08-05-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

Furto di energia elettrica, arrestati due rumeni

Usando un cavo di oltre 100 metri, si erano collegati abusivamente all’Enel. Si tratta di due rumeni di 51 e 56 anni, braccianti agricoli. I due avevano occupato abusivamente il caseggiato di proprietà di una donna di Acate, in contrada Fossati. Avevano arredato la casa di tutto punto. Nessun problema per la luce, la prendevano da un palo Enel con un cavo volante, in parte interrato.

Droga, giovane finisce in manette

Un vittoriese di 20 anni, Carmelo Simon Capitina, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Il giovane, con una coetanea, era a bordo di un’auto in sosta. I due sono stati fermati e controllati. Il giovane aveva in tasca un grammo di droga e tre banconote da 50 euro. In casa sua sono stati rinvenuti un’altra dose di stupefacente, due bilancini di precisione, sostanza utilizzabile per il taglio della droga e un contenitore con decine e decine di semi di marijuana. Il giovane verrà processato per direttissima il 21 febbraio.

Scicli, denunciati due algerini

Due braccianti agricoli algerini, di 32 e 34 anni, sono stati denunciati dai carabinieri per ricettazione di un telefonino. Il cellulare era stato rubato ad un comisano a settembre. L’uomo aveva venduto il cellulare all’altro, ed i due si sentivano usando quel telefono. Dai controlli ai terminali, i militari sono riusciti ad individuare i due e a denunciarli.

Raggira e deruba anziano, arrestata donna di Rosolini

Aveva messo a segno dei furti ai danni di un anziano vedovo di Modica. Si era presentato in casa sua con la scusa di essere un’assistente sociale. Una volta entrata in casa, lo ha raggirato e, individuando dove teneva i soldi, lo ha derubato. Prima gli ha portato via 150 euro poi 130. Adesso è stata scoperta ed arrestata. Si tratta di Gina Runza, 34 anni, residente a Rosolini. E’ ai domiciliari.

Incendio doloso in via Falcone. Bruciata un’ambulanza a Ragusa

Tornano gli incendi dolosi di auto a Ragusa. Qualche minuto prima delle sei di lunedì mattina è andata semi distrutta un’ambulanza di un’associazione che trasporta ammalati dalle proprie abitazioni all’ospedale. Il rogo è di chiara origine dolosa. I vigili del fuoco, arrivati prontamente sul posto, hanno trovato i segni del liquido infiammabile oltre ad un tappo di una bottiglia impregnato del liquido. L’ambulanza è di proprietà di un trentacinquenne ragusano, G.P., senza precedenti penali, già sentito dagli agenti della Sezione volanti arrivati sul posto dopo la segnalazione. Il giovane ha detto di non avere ricevuto nessuna minaccia da collegare all’attività svolta. Gli agenti della Squadra mobile di Ragusa, a cui sono state affidate le indagini, dopo i primi rilievi fatti dai colleghi delle Volanti, sono propensi a pensare a qualche diatriba di carattere personale. Il giovane, comunque, sarà nuovamente sentito dai poliziotti diretti dal vice questore Francesco Marino per verificare le sue prime dichiarazioni rese a caldo. Già lunedì in prima mattinata i resti dell’ambulanza non c’erano più nei pressi dell’abitazione di via Falcone, arteria che collega via Colleoni, e, quindi, la strada dei Centopozzi, al viale delle Americhe.

Confessa il rapinatore delle banche. Filippo Bella resta in carcere

Ha confessato la rapina per cui è stato arrestato venerdì sera, a poche ore dal colpo, e anche quella del giorno prima messa a segno ai danni di un’altra banca. Rimane in cella Filippo Bella, di 27 anni. Il provvedimento è stato adottato dal gip del Tribunale di Ragusa, Claudio Maggioni, che ha accolto la richiesta del pubblico ministero Marco Rota dopo avere convalidato il fermo. Bella è stato identificato e arrestato dalla polizia dopo la rapina messa a segno venerdì alle 12 ai danni della Banca Agricola Popolare di Ragusa di Pedalino. Il colpo ha fruttato circa 14 mila euro. Davanti al Gip, alla presenza dell’avvocato difensore Santino Garufi, ha confessato la rapina commessa giovedì ai danni della Banca Popolare di Lodi di Comiso che gli aveva fruttato un bottino di 700 euro.

