03-05-2024
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Archivio della categoria: Economia e Finanza

ASSEMBLEA ALLEVATORI: “I FORMAGGI RAGUSANI NEI MERCATI EUROPEI”

Un approccio diretto con i grandi mercati europei. Un progetto voluto dalla Confederazione italiana agricoltori che vede protagonisti i prodotti lattiero caseari ragusani. L’iniziativa mira alla salvaguardia delle aziende e ad avviare, in un momento di grande difficoltà per l’agricoltura, un canale commerciale diretto. Mercoledì sera, nella sede della Cia ragusana, assemblea degli allevatori. “I mercati di Colonia sono appetibili alle produzioni di qualità del nostro territorio – dice Massimo Salinitro, componente della Cia -; su questo vogliamo iniziare a lavorare per avviare, da subito, un tavolo di concertazione con tutti gli attori della filiera agroalimentare affinchè i produttori abbiano altre opportunità considerato il dramma del prezzo bassissimo del latte con una quotazione che oscilla tra i 32 e i 33 centesimi e 50 al litro”. Umberto Borrelli, responsabile settore zootecnico della Cia nazionale, dice: “L’altra novità di rilievo è il pacchetto latte che prevede la possibilità di avere un contratto scritto. Gli industriali devono capire che senza il latte di qualità le produzioni saranno scadenti”. La situazione del comparto è davvero pesante ma la politica sembra non accorgersi della gravità della situazione con 3 imprese su 5 che hanno bilanci in rosso. Gli imprenditori agricoli hanno dovuto sborsare l’11,4 per cento in più per i mangimi; il 22,2 per cento in più per l’energia elettrica, il 7,8 per cento in più per i concimi e il 6,3 per cento in più per i carburanti.

LA CRISI DEL PREZZO DEL LATTE L’ASSESSORE AIELLO INCONTRA I PRODUTTORI

Un progetto organico per la valorizzazione del latte siciliano. Nessuna proposta in termini economici ma solo la volontà di addivenire ad una soluzione condivisa con tutti gli attori della filiera per valorizzare le produzioni d’eccellenza del territorio ragusano. Ha voluto un confronto, l’assessore regionale all’Agricoltura, Francesco Aiello, con i produttori, le cooperative, e le organizzazioni sindacali. Su uno dei temi più caldi di questo lembo di provincia, la vertenza infinita del prezzo regionale del latte che oscilla tra i 32 e i 33,50 centesimi al litro: al di sotto dei costi di produzione. Una mazzata per gli allevatori ragusani con l’impennata dei costi di produzione degli allevamenti dove, per effetto del rincaro delle materie prime, si spende il 30% in più per riempire le mangiatoie. Un onere che segue i tagli all’assistenza tecnica degli allevamenti per la riduzione dei trasferimenti pubblici alle associazioni allevatori e il perdurare del furto di valore e di immagine che subisce la produzione made in Italy a causa delle distorsioni lungo la filiera e delle importazioni di prodotti dall’estero spacciati come nazionali. “E’ una vertenza molto difficile – dice l’assessore Aiello – tra i vari soggetti che hanno un peso sociale molto diverso. Da una parte – continua l’on. Aiello – gli industriali del latte dall’altra i produttori con le cooperative singole o associate. Altri in passato, nella veste istituzionale, hanno tentato questo lavoro di mediazione. Adesso, come neo assessore all’Agricoltura, voglio affrontare questa vicenda con uno spirito diverso iniziando da un progetto organico per la produzione e la valorizzazione del latte siciliano. Serve qualche elemento in più in questa difficile trattativa. Intendiamo dare qualche contributo in più, con il supporto del Corfilac, per la valorizzazione del latte siciliano”, ha detto l’on. Aiello. Secondo la Confederazione Italiana agricoltori in Sicilia è mancato, in tutti questi anni, un progetto organico per il rafforzamento della filiera del latte. “Una vicenda complessa – dice Massimo Salinitro, componente della Cia ragusana -. In alcune regioni si sono fatti passi in avanti per irrobustire la filiera. In Sicilia, quasi per ironia della sorte – ha detto ancora Salinitro -, manca questa capacità di intervento”. Per gli industriali del latte il prezzo al ribasso è dettato dal mercato. “E’tardi per parlare di prezzo del latte – aggiunge Sebastiano Salemi, del gruppo alimentare Zappalà -. La campagna del latte inizia nel mese di aprile. Quasi tutte le aziende, nazionali e regionali, hanno definito il prezzo che rispecchia, in parte, l’andamento del mercato a livello europeo”.

