14-06-2025

Cinema Lumiere Ragusa

Da giovedì 10 Ottobre a mercoledì 16 alle ore 18, 20 e 22 proiezioni Joker (Leone d’oro Venezia 2019), film di Todd Philips con Joaquin Phoenix e Robert De Niro. Giovedì 10 ottobre il film sarà proposto in lingua originale sottotitolata in italiano. Lunedì 14 ottobre, in esclusiva al cinema Lumière “Nato a Xibet” di Rosario Neri, con Vittorio Vaccaro, Gabriele Pisano e Lorenza Denaro; orari: 18:30 e 21:30. Martedì 22 ottobre “Ermitage – il potere dell’arte” produzione “Nexo digital” per il ciclo “Arte al cinema” con la narrazione di Toni Servillo; orari: 18:30 e 21:30info e prenotazioni: 3492249680. Giovedì 24 Ottobre riparte “Appuntamento al buio” e il consueto appuntamento del giovedì con la rassegna del cinema d’essai organizzata in collaborazione con il cineclub Fitzcarraldo. Mercoledì 30 Ottobre approda al cinema Lumière l’ultimo film di Donato Carrisi “L’uomo del labirinto” con Toni Servillo e Dustin Hoffman.

A RAGUSA LA FIERA AGROALIMENTARE MEDITERRANEA

La 45’ edizione della Fiera Agrolimentare Mediterranea aprirà i battenti al Foro Boario di c.da Nunziata a Ragusa, venerdì 27 settembre alle ore 10.30. La Fiera si svolgerà fino al 29 settembre 2019 e sono confermati gli orari tradizionali di apertura e di chiusura, ossia dalle 9.00 alle 22.30. Per  la manifestazione, che quest’anno celebra i nove lustri, si è registrato il tutto esaurito, superando i numeri dello scorso anno che già erano stati da record. La dirigente responsabile dell’organizzazione della F.A.M., dott.ssa Giovanna Licitra, ha spiegato il significato dell’immagine grafica scelta quest’anno per promuovere la Fiera. “Ogni anno la grafica della FAM riproduce un tema attuale. Per l’edizione 44 è stato presentato il tema del ricambio generazionale e dell’integrazione culturale, temi quanto mai attuali in agricoltura. Quest’anno in occasione del 60° anniversario del settore espositivo della meccanizzazione agricola, si è puntato sul tema dell’innovazione dei mezzi utilizzati per la coltivazione della terra e per l’allevamento degli animali. Abbiamo dunque messo a confronto, pur mantenendo il logo tradizionale della FAM, la ruota di “coltiviamo una terra ancora fertile” intorno alla quale si muove tutto il mondo dell’agricoltura, dalla produzione alla trasformazione riproducendo un vecchio ed un nuovo trattore. Il nuovo vede ancora alla guida la mano dell’uomo, a significare che è ancora la sua volontà che può produrre valore aggiunto e quindi economia, nonostante l’importanza delle innovazioni tecnologiche”. Tra gli eventi in programma in questa edizione venerdì 27 settembre con inizio alle ore 16.00, il “ Road Show Sicilia” al fine di promuovere la Rassegna Fieragricola 2020 di Verona (29 gennaio – 1° febbraio 2020) nonché per dare visibilità e voce alle filiere agricole e zootecniche dei territori della Sicilia e del Centro- Sud Italia. Tra le novità di quest’anno: azioni di valorizzazione della commercializzazione dei prodotti ittici locali, con attività di promozione e show-cooking del prodotto ittico pescato dalle flotte pescherecce iscritte presso il compartimento marittimo di Pozzallo. Sempre venerdì alle ore 19.00 si terrà il convegno A.N.A.C.L.I. presso la sala meeting della Fiera Agroalimentare del Mediterraneo. Il tema del convegno sarà “Genomica degli animali e indici genetici” e sarà curato dal Prof. Riccardo Negrini, docente all’Università di Piacenza. Prenderanno parte all’incontro il presiedente nazionale A.N.A.C.L.I., Marco Gallone ed il Direttore, Dott. Stefano Saleppi, il vice presidente nazionale Emanuele Nobile ed il direttore della Coldiretti Calogero Maria Fasulo. Sabato 28 alle ore 10 è in programma la seduta ONAF di valutazione e selezione dei formaggi Ragusano Dop, Piacentinu Ennese Dop, Provola dei Nebrodi Dop per l’inserimento nella Guida de l’Espresso dei Formaggi d’Italia 2020″. Anche in questa edizione i piccoli studenti delle scuole ragusane saranno protagonisti dei laboratori: “Dalla farina al pane”, “Una pianta per amica”, Piante aromatiche, riconosciamole assieme”; “Lavorazione del pane casereccio e degustazione”, “Lavorazione della focaccia ragusana e degustazione”.

