27-04-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

Passeggeri Costa Concordia. Anche da Ragusa richiesti i risarcimenti

Anche a Ragusa è iniziato il percorso delle richieste di risarcimento dei passeggeri della Costa Concordia. Lo annuncia la Confconsumatori iblea. “Noi stiamo seguendo 5 passeggeri ragusani che erano a bordo della nave e per i quali abbiamo già inoltrato alla Costa Crociere la raccomandata con le richieste il risarcimento dei danni subiti per la distruzione e lo smarrimento di tutti i beni personali, che portavano appresso nel viaggio. Tra questi vi erano anche denaro, gioielli e documenti personali. Sono stati richiesti inoltre risarcimenti per i danni morali e quelli da vacanza rovinata. Per quanto riguarda il danno alla persona – spiega in una nota la Confconsumatori di Ragusa – nel caso in cui il passeggero ha subìto delle lesioni personali, ad esempio restando infortunato, ha comunque diritto ad aver risarciti i danni riportati alla salute”.

Arrestati 5 comisani per truffa Acquistavano prodotti informatici con finanziamenti e documenti falsi

Cinque comisani, tra cui una ragazza, sono stati denunciati dalla Polizia stradale di Ragusa, sotto le direttive del comandante provinciale Gaetano Di Mauro, per i reati di truffa e uso di atto falso. Si tratta di C.D., 26 anni, L.R. 19 anni, C.B. 23 anni, L.D. 21 anni, D.G., 23 anni, tutti ragazzi comisani. L’attività è stata eseguita in flagranza di reato, in quanto gli agenti della stradale notavano che i giovani, appena usciti da un negozio delle Masserie a Ragusa, alla loro vista, mostravano evidenti segni di nervosismo, inoltre due erano già noti agli agenti in quanto gravati da precedenti penali per truffa e falso. Pertanto procedevano al controllo verificando che uno era in possesso di documenti falsi. Veniva così accertato che gli indagati avevano presentato dei documenti falsi ad un negozio di informatica delle Masserie per ottenere 3 finanziamenti, di cui due andati a buon esito ed uno ancora in atto, per poter acquistare vari prodotti tecnologici. Essendo stati colti nella flagranza di reato, gli agenti della polizia stradale di Ragusa e Vittoria procedevano alle perquisizioni personali e domiciliari degli indagati, durante le quali venivano rinvenuti i proventi di precedenti truffe e decine di documenti falsi. Sono stati sequestrati dalla Polstrada un Apple IPhone 4GS, un pc portatile HP Pavilion con borsa, accesso e software, una consolle playstation 3, due videogiochi per playstation 3, un forno elettrico, un monitor, una stampante HP e i falsi documenti.

Protesta autotrasportatori, incontro al mercato di Vittoria La proposta della Cna

La Cna di Vittoria, nel ritenere condivisibili le rivendicazioni delle numerose imprese che stanno manifestando il loro disagio con rabbia ma in assoluta buona fede, sottolinea come questo metodo rischi di aggravare fortemente la già fragile condizione del sistema economico produttivo. Questa posizione dell’associazione, frutto di un documento emanato dalla presidenza provinciale, è stata evidenziata nell’affollata assemblea che si è tenuta venerdì pomeriggio al mercato di Vittoria presso la sede dei commissionari ortofrutticoli dove erano presenti i rappresentanti del movimento “Forza d’urto” e di altre organizzazioni di categoria (Confcommercio e Confesercenti). Il responsabile organizzativo della Cna di Vittoria, Giorgio Stracquadanio, ha proposto alcuni punti da inserire nella piattaforma da presentare alle istituzioni. Questi i punti: la Sicilia, vista la crisi profonda che sta attraversando deve diventare un zona franca con fiscalità e contribuzione di vantaggio; serve un piano straordinario per l’accesso al credito, dato che i fondi di rotazione della Crias, la cassa regionale che eroga prestiti a tasso agevolato alle imprese artigiane e agricole dell’isola, vanno rimpinguati in modo straordinario e continuo per permettere alle imprese di ottenere prestiti a tassi convenienti (1,3%). Secondo la Cna si deve puntare alla rimodulazione e alla forte sburocratizzazione dei fondi strutturali per permettere soprattutto alla maggioranza delle imprese locali (microimprese artigianali e agricole) un accesso facilitato ai contributi comunitari quasi sempre ad appannaggio delle poche grandi imprese; serve, inoltre, la totale revisione della norma nazionale che regola il sistema esattoriale siciliano che tramite la Serit ha minato il sistema economico.

