I carabinieri di Vittoria hanno arrestato, su provvedimento del Tribunale di Ragusa, Gaetano D’Agosta, 56 anni, al momento sottoposto all’obbligo di soggiorno. L’uomo, appartenente all’omonimo clan mafioso “Mammasantissima”, un anno e sette mesi di reclusione per il reato di resistenza a pubblico ufficiale e per tentata estorsione aggravata. Il primo reato risale all’ottobre 1992, il secondo al maggio 2009.
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Ragusa, in manette due rumeni
Gli agenti della Squadra Mobile hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale di Ragusa, Giovanni Giampiccolo, su richiesta del Pm Claudia Maone nei confronti di Stancu Constantin di 27 anni e Barbu Ionel di 30 anni, rumeni e con precedenti di polizia, responsabili di violazione degli obblighi degli arresti domiciliari. I due il 26 aprile erano stati tratti in arresto per furto aggravato di gasolio in concorso, insieme ad altri complici. Il furto è stato messo a segno ai danni di un’azienda di Ragusa. Su disposizione del giudice, erano ai domiciliari. Nonostante ciò, il 29 maggio si sono allontanati da casa, e sono stati quindi denunciati dalla Polizia. Il 2 giugno sono stati fermati, a bordo di un’auto rubata, dai carabinieri di Vittoria, nei pressi di Pedalino, e portati in carcere. Nel frattempo il giudice ha emesso l’altra ordinanza, quella derivante dall’evasione dai domiciliari, e la polizia l’ha notificata ai due in carcere.
Incidente sulla Modica – Ispica, centauro in prognosi riservata
Incidente stradale nella tarda serata di martedì lungo la Modica – Ispica. Un autocarro si è scontrato, per cause ancora da accertare, con un ciclomotore. L’incidente è avvenuto all’altezza del km 347+500. La peggio è toccata al centauro, un trentenne di Rosolini, che si trova ricoverato in prognosi riservata per via dei forti traumi riportati nell’impatto. I due mezzi viaggiavano nella stessa direzione, da Modica a Ispica. Sulle cause del sinistro indaga la Polstrada.
OPERAZIONE AGENZIA MATRIMONIALE, ARRESTATO MAROCCHINO
Altro arresto nell’ambito dell’operazione dei carabinieri che lo scorso anno aveva smantellato una presunta organizzazione dedita a matrimoni fittizi, celebrati solo per ottenere la cittadinanza. I militari della Compagnia di Modica, nella giornata di martedì, hanno tratto in arresto Mohamed Qantar, 32enne cittadino marocchino da alcuni anni residente a Modica, colpito da ordinanza di custodia cautelare in regime di detenzione domiciliare emessa dal Tribunale di Modica. L’arrestato fa parte di quel gruppo di cittadini stranieri che nel 2011, nell’ambito dell’operazione “Agenzia matrimoniale”, erano stati denunciati dai Carabinieri di Modica con l’accusa di favoreggiamento illegale dell’immigrazione clandestina e falsità ideologica. Nel corso di quella indagine i Carabinieri erano riusciti a individuare una trentina di persone operanti a Modica e nel circondario che si occupavano di trovare un coniuge italiano, nella maggior parte dei casi un individuo in stato di indigenza, a cittadini magrebini in scadenza di permesso di soggiorno da far convolare a nozze in maniera tale da far ottenere loro il rinnovo automatico del titolo di soggiorno e bypassare le ordinarie procedure ministeriali che riservano esigue quote di ingresso in Italia ai cittadini originari del Marocco. In molti casi i matrimoni venivano, invece, celebrati tra il cittadino italiano e lo straniero entrato clandestinamente in Italia al fine di evitarne l’espulsione. In altri casi il matrimonio veniva addirittura celebrato in Marocco con tanto di falsa conversione all’islam da parte del coniuge italiano il quale, una volta tornato in Italia, avrebbe subito avviato l’iter per il ricongiungimento familiare col coniuge all’estero. A seguito delle indagini condotte dai Carabinieri, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Modica, nel novembre 2011, emise una ordinanza cautelare a carico di tre