Società sportive no profit: come gestirle?

Gestire un’attività no profit può essere molto impegnativo: la mancanza di un fine di lucro non significa meno complessità o impegno nell’attività organizzativa. Amministrare spese e pagamenti, avere pieno controllo del budget e allo stesso tempo concentrarsi sulla mission dell’associazione non è affatto facile. Per questo una contabilità più automatizzata e una gestione più smart possono davvero fare la differenza.

Come funziona una società sportiva no profit

Un’associazione sportiva no profit è un’organizzazione fondata da più persone che si sono accordate in modo stabile per perseguire finalità sportive senza scopo di lucro. Si può costituire in forma di associazione riconosciuta o non riconosciuta e può ottenere anche la qualifica di Onlus. Per vedersi riconosciuto il fine sportivo, però, è necessario che l’associazione si iscriva presso il registro tenuto dal CONI, il comitato olimpico nazionale italiano, che ogni anno trasmette i dati all’Agenzia delle Entrate, al fine di verificare i presupposti per l’ammissione ai benefici di carattere fiscale.

La gestione delle società no profit sportive, dicevamo, può essere complicata. Per esempio richiede un controllo continuo dei flussi di cassa: non semplice da ottenere se si deve tenere traccia di rimborsi, anticipi di cassa e carte di credito. Per fortuna il tutto può essere notevolmente ottimizzato. Il trucco è trasformare l’intero processo di gestione in modo da amministrare spese e pagamenti in maniera più efficace e automatica, così da consentire all’ente di concentrarsi al massimo sulla propria missione sportiva.

Un sistema integrato per la gestione dei costi

È ciò che offre, per esempio, la carta prepagata Soldo Drive: un sistema di automatizzazione e trasparenza che permette di avere sempre sott’occhio il quadro della situazione in tempo reale. Assemblare in un’unica piattaforma tutti i conti correnti coinvolti, per esempio, offre la possibilità di verificare tutte le uscite e i movimenti, con un notevole vantaggio anche per quanto riguarda la rendicontazione. Automatizzando l’inserimento dei dati relativi alle transazioni, infatti, non è più necessario preparare manualmente tutte le note spese, con grande vantaggio di tutti in termini di tempo.

Con un sistema integrato di questo tipo è dunque possibile controllare agevolmente i costi di tutta l’organizzazione, mantenendo il controllo totale delle spese attraverso budget, limiti e regole di spesa personalizzati. Con anche la possibilità di creare carte apposite per ogni progetto e campagna. Un altro vantaggio è offerto dalla possibilità di mettere a disposizione le carte prepagate a personale e volontari in modo rapido e agevole, senza le solite verifiche di solvibilità individuali.

Anche il trasferimento dei fondi può risultare più facile. Un problema in cui le società no profit – sportive e non – incorrono spesso sono infatti le emergenze di cassa, che attraverso una prepagata come Soldo possono essere agevolmente risolte grazie alla possibilità di eseguire trasferimenti gratuiti e istantanei direttamente alle singole carte. Impostando l’opzione di ricarica automatica periodiche, inoltre, è possibile assicurarsi che il team abbia sempre a disposizione i fondi necessari per le varie attività.

Gestione trasparente

Un’altra esigenza fondamentale per ogni società sportiva no profit è la trasparenza: la visibilità completa su tutte le spese della società. Un’esigenza che può essere facilmente colmata attraverso un sistema che permetta di esportare in diversi formati tutti i dati dettagliati relativi alle transazioni e importarli facilmente nel proprio software di contabilità. Anche perché un’app integrata come quella di Soldo, consultabile anche da mobile, consente a dipendenti e collaboratori di allegare facilmente ricevute e scontrini al momento dell’acquisto.

In pratica, tutte queste funzioni possono essere riassunte nella comodità estrema di avere sempre a disposizione il quadro generale dell’intera associazione, senza attendere l’estratto conto bancario con il saldo dei movimenti delle diverse carte. Scegliere una prepagata come Soldo – o un altro sistema di gestione integrato – può rivelarsi dunque una soluzione efficace in grado di permettere a ogni società no profit di perseguire il proprio scopo senza sprecare troppo tempo ed energie in burocrazia e contabilità.