SEMINARIO AL CORFILAC

Il 21 giugno, dalle 9.30 alle 18, presso il Micas del CoRFiLaC di Ragusa, si terrà un seminario formativo denominato “Experts of Sicilian and Maltese Cheese Quality”. Ben 14 addetti al banco freschi e i rispettivi General Manager del gruppo Scott (maltese), affiliato Conad Sicilia, saranno ospiti del CoRFiLaC. Una giornata rivolta al trasferimento di conoscenze tecniche in campo tecnologico, qualitativo, sensoriale e nutrizionale sui formaggi tradizionali appartenenti alle rispettive Isole, in una fase sperimentale di avvio di un percorso per la valorizzazione dei formaggi siciliani tradizionali insieme alle produzioni casearie di spicco maltesi. Un accrescimento delle competenze di chi si trova tutti i giorni a comunicare con i consumatori. Il progetto T-Cheesimal “New technologies supporting the traditional Cheeses in Sicily and Malta islands” finanziato dal PO Italia Malta 2007-2013 (Fondi Fesr), attuato dal CoRFiLaC in collaborazione con la Facoltà di Agraria di Catania e la Facoltà di Health Science dell’Università di Malta (capofila del progetto), è giunto al suo secondo anno. L’obiettivo principale è di sviluppare una rete di conoscenza tra il mondo della ricerca e gli attori del settore lattiero-caseario per ottenere un trasferimento reciproco di conoscenze e tecnologie nell’area interessata dal progetto: Ragusa, Catania e Malta.

POZZALLO, FESTA DEL GELATO

In Piazza delle Rimembranze a Pozzallo, si è svolta la 18ma edizione della Festa del Gelato, organizzata dalla Parrocchia San Giovanni Battista nell’ambito dei festeggiamenti del Santo Patrono della città marinara, e patrocinata dal Comune di Pozzallo. Nel corso della serata, si è svolto anche il concorso del gelato più buono del comprensorio modicano (quest’anno il gusto era ananas), che ha visto la partecipazione di numerose gelaterie. Al primo posto si è classificato, facendo incetta di voti, la gelateria “Dolcesalato” di Modica, di Antonio Pitino. Secondo posto per la gelateria “Fiore” di Marina di Modica e terzo posto per la gelateria “Dolci Fantasie” di Saverio Terzo, di Ispica. Le premiazioni dei vincitori, avverranno il prossimo 24 giugno, nel salone parrocchiale della Chiesa di San Giovanni Battista, al termine della solenne concelebrazione eucaristica. La serata è stata animata dalla band pozzallese de “I Nevada”. “Come ogni anno – ha affermato il Sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna, presente anche nella giuria – la festa del Gelato ha caratterizzato il primo appuntamento dell’estate pozzallese”.

Salvatore Vargetto nuovo presidente del Confim

Salvatore Vargetto è il nuovo presidente del Confim, il Consorzio fidi meridionale società cooperativa di garanzia fidi. L’elezione è avvenuta nel corso della prima riunione dei nuovi consiglieri del Cda convocati dal presidente uscente Matteo Bellamacina. Quest’ultimo è stato nominato vicepresidente vicario, mentre Vincenzo Occhipinti è stato nominato alla carica di secondo vicepresidente. L’assemblea dei soci ha eletto gli altri due consiglieri di amministrazione: Mario Floridia e Orazio Platania. L’assemblea ha provveduto ad eleggere, in seguito al rinnovo delle cariche sociali statutarie, il nuovo collegio dei revisori, che risulta composto dal riconfermato Giorgio Cilia di Ragusa nella qualità di presidente, da Salvatore Toscano di Catania e Gaetano Santoro di Palermo come sindaci effettivi, quest’ultimo in rappresentanza dell’Amministrazione regionale Finanze e Bilancio. Riconfermati Francesca Distefano e Antonina Scollo quali sindaci supplenti. Dopo la nomina dei vertici, il Cda ha proceduto a nominare il nuovo comitato tecnico, nel quale, oltre al presidente e al vicepresidente vicario che ne fanno parte per statuto, sono stati riconfermati Rosaria Brugaletta e Antonio La Cognata, mentre è stato nominato come nuovo componente Orazio Platania.

