Incidente stradale con due feriti, martedì mattina, in via Fiumara. Coinvolti un autocarro Fiat Idea condotta da P.P., 54 anni, modicano, e una Ford Ka condotta dallo sciclitano E.C., 34 anni. Si è trattato di uno scontro frontale. I due conducenti sono rimasti entrambi feriti. Il primo è stato trasferito all’Ospedale Maggiore dove al Pronto Soccorso è stato giudicato guaribile in otto giorni, mentre il conducente l’utilitaria è stato trasportato all’ospedale “Busacca” di Scicli e successivamente dimesso con prognosi di dieci giorni. Sul luogo dell’incidente è intervenuta una pattuglia della Polizia municipale di Modica.
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Settantenne di Vittoria ruba gioielli per ottomila euro L’anziano: “L’ho fatto per pagare le medicine di mia moglie”
Aveva già acquistato in passato monili per la moglie nella stessa gioielleria. Questa volta, peró, approfittando della distrazione del titolare e della commessa, ha arraffato gioielli per un valore di ottomila euro e si è allontanato. Protagonista un distinto settantenne, conosciuto in gioielleria come un buon cliente. La polizia va in casa sua, ma non risponde al citofono. La sera spegne la luce per far credere di non essere in casa. Gli agenti, allora, trovano un escamotage per farlo uscire, simulano un black out elettrico. L’uomo crolla e ammette tutto, consegna loro una collana da 2.500 euro, ma il resto lo ha già venduto, probabilmente a un “compro oro”. Ai poliziotti spiega di aver rubato per necessità, per pagare le medicine della moglie malata. Viene denunciato, per furto.
FURTO IN APPARTAMENTO, IN MANETTE PRIMA IL PADRE E POI IL FIGLIO
Il padre è stato arrestato subito, in flagranza di reato, sorpreso mentre rubava in una abitazione. Il complice, il figlio di 22 anni, anche lui pregiudicato come il padre, era riuscito a fuggire, tornandosene a Librino, popoloso quartiere di Catania. Per il giovane, adesso sono scattate le manette. R.F. è stato arrestato dopo un mese e mezzo dal colpo, furto eseguito in una casa di Ispica. I carabinieri di Modica erano sulle tracce del giovane da settimane. Ora hanno assicurato entrambi i malviventi alla giustizia. I fatti sono avvenuti il 28 gennaio: padre e figlio furono scoperti dai militari a svaligiare l’appartamento. Il più anziano, il 54enne catanese, pregiudicato, R.R., è stato fermato e agli inquirenti non ha fatto il nome del complice. Il figlio è stato individuato grazie ad alcune tracce lasciate sul posto.
Scontro tra due auto a Macconi, giovane rumena in prognosi riservata
Grave incidente sulla strada statale 115, Macconi-Acate, nel pomeriggio di lunedì. Poco prima delle 17 si sono scontrate una Peugeot 206 ed una Ford Fiesta. La peggio è toccata alla conducente della Peugeot, che usciva da una strada secondaria. L’automobilista, una ragazza rumena di 20 anni, è stata ricoverata in prognosi riservata all’ospedale “Cannizzaro” di Catania. A bordo dell’altra auto c’era una coppia di polacchi con un bambino di quattro anni ed un ragazzo di sedici. Per fortuna i due minorenni hanno riportato solo lievi ferite. Sul posto la Polizia stradale che ha effettuato i rilievi
Spaccio, due tunisini arrestati a Santa Croce
Domenica sera una pattuglia del Nucleo Mobile della Compagnia di Ragusa, nel corso di un’attività di controllo, sulla strada provinciale Santa Croce Camerina – Scoglitti, zona già oggetto di monitoraggio e specifiche attività di appostamento, ha notato dei movimenti sospetti da parte di due cittadini extracomunitari. I due, vistisi osservati, hanno cercato di allontanarsi di corsa ma sono stati fermati, non prima di essersi liberati di un pacchetto di sigarette e di un altro pacchetto. Dentro c’erano 18 stecche, per circa 42 grammi, di hascisc pronte per lo spaccio. Per i due stranieri è scattato l’arresto. Addosso i due avevano del denaro, probabile provento dello spaccio della droga.