persone, due delle quali vennero rintracciate tra il 29 novembre 2011 ed il successivo 4 dicembre. Il 29 novembre 2011 i Carabinieri notificarono il provvedimento cautelare a B.N., 34enne originaria di Marrakech. A suo carico il GIP del Tribunale di Modica, ravvisando la necessità di limitarne l’azione al fine di evitare la reiterazione della sua condotta delittuosa, dispose l’obbligo di presentazione giornaliera alla Caserma dei Carabinieri. Il 4 dicembre successivo il provvedimento cautelare venne, invece, notificato a Q.A, 48enne originario di Casablanca. Anche a suo carico il GIP del Tribunale di Modica dispose l’obbligo di presentazione giornaliera ai Carabinieri di Modica. Sino a martedì, però, si erano perse le tracce di Qantar Mohammed che, nel frattempo, era tornato in Marocco. Martedì è stato sorpreso dai Carabinieri di Modica all’uscita dell’aeroporto di Catania dove era appena giunto di rientro da Casablanca.
Arrestato catanese dai carabinieri di Vittoria
Un catanese di 54 anni, che aveva lavorato per qualche anno a Vittoria presso un’azienda che produce materiali per serre, è stato arrestato dai carabinieri. Si tratta di Alfio Roberto Zappulla, arrestato in ottemperanza di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania. L’uomo deve scontare la pena residua di sei anni di reclusione in quanto ritenuto responsabile del reato di sfruttamento della prostituzione commesso a Catania quando era proprietario di una sala giochi. Zappulla era già conosciuto alle forze dell’ordine in quanto facente parte del sodalizio criminoso calabrese capeggiato dalla famiglia “Strangio”, sodalizio dedito al traffico internazionale di stupefacenti.
Vittima riconosce i propri gioielli, arrestato il presunto ricettatore
E’ stato arrestato dai carabinieri di Modica con l’accusa di ricettazione Raffaele Coria, 56 anni, originario di Ispica. E’ ritenuto responsabile di ricettazione. Il 6 marzo scorso i Carabinieri della Compagnia di Modica, avevano sottoposto a controllo amministrativo un’attività modicana di compro oro usato. In quella circostanza i militari avevano sottoposto a sequestro alcuni monili in oro che erano stati ceduti al negoziante alcuni giorni prima da un cittadino ispicese con varie vicende penali alle spalle, il che aveva fatto nascere il sospetto di una possibile ricettazione di gioielli rubati. In particolare i carabinieri avevano sequestrato: un orologio in oro da donna, privo del relativo cinturino; un crocifisso in oro giallo; una collana in oro di cm. 60 circa; una cassa di orologio in oro da donna, priva del meccanismo e del relativo cinturino. Nei giorni immediatamente successivi al sequestro i Carabinieri avevano poi diramato, attraverso gli organi d’informazione, la foto di alcuni gioielli sequestrati con l’invito rivolto alla popolazione di contattare tempestivamente gli uffici della Compagnia nel caso in cui avessero riconosciuto qualche gioiello di loro proprietà. Nei giorni immediatamente successivi alla pubblicazione delle foto, sono state 28 le persone che, pensando di riconoscere qualche gioiello, si sono presentate alla caserma dei Carabinieri di via Resistenza Partigiana per visionare i monili. Invano. Finalmente, dopo una quindicina di giorni, una signora di Modica, nel visionare la cassa di orologio in oro da donna priva sia del meccanismo sia del cinturino, ha riconosciuto con grande sorpresa il regalo che le era stato fatto una decina di anni addietro dal marito e che nelle settimane precedenti le era stato rubato. Il gioiello, quindi, le è stato subito restituito dai Carabinieri. I militari, dopo essere risaliti ad una delle vittime di furto, hanno quindi deferito in stato di libertà il cittadino ispicese che aveva ceduto lo oro alla rivendita modicana di oro usato, identificato nel Coria. A suo carico la Procura di Modica ha chiesto ed ottenuto la emissione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere da parte del Gip.