La Cna ricorda Pippo Tumino a due anni dalla scomparsa

La Cna provinciale di Ragusa ricorda, sabato, la figura di Pippo Tumino, a due anni dalla scomparsa avvenuta il 16 giugno del 2010. Sabato mattina, al cimitero di Ragusa centro, sulla tomba di Tumino sarà deposta una corona di fiori da parte della Cna provinciale per onorare così la memoria di “un indimenticabile dirigente oltre che presidente della Camera di Commercio di Ragusa”.

CONAD SICILIA: UTILE NETTO DI 1,2 MILIONI DI EURO

Più che positivi i numeri del bilancio 2011 che Conad Sicilia ha presentato all’assemblea dei soci, dichiarando un fatturato della rete di 225,9 milioni (+ 0,61%) e un utile netto di 1,25 milioni (superiore dello 0,7% rispetto al 2010). Con questo risultato di bilancio e con l’aumento di capitale sociale, Conad Sicilia ha raggiunto un patrimonio netto di 20,5 milioni di euro (più 9,60% rispetto al 2010). Lo scenario 2011 è stato difficile per l’intera economia nazionale ed in particolare in Sicilia, con un calo dei consumi ed ulteriore cambiamento nelle abitudini di acquisto delle famiglie. Nonostante questo contesto per Conad Sicilia il 2011 è stato un anno positivo. “La soddisfazione dei clienti è al centro delle nostre politiche – afferma Giorgio Ragusa, direttore generale Conad Sicilia -. I nostri consumatori in questo contesto ci stanno premiando modificando il comportamento di consumo a favore dei nostri prodotti a marchio Conad che sono sempre più apprezzati per il loro livello di qualità e convenienza. I nostri soci imprenditori – dice Giorgio Ragusa – ogni giorno si impegnano per dimostrare di essere all’altezza di poter essere definiti Artisti nella qualità e Maestri nella convenienza, sostenuti da Conad che quest’anno festeggia il 50° anno e che è oggi l’insegna di sostanza – nel panorama distributivo – per chi vuole continuare a fare l’imprenditore dettagliante”. Per il prossimo triennio Conad ha in programma l’apertura di 260 nuovi punti di vendita in tutte le regioni italiane, con un investimento di 770 milioni di euro e la creazione di 5.800 nuovi posti di lavoro. Conad Sicilia vanta 120 soci, 139 punti vendita e oltre 1.500 addetti.

Varchi carrabili e pubblicità, raggiunta l’intesa con la Provincia La Cna: “Accolte le nostre istanze”

Dopo una serie di interlocuzioni con l’ex presidente della Provincia, Franco Antoci, e con l’attuale commissario straordinario Giovanni Scarso, si avvia a risoluzione la vicenda dei varchi carrabili e pubblicità. C’è infatti una delibera del commissario dello scorso 8 giugno che fissa la misura annuale del canone per passi carrabili rientranti in una specifica tipologia dell’attività d’impresa con la riduzione da 50 euro al metro lineare a 40 euro. E’ stato inoltre stabilito che l’aggiornamento tariffario dei canoni per i mezzi pubblicitari si applica per le autorizzazioni rilasciate dopo il 30 giugno 2011, con tariffazione minima riferita a un metro quadrato per ogni mezzo pubblicitario. Inoltre, è stato deciso che per le autorizzazioni rilasciate entro il 30 giugno 2011, l’ammontare del canone calcolato con le tariffe previgenti non potrà essere comunque inferiore a 20 euro a partire dall’anno 2012 e fino alla scadenza delle autorizzazioni stesse. Nella delibera, inoltre, si dà atto che le somme in più già versate dai contribuenti per l’anno 2012 saranno portate in detrazione del canone dovuto per il 2013 o rimborsate. “Sono state accolte buona parte delle nostre istanze”, commenta il responsabile organizzativo della Cna di Ragusa, Antonella Caldarera.

ENERGIE NATURALI

La Pro.Se.A. srl – Progetti Servizi in Agricoltura ha organizzato per il 20 giugno alle 11 presso la Cuccagna In a Marina di Ragusa, in via Rumor 8, un convegno di presentazione del progetto “Energie Naturali” finanziato dal Psr Sicilia 2007-2013. Ad aprire i lavori sarà il dr. agr. Franco Celestre, mentre a presentare il progetto sarà il dr. agr. Giorgio Gurrieri. Interverrà il prof. Orazio Sortino, coordinatore scientifico.