NUOTO IBLEO IN EVIDENZA

Si avvia alla conclusione la stagione della polisportiva Erea, la società presieduta da Alessandro Tuttolomondo. L’ultimo appuntamento regionale sarà fino al 20 luglio per i campionati regionali assoluti dove a difendere i colori dell’associazione ci penserà il veterano Francesco Caruso. Appena conclusi invece le regionali per esordienti A e Categoria Ragazzi, allenate da Massimo Canonico e Enrico Rimmaudo, e arrivano conferme da Gabriele Gulino classe 2006 che agguanta ben 2 podi (argento nei 100 dorso e bronzo nei 200 dorso). In continua crescita tutti gli atleti con miglioramenti cronometrici importanti dal punto di vista personale e di prospettive: Chiara Giampiccolo, Vittoria Spoto, Martina Antoci, Nicoletta Criscione, Marina Carnemolla, Zoe Ruta, Martina Chibelli, Ilaria Accetta, Chiara Nobile.

Filomena Othmani resta nella Virtus Ragusa Futsal

Anche Filomena Othmani resta in giallonero. La giocatrice classe 1994 nativa di Eboli si appresta a disputare la terza stagione nel capoluogo ibleo. Centrale che fa della sua stazza fisica e del suo tiro le sue armi migliori, Filomena è stata in passato nella società salernitana Magna Grecia e, sempre in provincia di Ragusa, a Vittoria. Si va ad aggiungere alle riconferme di Chiara Pernazza e Sandra Brkan e ai nuovi acquisti di Ana Alves, Andrea Pegue e Tunde Nagy per una rosa che si annuncia competitiva e assolutamente in grado di far bene nel massimo campionato di calcio a 5 femminile. “È il terzo anno ormai per me nella famiglia Virtus – dice Filomena – e posso dire con orgoglio e soddisfazione di aver contributo, insieme alla squadra ed alla società, ai successi dell’ambizioso progetto giallo-nero: dalla C all’élite in tempi record”.

Incidenti, a Scicli sarà proclamato il lutto cittadino

Il sindaco di Scicli e l’amministrazione comunale hanno deciso di proclamare il lutto cittadino per la giornata in cui si terranno i funerali di Sais Siraj 16 anni e Martina Aprile 24 anni, le due vittime della strada che Scicli piange in queste ore. E’ stato arrestato per omicidio stradale della giovane donna uno sciclitano di 33 anni. I Carabinieri della Tenenza di Scicli sono intervenuti intorno all’una di notte per l’incidente nel quale ha perso la vita la donna che stava terminando il servizio di cameriera nel vicino ristorante L’ancora di Cava d’Aliga. Martina, intenta a gettare la spazzatura del locale nei bidoni, è stata travolta da una Lancia che giungeva sulla strada, guidata da C. F. . Dopo essere stata trascinata per alcuni metri, insieme al carrello metallico che stava spingendo, è caduta a terra senza vita, ed inutile è risultato l’intervento del 118. Nel corso dell’incidente è rimasto ferito lievemente anche l’altro cameriere del locale che stava aiutando la giovane donna, un uomo di 41 anni, anch’egli sciclitano, che ha riportato lievi lesioni ed è stato dimesso dal nosocomio modicano. Il conducente del veicolo, anche lui cameriere, è stato riscontrato positivo all’assunzione di stupefacente del tipo cocaina e metadone. E’ stato tratto in arresto per omicidio stradale aggravato, e tradotto presso la Casa Circondariale di Ragusa, a disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura di Ragusa.

Alessio e Simone vittime di un atto di stampo mafioso. Liberare Vittoria  da questa violenza. La CGIL in prima linea contro la criminalità per liberare la città dall’oppressione.