RISSA TRA IMMIGRATI AD ACATE
Una ventina di immigrati se le sono date di santa ragione, dando vita da una rissa in piena notte, in contrada Macconi. Due dei partecipanti, entrambi tunisini, di 33 e 25 anni, sono stati arrestati. Ma prima sono stati condotti in ospedale, avendo riportato ferite e traumi. Il più grande guarirà in 25 giorni, l’altro in meno di una settimana. I carabinieri sono alla ricerca degli altri partecipanti alla rissa, nata per futili motivi.
Furto, arrestati due tunisini
Sofien Nasri, 31 anni, e Ben Achour Belgacem, 22 anni, sono stati arrestati dai carabinieri a Vittoria nella notte tra domenica e lunedì. I due sono stati sorpresi mentre rubavano un “Tom Tom” dall’auto di un imprenditore edile parcheggiata in strada.
SBARCO IN GOMMONE AL PORTO DI POZZALLO A BORDO 61 MIGRANTI
C’erano anche due donne in avanzato stato di gravidanza fra i sessantuno migranti che sono approdati sabato sera, a bordo di un gommone al porto di Pozzallo. Una vedetta della Guardia di Finanza ha intercettato il natante 90 minuti prima dello sbarco. I migranti che hanno tutti dichiarato di provenire dall’Africa Sud-Sahariana sono stati trasferiti sulla “G.Zanotti”, dato che il gommone era in uno stato di equilibrio precario a causa del sovrannumero degli occupanti. Gli stessi sono stati trasferiti a Portopalo di Capo Passero e all’oratorio San Gaetano, mentre una delle due donne incinte è stata ricoverata all’ospedale Maggiore di Modica per accertamenti. Secondo le testimonianze rese dai cittadini stranieri per l’attraversamento del canale di Sicilia avrebbero versato duemila euro.
Nove auto incendiate domenica sera a Ragusa, Comiso e Vittoria
Domenica sera la squadra operativa del distaccamento di Santa Croce Camerina, poiché quella di Vittoria stava già operando in territorio del Comune di Acate, è intervenuta a Vittoria in via Matteotti angolo via Settimo per domare l’incendio che si è sviluppato in due autovetture lì parcheggiate. Sul posto è intervenuto personale della Polizia di Stato di Vittoria. L’incendio è stato completamente spento dopo qualche ora riuscendo ad evitare che coinvolgesse altre auto, parcate nelle vicinanze. Altre due auto in fiamme a Ragusa alle ore 1.32 della notte in via E.C. Lupis. L’intervento è stato ultimato alle 3.00 del mattino; sul posto personale della Questura di Ragusa. Alle 2.34 della notte la squadra operativa del distaccamento di Vittoria è intervenuta in via Cervi a Comiso, per un incendio che ha coinvolto 5 autovetture tutte parcate nelle vicinanze. A causa dell’incendio delle auto, la civile abitazione di via Cervi civico 1 ha subìto danni alle finestre, al portone di ingresso oltre che l’annerimento dei prospetti. Poiché il fumo si è propagato anche all’interno dell’abitazione, in via precauzionale, durante le operazioni di spegnimento, tutti gli occupanti l’immobile sono stati evacuati. Sul posto la Polstato di Comiso. L’intervento è stato ultimato alle ore 5.00 del mattino.