RAGUSA, L’ASSESSORE AIELLO INCONTRA I PRODUTTORI

Una corsa contro il tempo, con un governo regionale a termine, per reperire le somme necessarie per sostenere l’agricoltura ragusana in grande difficoltà. Serve, altresì, una moratoria per le aziende in crisi con una ristrutturazione articolata del debito. Un impegno di spesa di oltre 140 miloni di euro che, allo stato attuale, sembra davvero difficile reperire. L’assessore regionale Francesco Aiello, insieme ai dirigenti dell’assessorato, ha voluto incontrare i produttori e le organizzazioni agricole. Presenti i sindaci della provincia e gli assessori dei comuni di Gela e Niscemi. Nessun cenno al sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, presente in sala. Tra i due una rivalità politica mai sopita. L’assessore Aiello, i dirigenti Dario Cartabellotta, Rosaria Barresi, Gaetano Scimò, l’ispettore Giorgio Carpenzano, hanno illustrato gli interventi con la declaratoria inviata al ministero per indennizzare le duemila aziende del sud est devastate dal ciclone Athos. Aiello è ritornato in una giunta di governo dopo 20 anni: l’ultimo insediamento è stato nel 1992 sotto le direttive del presidente Campione. “Questo è il primo incontro ufficiale con il mio territorio – ha detto Aiello -. Era necessario questo confronto per annunciare alcuni intendimenti che il mio assessorato vuole adottare per sostenere le imprese. I problemi sono complessi ma cercheremo, senza illudere nessuno, di assicurare un intervento capillare iniziando dal ciclone Athos. Serve il pieno coinvolgimento di tutti gli attori protagonisti, dai sindaci, ai deputati, al ministero, per reperire le risorse necessarie”. Duemila le aziende danneggiate. Centoventi milioni di euro i danni alle strutture e ai fabbricati. “Il ciclone Athos è stato una calamità devastante – spiega l’assessore Aiello -; non ricordo un evento così disastroso per questo territorio. Servono più di 100 milioni di euro per recuperare parte delle produzioni gravemente compromesse”. La moratoria sul credito è il punto su cui iniziare a lavorare. “Siamo in via di definizione con l’assessorato – dice ancora Aiello -, rimane la grande questione con le banche che devono aprire l’accesso al credito alle aziende. Tutto questo deve essere fatto insieme alle altre regioni del sud Italia. Attendo, in tal senso, un documento della regione Abruzzo”. L’ultimo passaggio riguarda la commercializzazione. “Un noto imprenditore della Lombardia ci ha riferito che la Sicilia sta uscendo dai grandi mercati – afferma l’assessore all’agricoltura -. Il tema riguarda la tracciabilità dei prodotti e l’aggregazione dei singoli produttori. Il ministro ha detto la verità: la filiera agroalimentare italiana è ferma al dopoguerra”. Un cenno poi all’Imu considerata da molti una tassa iniqua. “Forse lo Stato avrà la possibilità di risanare le sue casse, ma gli agricoltori non hanno più ossigeno e, se dovranno pagare anche l’Imu – conclude Aiello – crolleranno definitivamente

RAGUSA INSEDIAMENTO DEL COMMISSARIO ALLA CIA

è il commissario provinciale della Cia ragusana. Toniolo, dopo le dimissioni di Drago, avrà il compito di guidare la confederazione italiana agricoltori nella fase del riassetto degli organismi dirigenziali. La Cia dovrà lavorare per dare maggiore impulso al comparto agricolo in una fase di grande recessione. Tra le priorità, il prezzo regionale del latte, la commercializzazione dei prodotti orticoli e la creazione di una massa critica che possa aggredire la grande distribuzione organizzata. Il 20 giugno assemblea degli allevatori, a luglio, a Vittoria, stati generali della serricoltura. Il direttivo provinciale della Cia, alla presenza del presidente regionale Carmelo Gurrieri, ha fatto il punto della situazione. “Vogliamo creare piattaforme e altri strumenti – dice Gurrieri – che permettano la creazione di massa critica d’offerta al fine di mettere i nostri produttori nelle condizioni di dialogare (non più da una posizione di sudditanza) con la Gdo (grande distribuzione organizzata) quindi – ha detto ancora Gurrieri – l’incentivo all’aggregazionismo, la valorizzazione del prodotto tale da consentirci l’affermazione della specificità, salubrità e qualità del nostro prodotto in maniera da renderlo unico e inimitabile. Altro tema fondamentale – sottolinea il presidente regionale della Cia – è la questione dell’accesso al credito: c’è bisogno di un “patto per lo sviluppo dell’agricoltura” tra istituzioni locali, regionali, banche e mondo agricolo che preveda la individuazione di strumenti idonei ad abbattere i rischi e ad “alleggerire” i vincoli di Basilea 2 e 3″.

