Aveva sottratto il telefono cellulare alla moglie per impedirle di chiedere aiuto, aveva chiuso a chiave la porta di casa per impedirle, assieme alla figlioletta, di fuggire, poi aveva aperto i rubinetti dei fornelli della cucina a gas per saturare l’ambiente e provocare un’esplosione. La donna terrorizzata si era ribellata, aveva tentato disperatamente di aprire la porta, ma lui l’aveva minacciata con un coltello. In un’altra occasione aveva afferrato la moglie per il collo, stringendo sempre di più la morsa per provocarne il soffocamento. Nel primo episodio, avvenuto nel maggio scorso, l’uomo, un 40enne di Vittoria, non era riuscito nell’intento per il tempestivo intervento della polizia. Gli agenti erano stati allertati dai vicini di casa che avevano notato che qualcosa non andava. All’arrivo dei poliziotti l’uomo aveva deciso di aprire la porta di casa, ma egli stesso si era barricato in bagno e per più di un’ora aveva minacciato di lanciarsi nel vuoto da un’altezza di sei metri, non riuscendo nell’intento per la rapidità con la quale gli agenti erano riusciti a bloccare l’apertura delle ante della finestra, sbarrandola con un’asse di legno dopo che si erano arrampicati rocambolescamente all’esterno dell’abitazione. La mediazione degli agenti aveva poi riportato alla calma l’uomo che era uscito dalla stanza da bagno ed aveva acconsentito a che gli venissero prestate le cure. Nel secondo episodio, avvenuto nel giugno scorso, era stato un vicino di casa ad evitare più gravi conseguenze. E’ così che all’esito di laboriose indagini coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa Marco Rota, il Gip ha emesso l’ordinanza applicativa di misura di sicurezza provvisoria dell’ospedale psichiatrico giudiziario.
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Incidente sulla Modica – Ragusa
Il sinistro è avvenuto lunedì mattina. Nello scontro tra due auto è rimasto ferito un 50enne di Acicastello. L’incidente è stato rilevato dalla Polizia stradale.
Evade dai domiciliari, arrestato
Il 3 agosto era stato arrestato per spaccio di droga. Sabato scorso, nel corso di un controllo, non era in casa sua, nonostante fosse ai domiciliari. Per Gaetano Velardita, 23enne di Acate, si sono aperte le porte del carcere.
Controlli nel fine settimana a Vittoria, due arresti
Fine settimana di intensi controlli messi in campo dalla polizia in città. Particolare attenzione è stata rivolta verso soggetti pregiudicati sottoposti a limitazioni della libertà personale presso le loro abitazioni. Due sorvegliati speciali di pubblica sicurezza di 32 anni e 26 anni, durante i controlli serali e notturni non sono stati trovati in casa e sono stati segnalati in stato di libertà all’autorità giudiziaria. Giovanni Caggia, vittoriese di 25 anni, pregiudicato per i reati di rissa, lesioni personali e furto, ammesso a fruire dei benefici derivanti dall’affidamento in prova ai servizi sociali, a causa delle ripetute violazioni della prescrizione di permanere in casa durante le ore notturne ed essendo stato già ammonito dal magistrato di sorveglianza per precedenti violazioni dello stesso tipo, si è visto revocare il beneficio e pertanto è stato arrestato dagli uomini del commissariato di Vittoria. Salvatore Delacroce, modicano di 35 anni, pregiudicato, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per il reato di rapina, è stato arrestato per il reato di evasione.