DROGA KILLER ARRESTATE 13 PERSONE TRA POZZALLO E VITTORIA
L’indagine scattata nell’ottobre del 2010, dopo la morte per overdose del giovane pozzallese Luca Arezzo, ha portato all’arresto di 13 persone. All’alba di sabato oltre 40 carabinieri della compagnia di Modica, supportati dai militari della Compagnia di Ragusa e Vittoria hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare emessa su richiesta della Procura della Repubblica di Modica dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale della Contea. Il provvedimento ha interessato 15 giovani, di età compresa tra i 22 e i 32 anni, componenti di una rete di pusher, spacciatori che agivano autonomamente. Dopo il decesso di Arezzo avvenuto nell’ottobre del 2010 i militari della stazione di Pozzallo avevano intensificato le indagini e tramite una serie di intercettazioni telefoniche e ambientali erano riusciti ad individuare una “piazza” del narcotraffico cittadino, coincidente con il cuore del centro storico. I pusher spacciavano soprattutto a ridosso della Torre Cabrera e del vicino pontile, da qui l’operazione “Torre Cabrera”. La custodia cautelare ha interessato 9 soggetti. Nel carcere di Ragusa sono stati reclusi Lorenzo Salonia, 24 anni pozzallese censurato, Vittorio Pizzo, pozzallese e pregiudicato di 24 anni, Leandro Scolaro, pregiudicato pozzallese 21enne, Miled Rahem, tunisino 31enne, pregiudicato domiciliato a Vittoria, città nella quale è stato catturato e Debora Borgia, pregiudicata pozzallese di 27 anni. La Borgia è accusata oltre che di detenzione di droga finalizzata allo spaccio, del reato di “morte come conseguenza di altro delitto”, essendo ritenuta dagli inquirenti come colei che avrebbe ceduto la dose rivelatasi letale per il povero Arezzo. Gli inquirenti stanno valutando anche la posizione del tunisino, unico fra gli arrestati residente a Vittoria, particolare non irrilevante considerato che il luogo di approvviggionamento della droga spacciata nella “piazza” di Torre Cabrera e din- torni è proprio la città ipparina. Nel carcere di Modica sono reclusi Giuseppe Ciccazzo, pregiudicato pozzallese di 27 anni, Andrea Distefano, incensurato pozzallese di 25 anni, Graziano Arena anche lui incensurato pozzallese di 23 anni e Giovanni Biazzo, pregiudicato pozzallese 24enne. Quattro le misure cautelari di arresto domiciliare emesse nei confronti di: Mery Salonia, censurata pozzallese di 22 anni, Santo Randazzo, 22enne censurato pozzallese, Stefania Terranova incensurata 24enne di Pozzallo e Giovanni Ammatuna, pozzallese censurato di 24 anni. I militari stanno ancora ricercando un altro giovane pozzallese che sarebbe imbarcato in una nave mercantile. Infine una 14esima persona è stata sottoposta alla misura dell’obbligo di presentazione in caserma.
Stalking: provvedimento restrittivo per un ragusano
Non sopportava di essere stato lasciato. E per lei, quel legame che una volta era stato un’occasione di belle emozioni, si è rivelato un incubo. Lui è un ragusano di 35 anni, C.C le sue iniziali. Gli agenti della Squadra Mobile gli hanno notificato un divieto di avvicinamento alla ragazza, in esecuzione di un ordine del Tribunale. È accusato di atti persecutori, reato ormai noto come stalking. La vittima una ragazza di 24 anni. Gli esiti investigativi forniti dalla sezione specializzata della Squadra Mobile sono stati stati poi alla base della misura cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ragusa Claudio Maggiori, su richiesta del Pm Monica Monego. All’uomo pesava troppo di essere stato “mollato” dalla ragazza che ha undici anni in meno di lui. E così ha iniziato a tormentarla con una serie di vessazioni: intrusioni nella vita privata, comunicazioni anche telefoniche ripetute e indesiderate. Atteggiamenti tanto pesanti da provocare alla giovane forte ansia e paura. Prima un tentativo per convincerla a tornare insieme. Poi, visto che la ragazza non ne voleva sapere, la decisione di “vendicarsi”, tormentandola.
