25-04-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

EMERGENZA IDRICA, RISCHIO SPECULAZIONI SUL COSTO DELLE FORNITURE DAI PRIVATI

L’emergenza idrica è destinata purtroppo a continuare. Fumata nera per la riapertura dei pozzi B e B1. Giovedì mattina vertice in prefettura nel corso del quale non si è arrivato all’ok, in quanto l’Asp vuole attendere qualche altro giorno prima di prendere una decisione. Sulla questione dell’emergenza idrica, interviene il coordinatore del Pid, Francesco Barone, per il quale è necessario che si intervenga quanto prima anche su un controllo dei prezzi che vengono applicati dai privati. “E’ necessario un controllo – afferma Barone – perché vengano equiparati i prezzi dei privati. I rifornimenti d’acqua vanno da 50 a 100 euro senza che spesso ci sia un nesso logico. Inoltre si deve pensare in fretta a rimborsare nella prossima bolletta i soldi che i cittadini hanno pagato ingiustamente fino a questo momento”. Barone, poi, va oltre. “Mi fa strano – conclude – leggere una determina in cui viene assunta un consulente, che certamente stimo sia sul piano umano che professionale, e che prima aveva operato in maniera gratuita, ma che ora costerà circa 4000 euro in due mesi. Questi soldi si sarebbero potuti investire per fornire più autobotti o per altre spese per la conduttura”.

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Scoglitti, pregiudicato viola le “regole”: denunciato

I Carabinieri della Stazione di Scoglitti hanno sorpreso un pluripregiudicato della frazione rivierasca, sottoposto alla detenzione domiciliare per scontare un cumulo di pene per vari reati in particolar nel campo delle sostanze stupefacenti. Tenuto conto che si tratta di un beneficio concessogli dal Tribunale di Sorveglianza di Catania, tra i cui obblighi c’è quello di non frequentare persone esterne al proprio nucleo familiare, i miliari di Scoglitti lo hanno invece sorpreso a parlare con un soggetto estraneo a quelli autorizzati. Per l’uomo è scattata la denuncia.

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Prende a calci distributore di benzina: denunciato

Al termine di una serie di indagini ed accertamenti i Carabinieri della Stazione di Scoglitti hanno denunciato in stato di libertà un pregiudicato di Santa Croce Camerinadi 43 anni per il reato di danneggiamento aggravato. E’ stato infatti individuato quale autore del danneggiamento del distributore di benzina sito all’ingresso della frazione rivierasca vittoriese avvenuto lo scorso 26 dicembre. L’uomo aveva colpito ripetutamente con violenti calci e pugni la colonnina del carburante, staccando infine la pompa di erogazione dal tubo in gomma che trasporta la benzina. A seguito di tale atto, l’erogatore era stato reso inservibile, per un danno di 500 euro circa, motivo per il quale la proprietaria aveva denunciato il tutto ai Carabinieri della Stazione. Il movente del fatto è da ricondurre, secondo il racconto fatto dal denunciato che ha ammesso l’accaduto, ad uno scatto d’ira dovuto al fatto di aver introdotto una banconota da 5 euro senza la corrispettiva erogazione di benzina.

 

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SPIAGGIA DI MONTALBANO, RIMOSSI I VARCHI ABUSIVI

SONY DSCUn servizio dei carabinieri di Ragusa è stato attuato, nelle contrade marinare di Caucana e Punta Braccetto, a cavallo dei comuni di Santa croce e Ragusa, sul litorale ibleo tanto famoso per la serie televisiva del Montalbano di Camilleri. Su delega del Procuratore della Repubblica di Ragusa, Carmelo Petralia, che ha ottenuto un decreto di sequestro del Gip, concordando con le risultanze info-investigative dei militari dell’Arma, quest’ultimi hanno sequestrato e rimosso diversi cancelli in ferro e legno che occludono le strade laterali alla litoranea che portano all’arenile. Il codice della navigazione vieta infatti categoricamente la possibilità di impedire a persone o veicoli di soccorso l’accesso alle spiagge, né con cancelli o catene, che negli anni sono spuntati come funghi, ma nemmeno parcheggiando autovetture o piazzando chioschi o altro. L’indagine dei carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Ragusa, iniziata con i controlli a tappeto dell’agosto 2012 ha portato a questa prima tranche di sequestri, ma la vigilanza serrata dei militari continuerà nel corso della nuova stagione balneare.