Accusati di stalking a Vittoria. Il pm chiede l’incidente probatorio

Il pubblico ministero Monica Monego ha chiesto un incidente probatorio per mettere a confronto l’indagato e la presunta vittima. Il cosiddetto confronto all’americana dovrebbe svolgersi la prossima settimana. Intanto Gianluca Nigito, 41 anni, finito in cella ad inizio della settimana scorsa, è stato ammesso ai domiciliari dal Gip del Tribunale, Ivano Infarinato, che ha accolto l’istanza dell’avvocato Santino Garufi. L’uomo è accusato di atti persecutori e stalking, reati di cui si è detto estraneo nel corso dell’interrogatorio di garanzia davanti al giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Ragusa. Per questa ragione l’avvocato difensore Santino Garufi, giovedì scorso, ha chiesto la scarcerazione del suo assistito. Nigito, infatti, ha respinto tutte le accuse che gli venivano mosse nell’ordinanza, affermando che lui era una vittima della donna (sua ex amante) la quale ha più volte denunciato il reato alle forze dello ordine. Secondo l’accusa, l’uomo, per otto mesi, avrebbe perseguitato la donna con la quale aveva intrattenuto una relazione extraconiugale. La giovane era rimasta incinta e lui l’avrebbe ripetutamente minacciata perché di quel figlio in arrivo non voleva proprio saperne. A spalleggiare Nigito avrebbero contribuito anche la sorella, Cinzia, 38 anni, e la moglie, Laura Palacino, 34. Il legale delle due donne, l’avvocato Santino Garufi, ha chiesto la revoca della misura degli arresti domiciliari per le sue assistite. Secondo gli investigatori, il quarantunenne, dopo aver intrattenuto una relazione sentimentale con la vittima, avrebbe iniziato a perseguitarla con continue minacce. Ben presto alle persecuzioni dell’uomo si sarebbero aggiunte quelle della sorella Cinzia e della Palacino, con la quale Nigito aveva nel frattempo riallacciato i rapporti.

Operazione Right Price. I legali dei commissionari puntano al dissequestro dei box

Il collegio difensivo dei commissionari dei 15 box del mercato ortofrutticolo di contrada Fanello sta valutando le azioni da fare per ottenere il dissequestro. L’avvocato Santino Garufi, che assiste cinque commissionari, lunedì mattina ha depositato il ricorso al Tribunale della libertà di Ragusa. Gli avvocati Daniele Scrofani e Maurizio Catalano, che ne assistono rispettivamente altri tre e due, stanno vagliando la situazione ma sicuramente ricorreranno al Tribunale che potrebbe tenere udienza già venerdì o al più tardi martedì prossimo. Intanto uno dei 15 box, sequestrato per il reato di concorso in abuso di ufficio che i titolari avrebbero commesso insieme ad otto funzionari comunali nelle volture delle licenze, è stato già dissequestrato dal pubblico ministero Messina, che ha accolto in pieno l’istanza dell’avvocato Angelo Celeste. La difesa ha dimostrato che nel 2008 la società titolare del box 51 ha cambiato la figura dell’amministratore unico, fino a quel momento G. C., che ha ceduto tale incarico alla moglie.