Da Vittoria a Ragusa con 50 grammi di droga: arrestato
Ha preso il bus di linea da Vittoria a Ragusa per “piazzare” la droga probabilmente nel capoluogo. Gli è andata male, perché all’arrivo dei bus a Ragusa c’era la Polizia che stava effettuando controlli. E così è finito in manette. Si tratta di Mongi Ghars, 54 anni, tunisino, non in regola con il permesso di soggiorno. La droga era nascosta in un calzino: una bustina con 52 grammi di hascisc. Durante la perquisizione dell’abitazione dell’uomo è stato trovato tutto l’occorrente per suddividere in dosi e confezionare gli stupefacenti. In particolare c’erano un taglierino con punta annerita dalla fiamma e imbrattata di hascisc, un foglio di carta stagnola e due accendini. Lo stesso Ghars Mongi, ha dichiarato di utilizzare quanto rinvenuto dagli agenti per confezionare gli stupefacenti. Non aveva più bisogno nemmeno del bilancino, le dosi le confezionava ad occhio, essendo ormai esperto. La sostanza stupefacente sequestrata è stata analizzata presso gli uffici Asl di Ragusa. L’esame ha permesso di appurare che il principio attivo avrebbe permesso di ricavare circa 200 dosi per un valore complessivo, al dettaglio, di 2.000 euro.
Controlli nel Vittoriese, denunciate cinque persone
Cinque persone sono state denunciate dai carabinieri nel corso del fine settimana per reati vari. Un giovane tunisino, a Scoglitti, è stato sorpreso a guidare un motorino rubato. Un comisano, che conduceva un autocarro, si è scontrato con una Nissan: dal controllo in ospedale è emerso che aveva bevuto più del consentito. Un giovane rumeno aveva con sé un coltello da cucina: ai militari non ha saputo fornire una valida giustificazione perché andasse in giro con quell’arnese. Stessa denuncia per un vittoriese di 28 anni, che teneva in auto un manganello. Un rumeno 26enne era in sella ad un ciclomotore, senza avere conseguito la patente.
INCIDENTE STRADALE A MODICA
Incidente della strada in via Cava Gucciardo Torre Cannata a Modica. Una Volkswagen Golf, condotta da M.B., 49 anni di Rosolini, è rimasta coinvolta insieme ad una Nissan Micra, condotta da G.F. 62 anni di Modica, in un sinistro. Entrambe le conducenti delle vetture sono state trasportate al Pronto Soccorso dell’ospedale Maggiore. Alla donna di Modica i medici hanno dato una prognosi di venti giorni, mentre per l’altra conducente, la donna di Rosolini, sette giorni di prognosi. Sul posto dell’incidente è intervenuto il Nucleo di Pronto Intervento della Polizia Municipale di Modica per stabilire l’esatta dinamica del sinistro.
Modica, infermiere denunciato
Altri guai giudiziari per il 38enne modicano, magazziniere farmacista, già arrestato per peculato e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, in quanto si era impossessato di flaconi di sostanze dopanti. Il 38enne, V.E. le sue iniziali, è stato denunciato per esercizio abusivo di professione. Sottoposto a perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di oltre 350 medicinali e dispositivi medici per diabetici utilizzati per curare, senza che ne avesse titolo, a domicilio, un folto numero di malati di diabete. Nel corso della perquisizione i Carabinieri hanno, altresì, rinvenuto e sequestrato un centinaio di libretti sanitari individuali, nonché una ventina di prescrizioni mediche su cui sono in corso accertamenti. L’uomo aveva una vera e propria farmacia clandestina.
