25-04-2024
Ti trovi qui: Home » Cronaca (pagina 257)

Archivio della categoria: Cronaca

Minaccia l’ex moglie, arrestato modicano

Gli agenti del Commissariato di Modica hanno arrestato, nella zona del polo Commerciale, un 39enne per minacce e porto abusivo di arma da fuoco. L’uomo aveva una pistola dentro il marsupio. E’ stata la ex moglie a chiedere aiuto alla Polizia al culmine dell’ennesima lite che sarebbe legata alla difficoltà del padre di vedere i suoi tre figli dopo la separazione. L’uomo sarebbe andato a prendere i figli a scuola. Poi avrebbe chiamato l’ex moglie minacciando gravi conseguenze se non gli avesse consentito di stare coi suoi figli. La donna allora gli ha chiesto di vedersi, e così è stato. Ma quando si sono visti, la donna ha minacciato di chiamare il 113, allora lui l’ha minacciata, le avrebbe anche sottratto il cellulare. Poi si sarebbe allontanato. Poco dopo la Polizia lo ha fermato.

Rapinano connazionale: lui condannato, lei assolta

E’ finito con una condanna ed un’assoluzione il processo ai danni dei due rumeni arrestati il 22 novembre scorso in quanto ritenuti autori della rapina ai danni di una rumena di 35 anni, che sette giorni prima era stata trovata ferita e dolorante sull’asfalto, nella zona del mercato ortofrutticolo. Sono due connazionali della straniera, un uomo e una donna, entrambi braccianti agricoli occasionali. Si tratta di Maricel Oboroceanu, 37 anni, e Doina Munteanu, 43. I due sono comparsi davanti al giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Ragusa, Giovanni Giampiccolo; al termine del processo col rito abbreviato la condanna ad un anno e quattro mesi di reclusione è scattata ai danni di Oboroceanu, giudicato colpevole di rapina mentre è stato prosciolto per il reato di lesioni. La donna, invece, è stata assolta da entrambi i reati.

Droga, ai domiciliari Salvatore Cacciaguerra

Convalidato dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Ragusa l’arresto di Salvatore Cacciaguerra, 26 anni, messo a segno dalla Guardia di Finanza che ha scoperto una piantagione di marijuana all’interno di una serra nelle campagne di Acate. Il giudice Claudio Maggioni dopo la convalida ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari.

E’ MORTO IL PROFESSORE GIOMBATTISTA XIUME’

E’ morto a Ragusa a 89 anni l’ex senatore Giombattista Xiumè che per anni aveva diretto la divisione di Chirurgia dell’Ospedale “Paternò Arezzo” di Ibla. Originario di Scicli, militò nelle fila del Movimento Sociale Italiano prima e di Alleanza Nazionale dopo. Xiumè è stato senatore della Repubblica nella XXII legislatura e deputato regionale. E’ stato anche presidente del Consorzio Universitario Ibleo e un paio di anni fa aveva dato alle stampe “Ombre della sera”, un libro autobiografico. Molto conosciuto in provincia per la sua professione di medico, da tutti apprezzato e stimato. Ai familiari del professore Giombattista Xiumè le condoglianze di Tele Nova.