IL CROLLO DEL MURETTO DI VIA OTTAVIANO, CERCASI RESPONSABILI

Il muro a secco crollato sabato pomeriggio ad Ibla era stato sistemato a regola d’arte appena due anni fa, seguendo le regole imposte dalla Commissione centri storici e risanamento. Inizialmente nel sito c’era un vecchio muretto, che era stato realizzato diversi anni fa, quando venne sistemata la Panoramica sul parco di Ibla con la realizzazione dell’arteria via Ottaviano. Il privato proprietario della casa che insiste sul costone, la cui veranda si estende esattamente sopra il terrazzamento contenuto da questo muretto, lo ha completato e ristrutturato seguendo sia le prescrizioni tecniche, che i canoni estetici previsti per il centro storico. E il canone principale da rispettare è appunto quello di realizzare i muretti secondo l’antica tecnica a secco. Tecnica che, però, negli ultimi anni, come hanno sottolineato alcuni progettisti che si sono interessati dell’intervento (mai realizzato) di consolidamento del costone sud di Ibla, proprio per questo versante del quartiere barocco sembra rivelarsi non del tutto ideale. Ci troviamo in un’area con dissesto idrogeologico, ritenuta livello di pericolosità “P4”. Il fatto che un mese e mezzo fa sia crollato un altro muretto a secco, situato su un altro terrazzamento del costone sud di Ibla, fa riflettere. D’altronde nel progetto definitivo di recentissima approvazione da parte della giunta comunale di Ragusa (determina approvata il 29 settembre scorso), sul “risanamento versante sud est di Ragusa Ibla sovrastante la via Ottaviano – mitigazione rischio idrogeologico area urbana di Ragusa Ibla, nella relazione generale i tecnici incaricati dal Comune scrivono: “A seguito delle risultanze scaturite dalle indagini geognostiche condotte in sito e da quanto riportato nella relazione geologica allegata, si evince che il versante in oggetto presenta problemi di instabilità legati a fenomeni di crollo e/o ribaltamento sui fronti rocciosi, con fenomeni di distacco di massi di varie dimensioni e/o di volumi detritici o porzioni di roccia metastabili, nonché cedimento dei muri di contenimento dei terrazzi”. Insomma non basterà rifare un muretto a secco per risolvere il problema globale del costone sud di Ibla. Così come i residenti della zona non potranno dormire sonni del tutto tranquilli sino a quando non verranno realizzati tutti gli interventi di consolidamento di cui si parla da oltre un decennio: interventi di consolidamento in parete, interventi di regimentazione idraulica e la risagomatura dei muri in pietrame a secco.

INCIDENTE STRADALE SULLA PIOMBO-SCOGLITTI

Incidente stradale lunedì pomeriggio, alle 15,30, circa lungo la provinciale 19 “Piombo-Scoglitti” all’altezza del km 2+300, in contrada Piombo, territorio di Ragusa. A restare coinvolti nel sinistro sono stati una Toyota Rav 4 condotta da S.C. di 36 anni, residente ad Acicastello (CT) e un autocarro Fiat Iveco 15 con a bordo P.S. di 29 anni, conducente, C.G. di 19 anni e I.D. di 28 anni, passeggeri, tutti di Vittoria. Sul posto per i rilievi dell’incidente erano presenti gli agenti della Polizia Provinciale di Ragusa.

Tenta di abusare di una bimba, denunciato quarantenne

Gravissime accuse per un uomo di Rosolini, residente a Pozzallo. Il 40enne, M.C. le sue iniziali, è stato segnalato alla Procura di Modica per tentati abusi su una bambina di dieci anni. L’uomo, un commerciante, avrebbe attirato la piccola nel suo negozio di abbigliamento, cercando di abusare di lei. La piccola, però, era riuscita a fuggire e a raccontare tutto ai genitori.