Arrestato e scarcerato un camionista per violenza nei blocchi stradali

Con l’accusa di violenza privata e danneggiamento di due autovetture è stato arrestato e processato un camionista comisano di 37 anni, Giovanni Vittoria. Secondo l’accusa avrebbe strattonato due automobilisti che volevano superare i blocchi attorno al mercato ortofrutticolo di Comiso e, successivamente, avrebbe tagliato le gomme delle loro rispettive auto: una Bmw ed una Fiat Duna. L’uomo non avrebbe gradito la fretta dei due automobilisti mentre era in atto una manifestazione di protesta che consentiva il passaggio delle auto ad intermittenza. È stato ammanettato dalla Polizia di Stato alle 20,30 di mercoledì ma la notizia è trapelata solo quando l’indagato è finito davanti al Tribunale monocratico di Ragusa per l’udienza di convalida. Il giudice unico Ivano Infarinato ha convalidato l’arresto operato dagli agenti di polizia disponendo l’immediata scarcerazione, trattandosi di incensurato. Successivamente si è proceduto col rito direttissimo. L’avvocato difensore ha chiesto di patteggiare la pena quantificandola in 5 mesi e 10 giorni di reclusione con la sospensione condizionale. La proposta è stata avallata dal pm Antonella Iovino, pena ritenuta congrua dal giudice del Tribunale di Ragusa che l’ha applicata. I due automobilisti non si sono costituiti parte civile.

Processato Renno per detenzione di droga: pena sospesa

E’ stato processato per direttissima dopo la convalida dell’arresto il pozzallese arrestato per detenzione ai fini dello spaccio di oltre dieci grammi di sostanza stupefacente. Si tratta di Antonio Renno, 23 anni. Il giovane, difeso dall’avvocato Elia Amore, è comparso davanti al giudice unico del Tribunale di Ragusa, sezione staccata di Vittoria. Il giudice Ivano Infarinato, dapprima ha convalidato l’arresto come richiesto dal pubblico ministero Iovino, disponendo la sola misura dell’obbligo di dimora a Pozzallo. Successivamente ha applicato la pena di otto mesi di reclusione e 2000 euro di multa dopo l’accordo tra il Pm Iovino e l’avvocato Amore del Foro di Modica. La pena è stata sospesa. Nei confronti di Renno è caduto anche l’obbligo di dimora a Pozzallo. Il giovane era stato intercettato da una pattuglia della Squadra Mobile aretusea

Arrestato Leandro Cascone Perde il cellullare nella casa dove ruba

Nella fretta di scappare, un ladro che stava svaligiando una casa del centro storico di Ragusa superiore, ha perso il suo telefonino. Così agli agenti delle Volanti della Questura, appena entrati dentro l’abitazione visitata dal malvivente, è bastato fare una ricerca sull’utenza telefonica per risalire al suo proprietario, e dunque al ladro. Così è finito in manette Leandro Cascone, trentenne pregiudicato ragusano, sorvegliato speciale, che dal novembre scorso era sfuggito ai controlli e agli obblighi imposti dalla misura di sicurezza cui è sottoposto. A causa della sua sbadataggine gli agenti hanno arrestato il ladro che aveva rubato un portafogli con due carte di credito e 400 euro e sono riusciti a ritrovarlo dopo mesi che lo cercavano.

Angelo Ventura e Francesco Asonte arrestati per furto d’armi in una casa a Vittoria

I due pregiudicati avevano forzato una finestra veneziana con un cacciavite e si erano introdotti all’interno di una abitazione di Vittoria. Da un armadietto, facendo saltare il lucchetto con un flex, avevano asportato una pistola, 50 proiettili e dei monili. I due sono stati catturati dai Carabinieri di Vittoria mentre tentavano di scappare dalla casa arrampicandosi attraverso la grondaia del pozzo luce posto fra due abitazioni. Nella tasca del giubbottino di Francesco Asonte i militari hanno trovato il cacciavite servito a scardinare la finestra, la pistola, i proiettili, tre collane, due chiavi e un ciondolo asportati dall’appartamento. Sempre venerdì scorso a Marina di Acate i carabinieri hanno arrestato l’acatese Luca Campagnolo, bracciante agricolo di 32 anni, incensurato, sorpreso a tranciare e ad asportare cavi telefonici. Nell’auto del Campagnolo i militari hanno rinvenuto e sequestrato circa 100 metri di cavo telefonico, una corda di 15 metri, due arrampicatori, cavi telefonici per una lunghezza di circa 200 metri, una cesoia utilizzata per tagliare i cavi. Il giovane è stato prima tradotto ai domiciliari ad Acate e, sabato mattina, è stato scarcerato in attesa di giudizio.