INCASSAVANO ILLEGALMENTE ASSEGNI INPS SCOPERTI E DENUNCIATI 4 RESIDENTI ALL’ESTERO

Quattro persone fittiziamente residenti in Italia sono state denunciate dalla Guardia di Finanza di Ragusa. I soggetti in questione hanno percepito indebitamente, per anni, assegni sociali per diverse decine di migliaia di euro. Il caso più eclatante è quello di una settantenne che, nonostante fosse iscritta all’Aire (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero) sin dal 1980 continuava a percepire l’assegno sociale. L’operazione delle Fiamme Gialle della Tenenza di Vittoria ha consentito di porre fine ad una truffa ai danni dell’Inps che avrebbe continuato a perpetuarsi a tempo indeterminato, con intuibile rilevante pregiudizio per le casse dell’Istituto. Tutti i responsabili sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per violazione dell’art. 316 ter Codice penale (indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato). Altre posizioni della specie sono al vaglio degli inquirenti. Le Fiamme Gialle di Ragusa avevano già eseguito una mirata attività di analisi operativa di rischio e segnalato ai reparti sul territorio posizioni assistenziali Inps relative a persone beneficiarie di assegno sociale iscritte all’Aire. L’assegno sociale in questione è stato istituito dall’art. 3, comma 6, della Legge n. 335 del ’95, con effetto dall’1 gennaio ’96, sostituendo la pensione sociale e le relative maggiorazioni e rientra tra i principali strumenti attualmente in vigore di protezione sociale. Elemento costitutivo del diritto alla prestazione assistenziale è la residenza effettiva che si perfeziona con la dimora stabile ed abituale in Italia, assumendo rilevanza essenziale il rapporto tra il soggetto richiedente la provvidenza ed il luogo. La Tenenza di Vittoria ha in corso una serie di controlli finalizzati al riscontro della regolare erogazione di ulteriori finanziamenti pubblici, a titolo di “Prestazioni sociali agevolate”. In particolare, vengono approfondite le richieste di agevolazione in specifici comparti, quali l’erogazione gratuita di libri scolastici, gli assegni di maternità e l’esenzione da ticket sanitario. L’obbiettivo perseguito è quello di salvaguardare il corretto impiego dei fondi pubblici e l’efficacia delle politiche di sviluppo sociale che sostengono i cittadini.

VITTORIA, FURTO DI RAME ALL’AMIU: 2 ARRESTI

Mercoledì sera i carabinieri della Compagnia di Vittoria e un vigilante hanno colto in flagranza di reato due rumeni che asportavano dal centro di raccolta dei rifiuti speciali dell’Amiu un certo quantitativo di rame. Nicolita Maio Lavinium, 35enne, e Florin Ichimas, 34enne, entrambi incensurati, sono stati arrestati all’interno del perimetro recintato dell’Azienda municipalizzata di Vittoria. I due si erano introdotti nel sito di contrada “Pozzo Bollente”, dopo aver divelto la recinzione in rete metallica che delimita l’area. La loro presenza è stata notata dall’operatore di vigilanza privata che ha subito segnalato l’effrazione al 112. Così i militari li hanno sorpresi proprio mentre stavano fuggendo dal centro, a circa cinquanta metri di distanza dal sito, dopo aver asportato diversi cavi in rame, attentamente selezionati dal materiale di risulta lì accantonato in attesa del successivo smaltimento. Ben 50 chilogrammi di rame erano stati sistemati in due borsoni. I rumeni sono stati trovati in possesso di uno zainetto contenente gli attrezzi usati per lo scasso della recinzione e l’asportazione dei cavi: una tenaglia, un martello, una torcia, un coltello da cucina, un coltello serramanico e tre mini cacciaviti. I militari hanno poi perquisito l’abitazione dei fermati, che convivono nella medesima casa. Nel corso del controllo i carabinieri, nel vano sottoscala hanno rinvenuto una borsa con all’interno diversi cavi in rame per un peso complessivo di circa 20 chilogrammi. I due non hanno saputo dare alcuna spiegazione in merito alla provenienza di questi cavi. I cittadini rumeni devono rispondere ora al reato di furto aggravato in concorso, dinanzi al magistrato che li interrogherà nei prossimi giorni.

Lesioni ed insulti al cliente in un locale notturno di Pozzallo: a giudizio i titolari

Udienza preliminare al tribunale di Modica per due persone imputate di lesioni aggravate, minacce ed ingiuria ai danni di L.C., perché in concorso tra loro, essendo gestori di locale notturno a Pozzallo, in viale Vittorio Veneto, per futili motivi, cagionavano a L.C., lesioni e traumi. La vittima aveva segnalato che il bagno del locale riservato agli uomini era in condizioni igieniche precarie; i proprietari del locale avevano risposto con calci e pugni, afferrando al collo l’uomo, offendendolo e minacciandolo.