Nasce la Camera del Lavoro di Ragusa Coordinatore Nicola Colombo

Eletto venerdì sera a Ragusa l’organismo dirigente di coordinamento della Camera del Lavoro della città di Ragusa. L’organo si compone di ventuno membri, tra cui dieci donne, già impegnati nelle varie categorie e collaborerà con il coordinatore cittadino Nicola Colombo. E’ stato proprio Nicola Colombo a tracciare le linee programmatiche che hanno caratterizzato la conferenza di organizzazione della Camera del Lavoro di Ragusa che ha visto la presenza di numerosi iscritti e la partecipazione ad un dibattito che ha toccato temi legati alle condizioni socio economiche del territorio ragusano. L’assemblea si è aperta con la proiezione di un video che ha sintetizzato, tra foto e immagini, il lavoro preparatorio sin qui svolto, circa sei mesi, dalla Camera del lavoro di Ragusa in iniziative che hanno riguardato il lavoro e lo sviluppo, interventi nel settore dei Servizi Sociali e del precariato. Dopo la fase estiva e la pausa elettorale per le regionali, sarà messa in campo, tra novembre e gennaio, un’iniziativa dal titolo “La Cgil Ascolta”, una fase di incontro con i cittadini dei comuni della provincia.

FORMAZIONE CIVICA E INTEGRAZIONE

Avranno inizio giorno 11 giugno i primi corsi di formazione civica, programmati dalla Prefettura di Ragusa, per i cittadini che hanno sottoscritto l’Accordo di Integrazione. I corsi prevedono l’insegnamento dei principi fondamentali della Costituzione, dell’organizzazione e del funzionamento delle istituzioni pubbliche e della vita civile nel nostro Paese, con particolare riferimento ai settori della sanità, della scuola, dei servizi sociali, del lavoro e degli obblighi fiscali. Grazie all’accordo interistituzionale, sottoscritto dal Prefetto Giovanna Cagliostro, dal Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale e dai Dirigenti dei tre Centri Territoriali Permanenti di istruzione e formazione in età adulta (CTP) di Ragusa, Modica e Vittoria, le sessioni formative si terranno nei Centri più vicini ai luoghi di residenza e di lavoro degli stranieri, fornendo così un servizio di prossimità e facilitando la frequenza in orari non lavorativi. La scelta di tale modalità organizzativa, resa possibile dalla pronta disponibilità manifestata dalle Istituzioni scolastiche alla piena collaborazione interistituzionale, è apparsa strategica in quanto consente non solo di ottemperare ad un obbligo di legge, ma di creare, sin dalla prima fase di ingresso dello straniero, una proficua relazione delle istituzioni scolastiche con gli stranieri, permettendo di monitorare il fabbisogno di formazione linguistica e culturale e di avviare costruttivi percorsi di sostegno all’integrazione. Le sessioni, coordinate dall’Area Diritti civili, cittadinanza, condizione giuridica dello straniero, immigrazione e diritto d’asilo della Prefettura, si avvarranno dell’assistenza logistica del funzionario – responsabile del procedimento e saranno supportate da un mediatore linguistico e culturale, la cui disponibilità è stata resa possibile dalla operatività di un protocollo d’intesa in atto tra Prefettura – Questura ed un Ente del privato sociale. La presenza di un mediatore linguistico/culturale consentirà di implementare la visione dei moduli di apprendimento con l’approfondimento degli argomenti di particolare interesse per gli stranieri appena giunti nel nostro Paese e con la divulgazione delle opportunità offerte sul territorio provinciale con particolare riguardo alla formazione linguistica e professionale ed al volontariato. Con il contributo dell’Ogim – Osservatorio giuridico internazionale sulle migrazioni – sarà fornito anche un primo orientamento burocratico e legale. Al medesimo fine sarà distribuito materiale informativo sui servizi del territorio, redatto nelle lingue d’origine, che la Prefettura di Ragusa ha realizzato nel corso di un pregresso progetto finanziato dal Fondo Europeo per l’Integrazione (FEI). La prima sessione si terrà a Modica presso il Ctp “Giovanni XXIII” ed interesserà un gruppo di cittadini di lingua araba ed un gruppo di cittadini di lingua cinese; successivamente, giorno 12 giugno, si terranno sessioni in lingua araba nei Ctp “Vann’Anto” di Ragusa e “Caruano” di Vittoria. Di prossima programmazione una sessione multilingue per i cittadini di varia nazionalità.