ARRESTATO SPACCIATORE

Venerdì scorso, personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Ragusa, ha tratto in arresto Kais Ben Khissiba, tunisino di 29 anni, perchè colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Perugia nel 2010. Il cittadino tunisino si era recato all’Ufficio Immigrazione per la richiesta di permesso di soggiorno. Gli operatori si accorgevano che l’uomo era ritenuto responsabile di spaccio di hashish, in concorso con altri maghrebini, reato commesso tre anni fa a Perugia. Gli spacciatori nascondevano la droga nelle fessure dei gradini di accesso al Duomo della città umbra. Kais Ben Khissiba aveva fatto perdere le tracce ed è stato rintracciato a Ragusa all’atto di presentare la domanda di permesso di soggiorno peraltro con un nome dissimile alla sua vera identità.

Incendio capannone al mercato dei fiori di Vittoria

Venerdì notte si è verificato un incendio lungo lo stradale Alcerito, in contrada Pozzo Ribauto. Il comando provinciale dei Vigili del Fuoco ha inviato una squadra operativa del distaccamento di Vittoria, con al seguito un’autobotte per il rifornimento idrico. Un capannone, adibito a deposito e lavorazione di imballaggi in cartone, era completamente avvolto dalle fiamme. E’ stato quindi disposto l’invio di altre due squadre da Santa Croce e da Ragusa e di altre tre autobotti da Ragusa e Modica. Utilizzando anche l’acqua della riserva idrica dell’azienda, le squadre operative sono riuscite ad abbassare le fiamme che comunque hanno distrutto tutto ciò che si trovava all’interno del capannone e di un deposito in struttura precaria realizzato all’esterno. Per spegnere ogni focolaio d’incendio i pompieri sono rimasti fino alle 9.30 di sabato.

Scicli, bimbo fa arrestare un ladro

Si sveglia in piena notte e, dalla finestra, vede uno strano movimento in strada. Chiama la mamma che non ha esitazione e telefona ai Carabinieri. I militari, giunti sul posto, hanno appurato che sei auto in sosta erano state forzate. Alcuni controlli, hanno permesso di individuare un immigrato che aveva con sé una sacca: c’erano stereo e navigatore Gps rubati poco prima. Per lui, quindi, si sono aperte le porte del carcere.

Condannato il tunisino che deteneva e spacciava droga in contrada Randello

E’ finito con una condanna ad otto mesi di reclusione e 2000 euro di multa il processo per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente ai danni di Walid Boussoud, tunisino di 29 anni, senza fissa dimora, celibe, nullafacente. La pena è stata inflitta al termine del processo col rito abbreviato davanti al giudice delle udienze preliminari del Tribunale, Giovanni Giampiccolo. Il Gup ha concesso al giovane l’ipotesi lieve del reato. Il pubblico ministero Federica Messina aveva chiesto la condanna dell’immigrato alla pena di un anno ed otto mesi di reclusione e 3000 euro di multa. Per l’assoluzione si è pronunciato l’avvocato Massimo Garofalo, difensore dell’imputato. Il legale ha sostenuto che non c’era prova della cessione. Il 23 giugno scorso Boussoud è stato notato dai militari a bordo di una Ford Ka in contrada Randello, mentre stava passando qualcosa a F.C., ragusano di 30 anni, che si trovava sull’auto insieme a lui. Immediatamente i militari hanno proceduto al controllo e alla perquisizione di entrambi, ritenendo che il tunisino aveva appena venduto un grammo e mezzo di hashish al ragusano, in cambio di 10 euro. La sostanza stupefacente e i soldi sono stati sequestrati ed i due trasferiti in caserma, dove si è proceduto all’arresto dell’extracomunitario e alla segnalazione al Prefetto.

Controlli della Polizia nel Modicano

Servizio di controllo della circolazione stradale da parte della Polizia di Modica. In piazza Corrado Rizzone due automobilisti sono stati fermati e trovati con un tasso di alcol nel sangue superiore a quello consentito. Per i due è scattata la denuncia per guida in stato di ebbrezza. A Ispica è stato denunciato un giovane sorvegliato speciale: era alla guida dell’auto nonostante la patente gli fosse stata revocata. Infine, notificato un ordine di esecuzione della carcerazione ad un 27enne modicano: condannato in via definitiva per omicidio colposo deve scontare un anno e quattro mesi di reclusione.