Riceviamo dal segretario generale della Camera del Lavoro di Ragusa: “A Vittoria ci siamo stretti attorno alla famiglia di Alessio. C’era tanta gente al funerale del piccolo, a testimonianza della solidarietà e della vicinanza al dolore immesso  dei genitori e dei familiari. Una grande partecipazione composta, tutta in lacrime come segnale di una sofferenza diffusa e condivisa. La stragrande  maggioranza delle persone presenti a San Giovanni non conosceva né il bambino né la  famiglia, ma ha voluto  essere presente come segno di solidarietà. Verso la fine della funzione è giunta la notizia della morte di Simone, il cuginetto anche egli coinvolto nel brutale incidente. Oltre lo sconforto e il dolore, tanta rabbia. Rabbia perché Alessio e Simone non sono solo vittime di un pirata della strada. Alessio e Simone sono vittime innocenti di mafia. In quella maledetta auto alla guida c’erano dei mafiosi che giravano come sempre sicuri di essere padroni delle strade, di poter continuare ad esercitare il proprio potere e la propria impunità anche attraverso il modo di guidare  con prepotenza e violenza. Per questo quello che è successo non è un caso. Questa gente vive la propria vile esistenza in questo modo, attraverso l’esercizio continuo della violenza a danno di tutta la comunità. È evidente che la loro presenza tutti insieme in quell’auto, Greco, Ventura e gli altri, significa che qualcosa non funziona nel sistema delle misure di sicurezza nella città di Vittoria. Vittoria e i Vittoriesi  soccombono per l’aggressività di questi gruppi criminali presenti in ogni ambito. Infiltrati nella politica e nell’ economia, e non è difficile incontrarli per le strade, in un bar e in altri luoghi pubblici. La città si sente sola e abbandonata, per questo servono segnali forti della presenza dello Stato. Ma non basta l’azione delle forze dell’ordine e della magistratura. Serve l’azione della cittadinanza, della società civile e di tutta la parte sana che oggi si sente sconfitta e sovrastata dalla mafia. La rabbia e il dolore di questi giorni devono trasformarsi in forza per il riscatto che non può esaurirsi con il passare dell’onda emotiva. Serve  far perdurare dentro ognuno di noi il sentimento avvertito in queste ore per avviare una nuova stagione per far rinascere  Vittoria. Serve a noi adulti di oggi, ma soprattutto ai nostri figli, per i  quali oggi non possiamo che sperare  un futuro lontano da qui. E questa è una  sconfitta che non ci  possiamo permettere, prima di tutto per  noi stessi. Dobbiamo unirci e uscire allo scoperto, a testa alta, per gridare il bisogno di riscatto di un’ intera comunità. Il fiume di giuste parole espresse in questi giorni nei social bisogna trasformarle in azioni quotidiane e collettive reali. La CGIL sarà sempre in prima linea contro la mafia e ogni forma di oppressione per liberare Vittoria”. Firmato Peppe Scifo Segretario generale CGIL Ragusa

Incidente mortale a Vittoria, arrestato un trentasettenne per omicidio stradale

La Polizia ha arrestato Rosario Greco vittoriese per omicidio stradale aggravato dallo stato di ubriachezza, per essersi dato alla fuga e per aver procurato il grave ferimento di un altro bambino. Giovedì sera l’uomo, a forte velocità, ha azzardato un sorpasso in pieno centro città a Vittoria, in Via IV Aprile, perdendo il controllo dell’auto e travolgendo due cuginetti di 11 anni seduti sul gradino di casa dei vicini mentre giocavano con il telefono cellulare. Uno dei bambini è morto sul colpo e l’altro versa in condizioni disperate; dopo un intervento di oltre 5 ore è stato trasferito in elisoccorso in una struttura specializzata del policlinico di Messina. Il conducente non ha prestato alcun soccorso alle vittime dandosi alla fuga e abbandonando il veicolo. Gli altri 3 occupanti del veicolo sono fuggiti anche loro e per questo sono stati denunciati dagli uomini del Commissariato di Vittoria e della Squadra Mobile per omissione di soccorso e favoreggiamento personale. In auto, l’arrestato, aveva due armi, un manganello telescopico ed una mazza da baseball. Lo stesso arrestato ha riferito ai poliziotti di aver fatto uso di cocaina e di aver bevuto una birra, ma dalle analisi strumentali effettuate dal laboratorio dell’Asp di Ragusa è risultato positivo al test con un tasso alcolemico pari a quasi 4 volte quello consentito.

NASCE A RAGUSA IL CENTRO PER LA MENOPAUSA

Il Centro Medico Bios di Via Cupoletti 28/30, tel 0932-625082 dispone di apparecchiature ad alta tecnologia e di ultima generazione per il trattamento dei disturbi legati alla menopausa (vampate di calore, incontinenza urinaria, secchezza vaginale, prolasso, vaginismo,  e anche molti altri disturbi non legati alla menopausa). Il Centro Medico Bios di Ragusa si avvale di personale altamente qualificato in grado di aiutare, in un particolare periodo del ciclo fisiologico della vita, ogni donna.