Multe e denunce, controlli dei vigili urbani a Modica
Numerosi i controlli effettuati nello scorso fine settimana dalla polizia municipale su tutto il territorio comunale, dove, tra l’altro, erano in programma numerose manifestazioni di carattere religioso e culturale. Un uomo di 43 anni è stato deferito all’autorità giudiziaria, in collaborazione con la polizia di Stato, per danneggiamenti e minacce. L’interessato è stato anche sottoposto a Tso (Trattamento sanitario obbligatorio) a seguito di ordinanza emessa dal sindaco. Le pattuglie hanno effettuato servizio di ordine pubblico per i festeggiamenti nei quartieri Catena e Crocevie, e per il mercatino delle pulci di Corso Umberto. Complessivamente sono state elevate nel solo week end novantatrè infrazioni al codice della strada e rimosse otto autovetture. Il Nucleo di Polizia Annonaria ha effettuato controlli presso i mercati di Marina di Modica ed eseguito venti controlli fonometrici. Il Nucleo di Polizia Edilizia ha eseguito otto controlli di natura edile, e dodici accertamenti riguardanti l’ottemperanza alle ordinanze emesse dal sindaco per la scerbatura. Il Nucleo di Pronto Intervento è stato impegnato, sabato sera, in un incidente stradale avvenuto all’intersezione tra Corso Umberto e Via Napoli. Nello scontro tra due auto sono rimaste ferite due persone per fortuna in modo non grave.
SCOPERTI DALLA FINANZA VERSAMENTI ILLECITI PER 1,3 MILIONI DI EURO
La Guardia di Finanza di Ragusa ha rilevato illecite movimentazioni per circa 1,3 milioni di euro poste in essere da un imprenditore ortofrutticolo nativo di Vittoria, ma che opera a Santa Croce Camerina. I finanzieri hanno quindi rilevato e contestato l’inottemperanza all’obbligo, per chiunque introduca o faccia uscire dal territorio nazionale somme di denaro eccedenti i 10.000 euro, di presentare agli uffici finanziari competenti una specifica dichiarazione. L’imprenditore dovrà pagare una sanzione amministrativa pecuniaria fino al 40% della somma eccedente il limite consentito, ovvero oltre 500.000 euro. Le Segnalazioni per Operazioni Sospette rappresentano uno strumento forte per la lotta all’evasione fiscale e al riciclaggio.
Stalking, scatta un “divieto” per giovane ragusano
Gli agenti della Squadra mobile di Ragusa hanno notificato, a un uomo di 37 anni, lo obbligo di divieto di avvicinamento e di avere contatti anche telefonici con la sua ex moglie e i familiari della donna per stalking. La misura cautelare, su indagini della sezione specializzata della squadra mobile, è stata emessa dal Gip di Ragusa Giovanni Giampiccolo, su richiesta del sostituto Monica Monego. Dopo la separazione, la vita della vittima, come pure quella dei familiari di quest’ultima era diventata particolarmente difficile per timore di ricevere nuove molestie; aveva paura di uscire di casa e dal posto di lavoro, che la impegnava in ore serali, temendo seriamente per la propria incolumità personale e la gestione della quotidianità.
La Polizia salva una giovane
Una donna ragusana di 26 anni, che vive e lavora a Milano, è stata salvata dalla polizia. Domenica sera, la ragazza si è lanciata in mare, a Punta Mola di Marina di Ragusa, lasciando sul proprio cellulare un messaggio d’addio. L’episodio è stato notato da un passante che ha allertato la polizia che ha attivato le ricerche. Un agente ha visto il corpo tre le onde, si è tuffato e ha salvato la giovane ora affidata alle cure dei genitori.
Era in strada e non in casa Scicli, albanese arrestato per evasione dai domiciliari
Era stato arrestato dai Carabinieri della Tenenza di Scicli il 9 febbraio dell’anno scorso quando, dopo aver avuto un violento alterco con un suo concittadino mentre si trovavano insieme in località Playa Grande, lo aveva ferito gravemente tirandogli un fendente di coltello all’addome. La vittima dell’aggressione aveva poi dovuto subire un intervento urgente presso l’ospedale “Busacca” di Scicli per la rimozione della milza ormai compromessa dalle gravi lesioni riportate. E dopo aver trascorso alcuni mesi in carcere era stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione sciclitana. Da domenica Bujar Zhivani, 36enne cittadino albanese, bracciante agricolo è tornato nuovamente in carcere a Modica Alta. Infatti, i Carabinieri della Tenenza di Scicli, nel quadro di un potenziamento dei controlli alle persone che sono attualmente ristrette in regime di detenzione domiciliare, lo hanno sorpreso all’esterno della sua abitazione. Era in strada, senza alcuna valida giustificazione. Ora dovrà rispondere anche del reato di evasione.