 

Maxi furto di preziosi a Vittoria, arrestati due minorenni

Alle prime luci dell’alba di giovedì, i militari dipendenti della Compagnia di Vittoria, hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti minorenni emesse dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Catania. Si tratta di due sedicenni, di origine gelese, ritenuti responsabili, nella notte tra il 21 e il 22 dicembre 2012, di aver infranto la vetrina “blindata” di una gioielleria di Vittoria, in via Roma, rubando numerosi preziosi per un valore complessivo di 21.000 euro circa.

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Rubati 18 km di cavi dell’illuminazione

I carabinieri stanno indagando sul furto, da parte di ignoti, di 18 chilometri di cavi in rame dell’illuminazione pubblica lungo la Strada Consortile 40, tra Ispica e la frazione di Santa Maria del Focallo. Il valore del materiale rubato si aggira intorno agli 80 mila euro. L’amministrazione comunale di Ispica ha denunciato il furto ai militari dopo che ad un controllo alcuni tombini sono stati trovati aperti.

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Arrestati due fidanzati esperti nel “Cash Trapping” – Incastrati da un cliente del bancomat di via Risorgimento a Ragusa

Una coppia, Emanuele Votadoro, 40enne originario di Palagonia e la 36enne ragusana Daniela Guarino, residente a Comiso, è stata arrestata dagli uomini della Squadra Volanti della Questura di Ragusa con l’accusa di furto aggravato mediante la manomissione del Bancomat “Cash Trapping” di via Risorgimento, nel capoluogo. I due conviventi sono stati colti in flagranza di reato il 5 febbraio scorso, dopo le 22. Un utente del Bancomat in questione che aveva tentato di prelevare denaro, senza riuscirci, aveva telefonato al 113 per segnalare l’anomalia. I poliziotti si sono appostati nei pressi dell’Istituto di Credito di via Risorgimento, intuendo che potesse trattarsi di un caso di “cash trapping”. Infatti negli ultimi mesi, anche a Ragusa, sono cresciute le denunce su manomissioni di Bancomat presentate da direttori e funzionari delle banche. Durante l’attività di osservazione i poliziotti hanno subito individuato la coppia di findanzati che si erano recati presso il Bancomat facendo finta di prelevare dei soldi. In pochi secondi, anziché effettuare il prelievo, i due hanno agito con grande abilità nel “cash trapping”: hanno rimosso una bacchetta in alluminio con delle banconote attaccate sopra, l’hanno nascosta nei giubbotti e velocemente si sono allontanati. Dopo pochi metri, però, gli agenti li hanno bloccati e arrestati. I poliziotti successivamente hanno eseguito una perquisizione nella casa  della coppia e vi hanno rinvenuto altri kit pronti per essere utilizzati per attuare il “cash trapping”. Il denaro perquisito è stato riconsegnato al proprietario e il direttore della banca di via Risorgimento ha presentato denuncia. La tecnica del “cash trapping” proviene dal Nord Europa. E’ la nuova frontiera dei furti ai bancomat. I criminali che la attuano installano una piccola e sottile barra di alluminio nella feritoia da dove vengono espulse le banconote con del nastro biadesivo su entrambi i lati. Il malcapitato cliente che tenta di prelevare il denaro non riesce, perché i soldi restano attaccati sulla barra. L’utente di solito si allontana pensando che è il bancomat che non funziona, ignaro di essere vittima di un vero e proprio furto. Poi i delinquenti agiscono e con un piccolo gancio rimuovono bacchetta e soldi.arrestati 7.2.13

RAGUSA, UN ARRESTO

arrestoCon l’accusa di lesioni personali volontarie e resistenza a pubblico ufficiale gli agenti della Squadra Volanti hanno arrestato Giorgio Basile, 58 anni. I fatti si sono registrati alle 2.20 di mercoledì. È stata una telefonata al “113” a segnalare una donna che urlava, all’interno di una abitazione del centro storico di Ragusa. Il personale delle Volanti, si recava sul posto e, già dalla strada, udiva le urla provenire dall’abitazione segnalata e un uomo che, ad alta voce, inveiva contro una donna. I poliziotti bussavano alla porta di casa ma inizialmente non ricevevano alcuna risposta. Vista la gravità della situazione gli agenti accedevano comunque all’abitazione e trovavano un uomo con il pigiama sporco di sangue. Poco dopo i poliziotti trovavano la vittima che aveva il volto tutto coperto di sangue e tumefatto. Le ferite sono state giudicate guaribili in 20 giorni. Secondo l’accusa Basile avrebbe aggredito la moglie per gelosia.