Prende a schiaffi l’insegnante della figlia: condannato

Non avrebbe gradito un richiamo fatto dalla maestra alla figlia e l’ha presa a schiaffi. E’ finito sotto processo e condannato a due anni di reclusione per il reato di lesioni gravi il padre di un’alunna di una scuola elementare vittoriese. La maestra è finita in ospedale con una prognosi di 40 giorni, oltre a subire danni psicologici. Protagonista dell’episodio A.L. di 42 anni. I fatti risalgono al 2008 e avvennero in una scuola elementare di Vittoria. La sentenza, al termine del processo col rito ordinario, è stata emessa dal giudice Guglielmo Trovato. Il pubblico ministero Nadia Campo, infatti, ha concluso la requisitoria chiedendo la condanna dell’imputato alla pena di un anno di reclusione. Per la condanna anche la parte civile rappresentata dall’avvocato Antonia Brancaforte. Il legale della maestra, nel frattempo andata in pensione, ha chiesto anche il risarcimento dei danni. Il giudice li ha quantificati in 10 mila euro, oltre alle spese per la costituzione a giudizio. Nel corso dell’istruttoria sono state sentite la parte offesa ed altre due maestre. Nel dettaglio la maestra aveva detto al papà della bimba che l’alunna era un pò troppo agitata. Il genitore replicò che era lei quella ad essere su di giri e dieci minuti dopo, tornando sui suoi passi, colpì l’insegnante con due schiaffi, prendendo alla sprovvista la maestra che, peraltro, aveva le mani impegnate da borsa e libri. A difendere l’imputato è stato l’avvocato Marco Greco. La difesa ha chiesto l’assoluzione con formula piena ed in subordine per mancanza di prove di colpevolezza. Non appena depositate le motivazioni della sentenza il legale difensore dell’imputato ha annunciato che ricorrerà in appello.

Tornano a casa i due pozzallesi scampati al naufragio della Costa

Tornano a casa i due pozzallesi scampati al naufragio della Costa Concordia. Si tratta di Guglielmo Arrabito di 29 anni, originario di Scicli, residente assieme alla giovane moglie pozzallese nella città marinara. Arrabito era a bordo della nave passeggeri con un contratto di dj e tecnico del suono. L’altro marittimo componente l’equipaggio è Francesco Gennaro di 32 anni, imbarcato con le mansioni di banconista. Il sindaco di Pozzallo ha invitato per un incontro al Comune i due giovani concittadini e le loro famiglie anche per rivolgere un pensiero alle famiglie delle persone scomparse nell’incidente e per onorare la loro memoria con un minuto di raccoglimento. All’incontro sarà presente anche il pozzallese Ignazio Giardina, stimato comandante della Costa Crociere, per una riflessione sulla necessità di privilegiare la sicurezza della nave.

Cameriere con la droga in auto: patteggia la pena e torna libero

Ha patteggiato la pena pari ad otto mesi di reclusione e quattromila euro di multa ed è tornato libero il cameriere arrestato dai carabinieri della Compagnia di Ragusa a Scoglitti domenica mattina per detenzione di droga. Si tratta di Gil Jonnahtan Andreas Vergara, 20 anni. La pena è stata inflitta dal giudice unico del Tribunale Ivano Infarinato dopo il patteggiamento tra il Pm Concetta Vindigni e l’avvocato difensore Giovanni Mangione. Così come richiesto dalla difesa all’uomo sono state concesse le attenuanti generiche e gli è stata contestata l’ipotesi lieve del reato di detenzione al fine dello spaccio di droga leggera. Il ventenne è finito in manette quasi per caso. Era finito fuori strada con l’auto e durante i rilievi i carabinieri hanno trovato in macchina sei grammi di droga. L’incidente si è registrato mentre era alla guida della propria auto sulla provinciale 85 Santa Croce-Scoglitti. Sul posto sono arrivati i militari del Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia di Ragusa. Durante un controllo nell’abitacolo, i militari hanno trovato la marijuana, suddivisa in dosi. A quel punto, i carabinieri hanno deciso di perquisire anche l’abitazione del giovane, e lì, insieme ai colleghi di Scoglitti, hanno rinvenuto 60 grammi di marijuana, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento.

Controlli nel Vittoriese, scattano tre denunce

Tre persone sono state denunciate dai Carabinieri della Compagnia di Vittoria nel fine settimana. Un tunisino di 39 anni, ha rimediato una denuncia per danneggiamento di cose sottoposte a sequestro e violazione dolosa di doveri inerenti la custodia di cose sottoposte a sequestro. Il reato riguarda la propria auto che gli era stata sequestrata e affidata in custodia. Un rumeno di 42 anni è stato denunciato per ricettazione, in quanto in sella ad un motorino risultato rubato due anni fa. Infine, un vittoriese di 20 anni, aveva con sé 82 grammi di hascisc: è stato denunciato per detenzione di stupefacenti ai fini dello spaccio.