Ispica, polacco trovato morto con la testa fracassata
Un polacco di circa 40 anni è stato ucciso ad Ispica. Lavorava come custode in una villa di proprietà di un imprenditore. Il suo corpo è stato trovato, sabato mattina, con la testa fracassata. Il decesso potrebbe risalire anche a qualche giorno fa. Il cadavere era sulla strada privata di fronte ad una villa di Santa Maria del Focallo. È stata la moglie che si trovava in Polonia a dare l’allarme poichè non aveva notizie del marito da alcuni giorni. Sono intervenuti i carabinieri. I militari stanno interrogando alcune persone e vi sarebbero dei sospettati. Il delitto potrebbe essere stato compiuto dopo un tentativo di rapina. Ma non sono escluse altre piste.
Vittoria, scarcerato rumeno accusato di sfruttamento della prostituzione
Il Gip del Tribunale di Ragusa Giovanni Giampiccolo ha convalidato l’arresto, operato dai carabinieri della Compagnia di Vittoria, del rumeno di 37 anni, T.P.G. le sue iniziali, accusato di sfruttamento della prostituzione. L’uomo, difeso dall’avvocato Serena Pierini, è comparso davanti al Gip che prima ha convalidato l’arresto, disponendo poi la scarcerazione. Il 37enne ha l’obbligo di presentarsi dai carabinieri. Secondo i militari dell’Arma, l’uomo accompagnava tutte le sere, nel piazzale del mercato ortofrutticolo, una connazionale di 30 anni. La lasciava lì, in attesa dei clienti ai quali offriva prestazioni sessuali a venti euro, mentre lui andava in un bar della zona, attendendo che finisse. A mezzanotte la riprendeva e la portava a casa, in sella ad un motorino. Tutto questo fino all’arresto.
Progressioni verticali al Comune di Modica, assolti Torchi e Drago
Il Gup del Tribunale di Modica, al termine del giudizio abbreviato, ha assolto per insufficienza di prove l’ex sindaco di Modica, Piero Torchi, e Carmelo Drago, entrambi imputati di abuso d’ufficio aggravato e continuato in relazione al conferimento di incarichi con mansioni superiori a numerosi dipendenti del comune di Modica. Nei confronti dei rimanenti imputati, tutti dirigenti del Comune, il Gup ha disposto non doversi procedere. Il Pm, Francesco Puleio, aveva chiesto la condanna di Torchi e Drago ed il rinvio a giudizio degli altri imputati.
Modica, svaligiavano slot machines, arrestati tre giovani
La Polizia di Modica ha arrestato, su ordine del Tribunale, Gino Rosa, di 41 anni, Claudio Verdelli, di 22 anni, Marco Garofalo, di 28 anni. Gino Rosa e Claudio Verdelli sono accusati di avere svaligiato diverse slot machines della città, reinvestendo i proventi dei furti in attività illecita di spaccio di droga. Per questa attività sarebbero stati collaborati da Marco Garofalo, rintracciato a Roma e associato presso la casa circondariale di Regina Coeli della Capitale.
Acate, arrestato vittoriese, trasportava rifiuti senza autorizzazione
I Carabinieri della stazione di Acate hanno arrestato Vincenzo Di Giovanni, 55 anni, di Vittoria. L’uomo è stato sorpreso alla guida di un motocarro nonostante non avesse mai conseguito la patente di guida. A bordo del mezzo c’erano 150 kg di materiale ferroso di cui non ha saputo giustificare la provenienza. L’uomo dovrà rispondere di trasporto di rifiuti senza autorizzazione e del reato di ricettazione, nonché di guida senza patente e falsificazione di targa.