POLIZIA STRADALE, DISPOSITIVO SPECIALE DI CONTROLLO SULLA RAGUSA-CATANIA

La Polizia stradale di Ragusa e di Vittoria, su direttive del Comandante provinciale Gaetano Di Mauro, mercoledì ha posto in essere un “dispositivo speciale di controllo”, sulla strada statale 514 Ragusa – Catania. Il Dispositivo Speciale consiste nella predisposizione di un posto di controllo articolato nei due sensi di marcia, che consente di filtrare tutto il traffico in transito sull’arteria controllata. Sono state impegnate 6 pattuglie e 14 agenti. Durante il servizio sono stati controllati 64 veicoli e 97 persone, tra cui alcuni pregiudicati; sono stati accompagnati in ufficio due extracomunitari per identificazione; sono state contestate 44 violazioni al Codice della Strada; sequestrati 7 veicoli di cui 4 autocarri (2 per targa deteriorata, 1 per guida senza patente, 1 per mancanza della Carta di Qualificazione del Conducente e 3 per mancanza di autorizzazione al trasporto merci), ritirate 7 carte di circolazione e 2 patenti di guida. Sono stati decurtati complessivamente 88 punti dalle patenti di guida. E’ stato, inoltre, denunciato per guida senza patente un cittadino senegalese, D.D. di 29 anni, residente in Italia da cinque anni, a cui è stato sequestrato il veicolo.

SPACCIO IN PIAZZA E A DOMICILIO. I carabinieri arrestano 3 persone a Pozzallo

Spacciavano nel cuore della città senza problemi, di giorno e di notte. E uno dei pusher portava la droga sino a casa, su commissione. I residenti del centro storico di Pozzallo, abitanti del quartiere di piazza Rimembranze, e dintorni, le altre piazzette e i vicoli vicini, da anni erano ormai esasperati dai continui sorprusi e scene di inciviltà compiuti dai tossicodipendenti. Così è stata proprio la gente ad aiutare i carabinieri a distruggere la “piazza” dello spaccio. L’operazione “Drill” è stata compiuta alle prime luci dell’alba di mercoledì. Cinquanta carabinieri hanno passato al setaccio il territorio con perquisizioni e posti di blocco. In mattinata sono stati compiuti tre arresti; analoghi provvedimenti restrittivi sono in corso di esecuzione a carico di altre due persone, ricercate. Fra gli arrestati i fratelli Scarrozza: Emanuele, 32enne, ex sorvegliato speciale di Pubblica sicu.rezza, e Carmelo, 33enne, pregiudicato, camionista. Il terzo è Giuliano Giurdanella, 22 anni, incensurato, commerciante. L’indagine è partita nel 2010 ad opera dei militari della Stazione di Pozzallo.

DROGA IN SERRA AD ACATE, ARRESTATO UN GIOVANE

Il continuo monitoraggio delle serre nelle campagne di Acate ha consentito ai finanzieri di scoprire una piantagione di marijuana. Infatti, non è bastata la copertura dell’azienda agricola di famiglia e l’effettiva produzione di melanzane a distogliere l’attenzione dei finanzieri. Le fiamme gialle della Tenenza di Vittoria dopo aver scoperto la piantagione hanno atteso, alle prime luci dell’alba, il proprietario dei terreni in contrada Face di Fiume Dirillo, e lo hanno arrestato sequestrando l’intera piantagione. Tra le melanzane erano ben mascherate le piante di marijuana, nascoste dagli ortaggi che ne neutralizzavano anche l’odore. Un moderno impianto di irrigazione consentiva alle piante di raggiungere una avanzata fase vegetativa. In manette è finito Salvatore Cacciaguerra, 26 anni, originario di Niscemi. Dopo essere riusciti a individuare l’appezzamento di terreno, sono così cominciati i servizi notturni per scoprire le abitudini del coltivatore e per coglierlo sul fatto. Gli investigatori hanno subito capito che si trattava di un professionista, in quanto nulla era lasciato al caso. Le piante di marijuana erano abilmente occultate tra le melanzane, il tipo di sistema di irrigazione era perfettamente efficiente e i teli posizionati per proteggere le colture dal sole erano predisposti con speciale cura. L’operazione è scattata quando il giovane ha raggiunto il “posto di lavoro” ed era intento ad aprire l’impianto di irrigazione di cui era dotata la piantagione; a quel punto c’è stata l’irruzione dei finanzieri.

Controlli del Vittoriese, scattano cinque denunce

Servizio di controllo anticrimine da parte dei carabinieri in territorio di Vittoria. Due commercianti di Acate, titolari di un locale pubblico, sono stati denunciati perchè avevano venduto bevande alcoliche a ragazzi sotto i 14 anni, che si sarebbero poi ubriacati. Denunciati anche due sorvegliati speciali per inosservanza degli obblighi imposti dal giudice. Denunciato, infine, per ricettazione un operaio vittoriese che aveva messo su “Subito.it” un Kawasaki risultato poi rubato.