SERRE DIVELTE DAL VENTO, RISTORO ALLE IMPRESE

Gli agricoltori di contrada Resinè, a Vittoria, saranno risarciti. Lo assicura l’assessore regionale all’agricoltura, Francesco Aiello, all’indomani della sentenza del Tar che rende esecutivo l’indennizzo alle imprese i cui impianti serricoli erano stati danneggiati gravemente dalla tromba d’aria del 28 febbraio del 2011. “Entro i 90 giorni dalla notifica – spiega l’assessore all’agricoltura Aiello – termine stabilito dal tribunale amministrativo, l’amministrazione istruirà il procedimento per indennizzare gli agricoltori interessati”. Un risarcimento economico pari a un milione e 800 mila euro. Il Tar di Catania, con la sentenza numero 3029, ha accolto il ricorso presentato dal comitato degli agricoltori rappresentati dal legale Maria Carmela Manenti, del Foro di Modica, ed obbliga l’ispettorato provinciale alla agricoltura, l’assessorato all’agricoltura e il ministero, ognuno per le proprie competenze, ad istruire e concludere entro 90 giorni dalla comunicazione o notificazione, il procedimento finalizzato alla concessione dell’indennizzo. Intanto è stato convocato per lunedì prossimo, nella sede dell’ispettorato all’agricoltura, un confronto tra le organizzazioni agricole e l’assessore Aiello per parlare dei danni del ciclone Athos. Nel ragusano sono duemila le aziende danneggiate.

Lavori in via Roma Sgarlata del Pd: “Dei residenti si sono rivolti ai legali”

La delegata quartiere centro del partito democratico Alessandra Sgarlata lancia nuovamente l’allarme sui ritardi nei lavori di via Roma e sui disagi provocati dalla presenza del cantiere. “Si riscontrano, sempre più spesso, disagi per la mancata erogazione dell’acqua. Quel poco che arriva risulta essere sporca e piena di terra. Sarà perché viene chiusa per effettuare i lavori, sarà per le varie perdite delle condutture che diminuiscono la pressione dell’erogazione, sarà per altri motivi – spiega la Sgarlata – ma fatto sta che alcuni residenti hanno deciso di adire le vie legali contro il Comune di Ragusa per i danni subiti. I lavori procedono con evidente lentezza tra sostituzione delle condutture e posa delle basole, tanto che si presume un ritardo di 24 giorni rispetto all’originaria data della consegna il 27 agosto”.

LA FINE DELLA ZOOTECNIA RAGUSANA

Le aziende zootecniche chiudono e le vacche da latte vengono macellate. Una lunga fila, nello spiazzale antistante il macello, alla zona industriale della città di Ragusa. Solo nella giornata di mercoledì 250 capi sono stati macellati. Segno di una crisi devastante che ha colpito uno dei settori produttivi della provincia. C’è l’esigenza di reperire, da subito, la liquidità necessaria per pagare i fornitori. Con il prezzo del latte al ribasso, meglio chiudere e vendere gli animali ai commercianti. “E’ la fine di una storia antichissima – dice il presidente della Coldiretti, Mattia Occhipinti – di allevamenti che hanno fatto la storia di questa provincia. Con una vacca macellata si possono recuperare 600 euro che servono per pagare alcuni fornitori. Oggi la zootecnia, un tempo il fiore all’occhiello del sud est, non interessa più a nessuno. Il latte – dice ancora Occhipinti – viene svenduto e continuare a produrre per ricavare solo 33 centesimi al litro non ha alcun valore”. Parole di sfiducia di chi, della vertenza del prezzo regionale del latte, ne ha fatto il proprio cavallo di battaglia. “Come organizzazione chiediamo al neo assessore regionale, Ciccio Aiello, di convocare le parti per trovare un’intesa di massima”, aggiunge Occhipinti. La trattativa sul prezzo regionale del latte, di fatto, è rimasta ferma al palo. Troppo distanti le posizioni tra gli industriali del latte e le cooperative. Nessun accordo, né tantomeno la volontà di trovare una soluzione in tempi brevi al problema. Il latte ragusano viene svenduto con un mercato libero, al migliore acquirente, con un prezzo che oscilla tra i 32 e i 33 centesimi al litro. “Siamo moderatamente fiduciosi – afferma il direttore della Coop, Salvatore Cascone -. Il prezzo in altre regioni segna un leggero aumento e questo sicuramente ci fa ben sperare ha detto ancora Cascone -. In questo momento le nostre aziende e i soci vivono un momento di grande difficoltà per il mancato accesso al credito e per i costi delle materie prime che sono in costante aumento”.