Il portiere Tunde Nagy alla Virtus Ragusa Futsal

Una giocatrice ungherese alla guardia della porta della Virtus Ragusa Futsal: si tratta di Tunde Nagy, classe ’91, la scorsa stagione passata dalla Lazio al Città di Falconara, squadra con cui dal mercato di dicembre è arrivata fino ai playoff scudetto. La nuova giocatrice giallonera, nel giro della nazionale ungherese, è stata portata in Italia per la prima volta dal Vis Lanciano nel 2014 e poi è approdata a Pescara nel campionato 2016/2017. “La determinazione della società, che ha un concetto chiaro per il futuro, è stata molto convincente per la mia scelta di Ragusa – dice Nagy -. E’ una nuova esperienza e voglio dare il meglio di me, cercando di portare la mia squadra a raggiungere l’obiettivo prefissato di questa stagione”. Nagy è il secondo colpo esterno di mercato della società ragusana, dopo quello di Andrea Pegue. Le due giocatrici si vanno ad aggiungere al capitano Sandra Brkan, che è stata la prima riconferma ufficializzata dalla Virtus Ragusa.

OSPEDALE RAGUSA, SALVATA LA VITA A UN PAZIENTE AFFETTO DA STORM ARTMICO

Nel nuovo ospedale di Ragusa, nell’UOC di Cardiologia diretta dal dr. Antonino Nicosia, è stata effettuata, dal dirigente medico dr. Giuseppe Campisi, una ablazione di tachicardia ventricolare in paziente con “storm aritmico” (intrattabile farmacologicamente). L’intervento, di grande complessità tecnica, è stato il frutto di un mirabile lavoro di equipe, che ha visto coinvolti oltre i cardiologi, anche gli anestesisti e la squadra di infermieri esperti di Cardiologia Interventistica. Oltre alla  Cardiologia di Ragusa, sono veramente poche le strutture in Sicilia e nel meridione d’Italia ad assicurare questo trattamento.

IL PROF. GIORGIO GIANNONE VISITA A RAGUSA AL CENTRO BIOS

Il prof. Giorgio Giannone  specialista in chirurgia generale (oncologia), medico di origini sciclitane, molto stimato sia in Italia che all’estero con precedenti esperienze lavorative internazionali, visita a Ragusa presso il Centro Medico Bios di Via Cupoletti 28/30, tel 0932-625082.

SBARCO AL PORTO DI POZZALLO: BENVENUTI IN ITALIA

Il Sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna, conferma lo sbarco previsto presso il Porto di Pozzallo questa sera verso le ore 20 di 45 migranti di nazionalità subsahariana di cui 27 uomini e 18 donne. I migranti sono stati localizzati dalla nave dell’Ong Open Arms in una barca di legno proveniente dalla Libia con 55 persone a bordo, tra cui 4 bambini e 3 donne incinte “con alto livello di disidratazione dopo 3 giorni di attraversamento”. L’Ong li ha assistiti ed ha attivato le amministrazioni competenti per prenderli in carico: undici di loro sono arrivati a Lampedusa per motivi sanitari e gli altri stanno arrivando a Pozzallo.

Vicenda Sea Watch: l’umanità non può essere merce di propaganda. Italia ed Europa lavorino per superare il trattato di Dublino.

