24-04-2024
Ti trovi qui: Home » Cronaca (pagina 262)

Archivio della categoria: Cronaca

In casa sua ha un mini laboratorio di armi, rumeno arrestato a Vittoria

I carabinieri della compagnia di Vittoria, nel corso di un massiccio controllo nel territorio, hanno arrestato un rumeno di 40 anni residente a Vittoria. In manette è finito Ionel Dobrin, bracciante agricolo, incensurato. In casa sua, i militari dell’Arma hanno trovato due pistole a salve, modificate, un’altra pistola a salve con vari componenti per renderla offensiva, due carabine ad aria compressa, un caricatore con 7 cartucce calibro 9 compatibili con le armi sequestrate ed altre 31 cartucce. 

ARRESTATO STALKER, PERSEGUITAVA EX MOGLIE ED UNA VIGILESSA

Per oltre un anno ha tormentato incessantemente l’ex moglie ed una giovane vigilessa di Scicli con pedinamenti, appostamenti sotto casa e assillanti telefonate a qualunque ora del giorno e della notte fino ad essere protagonista di aggressioni fisiche alla donna in divisa mentre era in servizio. Nel mirino del molestatore seriale è finito anche un albergatore del luogo di 35 anni, amico dell’ex moglie. Per questi motivi con l’accusa di stalking, minacce, violenza privata e lesioni personali aggravate, i Carabinieri del Comando Provinciale di Ragusa hanno arrestato e posto ai domiciliari, su ordine della Procura della Repubblica di Modica, un disoccupato 39enne di Scicli. L’uomo, secondo l’accusa, aveva minacciato e molestato più volte l’ex moglie, costringendola ad alterare le sue abitudini di vita. Continue telefonate, pedinamenti, appostamenti sotto casa sua. Ma l’uomo avrebbe anche aggredito un agente di polizia municipale di Scicli, colpendola con un pugno in faccia. La donna aveva riportato ferite guaribili in 25 giorni. Le avrebbe chiesto anche del denaro per lasciarla in pace.

Usare gli abbaglianti per segnalare un posto di blocco? Si rischia denuncia e condanna

Un “colpo” di abbaglianti per segnalare la presenza di un posto di blocco. Un “aiutino” agli automobilisti che può costare caro. Fino a una denuncia per “interruzione di pubblico servizio”. Lo ha capito un ragusano di 35 anni per il quale è scattato, fanno sapere alla Polstrada, un decreto penale di condanna. I fatti sono avvenuti il 22 ottobre. L’uomo era alla guida della sua auto, con a bordo la famiglia. All’altezza della stazione di servizio di contrada Coffa c’era un imponente posto di blocco con una ventina di poliziotti. Oltre alle auto di servizio, c’era anche una auto civetta che ha appurato cosa stava facendo l’automobilista: per oltre un chilometro “abbagliava” tutte le auto che venivano dal senso opposto di marcia per segnalare la presenza del posto di blocco. Quando gli agenti lo hanno fermato, ha prima detto di avere lanciato gli abbaglianti per salutare un amico, ma poi ha confessato. Per lui tutta un’altra serie di violazioni, tra cui mancato uso delle cinture e del seggiolino per il bambino. Inoltre risultava avere precedenti penali per avere esibito ad un controllo di Polizia assicurazione falsa. Gli agenti hanno anche accertato che a causa del comportamento del ragusano, più vetture avevano cambiato direzione. Alcune di queste, controllate, risultavano aver commesso più violazioni al codice della strada ed in due macchine veniva riscontrata la presenza di pregiudicati di spicco. “Il ragusano, con il suo comportamento, – spiegano alla Polstrada – aveva certamente turbato la regolarità del servizio”

Fermato un maltese al porto di Pozzallo. L’uomo deteneva 23 mila euro non dichiarati alla Dogana