DIOCESI DI RAGUSA, RACCOLTA PRO TERREMOTATI

Per domenica 10 giugno, tutti i parroci, presbiteri, diaconi, aggregazioni laicali e comunità religiose della Diocesi di Ragusa, sono stati invitati, attraverso una lettera della Caritas di Ragusa, a raccogliere fondi per i terremotati dell’Emilia. “La Conferenza espiscopale italiana indice in tutte le chiese una colletta nazionale da tenersi domenica 10 giugno – si legge nella lettera inviata dalla Caritas ai parroci -, solennità del Corpus Domini”. Il ricavato sarà mandato dalle Caritas diocesane alla Caritas italiana, che già opera nelle zone colpite dal terremoto con un proprio centro di coordinamento.

AEROPORTO DI COMISO, LO STATO CHIUDE LE PORTE E NON LASCIA SPERANZE

Le risposte che si attendevano lunedì, dopo la presentazione del piano industriale dell’aeroporto di Comiso all’Enac, non ci sono state. Anzi, sostanzialmente, lo Stato chiude le porte all’aeroscalo ibleo e conferma la politica vessatoria e antimeridionalista contro la più grande occasione di sviluppo che la Sicilia sud-orientale abbia mai avuto. L’onorevole Pippo Digiacomo annuncia nuove battaglie: “Non rimane altro che proseguire la battaglia. E’ risultato evidente dal piano industriale che se la Soaco dovesse accollarsi i costi dei servizi per l’assistenza al volo in sette anni produrrebbe un deficit di 40 milioni di euro, il che vorrebbe dire il fallimento della società. Se, invece, lo Stato dovesse assorbire i costi in questione, subentrando alla copertura di 4,5 milioni che la Regione ha già garantito per i primi due anni, entro il terzo anno la società sarebbe in grado di raggiungere il “break even”. Il business plan ha inoltre evidenziato – scrive Pippo Digiacomo – come già al secondo anno di attività e con solo due partner (Alitalia e Ryanair), l’aeroporto di Comiso raggiungerebbe la quota di oltre un milione di passeggeri con l’incremento del prodotto interno lordo di un miliardo di euro. Il che vorrebbe dire un introito per lo Stato di 200/300 milioni di euro l’anno. Non si capisce quindi questo atteggiamento ostile, miope e vessatorio di uno Stato che da un lato rinuncia agli introiti che l’aeroscalo ibleo sarebbe in grado di produrre e dall’altro continua a garantire i servizi di assistenza al volo in aeroporti improduttivi e addirittura, in alcuni casi, già falliti da tempo. Offensiva – scrive Pippo Digiacomo – oltretutto l’idea della gestione in “Afis” (cioè senza controllori di volo) perché destinerebbe l’aeroporto ad un traffico residuale (come avviene ad esempio a Crotone o Pantelleria), con quattro/sei movimenti al giorno: cioè un impianto chiuso ancora prima di aprire, giacché nessuna società di gestione con costi fissi altissimi, si arrischierebbe ad implementare l’esercizio della struttura su un presupposto commerciale assolutamente fallimentare. Quindi appare chiaro – scrive Pippo Digiacomo – che ci sono due pesi e due misure e, in questo contesto, la battaglia per l’aeroporto di Comiso diventa la battaglia per il rilancio del Sud, penalizzato nonostante i continui proclami di rilancio e sviluppo. A questo punto, considerato che a nulla sono valse le proteste finora messe in atto procederemo ad una nuova clamorosa azione – annuncia Digiacomo – con l’occupazione dell’aeroporto internazionale di Fiumicino a Roma sabato 30 giugno, attorno alla quale chiameremo a raccolta tutte le forze politiche, sociali ed economiche di questa parte della Sicilia”.