Riceviamo da Giuseppe Scifo segretario generale Cgil Ragusa: “Sabato pomeriggio CGIL, con le associazioni della rete nazionale #IOACCOLGO, della quale fanno parte diverse associazioni come Legambiente, Caritas, le chiese Evangeliche, l’Unione degli Studenti, Gruppo Abele e altre organizzazioni, e singoli cittadini, ha manifestato in solidarietà alla Sea Watch sotto lo slogan #prima gli esseri umani. Non si è trattato di un momento di contrapposizione politica, ma come in altre occasioni, si è manifestato per dare un segnale in controtendenza rispetto alla deriva razzista che sempre di più sta investendo il nostro Paese. Anche questa volta si è giocato sporco sulla pelle dei disperati che lasciano il proprio Paese, afflitto da guerre e fame, per fare propaganda innalzando il livello di odio delle persone e dell’opinione pubblica. Il gesto estremo e disperato della capitana della Sea Watch è stato reso necessario per permettere alle 40 persone, da due settimane bloccate su quella nave, di poter essere sbarcate perché ormai in condizioni di salute giunte allo stremo.  Non è una battaglia ideologica all’interno di uno scontro tra fazioni opposte, ridotte ormai a tifoserie contrapposte in una dialettica di basso livello che si diffonde sopratutto a livello di social network. È una questione di umanità e di civiltà. Il sistema normativo italiano ed europeo hanno dimostrato tutta la loro demagogica inefficienza a discapito delle persone che soffrono e che rischiano di morire in mare. L’Europa e l’Italia devono porre con forza la questione del superamento del trattato di Dublino per mettere in campo strumenti normativi in grado di garantire l’accoglienza diffusa a livello europeo affermando il rispetto di diritti umani fondamentali quali il soccorso in mare e il diritto internazionale di protezione per chi fugge da guerre, dittature, fame ,terrorismo e catastrofi ambientali. Eppure si continua a girarsi dall’altra parte del vero nodo del problema e si continua ad ignorare la grande crisi umanitaria che investe migliaia di migranti, donne e bambini, imprigionati nell’inferno libico. Si discute ancora se la Libia, è oppure no, un porto sicuro quando è ormai chiara, come dice l’ONU, la situazione di violenza che subiscono i migranti nei centri di detenzioni libici. Una situazione di vero infermo aggravata dalla guerra civile che ormai da mesi è degenerata in quella regione del Mediterraneo a pochi chilometri dall’Europa. La Libia non può essere un interlocutore affidabile per gestire questa crisi umanitaria epocale. Di questo deve prendere atto l’Italia a livello politico, vale per il governo e anche per l’opposizione. Ma vale e deve valere soprattutto per la comunità internazionale a partire dall’Unione Europea. Bisogna fermare quest’olocausto contemporaneo e rimettere al centro della politica l’umanità, le persone che soffrono prima di ogni cosa. I Paesi occidentali devono assumersi la responsabilità di tracciare un nuovo corso della storia dopo decenni si sfruttamento dei Paesi da dove oggi scappano le persone per la fame e le guerre, partendo dal garantire protezione per chi è costretto a scappare da quei luoghi. Non possiamo permetterci un ritorno indietro nella storia, dove prevale la barbarie, l’egoismo e il principio di supremazia della razza. Quindi continueremo a manifestare con chiunque non vuole rassegnarsi a questo barbaro destino e all’egoismo. Siamo convinti di essere dalla parte giusta, a fianco degli ultimi, dei più poveri e dei disperati. Il principio di solidarietà e umanità che da due secoli caratterizza il movimento dei lavoratori a livello Internazionale oggi non può venir meno, convinti che solo attraverso la difesa dei diritti di tutti si può sviluppare una nuova stagione di diritti di scala globale”. Firmato Peppe Scifo Segretario generale CGIL Ragusa

Sea Watch: Save the Children, scelte politiche disumane e irresponsabili. La responsabilità di salvare vite umane lasciata interamente al capitano della Sea Watch

Dopo 14 giorni di attesa in mare aperto, nonostante i molteplici appelli arrivati da ogni parte per far sbarcare le 42 persone a bordo della Sea Watch, scelte politiche disumane hanno lasciato la responsabilità di salvare vite interamente al capitano della nave della ONG. Questa la posizione espressa da Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro, mentre la nave della ONG tedesca si stava dirigendo verso il porto di Lampedusa. Minori, vittime di tortura e persone che hanno già sofferto violenze e privazioni sono stati costretti a rimanere in mare per la mancanza di volontà di trovare un accordo sul porto di approdo della Sea Watch: la salvaguardia delle vita umana è stata messa in secondo piano, prolungando ingiustamente e in maniera irresponsabile la sofferenza delle persone a bordo. Nei giorni scorsi, oltre 40 organizzazioni attive per i diritti dei minorenni e di migranti e rifugiati, tra cui Save the Children, hanno chiesto al Presidente del Consiglio Conte di intervenire in questa direzione, sottolineando che la Sea Watch non avrebbe potuto ottemperare all’ordine di ricondurre le persone in Libia, porto non sicuro. Ad oggi, in mancanza di una assunzione di responsabilità dei governi, il capitano della Sea Watch ha deciso di sbarcare a Lampedusa i migranti a bordo della nave: a questo punto – continua Save the Children – ci aspettiamo che i minorenni e le persone a bordo, vengano fatte scendere al più presto, dando loro cure e assistenza. Save the Children come sempre è pronta a fare la sua parte garantendo supporto ai minori non accompagnati. Salvare vite umane dovrebbe essere la preoccupazione principale degli Stati Membri dell’UE e che per questo motivo lo sbarco in un porto sicuro, tempestivo e prevedibile delle navi di soccorso deve sempre essere consentito. Garantire che migranti e rifugiati, molti dei quali bambini e adolescenti soli, siano sbarcati in porti sicuri dove possono ricevere una protezione adeguata e sensibile ai minori significa che le navi nel Mediterraneo, siano esse ONG o navi mercantili, non incontrino ostacoli quando soccorrono e sbarcano persone in difficoltà. Cercare di impedire, scoraggiare, ostacolare le operazioni salvavita di ONG e navi commerciali è pericoloso e mette a rischio la vita dei naufraghi, oltre a violare la Costituzione italiana e il diritto internazionale.