Un maltese di 40 anni è stato fermato dalla Squadra stanziale della tenenza di Pozzallo, mentre tentava di importare illecitamente denaro contante. L’uomo dovrà pagare una sanzione pecuniaria che equivale sino al 40 per cento dell’importo eccedente i 10 mila euro. Infatti, la normativa antiriciclaggio prevede che, in casi di viaggi all’estero, la soglia massima di denaro contante che è possibile detenere sulla persona è di 10 mila euro e tutto ciò che eccede tale somma va dichiarata alla dogana. Il maltese oltre a non avere provveduto alla dichiarazione del contante, alla richiesta dei militari ha addirittura negato il possesso del denaro. Immediati sono scattati i controlli più approfonditi da parte delle Fiamme Gialle e dei funzionari dell’Agenzia delle Dogane, che insospettiti sin da subito dall’atteggiamento nervoso dell’uomo, hanno poi rinvenuto ben 23 mila euro. La somma eccedente la soglia è stata sottoposta a sequestro dall’Agenzia delle Dogane e dalla Gdf. Le attività proseguiranno verso l’esatta identificazione dell’origine delle somme di denaro, dal momento che l’utilizzo di contante può essere riconducibile a profili di riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite, ad una distrazione di fondi neri di attività commerciali e ad illeciti di natura economica.

INCIDENTE STRADALE A MODICA

Un giovane modicano è rimasto ferito a seguito di un incidente stradale registratosi in Via Vittorio Veneto. F.C., 19 anni, era alla guida di un ciclomotore Piaggio quando è stato coinvolto nel sinistro con due autovetture, una Kia, condotta da P.G., 39 anni, di Modica, e una Toyota alla cui guida era il trentenne pozzallese S.C. Il diciannovenne è stato soccorso e trasportato dal 118 al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore. Per lui la prognosi finale è stata di trenta giorni. Ha riportato la frattura della clavicola sinistra. E’ stato ricoverato in Ortopedia. Sul posto è intervenuta la Polizia Municipale di Modica per gli accertamenti.

Rogo nel deposito farmaci e rifiuti dell’ospedale Maggiore di Modica

Potrebbe essere stata una sigaretta non spenta la causa che ha innescato l’incendio nel locale dell’ospedale Maggiore di Modica utilizzato come deposito temporaneo dei rifiuti del nosocomio. Il rogo è scoppiato dopo le 15 di domenica. Le squadre operative del distaccamento dei Vigili del Fuoco di Modica e della sede centrale di Ragusa sono giunte sul luogo alle 15.36. L’intervento di spegnimento delle fiamme è stato rapido ed ha evitato che si verificassero disagi al normale svolgimento delle attività ospedaliere, e soprattutto che si rendesse necessaria l’evacuazione dei pazienti ricoverati nei vari reparti. Alle 17.00 il fuoco era stato già domato: per tutto il pomeriggio una squadra di vigili del fuoco è rimasta nel sito per eseguire le necessarie verifiche. Gli accertamenti del caso sono stati fatti anche dalla Polstato e dai Vigili urbani di Modica.

Vittoria, arrestato minorenne Aveva 15 involucri di droga

I carabinieri dell’Aliquota radiomobile di Vittoria, venerdì pomeriggio nei pressi di via Garibaldi, hanno arrestato uno studente di 17 anni vittoriese. Il ragazzo, dopo essere stato sottoposto a perquisizione personale e domiciliare, è stato trovato in possesso di 30 grammi di marijuana suddivisa in 15 involucri. L’arrestato, adesso, si trova al centro di prima accoglienza per minori di Catania.

AUTO SENZA ASSICURAZIONE BLITZ CARABINIERI A MODICA

18 auto sequestrate ed oltre 13.000 Euro di contravvenzioni al Codice della strada elevate. È questo il risultato del nuovo blitz che i Carabinieri della Compagnia di Modica hanno effettuato negli ultimi giorni a Modica per contrastare il sempre più dilagante e pericoloso fenomeno della mancata copertura assicurativa delle autovetture. Come già accaduto nei giorni scorsi a Pozzallo, le pattuglie della Stazione di Modica e dell’Aliquota Radiomobile si sono presentate nelle zone urbane più a rischio dove alcuni cittadini, memori dei servizi svolti nei giorni scorsi dalla Benemerita, avevano segnalato la presenza di numerose auto sospette in sosta sulla pubblica via. I sospetti della cittadinanza si sono ben presto trasformati in realtà: giunti nei pressi della Stazione ferroviaria i militari dell’Arma hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro 11 autovetture che si trovavano parcheggiate sulla strada senza la prevista copertura assicurativa. In due casi è stato possibile contattare subito i proprietari delle auto senza assicurazione Rca i quali hanno potuto condurre la loro auto sino ai rispettivi garage ove rimarranno in loro custodia, sottoposte a sequestro. Il secondo controllo è stato effettuato in via Pertini, dove i Carabinieri hanno individuato 7 autovetture non assicurate.