I CARABINIERI NELLA SPIAGGIA DI MONTALBANO
Al via domenica mattina alle 10 le indagini dei Carabinieri sui tre chilometri e mezzo di costa santacrocese che ruotano attorno a Punta Secca. L’indagine, delegata ai militari dell’Arma dal procuratore capo di Ragusa, Carmelo Petralia, ha come oggetto principale una presunta cementificazione selvaggia sulla costa. Nessun nome è stato finora iscritto nel registro degli indagati. Punta Secca, resa celebre dalla fiction televisiva per la location della casa del “Commissario Montalbano” – come detto – è al centro delle indagini, ma anche altre frazioni sono interessate, tra cui Caucana e Torre di Mezzo. In campo una vera e propria task force per un’indagine a tappeto su un litorale reso noto dalla fiction televisiva che ha avuto un ritorno di immagine e di presenze turistiche consistenti ma che sarebbe stato dimenticato e lasciato all’abbandono. I principali filoni d’inchiesta riguardano la presunta cementificazione selvaggia del litorale e gli accessi negati al mare per la presenza di cancelli abusivi che trasformano strade pubbliche in private. Ma ai militari dell’Arma è stato anche chiesto di verificare la presenza di scarichi selvaggi, inquinamento e divieti di balneazione, erosione costiera ed i servizi di vigilanza. Nel corso della stagione estiva, infatti, Punta Secca, è rimasta sprovvista del servizio di vigilanza e salvataggio nelle spiagge. L’Amministrazione aveva indetto una gara, poi annullata per la “documentazione irregolare” fornita dalla tre ditte concorrenti. Anche l’affidamento diretto non ha avuto buona sorte. Pronte le repliche del sindaco di Santa Croce, Franca Iurato, eletta nel maggio scorso. “La spiaggia di Montalbano – afferma Iurato – è libera e aperta come sempre alla pubblica fruizione. A noi non risulta nessun inquinamento. Per quanto riguarda la vigilanza, visti i problemi legati alla gara pubblica, il servizio è fornito da un bagnino, anche se non a carico del Comune. Quest’amministrazione, insediata da tre mesi appena, si è occupata del decoro del piccolo borgo curandosi di “bonificare” il vicolo dell’ex caserma della Guardia di Finanza facendone uno spazio dedicato all’arte, inserendo nel centro storico fioriere e panchine da cui godere splendidi tramonti. La cementificazione selvaggia? “Punta Secca – conclude il primo cittadino – è un borgo di pescatori e ne va tutelata, il più possibile, la tipicità. La natura incontaminata e le splendide coste che tanti ci invidiano meritano di essere rispettate perché, oltre che ad una risorsa, rappresentano la nostra storia. Ci batteremo per difenderne le peculiarità”.
Ragusa: La mano finisce nell’impastatrice, i medici sono costretti ad amputarla
Grave incidente domestico a Ragusa. Giovedì pomeriggio, una bambina di 5 anni ha messo la mano nell’impastatrice per dolci. Il mezzo meccanico, ha maciullato l’arto della piccola che è stata ricoverata d’urgenza all’ospedale Civile. Purtroppo ai medici è toccato amputare la manina della bimba e anche parte dell’avambraccio ormai compromessi dalle lame dell’impastatrice.