GUAI GIUDIZIARI PER IL MAGO PARACELSO
Il mago Paracelso, che ha uno studio a Pozzallo, sotto indagine da parte della magistratura modicana. La Procura della Repubblica di Modica ritiene l’uomo, nato ad Acireale e residente ad Aci Catena, responsabile del reato di truffa aggravata in danno di persone in corso di identificazione. I Carabinieri di Modica hanno accertato che l’uomo esercitava l’attività di mago e guaritore, con studio in Pozzallo. Presso la sua abitazione sono state sequestrate le tabelle pubblicitarie, recanti le scritte “Mago Paracelso. Esperto in guarigione – chiromante, cartomante, astrologo e medium”, affisse esternamente al locale, nonché volantini e cartelloni. Secondo quanto emerso dagli accertamenti, il presunto mago pubblicizzava le sue capacità di guarire le persone dalla “inverosimile malattia rappresentata dall’omosessualità”. Sono stati inoltre rinvenuti talismani ed altri oggetti di natura esoterica, nonché appunti coi numeri di telefono di probabili clienti. A testimonianza dell’ampiezza dell’attività fraudolenta esercitata, tra le carte rinvenute all’interno dell’abitazione c’erano contratti di locazione di immobili in altre regioni del meridione. Anche l’immobile è stato sequestrato. Le indagini, proseguono per accertare l’identità delle vittime delle truffe. Anche le “Iene” si erano recate a far “visita” al mago. L’uomo le ha praticamente chiuse in casa, e giornalista e troupe della popolare trasmissione televisiva hanno dovuto chiamare i carabinieri. Quando i militari sono giunti sul posto, i giornalisti erano già riusciti ad uscire e si trovavano in via Vittorio Veneto.
Istanze false, denunciati imprenditori agricoli
Venti pseudo imprenditori agricoli sono stati denunciati dai carabinieri nell’ambito dei controlli sull’immigrazione clandestina. In campo i carabinieri del Nucleo Ispettorato del lavoro. I denunciati, delle province di Ragusa, Siracusa ed Enna, mediante false attestazioni di terreni tutti in provincia di Ragusa, avevano richiesto complessivamente, ai sensi del decreto flussi 2010, cinquecentosessantadue autorizzazioni al lavoro stagionale per altrettanti cittadini extracomunitari del Bangladesh, con la presentazione di istanze inoltrate telematicamente. Le indagini hanno permesso di accertare la totale falsità di quanto attestato nelle istanze.
Si fan “giustizia” da soli, denunciati due comisani
Prima lo hanno malmenato, poi hanno dato fuoco al portone di casa sua. Il motivo? La vittima non avrebbe onorato un impegno assunto con i suoi aggressori relativamente ad alcune pratiche amministrative. Che avessero ragione o meno, i tre (due individuati, il terzo ancora no) si son fatti “giustizia con le proprie mani”, e così sono stati denunciati per lesioni personali, esercizio arbitrario delle proprie ragioni, danneggiamento a seguito di incendio. Si tratta di due braccianti agricoli comisani di 45 e 46 anni. Vittima è un pensionato di Comiso, che ha sporto querela.
Si sospetta un’overdose, Polizia indaga sulla morte di una giovane
Una trentaduenne nata a Padova, ma residente a Frigintini, è morta con tutta probabilità a seguito dell’assunzione di sostanze stupefacenti. La Polizia di Modica ha avuto una segnalazione e si è recata in casa della giovane, dove ha trovato il convivente ed i familiari della defunta, già arrivati da Padova. La salma era già nella bara, e così il medico legale, su indicazione della Procura, ha eseguito un esame esterno del cadavere, accertando che “la morte è avvenuta a seguito di shock cardio respiratorio per assunzione di sostanze stupefacenti. In seguito è stato disposto il trasferimento alla camera mortuaria dell’ospedale di Modica in attesa dell’esame autoptico.
Ruba l’identità ad una giovane su facebook, chiesto il giudizio per un cinquantenne
La Procura di Modica ha chiesto il rinvio a giudizio per un cinquantenne di Vittoria, accusato di sostituzione di persona, per avere creato, sul social network Facebook, un falso profilo personale di una giovane di Modica, attribuendole notizie e dichiarazioni non vere. Aveva messo tutte le informazioni della giovane, anche il numero di cellulare, inducendo in errore gli amici della malcapitata. In pratica si faceva passare per lei, parlava con i suoi amici, riferiva cose false sul suo conto. La Procura ha anche chiesto il rinvio a giudizio per un modicano di 41 anni che si era impossessato di 14 biglietti “Gratta e vinci”. Approfittando della distrazione della titolare della tabaccheria, ha rubato i gratta e vinci da 20 euro ciascuno.