TRE DENUNCIATI A RAGUSA PER GESTIONE DI RIFIUTI NON AUTORIZZATA

Venerdì pomeriggio personale della polizia, appartenente alle unità operative di Polizia Ambientale e di Pronto intervento, ha effettuato accertamenti nell’area retrostante la villa Margherita, prolungamento di via Palermo, dove si era constatata la presenza “sospetta” di veicoli adibiti al trasporto di rifiuti. La polizia municipale ha accertato che sotto la scarpata di via Mariannina Schininà, era stata realizzata una sorta di “discarica” di rifiuti speciali pericolosi e non, costituita da rottami ferrosi, bombole di gas, accumulatori al piombo (batterie auto), elettrodomestici dismessi, cavi elettrici contenenti, forse, rame, fusti e reti metalliche, biciclette arrugginite, marmitte e una motoape piaggio in evidente stato di abbandono. La superficie circostante si presentava con ampie chiazze di olio parzialmente assorbite dal terreno, bulloni, dadi, residui di tubazioni in ferro, come se i luoghi fossero interessati, oltre a deposito incontrollato di rifiuti, anche ad operazioni di smontaggio di parti meccaniche. Nelle immediate vicinanze si trovavano in sosta due autocarri per trasporto cose carichi di rottami ferrosi e rifiuti di vario genere. Le indagini svolte e gli accertamenti eseguiti confermavano che il sito si era trasformato in un specie di centro di stoccaggio di materiale ferroso, ad opera di un gruppo imprecisato di cittadini di nazionalità rumena che, dopo avere raccolto rottami ferrosi in diverse aree della città, li depositavano nello slargo di via Palermo dove effettuavano operazioni di smontaggio dei rifiuti, separando le parti riutilizzabili (motorini di elettrodomestici, parti di motore) dalle parti non utilizzabili. Sono stati identificati i proprietari dei veicoli utilizzati per l’attività di trasporto dei rifiuti e quanti in quel momento svolgevano lavori di montaggio e smontaggio di materiale ferroso. Un fiat Ducato e una moto Ape sono stati rimossi e sottoposti a sequestro e tre rumeni sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa per violazione del testo unico ambientale: A. M. di 35 anni, P.I. di 20 anni, B.F.C. di 22 anni. E’ stata rimossa un’autovettura Seat senza il parabrezza e mancante di parti essenziali. Tutti i veicoli rimossi erano sprovvisti di copertura assicurativa.

Si scontrano tre auto sulla 115 Tra i feriti il Prefetto di Ragusa

La dottoressa Giovanna Cagliostro viaggiava su un’auto privata, una Citroen, guidata dal marito, sulla Ispica – Modica, quando, nel primissimo pomeriggio di sabato, in contrada Beneventano, si è verificato l’incidente che ha coinvolto anche una Fiat Punto, condotta da un siracusano di 48 anni, che viaggiava nella stessa direzione della Citroen e una Lancia Delta, condotta da un siracusano di 75 anni, che percorreva invece la direzione di marcia Modica-Ispica. Nell’urto la peggio è toccata a una donna siracusana di 79 anni che è stata trasportata in elisoccorso presso l’Ospedale Garibaldi di Catania. Non destano preoccupazione le condizioni della dottoressa Giovanna Cagliostro e del marito, che sono stati soccorsi e curati presso l’Ospedale Maggiore di Modica.