IBLA, CROLLO MURETTO DI CONTENIMENTO. LA TESTIMONIANZA DI UNA RESIDENTE

Un tuono spezza il silenzio del primo pomeriggio di sabato scorso. E la proprietaria di un immobile su due piani, situato in via Aquila Sveva, la cui veranda si affaccia sulla panoramica di Ibla, dal fragore capisce che proprio un pezzo della sua veranda, è caduto giù, su via Ottaviano. E’ accaduto ad Ibla, alle 15.15 circa di sabato. Uno dei muri di contenimento dei terrazzamenti esistenti nel costone sud, che delimita la panoramica, ha ceduto. Potrebbero essere state le piogge copiose a provocare il crollo del muretto a secco, che di conseguenza ha fatto cadere giù parte della veranda della casa, che era nell’area soprastante il muro. Ma sulle cause del cedimento, né la Protezione civile comunale, né i Vigili del Fuoco, allo stato attuale si pronunciano. “E’ necessario eseguire un nuovo sopralluogo per stabilire la causa del crollo”, spiega il comandante della Polizia municipale di Ragusa, Rosario Spata, che insieme al responsabile della Protezione civile comunale, l’ingegnere Raniolo, e ai Vigili del fuoco, sabato ha eseguito un primo sopralluogo. Questa accurata verifica tecnica avverrà lunedì mattina, probabilmente alla presenza dei tecnici del Genio civile. Quando è avvenuto il crollo, fortunatamente, lungo via Ottaviano, non c’erano né passanti né automobili. “Una vera casualità – racconta la signora Schininà, residente in via Aquila Sveva – di solito lungo quel tratto, passano sempre turisti, ci sono auto posteggiate. Grazie a Dio, è andato tutto bene”. Ma adesso in via Aquila Sveva nessuno si sente al sicuro. Perché se ha ceduto quel muretto a secco, nessuno può escludere che accada di nuovo, magari pochi metri più in là. “La situazione sarà monitorata attentamente”, rassicura il vice sindaco Giovanni Cosentini. Ma già domenica i residenti del quartiere avevano timore perfino a posteggiare le auto lungo il margine di via Sveva. Questa strada infatti, poggia sul costone, e sotto di essa, vi sono altri orti, quindi terrapieni, e altri muretti a secco. “La mia casa è solidissima – spiega la proprietaria dell’immobile, la cui veranda in parte è crollata insieme al muretto – e fra l’altro il terreno che è caduto giù sulla via Ottaviano, era abbastanza asciutto”. In questa area di Ibla, le criticità sono tante. E’ risaputo infatti, che da anni esistono dei fondi per il consolidamento del costone Sud, che ricade nell’area del Pai, cioè il piano di assetto idrogeologico. Questi soldi non sono stati mai utilizzati. Pochi mesi fa, un altro muretto che insiste su questo costone, non molto distante dalla zona del crollo di sabato, ha ceduto. Anche in quella occasione le pietre sono cadute giù su via Ottaviano e per fortuna, pure allora, non c’erano né passanti né automobili in sosta. Che il versante Sud di Ibla abbia avuto sempre un problema di scarichi di acque, lo sanno pure le pietre. Quando venne riqualificata la Panoramica e fatti i lavori di regimentazione delle acque, i progettisti misero in evidenza la situazione di degrado. “La rete fognaria di drenaggio delle acque di pioggia è frammentata e, a volte, drena anche le perdite di acque nere della rete fognaria, che oltre ad essere fatiscente, è ormai insufficiente a consentire un adeguato smaltimento di acque reflue”, scrissero all’epoca i progettisti. Nemmeno un mese fa, i tecnici del Comune hanno avviato delle ispezioni nelle condotte idriche e fognarie di questa zona.

INCIDENTE SULLA RAGUSA-MODICA

Incidente stradale sabato alle 13 circa lungo l’ex statale 115 al km 331+600. A restare coinvolte sono state una Opel Agila, che procedeva da Ragusa verso Modica, ed una Lancia Y, con direzione di marcia opposta. Ad avere la peggio sono stati i due occupanti l’Opel Agila, il conducente C.G. di 48 anni, residente a Modica, e la passeggera, D.S., anch’ella di 48 anni e residente a Modica; per entrambi 10 giorni di prognosi. Illeso il conducente della Lancia Y, G.G. di 46 anni, residente a Ragusa. Sul posto per i rilievi del caso erano presenti gli agenti della Polizia Stradale di Ragusa.

Il televisore prende fuoco Acate, due anziani in Ospedale

A causa di un cortocircuito il televisore prende fuoco, ed i due anziani che si trovano in casa finiscono in ospedale. E’ accaduto sabato mattina ad Acate. I due anziani sono rimasti intossicati per le esalazioni delfumo, ma in maniera non grave. Sul posto i vigili del fuoco. Danni non gravi all’appartamento: il fumo ha annerito soltanto le pareti.

Rapina in banca a Pedalino, arrestato un giovane

Gli investigatori della Squadra Mobile di Ragusa e dei Commissariati di Vittoria e Comiso hanno fermato venerdì sera un pregiudicato, Filippo Bella, ritenuto responsabile della rapina avvenuta in mattinata ai danni di una filiale della Banca agricola popolare di Ragusa a Pedalino che aveva fruttato un bottino di circa 14 mila euro. Il pregiudicato, che aveva agito armato di taglierino, è stato individuato grazie alle indagini della polizia che è riuscita a identificare e bloccare il presunto rapinatore. Bella è stato rinchiuso presso la casa circondariale di Ragusa. Il giovane è stato fermato nei pressi della sua abitazione in contrada Bosco Rotondo tra Comiso e Vittoria. Alla vista della Polizia ha tentato la fuga, ma è stato bloccato.