Corse clandestine cavalli, la preoccupazione degli animalisti
I Carabinieri del Comando provinciale di Ragusa hanno interrotto una corsa clandestina di cavalli lungo il tratto di strada provinciale Pozzallo-Pachino. 44 persone, molte delle quali con precedenti penali gravi, tra cui quattro minorenni, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Modica e proposte per l’allontanamento con foglio di via obbligatorio dalla provincia iblea. Dovranno rispondere tutti di partecipazione a scommesse clandestine su competizioni di animali, blocco stradale e maltrattamenti di animali. Uno dei fantini partecipanti, inoltre, è stato arrestato per lesioni personali gravi e resistenza a pubblico ufficiale per aver tentato di travolgere con il calesse un carabiniere, che ha riportato la frattura di un piede. Scrive la Lav: “scommesse, violenza, lesioni, maltrattamento di animali. E’ la cornice criminale in cui si innestano le corse clandestine di cavalli, ennesima conferma della pericolosità sociale di un fenomeno delittuoso sempre più diffuso e preoccupante. Le inchieste degli ultimi anni dimostrano ampiamente la regia della criminalità organizzata dietro le corse clandestine e i reati contestati nelle varie operazioni sono di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, ricettazione e frode in competizione sportiva, esercizio abusivo della professione veterinaria, maltrattamento di animali. Altre inchieste hanno dimostrato che nelle illegalità legate al mondo dell’ippica sono coinvolti clan dallo spessore criminale di primo livello, i Santapaola, il clan mafioso del rione Giostra di Messina, il clan Spartà della provincia di Messina, i Ferrera di Catania. Negli ultimi tempi si è assistito ad una vera esplosione virulenta del fenomeno online. Internet rappresenta – scrive la Lav – uno strumento per propagandare, raccogliere scommesse e organizzare corse clandestine di cavalli, come recenti inchieste portate avanti dalla Polizia Postale di Reggio Calabria, in collaborazione con l’Osservatorio Nazionale Zoomafia Lav, hanno dimostrato. La normativa, però, è carente, basti pensare al codice della strada che non prevede una sanzione penale apposita per corse clandestine di cavalli. Sul piano legislativo occorre stabilire – scrive la Lav – una sanzione delittuosa per chi organizza o partecipa a corse clandestine. Bisogna prevedere, inoltre, il divieto di possedere cavalli, scuderie o attività inerenti l’ippica per i pregiudicati per reati a danno di animali, scommesse clandestine e gioco d’azzardo, anche attraverso l’adozione di misure di polizia, personali e reali, nei confronti di coloro che si ritiene siano abitualmente dediti – scrive la Lav – alle corse clandestine e ai traffici delittuosi connessi”.
Faceva prostituire la connazionale, arrestato rumeno a Vittoria
L’accompagnava tutte le sere nel piazzale del mercato ortofrutticolo a bordo di un motorino. La lasciava lì, in attesa dei clienti ai quali offriva prestazioni sessuali a venti euro, mentre lui andava in un bar nella zona, attendendo che finisse. Ogni tanto la controllava, qualche volta le portava un po’ da bere. A mezzanotte la riprendeva e la portava a casa. Protagonisti della vicenda due rumeni. Lei 30 anni, lui 37. I carabinieri hanno seguito le mosse ed hanno arrestato l’uomo, per favoreggiamento della prostituzione.
Omicidio colposo, chiesto rinvio a giudizio per un medico
La Procura di Modica ha chiesto il rinvio a giudizio per un medico dell’ambulatorio del presidio territoriale di Pozzallo. Il medico, S.C. di 50 anni, nato a Modica, ma residente a Gela, è accusato di omicidio colposo di una donna che era stata condotta al Pte dalla figlia. “Per negligenza, imprudenza, imperizia e per colpa professionale” – come si legge nella nota del procuratore Puleio, avrebbe commesso errori che avrebbero causato, “per la precoce dimissione della paziente ed il mancato approfondimento diagnostico un irrimediabile ritardo assistenziale, ostacolando un approccio terapeutico diverso e più efficace”. La donna morì “per arresto cardiaco primitivo in soggetto affetto da una gravissima miocardiocoronarosclerosi”. L’episodio accadde nell’agosto del 2011.