Rettor Maggiore dei salesiani a Ragusa per i 50 anni dell’Istituto salesiani

“Vi auguro di cercare, scoprire e, se li avete già trovati, perseguire i vostri sogni. Del resto è così che Mamma Margherita ha aiutato Don Bosco nella realizzazione del suo sogno”. E’ il messaggio che  rettor Maggiore della congregazione Salesiana, ha lanciato ai giovani sabato mattina nel corso di una visita alla Casa Salesiana di Corso Italia a Ragusa. Oltre 500 i presenti per un appuntamento inserito nel programma di celebrazioni per il 50′ anniversario della presenza salesiana nel comune capoluogo, celebrazione che proseguirà per tutto l’anno 2012. “Cinquant’anni – ha detto don Chavez – per una comunità vuol dire giovinezza. E questo significa che i salesiani di Ragusa hanno molto più futuro che passato, e ancora tante pagine, splendide, da scrivere”. Prima dell’intervento del nono successore di Don Bosco in un cine-teatro Don Bosco pieno in ogni ordine di posti, quello di Don Gianni Lo Grande, direttore della casa salesiana di Modica e Ragusa, che ha ringraziato il rettor Maggiore per la visita alla comunità iblea “Oggi Don Bosco è qui – ha dichiarato Don Gianni – e ne siamo felici perchè possiamo trarre nuova forza per realizzare un sogno, quello di Don Bosco, che continua attraverso i ragazzi che ogni giorno frequentano l’oratorio”. Gli animatori hanno preparato anche un momento musicale alternato ad una rappresentazione teatrale sul sogno di Don Bosco in chiave moderna. “Uno degli aspetti emersi con la crisi economica, è legato alla necessità di puntare sui giovani – ha spiegato il rettor Maggiore – e credere in loro, nonostante la durezza della vita e l’assenza di prospettive di lavoro, rischi di trasformare i sogni in incubi. Dobbiamo aiutare i ragazzi a sviluppare i propri talenti, diventando protagonisti di un risveglio delle coscienze, e favorendo la nascita di una nuova classe sociale e politica”.

Incidente a Modica con quattro feriti Coinvolta auto della Finanza

Un incidente stradale si è verificato venerdì pomeriggio in Contrada San Giovanni Pirato Quartarella. A scontrarsi una Peugeot 206 condotta dallo sciclitano R.C. di 39 anni, una Citroen alla cui guida era l’ispicese G.P. di 34 anni e una Fiat Punto della Guardia di Finanza condotta da A.M.. Tutti gli occupanti i veicoli, compreso un altro finanziere che era a bordo della Fiat Punto,

MODICA, ARRESTATI TRE GIOCATORI D’AZZARDO PAGAVANO I DEBITI CON ASSEGNI FALSI

Il vizio del gioco d’azzardo e delle scommesse on line, li ha trasformati in truffatori, pronti a pagare i debiti con un giro di assegni riciclati. Da giovedì sera tre cittadini modicani G.M., A.E. e A.M. sono agli arre sti domiciliari con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di assegni rubati e alla commissione di successive truffe. L’ordinanza di custodia cautelare a carico dei tre è stata emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Modica a conclusione di un’indagine partita alla fine del 2009, sulla scorta di una denuncia sporta da una delle vittime. I tre avevano creato un vero e proprio sodalizio nella cui rete truffaldina sono caduti almeno 10 vittime, con cui avevano contratto debiti, saldati con assegni rubati e privi della necessaria copertura finanziaria. Gli assegni venivano firmati all’atto della loro emissione con false generalità. Gli assegni scoperti venivano denunciati smarriti prima che fossero posti all’incasso degli aventi causa, evitando quindi il conseguente protesto dei traenti. Un ulteriore illecito viene contestato ai tre cittadini, commesso ai danni di una compagnia assicurativa presso la quale è stato denunciato falsamente un sinistro stradale mai avvenuto e per il quale i consociati hanno persino alterato referti medici e prodotto documentazione e prove testimoniali false al fine di ottenere un ingiusto risarcimento danni. Nel corso delle indagini, supportate anche da investigazioni di natura tecnica, i carabinieri della Compagnia di Modica hanno condotto una decina di perquisizioni grazie alle quali sono stati rinvenuti e posti sotto sequestro decine di assegni e titoli cambiari di provenienza illecita con importi anche pari a 50 mila euro per ciascun titolo. L’importo totale degli assegni emessi fraudolentemente dai consorti è pari quasi a 200 mila euro. Convegno sulla donna L’8 marzo, a Valle di Era, l’Anmil di Ragusa organizza un convegno sul tema “Donne che vincono”. L’iniziativa dell’associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro è finalizzata al contrato del fenomeno degli incidenti sul lavoro femminile.

