso, Chiaramonte e Monterosso. La Ps in sinergia con le Polizie municipali di Vittoria e Santa Croce ha rilevato 410 violazioni. Il bilancio totale delle infrazioni accertate è 3064.

Monterosso: arrestato un giovane per stupefacenti

Carabinieri di Monterosso Almo hanno arrestato un giovane del luogo, imputato per detenzione di stupefacenti ai fini dello spaccio. Gli stessi militari, lo scorso 25 giugno, avevano sorpreso il giovane ventenne mentre era intento a coltivare sette piante di canapa indiana presso un appezzamento di terreno. La successiva perquisizione domiciliare permetteva di trovare, nascosti nell’armadio della stanza da letto, circa mezzo chilogrammo di marijuana, suddivisa in più dosi. Arrestato e rinchiuso al carcere di Ragusa, veniva successivamente scarcerato e sottoposto agli arresti domiciliari. Nel frattempo il monterossano aveva patteggiato una reclusione di due anni e otto mesi e una multa di dodicimila euro. Rimaneva però, in attesa dell’appello, ai domiciliari. Sottopostolo a controllo quotidianamente dai primi di luglio a ieri, i carabinieri di Monterosso Almo hanno riscontrato e segnalato al tribunale ibleo più di una decina di violazioni delle prescrizioni impostegli dal giudice. In particolare, ripetutamente il giovane aveva ricevuto visita di persone estranee alla famiglia. Il Comando monterossano aveva quindi segnalato la cosa alla Procura della Repubblica, suggerendo l’opportunità di inasprire la misura cautelare. La Procura ha disposto il trasferimento in carcere.

MODICA, INCIDENTE STRADALE

Trenta giorni di prognosi per i due conducenti delle due autovetture che sono rimaste coinvolte in un incidente stradale verificatosi mercoledì mattina, alle 9,30 circa, al km 103+900 della s.s. 194 in territorio di Modica. A rimanere feriti nel sinistro sono stati B.P., 35enne residente a Modica, che si trovava alla guida di una Volkswagen Tiguan, e P.M., 39enne residente a Pozzallo, che era alla guida di una Volkswagen Golf. Sul posto era presente la Polizia Stradale di Ragusa. Il traffico veicolare in transito sull’arteria stradale ha subito dei rallentamenti.

Vittoria, bambino conteso: intervento della polizia

Delicato intervento della Polizia a Vittoria. E’ stata segnalata una lite in una via del centro cittadino. La volante giunta sul posto ha trovato una giovane coppia, lui 24 anni, lei 21; la ragazza ha raccontato che era stata schiaffeggiata dal suo ex convivente: motivo del litigio l’affidamento del loro bimbo di 3 anni. I poliziotti hanno provato a calmare i due. La donna tuttavia non aveva pace e lamentava di volere vedere il figlio, che per quanto accertato in quel momento, su accordo dei genitori, era affidato al padre in attesa di una prossima, imminente decisione del giudice. Dopo un lungo confronto alla presenza degli agenti il padre ha permesso alla donna di vedere il figlio per alcuni minuti. Il bambino è stato consegnato alla mamma che mentre lo teneva in braccio sull’uscio di casa, di colpo è scappata via raggiungendo un’auto con a bordo due donne che nel frattempo si era avvicinata sotto l’abitazione in cui si trovava il piccolo. Gli agenti hanno bloccato l’autovettura mentre la coppia lottava per impadronirsi del bimbo. Sono state identificate le due ragazze sull’autovettura, una 24enne ed una 16enne risultate amiche della mamma del bimbo. Gli uomini del commissariato sono al lavoro per accertare i diritti del minore e dei due genitori.


ARRESTATO PUSHER

Nella serata di venerdì i Carabinieri di Vittoria hanno arrestato Hamied Abdelhamid, algerino di 53, residente a Vittoria, separato, pluripregiudicato per reati specifici, poiché veniva sorpreso, in via Senia, nell’atto di cedere della sostanza stupefacente tipo “Hashish” di circa un grammo, ad un bracciante agricolo marocchino, residente ad Acate, il quale alla vista dei militari aveva cercato di disfarsi del pacchetto di “Marlboro” in cui era contenuta la droga appena acquistata. Inoltre a seguito della perquisizione personale effettuata dai militari nei confronti del cittadino algerino, si rinveniva la somma contante di 140 euro, sottoposta a sequestro in quanto ritenuta provento dell’attività illecita. Hamied Abdelhamid è stato condotto presso la caserma di Via Garibaldi, per essere poi associato, al termine della formalità di rito, presso la Casa Circondariale di Ragusa a disposizione dell’autorità giudiziaria davanti la quale dovrà rispondere del reato di spaccio di sostanze stupefacenti. L’arrestato era già conosciuto alle Forze dell’Ordine per essere stato tratto in arresto diverse volte per il medesimo reato ed era stato scarcerato l’ultima volta il 20 dicembre 2011. Dall’inizio dell’anno sono stati arrestate, a Vittoria, 38 persone per reati inerenti sostanze stupefacenti.