Sea Watch: 40 Organizzazioni chiedendo con urgenza un porto sicuro per i minorenni e per le altre persone a bordo della Sea Watch 3

“Apprezziamo che nei giorni scorsi l’Italia abbia consentito lo sbarco di bambini, donne incinte e altre persone vulnerabili. Resta tuttavia di urgenza inderogabile che tutte le persone a bordo, in particolare i minorenni e le altre persone vulnerabili, possano toccare terra in un porto sicuro nel minor tempo possibile e che alle valutazioni politiche venga anteposta la tutela della vita e dell’incolumità degli esseri umani.” Questo il messaggio contenuto nella lettera inviata venerdì al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte da oltre 40 associazioni e organizzazioni impegnate per la tutela dei diritti dei minorenni e di rifugiati e migranti, in riferimento alle 42 persone a bordo della nave Sea Watch, giunta ormai al suo 12° giorno nel Mediterraneo. Ricordando le parole pronunciate dal Presidente della Repubblica in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, i 40 firmatari chiedono che l’Italia adempia ai suoi doveri di solidarietà, assistenza e accoglienza, così come previsto dalla Costituzione Italiana e dal diritto internazionale. Sottolineando come la Sea Watch non possa ottemperare all’ordine di ricondurre le persone salvate in Libia, in quanto porto non sicuro, le Organizzazioni firmatarie dell’appello evidenziano la necessità che l’Italia e gli altri Stati coinvolti collaborino attivamente al completamento delle operazioni di soccorso con il rapido approdo in un porto sicuro di tutte le persone a bordo e chiedono al Presidente Conte di ricorrere alle sue responsabilità per fare sì che le operazione di sbarco possano essere condotte nelle prossime ore, assicurando l’opportuna immediata presa in carico dei minorenni ancora a bordo e di tutte le altre persone bisognose di cure e supporto. La lettera è stata firmata da:

A buon diritto

ACP – Associazione Culturale Pediatri

Amnesty International Italia

ANFAA – Associazione Nazionale Famiglie Adottive e Affidatarie

ANPEF – Associazione nazionale dei pedagogisti familiari

Arci

ASGI

Associazione Antigone

Associazione Antonia Vita – Carrobiolo

Associazione “A Roma, Insieme – Leda Colombini”

Associazione La Rosa Roja Onlus

Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII

Associazione 21 Luglio Onlus

CAMMINO – Camera Italiana avvocati per la persona, le relazioni familiari e i minorenni

Casa dei diritti sociali – FOCUS

Centro Astalli

CIAI – Centro Italiano Aiuti all’Infanzia

CINI – Coordinamento Italiano NGO Internazionali

CIR – Consiglio Italiano per i Rifugiati

CISMAI – Coordinamento Italiano dei Servizi contro il maltrattamento e l’abuso all’infanzia

Cittadinanzattiva

CNCA – Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza

Coordinamento Genitori Democratici – CGD

EDI Onlus

FCEI – Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia

Fondazione L’Albero della Vita

Fondazione Mission Bambini

Fondazione Roberto Franceschi Onlus

INTERSOS

l’abilità Onlus

La Gabbianella e altri animali Onlus

L’altro diritto Onlus

MAMI – Movimento Allattamento Materno Italiano OdV

Médecins du Monde – Missione Italia

Medici per i Diritti Umani

Medici Senza Frontiere

Oxfam

Salesiani per il Sociale APS

Save The Children Italia

SAO – Saveria Antiochia Osservatorio Antimafia

Senzaconfine

SOS Villaggi dei Bambini

Terre des Hommes

CINEMA LUMIERE RAGUSA

Fino a mercoledì 19 giugno sarà proiettato alle 18:30 e alle 21 il film “Beautiful boy” diretto da Felix van Groeningen, con Steve Carell e Timothée Chalamet, già protagonista di “Chiamami con tuo nome”. Chiuso lunedì 17 giugno (probabile chiusura anche mercoledì 19 giugno – per info chiamare il 3492249680).