CITATO PER RISARCIMENTO DANNI IL COMUNE DI POZZALLO

E’ stata fissata per il 20 giugno 2012 l’udienza avanti il Tribunale di Modica per accertare e dichiarare a carico del comune di Pozzallo l’inadempienza degli accordi raggiunti con il protocollo d’intesa del 28 febbraio 2011 ed il verbale di conciliazione giudiziale del 4 marzo 2011. La condanna al risarcimento dei danni arrecati alla Cisl e alla Cgil equivale a 25.000 euro.

FALSA TESTIMONIANZA Denunciata una giovane vittoriese

E’ stata denunciata alla Procura della Repubblica di Ragusa una vittoriese di 20 anni per falsa testimonianza resa in aula durante un processo pendente presso il giudice di pace di Vittoria. Il magistrato, sulla base delle dichiarazioni mendaci, ha annullato un provvedimento prefettizio di ritiro della patente del compagno della donna, un ventenne vittoriese, pluripregiudicato. L’indagine è stata avviata nel 2011, quando, durante un controllo, una volante della Polstrada aveva notato nelle prime ore del mattino, a Vittoria, una vettura, condotta dal vittoriese, affiancato da una donna, che, alla vista degli agenti, aveva aumentato l’andatura. Dopo un breve inseguimento, gli agenti raggiunsero i due, i quali nel frattempo avevano cercato di invertire i posti. L’uomo era vistosamente in stato di ebbrezza e, sottoposto al controllo con etilometro risultò avere un tasso pari a 1,33 (soglia per la responsabilità penale 0,80). Inoltre risultò al Ced che la patente del ventenne gli era stata sospesa per una precedente denuncia per guida in stato di ebbrezza ed infine risultava essere stato denunciato anche per lesioni, in quanto, a causa dello stato di alterazione da alcool, aveva aggredito in più occasioni altri utenti della strada. A seguito del controllo, il vittoriese fu denunciato alla Procura di Ragusa e segnalato alla Prefettura per l’emissione del decreto di revoca della patente. Contro il provvedimento prefettizio, il ragazzo propose ricorso al Giudice di Pace, chiedendo di annullare l’atto poiché, dichiarava nell’istanza, che alla guida dell’auto non c’era lui ma la compagna. Così nell’udienza che si è tenuta lo scorso luglio, la donna ha sostenuto tale tesi. La Polstrada ha segnalato il tutto al Prefetto, per l’emissione di un 2° provvedimento di sospensione della patente del pregiudicato.

AGENZIA POMPE FUNEBRI EVADE PER 2.500.000 EURO

Le Fiamme Gialle di Ragusa, nel corso dell’attività a tutela delle Entrate dello Stato, hanno scoperto un’impresa di Ragusa operante nel settore delle pompe funebri, che nel periodo 2005 – 2009 ha omesso di dichiarare redditi imponibili ai fini Imposte dirette ed Irap per un importo complessivo di 2 milioni e 500 mila euro evadendo Irpef per circa un milione di euro ed Irap per più di centomila euro. Si è trattato di uno dei numerosi controlli mirati nei confronti di soggetti che operano nel settore delle pompe funebri che, pur conseguendo cospicui ricavi, omettono di adempiere agli obblighi di natura fiscale. Nello specifico, il soggetto, pur avendo effettuato numerosi servizi, come rilevato dagli accertamenti presso i pubblici registri comunali, aveva di fatto fatturato solo una minima parte degli stessi ed in numerosi casi, le stesse fatturazioni evidenziavano un importo notevolmente inferiore al prezzo effettivo del servizio. Il soggetto, inoltre, per l’anno 2009 è risultato essere un evasore totale in quanto ha omesso di presentare la prescritta dichiarazione dei redditi pur avendo conseguito cospicui ricavi. Al termine della verifica e delle indagini, il titolare della ditta è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, per i reati previsti dagli articoli 4 e 5 del decreto legislativo del 10 marzo del 2000, n 74. Tali reati prevedono una pena fino a tre anni di reclusione. Nei confronti dell’imprenditore, inoltre, è stata richiesta alla locale Procura della Repubblica, l’applicazione del “sequestro preventivo per equivalente” in riferimento all’eventuale confisca dei beni posseduti prevista dall’art. 322 ter del Codice Penale fino all’ammontare delle imposte evase, al fine di poter recuperare per le cas se dello Stato l’importo dell’evasione fiscale. 