Confersecenti Ragusa: no alle nuove norme per l’occupazione suolo pubblico

Il presidente territoriale di Confesercenti Ragusa, Pippo Occhipinti, manifesta il suo disappunto sulle nuove linee guida adottate dal Comune di Ragusa in merito all’occupazione di suolo pubblico. Indicazioni che, anziché agevolare i commercianti, ne rendono ancora più difficile l’attività. “Con le nuove linee guide per l’occupazione di suolo pubblico – dichiara Occhipinti – avremmo dovuto semplificare e invece abbiamo reso ancora più complessa la documentazione per gli esercenti che operano nel centro storico, con un ulteriore aggravio di spese. In un momento così difficile speravo per la nostra economia in una maggiore sensibilità da parte dell’amministrazione. Pertanto, ancora una volta a tutela degli operatori economici ho ribadito all’assessore al ramo la necessità di apportare alcune modifiche nel piano per snellire e dare la possibilità agli esercenti di effettuare un solo pagamento annuale agevolato senza ulteriori adempimenti. Nulla di più semplice, – scrive Pippo Occhipinti della Confesercenti Ragusa – considerato che già questo si fa in tutte le città a vocazione turistica”.

SERRE DIVELTE DAL VENTO IL MINISTERO DOVRA’ RISARCIRE LE AZIENDE

La sentenza del Tar è esecutiva. Il Ministero delle politiche agricole e la Regione dovranno risarcire gli agricoltori di contrada Resinè e Giafanetto, nel versante vittoriese, le cui serre sono state distrutte dalla tromba d’aria del 28 febbraio del 2011. Un risarcimento economico pari a un milione e 800 mila euro, in attesa dell’appello al Cga a Palermo. Il Tar di Catania, con la sentenza numero 3029, ha accolto il ricorso presentato dal comitato degli agricoltori rappresentati dal legale Maria Carmela Manenti, del Foro di Modica, ed obbliga l’ispettorato provinciale all’agricoltura, l’assessorato all’agricoltura e il ministero, ognuno per le proprie competenze, ad istruire e concludere entro 90 giorni dalla comunicazione o notificazione, il procedimento finalizzato alla concessione dell’indennizzo. “I novanti giorni sono già trascorsi – dice il legale Manenti – e nessuno degli enti interessati ha provveduto al pagamento dell’indennizzo né tanto meno a dare giustificato motivo dell’inadempimento, violando il principio di trasparenza della pubblica amministrazione. Si spera, adesso, di non dovere ricorrere al giudizio di ottemperanza per ottenere il pagamento di una somma dovuta agli agricoltori da un provvedimento immediatamente esecutivo. Si parla spesso di cittadini che non pagano le tasse o di contribuenti evasori fiscali – dice l’avvocato Maria Carmela Manenti – forse dovremo cominciare a parlare di enti pubblici inadempienti e sordi ai bisogni e alle legittime aspettative della collettività. Mentre gli enti intimati, Il Ministero e la Regione, fanno ricorso in appello, gli agricoltori, a cui è stato riconosciuto il diritto al risarcimento dal Tar di Catania, sono impossibilitati a ripristinare le strutture serricole. Si tratta di importi da liquidare tramite il fondo di solidarietà nazionale costituito per tale finalità”. Un appello al neo assessore all’agricoltura, il vittoriese Francesco Aiello. “Si spera in una pronta risoluzione del problema con il neo assessore all’agricoltura Aiello – afferma il legale – affinchè si faccia portavoce delle legittime attese di un’intera comunità”. In realtà le strutture serricole in legno del territorio ragusano, non sono state mai assicurate da nessuna compagnia per i danni derivati da calamità naturali. Ai sensi della legge 104 del 2010 vanno, comunque, risarcite attraverso il fondo di solidarietà nazionale. Nonostante l’evidenza dei fatti – secondo il legale – si è dovuto ricorrere all’autorità giudiziaria”.

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