Vittoria, tunisino arrestato con un chilo di droga
L’operazione dei Carabinieri è scattata nei pressi della piazza antistante la Stazione dei treni di Vittoria e le vie limitrofe. Gasmi Jilani, 25enne senza fissa dimora, celibe, incensurato, stava rientrando dopo un viaggio a Palermo a bordo di un bus di linea. Era una persona insospettabile, uno dei tanti cittadini stranieri che oramai fanno parte della popolazione locale, dove la maggior parte degli appartenenti alla comunità tunisina lavora nel settore dell’agricoltura. Alle 17 i militari hanno deciso di entrare in azione, mentre l’uomo si stava allontanando dalla piazza con una vecchia bicicletta ed il suo insospettabile marsupio. Pochi istanti e lo stesso, accortosi di essere seguito, ha imboccato una via in contromano per far perdere le tracce. Ha tentato di disfarsi del suo piccolo bagaglio gettandolo tra due furgoni parcheggiati. I Carabinieri, all’inseguimento, sono riusciti a mantenere un contatto ravvicinato che ha permesso loro di bloccarlo quasi subito. Immediatamente è giunta la pattuglia d’appoggio ai militari in borghese. L’attività si è conclusa con il sequestro di circa 1 kg di hascisc suddiviso in 10 panetti da circa 100 grammi l’uno e con l’arresto e la traduzione in carcere di Gasmi.
E’ MORTO GIUSEPPE SALERNO CAPO DI GABINETTO DEL SINDACO DI RAGUSA
Mercoledì sera si è spento il dott. Giuseppe Salerno che era ricoverato da un paio di settimane presso il reparto di rianimazione del “Civile” di Ragusa a seguito di un grave malore che lo aveva colpito mentre era alla guida della sua auto.
Vittoria, rissa tra rumeni e tunisini… della stessa famiglia
L’intervento della Polizia è servito a sedare una violenta rissa all’interno di un nucleo familiare composto da tunisini a rumeni. E’stato uno dei familiari a chiamare gli agenti del Commissariato. E’ stato così denunciato in stato di libertà un romeno di 30 anni per i reati di minaccia, violenza privata e lesioni personali.
Vittoria, arrestato “topo” d’appartamento
Erano circa le due del mattino quando una volante del Commissariato di Vittoria passava da via Cacciatori delle Alpi. Agli agenti non è sfuggito il portone di un’abitazione socchiuso. Considerata la tarda ora e l’assenza di persone nelle vicinanze, i poliziotti si sono avvicinati a controllare ed hanno notato dei chiari segni di effrazione provocati alla serratura con un piede di porco ed un grosso cacciavite che sono stati rinvenuti sul posto. I poliziotti hanno deciso così di verificare la situazione, sono entrati all’interno ed hanno notato due soggetti che alla loro vista si sono dati alla fuga per delle scale che portano sulla terrazza della casa. Uno, in particolare, con un salto è riuscito a raggiungere lo stabile attiguo e ad allontanarsi dal luogo. L’altro invece è volato giù all’interno di un cavedio, rimanendo immobile a terra. Si tratta di un niscemese di 46 anni, pregiudicato per rissa e resistenza a pubblico ufficiale: è stato tratto in arresto per il reato di tentato furto in concorso. A causa della caduta da un’altezza di quattro metri è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso. Le indagini volte all’individuazione del complice hanno inoltre permesso di denunciare in stato di libertà un vittoriese di 50 anni. In particolare, si è giunti alla sua identificazione grazie agli accertamenti eseguiti dalla polizia scientifica sulle tracce lasciate sul luogo del delitto.
Minori usati come scafisti, sette arresti da parte dei carabinieri
Sette persone, già detenute per aver fatto parte di un’organizzazione transnazionale che gestiva sbarchi clandestini nelle coste del Sud Sicilia, sono state raggiunte in carcere da un nuovo provvedimento di arresto della Dda di Catania, eseguito dai carabinieri del comando provinciale di Ragusa. L’accusa è di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in concorso con tre minorenni che costituivano l’equipaggio. Anche i minori, che hanno pilotato un barcone egiziano e hanno vigilato sui passeggeri durante la traversata nel canale di Sicilia, sono stati già arrestati dai Carabinieri. I sette erano stati arrestati alle prime ore dell’alba del sette agosto. Si tratta dei pozzallesi Giuseppe Zocco, 36 anni, e Donato Angilieri, 31 anni. E di: Saidani Mohamed, tunisino, 33 anni, residente a Pozzallo, operaio; Lutfi Mohammed Essabah Adnan, palestinese, 35 anni, residente a Malta, disoccupato; Farag Mahoud Abdalla, egiziano, 44 anni. Bourbia Mohamed, tunisino, 31 anni, residente a Pozzallo. Quest’ultimo è il responsabile della comunità islamica di Pozzallo. Il settimo fermato è Krifa Moahamed, tunisino, 37 anni, residente a Pozzallo, pescatore.