Modica, la Procura “assolve” le campane della chiesa

Il suono delle campane della sua chiesa davano fastidio al vicino che lo ha denunciato. La Procura, però, ha chiesto l’archiviazione ritenendo non sussistesse la contravvenzione di disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone a causa del suono delle campane. Secondo la Procura di Modica, il rumore prodotto dal suono delle campane di una Chiesa, finalizzato al richiamo dei fedeli al culto, rientra nelle consuetudini della vita della comunità e costituisce fatto periodico e di breve durata, normalmente privo di intensità tale da porre problemi di disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone. Nel caso in questione, non ricorrevano gli estremi della contravvenzione, non essendo stato provato un concreto pericolo di disturbo superiore ai limiti di normale tollerabilità. campane3-1

Scoglitti, furto in una villetta: due tunisini in manette

I carabinieri hanno tratto in arresto due tunisini, Fethi Ben Mabrouk e Kochbati Riadh, entrambi pluripregiudicati per reati contro il patrimonio. I due sono stati ammanettati dopo aver svaligiato una villetta in via Cernia, a Scoglitti. I due avevano forzato la serratura e, dopo aver infranto la porta a vetri, sono entrati in casa. I due sono stati intercettati a bordo della loro Mercedes carica di elettrodomestici e altri oggetti, per un valore complessivo di 2000 euro circa.

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Ragusa, banda di rumeni dedita ai furti bloccata all’Ibleo

Tre arresti e tre denunce. Gli uomini della Squadra Volanti e dei Poliziotti di Quartiere della Questura di Ragusa, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, hanno bloccato una banda di rumeni che stava saccheggiando il supermercato al Centro Commerciale Ibleo. In manette sono finiti: Christian Rusca, 30 anni, Marius Balan, 24 anni, e Dumitru Andrei Rusca, 23 anni. Tre ragazze, tra cui una quindicenne, sono state denunciate. Lunedì, intorno alle 17.30 personale dell’Istituto di Vigilanza in servizio presso l’Ipercoop del Centro Commerciale Ibleo, ha segnalato al 113 la presenza di tre giovani rumeni che stavano perpetrando un furto all’interno del supermercato e che uno di loro dopo essere stato fermato si era dato alla fuga. La presenza poco distante dei Poliziotti di Quartiere (in quanto svolgono mirati servizi all’interno dei Centri Commerciali), ha fatto si che giungessero immediatamente così da bloccare il giovane segnalato. A seguito della perquisizione personale, questi è stato trovato in possesso di numerosa refurtiva. Nel contempo gli addetti alla vigilanza hanno segnalato gli altri due complici che stavano per allontanarsi a bordo di un’autovettura. I due sono stati bloccati. Avevano numerose bottiglie di liquore, profumi, capi d’abbigliamento e merce varia tutta di provenienza furtiva per un valore complessivo di circa 500 euro. Da un attento esame della merce sequestrata è stato possibile risalire ad altri due supermercati della provincia, a Comiso e Vittoria, dove era stata rubata altra merce. Durante l’attività di Polizia Giudiziaria messa subito in atto, è stato possibile identificare anche le tre giovani che poco prima erano insieme agli arrestati, ma si erano separate dagli uomini per non dare nell’occhio, ma con lo stesso intento, quello di rubare quanta più merce possibile. Difatti da li a poco sono state fermate ed anche loro trovate in possesso di numerose confezioni di profumo e bottiglie di alcolici. Le tre donne a differenza degli uomini non sono state arrestate poiché, una è minorenne e le altre in stato di gravidanza.

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ACATE, ARRESTATI FRATELLI RUMENI: STAVANO VIOLENTANDO CONNAZIONALE INCINTA

rumeni arrestatiUna notte da incubo per una coppia di romeni, marito e moglie, lei al secondo mese di gravidanza. A mezzanotte circa, una chiamata giunge al 113. Un uomo riferisce che la propria moglie è stata portata via a forza da due connazionali romeni. Si trovano in contrada Case Serre, in territorio del comune di Acate. La Polizia arriva sul posto tempestivamente, nonostante l’assenza di specifiche indicazioni riesce a trovare l’uomo, il quale racconta i fatti. Si trovava all’interno della sua casupola con la moglie, ed era nata una discussione accesa, parlavano ad alta voce, forse gridavano. Sono stati sentiti da tre loro connazionali, due dei quali occupano un caseggiato poco distante, i quali sono intervenuti e si sono intromessi nella discussione. Hanno prima offerto alla donna di seguirli presso la loro abitazione, ed al netto rifiuto di quest’ultima l’hanno presa a forza e trascinata. Il marito ha provato a reagire, ma considerata la disparità numerica non ha avuto il coraggio di opporsi e intervenire immediatamente a difesa della donna anche se l’ha seguita sin dove i tre la portavano. Ma giunti lì, gli è stata sbarrata una porta in ferro ed è stato lasciato fuori. In preda alla disperazione ha cercato di forzare la porta con una spranga di ferro. Intanto gli uomini minacciando con un grosso coltello la donna, l’hanno costretta a denudarsi, sdraiarsi su un letto ed hanno iniziato a palpeggiarla. Il marito, da fuori, capito il grosso pericolo ha continuato a forzare l’uscio. I tre, allora, sono usciti di casa, hanno chiuso dentro la donna, ed hanno bloccato, con uno spray urticante, il marito. Quando la Polizia è arrivata sul posto, hanno trovato la donna nuda, in due le stavano addosso, mentre un terzo era fuggito. In manette sono finiti Ion Daniel e Marian Vasiliu, fratelli di 34 e 26 anni, braccianti agricoli incensurati. Proseguono le ricerche del terzo aggressore.