I carabinieri arrestano due persone

In manette un 32enne di Modica ed un uomo di 49 anni di Scicli. Entrambi devono scontare pene diventate definitive. Il primo per violazione della sorveglianza speciale, il secondo per una lite con un vicino.

Obbligo istruzione scolastica Denunciati 10 genitori a Vittoria

I carabinieri della Stazione di Vittoria hanno deferito in stato di libertà dieci genitori per inosservanza dell’obbligo dell’istruzione scolastica, esercenti la patria potestà su cinque minori italiani di età compresa dai 15 ai 16 anni. I minorenni, tutti iscritti ad un istituto di Vittoria, sono risultati assenti alle lezioni dall’inizio dell’ a.s. 2011-2012. Le denunce sono frutto di una serie di controlli scolastici da parte dei Carabinieri che verranno estesi successivamente anche nelle scuole di Comiso, Acate e Chiaramonte Gulfi.

Rapina in banca a Comiso

Sono in corso le indagini della Polizia sulla rapina messa a segno nel primo pomeriggio di giovedì ai danni dell’agenzia della Banca Popolare di Lodi di Comiso. Un giovane, fingendosi cliente, è entrato in banca intorno alle 15.30. Dal giubbotto ha tirato fuori una pistola ed ha minacciato gli impiegati. Si è fatto consegnare circa settecento euro, che erano nelle casse degli sportelli, ed è fuggito. Probabilmente, all’esterno, lo attendeva un complice in auto, per tentare la fuga.

SCICLI, IN MANETTE QUATTRO GIOVANI

Quattro giovani sono stati arrestati dai Carabinieri per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. I quattro, che passavano per via Mormino Penna a Scicli, erano un po’ alticci quando hanno incrociato i carabinieri che si trovavano in zona per la protesta dei Forconi, che in maniera pacifica avevano occupato l’aula consiliare. I quattro, già noti alle Forze dell’Ordine, hanno iniziato a urlare e a danneggiare alcune auto in sosta. Hanno provato ad entrare pure nell’aula consiliare, ma sono stati bloccati. Si tratta di Antonello Ingallinesi, Giuseppe Scarso, Giuseppe Mililli e Giuseppe Ferraro, tutti di età compresa tra i 24 e i 32 anni.

MERCATO DI VITTORIA, SEQUESTRATI QUINDICI BOX

Un maxi sequestro, ben 15 box sui 74 presenti al mercato ortofrutticolo di Vittoria, è stato eseguito venerdì mattina da 70 uomini della Guardia di Finanza, su disposizione del procuratore capo della Repubblica di Ragusa, Carmelo Petralia. I militari si sono recati alall’alba nella struttura mercantile di contrada Fanello per apporre i sigilli. Il sequestro è il risultato dell’indagine “Rigth Price”, che era stata conclusa dieci giorni fa dalle fiamme gialle e che aveva portato alla denuncia di 74 persone, per lo più commissionari ortofrutticoli, ma anche 8 dipendenti del Comune di Vittoria e due notai. Con la operazione odierna sono stati chiusi i box sprovvisti di regolare concessione, cioè commissionari che operavano al mercato pur non avendo i requisiti previsti dal regolamento comunale, un vecchio statuto che regola la gestione del mercato. I commissionari i cui box sono stati sottoposti a sequestro avrebbero ricevuto la concessione non dal Comune di Vittoria ma da un altro operatore commerciale. Per quanto riguarda l’altro filone di indagine che riguarda la posizione di numerosi commissionari ortofrutticoli che svolgono doppia attività cioè oltre a quella del mercato, altra attività commerciale all’esterno profondamente collegata a quella eseguita all’interno della struttura mercantile, l’inchiesta sta proseguendo. In particolare sono in corso accertamenti su altri 17 box i cui titolari sono stati denunciati per i reati di truffa e rialzo fraudolento dei prezzi dei prodotti orticoli.

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