Polizia, interventi in strada e in mare per Volanti e Squadra nautica
Quattro gli interventi della sezione volanti e della Squadra nautica nei giorni scorsi. Nel centro di Ragusa è stata sedata una lite. Denunciato un 45enne ragusano per lesioni gravi, per aver procurato ad un’altra persona ferite guaribili in 21 giorni. A Marina di Ragusa è stato rinvenuto un motorino rubato che è stato riconsegnato al proprietario. A Playa Grande la squadra nautica ha multato (1.032 euro di contravvenzione) un’unità da diporto che si trovava a pochi metri dalla riva. Multato anche il titolare del lido antistante lo specchio di acqua interessato, per gravi violazioni inerenti le dotazioni di sicurezza (assenza gavitelli di segnalazione acque sicure, assenza salvagente anulare, assenza kit primo soccorso, assenza boe e cima di segnalazione del corridoio di lancio). Al Porto turistico di Marina, infine, gli agenti della squadra nautica, insieme alla Protezione Civile, hanno soccorso un’imbarcazione in avaria.
I Nas alla fiera del bestiame di Giarratana, sequestrati 40 cavalli
Blitz dei Nas alla fiera del bestiame di San Bartolomeo, a Giarratana. I carabinieri sono intervenuti insieme ai veterinari dell’Asp. Su 300 cavalli controllati, provenienti da tutta la Sicilia per essere ammirati e commercializzati, una quarantina di equini sono stati posti sotto sequestro perché trovati privi di microchip e attestati da documenti falsi. Oltre al sequestro del bestiame, elevate anche 40 mila euro di sanzioni amministrative. Due persone sono state denunciate alla Procura della Repubblica. Si tratta di un modicano e uno sciclitano.
Sequestrati beni per mezzo miliardo di euro a presunto estorsore di Pozzallo
Martedì mattina, a parziale conclusione di un’articolata attività investigativa condotta su un giro di usura a Pozzallo, i carabinieri hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Modica su richiesta della locale Procura sottoponendo a sequestro beni mobili ed immobili che, nel corso delle indagini, sono risultati essere di proprietà di T.G., 80enne pensionato pozzallese. I militari dell’Arma hanno sequestrato: un’autovettura di media cilindrata, un appartamento situato a Dairago (Mi) e composto da 10 vani con garage di 30 mq; un immobile situato a Pozzallo e composto da un appartamento di 10 vani, da un locale commerciale di 123 mq e da un garage di 20 mq; un appartamento situato a Pozzallo e composto da 6 vani, un terreno situato a Pozzallo di 300 mq circa, un terreno situato a Pozzallo di 1000 mq circa. I Carabinieri hanno poi “bloccato” 3 conti corrente aperti dall’indagato presso altrettanti istituti di credito di Pozzallo. Il valore stimato dei beni sottoposti a sequestro è di circa 500.000 euro.