UN PREGIUDICATO VITTORIESE A CAPO DELLA BANDA DELLE CASSEFORTI La gang operava in Brianza

Veri professionisti del crimine. Tecnici, rapidi, capaci di agire di notte senza lasciare tracce. Da qui il nome della brillante operazione della Squadra Mobile di Ragusa, “Ghost gang”. Giuseppe Nifosì, pluripregiudicato 35enne di Vittoria, è il boss di questo sodalizio criminale specializzato in assalti alle casseforti di ipermercati di varie regioni d’Italia. La banda è stata sgominata nelle prime ore di venerdì: gli agenti della Squadra Mobile di Ragusa, con i colleghi della Squadra Mobile di Milano e i poliziotti del commissariato Ps di Monza hanno arrestato tutti i componenti, ritenuti responsabili del reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti. Nel carcere di Monza sono stati reclusi, oltre a Nifosì, Pasquale Lombardo 36enne, Antonio Lombardo di 51 anni, Roberto Ciccarelli 24enne, Valentino Gaetano Bufalino 43enne e Fulvio Ferrò di 45 anni. Salvatore Langella di 26 anni è stato arrestato a Lecco e recluso nella casa circondariale locale: a casa sua è stata trovata la fiamma ossidrica utilizzata dal gruppo criminale per asportare le casseforti. Tutti i componenti del sodalizio sono pregiudicati, con precedenti specifici, tutti residenti in Brianza, compreso il Nifosì, storicamente vicino alla malavita organizzata del centro ipparino (al suo attivo ha una condanna per mafia). Il pluripregiudicato vittoriese si era stabilito da qualche anno a Carate Brianza e da allora aveva iniziato a reclutare gli altri complici, tutti specializzati in furti. A differenza del passato, quando agivano solitari, hanno messo su una perfetta squadra del crimine, che si serviva di aggeggi elettronici per monitorare i luoghi da derubare e controllare i movimenti delle guardie giurate. Tramite wireless verificavano le informazioni ricevute e successivamente eseguivano un secondo sopralluogo nei supermercati prescelti, solitamente centri commerciali ubicati nelle periferie cittadine. Secondo gli investigatori la gang è responsabile di ben quattro furti compiuti ad Avezzano, Lecco, Varese e Casalpusterlengo ai danni della Lidl srl, supermercato Gs e della società Sivam agroalimentare. Fu il colpo a Casalpusterlengo ad andare male. Era il 15 novembre del 2009, quando l’ottavo complice del gruppo, mentre faceva la vedetta, cadde da un impalcatura ed entrò in coma profondo per poi morire dopo otto giorni. Da quell’episodio partì l’inchiesta. Il bottino complessivo è del valore di 150 mila euro. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei sette soggetti è stata emessa dal Gip presso il Tribunale di Avezzano, Maria Proia (Procura competente per territorio), su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Guido Cocco. Il provvedimento è la conclusione delle indagini esperite dalla Squadra Mobile di Ragusa, sotto le direttive del sostituto procuratore della Repubblica presso la Dda di Catania, Setola.

POZZALLO, 50 IMMOBILI SOTTO SEQUESTRO PER ABUSIVISMO EDILIZIO

A seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Modica e condotte dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Pozzallo, il Gip del Tribunale di Modica ha disposto il sequestro di circa 50 immobili, tra abitazioni e garage, per un valore non inferiore a 5 milioni di euro. Il sequestro costituisce l’esito di recenti accertamenti, condotti su disposizioni della Procura della Repubblica di Modica dalle Fiamme Gialle nel contrasto al fenomeno dell’abusivismo edilizio. Nella fattispecie è emerso che, ottenuta l’autorizzazione a costruire, l’impresa costruttrice e il direttore dei lavori avevano trasformato dei sottotetti non abitabili (qualificati in progetto “volumi tecnici”) in vere e proprie unità abitative autonome. Il tutto in violazione delle prescrizioni contenute nel permesso di costruire e, soprattutto, come evidenziato nella perizia tecnica disposta dalla Procura, senza rispettare le più elementari norme di sicurezza in quanto, in seguito alle modifiche, la costruzione non presentava la necessaria sicurezza strutturale, poiché fondamenta e tramezzi, progettati per sostenere villette di due piani, dovevano reggerne almeno uno in più. Proprio sulla scorta della precaria sicurezza dell’edificio, il Procuratore della Repubblica di Modica, Francesco Puleio, ha emesso un urgente decreto di sequestro, al fine di scongiurare eventuali incidenti a persone o cose. La proprietà dei terreni e degli immobili, l’impresa costruttrice, il direttore dei lavori e il responsabile delle opere strutturali sono indagati per il reato di abusivismo.