Coinvolto in un incidente, trovato in possesso di droga: arrestato

Un banale incidente stradale gli è costato il carcere. Un cameriere colombiano, Andreas Jonnathan Gil Vergara, 20 anni, residente a Scoglitti è rimasto coinvolto in un sinistro sulla sp Santa Croce – Scoglitti. I carabinieri hanno rinvenuto nell’auto del ragazzo 6,20 grammi di droga e in casa sua, 60 grammi di marijuana. Per il giovane colombiano si sono aperte le porte del carcere.

UXORICIDIO A SCICLI

E’ stato condotto in carcere con l’accusa di omicidio volontario Massimo La Terra, sciclitano di 41 anni. L’uomo sabato nel primo pomeriggio avrebbe ucciso la moglie, Rosetta Trovato, nell’abitazione di via Simeto a Scicli. Il presunto uxoricida si trova rinchiuso da domenica mattina nel carcere di Modica su disposizione del sostituto procuratore Gaetano Scollo, che ha coordinato le indagini condotte dai Carabinieri. Secondo gli inquirenti, Massimo La Terra avrebbe strangolato la moglie. La donna era conosciuta in paese e nel quartiere dove viveva, la Stradanuova. L’uomo nella serata di sabato è stato sottoposto per ore ad interrogatorio presso la Caserma dei Carabinieri di Scicli; per lui, come detto, domenica mattina si sono aperte le porte del carcere di Modica.

INCIDENTE STRADALE A MODICA

Incidente stradale sabato in via Rocciola Scrofani a Modica. Coinvolte un’Opel, condotta da una donna originaria di Avola ma residente a Modica, I.G. di 40 anni (a bordo della vettura c’era anche il figlioletto di cinque anni). Per cause in corso di accertamento da parte dei Vigili Urbani di Modica la Opel si è scontrata con una Fiat condotta dall’ottantenne G.C., modicano, che aveva a bordo anche la moglie G.R. di 81 anni. L’Opel dopo l’urto si è resa protagonista di una carambola e, dopo aver impattato contro un muro, ha terminato la sua folle corsa, dopo aver sfondato il muro, all’interno di una villetta privata arrestandosi solo all’interno della proprietà privata. Sul posto è intervenuto anche il 118 che ha provveduto a trasportare i quattro feriti al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore. Per fortuna, dopo le necessarie cure, le prognosi stilate dai medici del centro di primo soccorso non sono state preoccupanti: il più grave è risultato essere il conducente della Fiat che se l’è, comunque, cavata con otto giorni di prognosi. Per gli altri coinvolti nell’incidente le guarigioni, salvo complicazioni, variano da due a cinque giorni. Sul posto sono intervenuti pure i Vigili del Fuoco per tirare fuori la Mercedes dall’area privata e il Nucleo di Pronto Intervento della Polizia Municipale di Modica che dovrà adesso accertare la dinamica del sinistro e le eventuali responsabilità.

FURTO DI PIETRE ANTICHE, ASSOLTO UN VITTORIESE

E’ stato assolto dal Tribunale monocratico Gaetano Scaretti, 41 anni, muratore pregiudicato vittoriese. Era stato arrestato il mese scorso dai carabinieri della Compagnia con l’accusa di furto di pietre antiche da un casolare di contrada Casazza insieme ad un altro vittoriese, Salvatore De Pasquale, 19 anni, disoccupato e incensurato, rimesso in libertà dalla Procura in attesa della convalida fissata per la prossima settimana. Secondo l’accusa i due erano stati trovati armati di mazza e piccone mentre erano “al lavoro” per eliminare la cementificazione che teneva unite le pietre dello stipite di una porta interna dell’abitazione rurale, che è di proprietà di una pensionata di Vittoria. La sentenza di assoluzione è stata emessa dal giudice unico Rosanna Scollo al termine del processo per direttissima col rito abbreviato. Il pubblico ministero Tommaso Lauretta aveva chiesto la condanna di Scaretti e 6 mesi di reclusione. Scaretti e De Pasquale erano stati bloccati all’interno del casale e sono stati accompagnati in caserma e subito dopo in carcere a Ragusa. De Pasquale il giono dopo è stato scarcerato con decreto motivato da parte del magistrato di turno Claudia Maone. A difendere Scaretti e De Pasquale sono gli avvocati Enrico Cultrone e Daniele Scrofani (legali di entrambi).

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