Arrestato un marittimo di Pozzallo. Aveva picchiato il vicino di casa

Un marittimo di 35 anni è finito in carcere per aver malmenato un vicino di casa. Una intrigata vicenda che pare sia nata da accuse che il vicino avrebbe fatto ai familiari dell’uomo. Si sarebbe recato in casa loro per lamentare il furto di gioielli dalla sua villetta di contrada Maganuco. Il 35enne non era in casa in quel momento. Poi è tornato ed ha picchiato il vicino, un pensionato di 60 anni, fino all’arrivo dei carabinieri. Avrebbe lanciato contro di lui anche un grosso masso, che però si è schiantato sul parabrezza di un’auto. Le ferite del 60enne sono guaribili in circa un mese.

SEQUESTRO IMMOBILI A POZZALLO, RIFIUTATO IL DISSEQUESTRO

Il Tribunale di Ragusa, sezione penale (presidente Barracca, giudici Infarinato e Schininà), ha dichiarato inammissibile la richiesta di riesame proposta dai proprietari e dai costruttori del complesso edilizio, costituito da due edifici a schiera con 10 unità abitative, in un lotto di terreno situato a Pozzallo, contrada Scaro. La richiesta dei proprietari era stata presentata contro il decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Modica il 23 febbraio scorso. È stato quindi confermato l’impianto accusatorio della Procura della Repubblica di Modica, che aveva disposto in via d’urgenza il sequestro preventivo del manufatto. Il Tribunale ha ritenuto che la richiesta di riesame fosse inammissibile e comunque infondata, osservando che gli abusi erano stati riconosciuti dalla stessa difesa, che aveva riferito che era tuttora in corso la variazione del progetto originario assentito con la concessione edilizia. Secondo il Tribunale, ricorre inoltre il “periculum in mora”, dal momento che se fosse lasciata alle persone indagate la libera disponibilità del cantiere, le stesse potrebbero portare a termine i lavori.

Mettono a soqquadro un centro di accoglienza. In manette due stranieri violenti

Due richiedenti asilo politico, ospiti per qualche tempo in un centro di accoglienza di Chiaramonte Gulfi, sono stati arrestati. Infatti, i due cittadini originari del Ciad, dopo aver lasciato la struttura di accoglienza, due giorni fa, sono rientrati all’interno dell’immobile e hanno messo tutto a soqquadro: mobili, documentazione, apparato elettrico. Hanno anche minacciato, con dei pezzi di vetro, gli operatori. L’episodio è avvenuto nella casa di accoglienza di via Marconi. Il responsabile della struttura è stato costretto a chiamare i carabinieri. In manette sono finiti un 26enne e un 27enne. Nei giorni precedenti alla loro scorribanda i due avevano già dato problemi, aggredendo due connazionali e minacciando di dar fuoco alla struttura. Per questo motivo erano stati allontanati ed ospitati in un altro centro di Ragusa. Anche lì, però, il loro comportamento era stato aggressivo. Chiedevano di riavere immediatamente i loro documenti. Il giudice ha già disposto la convalida: fino alla data del processo rimarranno presso una struttura di Ragusa. Si tratta di un altro centro di accoglienza che ha dato la propria disponibilità ad accoglierli.

 

Ragusa, giovane rumena ruba al supermercato: denunciata

Prende alcuni generi alimentari, li mette in borsa ed esce senza pagare da un supermercato del centro storico di Ragusa. La mossa non passa inosservata agli occhi del personale del supermarket che chiama la Polizia. Protagonista una rumena di 18 anni che è stata denunciata a piede libero per furto aggravato. Nel corso di un controllo gli agenti hanno anche denunciato un vittoriese di 46 anni per guida senza patente in quanto revocata. L’uomo è stato fermato mentre era alla guida di una Mercedes in piazza Croce, a Ragusa. La patente gli era stata revocata nel novembre 2011.