Violenta un cane e brucia le serre, arrestato un marocchino

Aveva pure avuto ripetuti rapporti sessuali con un cane da caccia in una delle aziende prese di mira. Ad incastrarlo le immagini delle telecamere a circuito chiuso. Protagonista un marocchino di 32 anni che aveva creato il panico nelle campagne acatesi dal novembre del 2011, quando aveva dato fuoco ad un impianto serricolo coltivato a pomodori di 3000 mq, in contrada Dirillo, di proprietà di un imprenditore agricolo di Vittoria, provocandone la distruzione parziale per un danno complessivo di 20.000 euro circa. A seguito di lunghe indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Acate, è stato rintracciato nella giornata di lunedì, in contrada Dirillo-Recinto, condotto presso la caserma di Via Neghelli e sottoposto a fermo di indiziato di delitto. Il marocchino è disoccupato, con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e contro la persona, irregolare sul territorio nazionale. Il giovane è ritenuto responsabile anche di un altro atto incendiario compiuto nel mese di dicembre scorso, quando il giorno di Santo Stefano aveva appiccato il fuoco ad un’azienda agricola in contrada “Pezza di Fico” di proprietà di due fratelli vittoriesi, distruggendo un deposito in legno, con all’interno gli impianti di irrigazione, attrezzatura agricola varia, nonché due serre coltivate a pomodoro causando un danno complessivo di 10.000 euro circa. Tutti e due gli incendi erano stati appiccati con il semplice uso di un accendino. Ma a carico del marocchino ci sono altri reati. Si era reso, infatti, responsabile anche di una serie di furti di elettrodomestici, attrezzature agricole, indumenti e alimenti (anche galline e tacchini) compiuti presso le aziende agricole degli stessi coltivatori agricoli che avevano subito l’incendio, nonché nei confronti di un’altra azienda agricola ad Acate. E’ emerso che il fermato aveva lavorato alle dipendenze di una di queste aziende agricole, per pochi giorni, ed era stato mandato via a causa del suo scarso rendimento e dell’abuso di alcool, motivo per il quale è facile ipotizzare che il gesto sia da leggere come una ripicca per il suo licenziamento. Nel casolare dove il giovane è abitava, è stata trovata parte della refurtiva.
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OPERAZIONE APACHE, ARRESTATI I FRATELLI PISCOPO

Gli agenti del Commissariato di Vittoria hanno tratto in arresto i fratelli Calogero e Marco Piscopo, 40 e 30 anni, perchè accusati di estorsione. I due avrebbero chiesto, secondo gli inquirenti, tremila euro ad un imprenditore agricolo per restituirgli l’autocarro che gli era stato rubato. La vittima non aveva sporto denuncia, per paura dei due pastori. Aveva consegnato loro prima 700 euro, ma per riavere il camion ne ha dovuti dare altri 2.300. Sono stati gli agenti, attraverso fonti “confidenziali”, a scoprire la storia. L’imprenditore agricolo aveva denunciato il furto del mezzo, ma pochi giorni dopo aveva segnalato di averlo ritrovato in una campagna.

foto  operazione apache

Incendio in cucina, intervengono i pompieri

Momenti di paura, domenica sera, in un’abitazione al quarto piano di via Feliciano Rossitto, a Ragusa. Un incendio si è sprigionato nella cucina danneggiando le suppellettili. Per via del denso fumo, la proprietaria di casa ha accusato un malore, ma nulla di grave. Sul posto i vigili del fuoco che hanno aerato i locali e spento l’incendio. In piena notte, invece, i pompieri sono intervenuti a Vittoria, in via della Resistenza, per l’incendio di un’auto. Le fiamme sviluppatosi dal rogo hanno annerito il prospetto dell’abitazione prospiciente l’area di parcheggio, e danneggiato alcuni cavi elettrici fissati nel prospetto.