Vittoria: 20enne in manette per droga Denunciato un minore
La Polizia li teneva sott’occhio da un po’ di tempo, perchè si sospettava spacciassero. Intuizioni corrette, dal momento che i due sono stati sorpresi con undici stecche di hascisc delle quali avevano tentato di disfarsi alla vista degli agenti. Dei due uno è minorenne ed è stato denunciato, l’altro ha da poco compiuto vent’anni. Per Cristian Rubino, di Vittoria, si sono aperte le porte del carcere. I due, alla vista degli agenti, hanno tentato la fuga e cercato di disfarsi della droga, in tutto 22 grammi, lanciando l’involucro sulle tegole di un’abitazione, ma sono stati fermati.
Terribile schianto a Modica, perde la vita una donna ucraina
Non è stato sufficiente l’intervento dei vigili del fuoco per estrarla dalle lamiere contorte dell’auto e l’immediato trasporto in ospedale. E’ morta la donna ucraina di 42 anni rimasta vittima di un incidente stradale in via Rocciola Scrofani. L’auto, per cause da accertare, è finita fuori strada, all’altezza del civico 77. La Toyota Aygo si è schiantata contro un muretto che sorregge una ringhiera. Il terribile impatto è avvenuto intorno alle 23. I pompieri hanno permesso ai sanitari del 118 di estrarre il corpo dall’auto, ma non c’è stato nulla da fare. Ai medici dell’ospedale Maggiore non è rimasto altro che constatare il decesso. I rilievi sono stati effettuati dai carabinieri della locale Compagnia.
Tenta di soffocare la moglie con il manico di un rastrello, arrestato vittoriese
Una violenta lite con la moglie che solo per caso non si è trasformata in tragedia. E’ avvenuto a Vittoria, dove un uomo ha prima spinto fuori casa la moglie, poi, costringendola ad appoggiare la testa su una pilozza in pietra che si trova nel cortile della loro abitazione, ha tentato di soffocarla. Ha usato il bastone di un rastrello per serrarle la gola. La donna, però, è riuscita a divincolarsi, colpendo il marito con un’asta di ferro alla testa. In aiuto della donna sono accorsi alcuni familiari che hanno chiamato i carabinieri. Non si tratterebbe di una lite isolata. Anzi, la donna ha parlato di altre aggressioni: ne denunciò solo una una decina d’anni fa. Ora le liti a causa della convivenza della figlia dei due, peraltro maggiorenne. In manette, con l’accusa di tentato omicidio, è finito Aurelio Arena (nella foto), 53 anni, vittoriese. Dalle indagini è emerso che l’uomo, prima di aggredire la moglie, si era cosparso di benzina, minacciando di darsi fuoco, mentre in casa c’erano anche i figli.
Versavano quasi tremila euro falsi alla posta, arrestati due tunisini
Quindici banconote da cento euro e 28 da cinquanta. In totale 2.900 euro che stavano per essere versati in una postepay. Nulla di strano, se non fosse che le banconote erano false. La scoperta martedì mattina all’ufficio postale di Marina di Ragusa. A versare la somma due braccianti agricoli tunisini che sono stati arrestati per spendita di monete falsificate. Ora sono in corso le indagini per capire da dove provengano.
Vittoria, fratelli picchiati in casa da malviventi
Sono entrati in casa ed hanno immobilizzato i proprietari, picchiandoli. E’ accaduto la scorsa notte. Quando i ladri sono entrati in casa, in via IV Novembre, hanno legato i due proprietari, li hanno picchiati selvaggiamente e poi hanno messo a soqquadro la casa. I due sono stati portati in ospedale: guariranno in dieci giorni. L’episodio è stato denunciato alla Polizia.
Furto di energia elettrica, arrestati due rumeni
Usando un cavo di oltre 100 metri, si erano collegati abusivamente all’Enel. Si tratta di due rumeni di 51 e 56 anni, braccianti agricoli. I due avevano occupato abusivamente il caseggiato di proprietà di una donna di Acate, in contrada Fossati. Avevano arredato la casa di tutto punto. Nessun problema per la luce, la prendevano da un palo Enel con un cavo volante, in parte interrato.