FUORISTRADA E SOLIDARIETA’ A RAGUSA

Sabato 15 giugno l’associazione “Fuoristradisti Iblei Volontari Emergenza”, in collaborazione con il Sahara Club 4×4 di Ragusa, organizza insieme all’Anfass Onlus di Ragusa, la seconda edizione del tour in fuoristrada dedicato ai ragazzi, alle famiglie e ai collaboratori dell’Anfass. I partecipanti si sono dati appuntamento alle ore 8:30 nella piazzetta di Via Eugenio Criscione Lupis a Ragusa, presso la sede Anfass, da dove partirà, alle ore 9:30, la carovana di fuoristrada. I mezzi si dirigeranno verso Cava della Misericordia, Romitorio (ex convento benedettino), fiume Irminio (dalla Capinera al ponte di ferro) per concludere il percorso in Piazza Duomo alle ore 12:30. Le aziende del settore turistico di Ibla, Al Borgo, BiancoMangiare, Caffetteria Donnafugata, Gelati DiVini, San Giorgio e il Centro Commerciale Naturale Antica, offriranno ai partecipanti un girotondo di solidarietà, assaggi dei loro prodotti tipici che saranno gustati all’interno del patio di Palazzo Arezzo di Trifiletti. Dopo una breve visita del Circolo di Conversazione, ci sarà un giro con il Trenino Barocco per le vie di Ibla. E’ prevista la presenza del Sindaco di Ragusa Peppe Cassì, dell’Assessore Comunale Giovanni Iacono e del Magistrato della Suprema Corte di Cassazione Bruno Giordano.

DECIMA E ULTIMA PUNTATA DI BEDI TIEMPI SU TELE NOVA

La decima puntata della terza serie di “Vi cantu, vi cuntu, vi raccuntu” del gruppo Bedi Tiempi con l’attore dialettale Mario Tumino, il narrAttore Ciccio Schembari e i musicisti Pippo Cerruto, Luigi Zaccaria, Angelo Tidona, Alessandro Tidona e Roberto Barni andrà in onda domenica 9 giugno alle ore 13, lunedì 10 alle ore 8 e martedì 11 alle ore 20:30 su Tele Nova, canale 14, visibile nelle province di Ragusa, Catania, Siracusa e Caltanissetta.

Fenomeno caporalato, controllate due aziende agricole nel ragusano: in territorio di Ispica tutto in regola, a Santa Croce Camerina sono stati denunciati due titolari per sfruttamento della manodopera

La Polizia di Stato – Squadra Mobile e Commissariati di Comiso e Modica, in concorso con personale dell’ASP, dell’Ispettorato del Lavoro e della Polizia Locale, ha sottoposto a controllo più siti dove erano state installate delle serre per decine di migliaia di metri quadri. Sono stati controllati 35 lavoratori, 5 donne, 20 tunisini, 10 rumeni e 5 italiani, tutti assunti regolarmente. Mentre l’azienda di Marina di Marza è risultata un’azienda virtuosa, in quella di Santa Croce i lavoratori erano sottopagati e sfruttati, alcuni erano costretti, dallo stato di necessità, a vivere in strutture site all’interno dell’azienda: case abusive ma non in condizioni fatiscenti. Lo Spresal, deputato a riscontare le violazioni della normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, ha constatato diverse criticità che sono state sanzionate. Il Siav ha riscontrato in questo caso che le abitazioni avevano i requisiti minimi per ottenere l’idoneità alloggiativa seppur la Polizia Municipale ha verificato alcune irregolarità rispetto alla possibilità di destinare gli immobili a civili abitazioni. Al termine delle testimonianze dei lavoratori di origini tunisine, i datori di lavoro (un italiano ed un tunisino) sono stati denunciati per sfruttamento della manodopera.

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