OPERAZIONE ANTICRIMINE DEI CARABINIERI

Gli episodi di criminalità che si sono verificati nelle ultime settimane a Santa Croce Camerina, la rapina nella gioielleria di via Caucana, gli avvertimenti a colpi di arma da fuoco ai danni di un ristorante di Punta Secca e di una grossa azienda che opera nel settore del legname, hanno provocato una risposta forte delle forze dell’ordine. Nella notte di mercoledì e per tutta la mattinata di giovedì, anche con l’ausilio di un elicottero, i carabinieri del Comando provinciale di Ragusa e della compagnia di Vittoria hanno eseguito una vasta operazione di controllo del territorio camarinense e ipparino. Nell’ambito di questa retata è stato arrestato il pregiudicato Adriano Giuseppe Cacciaguerra, residente a Comiso, trovato in possesso di una pistola con matricola abrasa e con caricatore pieno con 4 cartucce. L’arma era nascosta in uno scatolo nel seminterrato della sua abitazione. Sono stati anche deferiti all’autorità giudiziaria alcuni soggetti: per furto e ricettazione un 56enne domiciliato a Vittoria, trovato in possesso di una targa rubata il 3 dicembre scorso ad Acate, per detenzione di droga un 25enne di Comiso, e per oltraggio a pubblico ufficiale un 32enne residente ad Acate.

WEEK END DI CONTROLLI DA PARTE DELLA POLSTRADA

Nello scorso fine settimana, sono stati intensificati i controlli per prevenire e reprimere i comportamenti di guida a rischio nel territorio provinciale, dal personale della Polizia Stradale di Ragusa e Vittoria, diretto dal vicequestore Gaetano Di Mauro. I servizi hanno consentito di trovare tre persone positive all’alcoltest (denunciate alle Procure di Ragusa e Modica), di rinvenire e sequestrare complessivamente 8 grammi di sostanza stupefacente, adoperata da più giovani per uso personale, e di individuare l’autore di un furto al centro commerciale Le Masserie. In particolare, durante i controlli effettuati nelle prime ore di domenica mattina un comisano di 23 anni, dopo essere sfuggito ad un posto di controllo effettuato a Comiso, è stato raggiunto dagli agenti che lo hanno sottoposto all’alcoltest trovandolo positivo, con un tasso pari a 1,19 (soglia per illecito penale 0,8 grammi per litro di etanolo). Da accertamenti al Ced il comisano risultava avere più precedenti di guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Pertanto gli agenti procedevano alla perquisizione della vettura rinvenendo 5 grammi di sostanza stupefacente che veniva sottoposta a sequestro. Condotto presso l’ospedale civile di Ragusa è risultato positivo anche all’uso delle sostanze stupefacenti. Un ragusano, di 30 anni, veniva controllato a Modica. Sottoposto all’alcoltest gli veniva riscontrato un tasso alcolemico pari a 1,33. Un modicano, di 28 anni, è stato trovato positivo con un tasso pari a 2,20. A tutti è stata ritirata la patente. Durante un controllo effettuato nel centro cittadino di Ragusa, all’interno di un’autovettura, dove erano presenti tre giovani, sono stati rinvenuti 2,65 grammi di marijuana, costituente dose personale per i tre, ragusani, due ragazzi ed una ragazza di anni 20 e 21. La sostanza stupefacente è stata sequestrata ed i tre sono stati segnalati alla Prefettura per la successiva revisione della patente. Infine, è stato bloccato davanti al centro commerciale le Masserie, un reggino di 37 anni, che, alla vista degli agenti aveva cercato di nascondere dentro la vettura due confezioni di dvd. Gli agenti, insospettiti, si portavano presso il negozio dove apprendevano che il reggino li aveva appena rubati.

Scroll To Top
Descargar musica