Ricercata in Emilia Romagna per rapine, arrestata a Ragusa giovane jugoslava

Cambiava nome, o “alias” in gergo tecnico, per sfuggire alla cattura. Ne aveva cambiati almeno tre. Questo quanto appurato dai carabinieri che sono riusciti ad ammanettarla. Si tratta di una donna jugoslava di 28 anni (nella foto), residente a Castel Volturno, in Emilia Romagna. Cica Jovanovic, senza fissa dimora e con precedenti, è stata fermata a Ragusa, in via Di Stefano, a bordo di un’auto con targa francese. Non aveva documenti e, così, è stata portata in Caserma. Dai controlli fotodattiloscopici è emerso che avrebbe cambiato almeno tre “alias”. Era ricercata per un’ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Modena. Al suo attivo ha furti e rapine. E proprio per una rapina commessa nel 2006 era stata emessa la condanna definitiva a due anni, sette mesi e tre giorni di arresto. La donna si era resa irreperibile, a Castel Volturno, dal mese di febbraio scorso, tentando di sfuggire alla cattura.

VITTORIA, BIMBO AZZANNATO DA PITBULL

Un bambino di otto anni è stato ferito al volto da un cane, a Vittoria. L’animale era legato all’albero vicino alla Basilica di San Giovanni. Un incrocio tra un pitbull ed un corso. Quando il piccolo si è avvicinato, forse per giocare, l’animale lo ha aggredito. Probabilmente lo ha disturbato mentre mangiava un tozzo di pane, perchè quel cane, così dicono nel quartiere, non era mai stato aggressivo. Pare che i bambini del quartiere ci avessero giocato altre volte. Ma in questa occasione per il bimbo di otto anni non sono state coccole e carezze. Il cane lo ha aggredito e fortunatamente il bambino è riuscito a divincolarsi e a chiedere aiuto. Il piccolo aveva il faccino sfigurato, e per questa ragione è stato trasportato subito nel reparto di chirurgia plastica dell’ospedale “Regina Margherita” di Comiso. La prognosi, per lui, è di 25 giorni.

Legano i polsi dei dipendenti, ma poi scappano TENTATA RAPINA IN BANCA A VITTORIA

Tentata rapina all’Unicredit di Vittoria. Tre malviventi si sono introdotti nell’Istituto di credito da una porta secondaria. Con delle fascette hanno legato i polsi dei dipendenti ed hanno intimato loro di aprire la cassaforte. Il colpo, però, è fallito, perchè i meccanismi delle casseforti, sistemi sofisticati proprio per scoraggiare le rapine, sono lunghi. Affinche scattasse l’apertura bisognava attendere almeno un’ora. I tre malviventi allora, hanno deciso di desistere e sono fuggiti. Sull’episodio stanno indagando i carabinieri.

Spacciava eroina, arrestato tunisino a Vittoria

Stava cedendo due dosi di eroina da mezzo grammo ciascuna a due trentenni chiaramontani quando è stato arrestato dai carabinieri. In manette è finito Othmane Ghobtane, 25 anni, tunisino, bracciante agricolo senza fissa dimora. Addosso aveva altri sette grammi di eroina suddivisa in dosi e cento euro, probabile provento dello spaccio. Per il giovane tunisino, che ha già precedenti penali, è scattato l’arresto. L’episodio è avvenuto nei pressi della stazione ferroviaria di Vittoria.

Hedi Belgacem patteggia la pena

Processato per direttissima ed ammesso al patteggiamento della pena pari ad un anno e due mesi per spaccio di droga, il vittoriese arrestato lo scorso fine settimana dai Carabinieri insieme ad Orazio Di Fede, 35 anni, operaio, scarcerato subito dopo dal Pm di turno con decreto motivato. A patteggiare lunedì mattina davanti al giudice unico del Tribunale è stato  (vittoriese, a dispetto del nome che tradisce l’origine maghrebina), 25enne, bracciante agricolo. Addosso ai due sono stati trovati 22 grammi di marijuana e 7 di hashish. I militari si sono poi spostati in contrada Cicchitto dove hanno trovato 70 grammi di marijuana e due bilancini di precisione, che Belgacem aveva nascosto nel cassonetto dell’avvolgibile. C’era inoltre un buon quantitativo di semi di canapa indiana. Belgacem si trova ai domiciliari da sabato in attesa del direttissimo fissato per lunedì.

Scroll To Top
Descargar musica