Stalking, la Polizia indaga su un inquietante caso

Rapporti umani complicati e tempestivo intervento della Polizia per evitare “giustizie sommarie” e ristabilire la legalità. Complicate ed a volte rocambolesche le situazioni in cui si trovano ad operare le Volanti del commissariato di Vittoria. Lo testimonia una particolare storia di stalking scoperta perchè un uomo, P.G., vittoriese di 46 anni ha chiesto telefonicamente aiuto per essere stato aggredito da tre uomini all’interno della sua abitazione sita in un complesso popolare della città. Arriva la polizia e l’uomo racconta che si trovava in casa quando tre individui gli sfondano la porta e uno dei tre lo colpisce alla testa con un grosso bastone, poi la fuga. La volante inizia le ricerche e intercetta dopo pochi minuti l’aggressore. A questo punto l’uomo, il picchiatore, G.G. vittoriese di 34 anni, conferma di essere l’autore dell’aggressione, ma racconta di avere agito in quel modo perché esasperato dal fatto che P.G. gli molesta insistentemente la madre. Le ulteriori indagini hanno permesso di individuare anche P.D. vittoriese di 30 anni come corresponsabile dell’aggressione. Non è finita. La madre di G.G. si è presentata in commissariato e in modo determinato e circostanziato ha denunciato P.G. per atti persecutori di cui era vittima. Infatti P.G. sin dal 2003 molestava la donna e quando questa usciva dal lavoro, prima di rado, poi sempre più frequentemente, si faceva trovare con la sua auto nelle immediate vicinanze. Poi i messaggi dal contenuto osceno ed offensivo lasciati sul parabrezza dell’auto della donna, e sulla cassetta della posta, ed infine i pedinamenti che hanno provocato alla vittima un grave stato d’ansia; da qui la degenerazione e la scellerata scelta del figlio di punire l’uomo.


Incidente stradale a Modica

La polizia minucipale è intervenuta in Via Napoli, all’intersezione con Corso Umberto, per un incidente stradale autonomo. Una Dacia era finita contro il muro che delimita la carreggiata. Il conducente era già stato trasportato al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore. Si tratta di un rumeno di 34 anni, V.S.L. residente a Modica. L’uomo è stato sottoposto anche ad accertamenti alcolemici che hanno evidenziato come fosse alla guida del veicolo con un tasso superiore a quello consentito dal codice della strada. L’interessato è stato giudicato guaribile in una settimana ma gli è stata ritirata la patente di guida e sequestrato il mezzo. E’ stato, inoltre, deferito all’Autorità Giudiziaria per guida in stato di ebbrezza. Per il rumeno anche le sanzioni per infrazioni al codice della strada, compreso il mancato uso della cintura evidenziato dallo sfondamento del parabrezza.


Tentano “truffa dello specchietto” a Ragusa, denunciati 2 coniugi netini

I carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Ragusa hanno denunciato a piede libero due personaggi provenienti da Noto e dediti alle truffe. Nel corso della mattina di giovedì, i due, entrambi disoccupati e noti alle forze di polizia per gli innumerevoli reati contro il patrimonio commessi negli anni, hanno inseguito e raggiunto un automobilista, accusandolo di aver loro urtato lo specchietto retrovisore. L’interlocutore selezionato, era però un brigadiere dei Carabinieri che, libero dal servizio per un periodo licenza, stava andando al supermercato a fare la spesa. Il sottufficiale ha sin da subito capito la situazione e ha cercato di prendere tempo per permettere alla pattuglia più vicina di arrivare sul posto: ma i malviventi si sono subito allontanati. Poco dopo, individuata la nuova vittima, l’hanno seguita e segnalando con i fari abbaglianti, l’hanno invitata ad accostare. Proprio in quel momento, è arrivata una gazzella dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Ragusa, che li ha identificati e accompagnati in caserma, dove sono state raccolte le testimonianze del Brigadiere e quelle del malcapitato pensionato ragusano che ha rischiato il raggiro. I due coniugi, G.A. e G.D. entrambi 27enni, sono stati segnalati per tentata truffa aggravata in concorso alla Procura della Repubblica di Ragusa.

Arrestato un latitante responsabile dello sbarco di 932 clandestini del 31 maggio 2011

La Polizia ha tratto in arresto l’algerino di 32 anni Chabane Belmehal per il reato di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. In particolare il magrebino, già sottoposto unitamente ad altri otto stranieri a fermo di indiziato di delitto il 31 maggio dello scorso anno a seguito dello sbarco di 932 clandestini di varie etnie (perché riconosciuto dagli sbarcati come uno degli scafisti dell’imbarcazione utilizzata per effettuare la traversata), veniva scarcerato dal Tribunale del Riesame e si rendeva irreperibile. Il 12 agosto del 2011 a conferma delle risultanze investigative raccolte, il Gip presso il Tribunale di Catania, Luigi Barone, su richiesta del Pm Enzo Serpotta, ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 9 soggetti, quattro dei quali già tratti in arresto. Per quanto riguarda il Belmehal, lo stesso nel frattempo era riuscito a superare i confini italiani ed entrare in Olanda e successivamente da quella nazione espulso e riconsegnato a personale della Polizia di Frontiera dell’aeroporto di Roma Fiumicino che unitamente alla Squadra Mobile lo ha arrestato.

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