POZZALLO, RIVOLTA AL CPSA. ARRESTATI 14 TUNISINI
Nel tardo pomeriggio di lunedì, personale della Squadra Mobile di Ragusa, unitamente a Militari dell’Arma dei Carabinieri di Modica e della Guardia di Finanza della Tenenza di Modica, hanno arrestato Attia Elhadi, tunisino di 34 anni, sbarcato a Lampedusa il 16 agosto 2012; Mesrati Hamed, tunisino di 38 anni, sbarcato a Lampedusa il 16 agosto 2012; Alì Aymen, tunisino di 30 anni, sbarcato a Lampedusa il 16.08. 2012; Boussef Saber, tunisino di 22 anni, sbarcato a Lampedusa il 16.08.2012; Gabsi Abdelkrim, tunisino di 24 anni, sbarcato a Lampedusa il 16.08.2012; Jebali Manssef, tunisino di 31 anni, sbarcato a Lampedusa il 16.08.2012; Kraiem Tahar, tunisino di 26 anni, sbarcato a Lampedusa il 16.08.2012; Sayar Rabie, tunisino di 28 anni, sbarcato a Lampedusa il 18.08.2012; Fadalaoui Mehdi, tunisino di 28 anni, sbarcato a Lampedusa il 18.08.2012; Zaoui Ahmed, tunisino di 28 anni, sbarcato a Lampedusa il 18.08.2012; Sarhane Rami, tunisino di 22 anni, sbarcato a Lampedusa il 18.08.2012; Slimani Fahmi, tunisino di 24 anni, sbarcato a Lampedusa il 18.08.2012; Slimani Anis, tunisino di 22 anni, sbarcato a Lampedusa il 18.08.2012; Saadali Mohamed, tunisino di 22 anni, sbarcato a Lampedusa il 18.08.2012. Tutti e quattordici i tunisini sono ritenuti responsabili di resistenza e violenza verso i tutori delle Forze dell’Ordine presenti nel C.P.S.A. di Pozzallo per il servizio di ordine pubblico. Nella mattinata di lunedì i tunisini, ospiti del C.p.s.a. di Pozzallo, avrebbero manifestato segni di nervosismo, avvicinandosi all’uscita ovest del centro e cercando di creare un varco a spallate tra le Forze dell’Ordine che erano presenti. Il personale delle Forze dell’Ordine ha fronteggiato l’episodio riuscendo ad allontanare i tunisini, che avrebbero iniziato a lanciare contro gli operatori delle Forze dell’Ordine sedie, faretti, scarpe ed estintori. Un oggetto contundente ha colpito in pieno petto un agente della Questura di Ragusa, mentre una bottiglia ha colpito al volto un militare dell’Arma dei Carabinieri, provocandogli una ferita allo zigomo destro. Entrambi gli operatori delle Forze dell’Ordine hanno fatto ricorso alle cure mediche del presidio territoriale di emergenza di Pozzallo riportando, rispettivamente, 6 giorni e 4 giorni di prognosi. Intanto gli extracomunitari avrebbero devastato la struttura, dove erano ospitati, distruggendo l’impianto di videosorveglianza, le porte e le vetrate interne ed esterne, allagando alcuni uffici interni usando le lance antincendio, distruggendo gli armadi col materiale vestiario della Protezione Civile, distruggendo anche computer e altro materiale informatico che era custodito negli uffici interni di polizia, dopo averne forzato ed aperto le porte di accesso. Inoltre gli extracomunitari avrebbero usato alcuni estintori del sistema anticendio come armi contundenti, lanciandoli contro il personale delle Forze dell’Ordine. Le schegge di vetro delle porte e delle finestre distrutte sarebbero state usate come armi da taglio. Ma gli extracomunitari avrebbero pure divelto opere murarie e mattoni, utilizzati come oggetti contundenti e lanciati contro le Forze dell’Ordine, distrutto la rubinetteria dei servizi igienici (usata come corpo contundente contro le Forze dell’Ordine), e distrutto parte dell’impianto elettrico con lo scopo, probabilmente, di usarne i cavi per fuggire dal tetto della struttura sul quale si erano asserragliati e dal quale avrebbero lanciato oggetti e corpi contundenti verso le Forze dell’Ordine, sempre al fine di fuggire dalla struttura dove erano ospitati. Tutti gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati associati presso le case circondariali di Modica e Ragusa a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.