VIGILI DEL FUOCO IN AZIONE

 

Comiso, dissidi tra “ex” familiari finiscono in Commissariato

Intensa settimana per gli uomini del Commissariato di Polizia di Comiso. Quattro persone sono state denunciate per diversi reati. Un sorvegliato speciale con obbligo di dimora a Vittoria è stato fermato in pieno centro a Comiso. Oltre a non rispettare l’obbligo di rimanere a Vittoria, l’omo guidava un’auto e non avrebbe potuto sulla base delle prescrizioni del giudice. Un 66enne di Comiso è stato, invece, denunciato per violazione degli obblighi di assistenza familiare e per maltrattato ingiuriato e diffamato la propria figlia: il tutto scaturisce a seguito di una relazione extraconiugale che l’uomo ha intrapreso con una donna dell’Est. Una donna ragusana, invece, nonostante il decreto del giudice, non ha consentito all’ex marito di vedere i figli. Nonostante reiterate richieste la donna non gli ha permesso di vederli, anzi in alcune occasioni lo ha anche minacciato. La quarta denuncia riguarda suocera e nuora, o meglio “ex”, la madre di lui ha diffamato, in presenza di testimoni, la donna che stava con il proprio figlio.

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Ibla, provocano incidente e si accaniscono contro cassonetti e segnaletica: denunciati

Un fine settimana movimentato per i carabinieri che hanno attuato un servizio di controllo contro le stragi del sabato sera. All’alba di domenica, grazie alla telefonata di un cittadino sul numero unico europeo di pronto intervento 112, i militari della radiomobile sono intervenuti nel parcheggio che si trova sotto la caserma dell’Arma ad Ibla. I carabinieri hanno bloccato due giovani che erano intenti a danneggiare ogni cosa. I due, poco prima, stavano percorrendo la strada che costeggia il quartiere barocco ma il conducente, ubriaco, è finito fuori strada in piena curva, danneggiando l’auto sui due fianchi. Ha percorsi ancora qualche centinaio di metri e si è fermato al parcheggio. I due, ventenni ragusani, in preda alla rabbia e ai fumi dell’alcol, scesi dall’auto si son messi a ribaltare cassonetti e fioriere, a rompere cartelli stradali e a prendere un po’ tutto a calci. Sono stati denunciati per danneggiamento aggravato in concorso. Il conducente è stato denunciato anche per guida in stato di ebbrezza. Nel corso dei controlli, decine di automobilisti sono stati controllati anche con l’utilizzo dell’etilometrico. A Marina di Ragusa un’autovettura non s’è fermata e, anzi, alla vista della paletta alzata e dei militari, il conducente ha accelerato ed è scappato. Ne è nato un pericoloso inseguimento sulla strada litoranea terminato in una viuzza di campagna di Casuzze. A bordo c’erano due fratelli di Marina di Ragusa che sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale. Il mezzo, senza assicurazione, è stato sequestrato.

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Controlli straordinari della Polizia a Vittoria

Nel pomeriggio di venerdì, la Polizia di Stato di Vittoria ha effettuato un’operazione di controllo straordinario del territorio cittadino. Sin dalle prime ore dalle pomeriggio, con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine e del Reparto Cinofili di Catania, sono state impiegate 13 pattuglie che hanno effettuato controlli a veicoli e persone nelle zone centrali e periferiche della città. Sono stati controllati 49 veicoli e 87 persone, quattordici le sanzioni per violazioni del codice della strada, due i sequestri di veicoli. Attenzione particolare è stata prestata ai soggetti con precedenti penali. Infatti sono state eseguite 4 perquisizioni locali e rinvenute diverse dosi di cocaina che hanno portato alla segnalazione alla Prefettura di due persone.
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Comiso, trasportano rifiuti senza autorizzazioni: denunciati

I carabinieri della stazione di Comiso hanno individuato e denunciato a piede libero due fratelli pluripregiudicati per reati contro il patrimonio provenienti da Catania. I due sono stati sorpresi alla guida di un autocarro a trasportavano rifiuti ferrosi e cavi telefonici raccolti poco prima prelevati senza le prescritte autorizzazioni. Il tutto è stato sottoposto a sequestro.
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I carabinieri salvano la vita ad un giovane di Enna

Si è tuffato in mare in piena notte, forse dopo aver litigato con la fidanzata. E’ stata una telefonata ad allertare i carabinieri che si sono portati sul posto ed hanno tratto in salvo il ragazzo, un 27enne operaio di Enna. L’episodio è avvenuto a Scoglitti. Il giovane è stato portato in ospedale: per fortuna sta bene.
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